il Ducato » Forza nuova http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Forza nuova http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ingiurie a Forza Nuova, condannati a pagare 250 euro a testa i sei membri di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-a-pagare-250-euro-a-testa-i-sei-membri-di-assemblea-permanente/61306/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-a-pagare-250-euro-a-testa-i-sei-membri-di-assemblea-permanente/61306/#comments Wed, 09 Apr 2014 19:56:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61306  URBINO – Avevano insultato alcuni militanti di Forza nuova con espressioni come “merde picchiatori” e “assassini”. Il giudice ha condannato sei membri di Assemblea permanente a pagare 250 euro di multa ciascuno e a rifondere, in collettivo, 2500 euro di spese legali.

Rafael Campagnolo, Rocco Stasi, Gianluca Capozio, Virginia Palombo, Luigi Pesce e Cristiana Nasoni sono stati dichiarati colpevoli di ingiuria nei confronti di Marco Consalvo, dirigente del movimento di estrema destra, durante una manifestazione che si è tenuta nel 2011 in piazza della Repubblica a Urbino. All‘epoca dei fatti, Consalvo e altri militanti di Fn avevano allestito un gazebo e distribuito volantini per denunciare le spese dello Stato per l’emergenza immigrazione durante le primavere arabe. I sei studenti, allora, avevano organizzato una contromanifestazione per esprimere il proprio dissenso. Consalvo aveva quindi sporto querela, denunciando non solo le offese ricevute, ma anche che gli imputati avevano sostenuto a turno uno striscione con lo slogan “nuovi fascismi vecchie merde”. Più volte, durante le diverse udienze, gli imputati avevano respinto le accuse, mentre il dirigente  si era  costituito parte civile.

Per lui oggi, in aula, il suo avvocato Mario Giancaspro ha chiesto il risarcimento danni per ventimila euro, per lesione dell’onore e del decoro. La quantificazione dei danni, però, non è stata ancora decisa e verrà effettuata in sede civile. Il pm Enrica Pedersoli, invece, aveva chiesto per gli imputati una multa di 300 euro a testa, riconoscendo loro le attenuanti generiche del “confronto politico e ideologico”.

Contro la condanna si è invece pronunciata la difesa dei sei ragazzi, affidata agli avvocati Laura Liberto ed Enrico D’Ambrosio. Quest’ultimo ha richiesto, durante l’udienza, l’ammissione di altri due testimoni. Richiesta che il Giudice ha accolto per uno soltanto, ma successivamente revocata perché il testimone era già in aula durante il dibattimento. Ora per i ragazzi si attende di conoscere le motivazioni della sentenza, che verranno depositate entro i prossimi sessanta giorni. Poi ricorreranno in appello.

 

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Ingiurie a Forza Nuova, condannati i sei studenti di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-notizie-informazione/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-i-sei-studenti-di-assemblea-permanente/61312/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-notizie-informazione/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-i-sei-studenti-di-assemblea-permanente/61312/#comments Wed, 09 Apr 2014 17:42:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61312 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono stati condannati a 250 euro di multa ciascuno i sei studenti di Assemblea permanente accusati di aver insultato alcuni esponenti di Forza Nuova durante una manifestazione che si è tenuta nel 2011 in piazza della Repubblica. Dopo ore di attesa al Tribunale di Urbino, il giudice di pace Paola Morosi ha confermato la sussistenza del reato di ingiuria. A loro spetta anche il pagamento, in collettivo, delle spese legali, di importo pari a 2500 euro.

Durante il dibattimento l’avvocato Mario Giancaspro – difensore di Marco Consalvo, il  dirigente di Forza Nuova che aveva sporto querela contro i sei imputati e che si era costituito parte civile – ha anche richiesto il risarcimento dei danni per il suo assistito, che non sono ancora stati quantificati e che verranno decisi in sede civile.

La difesa dei sei studenti, affidata agli avvocati Laura Liberto ed Enrico D’Ambrosio aspetta ora di conoscere le motivazioni della sentenza, che verranno depositate entro sessanta giorni, per ricorrere in appello.

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Ingiurie a Forza Nuova, processo rimandato ad aprile 2014 http://ifg.uniurb.it/2013/11/28/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-processo-rimandato-ad-aprile-2014/52302/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/28/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-processo-rimandato-ad-aprile-2014/52302/#comments Thu, 28 Nov 2013 13:17:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52302 Presidio tribunale UrbinoURBINO – Udienza rimandata per maltempo, ieri mattina, al Tribunale di Urbino per il processo ai sei studenti del collettivo Assemblea permanente accusati di ingiuria contro alcuni esponenti di Forza Nuova.

I sei risaliranno sul banco degli imputati soltanto il 9 aprile dell’anno prossimo. I fatti risalgono al 2011, quando Rafael Campagnolo, Rocco Stasi, Gianluca Capozio, Virginia Palombo, Luigi Pesce e Cristiana Nasoni accusati di aver insultato alcuni militanti di Forza nuova - in particolare Marco Consalvo, coordinatore del gruppo di estrema destra – durante una manifestazione.

Alcuni militanti di Fn avevano allestito un gazebo in piazza della Repubblica e distribuito volantini per denunciare l’atteggiamento permissivo della Lega nord verso gli immigrati. Gli imputati organizzarono, assieme a molte altre persone, una contromanifestazione per dimostrare il dissenso della città.

Secondo Marco Consalvo, rappresentato in aula dall’avvocato Mario Giancaspro, i sei non si limitarono però a manifestare pacificamente ma insultarono i militanti di Forza Nuova chiamandoli “Merde picchiatori” e “Assassini responsabili di migliaia di morti”. In più gli imputati sostennero a turno uno striscione con su scritto “Nuovi fascismi vecchie merde”.

Accuse però puntualmente smentite dai 4 testimoni sentiti oggi. Nessuno di loro ricorda di aver sentito insulti e nemmeno di aver visto i sei strappare dalle mani dei passanti i volantini che venivano distribuiti: solo inviti ai cittadini a non accettare il materiale distribuito dai volontari di Forza nuova e discorsi politici per ricordare la tradizione antifascista di Urbino, città medaglia d’oro per la Resistenza. Tutti invece ricordano che Cristiana Nasoni era tra coloro che reggevano gli striscioni.

Dopo i testimoni sono stati sentiti anche tre degli imputati: Rocco Stasi, Gianluca Capozio e Raphael Campagnoli. Tutti hanno negato qualsiasi responsabilità, mentre Cristiana Nasoni che era presente in aula non è stata sentita per il rinvio.

Mentre la seduta era in corso, fuori dal Tribunale il collettivo ha organizzato un picchetto di solidarietà distribuendo fogli con scritto “l’antifascismo non si processa”. Poi, a causa del maltempo, la protesta si è spostata all’interno del palazzo di giustizia, dove il giudice di pace ha deciso di rimandare tutto a causa della forte nevicata e dei disagi creati ai trasporti.

Sulla vicenda, nell’aprile scorso, il giudice aveva ascoltato due poliziotti e Davide Di Tommaso e Sara Bernardini, i due esponenti di Forza nuova ingiuriati. “Quando i passanti prendevano i volantini distribuiti da Forza Nuova – aveva dichiarato in quell’occasione un agente della Digos di Urbino – uno degli imputati glieli prendeva dalle mani e li strappava”. Gli avvocati di questi ultimi, Enrico D’Ambrosio e Laura Liberto, avevano invece ribadito che nessuno slogan né striscione era stato mirato a offendere i singoli, fatto poi confermato dalla testimonianza del luogotenente dei carabinieri Emiliano Portanova, secondo il quale non ci sarebbe stato “alcun insulto diretto a persone specifiche”.

Circa un mese dopo i fatti, Assemblea Permanente aveva quindi deciso di organizzare un nuovo presidio in piazza della Repubblica per distribuire materiale antifascista e manifestare la propria contrarietà alle posizioni espresse da Forza Nuova. Stavolta a denunciare i rappresentanti di Assemblea era stata la polizia, per manifestazione non autorizzata. Ma in quell’occasione il giudice Anna Mercuri aveva deciso di assolvere il rappresentante del collettivo Mattia Maurizi, che era riuscito a dimostrare di avere attivato le procedure necessarie, presentando alla Polizia municipale e al sindaco una notifica, pur senza avvertire la Questura.

 

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Processo per insulti a Forza Nuova, rinviata udienza per maltempo http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-notizie-informazione/processo-per-insulti-a-forza-nuova-rinviata-udienza-per-maltempo/52241/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-notizie-informazione/processo-per-insulti-a-forza-nuova-rinviata-udienza-per-maltempo/52241/#comments Wed, 27 Nov 2013 12:37:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52241 [continua a leggere]]]> URBINO –  L’udienza del processo contro il gruppo di ragazzi di Assemblea permanente accusati di aver insultato alcuni attivisti di Forza Nuova, in corso al Tribunale, è stata rinviata al 9 aprile 2014. La forte nevicata iniziata questa mattina ha creato disagi soprattutto ai trasporti: per questo motivo il giudice di pace ha deciso di rimandare l’udienza. 

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Insulti a Forza nuova, nuova udienza contro Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-notizie-informazione/insulti-a-forza-nuova-nuova-udienza-contro-assemblea-permanente/52121/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-notizie-informazione/insulti-a-forza-nuova-nuova-udienza-contro-assemblea-permanente/52121/#comments Wed, 27 Nov 2013 09:41:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52121 [continua a leggere]]]> URBINO –  Al Tribunale di Urbino è cominciata la nuova udienza del processo contro alcuni ragazzi appartenenti al collettivo Assemblea permanente. Sono accusati di aver insultato un gruppo di attivisti di Forza Nuova mentre distribuivano volantini in Piazza della Repubblica. Intanto fuori dal tribunale il collettivo studentesco ha organizzato un picchetto in solidarietà con gli imputati distribuendo fogli con scritto “L’antifascismo non si processa”.

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Ius soli, la Kyenge ai ragazzi: “Capisco la vostra rabbia”. Fuori dal teatro scritta razzista di Fn http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/una-mano-insaguinata-accoglie-il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge-a-pesaro/48783/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/una-mano-insaguinata-accoglie-il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge-a-pesaro/48783/#comments Tue, 28 May 2013 17:16:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48783 La diretta Twitter / Le foto L'INTERVISTA "Le seconde generazioni sono la migliore Italia" ]]>

La consegna della cittadinanza onoraria. Al centro, la ministra Kyenge

PESARO – “Un milione di persone in Italia non ha la cittadinanza. Dobbiamo combattere gli stereotipi. Come dice Martin Luther King, dobbiamo imparare ad andare oltre il muro della paura”. Chissà se Cecile Kyenge, quando lavorava come badante per pagarsi gli studi in medicina, immaginava che sarebbe ritornata a Pesaro, la città dove vive sua sorella, da ministro per l’Integrazione. Oggi, ad attenderla non c’è solo la sua famiglia, ma 570 studenti provenienti dalle principali scuole pesaresi. A ottanta di loro, ragazzi nati in Italia da genitori immigrati, il ministro ha consegnato la cittadinanza onoraria.

LA DIRETTA TWITTER LE FOTO

Sotto un cielo che promette pioggia, i bambini e i ragazzi entrano nel teatro Rossini e prendono posto ordinatamente sulle poltrone rosse. Monica, 14 anni, è seduta in ultima fila. Segue con attenzione ogni movimento che avviene sul palco. Sa che tra poco entrerà il ministro e consegnerà anche a lei la cittadinanza onoraria: “Sono nata a Parma e i miei genitori sono cinesi. E’ un onore per me essere qui”, dice sorridendo.

L’INTERVISTA “Le seconde generazioni sono la migliore Italia”

Dopo qualche minuto di attesa, Kyenge sale sul palco accompagnata dal presidente della provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci, e il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli. La cerimonia si apre sulle note dell’inno di Mameli: tutti si alzano in piedi per cantare l’inno d’Italia. Poi la parola passa a Jurgen, un bambino undicenne di origine albanese: “Io mi sento italiano anche se non ho la cittadinanza e ai mondiali tifo sia per l’Albania che per l’Italia”, dice convinto. Poi si gira verso il ministro e per l’emozione sbaglia a pronunciare il suo nome. Il pubblico lo incoraggia con un applauso. Accanto a lui, c’è la sua compagna di giochi, Annaluna, che afferma: “Jurgen parla italiano meglio di molti altri”.

Poi interviene Matteo Ricci: “Questi ragazzi crescono con i nostri figli, perché non dovrebbero avere gli stessi diritti?”, domanda il presidente. Concorda con lui anche il sindaco Ceriscioli che ricorda come Pesaro sia sempre stata una città aperta agli altri.

Finalmente la parola passa a Kyenge che fa un discorso appassionato e coinvolgente rivolto ai ragazzi presenti. “Conosco la vostra rabbia, la delusione che provate quando qualcuno storpia il vostro nome o si stupisce perché parlate bene l’italiano”, dice il ministro. “Bisognerebbe andare oltre il muro della paura e giudicare gli altri non per il colore della loro pelle, ma per le persone che sono, per quello che fanno, come diceva Martin Luther King”, continua. “Voi però dovete impegnarvi,  innamorarvi della nostra Costituzione e studiare. Solo così potete dimostrare quanto valete. L’Italia ha bisogno di voi”.

I ragazzi salgono sorridenti sul palco e ricevono dalle mani del ministro l’attestato di cittadinanza onoraria e la maglia azzurra dell’Italia. Durante la cerimonia gli studenti del liceo scientifico musicale di Pesaro cantano la canzone “La tua libertà”, ispirata ai canti degli schiavi africani portati in America. Alla fine dell’evento Kyenge risponde alle domande del Ducato: “Non sono io a chiedere lo ius soli, ma è la società”.

La scritta di Forza Nuova davanti a Teatro Rossini (foto Pu24.it)

A rovinare la giornata è stata lo striscione che questa mattina il partito di estrema destra Forza Nuova ha appeso davanti all’entrata laterale del teatro che riportava la scritta “L’immigrazione uccide”. Inoltre, mentre si svolgeva la cerimonia, la Lega Nord ha organizzato in piazza del Popolo un picchetto di protesta contro la riforma dello ius soli e per il mantenimento del reato di clandestinità.

Il ministro non cade nella provocazione: “Questi ragazzi sono la risposta, rappresentano l’Italia migliore. Oggi la festa è dedicata a loro. Basta guardarsi intorno. Fare un giro tra le strade, le scuole, gli ospedali per vedere come l’Italia sia cambiata. Un milione di ragazzi aspetta la cittadinanza. Il nostro Paese non deve avere paura di loro”.

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Presidio antifascista non autorizzato. Assolto membro di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-online/presidio-antifascista-non-autorizzato-assolto-membro-di-assemblea-permanente/41843/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-online/presidio-antifascista-non-autorizzato-assolto-membro-di-assemblea-permanente/41843/#comments Tue, 09 Apr 2013 11:46:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41843 LEGGI Forza nuova in piazza contestazione di Assemblea permanente]]> URBINO – Il fatto non costituisce reato. E’ questa la formula scelta dal giudice Anna Mercuri per assolvere il giovane Mattia Maurizi, rappresentante dell’Assemblea permanente degli studenti di Urbino, dall’accusa di manifestazione non autorizzata per aver organizzato un presidio antifascista in piazza senza l’autorizzazione della Questura.

I fatti risalgono alla primavera 2011 e ha il suo prologo in aprile durante una manifestazione di Forza nuova. I ragazzi di Assemblea permanente organizzarono una contromanifestazione per rispondere al picchetto anti-immigrati installato dal partito neofascista in piazza della Repubblica. I militanti di Assemblea strapparono i volantini che contenevano slogan contro l’immigrazione dovuta alle primavere arabe e innalzarono striscioni con slogan antifascisti.

Nella circostanza si beccarono una denuncia da parte degli esponenti dell’organizzazione di estrema destra per ingiurie, e il processo per quell’episodio è ancora in corso per 6 dei contestatori. Durante le udienze del dibattimento i ragazzi dell’Assemblea hanno anche organizzato dei picchetti di solidarietà a favore dei loro compagni imputati.

Circa un mese dopo quei fatti, Assemblea Permanente decise di organizzare un presidio in piazza della Repubblica per distribuire materiale antifascista e manifestare la propria contrarietà alle posizioni espresse da Forza Nuova.

Stavolta, però, a denunciare i rappresentanti di Assemblea, fu la Polizia: violazione dell’articolo 18 del Testo unico pubblica sicurezza, ossia manifestazione non autorizzata.

Nel processo che si è concluso oggi, però, Mattia Maurizi è riuscito a dimostrare di avere attivato le procedure necessarie, presentando alla Polizia municipale e al sindaco una notifica, protocollata il giorno prima della manifestazione, pur senza avvertire la Questura.

Il pubblico ministero Catia Letizi ne ha perciò chiesto l’assoluzione perché, seppure la notifica alla Polizia è necessaria per organizzare una manifestazione, il rappresentante di Assemblea permanente è stato indotto in errore dal comportamento del comando di Polizia municipale che ha omesso di ricordargli di dare comunicazione dell’iniziativa alla Questura.

Soddifatto il difensore di Maurizi, l’avvocato Pasquale Marra, che nella sua arringa finale ha sottolineato che “la nostra costituzione si basa su valori antifascisti” e che il Tulps “nonostante sia stato epurato dalle disposizioni persecutorie ad opera della Corte Costituzionale, è sempre una legge del 1931, e dunque di stampo autoritario”.

 

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Laura Boldrini a Urbino: “Cancellare la parola ‘clandestino’” http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/laura-boldrini-sel-a-urbino-via-la-parola-clandestino-dal-vocabolario/34980/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/laura-boldrini-sel-a-urbino-via-la-parola-clandestino-dal-vocabolario/34980/#comments Mon, 18 Mar 2013 15:58:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34980

Massimo Menchetti, esperto immigrazione Cgil Pesaro-Urbino e Laura Boldrini, capolista Sel nelle Marche

Laura Boldrini, da sabato scorso Presidente della Camera, è stata una dei pochi “grandi nomi” a venire a Urbino durante la campagna elettorale per le politiche del 24 e 25 febbraio scorsi. In quell’occasione parole chiave del suo discorso sono state poveri, violenza sulle donne, esodati, immigrazione. Gli stessi concetti richiamati nel discorso che ha pronunciato al termine delle votazioni che l’hanno proclamata terza carica dello Stato. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato da Il Ducato, in occasione dell’incontro con Laura Boldrini, lo scorso 15 febbraio.

URBINO – Il suo tour elettorale l’ha portata anche a Urbino, uno dei pochi big che si sono fatti vedere nel Montefeltro. Venerdì 15 febbraio ha incontrato gli elettori al Collegio Raffaello, insieme a Massimo Menchetti, esperto immigrazone della Cgil di Pesaro-Urbino, e Lara Ricciatti, anche lei candidata con Sel.

Di fronte a una trentina di persone, la Boldrini racconta e si racconta. A novembre era ad Atene per conto dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), in missione. In un quartiere dove hanno la loro sede principale i “Médecins du Monde”, associazione non governativa che va incontro alle esigenze sanitarie di chi non può permettersi cure per le ‘vie ordinarie’.

Vede una lunghissima fila, per lo più di greci, pensionati o disoccupati, in attesa di essere visitati. La gente non ha più soldi per le medicine, né per le visite pubbliche.

Sconvolta da quella visione, va a parlare con il direttore del centro, vuole capire. Ma quasi subito grida, urla, un pianto disperato incombono nella loro conversazione. Vengono dall’esterno. “Era un africano, piangeva come un bambino. L’avevano massacrato, riempito di bastonate”. Gli amici lo rimproverano: “Ma che piangi! Che vuoi che sia. Sei nero, è normale che ti picchiano”. Ad Atene è normale, non devi lamentarti. I neo nazisti di Alba Dorata – che hanno sette eletti in Parlamento – fanno spedizioni punitive, compiono massacri nella totale impunità. “E in Italia non abbiamo Forza Nuova, CasaPound, le pagine facebook riservate solo ai fascisti?”.

Lara Ricciatti, candidata Sel alla Camera e Laura Boldrini

A Pesaro, a San Valentino, è avvenuto un’ episodio che ci fa pensare di non essere così lontani da Atene. Uno striscione e alcuni sigilli compaiono sui cancelli dell’Ufficio Immigrazione: “Chiuso per invasione”, c’è scritto. “Invochiamo rastrellamenti immediati ed espulsioni di massa per gli immigrati”, dicono gli irriducibili di Forza Nuova. A evocare i fatti Lara Ricciatti, di Urbino, candidata Sel alla Camera, anche lei, come la Boldrini, in prima linea sui temi dell’immigrazione e della lotta alla xenofobia. Nel suo intervento ricorda con rabbia l’episodio di pochi giorni fa e condanna quegli atteggiamenti ancora persistenti nel normale modo di essere all’italiana: “Vai al mercato e non appena ti accorgi che c’è qualche faccia diversa dalla tua, stringi a te la borsa, l’iPad e quanto di più ‘prezioso’ hai con te”.

E succede, spiega la Ricciatti, perché si ha paura, perché c’è una certa politica, c’è una certa stampa che hanno avuto il merito di sensibilizzare al terrore invece che all’accoglienza l’opinione pubblica. Sotto accusa la Bossi-Fini. La colpa? L’aver associato, continua la Ricciatti, il concetto di immigrazione a quello di sicurezza. Immigrato uguale clandestino uguale pericolo uguale tornatene a casa che stiamo tutti più tranquilli. “La legge Bossi-Fini è fiction –  incalza la Boldrini – chi è che manda il contratto nel paese d’origine dell’immigrato? Nessuno. La prassi è un’altra: in Italia arrivi con visto turistico, lavori in nero – che agli italiani piace tanto – e poi, sulla base del decreto flusso, ti rimandano a casa dicendoti: ‘Vattene, fai finta di non essere mai venuto e poi io ti richiamo’”.

Ma la Bossi-Fini non è solo fantasia, incide e ha inciso profondamente nella realtà e nella percezione che gli italiani hanno del migrante. “E’ vergognoso che l’insieme di norme sull’immigrazione siano chiamate pacchetto sicurezza”, continua la Boldrini.  “Gli immigrati sono persone, sono la componente umana della globalizzazione”.

Collegio Raffaello, platea dell’incontro con Laura Boldrini

E ricorda Lampedusa, due anni fa. La figuraccia dell’Italia in Europa con Maroni che andava chiedendo soldi per un’emergenza che non c’era e la mancanza di umanità e organizzazione nell’accogliere quei 6.000 immigrati sull’isola. Solo tre bagni pubblici. Tutti sporchi. Quelle erano persone, sottolinea l’ex portavoce dell’Unhcr. “Qualche media ha parlato della vergogna di quei ragazzi di farsi vedere in quelle condizioni? Le parole sono fondamentali per avvelenare il pozzo”, come ‘clandestino’ che, conclude la Boldrini, “andrebbe cancellata dal vocabolario italiano perché carica di pregiudizio e negatività”.

Laura Boldrini ha anche parlato della decisione di candidarsi. Ci ha pensato prima di dire sì. Ci ha pensato e ripensato. Alla fine, “l’ho fatto per la mia famiglia, per mia figlia che ha 19 anni. L’ho lasciata andare. Oggi vive all’estero”. Come pure il suo compagno. Così, ha deciso di entrare in politica per “tutte quelle famiglie che si trovano nella mia condizione o molto peggio e non riescono ad andare avanti”. E Sel è l’unico partito in cui sarebbe potuta stare, portando le sue competenze. “Unico partito di sinistra che guarda all’Europa, al  futuro e non è ancorato a vecchi schemi”.

 

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Processo per ingiuria a Forza Nuova, al tribunale picchetto di solidarietà http://ifg.uniurb.it/2013/03/13/ducato-online/processo-per-ingiuria-a-forza-nuova-al-tribunale-picchetto-di-solidarieta/38238/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/13/ducato-online/processo-per-ingiuria-a-forza-nuova-al-tribunale-picchetto-di-solidarieta/38238/#comments Wed, 13 Mar 2013 16:43:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38238 LEGGI Le contestazioni di due anni fa]]>

Picchetto di solidarietà degli studenti fuori dal tribunale

URBINO – Sono state ascoltate oggi le testimonianze dei due poliziotti e di due esponenti di Forza Nuova durante il processo che vede al banco degli imputati 5 studenti di Assemblea permanente e una rappresentante di Rifondazione Comunista. Rafael Campagnoli, Rocco Stasi, Gianluca Capozio, Virginia Palombo, Luigi Pesce e Cristiana Nasoni sono stati accusati di ingiuria da Marco Consalvo, coordinatore di Forza Nuova per la provincia di Pesaro – Urbino.

I fatti risalgono al 2011, quando alcuni studenti e cittadini di Urbino hanno organizzato una ‘contromanifestazione’ per contestare la presenza di un gazebo di  Forza Nuova  in piazza della Repubblica. Alcuni esponenti del partito di estrema destra stavano distribuendo volantini per denunciare le spese dello stato causate dall’emergenza immigrazione durante la primavera araba.

Assassini‘, ‘ Vi vogliamo a testa in giù come a piazzale Loreto’, ‘Fascisti nelle fogne‘. Questi gli slogan rivolti contro i volontari di estrema destra secondo Davide Di Tommaso e Sara Bernardini, i due esponenti di Forza Nuova sentiti oggi dal giudice. “Quando i passanti prendevano i volantini distribuiti da Forza Nuova – ha dichiarato Fulvio Fulgini, agente della Digos di Urbino – uno degli imputati glieli prendeva dalle mani e li strappava”.

A difendere gli imputati gli avvocati Enrico D’Ambrosio e Laura Liberto. Entrambi hanno ribadito che nessuno slogan né striscione era mirato a offendere i singoli. A sottolinearlo è stato anche il luogotenente Emilio Portanova durante la testimonianza: “Ero lì, ma non ho sentito alcun insulto diretto a persone specifiche”.

Oggi, come un anno fa, mentre all’interno del tribunale si dibatteva, fuori dall’edificio alcuni esponenti del Collettivo per l’autogestione sostenevano i loro amici imputati. Con un picchetto autorizzato, gli studenti hanno distribuito volantini con scritto ‘l’antifascismo non si processa, queste intimidazioni non ci faranno dimenticare l’obiettivo di una società più giusta dove non c’è spazio per fascismo e razzismo’.

Il processo è stato  rinviato alla fine di giugno, quando saranno sentite anche le testimonianze degli imputati.

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Elezioni, nelle Marche ‘vincono’ i candidati locali / MAPPA: SENATO http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/da-dove-vengono-i-candidati-nelle-marche-al-senato/35624/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/da-dove-vengono-i-candidati-nelle-marche-al-senato/35624/#comments Fri, 22 Feb 2013 07:43:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35624 [continua a leggere]]]> Vengono quasi tutti dal territorio marchigiano i candidati che si presentano alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio nelle liste delle Marche. Il fenomeno dei ‘paracadutati’ è abbastanza limitato, anche nelle posizioni di maggior appeal, le prime, quelle che probabilmente serviranno a farsi eleggere. Certo, qualche nome infilato in cima alla lista c’è, ma già da un colpo d’occhio si può vedere come i candidati siano soprattutto marchigiani. E non mancano una decina di rappresentanti del Montefeltro

 ECCO LA MAPPA CON LA PROVENIENZA DI TUTTI I CANDIDATI AL SENATO NELLA CIRCOSCRIZIONE MARCHE / VAI ALLA CAMERA


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