il Ducato » elezioni comunali http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » elezioni comunali http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Emlia Forti, M5s: “Cambiare Urbino con le proposte dei cittadini “ http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-online/emlia-forti-m5s-cambiare-urbino-con-le-proposte-dei-cittadini/59269/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-online/emlia-forti-m5s-cambiare-urbino-con-le-proposte-dei-cittadini/59269/#comments Sun, 16 Mar 2014 11:31:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59269 [continua a leggere]]]> Forti M5SURBINO – Emilia Forti ha in mano un piccolo ramo di mimosa. È l’8 marzo e il Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni amministrative ha deciso di puntare su una donna, su di lei. Emilia ha 41 anni: è nata a Milano, ma da più di 20 anni vive a Urbino. I giornali locali avevano già parlato di lei. Emilia è infatti la madre di Nica, la bimba nata in casa durante il nevone del 2011. E’ una maestra precaria. Quest’anno ha ottenuto un incarico a pochi minuti d’auto da casa: insegna storia, geografia e scienze alla scuola elementare di Bottega, un paesino a quindici chilometri dalla città ducale.

A Urbino Forti arriva nel 1992: si iscrive alla facoltà di sociologia della “Carlo Bo”. Per mantenersi gli studi fa la cameriera nei locali e nei catering. Si laurea con 110 e lode e nel 2003 inizia a fare l’insegnante. Da sempre interessata al sociale, si iscrive a diverse associazioni attive nel Montefeltro. Fa parte del Gas di Urbino, il gruppo di acquisto solidale, e degli scout di Fermignano. “Ho sempre desiderato impegnarmi per promuovere il mio territorio.Candidarmi come sindaco è il passo ulteriore per fare qualcosa a favore della mia città”.

Quella con i cinque stelle è la prima esperienza politica: “Credo che mi abbiano scelto per la mia capacità di gestire le dinamiche di un gruppo. Il nostro è un movimento che non deve avere verticismi. Il mio compito sarà quello di coordinare le proposte e le idee degli attivisti”.

“Non sarà un candidato sindaco”, puntualizzano gli attivisti del Movimento cinque stelle di Urbino. Molly, così la chiamano gli amici, sarà la portavoce dei cittadini.“Essere sindaco è come essere un direttore di orchestra – spiega Forti – il mio compito sarà ascoltare e mettere in pratica tutte le iniziative che provengono dai cittadini”. È proprio lo scollamento del tessuto sociale e l’allontanamento della società civile dalla politica il primo problema da affrontare: “Se avessi una bacchetta magica – commenta il candidato sindaco dei cinque stelle – farei in modo che le persone si riapproprino della loro città. Mi piacerebbe vedere un centro storico decoroso e valorizzato, ma allo stesso tempo attivo e ricco di eventi”.

Per fare questo si passa anche dal miglioramento della viabilità: “Servono maggiori collegamenti tra il centro e il resto del territorio comunale, parcheggi in cui lasciare la macchina e trovare facilmente un trasporto per raggiungere la città”. Cambiamenti difficili da realizzare in poco tempo ma Emilia trae ispirazione da un personaggio storico che ha davvero cambiato la storia del suo paese: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, conclude la Forti traducendo il “be the change you wish to see” di Gandhi. La riunione dei cinque stelle si chiude: il loro candidato sindaco deve andare. Ha un impegno con gli scout e non può far tardi.

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Primarie Pd, Muci contro Londei: affluenza in aumento del 4,1% http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/primarie-pd-muci-contro-londei-tutto-pronto-per-il-ballottaggio-di-domenica/59235/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/primarie-pd-muci-contro-londei-tutto-pronto-per-il-ballottaggio-di-domenica/59235/#comments Fri, 14 Mar 2014 17:19:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59235 LA MAPPA DEI SEGGI ]]> primarie-pdURBINO – Secondo e decisivo appuntamento per le primarie del Partito democratico per il candidato sindaco di Urbino. E dopo l’affluenza altissima del primo turno, i dati del ballottaggio sono ancora più alti: +4,1% rispetto a 14 giorni fa alle 16.30, con 2502 votanti, anche se il dato è leggermente in flessione rispetto al +22% registrato alle 12. I seggi saranno aperti fino alle 20.

I cittadini di Urbino stanno votando per decidere chi sarà il candidato sindaco alle comunali di maggio. A sfidarsi nel ballottaggio sono Maria Clara Muci, unica donna candidata nelle primarie del partito, e Giorgio Londei, ex sindaco e presidente della ditta di trasporti Adriabus.

Un lieve incremento di affluenza è stato registrato in quasi tutti i seggi, in particolare nel seggio di Gadana con 378 preferenze (rispetto alle 300 del primo turno) e Canavaccio dove hanno votato 253 persone, 40 in più rispetto al 2 marzo. Ottanta elettori in più hanno votato a Ca’ Mazzasette e a Mazzaferro. Il calo di presenze più significativo è quello del seggio di Trasanni con 240 (erano 296), appena negativo per ora anche il dato di Montesoffio (-16) e Pallino (-9).

Il vincitore dovrà  prepararsi allo scontro di maggio. Saranno otto in tutto (la rosa più numerosa nella storia delle comunali urbinati) i candidati alla poltrona da primo cittadino.

I seggi dove votare per il ballottaggio, c’è tempo fino alle 20.

Pubblicato il 14/03 aggiornato il 16/03 alle 17

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Il Ducato n. 3 – 14 marzo 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato/il-ducato-n-3-14-marzo-2014/59242/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato/il-ducato-n-3-14-marzo-2014/59242/#comments Fri, 14 Mar 2014 16:32:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59242 [continua a leggere]]]> URBINO – Nel nuovo numero del Ducato ci occupiamo dei problemi di Urbino in vista delle elezioni comunali. Dalla Ztl ai centri commerciali, dal rapporto con gli universitari al problema della discarica di Ca’ Lucio. Qual è la Urbino che vorrebbero gli abitanti? Pubblichiamo i risultati del questionario in cui abbiamo chiesto agli urbinati qual è la loro “città ideale”.

Sotto i torricini i problemi non mancano: gli spazi per i giovani e quelli per gli anziani sono pochi mentre agricoltori e artigiani vorrebbero avere più sostegno e pubblicità. Urbino è una città d’arte, ma viene promossa abbastanza? In riviera gli hotel che organizzano tour verso la città ducale sono pochi. Come si può “vendere” meglio una città con un grande patrimonio artistico e culturale? Lo abbiamo chiesto a un’esperta di marketing del turismo. Sindaco che viene, sindaco che va: ripercorriamo le principali tappe dei dieci anni di amministrazione del sindaco uscente Franco Corbucci. A maggio gli urbinati torneranno alle urne e i candidati in corsa sono già nove. Raccontiamo le loro storie e i loro sogni per la città.

 


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Dieci anni di Franco Corbucci: dai centri commerciali al nodo irrisolto del turismo http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/dieci-anni-di-franco-corbucci-dai-centri-commerciali-al-nodo-irrisolto-del-turismo/59184/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/dieci-anni-di-franco-corbucci-dai-centri-commerciali-al-nodo-irrisolto-del-turismo/59184/#comments Fri, 14 Mar 2014 11:18:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59184 Il sindaco di Urbino, Franco CorbucciURBINO – L’avventura di Franco Corbucci come sindaco di Urbino è iniziata nel 2004 spinta dal 68.64% degli elettori. Lo sostenevano partiti i cui nomi non esistono più, Democratici di Sinistra e la Margherita ad esempio, forti di un sostegno che superò il 70%. Dalla stampa dell’epoca, le proposte messe in campo in campagna elettorale non sono tanto diverse da quelle riproposte nell’attuale corsa alle Comunali: migliorare la viabilità, curare il rapporto con l’Università, rilanciare l’economia e il turismo, rispolverare l’immagine di Urbino città simbolo del Rinascimento.

Troppo facile dire che nulla è cambiato. Cinque anni dopo, nel 2009, la città ha confermato la fiducia nel sindaco Corbucci anche se con meno entusiasmo (54,29%). Alcuni progetti del primo mandato sono stati conclusi nel secondo, altri rimasti incompiuti.

Il parcheggio c’è, ma divide
Nel corso del decennio Corbucci è stata ripavimentata piazza del Duca e conclusi i lavori di restauro del monastero di Santa Chiara. E’ nato il primo centro commerciale della città, il “Consorzio”, mentre sta per essere aperto il grande parcheggio a ridosso di porta Santa Lucia a servizio anche di un altro centro commerciale. Il parcheggio, nato da un progetto di Renzo Piano modificato nel tempo, ha diviso e divide la città tra chi grida all’aggressione del sito Unesco e chi spera di rilanciare l’economia cittadina con servizi e attività commerciali diverse da quelle già esistenti.
E’ rimasto invece bloccato il progetto per la funicolare che doveva collegare l’area della fornace Volponi con il monastero di Santa Chiara. Ideata da Giancarlo De Carlo, l’opera si è fermata prima per il ritrovamento di reperti di epoca romana, poi per il fallimento della ditta appaltatrice dei lavori.
Una delle proposte rimaste sulla carta del primo Corbucci è stata la realizzazione di un campo da Golf nella valle del Foglia. Voleva rendere più stanziale il turismo troppo mordi e fuggi, ma non ha mai visto la luce.

Turismo in calo
Egidio Cecchini, presidente di ConfCommercio Urbino, è fiducioso quando gli chiediamo di trovare punti a favore del decennio Corbucci: “È stato un periodo importante per concludere grandi e piccole opere importanti per la città – dice – Ma tra gli aspetti critici c’è sicuramente la politica sul Turismo inefficace e spesso sbagliata, ce lo confermano anche i dati in calo delle strutture ricettive”. Secondo i dati regionali, nel 2009 pernottavano a Urbino oltre 62mila turisti, cinque anni dopo sono stati poco meno di 42mila. Al netto della crisi turistica nazionale, è il turismo mordi e fuggi a caratterizzare i visitatori di Urbino.

La grande mostra
Sono rimaste nel ricordo degli urbinati le file alle grandi mostre che negli ultimi anni hanno toccato la città: la prima su Raffaello nel luogo in cui è nato e l’esposizione sulla Città Ideale del 2012, per fare degli esempi. Nel programma elettorale, Corbucci sperava in una biennale delle arti classiche e rinascimentali, toccherà pensarci a chi gli succederà.
Sul fronte degli obiettivi mancati pesa la bocciatura della città di Urbino a capitale europea della cultura per il 2019: “Non è sufficiente fare un album di figurine per essere promossi – commenta Lucia Ciampi, consigliere comunale di minoranza in entrambi i mandati Corbucci – È stato presentato un budget di soli finanziamenti pubblici e per metà fatto di spese di marketing, mancavano le attività e il coinvolgimento della città”.

Differenziata al 40 per centro
Con le amministrazioni Corbucci la raccolta differenziata ha toccato percentuali intorno al 40%. Il sistema porta a porta è stato affiancato alle isole verdi con i vari contenitori per i diversi materiali: “Speravamo nel porta a porta più ‘spinto’ – dice Alessandro Bolognini di Legambiente Urbino – Certo che una volta deciso l’allargamento della discarica di Ca’ Lucio, ogni sforzo verso la differenziata viene vanificato”. L’insoddisfazione degli ambientalisti tocca anche l’impegno delle amministrazioni Corbucci per migliorare la sostenibilità energetica: “Negli incontri con Comune e Marche Multiservizi – dice Bolognini – abbiamo fatto le nostre proposte seguendo le indicazioni in materia ambientale dell’Agenda 21 (il programma di azione ambientale dell’Onu del 1992), avremmo voluto un impegno maggiore”.

La residenza per anziani
Punto raggiunto è stata la residenza “Montefeltro”, la struttura per anziani con annessa Residenza Sanitaria Assistita. Novanta posti, di cui cinquanta nella residenza protetta e quaranta in quella assistita: “Abbiamo voluto tutti quel progetto – dice Lucia Ciampi – ma nella sanità l’amministrazione Corbucci si è vista depotenziare il reparto di oculistica e di otorinolaringoiatria”.

L’università statale
Nel decennio Corbucci l’Università di Urbino è diventata statale a tutti gli effetti. Tra Comune e la “Carlo Bo” è stato istituito un tavolo tecnico composto da diverse istituzioni locali, purtroppo: “si è riunito solo due volte – dice Lucia Ciampi – senza incidere su granché”. Una speranza di Corbucci era aprire a Urbino la facoltà di Architettura, sogno rimasto nel cassetto.

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Piero Demitri: “Urbino deve essere una fucina di idee contro la crisi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/piero-demitri-urbino-deve-essere-una-fucina-di-idee-contro-la-crisi/59072/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/piero-demitri-urbino-deve-essere-una-fucina-di-idee-contro-la-crisi/59072/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:29:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59072 [continua a leggere]]]> Piero Pasquale Demitri

URBINO – Piero Pasquale Demitri è il candidato sindaco della lista civica “Con Demitri per Urbino” e si presenterà alle elezioni comunali di maggio. “Ho aspettato fino all’ultimo – dice Demitri – che i partiti proponessero qualcuno di più adatto, ma hanno deciso di rimettere in campo gli stessi responsabili delle devastazioni che ha subito la nostra città. Non sono credibili”.

A casa del candidato: Demitri abita in una casa nel centro storico della città ducale che ha arredato da solo, utilizzando principalmente materiali riciclati. Il corrimano dorato delle scale che dall’ingresso portano alla sala, è un tubo di plastica modellato e ridipinto. Appena in cima ai gradini c’è un tavolino di mosaico e cartone. Anche le cornici sul tavolo del salotto, se si guardano attentamente, si nota che sono fatte di cartone, così come i contorni degli specchi della sala. Altri elementi d’arredo che sono in casa li hanno realizzati dei bambini nei vari laboratori di riciclo a cui Demitri ha preso parte, o che ha organizzato, come i lunghi fiori fatti con bottiglie di plastica che spuntano dai vasi accanto ai divani. Alle pareti tanti quadri colorati. Per terra il parquet. “La casa avrei potuto sistemarla e affittarla agli studenti – dice Demitri – come fanno tutti qui, ma a me piace abitare in centro. Ci abito dal 1976, quando lo studente ero io”.

Lavoro e hobby: Attualmente docente all’Accademia di belle Arti, Demitri si è trasferito da Varese nella città ducale per studio e c’è rimasto per amore. La moglie ha un negozio di oro e argento, sempre nel centro storico, e insieme hanno due figli, un ragazzo di 27 anni, insegnante, e una ragazza che frequenta l’ultimo anno di liceo classico. Quando ha tempo viaggia sulla sua moto in giro per l’Italia, con degli amici, alla scoperta di nuovi paesaggi, oppure si ritira nella sua casa in campagna a creare. Ammette un po’ timidamente di essere un casalingo, dalla vita piuttosto lineare “Diciamo che sono partito da giovane con l’idea di essere un po’ rivoluzionario – dice – poi, invece, sono diventato un perfetto babbo di famiglia”.

Impegno sociale: Ha preparato una raccolta di articoli che ha scritto negli ultimi anni, per alcuni giornali locali, nei quali affronta le problematiche più tipiche di Urbino: dalla denuncia di deturpazione del paesaggio della nuova Porta Santa Lucia al giovedì universitario, passando per le ultime primarie del Pd. Uno si chiama “Hanno detto no ad Andy Warhol” e racconta di quando aveva proposto all’assessore al turismo, Lucia Petrelli, di allestire, praticamente a costo zero, una mostra con più di 200 lavori di Warhol e una sessantina di opere di Modigliani, ma l’amministrazione comunale aveva rifiutato. “Io ho cercato di offrire queste cose – dice Demitri – perchè le mostre importanti attirano movimento ed è il movimento che poi serve allo sviluppo di nuove attività, ma non ne hanno voluto sapere”.

Le idee per Urbino: “Urbino potrebbe essere all’avanguardia anche per la produzione culturale, oltre che per la promozione – continua Demitri- il nostro programma parte proprio dalla salvaguardia e dalla valorizzazione della città, perché Urbino può proporre innovazione attraverso la sinergia tra Università, Accademia, Isia e istituzioni pubbliche. Da qui potrebbero partitre, per esempio, le idee per le industrie, per le attività del terziario, per un loro rilancio. La lista nasce da una constatazione molto semplice: come può una città e un territorio di incomparabile bellezza, che custodiscono enormi ricchezze, rischiare il completo fallimento per l’incapacità e l’inettitudine dei suoi rappresentanti?” Insomma l’idea che ha Demitri per Urbino è quella di istituire una città creativa, che faccia dell’arte e dell’ingegno la sua prima fonte di ricchezza e di sviluppo. “Urbino deve poter puntare in alto. E’ un ambiente ideale per gli studi universitari, qua può nascere il miglior design, il migliore artigianato, i migliori eventi e mostre, la migliore accoglienza per i cittadini, per gli studenti e per i turisti”. Per portare avanti queste idee, Demitri ha deciso di lasciare le quinte dove si era mosso per tanto tempo e candidarsi in prima persona. “Urbino deve essere una fucina di idee ed ha tutte le caratteristiche per diventarlo”.

Se diventassi sindaco: “Metterei l’ascolto dei cittadini al primo posto. Istituirei un ufficio per l’ascolto, dove tutti possano andare a esporre i propri problemi. Poi mi piacerebbe trasformare il consiglio comunale in consiglio cittadino, dove tutti potrebbero portare proposte, magari prenotandosi, e lo farei una volta al mese”.

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Gualtiero De Santi (Sinistra per Urbino): “Con la cultura si rieduca alla democrazia” http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/gualtiero-de-santi-sinistra-per-urbino-con-la-cultura-si-rieduca-alla-democrazia/59069/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/gualtiero-de-santi-sinistra-per-urbino-con-la-cultura-si-rieduca-alla-democrazia/59069/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:29:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59069 [continua a leggere]]]> Gualtiero De Santi

URBINO – Gualtiero de Santi non si fa intervistare a casa, viene lui in redazione. Il candidato sindaco di “Sinistra per Urbino”, una lista civica che raccoglie le simpatie del Partito dei Comunisti Italiani e di alcuni esponenti della sinistra urbinate, è professore ordinario di Letterature Comparate all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, scrittore, studioso e appassionato di cinema.

Pillole di studi: “Sono sempre andato bene a scuola, anche se all’inizio pensavo fosse da ringraziare la mia memoria fotografica più che la mia intelligenza. Per esempio per l’interrogazione di filosofia, alle superiori, ero capace di alzarmi alle cinque di mattina, leggere tutte le settanta pagine assegnate e ripeterle per filo e per segno alla cattedra. Ad ogni modo mi sono indirizzato subito alla vita intellettuale, e di gruppo intellettuale. Intorno ai 23 anni sono stato tra i fondatori di Ad Libitum, una rivista letteraria di tiratura nazionale “. De Santi si è laureato con Carlo Bo in Lingue e Letterature Straniere con la tesi ‘Il romanticismo di Madame De Stael’.

I maestri: “Pasolini per me è stato un maestro, come d’altra parte lo è stato Volponi, ma non faccio mistero che ho sempre preferito Pasolini e ho scritto anche molto su di lui. Tra i miei maestri c’è anche Ingmar Bergman, ricordo ancora l’emozione che ho provato quando alla Mostra del Cinema di Venezia del 1983 mi sono ritrovato a due passi da lui, seguito da tutti gli attori di Fanny e Alexander. Per me è stato anche importante il magistero degli studiosi, a partire da Carlo Bo per esempio, con cui mi sono laureato. Sono un comparatista, un sincretista, ho la propensione a mettere insieme cose che possono stare agli antipodi”.

Rapporto con gli studenti: “Quello che più lamento è il fatto che arrivino molto impreparati e qualsiasi cosa tu dica facciano la posizione. Una volta se nominavo Ghoete o Kant non era possibile che non avessero letto il Faust, o la Critica della ragion pura. Oggi succede. Però, una volta detto questo, ho uno sguardo molto positivo su di loro, anche perché i miei studenti sono quelli che la disciplina se la sono scelta. Hanno menti aperte, vogliono fare, si addolorano di quello che non sanno. Poi negli ultimi anni mi succede una cosa: li vedo come la generazione futura. Può sembrare scontato, magari è il fatto che non ho figli, ma vedo questo nuovo che avanza e penso a cosa gli abbiamo lasciato. Non voglio pensare che abbiano disperazione, anche se credo che molta inquietudine la debbano provare, e mi commuove il destino a cui la mia generazione li ha condannati. Poi, in fondo, qual è il compito di un insegnante? E’ trovare gli strumenti per risvegliare in loro l’entusiasmo. Io mi vanto di esserci abbastanza riuscito, diciamo così”.

Passioni musicali: “Sono molto musicale, un grande appassionato di musica sinfonica e opera lirica, qui ho i miei amori e le mie competenze, anche perché ho studiato un po’ musica. Nella lirica il mio compositore preferito è Bellini, nella sinfonica Beethoven. Scendendo di grado, mi piace molto il jazz, anche il contemporaneo, ma preferisco il classico. Poi mi piacciono le canzoni politiche, da Claudio Lolli a Fabrizio De André. Gaber ce l’ho a casa, ma non lo adoro, perché trovavo che fosse un qualunquista. In generale, quando ascolto i cantanti li valuto dalle qualità interpretative. Se i cantanti non sanno cantare, devono essere almeno grandi interpreti perché io li accetti. Poi adoro le cantanti donne: da Ella Fitzgerald ad Amàlai Rodrigues, fino a Milva. Sicuramente non mi piace la musica pop”.

Se diventassi sindaco: “Non permetterei più ‘ecomostri’ come Ca’ Lucio, che va subito rimossa, e la nuova Porta Santa Lucia. Cercherei di trovare una soluzione di convivenza tra la città e gli studenti, soprattutto per risolvere il problema del giovedì sera. Rimetterei i bisogni dei cittadini al centro delle priorità dell’amministrazione comunale e incentiverei lo sviluppo di Urbino attraverso la riscoperta e la rieducazione alla cultura”.

 

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Maricla Muci, “innanzitutto donna”: la sfida agli uomini del Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/maricla-muci-innanzitutto-donna-la-sfida-agli-uomini-del-pd/59057/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/maricla-muci-innanzitutto-donna-la-sfida-agli-uomini-del-pd/59057/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:24:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59057 [continua a leggere]]]> Maria clara MuciURBINO – “Domani c’è l’inaugurazione di una mostra sulla violenza sulle donne, ci vediamo lì?”, dice al telefono. E lì la troviamo, mentre parla del ruolo della donna e della propria sfida per diventare sindaco di Urbino. È Maricla Muci, attuale assessore al bilancio e candidata alle primarie del Pd. Nel partito, sfida per la carica di primo cittadino tre uomini.

Donna prima di tutto. “Sono innanzitutto, una donna”, dice lei. “Madre, moglie e lavoratrice”, sottolinea. Donna anche nelle sue avventure e nelle sue letture: “Ho creduto e mi sono battuta per i referendum per l’aborto e il divorzio”, spiega la Muci. Parlando di libri, i suoi autori preferiti sono due scrittrici: Isabel Allende e Margaret Mazzantini. Maricla Muci è sorridente e alla mano: più volte si interrompe per salutare amici e conoscenti, soprattutto donne che la sostengono. La si sente spesso chiamare per nome un passante per salutarlo.

La gioventù e la passione politica. “Il mio interesse per la politica è nato quando frequentavo il liceo classico, prima di cambiare scuola e prendere la maturità per i servizi sociali”, racconta la Muci. Studi liceali interrotti, quindi: “Ho lasciato per una delusione con un insegnante di latino – continua la Muci – poi ho completato gli studi in infiermeristica, con un’abilitazione alle funzioni direttive, il ruolo che ho tuttora nell’ospedale di Urbino”. Da giovane, la Muci è stata un’attivista dei movimenti di sinistra: “Ero più a sinistra del partito – racconta – allora la passione politica si sentiva più che adesso e tutti partecipavamo alle grandi battaglie come quella sulla procreazione assistita”. Ancora una volta, ci tiene a ribadire l’importanza delle sue battaglie femministe.

La carriera politica. A Urbino, il contatto col mondo della politica inizia quasi per caso: “In ospedale, sono stata scelta come responsabile sindacale per rappresentare anche le donne – racconta l’assessore – da quel momento ho preso contatto con la vita politica cittadina e ne sono diventata una parte integrante, fino all’elezione nel consiglio comunale con il sindaco Massimo Galuzzi, alla fine degli anni Novanta”.
La militanza della Muci è stata sempre la stessa. Lei la definisce “coerenza”: dal Pci al Pd, passando per Pds e Ds. I suoi miti? Enrico Berlinguer, ovviamente, ma anche Aldo Moro, “i precursori della vita politica attuale”.

Urbino: amore a prima vista. Maria Clara Muci è nata nel 1956. È cresciuta in Salento, a Santa Maria al Bagno. Poi, due anni in Valtellina e, a 18 anni, l’arrivo a Urbino. “Sono venuta qui perché ci studiavano mio fratello e mia cognata, ma soprattutto perché mi sono innamorata della città la prima volta che l’ho vista”, continua il racconto della Muci. Il suo primo approccio con Urbino è quasi da film: “Sono arrivata una sera, la città era avvolta nella nebbia e stavo a piazza Rinascimento, dove abitava mio fratello. Era un luogo magico, l’atmosfera era incredibile. Forse è in quel momento che ho deciso di vivere per sempre a Urbino”.

Le passioni. Divoratrice di libri, si definisce lei. Letture tipicamente femminili, come già detto. Romanzo preferito? “Venuto al mondo della Mazzantini”, risponde dopo averci pensato. Altra passione i viaggi. Ricorda volentieri quelli in America, Finlandia e Spagna. Ma il desiderio è visitare a fondo il Sud America. Altra grande passione la musica, soprattutto quella legata alla sua gioventù: “Adoro il periodo degli anni Sessanta e Settanta – continua a raccontare – il mio gruppo preferito in assoluto sono i Beatles, ma tra gli italiani come potrei non amare De André?”, conclude la candidata alla primarie del Pd.

Se diventassi sindaco. Senza esitazioni, Maricla Muci risponde chiaramente: “La prima cosa che vorrei fare è migliorare il centro storico, soprattutto dal punto di vista della manutenzione: cercando di abbellire la città, ma facendo lo stesso anche nelle frazioni”. Il secondo punto sottolineato dalla Muci è strettamente legato al primo: “La vivibilità della città è fondamentale”, secondo l’assessore al bilancio. Infine, “bisogna agire per Ca’ Lucio, intervenire sulla discarica e rendere vivibile anche quella zona”, spiega la Muci, che nel frattempo continua a salutare tutte le donne che la incitano a resistere per sconfiggere lo strapotere degli uomini nella città ducale.

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È la mamma di Nica, figlia del nevone, la candidata del M5s alle comunali 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-online/e-la-mamma-di-nica-figlia-del-nevone-la-candidata-del-m5s-alle-comunali-2014/58996/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-online/e-la-mamma-di-nica-figlia-del-nevone-la-candidata-del-m5s-alle-comunali-2014/58996/#comments Sat, 08 Mar 2014 14:04:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58996 LEGGI L'intervista-ricordo di Emilia Forti: "Avevo paura, ma sarei rimasta a casa con lei"]]> Forti M5S

Emilia Forti, candidata sindaco M5S

URBINO – È la mamma di Nica, la bimba nata in casa durante il nevone del 2012 il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Emilia Forti, 41 anni, insegnante alla scuola elementare di Bottega, sarà il “portavoce dei cittadini”, così come deciso dal Meetup di Urbino.

“Il sindaco deve essere il direttore d’orchestra che ascolta e mette in pratica tutto quello che propongono i cittadini e la società civile”. Così ha esordito oggi Emilia Forti  alla presentazione per la stampa, organizzata alle 14.30 nella sede del meet up in via Dini. Nata a Milano e arrivata a Urbino come studentessa di sociologia nel 1992, dopo la laurea ha deciso di rimanere nella città ducale. Adesso insegna ai bambini delle scuole elementari storia, scienze e geografia. Vive a San Marino di Urbino, ma prima delle elezioni si trasferirà a Cavallino.

“Mi sono sempre occupata del territorio – spiega – candidarmi a sindaco è il passo ulteriore per occuparmi dei problemi di Urbino. Non avrei mai fatto la stessa cosa a livello nazionale”. Il portavoce del meet up di Urbino Pierluigi Ferraro e i circa dieci attivisti che hanno partecipato alla presenazione hanno spiegato di averla scelta per le sue capacità di fare gruppo e trarre il meglio dalle spinte dei singoli.

La sfida principale, per la Forti, è ricostruire il tessuto sociale della città: “Sessant’anni di amministrazione del centrosinistra hanno reso evidente a tutti il degrado della città – sostienei – il malcontento si nota anche nei bar e per le strade”. Per farlo, “bisogna parlare direttamente con i cittadini e le associazioni e renderli effettivamente partecipi del processo decisionale cittadino. Grazie a noi potranno prender parte ai consigli comunali e le loro proposte saranno per la prima volta vincolanti nella politica comunale”, spiegano gli attivisti del Movimento. Uno degli obiettivi è cambiare lo statuto comunale per introdurre referendum consultivi e incontri coi cittadini prima di prendere ogni decisione.

Il programma viene definito “in divenire”: “Una bozza è pronta e la presenteremo mercoledì ai cittadini – continua la Forti – ma ogni loro proposta potrà modificarlo”. Intanto, i punti programmatici sono tanti: energia, rifiuti, viabilità e trasporti, economia, pianificazione territoriale, università e scuole, acque, centro storico e frazioni, sanità e politiche sociali.

Uno dei temi che stanno più a cuore a Emilia Forti è “l’obbrobrio di Santa Lucia“: “Come può un’amministrazione, che resta in carica solo cinque anni, aver consentito la costruzione di un’opera che ricadrà per quasi duecento anni sulla cittadinanza?”, si chiede la candidata del Movimento Cinque Stelle. “Tutti si lamentano, perché il Comune non ha ascoltato i cittadini prima di finanziare un progetto così invasivo”.

La valorizzazione del turismo è un altra delle questioni affrontate dall’insegnante pentastellata: “Urbino è difficile da raggiungere. Questo costringe molti turisti a visite lampo. Vengono, visitano Palazzo Ducale e scappano. Bisognerebbe valorizzare le altre cose belle del nostro territorio, come le montagne qua intorno, ci vuole più sinergie tra le località della zona”.

Che la battaglia per le comunali sarà impegnativa i grillini lo sanno bene. “È dura risalire dopo sessant’anni di discesa causati dalle amministrazioni di centrosinistra, ma cinque anni sono lunghi e ci proveremo”, spiegano. Il motto della maestra attivista è “sii il cambiamento che vuoi vedere”, uno slogan che riprende il “Be the change you wish to see” di Gandhi.

Forti dovrà sfidare il candidato Pd, da scegliere tra Maricla Muci, unica donna a partecipare alle primarie del Partito democratico e Giorgio Londei, già sindaco della città tra gli anni’80 e ’90 e capo dell’agenzia di trasporti Adriabus.

Parteciperanno alla sfida per  il nuovo sindaco della Città ducale anche Maria Francesca Crespini, ex assessore al Turismo che non ha ancora lanciato il nome della sua lista civica e Maurizio Gambini, da anni all’opposizione e candidato con la lista Liberi di cambiare.

Lo scontro più atteso è con il pretendente appoggiato dai Verdi, Vittorio Sgarbi, che ha inaugurato la sua campagna elettorale accusando il Pd di essere un partito “fascista”. La candidatura del critico d’arte più celebre d’Italia, sostenuto dall’ex vice sindaco Lorenzo Tempesta, è stata appoggiata anche dall’imprenditore Oscar Farinetti, patron di Eataly, che di passaggio a Urbino ha sottolineato che “farebbe più lui (ndr. Sgarbi) in tre mesi che il vecchio establishment in tre anni”.

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Comunali 2014, sarà Emilia Forti il candidato del M5s http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-notizie-informazione/comunali-2014-sara-emilia-forti-il-candidato-del-m5s/58988/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-notizie-informazione/comunali-2014-sara-emilia-forti-il-candidato-del-m5s/58988/#comments Sat, 08 Mar 2014 13:47:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58988 [continua a leggere]]]> URBINO – Emilia Forti, insegnante di 41 anni, è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali di Urbino di maggio. Lo ha annunciato oggi il M5s durante una conferenza stampa riservata ai giornalisti. Il Movimento ci tiene però a ribadire che il candidato è “semplicemente un portavoce dei cittadini” e non un candidato nel senso classico del termine.

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La Urbino che vorrei: la guida dei cittadini al nuovo sindaco http://ifg.uniurb.it/2014/03/07/ducato-online/la-urbino-che-vorrei-la-guida-dei-cittadini-al-nuovo-sindaco/58948/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/07/ducato-online/la-urbino-che-vorrei-la-guida-dei-cittadini-al-nuovo-sindaco/58948/#comments Fri, 07 Mar 2014 17:02:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58948 immagine divertente elezioniURBINO – Venti di cambiamento spirano sui torricini: tra qualche mese Urbino tornerà alle urne per eleggere sindaco e consiglio comunale. Nei quartier generali di partiti e associazioni si discute da mesi sui programmi da presentare. La campagna elettorale è cominciata e se alcuni aspiranti alla fascia di primo cittadino si sono già fatti avanti, altri stanno preparando la loro “discesa in campo”.

In casa Pd il 16 marzo si giocherà l’ultima partita tra Mariclara Muci e Giorgio Londei,  che domenica scorsa hanno vinto le primarie del Pd. Se il Movimento 5 stelle presenterà domani il suo candidato, il centrodestra ha già fatto quadrato su Maurizio Gambini. Tra i candidati ci saranno anche Sgarbi che ha deciso di correre con i Verdi, Gualtiero De Santi, candidato dalla lista ” Sinistra per Urbino”. Saranno sostenuti invece da liste civiche sia l’ex assessore al turismo Maria Francesca Crespini che Piero Demitri.

Ma cosa vorrebbero gli urbinati dal nuovo sindaco? Dal rapporto con gli studenti alla situazione di Ponte Armellina, dalla promozione artistica alla Ztl, cosa vorreste cambiare in questa città? Raccontateci sui social con l’hashtag #urbinochevorrei (Facebook @IlDucato o Twitter @ilducato) o nei commenti qui sotto qual è la Urbino che sognate.

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