il Ducato » giovanni darconza http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giovanni darconza http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sub-Urbinoir, al via la tre giorni dedicata al romanzo nero. Con la speleologia protagonista http://ifg.uniurb.it/2013/11/26/ducato-online/sub-urbinoir-al-via-la-tre-giorni-dedicata-al-romanzo-nero-con-la-speleologia-protagonista/51998/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/26/ducato-online/sub-urbinoir-al-via-la-tre-giorni-dedicata-al-romanzo-nero-con-la-speleologia-protagonista/51998/#comments Tue, 26 Nov 2013 16:50:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51998 urbinoirURBINO  – Una neonata collana di libri, una caccia al TesHorror e un Viaggio al centro della Terra (muniti di occhiali 3d). Sono solo alcune delle novità della quarta edizione di Urbinoir, la tre giorni dell’università di Urbino che, da mercoledì 27 a venerdì 29, tingerà la città ducale di tutte le declinazioni del genere noir, dalla letteratura al cinema e alla musica. Ma quest’anno c’è una new entry, o meglio un aspetto che si eleva a chiave di lettura dell’intero festival: la speleologia e il sottosuolo. Non a caso quest’anno la manifestazione si intitola Sub-Urbinoir, per approfondire le infiltrazioni continue tra scienza e immaginario popolare.

Il primo appuntamento è mercoledì alle 10 a palazzo Petrangolini, sede del dipartimento di Studi internazionali (Disti), per dare il via ad una giornata che avrà come protagonisti l’omaggio a Franca Rame, il concerto del violinista Michele Bartolucci e soprattutto lo scrittore di Comacchio Marcello Simoni. Quel Simoni che, dopo aver partecipato alla scorsa edizione del festival, a Urbino ha deciso di dedicare il suo thriller storico I sotterranei della Cattedrale, ambientato tra le colline di un Montefeltro di fine ‘700. Vincitore del premio Bancarella, Simoni torna ad Urbino dopo aver appena sfornato L’isola dei monaci senza nome.

La speleologia è invece protagonista della mattinata di giovedì 28, tra le origini scozzesi della geologia e gli “Speleotemi: tra scienza e leggenda” (dalle 10 a palazzo Petrangolini). Ma andare alla ricerca dei segreti della terra è possibile anche tuffandosi nelle pagine di grandi scrittori, aspettando “L’emozione dell’inaspettato: il sottosuolo nell’immaginario di Poe, Verne e Lovecraft” (dalle 15 sempre nella sede del Disti). Dalla letteratura al cinema, con proiezione e discussione del film in 3d di Eric Brevig Viaggio al centro della terra, ispirato al romanzo fantastico di Jules Verne (dalle 21 al centro culturale Golem).

Ma soprattutto, giovedì è anche la giornata di presentazione di Urbinoir Studi, la nuova collana a cura dei docenti e dei ricercatori dell’università di Urbino Alessandra Calanchi, Giovanni Darconza e Jan Marten Ivo Klaver, assieme alla ex studentessa della Carlo Bo e attuale direttrice editoriale della Aras Edizioni di Fano Federica Savini. Un progetto che dimostra, più di tutto il resto, come questa manifestazione sia cresciuta e si sia radicata, dopo essere nata quasi per gioco, ispirata a una giornata di studi dedicata a Sherlock Holmes che per tre anni si è tenuta a Pesaro. Un progetto che prende il via con il libro di Giovanni Darconza (autore de Il ladro di parole) Il detective, il lettore e lo scrittore, già pubblicato a settembre 2013 da Aras Edizioni e dedicato al genere letterario del giallo metafisico.

Dulcis in fundo, per tutti quelli a cui nel frattempo fosse venuta fame, la cena noir con delitto che dalle 20.30 di sabato 29 concluderà la kermesse. L’appuntamento è all’agriturismo Ca’ Mignone, dove tra una portata e l’altra gli attori di TesHorror insceneranno un delitto su cui gli invitati, divisi a squadre, dovranno indagare per scoprire il nome dell’assassino. Attraverso una caccia al tesoro in perfetto stile noir.

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“Il ladro di parole”, i bambini di Gadana diventano piccoli autori http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/il-ladro-di-parole-i-bambini-di-gadana-diventano-piccoli-autori/51800/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/il-ladro-di-parole-i-bambini-di-gadana-diventano-piccoli-autori/51800/#comments Mon, 25 Nov 2013 14:15:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51800 8URBINO – Ci sono la scimmietta Priscilla e il cane Circe, il cattivo Dagon Sinistro e la banda dei briganti coraggiosi. Sono solo alcuni dei personaggi del libro Il ladro di parole, presentato domenica 24 novembre alla libreria Montefeltro Libri di Urbino. Quasi cento pagine nate dalla creatività e dal lavoro di 17 bambini, quelli della V elementare dell’istituto Pascoli di Gadana. Ogni sabato mattina, da ottobre a dicembre del 2012, hanno partecipato al laboratorio di scrittura organizzato dalla maestra d’italiano Maria Cecconi e da Giovanni Darconza, che oltre ad essere il papà di uno degli alunni è docente di letteratura spagnola all’università di Urbino. È stato lui a proporre l’idea da cui poi si è sviluppata la trama del libro e, anche se non si riconosce più di tanto in questo ruolo, è  l’autore ufficiale del testo.

Sabato dopo sabato sono nati così gli abitanti di Parolandia, una città immaginaria che sorge su un’isola, ma che i bambini hanno costruito con continui riferimenti ad Urbino: “Ci sono le mura storiche e l’università, perché il loro pensiero va sempre e comunque alla città in cui sono nati”, spiega Darconza. Ma Parolandia, a differenza di Urbino, custodisce il deposito di parole, spartite tra diverse stanze a seconda della loro importanza e del loro ruolo. Ci sono i neologismi, le parole usurate o danneggiate, quelle dimenticate e quelle principali come Dio, donna e uomo, custodite da 30 password. Se una di loro viene rubata scompare per sempre dal vocabolario e dalla coscienza delle persone e così, dopo il furto di una parola da parte di Dagon Sinistro, nessuno a Parolandia parla d’altro. Proprio attorno a quest’evento è costruito il giallo linguistico dei bambini di Gadana, che hanno dovuto descrivere la parola rubata senza mai utilizzarla. Una parola che non sarà svelata neanche nell’ultima pagina, perché il compito di individuarla è interamente affidato al lettore.

“Questo lavoro è stato un esercizio molto utile – racconta la maestra – che ci ha permesso di usare il circle time (lavoro in cerchio di tutti gli alunni, ndr) come fase creativa e lessicale”. Per poi continuare a coppie, “perché in gruppi numerosi si rischia sempre di escludere qualcuno”. In questo caso non è successo e nei protagonisti del libro ci sta un pezzetto di ognuno di questi piccoli autori. Dalla gelosia per il fratellino in arrivo al rapporto con la mamma, dai cartoni che più gli piacciono agli scioglilingua che hanno appreso con difficoltà. “Per me la fase più difficile è stata montare il tutto – racconta Darconza – ma alla fine sono riuscito a creare un’ambiguità che offre ricchezza attraverso i loro punti di vista”.

Il libro di parole è stato accompagnato da un laboratorio di pittura, con cui i bambini avevano imparato la tecnica dell’acquarello per realizzare le illustrazioni del loro testo. Illustrazioni che però non sono state impiegate, perché la politica della casa editrice che ha pubblicato il libro, la Giovane Holden Edizioni, prevede solo immagini in bianco e nero. Allora è arrivata Claudia Piras, che studia all’istituto d’arte di Urbino e che in un mese ha preparato tutti i disegni necessari. Nel frattempo, i 17 bambini hanno salutato i personaggi creati dalla loro fantasia scrivendogli delle lettere.

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