il Ducato » Forestale http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Forestale http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ubriaco al volante, denunciato uno studente di giurisprudenza http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/ubriaco-al-volante-denunciato-uno-studente-di-giurisprudenza/55001/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/ubriaco-al-volante-denunciato-uno-studente-di-giurisprudenza/55001/#comments Tue, 21 Jan 2014 13:03:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55001 controlli-poliziaURBINO – Denunciato per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e segnalato per il possesso di marjuana e cocaina. Uno studente di giurisprudenza di 19 anni è stato fermato dalla polizia stradale di Urbino e dalla forestale della provincia di Pesaro e Urbino, la notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana.

Sottoposto subito ai controlli con l’etilometro, il tasso alcolemico del giovane (1,72 grammi per litro di sangue) è risultato tre volte superiore al limite previsto dalla legge (0,5).

Il ragazzo, che ha provato a evitare i controlli della stradale, è residente nella provincia di Fermo e viaggiava su una Mercedes con un suo coetaneo.

Fermati poco dopo dalla stradale i due giovani sono apparsi molto nervosi. I poliziotti, insospettiti dal loro atteggiamento hanno perquisito la vettura e hanno trovato all’interno di un borsellino due bustine di marijuana e una dose di cocaina nascosta sotto un sedile. Dei due giovani è stato denunciato solo il conducente che ha ammesso che la droga, sequestrata dagli agenti, era sua.

Il conducente è stato portato in ospedale e sottoposto ad alcuni esami. Dalle analisi è risultato positivo all’utilizzo di sostanze stupefacenti. La patente gli è stata subito ritirata ed è stato denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le sanzioni previste per queste violazioni verranno aumentate di un terzo perché il giovane è neopatentato.

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Sicurezza stradale, incontro Polizia-giovani all’università Carlo Bo http://ifg.uniurb.it/2013/04/18/ducato-notizie-informazione/incontro-con-i-giovani-sulla-sicurezza-stradale-alluniversita-alla-carlo-bo/43809/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/18/ducato-notizie-informazione/incontro-con-i-giovani-sulla-sicurezza-stradale-alluniversita-alla-carlo-bo/43809/#comments Thu, 18 Apr 2013 19:27:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=43809 [continua a leggere]]]> URBINO – Rafforzare il dialogo tra Polizia stradale e studenti, per discutere e sensibilizzare i giovani sulla sicurezza delle strade italiane. Per questo, Santi Giuffrè, comandante polizia stradale e ferroviaria ha incontrato i giovani dell’università di Urbino. “La prima causa di morte tra i giovani  – dice Giuffrè – sono gli incidenti stradali. Per combattere questa piaga, non solo abbiamo agito sul piano legale diminuendo la tolleranza degli alcol-test, ma abbiamo cercato di migliorare la comunicazione con le categorie più a rischio”.

Quando Giuffrè parla di comunicazione si riferisce al progetto Icaro, un’iniziativa nata nel 2001 dalla cooperazione tra Polizia e ministero dellIistruzione, che cerca di  avvicinare i giovani ai temi della sicurezza stradale, cercando di modificare mentalità e comportamenti spesso pericolosi. “Molti giovani bevono per sentirsi più grandi e forti – continua Giuffrè – per questo vogliamo cambiare questa consuetudine”.

Presenti all’incontro anche i rappresentanti di Carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia e il sindaco di Urbino Franco Corbucci. Tutti,  dopo il dibattito,  hanno assistito alla proiezione del film Young Europe. La pellicola, nata all’interno del progetto Icaro e  diretta del regista Matteo Vicino, racconta la storia di alcuni ragazzi europei che affrontano le difficoltà di crescere oggi. La vita dei cinque protagonisti viene sconvolta quando rimangono vittima di incidenti stradali.

Giuffrè ha parlato anche di Europa: “Siamo cittadini europei e dobbiamo raggiungere gli standard che la comunità ci chiede. Ancora troppe sono le vittime delle strade europee, ma insieme si può cambiare”. Negli ultimi due anni le vittime delle strade sono fortemente diminuite grazie alla campagna per sensibilizzare i giovani a un comportamento più responsabile alla guida. Inoltre si è creata negli ultimi anni una sinergia tra il settore pubblico e il mondo imprenditoriale che , come dice Giuffrè: “Sta investendo sempre più nella sicurezza, permettendoci di affiancare ai mezzi tradizionali come le pattuglie, un supporto tecnologico che sta rendendo più efficace il controllo delle strade italiane”.

 

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Quaranta cavalli abbandonati al Furlo: “Se nevica, sarà morte certa” http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/quaranta-cavalli-abbandonati-al-furlo-se-nevica-sara-morte-certa/33732/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/quaranta-cavalli-abbandonati-al-furlo-se-nevica-sara-morte-certa/33732/#comments Wed, 06 Feb 2013 17:35:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33732 FOTO Gli animali senza padrone / VIDEO ]]> URBINO – Una mandria senza padrone. Più di quaranta cavalli rischiano di morire a causa di temperature ‘siberiane’, come quelle delle notti invernali sul monte Pietralata. Chi vive nei dintorni conosce la situazione e ne parla, ma quando si tratta di fare nomi, rivelando le responsabilità e i dettagli che riguardano la storia di questi splendidi esemplari nessuno, al momento, decide di aprir bocca.

FOTO / VIDEO

C’è però una cosa che nessuno può negare: la vita di quaranta animali è in pericolo. La temperatura scende e i cavalli sono ancora lì, sul monte, un anno dopo l’emergenza neve. A un anno dal salvataggio effettuato dai volontari della Protezione civile di Fermignano a bordo di cingolati svedesi. Un intervento che costò 2.500 euro e finì nei conti del ‘nevone’. Lo raccontammo anche sul Ducato: un tour de force di trenta ore per sbloccare la strada e liberarli dal recinto in cui erano stati chiusi.

Cavalli che avevano già una lunga storia alle spalle. Pascolano nei pressi di un capannone di proprietà della Forestale, sulle alture sopra Canavaccio. A Fermignano la gente ne parla: c’è chi non si espone troppo e chi si indigna. Furono abbandonati nella riserva del Furlo per liberarsene e quindi posti sotto sequestro. La disciplina di tutela prevista dalle norme che regolano quest’oasi naturale vieta infatti l’introduzione di specie estranee non autoctone. Ma da lì nessuno li ha portati via.

La gestione di quest’area è affidata alla provincia di Pesaro e Urbino. È stata anche istituita una Commissione ad hoc che dovrebbe fornire pareri tecnico-scientifici. “Purtroppo è composta più da politici che da tecnici”, sospira Alessandro Capucci, vice responsabile della Protezione civile di Fermignano, che però della vicenda legale non parla.

Importante è capire quali saranno i provvedimenti che i responsabili prenderanno per risolvere la situazione. “I cavalli sono qui da anni. Sono in continuo aumento perché non sono stati sterilizzati”, sostiene Capucci. E continua: “L’anno scorso abbiamo impiegato due giorni per salvarli dalla neve e quest’anno potrebbe riproporsi lo stesso problema. Altrimenti sono destinati a morte certa”.

E questi animali non sono da soli, anche se questa è tutt’altro che una consolazione. Nella gola del Furlo è tornata infatti la minaccia del bracconaggio. Prove della caccia illegale, denunciata in questi giorni da associazioni ambientaliste locali come Wwf, Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Lupus in Fabula, sono le trappole per cinghiali e caprioli trovate sul monte. “I bracconieri sono un male per la riserva – commenta Capucci – e la notte qui sembra di essere su una pista, un circuito. È pieno di fuoristrada”. E dietro alla palese violazione della legge di tutela c’è come sempre una ragione economica: “Si è creato un vero e proprio business stimolato dalla complicità nata tra cacciatori di frodo e ristoratori”.

In ogni caso, la vita dei cavalli non sembra essere a rischio in quanto prede ambite dei bracconieri, ma potrebbero esserlo perché questi disperdono trappole mortali lungo il monte.

Ogni tanto qualcuno gli porta da mangiare mentre quelle povere bestie sono ancora lì, a combattere contro un destino incerto. E non bisogna farsi ingannare dall’idea romantica che normalmente una mandria di cavalli in libertà può evocare. La realtà è assai più crudele e fredda, come freddi sono i mesi che attendono questi animali.

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