il Ducato » giusto fra le nazioni http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giusto fra le nazioni http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Due famiglie di Urbino premiate per il coraggio. Salvarono i Saul dalla Shoah http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/due-famiglie-di-urbino-premiate-per-il-coraggio-salvarono-i-saul-dalla-shoah/49846/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/due-famiglie-di-urbino-premiate-per-il-coraggio-salvarono-i-saul-dalla-shoah/49846/#comments Tue, 04 Jun 2013 20:34:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49846 LEGGI Nascosti in un casolare di campagna]]> URBINO – “Chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero”. È questa la frase, ripresa dal Talmud, che Sara Gilad, prima Assistente dell’Ambasciata di Israele a Roma, ha scelto di citare prima di consegnare la medaglia “Giusto fra le nazioni”. Il riconoscimento è stato dato martedì, al Collegio Raffaello, a due famiglie di Urbino, i Lobati e i Marcheggiani, in memoria di Goffredo e Stefania Lobati e il figlio Adolfo e Ivo Marcheggiani, che hanno salvato una famiglia ebrea dallo sterminio, i Saul.

Una cerimonia che ha raccolto le testimonianze dei salvati e dei salvatori e che ha visto la partecipazione di un pubblico emozionato. Commossi erano soprattutto i quattro figli di Albert Saul, venuti dall’Argentina: i loro genitori furono salvati insieme ai nonni dalle due famiglie urbinati. I figli dei Lobati e dei Marcheggiani erano seduti accanto ai Saul e hanno ascoltato gli interventi tenendosi le mani.

“Le persone a cui dobbiamo tanto non sono tutte qui con noi ma c’è chi li rappresenta”, ha affermato il sindaco di Urbino Franco Corbucci all’inizio della cerimonia. “Loro non hanno voltato le spalle ma hanno scelto di guardare negli occhi l’ingiustizia, hanno scritto una pagina di democrazia nel nostro territorio”. Il coraggio di non voltare le spalle è stato al centro anche dell’intervento del presidente della provincia Pesaro e Urbino, Matteo Ricci: “Quello che è successo qui è esemplare perché, mentre molti italiani hanno scelto di far finta di non vedere, i Lobati e i Marcheggiani hanno avuto il coraggio di rischiare la vita”.


Durante il periodo della Shoah, infatti, chi nascondeva un ebreo veniva ucciso mentre chi denunciava la sua presenza riceveva un premio in denaro, che poteva raggiungere anche le cinquemila lire. I Lobati e Marcheggiani hanno scelto di rischiare, insieme a molte altre famiglie di Urbino. “All’uscita delle leggi razziali gli urbinati erano stupiti: l’effetto fu contrario – afferma Maria Luisa Moscati Benigni, rappresentante della comunità ebraica di Urbino – si strinsero con affetto e rispetto attorno alle famiglie”. Furono, infatti, molto disponibili ad aiutare la popolazione ebrea, presente in città fin dal ‘400: spalancarono le porte dei conventi, delle case in campagna, delle chiese per offrirgli protezione. Il comportamento degli urbinati fu, dunque, impeccabile. Ma i tedeschi riuscirono a penetrare in città: l’8 settembre del ’43 quattro ebrei finirono nelle mani di una retata delle SS tedesche e furono uccisi a Forlì. “Se non fosse per queste quattro persone – afferma la Moscati – Urbino potrebbe essere annoverata tra i giusti delle nazioni al museo della Shoah”.

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Salvarono una famiglia ebrea: Israele celebra i “giusti” di Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/06/03/ducato-online/salvarono-una-famiglia-ebrea-israele-celebra-i-giusti-di-urbino/49495/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/03/ducato-online/salvarono-una-famiglia-ebrea-israele-celebra-i-giusti-di-urbino/49495/#comments Mon, 03 Jun 2013 17:14:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49495 URBINO – “Chasidei Umot HaOlam” è la traslitterazione dall’ebraico di “giusto tra le nazioni” ovvero di colui che, non ebreo, ha agito in modo eroico per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista.

Non ebrei e urbinati erano Stefania e Goffredo Lobati,  il figlio Adolfo e Ivo Marcheggiani: in loro memoria, il comune di Urbino e l’ambasciata di Israele a Roma patrocineranno domani martedì 4 giugno alle 12 la cerimonia di consegna della medaglia di “Giusto fra le Nazioni”.

Nel 1943 – durante la seconda guerra mondiale e la Shoàh – la famiglia Lobati offrì un nascondiglio alla famiglia Saul: tre figli e due genitori  in fuga dal ghetto di Urbino.

Nel 1944 fu Ivo Marcheggiani a dare ospitalità ai cinque ebrei. L’alta commissione dell’Istituto per la Memoria dei martiri e degli eroi dell’olocausto Yad Vashem ha riconosciuto il valore umano del gesto e ha deciso di attribuire agli urbinati il riconoscimento di umanità e moralità, come altre trecento persone in Italia.

L’Istituto è stato fondato dal parlamento israeliano nel 1953 con l’obiettivo di commemorare i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti attraverso la documentazione degli eventi, la ricerca e l’educazione.

Alla celebrazione parteciperanno i discendenti della famiglia Saul, divisi tra l’Argentina e la Francia, che racconteranno la storia di salvezza di settant’anni fa e i discendenti delle famigle Lobati e Marcheggiani (rispettivamente nipote e figlie) che, invece, riceveranno la medaglia e parleranno di quel  testamento morale lasciatogli dai loro avi.

Autorità locali e il sindaco Franco Corbucci affiancheranno nella sala Raffaello dell’omonimo collegio, in piazza della Repubblica, la prima Assistente dell’ambasciata d’Israele a Roma Sara Gilad che consegnerà la medaglia.

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