il Ducato » gruppo speleologico urbinate http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » gruppo speleologico urbinate http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Lezioni di speleologia per tutti, il corso dal 6 marzo al 6 aprile http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-notizie-informazione/lezioni-di-speleologia-per-tutti-il-corso-dal-6-marzo-al-6-aprile/58573/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-notizie-informazione/lezioni-di-speleologia-per-tutti-il-corso-dal-6-marzo-al-6-aprile/58573/#comments Tue, 04 Mar 2014 11:52:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58573 [continua a leggere]]]> URBINOLa Scuola di Speleologia di Urbino questo mese organizza l’ottavo corso per approfondire la conoscenza di grotte e fenomeni carsici, aperto anche a principianti e curiosi. Le lezioni teoriche si terranno il giovedì sera nella sede del Gsu (Via Yuri Gagarin – Area Stadio Montefeltro) . Sono previste escursioni ed esercitazioni pratiche. Chi seguirà il corso e parteciperà ad almeno tre esercitazioni otterrà un diploma di primo livello in Speleologia. Il costo è di 180 euro e comprende tutto il materiale didattico.

S’inizia con la teoria giovedì e venerdì alle 21, mentre domenica alle 9 prima uscita  presso la palestra naturale di Vitoschio (sul monte Nerone). Per la partecipazione al corso, ai fini assicurativi, è necessaria la copia del certificato di sana e robusta costituzione.le lezioni proseguiranno fino al 6 aprile.

Il materiale didattico comprende l’attrezzatura per la progressione in grotta e il casco con doppio impianto di illuminazione (da restituire integra a fine corso, pena il risarcimento), assicurazione, tessera alla Società Speleologica Italiana e tessera al Gruppo Speleologico Urbino.

Le informazioni per l’iscrizione sono disponibile sul sito internet della scuola

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-notizie-informazione/lezioni-di-speleologia-per-tutti-il-corso-dal-6-marzo-al-6-aprile/58573/feed/ 0
Viaggio nei sotterranei di Urbino con il romanzo di Marcello Simoni http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/viaggio-nei-sotterranei-di-urbino-con-marcello-simoni/38353/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/viaggio-nei-sotterranei-di-urbino-con-marcello-simoni/38353/#comments Thu, 14 Mar 2013 10:20:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38353

Tiziano Mancini, Marcello Simoni e Michele Betti

URBINO – Nella Urbino del 1789, le impalcature sorreggono il soffitto della cattedrale deturpato da un enorme buco, eredità del terremoto del 30 settembre. Dal centro passa un fascio di luce che, unendosi alla neve, illumina il cadavere di un professore.  Con l’uccisione di professor Lamberti inizia I sotterranei della cattedrale, l’ultimo libro di Marcello Simoni, già vincitore del premio bancarella 2012.

“Questo libro l’ho letto in meno di due ore perché sembrava che l’avessimo scritto noi”, confessa Michele Betti del gruppo speleologico di Urbino intervenendo alla presentazione che si è tenuta ieri al Collegio Raffaello. Buona parte dell’opera è ambientata infatti nel sottosuolo della città ducale, tra gli acquedotti della Roma imperiale scoperti recentemente dal gruppo.

Il lavoro di Michele Betti e dei suoi colleghi è stato molto utile per la stesura del romanzo. Marcello Simoni non conosceva la città. L’idea è nata durante un incontro dell’associazione Urbinoir, organizzatrice dell’evento, nel quale, spiega Simoni, si parlava di letteratura e archeologia, le sue due grandi passioni.

“Anche la Urbino della superficie ha una certa componente umbratile – spiega l’autore – i vicoli stretti, le arcate, tutte queste strutture urbane che acquisiscono maggiore fascino durante la notte. Nel mio romanzo la neve fa da contrasto con l’oscurità”.

Un giallo il cui protagonista, Vitale Federici, un giovane professore di filosofia, si impegna a risolvere una serie di omicidi negli ambienti della curia ducale e dell’università, tra i quali quello, di fantasia, di Monsignor Albani. L’erudito detective deve districarsi tra una serie di enigmi della simbologia classica e religiosa, come per esempio la scala frigia.

L’ambientazione è di fine ‘700, non l’epoca d’oro di Federico da Montefeltro, ma un periodo nel quale la città si trovava sotto il dominio papale. Due secoli dopo la morte del Duca. Una scelta originale, “un convergere di elementi” spiega l’autore che vede nel protagonista del romanzo “una sorta di Sherlock Holmes del ‘700, epoca che si prestava, in quanto epoca dei lumi e della ragione”.

La vicenda del terremoto che colpì Urbino nel 1789 è l’altro elemento di partenza del romanzo. In quel periodo, infatti, iniziarono i lavori per la ricostruzione la cattedrale.  Inoltre l’ ateneo urbinate già inizia a svilupparsi e ad avere una sua storia alle sue spalle.

Marcello Simoni descrive Vitale Federici come un incontro ideale tra Sherlock Holmes, con il suo carattere dubitativo e razionale, e Federico da Montefeltro, con la sua cultura, rappresentata dalla sua misteriosa biblioteca e la sua nobiltà decaduta. Altri personaggi realmente esistiti, come Monsignor Albani, allora rettore dell’ateneo, sono stati reinventati attraverso lo studio dei quadri dell’epoca, con una grande attenzione agli elementi di stile – spiega l’autore – come le parrucche, le marsine, il tabagismo diffuso e gli oggetti usati per fumare, come le pipe. Un aspetto curioso,  questo, che unisce idealmente la storia dei rettori di Urbino dalla pipa di Monsignor Albani alle sigarette di Stefano Pivato, passando per il proverbiale sigaro di Carlo Bo.

L’autore anticipa: “Ho già dei lettori che mi chiedono quando uscirà un nuovo romanzo con Vitale Federici a Urbino. Vitale magari avrà qualche anno in più, sarà più smaliziato e avrà imparato a trattare meglio le donne. Un po’ più Sherlock Holmes, ma anche un po’ più Casanova“.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/viaggio-nei-sotterranei-di-urbino-con-marcello-simoni/38353/feed/ 0
Un acquedotto romano scoperto sotto via Raffaello http://ifg.uniurb.it/2013/03/06/ducato-online/cultura/un-acquedotto-romano-scoperto-sotto-via-raffaello/37697/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/06/ducato-online/cultura/un-acquedotto-romano-scoperto-sotto-via-raffaello/37697/#comments Wed, 06 Mar 2013 17:38:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=37697 AUDIO]]>

La sede dell’aula di scenografia in via Tiberio Viti

Il Gruppo speleologico urbinate ha rinvenuto un acquedotto, in parte romano, in via Timoteo Viti davanti all’aula di scenografia dell’accademia delle belle arti di Urbino. A confermarlo è stato l’archeologo Filippo Venturini, che ha anche sottolineato come la scoperta sia ancora da verificare e invita quindi ad “andarci con i piedi di piombo prima di dare per certo il rinvenimento”.

Ascolta l’intervista all’archeologo Filippo Venturini

Una parte dell’acquedotto risalirebbe al II secolo dopo Cristo, ossia alla Roma imperiale. La notizia era già stata data dalla rivista specializzata dell’università di Macerata ‘Picus’ e apparsa sul Messaggero del 6 marzo.
La scoperta avvenuta casualmente, è avvenuta grazie al lavoro dei volontari del gruppo speleologico. Il problema è che essendo un gruppo non finanziato da comune e sovraintendenza regionale, non si è avuta fino a oggi la possibilità di effettuare scavi.

Articolo modificato il 7/03/2013 alle ore 18.30

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/03/06/ducato-online/cultura/un-acquedotto-romano-scoperto-sotto-via-raffaello/37697/feed/ 0