il Ducato » gianluca carrabs http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » gianluca carrabs http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Regionali 2015: i quattro candidati di Urbino, “le nostre priorità per il territorio” http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-2015-i-quattro-candidati-di-urbino-le-nostre-priorita-per-il-territorio/73573/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-2015-i-quattro-candidati-di-urbino-le-nostre-priorita-per-il-territorio/73573/#comments Wed, 06 May 2015 15:53:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73573 I CANDIDATI PRESIDENTE / COME SI VOTA ]]> URBINO – Sanità, turismo e viabilità. Liste diverse ma priorità comuni per i quattro candidati urbinati alle prossime regionali del 31 maggioGianluca Carrabs, Raffaella Vagnerini, Piergiorgio Fabbri ed Elisabetta Foschi. I primi due appoggiano Luca Ceriscioli (Pd), mentre gli altri sostengono rispettivamente Gianni Maggi (Movimento5stelle) e il presidente uscente Gian Mario Spacca (Lista 2020). Le loro ricette per risolvere i problemi della regione sono molto simili e passano attraverso una valorizzazione delle eccellenze culturali e paesaggistiche del nostro territorio.

LEGGI: Una sfida a cinque per la presidenza della Regione

Gianluca-CarrabsGianluca Carrabs nato ad Avellino il 31/5/1976, vive ad Urbino dai tempi dell’università. È candidato con la lista Uniti per le Marche che sostiene Luca Ceriscioli

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Innanzitutto sarà fondamentale uscire dall’isolamento infrastrutturale presente sul territorio. Inoltre dobbiamo puntare sulle eccellenze del nostro territorio: dall’artigianato al design. Non possiamo competere con le grandi produzioni internazionali quindi vale la pena puntare sui mercati di nicchia e sul made in Italy.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Dobbiamo riuscire a valorizzare l’entroterra tanto quanto la costa. Per farlo è necessario un miglior collegamento tra le zone del Montefeltro e il resto della regione e del paese. Da questo punto di vista sono stati fatti passi avanti con la nuova ferrovia che speriamo di poter riattivare al più presto. Inoltre bisogna migliorare la manutenzione delle strade interne.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Lascio ad altri l’uso strumentale di queste notizie. I rimborsi non erano regolati quindi non si tratta di sperpero del denaro pubblico come nel caso di Roma. Credo che il vantaggio di Ceriscioli deirivi dall’omogeneità del centro-sinistra

imagePiergiorgio Fabbri nato ad Urbino il 26 giugno 1963. E’candidato con il Movimento5stelle che sostiene Gianni Maggi

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Innanzitutto la sanità. L’ultima riforma sanitaria ha danneggiato il sistema marchigiano. Tredici ospedali interni sono stati declassati e molte delle strutture che servono il territorio non sono state attivate. Bisogna cercare di alleggerire il carico di pazienti sostenuto dal solo ospedale di Urbino”.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Bisogna valorizzare l’entroterra non solamente attraverso il turismo culturale. Urbino deve sfruttare lo status di patrimonio dell’Unesco e potenziare la sua immagine così da attrarre anche le masse. Inoltre dobbiamo favorire le avanguardie tecnologiche come le start up nate dalla creatività degli studenti universitari. La città deve diventare un volano di sviluppo culturale”.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Ci credo relativamente e non so se lo scandalo influenzerà il voto. Quello che so per certo è che da inizio anno giro la provincia e le sensazioni sono molto positive. Ci danno intorno al 20% ma credo che potremmo anche migliorare le ipotesi dei sondaggi. Siamo l’unica alternativa per il futuro delle Marche.

download-(1)Elisabetta Foschi nata ad Urbino il 20/5/1973. È candidata con la lista Marche 2020 di Gian Mario Spacca

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Sanità, infrastrutture e lavoro. In particolare la difesa delle piccole e medie imprese sparse sul nostro territorio. Un concetto che non appartiene al dna della sinistra.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
Sono simili a quelle della regione. Un eventuale vittoria di Ceriscioli sarebbe dannosa per la città, da sindaco di Pesaro non si è mai occupato dell’entroterra. Ha sempre difeso l’ospedale unico, voleva spostare l’istituto tecnico di Urbino a Pesaro e voleva chiudere il tribunale”.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
Non credo ai sondaggi. Questo voto sarà un referendum tra chi sa solo consumare reddito prodotto da altri e chi vuole tornare a far produrre la regione.

downloadRaffaella Vagnerini, nata a Jesi nel 1972 ma cresciuta ad Urbino, è candidata con la lista del Pd a sostegno di Luca Ceriscioli

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Viabilità, dissesto idrogeologico e sanità. La condizione di molte strade del territorio è pessima. Spesso vengono proposti progetti per nuovi tratti, ma in realtà serve soprattutto il ripristino di quelle esistenti. In questo modo risponderemmo anche all’emergenza del dissesto idrogeologico che ha più volte investito il territorio.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Urbino deve svolgere un ruolo trainante per il Montefeltro grazie alle sue eccellenze: l’università, l’Ersu ed in generale le risorse culturali, paesaggistiche e turistiche.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Se il campione è rappresentativo credo siano affidabili. Sono meno convinta da quelli su internet. In ogni caso l’elettore può cambiare idea fino all’ultimo, quindi non darei nulla per scontato. Il vantaggio che Ceriscioli ha accumulato è dato dalla necessità di rinnovamento dopo i dieci anni della giunta Spacca e il suo cambio di posizioni da sinistra a destra. Non penso che le indagini sui rimborsi dei consiglieri influenzeranno il voto”.

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Un anno di Gambini: il “non politico” promosso (in parte) dalle opposizioni http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/un-anno-di-gambini-il-non-politico-promosso-in-parte-dalle-opposizioni/73172/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/un-anno-di-gambini-il-non-politico-promosso-in-parte-dalle-opposizioni/73172/#comments Wed, 06 May 2015 15:51:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73172 PRESIDIO EXPO La Data apre il 20 maggio: ma senza marciapiede]]> Il sindaco Maurizio Gambini

Il sindaco Maurizio Gambini

URBINO – In campagna elettorale si è definito “uomo del fare prestato alla politica”. E in effetti Maurizio Gambini è orgoglioso delle sue origini, come ha ripetuto anche al Ducato durante un faccia a faccia con la redazione al completo. Viene da una famiglia di piccoli agricoltori: sei sorelle e un fratello.

Un “non politico” che però siede in Consiglio comunale dal 1999. Eletto con i Democratici di sinistra, dieci anni dopo ha detto addio al suo partito formando una sua lista civica “Liberi per cambiare”, appoggiata dalle forze che per anni sono state la sua opposizione: Forza Italia e Ncd, ma anche Verdi e Udc. Una rottura in favore dei cittadini, ha sempre detto, contro un Pd che “continua a governare per i suoi interessi”.

Un’indipendenza che lo ha portato l’estate scorsa a essere eletto primo cittadino, abbattendo una delle roccaforti della sinistra, inviolata per quasi settant’anni, dal secondo dopoguerra. Al Ducato aveva detto, ricordando Enrico Mattei, “se diventassi sindaco la mia priorità sarebbe quella di ridare dignità alle forze produttive: commercio, artigianato, agricoltura, giusto peso all’impresa privata”.

Il municipio di Urbino

Il municipio di Urbino

È passato quasi un anno dall’8 giugno, giorno in cui ha vinto il ballottaggio con Maria Clara Muci, candidata del centrosinistra, ed è diventato sindaco. Ora è tempo di primi bilanci.

alcolOrdinanza anti-alcol

Il divieto di bere in piazza è il provvedimento di questa Giunta che più sarà ricordato. È il 16 ottobre quando Gambini firma un’ordinanza, poi diventata regola a gennaio, con con cui si vieta il consumo di alcool in luoghi pubblici e al di fuori dei locali per tre metri. Un provvedimento contro le notti brave del giovedì, voluto per contenere la movida urbinate mal sopportata dagli abitanti del centro storico. Nello specifico: non è possibile far uso di sostanze alcoliche all’aperto e – dalle 20:30 alle 7 – è vietato anche detenerle e trasportarle, pena 100 euro di multa.

Una mossa che ha causato non poche polemiche soprattutto tra i giovani che si sono visti privare della loro libertà. Da subito gli studenti hanno chiesto un tavolo di confronto con la giunta, ma hanno aspettato fino al 4 maggio. La linea del sindaco però non è cambiata: l’ordinanza non si tocca.

Dall’altra parte abitanti e baristi, nonostante il calo delle vendite degli alcolici, si dicono soddisfatti: la città è pulita, anche i bagni pubblici, la notte non si rimane svegli fino all’alba e il venerdì mattina non tocca imbattersi in cocci di vetro e sporcizia.

Ma c’è chi, come M5S e Verdi, ai divieti vuole aggiungere educazione ambientale. Pur riconoscendo la validità dell’ordinanza credono che la sola proibizione non basti a riqualificare la piazza. Contro il degrado del giovedì sera propongono cassonetti per la differenziata che in cambio della bottiglia diano un contributo, ad esempio un buono da spendere nei negozi del centro. Un fare ripreso dai paesi del nord Europa che innesca meccanismi positivi: “Deve esserci un riconoscimento: bisogna capire che l’ecologia è economia”, dice Gianluca Carrabs dei Verdi.

Vittorio_SgarbiRilancio culturale

Vittorio Sgarbi è per molti la vera novità di questa giunta. Con il suo spirito travolgente e spesso irriverente, è riuscito a portare all’ombra dei Torricini mostre capaci di attrarre centinaia di visitatori. Leonardo, Tintoretto, Artemisia Gentileschi, Prospero Fontana sono solo alcuni dei nomi giunti nella città ducale in mostre ed esposizioni. Importante anche l’apertura di un nuovo spazio culturale: la Casa della poesia. Anche se molti urbinati ancora non la conoscono, l’ex museo della città non solo ospiterà iniziative culturali, ma anche un archivio sonoro per ascoltare le voci di 100 poeti.

Per molti cittadini l’assessore a Rivoluzione, cultura e agricoltura è riuscito a sdoganare l’immagine di città rinascimentale e rilanciare Urbino grazie alle attività culturali. “In un periodo morto come Natale, dove la città si svuota, quest’anno abbiamo registrato 26mila presenze: tutto merito della Bella Principessa a Palazzo Ducale”, ha detto Gianluca Carrabs, Verdi. E dopo il periodo natalizio il ciclo di mostre pasquali, con quattro mostre, tra cui i nudi di Mannelli, che hanno creato molte polemiche perché esposti a ridosso della festa cristiana, e quello di Cleopatra.

Anche per il Movimento 5 Stelle la giunta sta lavorando molto in questa direzione, positive le aperture domenicali e le tante mostre giunte in città, ma sono le modalità a essere criticate: “Sgarbi porta gente ma non ha un programma preciso. Cosa lascerà in eredità? Niente. Una scelta personalistica non paga per il futuro”. Una grave pecca, secondo qualcuno, sta nei mancati accordi con gli operatori turistici: brochure fantasma e poca pubblicità, così si erano lamentati al Ducato gli albergatori.

Turisti in piazza Duomo

Turisti in piazza Duomo

Arriva la tassa di soggiorno

Il primo giugno entrerà in vigore la tassa di soggiorno. Sono più di 500 i Comuni che in tutta Italia hanno adottato l’imposta di pernottamento (o la tassa di sbarco).

Un punto su cui Gambini si è contraddetto, visto che aveva dedicato uno dei punti del suo programma elettorale a questo tema: “No alla tassa di soggiorno, che penalizzerebbe ulteriormente il già asfittico turismo urbinate!”.

Per alcuni la tassa è un peso per i turisti che vengono in città, soprattutto per Urbino che non vanta flotte di visitatori. “Non deve essere vista come una rapina, ma come una necessità”, ha detto l’assessore Sgarbi.

Non sono dello stesso parere però gli albergatori: “Positiva solo se il ricavato è investito nel turismo, non per tappare i buchi del bilancio”.

La Data di Urbino

La Data di Urbino

Data e spazi per studenti

L’aveva detto a febbraio al Ducato e così sarà. La Data riaprirà per Expo. Gambini l’aveva promesso anche prima di diventare sindaco: riaprire lo spazio e farlo diventare un luogo di cultura e arte, con l’esposizione di prodotti enogastronomici. Venticinque aziende del territorio venderanno in un “Bistrot” le loro prelibatezze, su modello Eataly.

Alle ex scuderie del duca però potrebbe toccare anche un altro ruolo. Essere la risposta a un altro grande problema della città: spazi ricreativi per gli universitari. Gambini ha aperto uno spiraglio agli studenti che da anni chiedono alle giunte che si susseguono, luoghi adeguati per cultura, arte e divertimento.

Una grande mancanza per una città nota non solo per le sua bellezza rinascimentale, ma anche per essere città-campus. Entro l’estate sarà indetto un bando, Gambini lo ha definito un “concorso di idee”, indirizzato alle associazioni degli studenti.

Galleria della vecchia ferrovia

Galleria della vecchia ferrovia

Viabilità e isolamento

La superstrada Fano–Grosseto e la ferrovia Fano–Urbino, sono le due grandi opere incompiute che riguardano la città ducale e la isolano dal resto del territorio. La prima non è più prioritaria per il ministero delle Infrastrutture. La seconda, inattiva da quasi 30 anni, sarebbe completamente da rifare. Con costi enormi.

Il sindaco si è sempre detto favorevole al ripristino della ferrovia chiusa nel 1987: “E’ un’infrastruttura fondamentale per il territorio, il suo valore, al di là dei costi, non è calcolabile: servizi, lavoro e turismo sono solo alcuni dei vantaggi”. E anche in regione si preoccupano che la ferrovia non cada nel dimenticatoio. Il presidente Gian Mario Spacca ha chiesto al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio la revoca del decreto di dismissione.

Sull’aspetto parcheggi: dal primo giugno entrerà in vigore la nuova ordinanza sulla viabilità del centro storico. Nella riorganizzazione le possibilità di parcheggiare dentro le mura diminuiscono: la sosta massima sarà di un’ora – contro i 40 minuti di attuali – e solo negli stalli, cioè dove i parcheggi sono disegnati (esclusi residenti, invalidi, commercianti che godono di agevolazioni). “Il centro storico deve ritrovare il suo decoro, bisogna limitare traffico e parcheggio e utilizzare le strutture predisposte, come Mercatale e Santa Lucia”.

Compravendita con Marche Multiservizi

L’operazione di compravendita di azioni con Marche Multiservizi

Marche Multiservizi

Il 12 dicembre si è conclusa l’asta pubblica che ha portato alla vendita di azioni per  1 milione e 300mila euro di Marche Multiservizi. Una mossa che ha permesso di chiudere il bilancio con un disavanzo di 1 milione e 700mila euro, rispettando così il patto di stabilità. Per alcuni soldi facili che hanno permesso di chiudere in attivo, ma a scapito della vendita di beni comuni. Una modalità che, come quella della vendita di immobili già fatta in passato, non porta investimenti e prospettive future. C’è chi propone come il M5S di prendere la strada degli acquisti collettivi: un crowdfounding di quote da parte dei cittadini, che diventano azionisti.

Rimane irrisolto il futuro dell’ex rudere Megas: restituito a Marche Multiservizi da Hera. Nei piani del sindaco Maurizio Gambini c’è l’intenzione di vendere l’immobile a un acquirente privato e riqualificare l’area in un centro di servizi. Un’operazione da 750mila euro (in azioni) con cui si prevede anche di risistemare il confinante magazzino comunale inagibile dal nevone del 2012.

Marche Multiservizi – aveva detto il sindaco al Ducatoprenderà in affitto circa 600 mq dei locali con un canone annuo di 140mila euro, per un minimo di 12 anni. Si parla di un investimento da 3 milioni di euro. Con questa operazione risparmieremmo 350mila euro di affitti, evitando così anche ai cittadini il problema di spostarsi in diverse zone della città per recarsi nei vari uffici”.

Intanto qualcosa è stato fatto. Il magazzino comunale adiacente al rudere, danneggiato dal nevone 2012, è stato ristrutturato e messo in sicurezza; a breve gli uffici per i lavori pubblici si trasferiranno lì, con un risparmio di 18mila euro di affitto annuo pagati a un privato.

Il quartiere di Ponte Armellina, Urbino 2

Il quartiere di Ponte Armellina, Urbino 2

Urbino due

Ponte Armellina (noto a tutti come Urbino due) è un quartiere a poco più di 15 chilometri dal centro storico, e che da numerose giunte aspetta di essere riqualificato. Una zona isolata famosa tra gli urbinate per essere centro di delinquenza e spaccio, spesso ignorata, ma che vive nel disagio: case degradate, nessun esercizio commerciale o attività, manca anche il pulmino per i bambini delle elementari, costretti a fare un chilometro a piedi.

Ora il via ai cantieri dovrebbe esserci quest’estate. Con l’ok del Ministero Infrastrutture e Trasporti, che ha assegnato quattro milioni di euro, l’amministrazione comunale si prepara a risolvere problemi urbanistici: illuminazione, fogne e marciapiedi. Il Comune con l’Erap ha anche deciso per l’acquisto di alcuni immobili, un prezzo tra 9mila e 10mila euro, considerato il loro valore sul mercato tra gli 8-15mila euro.

Il consiglio comunale di Urbino

Il consiglio comunale di Urbino

Le critiche dalle opposizioni

L’impegno di questa giunta è evidente per le altre forze politiche. A partire dalle piccole cose come l’arredo urbano, taglio dell’erba, strade, polizia. Manca però – secondo i consiglieri di opposizione in Consiglio – una strategia sul futuro della città, come il rilancio dell’occupazione, la ripopolamento del centro storico e l’incentivazione del commercio. Insomma: cose positive anche su turismo e cultura, ma manca “una visione integrata”, nelle parole di Federico Scaramucci, segretario del Pd di Urbino.

Una mancanza sottolineata  dal Movimento 5 Stelle è la gestione di Ca’ Lucio. Per il sindaco è importante mantenere la vigilanza e apprezza la conduzione della passata giunta. La discarica è strettamente collegata alla raccolta differenziata: “Il Comune ha interesse perché ci siano più rifiuti (perché in gestione a Marche Multi Servizi, ndr) e quindi non investe nella raccolta differenziata”.

Questo costa agli urbinati 14 euro in più per tonnellata in bolletta, denuncia Emilia Forti, capogruppo pentastellato, a causa del mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, come previsto da legge nazionale. E sulla chiusura, uno degli obiettivi di Gambini è di dismetterla entro fine legislatura, le opposizioni sono scettiche: prima di sette anni non si può chiudere secondo quanto dice il sindaco.

Urbino, piazza Duomo

Urbino, piazza Duomo

In tema di rivalutazione del centro storico, da segnala la vicenda delle “residenze di qualità“, un progetto presentato ma che ha cambiato volto per mancanza di fondi. Il piano “Kit Urbino” doveva mettere a disposizione degli universitari alloggi e stanze decorosi a un prezzo ragionevole: adesso invece sarà dedicato ai turisti. Il progetto prevede il recupero e la ristrutturazione di alcuni appartamenti e stanze che si trovano al massimo a 200 metri dal centro storico della città.

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Gianluca Carrabs in corsa per le regionali: “Rappresenterò il territorio di Urbino” http://ifg.uniurb.it/2015/04/13/ducato-online/gianluca-carrabs-in-corsa-per-le-regionali-rappresentero-il-territorio-di-urbino/70516/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/13/ducato-online/gianluca-carrabs-in-corsa-per-le-regionali-rappresentero-il-territorio-di-urbino/70516/#comments Mon, 13 Apr 2015 16:39:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70516 Carrabs 1URBINO – Gianluca Carrabs torna in campo: il presidente onorario della Federazione dei Verdi delle Marche ha annunciato infatti la sua candidatura alle prossime elezioni regionali. “Mi candido perché nelle Marche non ci siano più territori di serie A e territori di serie B”, ha affermato l’ex assessore regionale che sarà capolista di “Uniti per le Marche”, gruppo nato dall’unione di Verdi, Idv, Psi e liste civiche a sostegno del candidato presidente Pd Luca Ceriscioli.

Secondo Carrabs, infatti, ci sono state evidenti disparità nel modo in cui gli attuali amministratori regionali hanno trattato le diverse zone delle Marche, privilegiando la costa rispetto all’interno e dividendo in due l’entroterra, con la creazione di un’Area pilota del “Basso Appennino pesarese e Alto Appennino anconetano”. Questa zona beneficia di una quota dei 625 milioni di euro stanziati per le Marche dal Fondo sociale europeo (Fse) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e destinati a finanziare progetti a sportello per promuovere il rilancio economico. All’opposto, l’entroterra dell’alto pesarese, dal comune di Pergola al confine con l’Emilia-Romagna, resta tagliato fuori dalla possibilità di usufruire di questi fondi.

“La disparità di trattamento – afferma Carrabs – è dovuta all’assenza di un rappresentante di questo territorio in Consiglio regionale”. Tra gli obiettivi della sua candidatura c’è anche la riattivazione della ferrovia Fano-Urbino: “È un’operazione necessaria – dichiara l’ex assessore – e i prossimi amministratori dovranno tenere conto delle forti prese di posizione da parte dei sindaci che hanno approvato ordini del giorno in favore della riapertura della tratta”.

Nel programma del presidente onorario dei Verdi ci sono poi la manutenzione del territorio regionale, dalla costa all’interno, “l’unica grande opera pubblica da attuare”, secondo Carrabs, e la riconversione del modello di sviluppo della Regione. “Il modello delle piccole imprese è esaurito – conclude – dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze e vocazioni naturali”.

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Urbino ospita il Consiglio nazionale Slow Food Italia, dal 13 al 15 marzo http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/urbino-ospita-il-consiglio-nazionale-slow-food-italia-dal-13-al-15-marzo/67624/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/urbino-ospita-il-consiglio-nazionale-slow-food-italia-dal-13-al-15-marzo/67624/#comments Tue, 10 Mar 2015 17:12:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67624 Da dx: Ugo Pazzi, Maurizio Gambini, Gianluca Carrabs, Giovanni Pagnoni

Da sx: Ugo Pazzi, Maurizio Gambini, Gianluca Carrabs, Giovanni Pagnoni

URBINO – Nel fine settimana il Montefeltro sarà il territorio di riferimento per la cultura eno-gastronomica italiana. Dal 13 al 15 marzo si riunirà a Urbino il Consiglio nazionale di Slow Food Italia. In contemporanea, spazio alla tradizione, con un mercato della biodiversità e una mostra dedicata all’agricoltura d’altri tempi.

L’annuncio è stato dato il 10 marzo, con una conferenza stampa nell’ex sala consiliare del Municipio. Si tratta dell’evento più importante che l’associazione organizza durante l’anno, come ha spiegato Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (Assam). Durante l’assemblea nazionale, i membri di Slow Food decideranno le “politiche di indirizzo” da portare avanti. Si tratta, quindi, di un incontro che ha uno scopo organizzativo. Insieme al Consiglio nazionale, ci sarà la riunione della Conferenza delle Regioni, composta dai presidenti delle diverse sedi regionali dell’organizzazione.

Fondata in Piemonte nel 1986 da Carlo Petrini, Slow Food è oggi un’associazione internazionale no profit  “impegnata a ridare il giusto valore al cibo”. I punti cardine della sua attività sono: rispetto di chi produce, armonia con ambiente ed ecosistemi e attenzione alle tradizioni dei territori. Il fine è quello di avere un’alimentazione “buona, pulita e giusta per tutti”.

Ospitare l’evento a Urbino “è un vanto per la città”, ha detto il sindaco Maurizio Gambini, che ha sottolineato l’importanza della “nostra cultura del cibo come modo di vivere” e come modello da seguire. L’area del Montefeltro non era quella designata per ospitare l’evento, almeno in un primo momento. Il Consiglio nazionale Slow Food doveva riunirsi in Umbria. “Siamo riusciti a portarla a Urbino”, ha affermato il presidente del Legato Albani Giovanni Pagnoni. Si è arrivati al risultato perché c’è “una proposta territoriale di qualità”. A spiegarlo è stato Ugo Pazzi, presidente di Slow Food Marche. “Hanno scommesso su di noi – ha proseguito Pazzi – questo grazie anche alle connessioni con il tessuto imprenditoriale e con le amministrazioni”.

La maggior parte delle iniziative si terranno al Collegio Raffaello e Giovanni Pagnoni ha illustrato il calendario delle attività. Si partirà nel pomeriggio di venerdì 13 marzo. Dopo un’apertura, sempre al Collegio Raffaello, è prevista per le 18,30 una visita al Museo del Gabinetto di Fisica dell’Università di Urbino. Nello stesso ambiente, ci sarà una ricostruzione virtuale dello Studiolo del Duca di Montefeltro (quello originale è al Palazzo Ducale). Gli ospiti visiteranno poi l’Urbino Resort, premiato alla Borsa internazionale del turismo di Milano come migliore villaggio eco compatibile d’Italia.

Il giorno successivo, sabato 14, ci sarà l’inaugurazione di un mercato tenuto da 10 agricoltori che hanno scelto di custodire la biodiversità agraria della Regione e l’apertura di un museo storico dell’arte contadina. Una possibilità per scoprire, o per ricordare, quelli che erano i vecchi strumenti per lavorare la terra: dall’aratro al trattore, passando per il carretto. Sempre nel palazzo del Collegio ci sarà la riunione dell’associazione, con gli interventi del presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini e dell’assessore alla rivoluzione di Urbino Vittorio Sgarbi. Dopo una pausa pranzo con le produzioni del Consorzio Marche Bio, ci sarà una visita all’Oratorio di San Giovanni e alla casa di Raffaello. Per concludere la seconda giornata, i circa 75 membri di Slow Food presenti saranno ospitati al Palazzo Ducale per una cena.

Il gruppo di rappresentanti dell’associazione tornerà al Palazzo il giorno successivo, 15 marzo, per visitare le mostre all’interno dopo aver chiuso l’assemblea. Il pubblico potrà visitare il mercato e la mostra delle tradizioni agricole sia sabato che domenica.

“Per la prima volta organizziamo un Consiglio nazionale e lo facciamo nell’anno dell’Expo”, ha commentato Ugo Pazzi. Oltre all’iniziativa, Slow Food Marche registra un altro traguardo dopo che, a febbraio, il numero di tesserati regionali è arrivato a quota 1000. Il sindaco Gambini ha confermato che tutti gli eventi in programma saranno a “costo zero” per il Comune. “Come dire di no a Urbino?”: una domanda-slogan che Gianluca Carrabs ha scelto a pochi minuti dalla chiusura della conferenza di presentazione in Municipio.

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Chi sta con chi: le posizioni del centrosinistra urbinate sulle primarie regionali http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/chi-sta-con-chi-le-posizioni-del-centrosinistra-urbinate-sulle-primarie-regionali/66060/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/chi-sta-con-chi-le-posizioni-del-centrosinistra-urbinate-sulle-primarie-regionali/66060/#comments Mon, 23 Feb 2015 17:19:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66060 primarie-pd

URBINO – Sarà una settimana di passione per il centrosinistra marchigiano che lunedì 2 marzo, dopo le primarie, avrà il suo candidato presidente per le elezioni regionali. E mentre i tre contendenti, Luca Ceriscioli, Pietro Marcolini e Ninel Donini, girano le Marche in cerca di voti, il Pd urbinate annuncia la propria neutralità.

A farlo è il segretario locale del partito, Federico Scaramucci: “Il Pd di Urbino non si schiererà ufficialmente con nessuno dei tre – ha detto – e si farà garante di questo percorso per ottenere la massima partecipazione. Le primarie sono un utile strumento di coinvolgimento ed è importante mantenere una posizione neutrale per assicurarne il regolare svolgimento”. Tuttavia all’interno del partito c’è chi si è schierato apertamente: “Ho chiesto io stesso agli urbinati di fare campagna elettorale per uno o per l’altro portando idee perché è positivo che in un gruppo ognuno contribuisca – ha continuato il segretario – ma, a primarie finite, sarà necessario che tutti tornino a collaborare per l’obiettivo comune”.

Scaramucci ha poi sottolineato le richieste fatte ai due candidati proposti dal Pd, Ceriscioli e Marcolini, nel corso degli incontri per la presentazione dei loro programmi organizzati a Urbino: “C’è un’esigenza di rappresentanza del territorio e ci sono temi prioritari come lavoro, sanità, viabilità e diritto allo studio che necessitano di essere trattati il prima possibile. Per questo dal 2 marzo cominceremo anche a ragionare su una candidatura per il Consiglio regionale che venga dalla zona del Montefeltro e dell’Alto Metauro”. Infine, in merito alla nota vicenda della tratta ferroviaria Fano – Urbino: “La priorità è quella di migliorare i collegamenti con tutto il territorio e qualsiasi strumento possa aiutarci a farlo è importante. Come ho già detto in Consiglio comunale, se i nuovi amministratori troveranno i finanziamenti e i progetti adeguati, ben venga il ripristino. Tuttavia, qualunque cosa accada, non accetteremo l’accantonamento della questione dopo le elezioni, perché questo sarebbe segno di una strumentalizzazione a scopo elettorale.

Si mantiene neutrale anche l’ex sindaco di Urbino, Giorgio Londei, che ha deciso di non schierarsi apertamente a favore di nessuno, mentre Piero Sestili, in corsa lo scorso anno alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco, si è dichiarato forte sostenitore di Ceriscioli: “Sono quello che si è esposto maggiormente – ha detto – e 20 giorni fa ho dato vita a un comitato elettorale per lui. Ho una stima per il lavoro che ha svolto come sindaco di Pesaro e penso che rappresenti la discontinuità nel partito. In un certo senso mi sembra di rivivere la mia esperienza politica guardando la sua”. Sestili ha anche paragonato l’attività di Ceriscioli a quella del premier Matteo Renzi: “Dieci anni come sindaco di una città come Pesaro sono una bella palestra e se Renzi, da sindaco di Firenze, è riuscito a diventare presidente del Consiglio penso che anche Luca potrebbe trasformarsi in un buon presidente della Regione”. Apprezzamento, infine, anche per il programma politico di Ceriscioli, definito “non dissimile da quello di Marcolini, ma con diversi spunti interessanti in più”.

Da Urbino arriva anche la voce di Gianluca Carrabs, presidente onorario della Federazione dei Verdi delle Marche, uno dei partiti della coalizione regionale di centrosinistra: “I Verdi ovviamente lasciano libertà di scelta a tutti i propri elettori. Io, però, ho avuto la possibilità di verificare personalmente come Marcolini lavora durante la mia esperienza in Regione e dico che con lui si parte correndo. Questa è la motivazione che mi spinge a sostenerlo”.

Secondo Sestili l’atmosfera in campagna elettorale per queste primarie di coalizione è più serena rispetto a quelle di un anno fa. “L’anno scorso c’era quasi un clima di sangue ma questa volta siamo tutti più tranquilli”.

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Contrade in corteo a Urbino per il Carnevale 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/02/16/ducato-online/contrade-in-corteo-a-urbino-per-il-carnevale-2015/65418/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/16/ducato-online/contrade-in-corteo-a-urbino-per-il-carnevale-2015/65418/#comments Sun, 15 Feb 2015 22:09:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65418 FOTOGALLERIA - Urbino ha festeggiato il Carnevale con un lungo corteo popolato da personaggi storici, cinematografici e ispirati alla cucina. Protagoniste le contrade che hanno sfilato da Porta Santa Lucia fino a piazza della Repubblica dove li attendeva Capitan Uncino. Premiati i contadini di Mazzaferro per i costumi più belli. I dolci da colazione di Piansevero il gruppo "più estroso"]]> Maschere "minion" dal cartone animato "Cattivissimo Me"

Maschere “minion” dal cartone animato “Cattivissimo Me”

URBINO – A Porta Santa Lucia il silenzio del primo pomeriggio viene rotto da colpi di tamburi che arrivano da lontano. Un gruppo di centurioni romani procede verso l’ingresso della città.  Poco dopo, una folla viola di grappoli d’uva cerca di riunirsi vicino al proprio fattore. Intorno a tutti gira un uomo gobbo col naso a punta accompagnato da un piccolo esercito di mostriciattoli gialli, i ‘minion’ di Cattivissimo Me.

Sono tutti attesi in piazza della Repubblica da Capitan Uncino, interpretato dal presentatore Giuseppe Biancalana, pronto a farli sfidare a colpi di maschera. E’ la Urbino più fantasiosa quella che ha animato il Carnevale in Piazza 2015, organizzato dal Comune insieme all’Associazione delle Contrade. Per tutto il pomeriggio di sabato 14 febbraio gli abitanti delle diverse zone della città, insieme agli studenti del liceo, si sono trasformati in personaggi storici e fiabeschi.

Prima della ‘gara’, c’è tutto il tempo per una parata per le vie della città. In testa, alla guida  del corteo ci sono gli antichi romani, che da Santa Lucia scendono lungo via Bramante in assetto da guerra. Inscenano lo scontro tra Roma e i Galli di Brenno del 390 a.C.. “Ogni classe rappresenta una legione – spiega Gaspare Minaudo, docente del liceo delle scienze umane “Baldi”, che indossa l’armatura da guerriero – Il messaggio che vogliamo trasmettere non è di conflitto, ma di difesa dei valori”. I centurioni sono accompagnati da donne vestite in abiti d’epoca. Costumi creati dagli stessi studenti. “Durante un laboratorio abbiamo tagliato i tessuti e cucito”, dice una ragazza, nei panni di una donna romana. “Siamo anche guerriere” afferma un’altra, mentre mostra il suo elmo fatto a mano. Nei panni dei centurioni, anche i cittadini delle frazioni di Gadana e Valbona. Ai lati della strada, i curiosi scattano foto e sorridono insieme ai bambini divertiti dalle performance.

Non tutti sono così belligeranti. “John Stravolto”, versione attempata del Danny Zuko di Grease si concede un ballo insieme alla sua bella, Sandy, prima di unirsi al corteo. La musica proviene dalla loro Ape azzurra. Accanto ai due, anche la coppia di protagonisti giovani. Fanno parte del gruppo della contrada Monte che viene scortato da due centauri in moto anni ’50. Una grossa ghigliottina ‘insegue’ Maria Antonietta. Si tratta delle 21 maschere di Valbona, direttamente dalla Rivoluzione francese, con Robespierre, le guardie e i popolani. La contrada Mazzaferro sceglie le tradizioni della terra: i bambini fanno i grappoli d’uva grazie a palloncini viola e gli abitanti interpretano i contadini e il fattore. Una vendemmia originale, visto che sotto ai panni delle pigiatrici ci sono, in realtà, gli uomini della contrada. “Il viola ricorda il colore di Mazzaferro – spiega il vicecapo contrada Gabriele Lani, trucco pesante, bionda parrucca e vecchi vestiti da contadina – Per lavorare ai costumi ci siamo ritrovati nel salone parrocchiale, per circa un mese e mezzo”.

Al Carnevale di Urbino le buone forchette non mancano. La contrada di San Bernardino fa sfilare 48 figuranti con i vestiti tempestati da diversi tipi di pasta e raffiguranti i monumenti della città. A guidarli, un cuoco e il suo pentolone, lo stesso usato per i cenoni in contrada. Più numeroso il gruppo di Piansevero. Per loro la colazione è fondamentale. In 50 si esibiscono interpretando i biscotti e le merendine più amati, scortati da tazze, caffettiera, bottiglia di latte e da un barattolo di crema alle nocciole.

Durante il cammino strani esseri gialli si muovono cercando di non scontrarsi. Il loro punto di riferimento è un uomo calvo, con la gobba e il naso appuntito. Sono i ‘minion’ del film d’animazione Cattivissimo Me e dentro ai costumi di gommapiuma ci sono gli abitanti di Lavagine. “Siamo una ventina – dice il capocontrada Michele Bianchini - Io sono vestito da “evil minion”, l’antagonista. Per lavorare ai costumi ci siamo riuniti nella nostra sede”. La banda bassotti si fa fotografare mentre sventola in aria le banconote pescate dentro ai sacchi marroni. Si tratta dei cittadini della Piantata. Il colpo alla “banca dei marpioni” è stato messo a segno, anche se due guardie restano alle loro calcagna.

San Polo fa arrivare ‘in volo’ fino a Urbino direttamente Mary Poppins con il suo immancabile ombrellino. Il nero fuliggine degli spazzacamini che la accompagnano è lo stesso della contrada. Di tutt’altro tono la contrada Hong Kong: i colori esplodono sui tessuti dei costumi della “Compagnia dell’arcobaleno”. Alla chiusura del corteo c’è un’istituzione del divertimento al bar: il biliardino. Questa volta, sono gli urbinati della contrada Duomo a mettersi al posto degli omini rossi e blu. Nasce così il ‘biliarduomo’, versione umana (king size) del calciobalilla.

Tra i flash, gli sguardi sorpresi e le performance, i gruppi arrivano in piazza della Repubblica, dove li attende Capitan Uncino. I centauri di Grease continuano a rombare con le moto, gli antichi romani si prestano agli obbiettivi delle macchine fotografiche e Maria Antonietta scruta il pubblico osservando dalla sua mascherina dorata. Alle spalle del palco, Palazzo Albani, presidiato da due amazzoni alte quasi quattro metri.

In aria caramelle, coriandoli e stelle filanti. Ogni contrada sale sul palco, si presenta e tenta di convincere la giuria a farsi votare. La fila di giudici è composta da Giovanni Pagnoni (presidente del Legato Albani), Simona DentiGianluca Carrabs (amministratore unico Assam), Giovanni Volponi (Pro Urbino) ed Enrico Magnanelli (consigliere comunale).

Alla fine dei giochi, i giurati sono stati conquistati dalla piccola folla di grappoli d’uva interpretati dai bambini di Mazzaferro. A loro, ai contadini e al fattore è andato il premio di “Gruppo mascherato più bello”. I “più organizzati” sono al Duomo e sono stati premiati dal vicesindaco Maria Francesca Crespini. La terza coppa l’ha consegnata Giovanni Pagnoni ai biscottini della prima colazione (contrada Piansevero) riconosciuti come “i più estrosi”. La Rivoluzione inscenata sul palco con l’annuncio della ghigliottina per la regina di Francia ha fatto vincere il titolo di contrada “più intellettuale” a Valbona. Giovanni Volponi ha assegnato il premio simpatia al gruppo “di che pasta sei?” (San Bernardino). Il gruppo di Grease (contrada Monte) ha ricevuto il premio speciale della giuria. Il titolo di “Gruppo più colorato” non poteva non andare alla Compagnia arcobaleno di Hong Kong che durante tutta la parata ha ‘abbagliato’ il pubblico di questo Carnevale urbinate.

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