il Ducato » gualtiero de santi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » gualtiero de santi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it De Santi e Malerba insieme alle elezioni comunali: in lista anche due marocchini http://ifg.uniurb.it/2014/04/15/ducato-online/de-santi-e-malerba-insieme-alle-elezioni-comunali-in-lista-anche-due-marocchini/61626/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/15/ducato-online/de-santi-e-malerba-insieme-alle-elezioni-comunali-in-lista-anche-due-marocchini/61626/#comments Tue, 15 Apr 2014 13:43:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61626 sinistra-per-urbinoURBINO – Due ultrasettantenni alla conquista di Urbino: Gualtiero De Santi – 73 anni –  e Bruno Malerba – 71 – hanno deciso di correre insieme per le comunali del prossimo 25 maggio con la lista civica “Sinistra per Urbino-Agorà”. De Santi sarà il candidato sindaco mentre Malerba sarà il capolista per il Consiglio comunale. “Un accordo nato in base ai comuni obiettivi programmatici – ha spiegato ieri Malerba in conferenza stampa, che ha rinunciato a una lista autonoma – e alla presenza in “Sinistra per Urbino” di persone dalla spiccata moralità e preparazione culturale“.

L’INTERVISTA Gualtiero De Santi: “Con la cultura si rieduca alla democrazia”

L’INTERVISTA Bruno Malerba: “Sono il Don Chisciotte della politica urbinate”

E tra i sedici nomi scelti per il Consiglio comunale, ci sono infatti tre ricercatori universitari, un’insegnate, un docente dell’Accademia delle Belle Arti e un’archeologa. De Santi e Malerba hanno deciso di puntare sulla cultura piuttosto che sul ricambio generazionale. L’età media dei candidati supera infatti i 45 anni. Tra loro soltanto un’under 30, Giulia Bertolucci.

In lista anche Fettima AzeqquaJmouhi El Hasane di origini marocchine ma che vivono in Italia da anni. Fettima è nata a Kaf n’sour, un villaggio della provincia di Khenifra, a 200 chilometri da Casablanca. Dopo il matrimonio con un italiano, è arrivata a Urbino nel 1988. Rimasta vedova con una figlia, ha dovuto iniziare a lavorare: prima in fabbrica, poi come assistente agli anziani e mediatrice culturale. Da qualche anno fa la bidella al Liceo Raffaello di Urbino. “Da quando faccio questo mestiere mi sento un po’ meno italiana – spiega Fettima – e, più di prima, mi sono trovata a dover convivere con i pregiudizi. Molti pensano che noi extracomunitari non possiamo lavorare a scuola, ma soltanto come operai o badanti. La lista di De Santi mi ha dato modo di far sentire la mia voce”. Per Fettima non è la prima esperienza politica: alle scorse amministrative era stata inserita nella lista civica di Maurizio Gambini. “Adesso si è candidato per il centrodestra. Io sono più vicina a idee di sinistra e quindi ho accettato la proposta di De Santi”.

Jmouhi El Hasane invece è nato a Safi, una città del Marocco centro-occidentale che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Laureatosi in letteratura araba, nel 1988 decide di trasferirsi in Italia per continuare i suoi studi. Arrivato nel Bel Paese, i suoi progetti però cambiano. Dopo una breve tappa a Palermo, si trasferisce a Pesaro dove nel 1989 viene assunto in una ferramenta di Villa Fastiggi, dove da 25 anni lavora come commesso. “Mi sono sempre interessato alla politica – spiega Jmouhi – in Marocco facevo parte di un partito di sinistra. Questo è la mia prima avventura a livello locale”. A spingere Jmouhi a farsi avanti nella politica di Urbino, c’è anche la situazione di Ponte Armellina: “Là molte famiglie provenienti dal Marocco vivono in condizioni di degrado. Voglio candidarmi anche per provare a risolvere i loro problemi”.

Ecco l’elenco dei 16 candidati della lista “Sinistra per Urbino-Agorà”

Gualtiero De Santi, candidato della lista civica "Sinistra per Urbino-Agorà"

Gualtiero De Santi, candidato della lista civica “Sinistra per Urbino-Agorà”

Bruno Malerba, 71 anni, pensionato (capolista)
Giovanni Aigotti, 49 anni, operaio
Emiliano Alessandroni, 31 anni, dottore di ricerca
Stefano Azzarà, 44 anni, ricercatore
Fettima Azeqqua, 45 anni, collaboratrice scolastica
Giulia Bartolucci, 27 anni, archeologa
Riccardo Bernini, 36 anni, dottore di ricerca
Antonio Cipollini, 74 anni, pensionato
Massimo Fabbri, 62 anni, dipendente pubblico
Paola Fraternale Cesaroni, 58 anni, dipendente pubblico
Jmouhi El Hasane, 48 anni, commesso
Fernanda Mazzoli, 54 anni, insegnante
Rossana Micozzi, 62 anni, pensionata
Donato Ovarini, 56 anni, docente all’Accademia delle Belle Arti di Bologna
Giovanni Pandolfi, 33 anni, laureato in Scienze motorie
Antonio Santini, 56 anni, coltivatore diretto

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Londei ‘torna’ col Pd: si va verso due liste, una del partito e una della Muci http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/londei-torna-col-pd-si-va-verso-due-liste-una-del-partito-e-una-della-muci/60289/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/londei-torna-col-pd-si-va-verso-due-liste-una-del-partito-e-una-della-muci/60289/#comments Tue, 25 Mar 2014 15:17:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60289 Gianfranco Fedrigucci segretario pd

Gianfranco Fedrigucci, segretario Pd

URBINO – Giorgio Londei non presenterà una sua lista autonoma, il candidato sindaco Maria Clara Muci invece ne avrà una sua in cui – assicura – inserirà solo volti nuovi e tante donne. Gianfranco Fedrigucci, segretario del Partito democratico di Urbino, conferma che il partito, nella direzione di ieri, si è compattato e che alle elezioni comunali del 25 maggio, presenterà una lista di 16 candidati appoggiata anche dall’ex senatore. Questa lista terrà conto del lavoro svolto nell’ultima legislatura. Un mix tra esperienza e gente nuova, come ha spiegato la candidata sindaco.

Le tensioni interne al partito sembrano quindi attenuarsi. “È scontato che io appoggi il Pd” chiosa Londei, anche se cercherà di far valere il più possibile il peso dei suoi voti nella scelta dei candidati a consigliere. Fedrigucci e Muci annunciano che le liste saranno presentate tra una decina di giorni. Intanto gli altri candidati fanno le loro mosse.

Sel e i Socialisti incontreranno questa sera il direttivo del Pd per decidere su un eventuale appoggio con lista propria. Fedrigucci ha anticipato che venerdì ci sarà anche un incontro con i Verdi, che hanno Vittorio Sgarbi come candidato, per valutare se ci sono dei punti di contatto.

Ieri Maria Francesca Crespini ha presentato alla Sala Raffaello lista e programma definitivi. Sono 16 i nomi dell’ex assessore al turismo del Comune di Urbino tutti presi dalla società civile, eccetto uno, Massimiliano Sirotti ex consigliere del primo mandato Corbucci. “Sono giovani politicamente, puri e slegati dai partiti”, spiega la Crespini su Il Resto del Carlino di oggi.

Per il Movimento 5 Stelle la Crespini non è stata la prima a presentare programma e lista ufficiali. Il nostro programma è in rete dall’11 marzo – spiega Pierluigi Ferraro, addetto stampa del M5S di Urbino – i nomi li ufficializzeremo solo dopo aver ricevuto il riconoscimento ufficiale da Roma. Abbiamo ricevuto molto apprezzamento da più parti per il nostro lavoro, ma noi non accettiamo di entrare in altre coalizioni. L’unica ipotesi possibile è ascoltare le proposte di altri candidati, ma solo in quanto persona e non in quanto lista.

Maurizio Gambini candidato della lista civica “Liberi per cambiare”, appoggiata anche dal centrodestra, prevede di presentare i suoi nomi tra il 10 e il 15 aprile. “Ci saranno persone e ragazzi nuovi rappresentanti di tutte la frazioni di Urbino – anticipa Gambini – ma tre nomi sono già decisi: Massimo Guidi Sandro Paganelli già consiglieri della lista Liberi per Cambiare; e Stefano Scoglio. Con loro ho portato avanti un ottimo lavoro dopo che nelle ultime elezioni abbiamo preso il 18%, togliendo tanti voti al Partito democratico”.

Il candidato poi torna sul mancato accordo con i Verdi e il loro candidato Vittorio Sgarbi: “Avevo dato massima disponibilità per delle primarie aperte, ma loro volevano Sgarbi, mentre la mia lista mi ha chiesto con forza di candidarmi. Stessa cosa è successa con Maria Francesca Crespini, che voleva correre di persona per la poltrona di sindaco”.

Piero Demitri, candidato della lista “Con Demitri per Urbino”, ha detto che attenderà il decreto ufficiale prima di presentare la sua rosa di nomi e che quindi non è vero che ci sono già liste o programmi ufficiali. “Dodici nomi lontani dai partiti e dalla attuale politica”, assicura il candidato sindaco.

Alla sinistra del Pd invece molto ancora si muove e i candidati potrebbero fare fronte comune. Bruno Malerba non scioglie le
riserve sui candidati della sua lista, “Agorà”, che molto probabilmente aderirà a “Sinistra per Urbino”, la lista che vede Gualtiero De Santi candidato sindaco. De Santi accoglie positivamente l’appoggio ufficiale di Azione civile, il movimento fondato da Antonio Ingroia,  alla sua candidatura. Per quanto riguarda la chiusura della sua lista il professore di letteratura dell’Università di Urbino spiega: “I candidati sono quasi decisi, penso per la settimana prossima di presentare la nostra lista”.

 

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Azione Civile sostiene Sinistra per Urbino: “Votate Gualtiero De Santi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/azione-civile-sostiene-sinistra-per-urbino-votate-gualtiero-de-santi/60217/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/azione-civile-sostiene-sinistra-per-urbino-votate-gualtiero-de-santi/60217/#comments Tue, 25 Mar 2014 09:12:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60217 [continua a leggere]]]> URBINO – Azione Civile Marche,  che ha come leader del movimento Antonio Ingroia, ha deciso di appoggiare la lista Sinistra per Urbino di Gualtiero De Santi. Le motivazioni, come si legge in una nota, sono “la concretezza  delle proposte e i contenuti largamente condivisibili”. In particolare Azione Civile mette in evidenza alcuni punti del programma: le idee per far ripartire l’occupazione, la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dei cittadini del centro storico.

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Gualtiero De Santi (Sinistra per Urbino): “Con la cultura si rieduca alla democrazia” http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/gualtiero-de-santi-sinistra-per-urbino-con-la-cultura-si-rieduca-alla-democrazia/59069/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/gualtiero-de-santi-sinistra-per-urbino-con-la-cultura-si-rieduca-alla-democrazia/59069/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:29:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59069 [continua a leggere]]]> Gualtiero De Santi

URBINO – Gualtiero de Santi non si fa intervistare a casa, viene lui in redazione. Il candidato sindaco di “Sinistra per Urbino”, una lista civica che raccoglie le simpatie del Partito dei Comunisti Italiani e di alcuni esponenti della sinistra urbinate, è professore ordinario di Letterature Comparate all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, scrittore, studioso e appassionato di cinema.

Pillole di studi: “Sono sempre andato bene a scuola, anche se all’inizio pensavo fosse da ringraziare la mia memoria fotografica più che la mia intelligenza. Per esempio per l’interrogazione di filosofia, alle superiori, ero capace di alzarmi alle cinque di mattina, leggere tutte le settanta pagine assegnate e ripeterle per filo e per segno alla cattedra. Ad ogni modo mi sono indirizzato subito alla vita intellettuale, e di gruppo intellettuale. Intorno ai 23 anni sono stato tra i fondatori di Ad Libitum, una rivista letteraria di tiratura nazionale “. De Santi si è laureato con Carlo Bo in Lingue e Letterature Straniere con la tesi ‘Il romanticismo di Madame De Stael’.

I maestri: “Pasolini per me è stato un maestro, come d’altra parte lo è stato Volponi, ma non faccio mistero che ho sempre preferito Pasolini e ho scritto anche molto su di lui. Tra i miei maestri c’è anche Ingmar Bergman, ricordo ancora l’emozione che ho provato quando alla Mostra del Cinema di Venezia del 1983 mi sono ritrovato a due passi da lui, seguito da tutti gli attori di Fanny e Alexander. Per me è stato anche importante il magistero degli studiosi, a partire da Carlo Bo per esempio, con cui mi sono laureato. Sono un comparatista, un sincretista, ho la propensione a mettere insieme cose che possono stare agli antipodi”.

Rapporto con gli studenti: “Quello che più lamento è il fatto che arrivino molto impreparati e qualsiasi cosa tu dica facciano la posizione. Una volta se nominavo Ghoete o Kant non era possibile che non avessero letto il Faust, o la Critica della ragion pura. Oggi succede. Però, una volta detto questo, ho uno sguardo molto positivo su di loro, anche perché i miei studenti sono quelli che la disciplina se la sono scelta. Hanno menti aperte, vogliono fare, si addolorano di quello che non sanno. Poi negli ultimi anni mi succede una cosa: li vedo come la generazione futura. Può sembrare scontato, magari è il fatto che non ho figli, ma vedo questo nuovo che avanza e penso a cosa gli abbiamo lasciato. Non voglio pensare che abbiano disperazione, anche se credo che molta inquietudine la debbano provare, e mi commuove il destino a cui la mia generazione li ha condannati. Poi, in fondo, qual è il compito di un insegnante? E’ trovare gli strumenti per risvegliare in loro l’entusiasmo. Io mi vanto di esserci abbastanza riuscito, diciamo così”.

Passioni musicali: “Sono molto musicale, un grande appassionato di musica sinfonica e opera lirica, qui ho i miei amori e le mie competenze, anche perché ho studiato un po’ musica. Nella lirica il mio compositore preferito è Bellini, nella sinfonica Beethoven. Scendendo di grado, mi piace molto il jazz, anche il contemporaneo, ma preferisco il classico. Poi mi piacciono le canzoni politiche, da Claudio Lolli a Fabrizio De André. Gaber ce l’ho a casa, ma non lo adoro, perché trovavo che fosse un qualunquista. In generale, quando ascolto i cantanti li valuto dalle qualità interpretative. Se i cantanti non sanno cantare, devono essere almeno grandi interpreti perché io li accetti. Poi adoro le cantanti donne: da Ella Fitzgerald ad Amàlai Rodrigues, fino a Milva. Sicuramente non mi piace la musica pop”.

Se diventassi sindaco: “Non permetterei più ‘ecomostri’ come Ca’ Lucio, che va subito rimossa, e la nuova Porta Santa Lucia. Cercherei di trovare una soluzione di convivenza tra la città e gli studenti, soprattutto per risolvere il problema del giovedì sera. Rimetterei i bisogni dei cittadini al centro delle priorità dell’amministrazione comunale e incentiverei lo sviluppo di Urbino attraverso la riscoperta e la rieducazione alla cultura”.

 

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Primarie Pd, il valzer delle alleanze: Muci e Sel in avvicinamento http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/primarie-pd-il-valzer-delle-alleanze-muci-e-sel-in-avvicinamento/58719/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/primarie-pd-il-valzer-delle-alleanze-muci-e-sel-in-avvicinamento/58719/#comments Wed, 05 Mar 2014 10:06:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58719 LEGGI Gambini: i voti a Muci e Londei - I RISULTATI
L'esperta spiega l'affluenza record]]>
confronto tv primarie pdURBINO – Pochi giorni dopo le primarie del Pd, la calma è solo apparente. Il ballottaggio tra Londei e Muci determinerà non solo il candidato del partito democratico, ma anche le possibili coalizioni nel centrosinistra. Se vincesse la Muci, probabile l’alleanza con Sel e socialisti; se vincesse Londei, Sel si allontanerebbe dalla coalizione che a quel punto potrebbe invece accogliere l’Udc. Queste sono le prime indiscrezioni, seppure non ancora ufficializzate da nessuna parte politica. L’unica ad aprire è proprio la Muci, che definisce quella con Sel “un’alleanza naturale”. I primi commenti significativi, quindi, si aspettano dalle due forze di sinistra che potrebbero entrare in coalizione col Pd: Sel e socialisti. Se Sandro Ambrogiani, segretario socialista di Urbino, non nega la possibilità di convergenze su uno dei due candidati vittoriosi al primo turno, lo stesso non si può dire per Sel: “Noi abbiamo vissuto queste primarie da osservatori esterni – spiega Giovanni Torrisi – non abbiamo dato né daremo per il ballottaggio alcuna indicazione di voto”. Ma gli interessi di Sel, seppure non dichiarati, sono diversi. Perché dal risultato dello scontro tra Londei e Muci dipenderà la formazione della coalizione di centrosinistra. Da Sel continuano a negare che la vittoria dell’uno o dell’altro candidato possa cambiare qualcosa, ma la realtà è ben diversa. Al primo turno tutti parlavano di un appoggio di Sinistra Ecologia e Libertà per Piero Sestili, anche in questo caso mai dichiarato. Al ballottaggio invece gli esponenti locali del partito guidato da Nichi Vendola sperano in una vittoria di Maria Clara Muci. I motivi sono diversi: più volte nel partito si è parlato dell’importanza di avere una donna al governo, e lo dimostra anche il fatto che Sel ha eletto una sua deputata proprio in questo territorio (Lara Ricciatti). Dal punto di vista politico, senza dubbio, le idee della Muci sono più vicine a Sel di quanto non siano quelle di Londei: l’ex sindaco, infatti, potrebbe aprire a un’alleanza con l’Udc, che escluderebbe Sel dalla coalizione. Altro punto a favore della Muci è il suo orientamento all’interno del Partito democratico. La Muci ha più volte dichiarato di aver votato Civati alle primarie di dicembre, certamente il candidato più vicino a Sel, come dimostrano anche gli ultimi sviluppi della politica nazionale. E una conferma arriva anche dalla stessa candidata del Pd: “Non ho ancora preso contatti diretti con Sel ma sono aperta a una coalizione con Sel – dice la Muci – i nostri programmi sono vicini e mi fa molto piacere sapere che potrebbe esserci un interessamento da parte loro”. Alla mancata presa di posizione di Sel fa da contraltare la decisione dei socialisti: “Una decisione verrà presa solo dopo l’esito finale delle primarie – spiega Sandro Ambrogiani – per il momento non ci sono veti sui candidati, delle convergenze ci potranno essere”. Il segretario socialista della sezione locale non nega i primi contatti con i candidati per valutare proposte condivise nel programma: “Al primo turno  i membri del partito sono andati a votare liberamente, lo abbiamo deciso dopo una riflessione interna al partito – continua il segretario – comunque in molti dicono che l’elettorato che ha partecipato non era tutto del centro-sinistra”. Intanto, anche le altre forze politiche non stanno a guardare. Tutti sono d’accordo su due punti: primo, il risultato di domenica non cambia nulla per gli schieramenti avversi al Pd. Secondo: alle primarie dem non hanno partecipato solo elettori di centrosinistra. GAMBINI: ALLE PRIMARIE I NOSTRI ELETTORI HANNO VOTATO PER LONDEI E MUCI Gli altri candidati alla poltrona di sindaco sono molto più freddi nel commentare quanto avvenuto finora. Per Gualtiero De Santi, “l’esito del primo turno non cambia nulla, così come non lo cambierà quello del secondo”. Il professore universitario, candidato sindaco con una sua lista civica, è da sempre vicino a posizioni di sinistra radicale e si dice “molto contrario alla linea politica del Pd”. Il risultato del primo turno di primarie non l’ha soddisfatto: “Avremmo preferito che vincesse Sestili, che è una persona degna e di cultura, se avesse passato il primo turno magari avrei pensato a votarlo al ballottaggio, ma ora sicuramente non sosterremo nessuno”, spiega De Santi. Ancora più perplesso è Piero Demitri, anche lui a capo di una lista civica: “Mi sembra incredibile che questi personaggi vengano ancora premiati con tanti voti, sono il contrario di qualcosa di nuovo. Sestili e Scaramucci sarebbero stati meglio, ma non basta”. Per Demitri, quindi, il risultato di domenica non cambia nulla, ma conferma il motivo per cui la sua lista andrà da sola alle elezioni. Amaro è anche il commento di Maria Francesca Crespini, altra candidata alla poltrona di sindaco: “Il voto di domenica ha dimostrato una grande paura del cambiamento e della novità a Urbino, gli urbinati vogliono mantenere la loro attuale situazione, cercano l’usato sicuro invece che nuovi amministratori competenti.” Anche secondo la Crespini “sono andate a votare molte persone che non sosterranno il Pd alle elezioni di maggio”. Infine, critiche sono arrivate anche dai Verdi e dal loro candidato sindaco Vittorio Sgarbi, che ha definito il Pd  “totalitario e fascista”. Disinteresse per le primarie anche dal Movimento 5 Stelle che, in attesa della presentazione del suo candidato prevista sabato, considera il risultato di domenica a suo favore: “Londei e Muci rappresentano le passate amministrazioni, sarà più facile confrontarsi con loro”.

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