il Ducato » erap http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » erap http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ponte Armellina, Cioppi: “Cantieri al via entro l’estate per fognature e illuminazione” http://ifg.uniurb.it/2015/03/26/ducato-online/ponte-armellina-cioppi-cantieri-al-via-entro-lestate-per-fognature-e-illuminazione/69156/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/26/ducato-online/ponte-armellina-cioppi-cantieri-al-via-entro-lestate-per-fognature-e-illuminazione/69156/#comments Thu, 26 Mar 2015 15:30:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69156 L'INTERVISTALaquidara: "Non esiste una Urbino 2, ma solo una città con identità diverse"]]> URBINO – Tutto è pronto, o quasi. I cantieri a Ponte Armellina apriranno prima dell’estate, almeno quelli per gli interventi a fognature, illuminazione e marciapiede. Entro sei mesi invece, secondo l’assessore all’Urbanistica Roberto Cioppi, al il Comune prevede di perfezionare l’acquisto degli immobili. Mercoledì 25 marzo si è tenuto a Pesaro l’incontro tra Erap, l’Ente regionale per l’abitazione pubblica, e il Comune di Urbino, per definire alcuni dettagli tecnici del piano di riqualificazione, dopo il via libera da parte del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti.

Mappa catastale di Ponte Armellina

Ponte Armellina le due palazzine esterne interessate dalla ristrutturazione

Le ristrutturazioni. Finalmente si è fatta chiarezza sulle abitazioni interessate alla riqualificazione. Saranno, a macchia di leopardo, e interesseranno due delle quattro ‘stecche’ parallele. Il progetto di ristrutturazione riguarderà gli immobili, messi all’asta o di proprietà di privati, delle due palazzine esterne (particelle 119 e 222). Precedentemente si era parlato di ristrutturare soltanto il blocco centrale ma adesso è chiaro che la riqualificazione, come già anticipato dal Ducato, seguirà il criterio per corpi scala, ovvero a blocchi di appartamenti uniti dallo stesso ingresso. “Le cose potrebbero cambiare – spiega Cioppi – se dovessero esserci altri proprietari disposti a vendere le loro abitazioni”.

I tempi previsti per i lavori. La tabella di marcia verrà decisa dal Ministero dei Lavori pubblici e della Regione Marche. “Siamo a buon punto con la proceduta burocratica – spiega Sauro Vitaletti, il presidente regionale dell’Erap – non prevediamo tempi lunghi. Se non si generano ritardi, dovremmo concludere le operazioni di compravendita degli immobili entro sei mesi”

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Dopo il via libera delle Regione, l’amministrazione comunale si è impegnata ad agire velocemente sui problemi di urbanistica urgente: illuminazione, fogne e marciapiedi. Cioppi spiega che “questi lavori sono di competenza comunale. Partiremo subito, sicuramente prima dell’estate”.

Sia il comune che l’Erap ora aspettano un incontro con la regione Marche dove verrà presentato il progetto definitivo, riformulato con gli ultimi dettagli e con la lista delle compravendite, e per il via libera delle partnership tra gli enti coinvolti.

Il prezzo di acquisto scende. Il costo complessivo per la riqualificazione di Ponte Armellina è di 4.505.145,56 euro. Nell’incontro tra il Comune e l’Erap è stato deciso il prezzo d’acquisto per gli immobili dei privati interessati a vendere. Dal comune di Urbino fanno sapere che il prezzo di acquisto delle abitazioni oscillerà tra i 9.000 e i 10.000 euro, a seconda della metratura dell’immobile. “L’anno scorso era stata già firmata una lettera di intenti tra le parti. Ora verranno ricontattati – afferma Vitaletti – per iniziare le pratiche di compravendita degli immobili”. Il valore di mercato degli appartamenti è tra gli 8.000 e i 15.000 euro e molti privati non intendono scendere sotto questo prezzo. “Prima era stato prefissato un tetto di 15.000 euro, comprensivi di oneri notarili, ma adesso il prezzo sarà inferiore”.

L’assessore Cioppi, su questo punto, è convinto che i tempi della vendita degli immobili saranno brevissimi perché “il Comune è stato più volte sollecitato dai privati che hanno fretta di vendere”. L’Erap acquisterà i primi appartamenti nei prossimi mesi perché ha già a disposizione 400.000 euro di fondi stanziati.

I criteri per la partecipazione alla graduatoria. Stilare il bando per l’assegnazione degli appartamenti è uno dei prossimi obiettivi dell’amministrazione comunale di Urbino. I criteri per il bando, stabiliti con una norma regionale, lasciano ampia possibilità di movimento al Comune che inserirà tutti i filtri necessari per la partecipazione di famiglie italiane “così da assicurare l’integrazione ed evitare la ghettizzazione di Ponte Armellina. “Dobbiamo stare attenti – ammette Cioppi – ad attenerci ai criteri regionali. Non vogliamo introdurre delle linee di selezione possano sembrare discriminatorie”.

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Urbino 2, ok alla riqualificazione ma i fondi sono dimezzati http://ifg.uniurb.it/2015/03/12/ducato-online/urbino-2-ok-alla-riqualificazione-ma-i-fondi-sono-dimezzati/68111/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/12/ducato-online/urbino-2-ok-alla-riqualificazione-ma-i-fondi-sono-dimezzati/68111/#comments Wed, 11 Mar 2015 22:50:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68111 FOTO - Confermato lo stanziamento per la riqualificazione di Ponte Armellina, ma l'intervento riguarderà solo 26 appartamenti. Si attende l’accordo tra Comune e Regione per il via libera al progetto ma nel frattempo alcuni dei proprietari degli alloggi hanno cambiato idea e potrebbero non essere più disposti a vendere / LEGGI - Il quartiere dimenticato]]> URBINO – “I fondi ci sono, tra qualche tempo si potranno avviare i lavori previsti”. Dopo tante false partenze, stavolta tocca al vicepresidente della Regione con delega all’Edilizia pubblica Antonio Canzian annunciare il possibile inizio dei lavori di riqualificazione per il quartiere Ponte Armellina a Urbino. La questione è stata riproposta all’attenzione dell’attuale amministrazione della città con un’interrogazione del consigliere 5 stelle Emilia Forti, che in accordo con Sinistra Per Urbino, ha richiesto chiarimenti su tempi e modi d’intervento a Urbino 2, nonché sull’effettiva praticabilità di un intervento con le cifre attuali. Il progetto è infatti fermo da quasi tre anni. Il piano odierno, però, è una rimodulazione, al ribasso, di un piano del 2011, che prevedeva un intervento complessivo di otto milioni di euro. Adesso la cifra si è ridotta a quattro milioni e mezzo,  tra contributi nazionali e regionali, a causa del ritiro della cooperativa “Villaggio dell’Amicizia” che avrebbe dovuto cofinanziare con una quota pari a 2.376.000 euro. Con i fondi disponibili, una volta siglato l’accordo tra Regione e Comune di Urbino che darà il via libera al progetto, si dovrà procedere all’acquisto e alla ristrutturazione di 26 appartamenti contro i 46 previsti inizialmente, per poi riassegnarli nelle graduatorie comunali degli alloggi a canone sociale.

Una serie di passaggi che non sembrano preoccupare l’assessore comunale all’Urbanistica Roberto Cioppi: “Si tratta di un intervento articolato – spiega – ma le basi sono poste. Creeremo un passaggio pedonale per Petriano e faremo gli interventi di urbanistica urgenti: marciapiedi, fogne, illuminazione”. Allo stesso tempo, però, bisognerà convincere i privati a vendere. “La trattativa con i proprietari è stata messa in piedi un anno fa – continua Cioppi – abbiamo ricevuto adesioni sufficienti per procedere agli accorpamenti e ricavare i 26 nuovi alloggi previsti dal piano abitativo aggiornato”. Eppure la negoziazione potrebbe riservare più di un ostacolo.

Gli impegni di vendita non vincolanti sottoscritti con i proprietari di Ponte Armellina, infatti, sono scaduti e tra quelli che erano disponibili a cedere le loro proprietà al Comune, alcuni hanno cambiato idea. “Io sono sempre interessato a vendere – afferma Maurizio Guidi, che nel quartiere possiede più di un alloggio – ma altri proprietari, stufi di aspettare, hanno messo in vendita i loro appartamenti che, in alcuni casi, sono stati acquistati da famiglie di extracomunitari”. Difficile, dunque, che chi compra casa per abitarci, accetti di rivendere nell’arco di breve periodo. Tanto più che la valutazione degli immobili fatta da Comune ed Erap, l’Ente regionale per l’abitazione pubblica che gestisce gli alloggi di edilizia sovvenzionata, oscilla tra gli ottomila e i quindicimila euro per abitazioni di circa 35 metri quadri, una cifra che difficilmente permetterebbe di acquistare un altro appartamento altrove. “Diversi invece – ha aggiunto Guidi – stanno ancora aspettando di vedere la nuova offerta del Comune, ma non staranno fermi in eterno. Se arriverà qualcuno che vuole comprare a un prezzo simile al pubblico alla fine cederanno. Aspettiamo da troppo, li capisco”.

Il tempo, in effetti, è la variabile fondamentale di questa vicenda. Il finanziamento è fermo da due anni e i fondi da impiegare, nel frattempo, sono stati ridotti. Ora, infatti, non è più previsto un intervento complessivo su due delle cinque stecche di appartamenti, ma si parla di una ristrutturazione a macchia di leopardo per corpi scala, ciascuno dei quali comprende sei monolocali e due bilocali che dovranno passare per intero in mano all’Erap per poter essere rinnovati. Chi sta nel quartiere, però, è pronto a scommettere che non si troveranno abbastanza “blocchi” da acquisire per arrivare a 26 alloggi.

“Un intervento del genere non serve a nessuno”, si sfoga più stufo che arrabbiato El Hasane Jmouhi, proprietario e residente a Ponte Armellina. “Se anche riuscissero a ristrutturare le case che dicono – spiega – tutt’intorno la situazione del quartiere rimarrebbe uguale e gli appartamenti rifatti si deprezzerebbero nel giro di pochissimo tempo. Se trovassi qualcuno disposto a vendere alle quotazioni del Comune, preferirei comprare e rinnovare casa io stesso. L’unica soluzione è un intervento complessivo, che rivalorizzi il quartiere. Senza, si sprecano soldi per riverniciare la facciata”.

Dal Comune però la linea è un’altra, più “pragmatica” dicono. Per l’assessore ai servizi sociali Lucia Ciampi non si può sprecare l’occasione di questo finanziamento: “Si tratta di fare quel che si può con i soldi disponibili  oppure lasciar perdere tutto”. Opinione che trova una sponda anche nel consigliere comunale Maricla Muci del Pd, predecessore di Ciampi ai servizi sociali, convinta della bontà del percorso avviato durante il suo mandato.

L’idea che sta dietro il progetto è dunque di avviare un circolo virtuoso, stimolando con questo primo intervento l’interesse per la zona da parte di investitori privati. Eppure nessuno sembra venire a Urbino 2 per scelta. Gli scarichi fognari non vengono puliti e ogni volta che piove il contenuto finisce per strada. La sera manca l’illuminazione e i caseggiati non sono collegati al resto della città. Ma non basta: per scaldare le case molti bruciano il truciolato, il cui odore asprigno impregna l’aria. “Fa male, provoca tumori – spiega Abdul, che abita nel quartiere da 15 anni- ma il freddo ti uccide prima. Davvero qualcuno pensa che mettere qualche lampione, un marciapiede e rifare qualche appartamento invoglierà la gente a vivere qui. Ci sono mai stati a Urbino 2?”.

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