“E’ solo una prima fotografia che sarà poi presentata alle istituzioni locali e all’assessorato delle Attività produttive della Regione Marche – hanno detto il presidente provinciale e vicepresidente nazionale Cna Giorgio Aguzzi e il segretario provinciale Camilla Fabbri – Non si tratta, come molti credono, di richieste di risarcimento danni. L’impresa sarà inserita in una lista di aziende danneggiate per maltempo – spiegano Aguzzi e la Fabbri – che verrà poi valutata dall’Ente regionale e, una volta trovate risorse e fondi straordinari, costituirà la base per un’eventuale compensazione economica dei danni”.
Tante sono le aziende ancora ferme, alcune addirittura non potranno riprendere la loro attività prima di alcuni mesi.
La provincia più colpita è stata quella di Pesaro e Urbino, con gravi danni in tutti i settori, per questo serve un aiuto da parte di tutte le istituzioni. A confermare questi dati è anche il presidente provinciale della Cna Giorgio Aguzzi: “Fra la prima e la seconda seconda ondata di maltempo il 30-40% delle imprese è stato costretto a sospendere l’attività per oltre 10 giorni, i danni possano arrivare 60 milioni di euro.
I settori più colpiti sono quelli della meccanica e della manifattura (mobile, tessile). Completamente paralizzata le attività dell’edilizia (chiusi tutti i cantieri della provincia) e quelle dell’autotrasporto con molti camion ancora bloccati che non riescono a mettersi in viaggio a causa delle condizioni delle strade.
“Si tratta di danni gravissimi – conferma anche il segretario della Cna, Camilla Fabbri – che mette ulteriormente in difficoltà il sistema della piccola e media impresa pesarese già alle prese da almeno due anni con una crisi fortissima. Per questo chiediamo aiuto alle istituzioni locali e nazionali per considerare l’opportunità di finanziamenti straordinari per le aziende colpite dai danni e, in prima battuta, un congelamento o lo slittamento dei pagamenti delle scadenze fiscali”.
“Chiederemo un aiuto al Governo, ma utilizzeremo le risorse non impiegate per l’alluvione nel 2010″, ha risposto nel tavolo verde fra Regione e imprese l’assessore alle Attività produttive della regione Marche Sara Giannini. “Per far fronte ai danni subiti dalle imprese intendiamo utilizzare i fondi europei contro le calamità naturali e quelli non utilizzati – spiega l’assessore – ma chiederemo anche al governo Monti una proroga dei pagamenti di Inail e Inps per le imprese”.
Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha scritto al Presidente del Consiglio Mario Monti e chiederà uno slittameno dei pagamenti di Inail, Inps e dei versamenti all’Agenzia delle entrate per tutte le imprese.
L’assessore all’Agricoltura Paolo Petrini chiede al Ministero l’aumento dei fondi per le calamità naturali in agricoltura, ma oltre a queste richieste non mancherà il sostegno della Regione con un programma di sviluppo rurale adeguato ad una situazione in cui quasi tutta la produzione agricola è andata perduta.
I settori più colpiti sono quelli della meccanica e della manifattura (mobile, tessile). Completamente paralizzata le attività dell’edilizia (chiusi tutti i cantieri della provincia) e quelle dell’autotrasporto con molti camion ancora bloccati che non riescono a mettersi in viaggio a causa delle condizioni delle strade.
“Si tratta di danni gravissimi – dicono Giorgio Aguzzi e il segretario della Cna ,Camilla Fabbri – che mettono ulteriormente in difficoltà il sistema della piccola e media impresa pesarese già alle prese da almeno due anni con una crisi fortissima. Per questo chiediamo aiuto alle istituzioni locali e nazionali per considerare l’opportunità di finanziamenti straordinari per le aziende colpite dai danni e, in prima battuta, un congelamento o lo slittamento dei pagamenti delle scadenze fiscali”.