il Ducato » elezioni rettore http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » elezioni rettore http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Stefano Papa: “Il rettore sia senza indennità. La Carlo Bo o cresce o muore” http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/stefano-papa-il-rettore-sia-senza-indennita-la-carlo-bo-o-cresce-o-muore/61506/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/stefano-papa-il-rettore-sia-senza-indennita-la-carlo-bo-o-cresce-o-muore/61506/#comments Mon, 14 Apr 2014 17:02:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61506 LE INTERVISTE DEGLI ALTRI CANDIDATI Stocchi: "Ci apriremo ai giovani ricercatori"  / Calcagnini: "Urbino sia davvero città campus" / Baldacci: "Sarò un rettore d'unità" ]]> Stefano Papa

Stefano Papa

URBINO – “Nel mio programma c’è la volontà di rinunciare all’indennità prevista per il ruolo di rettore”: Stefano Papa lo aggiunge a margine dell’incontro con Il Ducato, durante il quale ha raccontato a grandi linee il suo programma. Coordinatore delle scuole di Scienze biomediche e di Scienze biologiche dell’università di Urbino, giovedì 17 aprile consegnerà la sua candidatura ufficiale “perché le feste sono sacre”, sottolinea. Quasi dieci giorni prima dell’ultimo termine per la presentazione.

“Un ordinario come me non può pretendere di ricevere anche l’indennità di rettore, almeno non come è prevista ora. Gliene si dovrebbe riconoscere una pari a quella di un direttore di dipartimento. Perché alla fine il rettore fa le stesse cose, solo che un po’ più in grande”.

LE INTERVISTE DEGLI ALTRI CANDIDATI
Stocchi: “Ci apriremo ai giovani ricercatori” 
Calcagnini: “Urbino sia davvero città campus”
Baldacci: “Sarò un rettore d’unità”

Papa si definisce un “renziano della prima ora”, che in caso di elezione non avrebbe più tempo per la didattica e che quindi riterrebbe superfluo ricevere un’ulteriore indennità. “Lo stesso vale anche per quella del prorettore vicario –  aggiunge – nel totale si risparmierebbero più di 60.000 euro ogni anno. Due posti di ricercatore a tempo definito.”

Poi si concentra sull’università: “Non siamo messi benissimo a livello finanziario. Siamo in pareggio di bilancio ma a lato ci sono tante spese, i costi, il mutuo. Rincorriamo le tasse degli studenti che compongono il quasi il 40% del budget. Sono i nostri azionisti di minoranza e dobbiamo tutelarli”.

Tuttavia, questo candidato al rettorato di Urbino, la cui corsa è stata avvolta nel mistero fino a che non ha deciso di ufficializzarla con un articolo a sua firma, ha una visione manageriale dell’università, basata su tre punti fondamentali.

La qualità, un maggior numero di corsi, un maggior numero di studenti. Tre elementi connessi e dipendenti. “Dobbiamo mettere in sicurezza gli studenti che ci sono – spiega Papa – conservando i numeri alti del settore scientifico e potenziando il settore umanistico. Dobbiamo aumentare l’offerta formativa con nuovi corsi che formino figure professionali fresche e forniscano gli strumenti necessari a trovare lavoro. Quel lavoro per il quale Almalaurea ci pone, in molti ambiti,  tra i primi occupati in Italia”.

Conterà soprattutto la qualità della ricerca, alla base dei controlli ministeriali che, con la legge 240, valutano gli atenei e di conseguenza i fondi a loro destinati. “Ricercatori e abilitati dovranno produrre e produrre bene. Saranno tutelati nel loro percorso, perché capisco cosa vuol dire nella vita essere fortunati. A 30 anni ero già professore ordinario e se hai vissuto sulla tua pelle questa fortuna, senti il dovere di esse partecipe della fortuna degli altri”.

La Carlo Bo è una barca stabile che, però, non potrà continuare così a lungo. “Siamo una piccola realtà universitaria, con una popolazione di circa 13.000 studenti. Dobbiamo aumentare questo numero, competere con altri tre atenei nelle Marche, più anziani e quindi con  più soldi. Siamo sottofinanziati. Se questa università non cresce, non potrà andare avanti a lungo”.

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Il prorettore Vilberto Stocchi: “Apriamo l’università di Urbino ai giovani ricercatori” http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/il-prorettore-vilberto-stocchi-apriamo-luniversita-di-urbino-ai-giovani-ricercatori/61100/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/il-prorettore-vilberto-stocchi-apriamo-luniversita-di-urbino-ai-giovani-ricercatori/61100/#comments Tue, 08 Apr 2014 13:59:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61100 LEGGI LE ALTRE INTERVISTE Giorgio Calcagnini - Massimo Baldacci ]]> OLYMPUS DIGITAL CAMERAURBINO – “Semplificazione della governance e della burocrazia universitaria. Ripartiamo da qui”. A dirlo è Vilberto Stocchi, uno dei quattro candidati alla carica di rettore. Il 28 e 29 maggio si voterà per eleggere il numero uno dell’ateneo di Urbino e la campagna elettorale è già avviata. Dopo Massimo Baldacci e Giorgio Calcagnini, il Ducato dà spazio al programma del prorettore e preside della facoltà di Scienze Motorie, che da 16 anni occupa ruoli di rilievo all’interno dell’università.

“La priorità è quella di programmare uno sviluppo a lungo termine per questo polo universitario. Per farlo dobbiamo avere una visione strategica e cercare di migliorare la ricerca, la formazione e il  trasferimento dei risultati. Dobbiamo far conoscere meglio le nostre eccellenze e gli obiettivi che abbiamo raggiunto in termini di ricerca, iscrizioni e qualità”. Stocchi segnala con rammarico come l’Università di Urbino sia fanalino di coda nell’ultima classifica Anvur (l’agenzia che valuta il sistema di ricerca nazionale): “Mi impegnerò a migliorare questa posizione”.

Più importanza alla dimensione internazionale e valorizzazione della ricerca, queste le ricette di Stocchi: “Occorre rafforzare il numero di studenti e far sapere che in questi ultimi anni siamo uno dei pochi atenei in controtendenza, perché, nonostante la crisi, da noi le iscrizioni sono addirittura aumentate. E lasciare spazio ai giovani: nell’ultimo anno oltre 100 giovani colleghi si sono abilitati, dobbiamo trovare le risorse per far valere il loro saperi qui alla Carlo Bo. Un ricercatore dà il meglio di sé tra i 20 e i 30 anni. È una tragedia che proprio i neolaureati siano costretti a stare fermi perché non c’è lavoro”.

Forte della sua esperienza politico-amministrativa, è sulla riforma della burocrazia che Stocchi insiste. “Razionalizzazione, che non è una brutta parola. L’università sarà valorizzata attraverso l’innovazione, la competenza e la semplificazione”.

Stocchi non ha dubbi su quale sia il valore aggiunto della Carlo Bo: ” Da giovane, Federico da Montefeltro ha costruito un regno. C’è bisogno di speranza e ce lo insegna anche il passato. Dobbiamo valorizzare il nostro unicum, l’integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche (non in concorrenza ma in sinergia)  e tra passato e futuro. Una settimana fa ho ricevuto una email dall’università dell’Iowa, mi chiedevano se quest’estate avremmo attivato una summer school sul Rinascimento. Dove altro si potrebbe fare se non qui?”.

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Massimo Baldacci: “Il mio sarà un programma condiviso, sarò un rettore di unità” http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/#comments Thu, 27 Mar 2014 15:17:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60481 LEGGI Nuovo rettore: si vota il 28 e 29 maggio]]> baldacci

Massimo Baldacci

URBINO – “Sarò un rettore di unità”. Massimo Baldacci, protettore ai Processi Formativi e candidato rettore all’Università di Urbino, ieri durante il seminario di Riflessione sul futuro dell’Ateneo ha voluto confrontarsi proprio con tutti: studenti, professori, ricercatori e personale amministrativo. “Ancora non c’è un programma, lo vogliamo decidere insieme a chi vive ogni giorno l’università”, ha affermato. Un incontro durato più di 4 ore. “Questo dimostra la nostra volontà di cambiamento, di ascoltare tutte le istanze”.

Baldacci ha le idee chiare e al Ducato racconta: “L’obiettivo è quello di affrontare le sfide della prossima stagione a partire dalla ricerca, dalla didattica e dal rapporto con il territorio. Dobbiamo fornire i giusti sostegni ai ricercatori anche a livello pratico: mi riferisco a laboratori e biblioteche”.

Puntare sugli elementi di forza dell’Ateneo è il primo passo: “La nostra università ha una capacità d’attrazione nazionale. E poi qui ad Urbino c’è un rapporto qualitativo diverso con gli studenti, qui si ritrova il senso della comunità. Per questo uno studente dovrebbe iscriversi da noi”.

Allo stesso modo Baldacci ha ben presente i problemi che negli anni hanno tolto prestigio all’Ateneo: “Abbiamo sofferto la mancanza di risorse finanziarie. Dovevamo innanzitutto colmare i debiti contratti. In questo modo abbiamo perso professori e personale amministrativo . Questo ha causato una debolezza potenziale, anche se abbiamo buoni anticorpi: negli anni la quota degli iscritti è rimasta costante”.

“I nostri studenti - continua Baldacci – non sono dei clienti, sono degli interlocutori a pieno titolo. E’ importante permettere a tutti loro di accedere alle borse di studio, un riconoscimento di un diritto previsto dalla Costituzione. Per questo sono contrario al prestito d’onore: lo Stato scarica i costi dell’istruzione sulle loro famiglie”.

Sull’offerta formativa poi afferma: “Deve essere pluralista e di massa. La nostra sfida è quella di formare l’elite ma anche democratizzare l’università”. Ma niente raccomandazioni: “Con me va avanti chi lavora con capacità e il merito si dimostra nei servizi effettivamente resi alla comunità”.

Alle prossime elezioni del 28 e 29 maggio, Baldacci concorrerà alla carica di rettore insieme al professor Giorgio Calcagnini, docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, al prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie, Vilberto Stocchi, a Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

“L’elezione del rettore”, afferma Baldacci, “deve essere un momento di confronto e non di lacerazione. I nostri nemici sono fuori e non dentro. Sono quelli che vogliono chiudere l’università di Urbino. Non voglio convincere nessuno che sono il miglior candidato. La nostra università ha la sua identità, la sua storia. Chi taglia le radici muore ma dobbiamo anche essere capaci di interpretare le trasformazioni, proiettandoci verso il futuro”.

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Urbino, si vota il 28 e 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/#comments Tue, 25 Mar 2014 10:35:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60227 LEGGI Calcagnini: "Urbino città campus"]]> URBINO – Si voterà il 28 e il 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università di Urbino. La data è stata ufficializzata ieri con la pubblicazione del decreto del Decano. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

Per presentare le candidature c’è tempo fino al 28 aprile, ma quattro aspiranti rettori si sono già fatti avanti : il professor Giorgio Calcagnini,docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, il prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie Vilberto Stocchi, Massimo Baldacci, prorettore ai Processi Formativi e Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie.

Chi si può candidare – Si potranno candidare tutti i professori ordinari in servizio nelle Università italiane con un regime di impegno a tempo pieno (ciò significa che non possono andare in pensione nel periodo di svolgimento del loro ruolo). Devono, inoltre, avere alle spalle un numero di anni di attività almeno pari alla durata del mandato.

Chi può votare – Possono partecipare alle votazioni nel seggio, che sarà posizionato nell’aula magna del rettorato, i professori ordinari, associati e i ricercatori a tempo indeterminato e determinato, il personale tecnico amministrativo, anche a tempo determinato e i membri del Consiglio degli studenti. La votazione sarà “ponderata”: quella della categoria dei professori varrà il 70%, quella del personale tecnico amministrativo il 20%, quella degli studenti il 10%

Il rettore sarà eletto a maggioranza assoluta dei voti. Se il quorum non venisse raggiunto si procederà al ballottaggio tra i candidati che hanno avuto il maggior numero di voti. Le eventuali date per il ballottaggio sono fissate per il 4 e 5 giugno.

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