il Ducato » gian mario spacca http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » gian mario spacca http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Fano-Urbino, Spacca chiede a ministero revoca decreto dismissione ferrovia http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/fano-urbino-spacca-chiede-a-ministero-revoca-decreto-dismissione-ferrovia/73552/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/fano-urbino-spacca-chiede-a-ministero-revoca-decreto-dismissione-ferrovia/73552/#comments Tue, 05 May 2015 16:16:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73552 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAG – Il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca, ha inviato al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, la richiesta di revoca del decreto ministeriale del 2011 con cui si ordina la dismissione della ferrovia Fano-Urbino. Un passo ulteriore verso il ripristino dell’infrastruttura. “In conformità alla mozione del Consiglio regionale – si legge nel comunicato della Regione – sono a chiedere la revoca del decreto ministeriale n.430 del 15 dicembre 2011 inerente la dismissione della Ferrovia Fano-Urbino. Sarà cura del competente assessorato regionale provvedere ai rapporti con Ferrovie dello Stato in relazione al trasferimento a titolo gratuito della tratta ferroviaria alla Regione Marche”.

La ferrovia, chiusa dal 1987, è al centro del nuovo progetto dell’Associazione ferrovia Valle Metauro, presentato l’11 aprile 2015 a Maurizio Gambini, sindaco di Urbino. Secondo il piano, con un investimento di 87 milioni di euro al netto dell’iva, la tratta potrebbe essere ripristinata.

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Elezioni regionali 2015, Marche: cinque i candidati alla guida della Regione http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/elezioni-regionali-2015-marche-sei-i-candidati-alla-guida-della-regione/72710/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/elezioni-regionali-2015-marche-sei-i-candidati-alla-guida-della-regione/72710/#comments Wed, 29 Apr 2015 10:58:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72710 elezioni_regionaliURBINO – Una sfida a cinque per la presidenza della Regione, da Luca Ceriscioli del Partito democratico all’attuale presidente della regione Gian Mario Spacca con Marche 2020, passando per Gianni Maggi del Movimento 5 stelle ed Edoardo Mentrasti di Sinistra unita. Francesco Acquaroli è il candidato di Fratelli d’Italia e Alleanza nazionale appoggiato anche dalla Lega e dal suo segretario regionale Luca Rodolfo Paolini. A pochi giorni dalla data di scadenza per la consegna delle liste prevista per il 2 maggio, le elezioni del 31 maggio per il rinnovo del Consiglio regionale marchigiano sono una partita fatta di scontri sul campo delle alleanze.

L’ultimo episodio è rappresentato delle dimissioni degli assessori regionali Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Lucchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini, tutti di area Pd.  Lo avevano annunciato il 21 aprile (in seguito alla  mozione di sfiducia contro il presidente Spacca da parte di 21 membri del consiglio regionale marchigiano) per poi formalizzare la loro uscita di scena. E se il Partito democratico marcia compatto contro quello che era il ‘suo’ presidente, Forza Italia ha deciso di appoggiare Spacca, ma con qualche mal di pancia.

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Marche 2020 è sostenuta da Nuovo centrodestra, Udc e Area popolare. Interpellato dal Ducato, Mario Formica candidato consigliereconsidera questa nuova formazione politica come la semplice volontà dell’attuale presidente regionale di continuare un’esperienza di governo che – secondo l’imprenditore di Urbania – ha dato ottimi risultati. “Marche 2020 è semplicemente uno strumento per farlo, –  aggiunge –  se il Partito democratico non dà più a Spacca la possibilità di governare, è naturale che succeda tutto questo”.

Da alcune settimane, il presidente Spacca,  ha incassato l’appoggio anche di Forza Italia.  Ma le acque del partito di Berlusconi  sono agitate da tempo, per alcuni militanti si tratta di una candidatura mal digerita.  Il candidato al consiglio regionale e sindaco di Piobbico Giorgio Mochi afferma che ci sono elettori forzisti che non sono d’accordo con il sostegno a  Spacca, e la preferenza a candidati come lui è un modo per esprimere questo malcontento. “Lo faccio per favorire un ripensamento del centrodestra nelle Marche”, sottolinea Mochi.

Il Partito democratico, attraverso il suo segretario regionale Francesco Comi, vede la necessità di un cambiamento nel governo della Regione “proprio perché  sono le Marche ad essere cambiate”. Una rottura  aggravata dalla sfiducia del centrosinistra e le mancate dimissioni del presidente (fino a quel momento appoggiato proprio dal Pd) e resa poi insanabile con l’uscita dalla giunta regionale dei cinque assessori. Quest’ultimo episodio “è un atto dovuto – continua Comi – contro un presidente che ha una concezione proprietaria della Regione”.  Le polemiche sul terzo mandato reso possibile da una modifica alla legge elettorale approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 febbraio, sono per Comi un falso problema:  “Non si tratta del terzo mandato ma del sesto, se si conta a partire dalla sua prima elezione come consigliere regionale. Sono ben 30 anni di presenza in Regione, è ora che si faccia da parte”.

Lega, “Salvini accolto come una rockstar” Per il segretario nazionale delle Marche della Lega Nord Luca Ridolfo Paolini, le dimissioni dei cinque assessori sono una farsa. Paolini non usa mezzi termini, e si dice sicuro che gli elettori marchigiani siano d’accordo con lui e la Lega. La conferma dice, arriva dalla visita di Matteo Salvini “accolto come una rockstar” ad Ancona. Paolini ha accettato di fare un passo indietro a favore di Francesco Acquaroli, unendo la lista della Lega a quella di Fdi-An.

Il candidato del Movimento cinque stelle Gianni Maggi bolla come “teatrino della politica, le dimissioni dei cinque assessori che prima hanno appoggiato Gian Mario Spacca e  poi si sono dimessi a trenta giorni dalle elezioni”. Ma il Movimento cinque stelle si chiama fuori , “noi non speculiamo su queste vicende vergognose, noi lavoriamo per il bene delle Marche”.

La sinistra e la destra corrono da sole. Edoardo Mentrasti è il candidato presidente della lista ” Sinistra Unita – Altre Marche” che unisce Sel, Partito comunista italiano, Rifondazione comunista e Altra europa con Tsipras. Anconetano, 59 anni ex coordinatore di Sel, Mentrasti si scaglia contro le politiche dell’attuale amministrazione regionale colpevole di aver sottovalutato gli effetti della crisi economica e di non aver predisposto ammortizzatori sociali adeguati  agli effetti nefasti della recessione che ha colpito tutto il territorio marchigiano. Dalla parte opposta Fratelli d’Italia e An hanno scelto di presentare un loro candidato, il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli. Vicino a sostenere la lista Spacca, il partito di Giorgia Meloni  ha cambiato idea per la mancanza di segnali di discontinuità rispetto al passato.

(Aggiornato al 6 maggio 2015)

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Marche, 21 consiglieri chiedono le dimissioni di Spacca. Il Pd: “Si vergogni”. Lui: “Non lascio” http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/marche-assessori-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca-ora-con-forza-italia-dovrebbe-vergognarsi/71387/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/marche-assessori-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca-ora-con-forza-italia-dovrebbe-vergognarsi/71387/#comments Wed, 22 Apr 2015 08:14:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71387 Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

ANCONA – La richiesta di dimissioni del Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca è stata formalmente presentata oggi alle 15.00 dal capogruppo del Pd Mirco Ricci. Si tratta di una mozione di sfiducia firmata da 21 consiglieri che fanno parte delle liste che finora hanno sostenuto il presidente. Questo accade mentre il governo, decidendo di non impugnare la legge elettorale, ha rinunciato a opporsi alla candidatura di Spacca per il terzo mandato alla presidenza della regione Marche.

Spacca ha scelto di affidare la sua replica al profilo Facebook: “E’  il Pd che ha offeso e continua ad offendere i cittadini anche in queste ore”. La rottura con il suo ex partito è netta: “Il centrosinistra nelle Marche è deflagrato e ora non c’è più”. Infine, ribadisce quel che tutti si aspettavano: “Continueremo l’azione di governo”. Quindi, niente dimissioni.

L’intenzione di firmare un documento di sfiducia da parte dei consiglieri era stata annunciata ieri in conferenza stampa. Non hanno preso parte all’iniziativa solo gli appartenenti a Marche2020 (la lista del presidente uscente alle prossime regionali). “Auspichiamo che il presidente – si legge nel comunicato stampa – tradito il mandato popolare rimetta il suo ruolo e affidi la gestione ordinaria alla Giunta regionale. Diversamente gli assessori regionali rassegneranno le proprie dimissioni”. Si tratta dei democratici Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini.

Nel caso Spacca restasse al suo posto e i cinque assessori si dimettessero, a poco più di un mese dalle elezioni regionali il Presidente potrebbe portare avanti solo atti di ordinaria amministrazione, che non richiedono la maggioranza in giunta.  Si tratterebbe comunque di un atto politico, visto che il Consiglio regionale è già sciolto e, come riporta l’Ansa, è convocabile solamente “per atti indifferibili e urgenti”.

“Non possiamo fingere che il nostro presidente – ha dichiarato ieri il segretario regionale del Pd Francesco Comi – non sia oggi il candidato di Forza Italia e del Nuovo Centro Destra. Abbiamo resistito al nostro posto finora per portare avanti l’amministrazione, perché lo dovevamo ai cittadini. La candidatura di Spacca col centro-destra è un’offesa a tutti gli elettori, di qualsiasi colore, perché mina la credibilità di tutta la politica, oltre alla sua personale”. Non ci va leggero il segretario, e prosegue: “Spacca dovrebbe vergognarsi per non essersi dimesso. Non so che soddisfazione possa trarre dall’apparire un fantoccio. La sua volontà di restare ancorato allo scranno è ridicola. La sua unica motivazione è un attaccamento personale al ruolo che ricopre”.

Pezzo aggiornato il 22/04 alle 16.00

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Marche, assessori regionali Pd chiedono dimissioni di Spacca http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-notizie-informazione/marche-assessori-regionali-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca/71339/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-notizie-informazione/marche-assessori-regionali-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca/71339/#comments Tue, 21 Apr 2015 15:00:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71339 [continua a leggere]]]> ANCONA. 21 apr – Gli assessori regionali del Pd hanno chiesto le dimissioni del presidente Gian Mario Spacca. Verranno presentate domani le firme di tutti i componenti della giunta (restano esclusi solo gli appartenenti a Marche2020). Si tratta di: Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini. Lo ha detto nella conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sede del Pd il segretario regionale del partito Francesco Comi che ha parlato ai giornalisti assieme allo stesso Canzian e al consigliere regionale Mirco Ricci.

“Si tratta di un tentativo ‘estremo’ per verificare la possibilità che Spacca, che prenderà  visione domani dell’iniziativa, decida di dimettersi per primo – ha spiegato Pietro Marcolini – se così non fosse, giovedì gli assessori firmatari si dimetteranno”.  È prevista per giovedì 23 aprile una nuova conferenza stampa in cui parlerà Luca Ceriscioli.

Gli assessori del Pd avevano comunicato l’intenzione di dimettersi nei giorni scorsi, in seguito alla candidatura di Spacca alle regionali alla guida di una coalizione di cui fanno parte anche Forza Italia e Ncd.

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Università: il 7 maggio confronto tra candidati alle regionali sul welfare http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/universita-il-7-maggio-confronto-tra-candidati-alle-regionali-sul-welfare/71245/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/universita-il-7-maggio-confronto-tra-candidati-alle-regionali-sul-welfare/71245/#comments Tue, 21 Apr 2015 13:07:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71245 [continua a leggere]]]> URBINO, 21 apr – Il tavolo della politica regionale si sposta all’Università di Urbino. Giovedì 7 maggio, alle 9.30 nell’Aula Rossa di Palazzo Battiferri si terrà un seminario sul tema “welfare sociale marchigiano” nel quale interverranno i candidati alla presidenza della Regione Marche.

All’incontro, che si terrà alle 11.00, parteciperanno Luca Ceriscioli, candidato del centrosinistra, Luca Paolini, Lega Nord e Gianni Maggi, Movimento 5 Stelle. Gian Mario Spacca, candidato per Marche 2020-Area Popolare e attuale governatore, non ha ancora confermato la sua presenza.

L’iniziativa, voluta dal dipartimento di Economia, società e politica della Carlo Bo, potrebbe trasformarsi in un acceso dibattito sulle politiche sociali tra i principali candidati alle regionali del prossimo 31 maggio.

In occasione dell’incontro saranno presentati i dati della ricerca “Welfare nelle Marche“, realizzata dall’Ateneo nell’ambito di un accordo con la Comunità montana del Montefeltro. Il progetto è stato ideato per promuovere l’organizzazione e lo sviluppo di reti sociali e sistemi educativi di qualità. Il seminario è aperto ai professionisti del sociale, agli studenti e all’intera cittadinanza.

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Regionali Marche, ok di Tosi per una sua lista. Torcolacci: “Leghisti marchigiani sono poltronai” http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/regionali-marche-ok-di-tosi-per-una-sua-lista-torcolacci-leghisti-marchigiani-sono-poltronai/69294/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/regionali-marche-ok-di-tosi-per-una-sua-lista-torcolacci-leghisti-marchigiani-sono-poltronai/69294/#comments Fri, 27 Mar 2015 14:16:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69294 Pasquale Torcolacci, responsabile della fondazione "Ricostruiamo il Paese" nella provincia di PU

Pasquale Torcolacci, responsabile della fondazione “Ricostruiamo il Paese” nella provincia di PU

URBINO- “Tosi ci ha dato l’ok, se avremo i numeri ci sarà una lista di ‘Ricostruiamo il Paese’ alle elezioni regionali delle Marche di maggio”. Parole di Pasquale Torcolacci, consigliere comunale di Urbania e responsabile del ‘faro’ (cioè la provincia) di Pesaro-Urbino per la fondazione del sindaco di Verona Flavio Tosi, ‘Ricostruiamo il Paese’ appunto.

Tosi, ex segretario della Liga veneta, è stato espulso dalla Lega Nord e sta costruendo un nuovo soggetto politico. Di una possibile lista Tosi alle regionali delle Marche si parlava da almeno un mese, dato che la rottura tra il sindaco di Verona e il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini pareva già inevitabile. Dopo l’avvenuta cacciata, il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri aveva confermato a Il Ducato come mancasse solo il via libera definitivo dal leader della fondazione perché la lista marchigiana vedesse la luce. Via libera che ora è arrivato.

“Dipende tutto da noi – continua Torcolacci – dobbiamo verificare se ci sono i numeri per una lista autonoma. In caso contrario, Tosi ci ha detto di mettere qualcuno dei nostri uomini nelle altre liste, per avere comunque qualche rappresentante nel consiglio regionale. Entro il 10 aprile prenderemo una decisione definitiva”.

Torcolacci si dice però ottimista sul fatto che la lista si farà, anche perché “la Lega nelle Marche non è quella di Salvini, ma quella di Luca Paolini (segretario nazionale del partito in regione).  Qui da noi sono dei poltronai, pensano solo ai loro interessi e non al bene comune. Sono convinto che ci seguiranno e ci sosterranno in molti”.

Non c’è ancora un nome ufficiale per la lista, che comunque, come precisa Torcolacci, “avrà un simbolo riconducibile alla lista di Tosi a Verona”. Su chi ci sarà a capo però Torcolacci non ha dubbi: “Se il progetto va in porto, il capolista sarà l’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio”.

Se ne saprà di più giovedì prossimo, quando ci sarà un incontro con gli iscritti del faro di Pesaro-Urbino. “Costituiremo il direttivo provinciale ed eleggeremo il segretario – spiega Torcolacci, che è membro del direttivo regionale della fondazione – durante l’incontro si discuterà anche di chi sarà candidato alle regionali”.

Se la lista autonoma non dovesse concretizzarsi, Torcolacci non esclude la possibilità che lui e gli altri fuoriusciti dalla Lega appoggino Marche 2020,  la lista del Presidente uscente Gian Mario Spacca. A patto però che questi non ne sia il capolista. “Spacca è competente e non ho nulla contro di lui – precisa Torcolacci – ma i suoi trascorsi nel Partito Democratico lo rendono politicamente insostenibile da un movimento come il nostro”.

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Regionali 2015, Marche: Spacca rieleggibile per altri due mandati con la nuova legge elettorale http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/#comments Sat, 07 Mar 2015 11:37:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67293 Il Consiglio Regionale delle Marche (fonte: picenooggi.it)URBINO – Il presidente della Regione Marche non potrà essere rieletto per la terza volta consecutiva alla guida della Regione. Varrà per tutti ma non per Gian Mario Spacca. Una norma transitoria approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 febbraio stabilisce infatti una deroga di cui solo lui può usufruire e che, sembra, gli consentirà di restare presidente (se rieletto) fino al 2025. Dal 2005, prima vittoria, saranno passati 20 anni.

La legge elettorale votata a febbraio, e che entrerà in vigore dal prossimo 20 marzo, stabilisce all’articolo 3bis che non è rieleggibile “chi ha ricoperto tale carica (quella di presidente, ndr) per due legislative consecutive”. È una norma semplice e chiara, varata seguendo le prescrizioni della legge nazionale n. 165 nel 2004. Le Regioni, stabilisce quella legge, devono prevedere “la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”.

In fondo alla legge delle Marche del 17 febbraio, all’articolo 11 (Disposizioni transitorie e finali), è annidata la norma transitoria che stabilisce la deroga a favore di Spacca. Vi è scritto che l’articolo 3bis, che sancisce la non rieleggibilità per la terza volta del presidente, “si applica alle legislature successive a quella di entrata in vigore della presente legge”. Quindi varrà per tutti i futuri presidenti ma non per Spacca che, se non ha ancora sciolto la riserva sulla sua terza corsa alla presidenza, si è comunque lasciata aperta questa porta chiudendola contemporaneamente ai suoi successori.

La legge è stata approvata con 27 voti a favore e due contrari, quelli della consigliera di Forza Italia Elisabetta Foschi e di Giancarlo D’Anna del Gruppo Misto. Alla conta mancano però 13 consiglieri che non hanno partecipato al voto.

“L’ho trovata pretestuosa – spiega al Ducato la Foschi – abbiamo avuto cinque anni per cambiare la legge elettorale, e ci troviamo a varare questa norma solo ora”. Per la consigliera forzista “l’ultima parola spetta agli elettori”, dunque non è sbagliato concedere a chi vota la possibilità di rieleggere più volte un presidente che reputa all’altezza del ruolo. “Certo è che si tratta di una legge ad hoc, presentata per salvaguardare chi è al potere in questo momento”.

Di tutt’altro avviso è Enzo Marangoni, consigliere di Forza Italia e membro della Commissione Affari Istituzionali: “In realtà l’articolo 11 (la norma transitoria che dispone l’applicazione della legge a partire dalla legislatura successiva) è stato introdotto proprio per evitare che quella appena varata venisse interpretata, al contrario, come una legge anti-Spacca”. Marangoni scende ancora più nel dettaglio: “Da ora si ricomincia a contare. Spacca è come se queste ultime due legislature non le avesse fatte. Sarà rieleggibile nel 2015 e nel 2020″.

Trovando applicazione nelle legislature successive a quella in corso, dunque, la legge n.5 di fatto azzera la somma dei mandati consecutivi ricoperti ad oggi dal presidente uscente. Ciò significa che dal 20 marzo, giorno stabilito per l’entrata in vigore della norma, si deve ricominciare a contare. E che Spacca, nel caso ufficializzasse la sua ricandidatura, non solo avrebbe il diritto di farlo, ma potrebbe ripresentarsi alle elezioni anche nel 2020. Insomma il presidente, in carica dal 2005, potrebbe rimanerci fino al 2025.

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Il presidente delle Marche Gian Mario Spacca

Considerando che la norma è stata largamente condivisa, l’articolo 11 ha trovato i favore anche dell’opposizione. In vista di una possibile intesa – oggetto di discussione in questi giorni – tra Spacca e il centrodestra. Proprio mercoledì scorso era previsto un incontro a Roma tra il presidente delle Marche e il braccio destro di Silvio BerlusconiGiovanni Toti. Ma la trattativa (smentita dal governatore perché a casa con l’influenza) sarebbe stata rimandata. Resta il fatto che Forza Italia non ha ancora il suo candidato per le Regionali, e che le forze di centrodestra potrebbero ancora convergere sul suo nome.

“La legge è stata ampiamente discussa nei mesi scorsi – rimarca Marangoni – è stata scelta questa linea sul principio che la legge si applica al futuro e non al passato. Introdurre la retroattività sarebbe stata una mostruosità giuridica”.

Il fatto che la norma contrasti con la disposizione del governo di limitare la carica di presidente di Regione a due mandati consecutivi non disturba nemmeno Fabio Badiali del Pd: “È già successo per i sindaci che avevano alle spalle più di due legislature. Nulla da obiettare rispetto alla possibilità di un terzo incarico per Spacca”.

La normativa nazionale. È la nostra Costituzione, con l’articolo 122, a chiedere alle Regioni di disciplinare con legge i casi di ineleggibilità del presidente. Alcuni enti hanno provveduto negli anni a porre qualche limite alle candidature dei governatori. Altri no. Le Marche, fino a quest’anno, non avevano mai stabilito dei criteri di ineleggibilità: il vecchio testo (legge n. 27/2004), a cui ora è stato introdotto il 3bis, prima non aveva alcun articolo dedicato.

Poi è arrivata la normativa nazionale, che ha ordinato alle Regioni l’attuazione del 122, dando lo stop al triplo mandato. Anche la vicina Regione Abruzzo era in ritardo sulla legge italiana. Ma nel 2013 ha rimediato mettendo mano al proprio statuto. “Non può essere candidato Presidente della Giunta chi ha già ricoperto tale carica per due mandati consecutivi”, dice la legge abruzzese. Per l’Abruzzo però, oltre a questa disposizione, riportata all’articolo 3, nessuna norma transitoria. Insomma, nessuna eccezione.

 

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Regionali Marche 2015, verso una corsa a cinque. Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/#comments Tue, 03 Mar 2015 10:13:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66950 LEGGI - Primarie, vince Ceriscioli / Seggio per seggio, il voto a Urbino / Lega, Cancellieri: "Pronti a lista Tosi"]]>

Luca Ceriscioli dopo la vittoria alle Primarie
(Fonte: Facebook- Comitato per Luca Ceriscioli Presidente

URBINO – Dopo Luca Ceriscioli, consacrato domenica dalle primarie del centrosinistra, il secondo candidato alle regionali del 10 maggio sarà un esponente di Marche 2020-Area Popolare. Manca l’ufficialità, ma il prossimo ad entrare nella rosa degli aspiranti governatori potrebbe essere proprio il presidente uscente delle Marche Gian Mario Spacca.

“La nostra posizione è quella espressa sabato”, comunica il gabinetto del governatore. E cioè che si va alle regionali insieme a Nuovo Centro Destra e a Unione di Centro. L’incontro del 28 febbraio alla Fiera di Ancona ha infatti sancito l’alleanza tra il partito fondato da Spacca, Marche 2020, e l’area centrista.“Non esiste una questione del mio terzo mandato, né di ruoli personali da preservare qui o altrove – aggiunge il presidente in una nota – esiste solo un problema di coalizione e di formula di governo”. Un appunto indirizzato allo stesso Ceriscioli, che al Resto del Carlino ha affermato che Spacca sarebbe “l’avversario ideale”. Perché il voto alle primarie dimostra la voglia di “discontinuità dal governo attuale della Regione”.

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona (Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona
(Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Se Marche 2020 aspetta a dare l’annuncio ufficiale, il Pd marchigiano è certo della ricandidatura di Spacca. Non è un caso che la convention di sabato – dicono fonti interne al partito – si sia conclusa senza l’annuncio di un nome certo. L’attuale governatore avrebbe infatti preferito attendere l’esito delle elezioni per essere sicuro di non doversi scontrare con il collega di giunta Pietro Marcolini. Ora che l’assessore al Bilancio è uscito definitivamente dai giochi, i dubbi sulla partecipazione di Spacca sfumano.

Della discesa in capo del presidente uscente è convinto anche Giorgio Cancellieri, sindaco di Fermignano ed esponente della Lega Nord. Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico in quota Forza Italia, dichiara al Ducato che sul nome di Spacca potrebbero convergere le forze di centrodestra. Non la Lega, che presenterà un suo candidato. Il Movimento 5 Stelle punterà su Gianni Maggi, attivista di Ancona eletto a fine gennaio dalle Regionalie online. Insomma: sarà corsa a cinque.

Pd con Ceriscioli, se si resta uniti. Il Partito Democratico da domenica ha il suo candidato ufficiale. Ma l’ex sindaco di Pesaro ha vinto le primarie con un margine ristretto: 2800 preferenze. Ecco perché dovrà cercare di riconquistare i voti andati a Marcolini.  I due si incontreranno nei prossimi giorni per discutere la linea da seguire, e lo sconfitto delle primarie si è già detto intenzionato a collaborare.

M5S con Maggi: “Contro l’alleanza di poltrone”. Eletto dalla rete con appena 200 voti su un totale di 1.485, Gianni Maggi è l’uomo di Grillo per le Marche. Che non si stupirebbe di fronte alla candidatura del presidente in carica. “Quella tra Spacca e Area Popolare è chiaramente un’alleanza di poltrone – commenta al Ducato il candidato grillino – dopo due mandati non avrebbe potuto ripresentarsi, e allora ha pensato bene di raccogliere i vecchi esponenti dell’Udc e del partito di Alfano. Area Popolare parla di nuove idee: ma se le avevano davvero potevano averle già applicate”.

Lega Nord: “No lista Tosi”. Per le regionali non c’è ancora un candidato definitivo. “Di certo se dovesse uscir fuori il nome di Spacca – dichiara il segretario regionale Luca Ridolfo Paolini – la Lega non lo appoggerebbe. L’attuale presidente propone una lista che è un rimpasto di vecchi partiti. Salvini vuole una Lega improntata al cambiamento: in questo Ceriscioli ci sembra l’avversario adatto. Lui è il nuovo, Spacca il vecchio”. E sul possibile divorzio nazionale tra Salvini e Tosi commenta: “Non ci sarà una lista Tosi perché non ci sono due leghe”.

Forza Italia prende tempo. Gli azzurri restano alla finestra. “L’alta affluenza alle primarie significa che Urbino va a sinistra? In realtà i risultati delle comunali hanno dimostrato il contrario”, rivendica la consigliera regionale Elisabetta Foschi. Che a concorrere per le regionali potrebbe trovare suo marito. Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano, è tra i papabili che potrebbero mettere d’accordo la restante parte del centrodestra. Fra i nomi trapelati dai militanti azzurri c’è anche quello del sindaco di Piobbico Mochi. Ma resta l’incognita di un possibile accordo tra Gian Mario Spacca e il segretario regionale di Forza Italia Remigio Ceroni, che già lo scorso novembre aveva dato la sua “benedizione” a Marche 2020, di cui si era definito possibile alleato. E se il centrodestra finisse davvero per diventare l’ombra di Spacca?

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Spese pazze Marche, il consigliere di Urbino Foschi: “Erano rimborsi per attività sul territorio”. Ricci: “Sereni” http://ifg.uniurb.it/2015/02/13/ducato-online/spese-pazze-marche-il-consigliere-di-urbino-foschi-erano-rimborsi-per-attivita-sul-territorio/65402/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/13/ducato-online/spese-pazze-marche-il-consigliere-di-urbino-foschi-erano-rimborsi-per-attivita-sul-territorio/65402/#comments Fri, 13 Feb 2015 18:23:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65402 Vittoriano Solazzi, presidente consiglio regionale e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione

Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio regionale e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione

URBINO – Si difendono su tutta la linea. Elisabetta Foschi, consigliere comunale a Urbino, e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione, sono i due urbinati inseriti nella lista dei 66 indagati per peculato e truffa nell’ambito dell’inchiesta sulle Spese pazze alla regione Marche.

La Foschi spiega così le sue spese: “Le somme sono rimborsi mensili previsti che sono stati assegnati ai consiglieri per le attività sul territorio. La Procura di Ancona mi ha solo notificato l’atto in cui mi avvertono su alcune spese non adeguatamente documentate”.  Ricci non ha voluto lasciare al Ducato commenti sulla vicenda.  Si è difeso però sul Messaggero dicendo: “Siamo sereni. Coerentemente con quanto previsto dalla legge, nonché dal proprio regolamento interno, il gruppo Pd ha utilizzato i fondi per il proprio funzionamento”.

E se il capogruppo Pd deve rispondere dell’acquisto di computer, libri, pranzi e prenotazioni in hotel, il governatore delle Marche Gian Mario Spacca dovrà giustificare alla procura di Ancona i 700 euro spesi in un negozio di ottica. La somma di tutte le compere contestate agli indagati dai sostituti procuratori Giovanna Lebboroni e Ruggiero Dicuonzo è di 1,2 milioni di euro.

La Foschi ha riferito al Ducato di “aver piena fiducia nella magistratura e di non aver fatto cose improprie o non consentite dal regolamento. Capisco che possono non avere tutti i giustificativi perché la regolamentazione interna non obbliga l’amministratore del gruppo ad allegarle. Ecco perché io gli fornirò tutto il materiale che servirà loro”.

Il consigliere comunale analizza le conseguenze sulle elezioni di maggio in cui su voterà per il rinnovo del consiglio regionale e del governatore (Gian Mario Spacca è presidente uscente, confluito nel partito Marche 2020, insieme a Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio regionale, anche lui indagato): “Mi rendo conto che è significativo come l’indagine termina proprio a pochi mesi dalle elezioni. Io conto di poter dire nella mia campagna elettorale esattamente quello che ho fatto in questi anni”.

Si dichiara fiducioso nel lavoro della magistratura anche Giovanni Gostoli, segretario provinciale Pd. “Chi ha sbagliato deve pagare. Chi ha operato in buona fede non deve essere messo alla gogna. La magistratura deve andare fino in fondo e in tempi rapidi. Per questo tutti i consiglieri regionali del Pd devono andare subito dalle autorità giudiziali e chiarire la situazione”.

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Marche, spese pazze in Regione. Gli urbinati Foschi e Mirco Ricci tra i 66 politici indagati http://ifg.uniurb.it/2015/02/12/ducato-online/marche-spese-pazze-regione-urbinati-foschi-ricci-66-indagati/65375/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/12/ducato-online/marche-spese-pazze-regione-urbinati-foschi-ricci-66-indagati/65375/#comments Thu, 12 Feb 2015 18:10:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65375 Elisabetta Foschi, consigliera comunale e regionale Forza Italia

Elisabetta Foschi, consigliera comunale e regionale Forza Italia

URBINO, 12 FEB – Ci sono anche due urbinati tra i 66 indagati per peculato o concorso in peculato e truffa nell’inchiesta sulle “Spese pazze” nella Regione Marche. La procura di Ancona ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini a Elisabetta Foschi, consigliere comunale a Urbino (Forza Italia) e Mirco Ricci, capogruppo del Pd in Regione. In tutto dieci sono originari della provincia di Pesaro Urbino. Gli altri sono Roberto Giannotti, ex consigliere regionale (Forza Italia), Almerino Mezzolani, consigliere provinciale (Pd), Luigi Minardi, ex consigliere regionale (Pd), Adriana Mollaroli, ex consigliere regionale (Pd),  Oriano Tiberi, ex consigliere regionale (gruppo misto), Giancarlo D’anna, consigliere regionale, Roberto Zaffini, consigliere regionale (Lega Nord), Mirco Carloni, consigliere regionale (Ncd)

L’inchiesta, partita nell’ottobre 2012, e condotta dalla guardia di finanza di Ancona, ha fatto luce sulle spese a carico della Regione effettuate dai consiglieri e da alcuni collaboratori tra il 2008 e il 2012. Tra questi 23 sono stati presidenti di un gruppo consiliare. Tra le spese contestate come “poco istituzionali” acquisti di libri, pranzi, consulenze, propaganda, telefonia e internet.

Luca Acacia Scarpetti (Italia dei Valori), uno dei consiglieri indagati, si è sfogato sul suo blog, scagliandosi contro i media che hanno seguito la vicenda:

“Mi dicono che domani mattina uscirà l’inferno sulla stampa, circa le indagini sulle spese di rappresentanza in Regione. Uno va a finire in prima pagina senza mai essere stato sentito, interrogato, senza aver ricevuto una notifica, senza che ci sia stata la minima possibilità di spiegare o verificare le carte, per vedere ad esempio se le carte a me attribuite sono effettivamente le mie. Confermo quanto detto in tempi non sospetti, su come ho utilizzato i previsti per legge fondi di cui alla sottoriportata tabella, aggiungendo che da allora, ovvero dopo circa un anno dall’inizio dell’ indagine, e più precisamente il 9 agosto 2013, dopo aver visto per la prima volta la contabilità del gruppo (gestita in esclusiva responsabilità dal capogruppo che non sono io), ho presentato esposto/querela proprio sulla questione, per ipotesi di irregolarità ai miei danni! Solleciterò IDV a costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale.”

Anche il presidente della Regione Gian Mario Spacca (Pd) è tra gli indagati. Di seguito i nomi degli altri 65:

ITALIA DEI VALORI: Luca Acacia Scarpetti, Paola Giorgi, Andrea Filippini, Paolo Eusebi, Maura Malaspina, Luca Marconi, Fabio Pagnotta
FRATELLI D’ITALIA: Francesco Acquaroli, Franca Romagnoli Giulio, Natali Giovanni Zinni.
PARTITO DEMOCRATICO: Fabio Badiali, Stefania Benatti, Gianluca Busilacchi, Francesco Comi, Francesco Comi, Sara Giannini, Marco Luchetti, Antonio D’Isidoro, Enzo Giancarli, Katia Mammoli, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Rosalba Ortenzi, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Gino Traversini, Angelo Sciapichetti, Vittoriano Solazzi
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: Massimo Binci
RIFONDAZIONE COMUNISTA: Giuliano Brandoni
FORZA ITALIA: Ottavio Brini, Giacomo Bugaro, Guido Castelli ,Graziella Ciriaci, Roberto Giannotti, Elisabetta Foschi, Enzo Marangoni, Daniele Silvetti, Pietro Enrico Parrucci, Fabio Pistarelli, Umberto Trenta
PDCI: Raffaele Bucciarelli, Cesare Procaccini
UDC: Valeriano Camela, Leonardo Lippi, Luigi Viventi
GRUPPO MISTO: Giancarlo D’Anna, Franco Sordoni, Oriano Tiberi, Lidio Rocchi
VERDI: Adriano Cardogna, Giuseppe Canducci
PDL: Mirco Carloni, Massimo Di Furia, Franco Capponi,
LISTE CIVICHE PER L’ITALIA: Dino Latini, Sandro Donati
PER LE MARCHE: Erminio Marinelli
LEGA NORD: Roberto Zaffini
PSI: Moreno Pieroni,
NCD Francesco Massi, Gentiloni Silveri

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