il Ducato » giro d’italia 2013 http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giro d’italia 2013 http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Giro d’Italia, per la Gabicce Mare-Saltara team al lavoro e due paesi in festa http://ifg.uniurb.it/2013/05/12/ducato-online/giro-ditalia-per-la-gabicce-mare-saltara-team-al-lavoro-e-due-paesi-in-festa/46575/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/12/ducato-online/giro-ditalia-per-la-gabicce-mare-saltara-team-al-lavoro-e-due-paesi-in-festa/46575/#comments Sun, 12 May 2013 08:32:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46575 LEGGI Dowsett si aggiudica la crono marchigiana]]>

Michele Scarponi, uno dei 2 marchigiani de team Lampre

GABICCE MARE -L’unica tappa marchigiana del 96esimo Giro d’Italia è passata ieri dalle alte Marche con la cronometro Gabicce-Saltara. L’inglese Alex Dowsett è stato il più veloce ma la maglia rosa è andata a Vincenzo Nibali, arrivato quarto, che ora nella classifica generale ha 1’16” di vantaggio dal favorito Bradley Wiggins.

Fin dalla prima mattina, a Gabicce, si respira un’aria di festa: tutto rosa, musica e risate. In strada ci sono anziani, bambini, famiglie e ragazzi. Lungo i marciapiedi, al là delle transenne, centinaia di persone si sono radunate per applaudire i propri beniamini. C’è chi segue il giro da anni in cima a una scaletta appositamente dipinta di rosa; c’è chi ha appeso una bici in terrazzo per partecipare alla festa e c’è chi si affaccia al balcone in pigiama, rigorosamente rosa. Una gigantografia di Marco Pantani sovrasta via della Vittoria (dove inizia la gara) e tra il pubblico c’è chi espone con fierezza una bandiera con il disegno di un “pirata”: la città ricorda così il mito del cicilismo che proprio da queste parte è nato e cresciuto.

Alle 8 del mattino i team sono già al lavoro: scaricano le bici dai pullman, preparano i rulli per il riscaldamento e organizzano la giornata. A sorpresa alcuni di loro ricevono la visita dei medici per il controllo antidoping degli atleti. Normale routine.

All’hotel San Marco, poco distante da via della Vittoria, alloggia la Lampre, storica squadra di cui fanno parte due ciclisti marchigiani: Michele Scarponi e Simone Stortoni. Cereali, latte di soia, Nutella ma anche uova, prosciutto e formaggio: la mattina della gara si inizia con una ricca colazione. Seduti a tavola ci sono Durasek Kristijan, Simone Stortoni e Serpa Perez Josè Rodolfo che  smorzano la tensione chiacchierando con l’addetto stampa, Andrea Appiani e i massaggiatori  Andrea  Bolzonaro e Michele Del Gallo.


Una cronometro di 55 chilometri in un’ora e poco più è ciò che li attende nel pomeriggio. Tra le 12 e le 16 tutti i corridori scendono in strada secondo un ordine inverso che vede gli ultimi in classifica partire per primi e viceversa.

Mentre i tre fanno colazione c’è già chi si scalda sui rulli: Roberto Ferrari è uno dei primi a partire e sul terrazzino dell’hotel si “prepara” i muscoli mentre curiosi e tifosi scattano foto e chiedono autografi. Piano piano gli atleti partono e l’hotel si svuota.

La gara passa per Pesaro, dove si respira la stessa aria festaiola di Gabicce: c’è chi improvvisa un barbecue a bordo strada e tra un panino con la salsiccia e una birra aspetta il passaggio del suo campione. San Bartolo, piazza del Popolo, Trebbiantico e poi Novilara gli ultimi paesaggi pesaresi prima di Fano e Saltara.

Al traguardo, dopo gli ultimi scatti e interviste un curioso ed esclusivo trattamento defaticante attende gli atleti della Lampre: la cryosauna. “Finita la gara – spiega Philippe Cros, responsabile del macchinario – si entra per 3 minuti in un box  a -140 gradi, rigorosamente con calzini e mutande, per far affluire il sangue al petto. Quando si esce lo shock termico provoca un rilassamento dei muscoli e una grande sensazione di benessere”.

 

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Giro d’Italia 2013: Gabicce e Saltara spendono 180.000 euro per organizzare la tappa http://ifg.uniurb.it/2013/05/10/ducato-online/giro-ditalia-2013-gabicce-e-saltara-spendono-180-000-euro-per-organizzare-la-tappa/46428/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/10/ducato-online/giro-ditalia-2013-gabicce-e-saltara-spendono-180-000-euro-per-organizzare-la-tappa/46428/#comments Fri, 10 May 2013 08:44:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46428 URBINO – È ormai tutto pronto a Gabicce e Saltara per l’ottava tappa del Giro d’Italia 2013, che sabato prossimo tornerà a percorrere le strade marchigiane con una tappa a cronometro da 55 chilometri. Un connubio, quello tra la nostra regione e il Giro, ricco di imprese ed emozioni, che si è via via consolidato nel corso degli anni.

Quella di sabato sarà per Gabicce Mare la terza occasione di assaporare le emozioni della corsa dopo le esperienze del 1976 e del 1977. “L’idea di candidarci  nuovamente come città partenza di una tappa  – dice Federica Cioppi, responsabile turismo del comune, – è nata dopo aver organizzato il mondiale di ciclismo per i giornalisti 2011”. Da quel momento si è messa in moto la macchina organizzativa, che, insieme al supporto dei commercianti del posto ha reso possibile l’organizzazione dell’evento.

Discorso diverso per Saltara, dove la tradizione ciclistica della cittadina ne ha fatto un  punto di riferimento a livello regionale e nazionale. Nell’ultimo decennio, infatti, il piccolo comune della Val Metauro ha ospitato diverse prove per l’assegnazione delle maglie tricolori di campione d’Italia. Tra queste spiccano gli assoluti del 2003 che hanno visto il trionfo dell’ex campione Paolo Bettini.

Ai comandi della macchina organizzativa c’è ormai da molti anni la Polisportiva Alighiero Omicioli di Saltara , che anno dopo anno ha posto sempre un po’ più in là i suoi obiettivi. L’ingresso nel ciclismo d’elite inizia con la Tirreno-Adriatico del 2005 per arrivare al Giro d’Italia nel 2006. Due anni dopo è la volta  della tappa Pesaro-Urbino, seguita a ruota nel 2009 dal tappone appenninico Pergola-Monte Petrano, per finire con la Modena-Fano del 2012.

Ma quanto costa la magia del Giro? Secondo gli organizzatori tra partenza e arrivo la cifra si aggirerebbe sui 180.000 euro, da ripartirsi tra i tre comuni interessati (Gabicce-Pesaro-Saltara). Secondo Sabino Pellegrini, presidente della Polisportiva Omicioli, “nonostante il periodo di crisi e la scarsità dei fondi rispetto agli anni precedenti, l’organizzazione è stata possibile grazie a iniziative collaterali che coinvolgeranno la cittadinanza, in primis alcune lotterie”.

Da Macerata a Osimo, passando per Loreto e Recanati, sono molti i centri del territorio ad aver  ospitato la competizione che dal 1909 appassiona gli italiani. A cominciare dall’eterna sfida tra il “Campionissimo” Fausto Coppi e “Ginettaccio” Bartali, continuando con il dualismo tra il “Cannibale” Eddy Merckx e Felice Gimondi, per poi arrivare ai giorni nostri, i più grandi interpreti del ciclismo mondiale hanno dovuto fare i conti con strappi  e salite, brevi ma di notevole difficoltà, del territorio regionale.

Asperità che gambe e nervi dei corridori ritroveranno anche nel fine settimana, nella lotta contro il tempo da Via della Vittoria a Gabicce fino a Villa del Balì’ a Saltara.

Intanto, la febbre del Giro comincia man mano a salire. Entrambe le città si stanno colorando di rosa e molte iniziative sono in programma per accogliere al meglio la carovana. Come a Saltara dove questa sera dalle 17 prenderà il via “Noi che aspettiamo il giro”,  con spettacoli, animazione e mostre rigorosamente a due ruote.

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