il Ducato » erasmus http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » erasmus http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Erasmus International Week, seconda edizione a Urbino dal 4 all’8 maggio http://ifg.uniurb.it/2015/04/27/ducato-notizie-informazione/erasmus-international-week-seconda-edizione-a-urbino-dal-4-all8-maggio/72644/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/27/ducato-notizie-informazione/erasmus-international-week-seconda-edizione-a-urbino-dal-4-all8-maggio/72644/#comments Mon, 27 Apr 2015 13:33:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72644 [continua a leggere]]]> URBINO, 27 apr – Una vetrina per dimostrare agli studenti e ai docenti urbinati le potenzialità del progetto Erasmus. La seconda edizione dell’Erasmus International Week porterà nell’università urbinate docenti e ricercatori da tutta Europa per una quattro giorni (dal 4 all’8 maggio) dedicata a importanti tematiche come la mobilità, l’internazionalizzazione e la ricerca nel campo della pedagogia e della psicologia.

Organizzati dal Dipartimento di Scienze dell’Uomo e dal Dipartimento di Studi Internazionali, gli incontri e le tavole rotonde si terranno nell’aula D1 dell’area Volponi (ex Magistero) e prevedono relatori da università ungheresi, polacche, tedesche, e della Lapponia (Finlandia).

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/04/27/ducato-notizie-informazione/erasmus-international-week-seconda-edizione-a-urbino-dal-4-all8-maggio/72644/feed/ 0
Percorso a ostacoli per gli studenti Erasmus. Agorà lancia un progetto per aiutarli http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/percorso-a-ostacoli-per-gli-studenti-erasmus-agora-lancia-un-progetto-per-aiutarli/66094/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/percorso-a-ostacoli-per-gli-studenti-erasmus-agora-lancia-un-progetto-per-aiutarli/66094/#comments Mon, 23 Feb 2015 18:00:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66094 Anna Guerra Agnieszka Pachocka Silvia Malagoni

Anna Guerra, Agnieszka Pachocka, Silvia Malagoni

URBINO – Poca conoscenza dell’inglese, difficoltà di collegamenti, cambi di programma dell’ultimo minuto: ecco il difficile arrivo a Urbino di uno studente Erasmus.

Agnieszka Pachocka, studentessa di psicologia di 23 anni, è arrivata a Urbino lunedì scorso (dove rimarrà per 6 mesi per l’esperienza Erasmus) e se al suo arrivo non avesse trovato i volontari dell’associazione studentesca Agorà il suo primo impatto con il territorio non sarebbe stato dei migliori.

“La difficoltà maggiore – spiega la ragazza – è rappresentata dalla lingua. In pochi parlano inglese e io non conosco l’italiano. Per fortuna al mio arrivo a Pesaro ho trovato ad aspettarmi una ragazza che mi ha aiutato a prendere l’autobus giusto per arrivare a Urbino”. Raggiungere la città del duca è già complicato per un italiano, visti i collegamenti, figuriamoci per una studentessa straniera. Scesa alla stazione del treno di Pesaro, provenienza Bologna, Pachocka conosceva però quello che doveva fare visto che la professoressa Rowena Coles, docente alla facoltà di Psicologia, l’aveva messa in contatto con i ragazzi di Agorà.

“Al terminal di Santa Lucia mi hanno accolto altri ragazzi che mi hanno portato nei vari uffici dell’università – continua Agnieszka – dove ho scoperto che l’ateneo mi aveva cambiato l’alloggio. La mia camera sarebbe dovuta essere al collegio Sogesta invece mi hanno spostato all’Aquilone. Sono più vicina al centro ma l’ho scoperto poco dopo essere arrivata. Se fossi stata da sola questo sarebbe stato il primo vero ostacolo da superare viste anche le difficoltà di comunicazione”.

Cambiata la camera è stata la volta dei documenti: “Ho firmato varie carte, tradotte in inglese, ma quando mi è stato dato il regolamento dei collegi non ho potuto capirlo perché era solo in italiano. E’ stato difficile anche richiedere la password di accesso al wifi”. Per poter usufruire del servizio internet dell’ateneo Agnieszka è dovuta andare prima all’ufficio Erasmus, passare all’Ersu e richiedere la tessera con cui ha ottenuto le credenziali per accedere ad internet. “Per contattare i miei genitori ho comprato una sim card italiana – spiega la studentessa – anche se ho avuto difficoltà perché io non ho il codice fiscale. Anche in questo caso mi hanno aiutato i ragazzi di Agorà. Se non ci fossero stati loro avrei avuto molti problemi”.

Agnieszka è stata fortunata ma i restanti 53 studenti Erasmus dell’università Carlo Bo di Urbino se la sono dovuta sbrigare da soli. Per questo l’associazione studentesca Agorà ha creato un nuovo progetto, ‘International Project’ per aiutare gli studenti stranieri a integrarsi nella realtà di Urbino. In molti atenei d’Europa è attiva un’associazione, l’Erasmus Student Network (Esn), che aiuta gli studenti stranieri.

Cecilia Fini racconta la sua esperienza come tutor
(Intervista di Alessandra Vittori)

“Il fine ultimo di questo progetto – spiega Anna Guerra rappresentate studentesca del senato accademico – è riuscire a far nascere un’associazione Esn che possa aiutare ogni studente Erasmus dal momento che arriva a Urbino a quello in cui la saluta. La grande pecca nel territorio è la mancanza di persone che conoscano l’inglese. Le istituzioni dovrebbero creare un formulario negli uffici che accolgono questi ragazzi per aiutarli a comprendere meglio tutto. Ersu e università ci stanno aiutando e sono molto collaborativi”. Ma dall’Ateneo dicono anche che gli studenti stranieri devono essere capaci di parlare italiano al loro arrivo a Urbino.

Ascolta il direttore dell’Ufficio relazioni internazionali
(Intervista di Mauro Torresi)

Domani i 23 ragazzi che passeranno l’intero secondo semestre alla Carlo Bo si incontreranno alle 18 al G Caffè dove Agorà inizierà un percorso di conoscenza e di integrazione degli studenti.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/percorso-a-ostacoli-per-gli-studenti-erasmus-agora-lancia-un-progetto-per-aiutarli/66094/feed/ 0
Sufficienza piena: gli studenti stranieri danno i voti a Urbino. E dicono: “Bella, ma poco servita” http://ifg.uniurb.it/2014/04/18/ducato-online/sufficienza-piena-5-studenti-stranieri-delluniurb-danno-i-voti-alla-citta-e-dicono-bella-ma-poco-servita/61634/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/18/ducato-online/sufficienza-piena-5-studenti-stranieri-delluniurb-danno-i-voti-alla-citta-e-dicono-bella-ma-poco-servita/61634/#comments Fri, 18 Apr 2014 19:41:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61634 giovani giovedì sera

URBINO – Sono circa  un migliaio i ragazzi stranieri che frequentano ogni anno l’Università Carlo Bo. Ci sono gli studenti del progetto Erasmus, soprattutto spagnoli, francesi e tedeschi, ci sono i circa 300 greci che hanno letteralmente preso d’assalto negli anni i banchi di Farmacia, e tanti altri che, da tutto il Mondo, si riversano nel piccolo centro rinascimentale per studiare arte, letteratura o lingua italiana. Ma come vengono accolti da Urbino? Cinque di loro sono diventati “giudici” per un giorno e hanno dato i voti* alla città. Un’anticipazione? Bella, bellissima, ma spesso non a misura di studente. Ma la sufficienza c’è tutta.

5,4 Charlotte Evans, 21, Regno Unito“La città è bellissima ed è anche pulita. I servizi non sono sufficienti, mi piacerebbe che ci fosse almeno una stazione ferroviaria. L’università ha i suoi pregi e i suoi difetti: le lezioni sono ben organizzate e informali, ma il rapporto con i professori non è il massimo perché è difficile avere un appuntamento o mettersi in contatto con loro. Gli alloggi poi sono troppo cari, almeno per gli studenti internazionali dovrebbero costare meno e il cibo della mensa non è molto vario. Una cosa che proprio non mi piace è che a Urbino non ci sia una discoteca dove poter andare a ballare. Si mangia benino, ma manca qualche ristorante etnico.”
6,4 Erasmia, 23, Grecia“I servizi sono un po’ carenti. Gli autobus hanno orari molto scomodi, i supermercati sono cari e i locali notturni sono solo per le gente che beve, non ci sono molte alternative. I ristoranti sono piuttosto cari, ma bisogna dire che si mangia bene.  E’ un peccato perché la città è molto bella, pulita e ordinata. Bisogna ammettere che gli studenti non la rispettano come dovrebbero. I professori sono molto bravi e le lezioni funzionano.”
8 Justin Sterling, 21, Stati Uniti“Urbino e la sua Università sono fantastiche. L’unica cosa brutta che posso dire è che ai collegi mi hanno rubato 150 euro. Per il resto ho apprezzato soprattutto le lezioni (perfette!) e l’attenzione che i professori mi hanno sempre dimostrato. La notte ci si diverte e i ristoranti sono un pochino cari, ma sicuramente meno cari di quelli di Roma.”
7,6 David Nuigue, 21, Nigeria“Urbino mi piace tantissimo, ma alcune cose non vanno. Tutto costa molto, soprattutto gli autobus, i biglietti sono super-elevati. La città è bella e pulita e la vita notturna è da 10 e lode. Nei ristoranti si mangia bene e non si spende tanto. Mensa e alloggi sono super mentre i corsi potrebbero essere meglio, anche se sono buoni. Alcune lezioni sono proprio inutili per il corso che frequento.”
6,4 Andreas Coutroulis, 25, Grecia“L’Università ha qualcosa da rivedere. Il metodo di insegnamento non mi piace, dovrebbe essere cambiato e le lezioni dovrebbero essere obbligatorie, ora non lo sono. La mensa è buona, ci mangio spesso, ma è troppo costosa. In generale è una città bella, pulita e tranquilla, ma vorremmo un’offerta di vita notturna migliore e più varia. Glia utobus sono troppo costosi e gli orari sono molto limitati. E’ assurdo che non ci siano i notturni.”

*Il voto presentato in tabella è la media aritmetica di 8 categorie prese in esame che gli studenti hanno giudicato singolarmente: Servizi della città. bellezza, pulizia, lezioni universitarie, professori universitari, mensa e alloggi, vita notturna, cibo e ristoranti

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2014/04/18/ducato-online/sufficienza-piena-5-studenti-stranieri-delluniurb-danno-i-voti-alla-citta-e-dicono-bella-ma-poco-servita/61634/feed/ 0
Fondi europei, un’opportunità da cogliere: il seminario domani al Collegio Raffaello http://ifg.uniurb.it/2014/04/15/ducato-notizie-informazione/fondi-europei-unopportunita-da-cogliere-il-seminario-domani-al-collegio-raffaello/61609/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/15/ducato-notizie-informazione/fondi-europei-unopportunita-da-cogliere-il-seminario-domani-al-collegio-raffaello/61609/#comments Tue, 15 Apr 2014 09:08:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61609 [continua a leggere]]]> URBINO – Fondi europei, Erasmus+, smart city: domani alle 18.00 nella Sala Incisori del Collegio Raffello, un seminario tutto dedicato alle opportunità internazionali. L’incontro è organizzato da Federico Scaramucci di Anci Giovani Marche, la rappresentanza degli amministratori under 35 dei comuni delle Marche.

Nel corso del seminario verrà presentato il nuovo programma europeo per l’Erasmus+, che nel 2014 dispone di un miliardo e 800 milioni di euro per finanziare progetti che abbiamo lo scopo di promuovere opportunità di mobilità, creare partenariati e sostenere il dialogo nei settore dell’istruzione, della formazione (anche sportiva) e del lavoro. Per la prima volta, inoltre, i finanziamenti dell’Erasmus+ sono a disposizione non solo delle università o degli istituti di formazione, ma anche di nuovi tipi di partenariati tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro, chiamati “alleanze della conoscenza” e “alleanze delle abilità settoriali”.

L’incontro si inserisce nel percorso di Smart City Marche, ideato da Anci Giovani Marche, dedicato agli amministratori dei comuni della regione e a tutti gli interessati. L’obiettivo è quello di poter cogliere questa e tutte le altre opportunità offerte dai finanziamenti previsti dai Fondi europei 2014-2020: per le regioni italiane l’Unione europea stanzierà un totale di circa 30 miliardi di euro. Nelle Marche il piano regionale per la programmazione dell’utilizzo del fondo non è ancora conclusa.

Interverranno il sindaco di Urbino, Franco Corbucci, il presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, il direttore di Europe direct Marche, Marcello Pierini e il direttore dell’Agenzia nazionale giovani, Giacomo D’Arrigo.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2014/04/15/ducato-notizie-informazione/fondi-europei-unopportunita-da-cogliere-il-seminario-domani-al-collegio-raffaello/61609/feed/ 0
Help desk, nasce lo sportello di informazione per studenti internazionali http://ifg.uniurb.it/2013/05/14/ducato-online/help-desk-nasce-lo-sportello-di-informazione-per-studenti-internazionali/47107/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/14/ducato-online/help-desk-nasce-lo-sportello-di-informazione-per-studenti-internazionali/47107/#comments Tue, 14 May 2013 14:00:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47107 URBINO – Gli studenti stranieri che scelgono di studiare a Urbino, ma anche quelli che trascorrono solo un anno o qualche mese della loro formazione universitaria nella città ducale, avranno finalmente un punto di riferimento per risolvere le inevitabili difficoltà a cui si va incontro quando si arriva in un paese nuovo.

Giovedì 16 e martedì 21 maggio sarà inaugurato, in un doppio appuntamento, l’help desk for international students, un punto di informazione dedicato proprio agli studenti internazionali che frequentano l’Università di Urbino, l’Accademia e l’Isia. Il progetto è promosso dall’Ersu e dal Uic (Urbino international centre).

Lo scopo dell’help desk è quello di fare da intermediario tra i ragazzi e le varie strutture di cui possono aver bisogno, dall’Asur per l’assistenza sanitaria, all’Ersu per le borse di studio, al Caf e a molti altri. “Si tratta di una sorta di sportello di smistamento, il primo impatto che gli studenti stranieri avranno con la realtà accademica urbinate – ha continuato Ciaffoncini – non si pone certo come un sostituto ai vari centri di competenza esistenti”.

Al desk ci sarà un’impiegata dell’Ersu fissa e in più, di volta in volta, due studenti tutor che conoscono bene le lingue. Per questo primo periodo sono già state scelte due studentesse. In modo da agevolare le richieste degli studenti e per fornire le prime risposte è stato anche creato un sito con sezioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e greco.

L’incontro del 16, in via del Popolo alle ore 11, sarà riservato agli addetti ai lavori e ai giornalisti, mentre quello del 21, dalle 18 alle 19, sarà aperto a tutti gli studenti. Dopo i saluti delle autorità il collegio internazionale ospiterà un buffet con musica dal vivo.

“L’idea di dar vita a questo desk – ha dichiarato il dottor Ciaffoncini, responsabile dell’iniziativa – nasce proprio da una mancanza che abbiamo percepito. Gli studenti italiani che hanno bisogno di indicazioni possono rivolgersi al Cis informagiovani, ma quelli stranieri, fino a oggi, non avevano nessun centro di riferimento”.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/05/14/ducato-online/help-desk-nasce-lo-sportello-di-informazione-per-studenti-internazionali/47107/feed/ 0
Studentifuori: ‘blog di sopravvivenza’ per gli universitari fuori-sede http://ifg.uniurb.it/2013/02/20/ducato-online/studentifuori-blog-di-sopravvivenza-per-gli-universitari-fuori-sede/35245/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/20/ducato-online/studentifuori-blog-di-sopravvivenza-per-gli-universitari-fuori-sede/35245/#comments Wed, 20 Feb 2013 11:07:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35245 URBINO – Tornate indietro al vostro primo anno di Università: quante volte vi siete trovati in cucina a fissare lo scaffale vuoto, senza niente di commestibile per pranzo, e con solo quattro miseri euro nel portafogli? O, se siete delle giovani matricole, non vi è mai capitato di guardare la lavatrice mentre sta ‘masticando’ i vostri adorati vestiti (quelli che una volta erano bianchi), come una bestia imbizzarrita?

Da queste e altre esperienze, il 21 gennaio 2012 è nata l’idea di Umberto Ciprì, studente dello Ied di Milano, di aprire il blog studentifuori.it. Dalla “Guida al buon caffè in moka” fino alla descrizione delle agevolazioni per gli studenti, la vita universitaria è raccontata quotidianamente da ragazzi, di tutta l’Italia. Ad aiutare Ciprì nel dare inizio al progetto c’è anche uno studente dell’Università di Urbino, Roberto Di Raffaele.

Roberto Di Raffaele, autore del blog e studente di Urbino

Gli argomenti spaziano moltissimo ma tutti si ricollegano alla fine a un concetto: “Il manuale di sopravvivenza dei fuori-sede”, è questo lo slogan, spiega Roberto. “I nostri articoli vogliono essere sia una guida trasversale, quindi non legati a una città specifica, come ad esempio le ricette low cost o la guida per vestirsi correttamente agli esami; e sia un vademecum che aiuti gli studenti nell’iscrizione, nelle agevolazioni e nelle scadenze universitarie. Ho scritto degli articoli su come iscriversi all’Università di Urbino ad esempio. In un paio di occasioni abbiamo dato anche aggiornamenti in tempo reale, come nel caso del ‘nevone’ dell’anno scorso”.

Roberto Di Raffaele, studente in Comunicazione e Pubblicità, nella sede distaccata di Pesaro, ha visto nascere questo blog e fin dall’inizio ha scritto dei post sull’Università di Urbino. “Cerco di conciliare il blog con il lavoro. Ho iniziato la collaborazione nell’ottobre 2011, quando ancora il progetto non era nemmeno nato – racconta Di Raffaele – dovevamo creare una base di articoli. La mia scelta di collaborare è nata per dare una presenza online su Pesaro. Nonostante io abbia scritto articoli che riguardano l’Ateneo di Urbino, però, i post sulla città ducale sono in netta minoranza rispetto a quelli di Pesaro. Ci piacerebbe quindi che qualche studente fuori sede collaborasse in una delle città universitarie per eccellenza”.

Raccontare e raccontarsi, è per questo che Roberto Di Raffaele ha deciso di iniziare questa avventura: “Ho ricevuto molti messaggi privati su Facebook che riconoscevano il mio lavoro e mi ringraziavano per  i consigli. Credo che questo blog riesca a creare una rete, un continuo confronto con gli altri atenei italiani. Le università solitamente entrano poco in contatto fra loro e i forum sono pochi, vecchi e soprattutto anonimi. È bello vedere come dal basso si riesca a creare qualcosa di unico. Inoltre grazie ai social network oggi si può davvero creare un’interconnessione continua”.

Lo scopo del blog resta comunque quello di consigliare, restando il più vicino possibile al lettore, visto che: “di informazione – spiega l’autore – se ne trova tantissima in rete, noi aiutiamo il giovane o la matricola che ha deciso di studiare in una città diversa dalla propria”.

Il progetto, partito da cinque autori e cresciuto via via, coinvolge studenti fuori sede dei maggiori poli italiani come MilanoRomaBolognaNapoli,PalermoParmaPesaro-Urbino Siena, e di centri internazionali come Barcellona, Parigi e la Norvegia. Proprio in quest’ultimo paese è ambientato il racconto a puntate, “L’appartamento norvegese”, di Eleonora Masi, in Erasmus a Oslo.

Avendo riscontrato un discreto successo fra gli studenti fuori sede, il blog ha deciso di aprirsi verso l’esterno. “Siamo disponibili a ospitare nuovi autori o ex studenti fuori sede che hanno da poco finito l’Università e ora sono entrati nel mondo del lavoro. Vorremmo coinvolgerli affinché ci portassero la loro esperienza. C’è chi ha aperto una start up, chi ha trovato lavoro per ciò che ha studiato”. Inoltre i ragazzi di studentifuori.it stanno lavorando per realizzare una nuova applicazione per smartphone che, promettono, sarà pronta entro l’anno prossimo.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/02/20/ducato-online/studentifuori-blog-di-sopravvivenza-per-gli-universitari-fuori-sede/35245/feed/ 0
Erasmus, 319 domande per il 2012-2013 http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/erasmus319-domande-di-partecipazione-per-erasmus/31188/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/erasmus319-domande-di-partecipazione-per-erasmus/31188/#comments Tue, 17 Apr 2012 16:59:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31188

Un momento dell'incontro 'Muoversi in Europa'

URBINO – “Abbiamo ricevuto 319 domande di partecipazione per i progetti Erasmus- esulta Fabrizio Maci dell’Ufficio relazioni internazionali dell’Università di Urbino - ma non tutte saranno finanziate; aspettiamo giugno per conoscere i finanziamenti assegnati dal Ministero”. In caso di soggiorni di lunga durata, nove mesi o più,  Maci spiega che “il contributo di 230 euro al mese è garantito per i primi cinque mesi per gli Erasmus”. I vincitori di Erasmus Placement, invece, “vengono rimborsati con 500 euro mensili”.

Questa mattina, l’Ateneo ha organizzato un convegno per far conoscere ai propri iscritti le opportunità offerte dai programmi di mobilità all’interno dell’Unione all’insegna dello slogan ‘Muoversi in Europa’: la Sala Rossa di Palazzo Battiferri era piena di studenti venuti ad ascoltare come partecipare all’Erasmus, al Leonardo, ai tirocinii Mae-Crui e Erasmus placement, entro 12 mesi dalla laurea. Negli anni scorsi, il trend di coloro che sfruttano l’opportunità di uno scambio all’estero è passato da 123 nel biennio 2007-2009, a 142 nel 2009-2010, in calo a 135 nel 2010-2011.

Simona Pigrucci, dell’ufficio Stage e Placement, sottolinea che “le ricerche Almalaurea dimostrano che un’esperienza all’estero fa la differenza in un curriculum” e invita gli aspiranti candidati a “prepararsi e dimostrare un buon livello della lingua del paese ospitante”.

L’Università informa che, ogni anno, i bandi Erasmus vengono pubblicati subito dopo le vacanze natalizie e scadono il 15 marzo successivo: “Questo perché – spiega Maci – in molti paesi del Nord Europa, bisogna espletare l’iscrizione già ad aprile”. Il programma Erasmus Placemenent, la versione di tirocinio dell’Erasmus propriamente detto, “ha ricevuto quest’anno finanziamenti per 49 mensilità, ciascuna da 500 euro al mese. La nostra scelta è di organizzare progetti fino a tre mesi – il minimo per questo tipo di scambi – per permettere di usufruirne a più studenti possibile”.

Le destinazioni scelte “sono soprattutto nei Paesi anglofoni e per la Spagna”. Il paese iberico, nell’ anno 2009-2010  ha fatto la parte del leone con 48 partenze, seguita da Regno Unito (16) e Germania (15). All’incontro hanno partecipato anche tre giovani rientrati da un’esperienza Erasmus in ciascuno di questi Paesi.

Sara racconta della sua avventura in Irlanda, a Galway: “Lì ho imparato che si deve sbagliare per imparare. Se oggi sono qui a parlare in pubblico, lo devo anche a quest’esperienza che mi ha fatto capire che non m’importa cosa pensiate di me”. Giacomo invece, volato a Madrid, racconta del primo mese cercando alloggio: “Avevo già speso 2.700 euro- racconta. A quel punto, i miei mi hanno ‘minacciato’ perché tornassi in patria; io invece, mi sono messo alla ricerca di una sistemazione a basso costo e l’ho trovata insieme a una famiglia boliviana. Lì mi sono trovato benissimo, salvo scoprire che lo spagnolo che parlavano era un po’ inventato. In compenso, ho viaggiato moltissimo da Madrid in tutta la Spagna grazie ai voli low cost”.

Silvia, partita con un Erasmus placement per la Germania dice: “Appena mi laureo torno lì. Ho lavorato per un’azienda d’ingegneria aerospaziale, e i miei incarichi prevedevano anche di fare preselezione a candidati italiani che erano più impauriti di me: immaginate la scena!”

Marcello Pierini, direttore del Centro Europe direct Marche dell’Università, si è soffermato sul programma quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo: “La Ue finanzia la mobilità dei ricercatori, che non sono solo quelli assunti con questo titolo negli atenei, con cinque miliardi di euro su 56 totali destinati al quadro di Ricerca e sviluppo 2007-2013; nel prossimo quadriennio- anticipa Pierini- il finanziamento del settore, nell’ambito del programma ‘Horizon 2020’, potrebbe salire a 80 miliardi di euro, mentre il bilancio resta immutato”. Pierini insiste sull’importanza di ricerca e sviluppo, “finanziate in Italia tra 1,04 e 1,1 % del Pil, mentre l’obiettivo della strategia di Lisbona è almeno il 3%; chi si è avvicinato di più è la Germania, con il 2,7% del Pil investito in ricerca e sviluppo”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/erasmus319-domande-di-partecipazione-per-erasmus/31188/feed/ 0
Laureati e mondo del lavoro: meglio svegli e con l’Erasmus http://ifg.uniurb.it/2012/01/28/ducato-online/laureati-e-mondo-del-lavoro-meglio-svegli-e-con-lerasmus/17351/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/28/ducato-online/laureati-e-mondo-del-lavoro-meglio-svegli-e-con-lerasmus/17351/#comments Sat, 28 Jan 2012 16:07:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17351 Laurearsi nei tempi giusti avendo fatto un’esperienza all’estero è il binomio vincente per entrare nel mondo del lavoro. E i laureati dell’Università di Urbino iniziano a rendersene conto.

Secondo la dodicesima indagine ‘Neolaureati e stage’ relativa al 2011 e condotta dal Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale (Gidp), i datori di lavoro cercano giovani con profili ben precisi: la padronanza di almeno un’altra lingua oltre all’italiano (inglese, tedesco e francese in testa) è al primo posto con 26,9 per cento; segue la motivazione con il 19,3 per cento e, immancabile, l’alto voto di laurea con l’8,4 per cento delle preferenze. Ma 110 e lode non basta: chi assume predilige la combinazione di una laurea conseguita nei tempi previsti dal piano di studi e un’esperienza Erasmus.

Per quanto riguarda la durata del percorso di studio, il numero dei laureati in corso all’ Università di Urbino nel 2009 è di circa il 5 per cento in meno rispetto a quello degli altri atenei italiani: 37,5 per cento dell’ ateneo ducale contro il 42,8 per cento della media nazionale. “È importante però notare come qui la diminuzione dei fuoricorso sia più veloce”, sottolinea Gianfranco Ferrero, prorettore vicario. “Dal 2003 al 2009 la percentuale dei laureati in corso è salita di quasi 14 punti, quella della media nazionale solo di 10”. Si tende quindi verso la regolarizzazione degli studi, fondamentale per il presidente del Gidp Paolo Citterio. “La ragione? Non serve che un ponte da realizzare in 5 anni venga costruito egregiamente in 30. Va costruito bene e nei tempi previsti”.

Gli studenti che invece scelgono un’esperienza all’estero sono ancora pochi. L’Ufficio ricerca e relazioni internazionali ha certificato che erano 123 nell’a.a. 2008/09, sono saliti a 154 nel 2009/10 per poi riscendere a 142 nel 2010/11. Ma le borse bandite per programmi si studio o tirocinio nei paesi dell’Unione europea erano circa 408. Il Rapporto annuale Erasmus a.a. 2009/10 dell’Agenzia Lifelong Learning Programme rileva che la percentuale è dell’1,1 per cento, ma, anche se siamo in linea con la media nazionale, la Carlo Bo si trova al 32° posto tra le 76 università italiane che aderiscono al progetto.

Distinguo da fare in base alle facoltà: si passa, come presumibile, dai 61 studenti di Lingue e letterature straniere all’unico di Scienze e tecnologie. “Gli studenti di alcuni corsi di laurea – spiega il Prorettore – credono che non sia attinente al loro percorso di studio. Altri hanno problemi nel processo di convalidazione delle attività e preferiscono non ‘perdere’ tempo”. Anche se perdita di tempo non è. “La preferenza dei datori di lavoro per neolaureati che sono stati in Erasmus – sottolinea Citterio – è dovuta all’apertura mentale. Un ragazzo che studia all’estero matura capacità relazionali, di autonomia e di gestione che uno che resta in Italia per tutto il percorso di studi – soprattutto se vive con i genitori – non sviluppa”.


Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2012/01/28/ducato-online/laureati-e-mondo-del-lavoro-meglio-svegli-e-con-lerasmus/17351/feed/ 1
Università: Turchia, Cipro e Slovenia nuove destinazioni Erasmus http://ifg.uniurb.it/2009/11/24/ducato-notizie-informazione/universita-turchia-cipro-e-slovenia-nuove-destinazioni-erasmus/476/ http://ifg.uniurb.it/2009/11/24/ducato-notizie-informazione/universita-turchia-cipro-e-slovenia-nuove-destinazioni-erasmus/476/#comments Tue, 24 Nov 2009 21:05:58 +0000 http://ilducatonotizie.wordpress.com/?p=56 [continua a leggere]]]> ore 19.00

Turchia, Cipro, Slovenia. Dal 2010 gli studenti dell’università di Urbino in partenza per l’Erasmus potranno scegliere anche queste destinazioni, lo anticipa al Ducato notizie il direttore dell’Ufficio relazioni internazionali, Fabrizio Maci. È una delle novità del bando, la cui pubblicazione è prevista per gennaio, che sarà presentato domani in anteprima alle 12, nell’Aula magna della facoltà di Magistero.

“Nella nostra offerta per gli studenti che vogliono fare un’esperienza all’estero ci sono sempre state mete meno tradizionali come la Romania, la Grecia o l’Ungheria – spiega Maci – il vero problema è convincere gli studenti a scegliere paesi meno attraenti di Spagna, Inghilterra o Germania. Sono già molti, infatti, gli accordi bilaterali che l’università ha stipulato con gli atenei dei paesi dell’est Europa ma i ragazzi che li scelgono sono sempre pochi”.
La prossima frontiera sarà la Lituania. Il paese baltico già quest’anno ha ospitato alcuni docenti di Urbino, incaricati di verificare se il sistema universitario lituano è compatibile con le esigenze degli studenti italiani.

“Mandare i professori a scoprire ed esplorare sistemi universitari meno conosciuti è una strategia che ha già portato ottimi risultati, per esempio in Romania e in Ungheria” spiega ancora Maci.

Tra le novità del bando di concorso 2010 anche l’obbligo di compilare le domande di partecipazione online collegandosi al portale dell’università, dove sarà creata un’apposita sezione. (e. pon.)

Il materiale pubblicato nel “Ducato notizie” può essere liberamente e gratuitamente. utilizzato. È corretta la citazione della fonte.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2009/11/24/ducato-notizie-informazione/universita-turchia-cipro-e-slovenia-nuove-destinazioni-erasmus/476/feed/ 0