il Ducato » giancarlo sacchi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giancarlo sacchi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Robur Tiboni vola ai playoff. Ai quarti di finali affronterà Piacenza, prima in classifica http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/robur-tiboni-vola-ai-play-off-ai-quarti-di-finali-affrontera-piacenza-prima-in-classifica/60862/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/robur-tiboni-vola-ai-play-off-ai-quarti-di-finali-affrontera-piacenza-prima-in-classifica/60862/#comments Mon, 07 Apr 2014 09:15:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60862 sponsor pallavolo onlineURBINO- Un ottavo posto che vale i play off. Nella ventiduesima e ultima giornata della serie A di volley femminile, la Robur Tiboni ha conquistato l’accesso ai quarti di finale per giocarsi lo scudetto, battendo Frosinone in trasferta per 3 a 1 . Oltre a Urbino si sono qualificate per i playoff anche Piacenza, Novara, Modena, Conegliano, Casalmaggiore, Bergamo e Busto Artizio. È proprio con la prima in classifica, Piacenza, che la Robur Tiboni si giocherà il passaggio alle semifinali.

“Quest’anno, il nostro obiettivo era fare tutto il possibile per far felici la città e i tifosi – ha detto il presidente della Robur Giancarlo Sacchi – e ci siamo riusciti nonostante le iniziali difficoltà  e i tagli economici che abbiamo dovuto affrontare a inizio anno”.

Il programma dei quarti di finale prevede una gara d’andata e una di ritorno più un’eventuale gara 3 di spareggio. Per la squadra urbinate allenata da Stefano Micoli la prima partita d’andata sarà fuori casa giovedì 10 aprile alle ore 20.30. Poi il ritorno al Palamondolce domenica 13 aprile alle 18. L’eventuale gara 3 si disputerà il 16 aprile alle 20.30, a Piacenza.

“Le ragazze sono serie e molto motivate. Si stanno preparando alla gara contro Piacenza nel migliore dei modi – continua Sacchi – merito anche dell’ottimo allenatore Stefano Micoli. Sappiamo che affronteremo una squadra fortissima ma lo faremo con serenità”.

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La Robur Tiboni riparte con un mix di gioventù ed esperienza http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/la-robur-tiboni-riparte-con-un-mix-di-gioventu-ed-esperienza/53778/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/la-robur-tiboni-riparte-con-un-mix-di-gioventu-ed-esperienza/53778/#comments Tue, 10 Dec 2013 15:01:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53778 Giancarlo Sacchi, direttore Ersu

Giancarlo Sacchi, presidente Robur Tiboni volley

URBINO – Guai a nominare la parola “crisi”. Giancarlo Sacchi, 68 anni, presidente della Robur Tiboni volley Urbino, non ci sta. Poco importa se una squadra che tre anni fa era sul tetto d’Europa oggi si ritrova  a lottare per la salvezza: le carte in tavola sono cambiate.

“Tutto sta andando quasi secondo i piani – ha spiegato al Ducato Sacchi – abbiamo costruito una squadra giovane, rivoluzionandola completamente rispetto all’anno scorso, un anno pessimo, e ridimensionando le nostre ambizioni. Noi quest’anno puntiamo alla salvezza e siamo in piena corsa per ottenerla”.

La squadra è attualmente penultima in campionato ma agganciata al treno della lotta per non retrocedere. “Abbiamo fatto una squadra giovanissima e di grande prospettiva” spiega il presidente.  “Abbiamo preso Luna Carocci, un libero di grande valore che è anche stata in nazionale. Negrini, Santini e altri elementi rappresentano un qualcosa in più: esperienza, affidabilità e attaccamento ai colori sociali. Certo, è un tipo di politica diversa rispetto agli anni precedenti in cui magari abbiamo speso molto di più con risultati alterni”.

Ma allora a cosa è dovuta la spending review in casa Robour Tiboni? “La lega – fa notare Sacchi –  ha deciso di inasprire le norme di iscrizione in periodo di crisi  anticipando persino la scadenza per la dilazione del pagamento degli ingaggi. Io credo che non abbia senso, tant’è vero che altre squadre molto blasonate come Pesaro non sono nemmeno riuscite a iscriversi alla serie A.  E’ un periodo di grande difficoltà, sia per via della crisi economica che interna,  per mancanza di lungimiranza da parte degli amministratori della Lega. Noi comunque siamo in pari con i pagamenti delle giocatrici di quest’anno”.

È un Sacchi stanco, quello che parla al Ducato, esasperato da questa situazione che definisce “insostenibile”: “Per i prossimi anni spero di non stancarmi, perché se io decido di smettere allora finisce tutto. Sta diventando una croce troppo pesante da portare per me e i miei soci tra cui mia figlia. D’altra parte però non mancano le soddisfazioni: in primis, la pallavolo vista come eccellenza del territorio e come strumento educativo, e poi ci sono i “Fedelissimi”, i tifosi, che meritano questa squadra e questa realtà”.

“Questo sistema che abbiamo creato – ha concluso Sacchi – ci serve anche per alimentare il nostro ricchissimo settore giovanile: mandiamo addirittura gratis i nostri istruttori nelle scuole pubbliche a fare corsi. E’ una cosa di straordinaria bellezza vedere i bimbi integrati che giocano insieme grazie anche alla nostra opera di sviluppo e tolleranza. I genitori sono ancora divisi, i bimbi sono uniti”.

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Volley, la Kgs ‘mura’ l’ipotesi di fusione con la Robur Tiboni http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/volley-la-kgs-mura-lipotesi-di-fusione-con-la-robur-tiboni/48894/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/volley-la-kgs-mura-lipotesi-di-fusione-con-la-robur-tiboni/48894/#comments Tue, 28 May 2013 14:51:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48894

Una schiacciata di Valdone Petrauskaite

URBINO – Se ne parlava da giorni, con voci non confermate, chiacchiericcio e la confusione che faceva posto alla curiosità. In effetti, la notizia che la Robur Tiboni di Urbino e la Kgs Robursport di Pesaro potessero fondersi in un unica società aveva destato interesse. In realtà, al momento, quella che era nata come una suggestiva idea sembra destinata a rimanere tale.

L’infelice situazione economica della Robur Tiboni, e più in generale quella del volley femminile, aggravata dalle nuove e più rigide norme introdotte dalla lega di pallavolo, ha spinto il presidente del club urbinate Giancarlo Sacchi a cercare un’idea per risolvere i problemi societari, visto che vede allontanarsi l’iscrizione al prossimo campionato.

Un’idea a quanto pare più suggestiva che realistica: unire sotto un unico stemma la sua Chateau d’Ax e la Kgs Robursport di Pesaro. “In caso di fusione sarei disposto perfino a rinunciare alla presidenza – ha affermato Sacchi – ma in caso contrario continuerò comunque il mio impegno per portare questa società fuori dai guai”. Nonostante dallo staff di Pesaro non siano arrivati segnali incoraggianti, Sacchi ha affermato di non aver ancora abbandonato il progetto, dichiarando anzi che in settimana avrà luogo un incontro col presidente della Kgs Giancarlo Sorbini. Il quale, a sua volta, fa sapere che l’ipotesi di una fusione è affascinante, certo, ma poco probabile, a causa dei problemi logistici e dirigenziali che un’operazione del genere comporterebbe.

“Io e il presidente Sacchi siamo amici, le nostre due società hanno un ottimo rapporto – ha dichiarato il presidente del club pesarese – per questo ci incontreremo per discutere di punti in comune su cui lavorare. Ma una fusione è davvero troppo difficile da realizzare”. Sorbini vede nella diverse storie societarie e cittadine i maggiori ostacoli alla realizzazione del progetto. “Se ci unissimo in un unico stemma come reagirebbero i nostri tifosi? Altra questione, in quale delle due città andremmo a giocare?”.

I dubbi, insomma, sovrastano le certezze. Ma Sorbini non chiude affatto alla possibilità di eventuali collaborazioni con la Chateau d’Ax, come quelle nate in questi anni per scovare le giovani più promettenti del territorio. “Noi e la Robur Tiboni Urbino abbiamo molto in comune, come la grande passione per questo sport – ha detto Sorbini –  per questo continueremo a lavorare per mantenere proficuo questo rapporto, con dei progetti comuni che permettano alla nostra rivalità di restare nei confini del rispetto e della sportività”.

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Chateau D’Ax, obiettivo 2014: atlete giovani e sponsor dal territorio http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-online/chateau-dax-obiettivo-2014-atlete-giovani-e-sponsor-dal-territorio/42820/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-online/chateau-dax-obiettivo-2014-atlete-giovani-e-sponsor-dal-territorio/42820/#comments Mon, 15 Apr 2013 13:37:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42820 URBINO – Con la sconfitta di sabato sera a Giaveno e la conseguente eliminazione dai play off si è chiusa  la stagione della Chateau d’Ax. E se è naturale chiedersi cosa succederà della squadra nella prossima stagione, per tecnico e presidente è ancora il momento di valutare l’anno appena concluso. Secondo Donato Radogna, allenatore della squadra dallo scorso novembre, il bilancio della stagione non è negativo, nonostante bruci ancora il risultato di sabato: “E’ stato doloroso constatare che non si potevano raggiungere gli obiettivi degli anni scorsi con questa squadra. Dopo il ridimensionamento l’obiettivo era la salvezza e, anche se Crema e Modena non si fossero ritirate, Urbino si sarebbe salvata più che dignitosamente. Quindi la stagione può dirsi positiva, gli obiettivi sono stati raggiunti”.

“Quest’anno la squadra è stata falcidiata da situazioni negative – ha continuato Radogna – dall’infortunio della Crisanti a inizio stagione fino alla tegola Angelelli di poche settimane fa, passando per la Sycora e la Vallese. Nella mia lunga carriera non mi era mai capitata una cosa del genere”.

Sul suo futuro Radogna non si sbilancia: “Io qui mi sono trovato bene; la società mi ha permesso di lavorare ed è stata vicina alla squadra nei momenti di maggior crisi, ma prima di valutare la mia riconferma si dovranno fare altri progetti”.

Un punto di svolta molto importante per capire come si muoverà la società nella prossima stagione sarà la riunione di Lega del 22 aprile. In quell’occasione si affronterà il problema della crisi economica di molti club di serie A1 e si parlerà della questione del blocco retrocessioni: “La pallavolo maschile –  spiega il presidente della Chateau D’Ax, Giancarlo Sacchi – ha dimostrato che con questo sistema lo spettacolo ne guadagna perché le società fanno esordire i giovani e azzardano di più. Inoltre, senza la paura della retrocessione, i costi per i giocatori sono più contenuti, è più facile lanciare talenti e si contribuisce alla crescita dei vivai”.

Il bilancio del presidente sulla stagione appena conclusa è parzialmente positivo: “Nonostante questa sia stata una stagione di transizione, ci sono delle cose positive da segnalare: prima fra tutte, la conferma anche per il prossimo anno di giovani come Lise Van Hecke, Laura Partemio, Kiesha Leggs e Sofia Giombetti che hanno dimostrato di meritare la fiducia che abbiamo riposto in loro a inizio stagione. Ciò che non ha funzionato e ha minato la tranquillità della squadra è stato il continuo susseguirsi di infortuni”.

Per quello che riguarda la conferma degli sponsor: “Non è questo il momento per valutare gli sponsor perché non c’è ancora un progetto definito – ha spiegato il presidente – dopo il 22 inizieremo a delineare la strada. Quello che posso dire è che nei miei progetti c’è da sempre l’intenzione di collegare la squadra di pallavolo di Urbino con un’altra eccellenza del territorio. Se dovessi trovare uno sponsor che sia attivo nel territorio non confermerei il contratto con la Chateau D’Ax. In questo momento di crisi sono sempre più convinto di voler perseguire questa strada”.

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Caso Paola Croce, il presidente della Chateau d’Ax : “Mente, avviata azione legale” http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-online/caso-paola-croce-il-presidente-della-chateau-dax-mente-avviata-azione-legale/41726/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-online/caso-paola-croce-il-presidente-della-chateau-dax-mente-avviata-azione-legale/41726/#comments Mon, 08 Apr 2013 15:57:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41726

Il presidente della Chateau d’Ax Giancarlo Sacchi e Paola Croce

URBINO – “Sono sconcertato, quello che ha raccontato Paola Croce è totalmente diverso dalla realtà. La società ha già fatto richiesta per un risarcimento danni sia morali che d’immagine”. Questo è il commento del presidente della Chateu d’ax Urbino Giancarlo Sacchi dopo la decisione improvvisa del libero della nazionale Paola Croce di lasciare la squadra.

La pallavolista era stata ingaggiata dall’Urbino a febbraio, dopo che il suo ex club, il Modena, si è ritirato a causa dei debiti (di 7-8oo.000 euro) che non riusciva a pagare.

“Noi l’abbiamo accolta a braccia aperte – dice Sacchi- ma potevamo anche fare a meno di lei. Non è stato un acquisto decisivo visto che quest’anno a seguito dei ritiri di Crema e Modena nessuna squadra retrocederà. Il suo ringraziamento è stato questo”.
Una lettera scritta dall’atleta pubblicata sul sito volleyball.it spiega le vere ragione dell’ abbandono:

Da due giorni si è ormai conclusa la mia vicenda sportiva in questa incresciosa stagione 2012/2013. Credevo d’aver visto e vissuto a Modena la mia peggiore esperienza, invece, come spesso accade, al peggio non c’è mai fine. La descrizione di quanto accaduto, seppur molto interessante nella sua assurdità, la darò a tempo dovuto. Ora è però mia premura rendere noto che, la decisione di andarmene da Urbino, maturata negli ultimi giorni dei quasi 70 lì trascorsi è stata presa solo ed unicamente perché non sono stati rispettati gli accordi economici presi

Il caso di Paola Croce non è l’unico nel panorama del volley femminile italiano. Altre atlete, infatti, si sono trovate a non ricevere lo stipendio e l’ex libero di Urbino lo conferma:

Ma cosa sta succedendo??? Stipendi pagati al 20/30%. Ma queste atlete, che hanno percepito così poco, pensate si siano allenate il 20/30% dei giorni? Pensate che abbiano un contratto a prestazione? (ovvero tanto ti alleni, tanto giochi e tanto percepisci)?

Vi chiedo: secondo voi avrebbero mai firmato contratti ad inizio stagione sapendo di percepire tali percentuali rispetto al totale pattuito? Credete voi società, dirigenti, Lega e quanti altri che per il semplice fatto che siamo giocatrici e per la ragione che facciamo della nostra passione il nostro lavoro siamo tenute a tollerare qualsiasi cosa?

Noi dilazioniamo il nostro stipendio in 10 mensilità quando, ad una società, per iscriversi alla stagione successiva, è sufficiente aver pagato soltanto il 70% degli stipendi relativi al campionato precedente; e il nostro restante 30%?!?

“Rispetto alle sue compagne di squadra, con le quali siamo in ritardo nei pagamenti, Paola Croce era la giocatrice più in regola nella ricezione dello stipendio – continua il presidente – aveva già ottenuto quasi la metà dell’ingaggio. Ho parlato con lei e mi sembrava convinta di restare a Urbino, poi il giorno dopo inspiegabilmente se n’è andata”.

Come un fulmine a ciel sereno, la decisione dell’ atleta si è scagliato sulla Chateu d’Ax che ora si trova a giocare le ultime partite di campionato con una giocatrice in meno. “Continueremo con le ragazze della rosa come abbiamo fatto sabato sera contro Bologna– ha concluso il presidente- è stato un avvenimento sgradevole che verrà risolto in via legale”.

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Enrico Letta a Urbino: la diretta via Twitter del Ducato http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-online/enrico-letta-a-urbino-la-diretta-via-twitter-del-ducato/34451/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-online/enrico-letta-a-urbino-la-diretta-via-twitter-del-ducato/34451/#comments Tue, 12 Feb 2013 10:04:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34451 [continua a leggere]]]>

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Diritto allo studio, Sacchi: “Soldi per solo 700 borse, questo non è paese civile” http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-sacchi-soldi-per-solo-700-borse-questo-non-e-paese-civile/34415/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-sacchi-soldi-per-solo-700-borse-questo-non-e-paese-civile/34415/#comments Tue, 12 Feb 2013 09:12:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34415 [continua a leggere]]]> URBINO – Saranno 1.100 gli studenti che, pur avendone diritto, non avranno la borsa di studio in questo anno accademico. Il presidente dell’Ersu Giancarlo Sacchi ha espresso preoccupazione per il taglio dei finanziamenti al diritto allo studio. Intervenuto all’incontro di stasera cono Enrico Letta, Sacchi ha sottolineato come quest’anno si siano potute finanziare soltanto 700 borse a fronte di 1800 richieste, giudicando “una grossa lacuna” il mancato investimento sui giovani.

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Ersu unico, battaglia politica o economica: Regione contro territori http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/#comments Mon, 26 Mar 2012 17:09:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29560

Giancarlo Sacchi, direttore Ersu

URBINO – Non sono possibili mediazioni sulla questione dell’Ersu, o verrà accentrato o rimarrà così com’è, un ente autonomo gestito da ogni singolo ateneo, sembra di capire infatti che proposte alternative, a metà strada tra le due posizioni, non ce ne saranno. Domani il consiglio della Regione Marche deciderà sulla proposta di legge n. 145/2011 che prevede la modifica di gestione dell’Ente regionale allo studio.

Da una parte la proposta di legge appoggiata anche dal Presidente Gian Mario Spacca, dall’altra i sindaci delle città universitarie e i presidenti Ersu che lamentano la perdita di autonomia nella gestione delle risorse e, dunque, un venir meno dei servizi per il diritto allo studio degli studenti.

Prima di riprendere l’idea di un accentramento la Giunta regionale aveva offerto ai Comuni la gestione autonoma dell’ente, a loro spese. Ma, data la situazione delle amministrazioni locali, i sindaci hanno gentilmente declinato. Quindi la palla è tornata alla Regione, che è l’ente che mette i soldi e che quindi decide di avocare a sé la gestione.

Da qui le accuse del Presidente dell’Ersu Urbino, Giancarlo Sacchi, che vede la questione come “tutta politica”: burocrazia centrale e gerarchia decisionale da parte della Regione. “Se passerà la proposta tutto sarà deciso ad Ancona e dagli anconetani”.

AUDIO – Ascolta l’intervista a Giancarlo Sacchi

“Si va verso una soluzione che demolisce – continua Sacchi – quanto di buono fatto in questi anni. Non solo per il mondo universitario, anche per la città stessa e il suo tessuto economico-sociale.

Ma i tempi si allungano e domani potrebbe ancora esserci una fumata nera: “La commissione che sta seguendo la proposta di legge non ha ancora ultimato il documento – afferma l’assessore regionale con delega al diritto allo studio Marco Luchetti – immagino ci vorranno altre sedute prima di arrivare a una decisione.

AUDIO – Ascolta l’intervista a Marco Luchetti

“Le ragioni di fondo – assicura l’assessore Luchetti – sono esclusivamente economiche” i fondi ministeriali sono passati negli ultimi anni da 256 milioni di euro a 125 milioni di euro. “Le risorse per il diritto allo studio sono diminuite e dobbiamo razionalizzare le spese distribuendo in modo equo a tutti gli atenei i fondi regionali”

La proposta di legge appoggiata dalla maggioranza, nonostante divisioni interne e qualche distinguo, prevede la creazione di un Ersu centralizzato, gestito dalla Regione, composto da quattro direttori generali nominati dalla giunta, senza la presenza di una consulta.

Da qui le proteste del presidente dell’Ersu di Urbino Giancarlo Sacchi che sottolinea: “Tutto verrà burocratizzato in forma gerarchica. Sarà soltanto una questione politica di persone che non vivono e conoscono ogni singola realtà”.

Verrà meno il dialogo con una consulta, sostituita con un consiglio guidato dai sindaci delle città e i rappresentanti degli studenti. “Il rapporto con il territorio e gli studenti non verrà mai meno”, assicura Luchetti.

In effetti, Urbino sembra essere l’ateneo che da questo decentramento possa perderci di più. Insieme a Camerino ricevevano le quote maggiori dai fondi regionali, proprio per il loro connubio con il territorio, in particolare per l’accoglienza degli studenti. Sottolinea il Presidente dell’Ersu: “Si avrà un gran ridimensionamento di tutte le attività extra-didattiche e istituzionali che penalizzerà, a livello economico, il nostro territorio.

Il consiglio regionale deciderà se portare avanti la proposta di legge oppure decidere di riorganizzare gli enti e le risorse a disposizione della Regione senza accentrare la struttura. Domani l’ardua sentenza.

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http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/feed/ 0 Domani il Consiglio regionale deciderà sulla proposta di legge che promuove l'accentramento della gestione dell'Ente regionale allo studio, anche se con tutta probabilità il voto slitterà. Gli atenei e i sindaci si oppongono, Domani il Consiglio regionale deciderà sulla proposta di legge che promuove l'accentramento della gestione dell'Ente regionale allo studio, anche se con tutta probabilità il voto slitterà. Gli atenei e i sindaci si oppongono, a rischio servizi e strutture per gli studenti il Ducato no
L’Internazionale non decolla: tanta foresteria, pochi forestieri http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/#comments Sat, 24 Mar 2012 18:32:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29336 URBINO – Urbino come Oxford. È l’ambiziosa idea con cui, due anni fa, è nato il Collegio Internazionale. Una struttura in cui organizzare convegni e accogliere studenti provenienti da ogni parte del mondo. Il tutto in pieno centro storico, in quella vecchia Casa dello Studente dove gli universitari, vincitori di borsa, facevano la fila per ottenere un posto letto.

La ristrutturazione è costata 2.281.000 euro, di cui circa la metà stanziati dalla Provincia e il resto a carico dell’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario.

Dei vecchi bagni alla turca, delle cucine comuni e delle sale tv usate come luogo di ritrovo è rimasto solo il ricordo degli studenti che là hanno vissuto i loro anni migliori. Ora la maggior parte delle stanze sono singole, con il bagno e la tv in camera: un vero e proprio hotel a cinque stelle, con tanto di prima colazione compresa nel prezzo. Ma a quasi due anni di distanza dalla riapertura del collegio, l’internazionalizzazione dell’Ateneo sembra ancora lontana.

Nel 2011 solo per il 10 per cento la struttura è stata utilizzata per la convegnistica, con un totale di 138 persone ospitate, per lo più nel periodo primaverile ed estivo. Tra gli eventi il più importante è stato organizzato dalla Scuola di formazione delle Nazioni Unite, per istruire gli amministratori turistiche albanesi, sul modello marchigiano.

“Oggi il collegio è sfruttato solo parzialmente. Ci dovrebbero essere molti più convegni, essendo nata da un accordo fra Università ed Ersu proprio per favorire azioni comuni internazionali e valorizzare i rapporti dell’Ateneo con i giovani ricercatori e con i dottorandi. Infatti – ha detto il delegato rettorale agli studenti, Nicola Giannelli –  senza un cospicuo sviluppo dei rapporti internazionali le università italiane sono morte. Il collegio è una struttura di cui nessun altro Ateneo dispone”.

Ma gli studenti criticano questa scelta: “Urbino prova a buttarsi sulla convegnistica per sconfiggere il turismo mordi e fuggi e il problema degli iscritti che non decollano”, ha detto Rafael Campagnolo, dell’associazione C1 autogestita.

Sempre nel 2011 la vecchia Casa dello Studente ha ospitato 897 universitari e 207 docenti, attraverso il servizio di foresteria. “Possiamo rimanere al massimo per dieci giorni consecutivi e poi siamo costretti a trovare  un’altra sistemazione. D’altronde il prezzo non ci permetterebbe una lunga permanenza”, ha detto uno studente. Il costo di una camera va dai 18 ai 25 euro a notte, a fronte dei 10 – 16 del collegio del Colle.

“I ricavi derivanti dall’ospitalità del Collegio Internazionale hanno permesso di assegnare tutte le borse di studio in un momento critico come quello attuale. E  se prima era una sorta di ‘ghetto’ – ha affermato Giancarlo Sacchi, presidente dell’Ersu –  oggi è una struttura all’avanguardia. Ma per renderla a tutti gli effetti internazionale deve cambiare la cultura, anche perché organizzare convegni negli alberghi costa tanto”.

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Direttore Ersu Fortini: “Il Cibus nuova aula studio per studenti” http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/direttore-ersu-fortini-il-cibus-nuova-aula-studio-per-studenti/16931/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/direttore-ersu-fortini-il-cibus-nuova-aula-studio-per-studenti/16931/#comments Tue, 24 Jan 2012 18:00:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16931 [continua a leggere]]]> URBINO –  Il Cibus come aula studio. E’ la proposta, ricevuta dai rappresentanti degli studenti e che hanno diffuso con un comunicato, del direttore dell’Ersu Massimo Fortini per risolvere il problema dell’aula lettura del Collegio Internazionale, “su delega e proposta del presidente Giancarlo Sacchi”. Il Cibus è l’attuale mensa universitaria aperta per il pranzo. Gli studenti potrebbero usufruire così del servizio wireless e di un servizio ristoro con cibi e bevande. L’aula sarebbe aperta dalle 15, subito dopo la chiusura della mensa sottostante e mezz’ora dopo la chiusura del Cibus, fino alle 23. Ma sarà possibile ampliare l’orario.

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