il Ducato » giancarlo ferrero http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giancarlo ferrero http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Metà delle matricole di Urbino da fuori regione, un terzo dalla provincia http://ifg.uniurb.it/2013/05/16/ducato-online/meta-delle-matricole-di-urbino-da-fuori-regione-un-terzo-dalla-provincia/47261/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/16/ducato-online/meta-delle-matricole-di-urbino-da-fuori-regione-un-terzo-dalla-provincia/47261/#comments Thu, 16 May 2013 15:59:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47261 URBINO – La matricola tipo dell’Università “Carlo Bo” è una ragazza della provincia di Pesaro-Urbino, iscritta a Lingue e Letterature straniere spinta dal consiglio di parenti o amici, dopo aver consultato internet e frequentato gli incontri di orientamento organizzati dall’Università. E’ il profilo preponderante che emerge dalla ricerca sui 2.400 nuovi iscritti ai corsi triennali della “Carlo Bo” nel 2012/2013, illustrata nell’aula magna del Rettorato dal responsabile all’orientamento, il professor Glauco Ceccarelli.

La foto fatta ad inizio anno accademico è comunque destinata a cambiare. Dall’area provinciale, oltre che dal resto della regione Marche, le iscrizioni sono in calo, a favore di quelle da fuori regione. La Carlo Bo sembra perdere appeal per chi frequenta gli istituti superiori del territorio. Tra luglio e ottobre del 2012, su 939 neodiplomati che hanno risposto all‘indagine telefonica di orientamento dell’università il 15% ha da subito dichiarato di voler iscriversi a Urbino, mentre preoccupa i docenti universitari la scelta di metà dei neodiplomati di non proseguire gli studi (49%): “Frutto di una vera e propria campagna stampa sulla disoccupazione dei laureati – ha spiegato il prorettore Giancarlo Ferrero – quando si trascura spesso il dato che la maggioranza dei disoccupati ha proprio scarse competenze per collocarsi nel mondo del lavoro”.

Tra gli altri atenei che più attirano gli studenti della provincia c’è Ancona (36,5%), seguita da Bologna (29,6%), Milano (7,3%) e Rimini (4,7%). Scelte giustificate dalla presenza di corsi non presenti a Urbino come ingegneria (33,5% delle scelte), medicina (12,4%) ed economia (12%).

Portando lo sguardo oltre la valle del Metauro,  quasi la metà dei nuovi iscritti viene da fuori le Marche secondo la ricerca dell’ateneo di Urbino. Tra le 103 province di orgine, ci sono gruppi storicamente presenti come quelli abruzzesi e pugliesi non lasciano dubbi al rettore Stefano Pivato: “L’efficacia del passaparola in famiglia e con gli amici funziona in un certo senso più delle campagne istituzionali”. Internet, e i social network nello specifico, sono indubbiamente i principali canali usati dai neodiplomati per consolidare e approfondire la propria idea dell’ateneo di Urbino, che da un anno ha messo in campo anche un magazine online, “post.uniurb.it“, affiancato a una pagina Facebook e un account Twitter: “strumenti che aiutano a posizionare meglio il nostro brand – ha spiegato il responsabile della comunicazione, il professor Giovanni Boccia Artieri – stiamo lavorando per potenziare anche il sito uniurb.it e realizzare un canale dedicato alle matricole, ma abbiamo estremo bisogno di aumentare le risorse umane che si dedichino a questo: dovendo soddisfare anche gli obblighi di legge sulla trasparenza online e mille altre necessità rischiamo di non essere efficaci come sappiamo e vogliamo”.

Dalla Repubblica di San Marino provengono 48 matricole, 2 dalla Svizzera, 1 dal Montenegro (fonte Università di Urbino)

Anticipare i tempi di promozione e comunicazione delle attività universitarie nelle scuole è stata la richiesta emersa da più parti. Lunedì 21 maggio sarà intanto presentata la nuova campagna comunicativa, affidata: “per la prima volta in Italia – ha dichiarato il rettore Pivato – a un grande artista del mondo pubblicitario”.

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Innovazione e pubblica amministrazione, la sfida di Urbino è diventare Smart City http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/innovazione-e-pubblica-amministrazione-la-sfida-di-urbino-e-diventare-smart-city/41241/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/innovazione-e-pubblica-amministrazione-la-sfida-di-urbino-e-diventare-smart-city/41241/#comments Fri, 05 Apr 2013 15:38:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41241 URBINO – La sfida è quella di diventare smart city (una città sveglia, intelligente’) per una pubblica amministrazione ai tempi di internet e dei servizi telematici, nel  rapporto tra cittadini e imprese. Di questo si parlerà nel secondo convegno internazionale Eiburs- Taips di giovedì 18 e venerdì 19 aprile nel Dipartimento di Economia Società e Politica di palazzo Battiferri.

“Urbino per due giorni diventerà la capitale delle innovazioni tecnologiche utili alle istituzioni – ha detto Antonello Zanfei, docente di economia industriale e coordinatore del progetto Technology Adoption and Innovation in Public service (Taips) – l’Università urbinate è il leader di un importante progetto finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti sullo sviluppo dei servizi pubblici in rete nel vecchio continente”.

Trenta tra economisti, ricercatori, esperti di innovazione e diffusione delle informazioni e rappresentanti della Banca Europea degli Investimenti interverranno all’incontro “Innovation in the public sector and the development of e-service” organizzato dall’Università di Urbino.

Da due anni il gruppo di lavoro coordinato dal professore Zanfei si avvale della collaborazione di esperti Istat, del Ministero dello sviluppo economico e di altre università italiane. Le loro ricerche hanno evidenziato che l’Italia è fanalino di coda rispetto alla media dei paesi europei per quanto riguarda le principali categorie di servizi pubblici elettronici: la diffusione dei sistemi informatizzati, la sanità in rete e i sistemi di trasporto intelligenti sono molto al di sotto della media europea.

I dati raccolti dal gruppo Taips consentono di confrontare il grado di sviluppo dei servizi in rete nelle diverse regioni italiane. Le Marche in questa speciale classifica stilata in base a quattro fattori ( servizi in rete per la salute, formazione, pubblica amministrazione e trasporto intelligente) si colloca a metà, al di sopra della Lombardia, regione decantata spesso per la sua efficienza e innovazione.

“La sfida anche per Urbino – continua Zanfei- è quella di diventare ‘Smart City‘ ovvero riuscire a mettere insieme l’impiego delle nuove tecnologie con la valorizzazione del suo enorme patrimonio culturale, storico e scientifico”.

Tra i partecipanti  nomi illustri del panorama europeo come Antony Arundel del Merit di Maastricht e Ian Miles della Manchester Business School, funzionari della Commissione Europea, dell’Ocse che si confronteranno sul tema della trasparenza e della circolazione delle informazioni con il gruppo di ricerca composto da docenti e ricercatori dell’Università di Urbino, Mario Pianta, Davide Arduini, Alessandra Cepparulo, Paolo Seri e Antonello Zanfei.  Quest’ultimo aprirà l’incontro dopo i saluti del Prorettore Giancarlo Ferrero e il direttore del Desp Ilario Favaretto, concentrando il suo intervento sul modo in cui le tecnologie dell’informazione stanno cambiando il ruolo della pubblica amministrazione nel mondo dell’economia.

 

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Antonio Spadaro: “Nella Chiesa e nella Rete la stessa vocazione alla comunione” http://ifg.uniurb.it/2013/03/09/ducato-notizie-informazione/antonio-spadaro-nella-chiesa-e-nella-rete-la-stessa-vocazione-alla-comunione/37854/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/09/ducato-notizie-informazione/antonio-spadaro-nella-chiesa-e-nella-rete-la-stessa-vocazione-alla-comunione/37854/#comments Sat, 09 Mar 2013 16:07:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=37854 [continua a leggere]]]> URBINO – Il rapporto tra Rete e fede è stato al centro della conferenza del direttore di La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, che si è svolta ieri al collegio Raffaello. La conferenza è stata organizzata dall’Associazione per la ricerca religiosa “San Bernardino” di Urbino, e hanno assistito il pro-rettore Giancarlo Ferrero, il consigliere comunale Francesco Andreani e monsignor Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino-Urbania-S.Angelo in Vado

Secondo Spadaro, animatore del blog CyberTeologia, la Chiesa, che ha il dovere di essere dove stanno gli uomini, deve “abitare” anche il mondo della Rete.

“Il web – ha spiegato Spadaro – non è un mondo fittizio, così come non lo sono le relazioni che vi si creano. La Chiesa ha perciò il compito di diventare sempre più 2.0 perché, come aveva detto Benedetto XVI, ‘la rete deve essere intesa prima di tutto come un nuovo spazio di evangelizzazione’. La Chiesa diventa perciò network church intesa come fitta rete di interconnessioni e spazio pubblico dove le persone possono connettersi e quindi avvicinarsi, in nome della fede”.

Spadaro ha sottolineato come la questione dei linguaggi e della comunicazione sarà una delle sfide del nuovo Papa; lo dimostra il conclave che sta per iniziare. Si moltiplicano infatti le app per gli smartphone o le iniziative  legate al mondo cristiano come adotta un cardinale.

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