il Ducato » imu http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » imu http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Fermignano, maxivariante al Prg, centro storico più piccolo e meno edilizia http://ifg.uniurb.it/2015/03/08/ducato-online/fermignano-maxivariante-al-prg-centro-storico-piu-piccolo-e-meno-edilizia/66681/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/08/ducato-online/fermignano-maxivariante-al-prg-centro-storico-piu-piccolo-e-meno-edilizia/66681/#comments Sun, 08 Mar 2015 06:30:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66681 MAPPA INTERATTIVA - Approvata la maxi variante al Piano regolatore. Le principali novità riguarderanno la retrocessione delle aree che torneranno agricole, la riperimetrazione del nucleo centrale, che tornerà ai confini segnati sulle mappe di inizio '800 e l'individuazione di nuove aree di sviluppo LEGGI - Proprietari in fuga dall’Imu: “Declassate i terreni” / SFOGLIA - IL NUOVO DUCATO IN EDICOLA]]> Consiglio Comunale FermignanoFERMIGNANO – Il centro storico di Fermignano si restringe, almeno sulla carta, tornando ai confini disegnati sulle planimetrie del 1815. Le varianti al Piano regolatore approvate in Consiglio comunale il 26 febbraio hanno infatti ridisegnato il futuro edilizio di Fermignano, non solo del suo nucleo centrale, ma di tutto il territorio comunale. Sono previste meno costruzioni rispetto al precedente Prg, lo stralcio di zone edificabili e cambio di destinazione per quei terreni senza una vera ‘vocazione’ edificatoria e i cui proprietari erano costretti a pagare una Imu elevata. Un unico polo industriale si svilupperà tra Bivio Borzaga e Zaccagna.

Retrocessioni. Un fenomeno nuovo, legato alle pressanti richieste dei tanti cittadini sfiniti dall’imposizione tributaria che grava su quei beni. E, soprattutto, alla mancanza di prospettive di utilizzo di alcune aree, come confermato dal vice sindaco Andrea Guidarelli: “Abbiamo agito per accogliere le continue istanze degli abitanti di zone che non avevano alcuna vocazione edificatoria, come per esempio Villa Furlo, dove in dieci anni è stata portata avanti una sola pratica”. La variante, quindi, coglie l’occasione per restituire alla sua antica vocazione naturalistica tutta la zona di Pagino. Ma non solo, perché tutte e 19 le richieste di retrocessioni avanzate da privati – la prima arrivata addirittura nel 2005 – sono state accettate, comprese quelle riguardanti le aree di Cà Vanzino, Bivio Borzaga, San Silvestro e via Piave. Anche in questi casi l’obiettivo del cambio di destinazione è lo stesso: far tornare quei terreni agricoli per non dover più pagare l’Imu.

La mappa interattiva del nuovo Prg di Fermignano

“Lo stralcio della zona di San Silvestro è stata invece una scelta politica – ha detto Guidarelli – abbiamo tolto circa dieci ettari di terreno che in passato era destinato allo sviluppo artigianale”. Su questo punto è intervenuto anche Cancellieri dicendo che “vicino ai centri residenziali non possono più essere costruite delle fabbriche che inquinano. Già in passato sono stati predisposti gli impianti fotovoltaici che rovinano il paesaggio della piana”.

Fermignano nel 1810

Fermignano nel 1810

Centro storico. Il Prg prevede anche la riperimetrazione del centro storico, oggi poco definita. Per stabilire i confini l’ufficio tecnico ha preso le carte del 1815: il centro includerà il ponte romano, via Leopardi e piazza Santa Veneranda e dalle due case a schiera in corso Bramante. Così saranno confermati i vincoli e le tutele per gli edifici antichi e quelli realizzati nei primi decenni del ‘900. Le costruzioni del dopoguerra, potranno essere ristrutturate con più facilità grazie al Piano casa.

Aree di nuova edificazione. Bivio Borzaga diventerà la sede di uffici e sarà realizzata una rotonda per la circolazione del traffico. La località di Zaccagna verrà potenziata come zona industriale, anche in questo caso saranno necessarie delle rotonde: una all’altezza dell’intersezione con via Benjamin Franklin e l’altra in corrispondenza di via Galileo Galilei. Cambierà l’area di Serra Alta dove, per potenziare l’attività turistico ricettiva, saranno previsti interventi per attività terziarie.

Saranno costruite nuovi appartamenti nelle zone di Cà Veneziano, Via Piave, Via Mascagni, Via Benedetto Croce, Ca’ Vanzino, Ca’ L’Agostina, Ca’ La Vittoria, Ca’ Paino e San Silvestro. L’amministrazione comunale, per questi ultimi casi, potrà decidere di destinare una quota, non superiore al 20% del volume residenziale, a gruppi particolari di popolazione (studenti, anziani, giovani coppie).

Negli oltre 5 ettari residenziali rientra anche la zona del Consorzio. Nella strada che da Fermignano conduce a Urbania verranno costruite delle villette familiari: quattro dal lato del cimitero e tre dal lato del fiume. “Abbiamo pensato alle famiglie che potranno costruirsi una casa e vivere vicini, le abitazioni avranno la distanza garantita dalla strada” ha detto il vice sindaco.

Dati alla mano, è ora possibile confermare la compensazione al ribasso prevista da questa maxi variante al Prg: lo stralcio di terreni edificabili, per una superficie complessiva di 16 ettari (di cui 5 residenziale e 11 produttiva), supera infatti i 10 ettari delle nuove aree destinate alla costruzione (4 residenziale e 6 produttiva).

Nel Prg del 2014 il 20% di questo campo sarà destinata alla costruzione di un edificio

Il Prg del 2014 prevede che il 20% di questo campo venga destinato alla costruzione di un edificio

Piani di recupero. “L’ex campo sportivo è, e rimarrà il polmone verde del centro” ha dichiarato Guidarelli. Anche se il 20% della sua superficie verrà destinata per una nuova costruzione. Avviare nuove attività vicine al futuro Conad, darà vita ad un nuovo centro commerciale, poco lontano da via Bramante, la via principale di Fermignano. Secondo Cancellieri questa scelta nel breve periodo darà lavoro alle imprese edili e nel lungo periodo risulterà essere una fonte di liquidità importante per le casse del comune.
Questo è stato uno dei punti di scontro con l’opposizione che non voleva nessun edificio nel vecchio campo sportivo. Inoltre nel progetto è prevista la costruzione di parcheggi e depositi sotterranei. Emanuele Feduzi, rappresentante della minoranza teme quindi l’effetto Santa Lucia: tanto denaro pubblico investito in un parcheggio sempre vuoto.

Il nuovo documento urbanistico, curato dal Presidente dell’ordine provinciale degli architetti Luca Storoni, andrà a sostituire il precedente “Piano Secchi”, le cui previsioni risalgono al lontano 1997, e le sue successive modifiche.

Il progetto di variante, curato dal Presidente dell’ordine provinciale degli architetti Luca Storoni, verrà ora messo a disposizione del pubblico, per sessanta giorni, presso la Segreteria del Comune. In questo arco di tempo chiunque potrà fare delle osservazioni, e spetterà poi al Consiglio comunale decidere se approvarle o meno. Nei 30 giorni successivi alla delibera di adozione definitiva il PRG verrà trasmesso alla Giunta provinciale, la quale si esprimerà sulla sua conformità alla normativa sovraordinata.

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Spending review: ‘stangata’ di 759mila euro per Urbino e 237mila per Fermignano http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/spending-review-stangata-di-759mila-euro-per-urbino-e-237mila-per-fermignano/67134/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/spending-review-stangata-di-759mila-euro-per-urbino-e-237mila-per-fermignano/67134/#comments Wed, 04 Mar 2015 16:45:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67134

Urbino

URBINO – Cambiano le regole per la spending review voluta dal governo Monti: nel 2015 i tagli previsti aumentano del 50 per cento. Per Urbino però significa che il bilancio comunale subirà una riduzione di fondi per 759mila euro. Sforbiciata di 237mila euro invece per il comune di Fermignano.

L’accordo tra governo e sindaci, siglato durante l’incontro Conferenza Stato-Città del 22 gennaio, prevede l’aumento complessivo dei  tagli ai comuni da 375,6 milioni a 563,4 milioni di euro. Le casse dei comuni si svuotano ulteriormente dopo la legge di stabilità approvata lo scorso dicembre che grava sui comuni per un totale di 1,2miliardi di euro.

Il comune di Urbino. “Le manovra economica – dice al Ducato l’assessore al bilancio Christian Cangiotti – è ancora da disegnare. Per il momento abbiamo previsto solo alcune riduzioni interne al comune”. Parte di questi tagli riguarderanno il personale amministrativo per una riduzione di 300mila euro. Nessuno perderà il lavoro ma non verranno attivati bandi di concorso per riempire i posti vacanti lasciati da chi va in pensione.
Il comune ha deciso di risparmiare 50mila euro sulle assicurazioni che coprono i beni del comune e  l’assicurazione sulla responsabilità civile. Di una cosa siamo certi – conclude l’assessore – non ridurremo affatto i servizi sociali, fondamentali per la comunità, soprattutto in un momento difficile come questo. I comuni pesano sullo bilancio dello Stato meno del 10% eppure siamo i primi dove tagliano”.

COMUNE ABITANTI
TAGLI
FANO
62.929 2.673.808,76
FERMIGNANO
8.616 237.503,37
FOSSOMBRONE
9.845 429.450,19
GABICCE MARE
5.849 344.759,21
MONDOLFO
11.737
398.105,90
PESARO
94.346
3.173.668,26
URBANIA
7.083
339.118,53
URBINO
15.503
759.773,98
TOTALE PROVINCIA PESARO E URBINO
12.675.401,09

Questi sono i risultati della manovra economica varata dal Governo per coprire il bonus da 80 euro ai dipendenti con i redditi medio-bassi e per l’esenzione dall’Imu per i terreni agricoli. Le cifre dei tagli comune per comune sono state decise il 26 febbraio con un decreto del Viminale, pubblicato il 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale. L’intera provincia di Pesaro-Urbino verrà privata di oltre 12milioni mentre per la sola città di Pesaro ci sarà una ‘sforbiciata’ di 3 milioni di euro.

La manovra
. Ogni anno fino al 2018 i comuni italiani dovranno ridurre le spese delle pubbliche amministrazioni per acquisti di beni e servizi in ogni settore. La distribuzione dei tagli, concordata nell’incontro di gennaio, riguarderà tutti i comuni italiani ad eccezione delle province di Lucca e Massa Carrara, colpite dal terremoto del 21 giugno 2013. Il criterio principale con cui  è stata ridisegnata la manovra si basa sul calcolo spese sostenute da ogni comune e registrate dal Siope, il sistema informativo che monitora le operazioni degli enti pubblici. La manovra dei tagli ha subito un aumento rispetto a quanto previsto lo scorso autunno.

Le amministrazioni comunali hanno tempo fino al 31 marzo per approvare il bilancio preventivo 2015. La commissione al bilancio di Urbino si è riunita il 26 febbraio, quando è stato pubblicato il decreto del Viminale sui tagli, per discutere in che modo intervenire. Cangiotti garantisce che “la commissione bilancio si riunirà altre volte” e che il bilancio previsionale per il 2015 verrà convalidato prima dell’approvazione del bilancio consuntivo, per la fine di aprile.

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Fermignano, proprietari in fuga dall’Imu: “Declassate i nostri terreni” http://ifg.uniurb.it/2015/02/25/ducato-online/fermignano-proprietari-in-fuga-dallimu-declassate-i-nostri-terreni/66361/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/25/ducato-online/fermignano-proprietari-in-fuga-dallimu-declassate-i-nostri-terreni/66361/#comments Wed, 25 Feb 2015 10:25:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66361 FERMIGNANO  – Fino a qualche anno fa la gente avrebbe fatto carte false pur di avere un appezzamento di terra su cui poter costruire. Ma la crisi ha cambiato tutto. E non ha risparmiato neanche la gestione del territorio. Succede così che a Fermignano i proprietari di zone edificabili stiano chiedendo che con il nuovo piano regolatore i loro terreni perdano valore e tornino agricoli. Perché di costruire non se ne parla. E l’Imu è una spesa troppo alta da sostenere.

Case Fermignano 1Giovedì sera il Consiglio comunale deciderà se approvare la maxi variante al Prg varato nel 1997. Da allora “sembra passata un’era geologica”, ha ammesso il sindaco Giorgio Cancellieri a fine gennaio, mentre illustrava alla popolazione, ai tecnici e all’opposizione le linee guida del nuovo piano. Tra le modifiche più importanti c’è proprio la “retrocessione” di alcuni terreni edificabili, concentrati soprattutto nella frazione di Villa Furlo, che dovrebbero tornare agricoli. Secondo i proprietari su quei lotti, passati a loro insaputa da agricoli ad edificabili, di fatto non si può costruire. Perché la conformazione del territorio e la mancanza di fognature, illuminazione e servizi renderebbero comunque l’operazione molto costosa.

La signora Giacinti, che dopo una lunga riflessione aveva deciso di sfruttare l’edificabilità del proprio terreno, ha scoperto una volta iniziati i sopralluoghi che non era possibile costruire nulla perché c’era il rischio di frane. Nonostante questa scoperta, denuncia sua figlia Sabrina, “ha comunque dovuto pagare per intero l’Imu, come se nulla fosse cambiato”. Ancora più rammaricata Natalina Bernardini, che dalla sua casa di Pagino (a pochi metri dalla via Flaminia), racconta: “Ci hanno fatto questo lotto edificabile senza dirci nulla. E la cosa più grave è che per rifare le valutazioni dovevamo affidarci a un geometra e spendere soldi. Non è giusto!”.

“Nel ’97 erano era stata fatta una previsione urbanistica diversa perché il mercato ‘tirava’ – spiega l’architetto Luca Storoni, che sta curando il nuovo Prg – Ora invece bisogna cogliere l’occasione che la crisi ci ha dato e fare un passo indietro. Vogliamo accontentare i cittadini e, soprattutto, la nostra coscienza”. Uno degli obiettivi della giunta è infatti quello di restituire alla sua originaria vocazione naturalistica tutto il comprensorio di Pagino, nella zona di Villa Furlo.

Bisognerà ora vedere se il lungo iter per arrivare all’approvazione definitiva del piano regolatore si concluderà (positivamente) prima di giugno. In quel mese è infatti previsto il pagamento della prima rata dell’Imu. Che se i terreni tornassero agricoli non si dovrebbe pagare, visto che il comune è tra quelli esenti.

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Imu terreni agricoli, a Urbino non si pagherà nemmeno la tassa 2014 http://ifg.uniurb.it/2015/01/30/ducato-online/economia/imu-terreni-agricoli-a-urbino-non-si-paghera-nemmeno-la-tassa-2014/64079/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/30/ducato-online/economia/imu-terreni-agricoli-a-urbino-non-si-paghera-nemmeno-la-tassa-2014/64079/#comments Fri, 30 Jan 2015 10:43:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64079 Urbino

Urbino

URBINO – Urbino è totalmente esente dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli per il 2014. Il 10 febbraio, dunque, l’imposta non si pagherà. Il decreto legge n.4 del 24 gennaio 2015 – la stessa che esenta la città per il 2015 – ha stabilito che per il pagamento del 2014 dovrà essere applicato il criterio della “classificazione sintetica” dell’Istat, che divide i comuni in “totalmente montani” (esenzione totale), “parzialmente montani” (esenzione parziale) e “non montani” (nessuna esenzione). È lo stesso parametro che sarà utilizzato per il 2015 e che non farà pagare l’imposta ai cittadini urbinati che possiedono uno o più terreni agricoli nel comune, visto che Urbino rientra nei comuni “totalmente montani”.

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“Criterio altimetrico” archiviato. Il governo ha risolto così tutti quei problemi nati con il “criterio altimetrico”, introdotto dal decreto ministeriale del 28 novembre del 2014, che determinava le esenzioni in base all’altezza sul livello del mare del palazzo comunale. Per i comuni sotto i 280 metri non erano previste esenzioni, per quelli tra i 281 e 600 metri l’esenzione era parziale e interessava soltanto i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, mentre per i comuni sopra i 600 metri l’esenzione sarebbe stata totale.

Urbino trovandosi a un’altitudine di 485 metri sul livello del mare, sarebbe rientrato nell’esenzione parziale e il 10 febbraio, scadenza del pagamento dell’Imu per il 2014, i cittadini avrebbero dovuto pagare.

Il ricorso al Tar. Il problema del “criterio altimetrico” è iniziato il 22 dicembre del 2014, quando il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell’Associazione dei comuni italiani dell’Umbria, della Liguria, del Veneto e dell’Abruzzo contro il nuovo parametro, giudicato ingiusto perché teneva conto dell’altezza sul livello del mare del palazzo comunale e non del terreno su cui doveva essere pagata l’imposta. In molti comuni il palazzo comunale si trova sotto i 600 metri (quindi senza esenzioni o con esenzioni parziali), mentre i terreni agricoli sono al di sopra (esenzione totale).

Con un provvedimento depositato il 23 gennaio 2015, il Tar aveva deciso di sospendere il decreto ministeriale che introduceva il “criterio altimetrico” fino al 18 febbraio, ma allo stesso tempo non aveva indicato quale sarebbe stato il parametro da applicare per le esenzioni. Per mettere la parola fine alla questione il governo ha emanato il decreto legge del 26 gennaio, che introduce definitivamente la “classificazione sintetica” dell’Istat come parametro per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli sia per il 2014, che per il 2015.

La “clausola di salvaguardia”. Ci sono comuni che si trovano in una posizione inversa rispetto a Urbino. L’articolo 1, comma 4 del decreto n.4 del 24 gennaio del 2015 introduce anche una “clausola di salvaguardia” che difende i cittadini dal doppio cambio di regole avvenuto in pochi mesi. Vista la vicinanza della scadenza (10 febbraio), nei comuni esentati dal pagamento in virtù del “criterio altimetrico” non si pagherà (o si pagherà solo in parte) l’Imu sui terreni agricoli per il 2014, mentre l’imposta per il 2015 sarà versata normalmente, in base al nuovo parametro della “classificazione sintetica” dell’Istat.

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Imu terreni agricoli, nel 2015 a Urbino non si pagherà http://ifg.uniurb.it/2015/01/23/ducato-online/economia/imu-terreni-agricoli-nel-2015-urbino-non-paga/63388/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/23/ducato-online/economia/imu-terreni-agricoli-nel-2015-urbino-non-paga/63388/#comments Fri, 23 Jan 2015 17:49:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63388 Urbino

Urbino

URBINO – A Urbino nel 2015 non si pagherà l’Imu sui terreni agricoli. La decisione sui nuovi criteri per l’applicazione dell’imposta è arrivata in Consiglio dei ministri oggi intorno alle 16.

Cosa cambia. Per il 2015 il ministro dell’Economia delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina hanno deciso di cambiare il “criterio altimetrico”, introdotto dal decreto ministeriale del 28 novembre 2014, con un nuovo parametro, in base alla “classificazione sintetica” dell’Istat. Urbino, quindi, rientrerà tra i comuni “montani” e sarà completamente esente dal pagamento.

Il pagamento del 2014. Resta ancora aperta invece la questione per il 2014. Lunedì 21 gennaio il Tar del Lazio avrebbe dovuto decidere sulla sospensiva del 26 gennaio, ultimo giorno utile per pagare l’Imu “agricola”, ma non è stato così. La scadenza rimane quindi congelata fino al 4 febbraio, giornata in cui dovrebbe arrivare una risposta definitiva dal Tar.

Il “criterio altimetrico”. Il problema Imu 2014 nasce dal decreto ministeriale del 28 novembre 2014, in cui viene introdotto il “criterio altimetrico”, che divide i comuni italiani in tre fasce in base all’altezza sul livello del mare alla quale si trova il palazzo comunale. Per i comuni sotto i 280 metri non sono previste esenzioni sull’Imu agricola. Per quelli tra i 281 e 600 metri l’esenzione è parziale e interessa soltanto i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Mentre per i comuni sopra i 600 metri l’esenzione è totale.

Contro il “criterio altimetrico” l’Associazione dei comuni italiani dell’Umbria, della Liguria, del Veneto e dell’Abruzzo hanno presentato un ricorso che è stato accolto il 22 dicembre 2014 dal Tar del Lazio, che per questo ha sospeso la scadenza del pagamento. Nel decreto del presidente del Tar è chiara l’opinione dei giudici amministrativi che parlano di “assoluta incertezza dei criteri applicativi” e “irragionevolezza dell’imposizione non legata all’effettiva natura e posizione del bene”, visto che in alcuni casi i terreni agricoli superano i 600 metri, mentre la posizione del palazzo comunale è inferiore.

Per il 2014 Urbino (485 metri sul livello del mare), nonostante la classificazione dell’Istat, sarebbe considerato “parzialmente montano” e sarebbe quindi esente dal pagamento solo parzialmente.

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Scadenza Imu terreni agricoli, si attende la sentenza del Tar . Slitta in Cdm la discussione su imposta 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/01/21/ducato-online/imu-terreni-agricoli-oggi-la-sentenza-del-tar-del-lazio-slitta-in-cdm-la-discussione-su-imposta-2015/63071/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/21/ducato-online/imu-terreni-agricoli-oggi-la-sentenza-del-tar-del-lazio-slitta-in-cdm-la-discussione-su-imposta-2015/63071/#comments Wed, 21 Jan 2015 08:12:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63071 Se non verrà accolto resterà la scadenza del 26 gennaio. Urbino è 'in bilico' tra esenzione parziale ed esenzione totale in base ai criteri altimetrici. Nessuna discussione invece, nel Consiglio dei ministri di ieri, sulle regole per il 2015]]> Urbino

Urbino

URBINO – Si attende la sentenza del Tar del Lazio sulla scadenza per il pagamento dell’Imu 2014 sui terreni agricoli. Mentre sul decreto pronto per regolamentare l’imposta del 2015,  il Consiglio dei ministri di ieri ha rinviato la discussione.

La decisione del Tar  Il Tribunale amministrativo dovrà decidere se accogliere la richiesta di annullamento del decreto ministeriale del 28 novembre 2014. Se accolto, la scadenza del pagamento dell’imposta 2014 sui terreni agricoli slitterà. In caso contrario resterà valida quella del 26 gennaio.  I giudici dovranno valutare il criterio altimetrico attualmente in vigore per il 2014: il parametro che suddivide i comuni italiani in tre fasce in base all’altezza sul livello del mare alla quale si trova il palazzo comunale. Per i comuni sotto i 280 metri non sono previste esenzioni sull’Imu agricola. Per quelli tra i 281 e 600 metri l’esenzione è parziale e interessa soltanto i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Mentre per i comuni sopra i 600 metri l’esenzione è totale. Urbino (485 metri sul livello del mare) nonostante la classificazione dell’Istat, passerebbe dunque da “montano” a “parzialmente montano”.

Contro il “criterio altimetrico” l’Associazione dei comuni italiani dell’Umbria, della Liguria, del Veneto e dell’Abruzzo hanno presentato un ricorso che è stato accolto il 22 dicembre 2014 dal Tar del Lazio e per questo ha sospeso la scadenza del pagamento. Nel decreto del presidente del Tar è chiara l’opinione dei giudici amministrativi che parlano di “assoluta incertezza dei criteri applicativi” e “irragionevolezza dell’imposizione non legata all’effettiva natura e posizione del bene”, visto che in alcuni casi i terreni agricoli superano i 600 metri, mentre la posizione del palazzo comunale è inferiore.

L’aliquota da applicare ai terreni agricoli sarà lo 0,76% del valore del terreno, ma potrebbe subire un aumento o una diminuzione di 0,3 punti percentuali in base a provvedimenti comunali. A Urbino al momento non sono stati presi, quindi varrebbe il parametro standard, anche se l’assessore al bilancio, Christian Cangiotti, ha fatto sapere che ogni decisione in merito “verrà presa dopo la sentenza del Tar del Lazio”.

Imu 2015 non va in Cdm  Secondo il sito web quotidianoentilocali.ilsole24ore.com, il Governo ha pronto un decreto per cambiare le regole per il 2015, introducendo un nuovo criterio per classificare i “comuni montani”, “parzialmente montani” e “non montani”: la “classificazione sintetica” dell’Istat. Secondo questo parametro, Urbino rientrerebbe nei comuni montani e sarebbe completamente esente dal pagamento.

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Mini-Imu? No grazie. A Urbino nessuno dovrà pagarla http://ifg.uniurb.it/2013/12/04/ducato-online/mini-imu-no-grazie-a-urbino-nessuno-dovra-pagarla/53216/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/04/ducato-online/mini-imu-no-grazie-a-urbino-nessuno-dovra-pagarla/53216/#comments Wed, 04 Dec 2013 18:13:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53216 URBINO – Ha fatto impazzire commercialisti, sindaci, politici e soprattutto cittadini, in un rincorrersi di “sì si paga”, “no non si paga”, “si paga ma non tutti”. Scongiurata la prima rata di settembre – per la quale si sono trovate a  fatica le coperture –  rimane la seconda. Il Governo assicura: “Troveremo i soldi necessari”. I cittadini si fidano. Se lo dicono – pensano – sarà così. E invece così non è. È di pochi giorni fa infatti l’ultima puntata della telenovela preferita dai contribuenti italiani: la seconda rata dell’Imu non si paga ma – quasi fosse il figlio illegittimo di Ridge Forrester – compare la “mini-Imu”. La tassa riguarda circa 2700 comuni italiani, quelli cioè che hanno alzato le aliquote oltre il minimo fissato al 4 per mille. Lo stato coprirà il 60% di questo “di più”, mentre ai cittadini toccherà il restante 40.  Il termine per il versamento è il 16 dicembre.

Possono però tirare un sospiro di sollievo gli urbinati. L’assessore al bilancio Maria Clara Muci l’ha detto e ridetto: “Qui nessuna mini-Imu”. Il comune di Urbino non si trova tra quei 2700 Comuni che chiederanno un sacrificio ai propri cittadini: aveva mantenuto e continuerà a mantenere l’aliquota sulla prima casa al minimo. Per le seconde case e gli altri immobili (tra i quali ci sono anche le attività commerciali e quelle produttive) l’amministrazione locale ha invece deciso per un aliquota al 9,5 per mille, di un punto cioè più bassa rispetto alla massima prevista per legge (10,5).

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Ducato tv n.1 – 23 maggio 2013 http://ifg.uniurb.it/2013/05/25/ducatotv/ducato-tv-n-1-23-maggio-2013/48518/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/25/ducatotv/ducato-tv-n-1-23-maggio-2013/48518/#comments Sat, 25 May 2013 14:41:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48518

Conduttore: Stefano Rizzuti

Caporedattore: Virginia Della Sala

CASA DOLCE CASA

Imu: la situazione a Urbino e i progetti dei cittadini dopo la sospensione della rata di giugno. Abbiamo fatto due conti e scoperto molte cose.

(servizio di Marta Cioncoloni e Francesco Morrone)

MIGRANTI

Ius soli, il diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia. Le voci e le storie di migranti che ancora non sono cittadini italiani ma che sperano di diventarlo.

(servizio di Federico Capezza, Lucia Lamantea, Chiara Nardinocchi e Silvia Pasqualotto)

PEDALARE

I cicloturisti si organizzano, il Montefeltro è una meta ambita ma le strutture per chi va in bici sono ancora inadeguate.

(servizio di Mario Marcis, lorenzo Nicoletti, Stefano Rizzuti)

MINIREPORTER

A Gadana i bambini della scuola elementare “Pascoli” sono stati premiati per il loro giornalino “L’eco della quinta”. Hanno festeggiato davanti alle nostre telecamere.

(servizio di Giuseppina Avola, Antonella Ferrara, Laura Morelli)

QUASI RAMBO

Sui monti Sibillini a lezione di sopravvivenza con una guida molto speciale.

(servizio di Francesco Creazzo)

ACQUA E FUOCO

I vigili del fuoco sono i più amati dagli italiani. A Urbino, per un giorno, hanno lasciato gli idranti e iniziato a sparare

(servizio di Marta Manzo, Federica Salvati, Teodora Stefanelli)

 

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Senza Imu, 714mila euro in meno Muci: “Servizi sociali a rischio” http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/senza-imu-714mila-euro-in-meno-muci-difficile-fare-il-bilancio-di-previsione/46163/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/senza-imu-714mila-euro-in-meno-muci-difficile-fare-il-bilancio-di-previsione/46163/#comments Wed, 08 May 2013 15:27:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46163 URBINO – Il Comune di Urbino potrebbe perdere circa 714mila euro di entrate Imu se l’imposta sull’abitazione principale dovesse essere cancellata. Tanto ha incassato il Comune dalla prima casa nel 2012.

Il Governo discute da settimane la possibilità di far slittare la rata di giugno dell’imposta municipale unica, fonte primaria per i comuni assieme alla Tares. Oppure di eliminarla grazie al rinvenimento di entrate di copertura alternative.

“In questo modo – spiega l’assessore al bilancio Maria Clara Muci – diventa quasi impossibile redigere il bilancio di previsione del  Comune che ha come data di scadenza il 30 giugno. Pensavamo di riuscire a compilarlo entro fine maggio, ma con tutti questi cambiamenti e le prospettive più mutevoli che mai, è sempre più difficile capire su quali entrate il Comune potrà contare nel prossimo anno”.

I numeri dell’Imu, a Urbino, parlano di una quota totale 2012 di 3.325.411,37 euro. Di questa cifra, l’importo relativo all’abitazione principale è di 714.293,81 euro.

“Se dovessero decidere davvero di sospenderla- continua la Muci – ci troveremo in grosse difficoltà, come tutti gli altri comuni. Dovrebbero cercare di reintegrarla attraverso altri canali, oppure saremo costretti a pensare seriamente a cosa tagliare. Inutile dire che verrebbero colpiti tutti i servizi del comune, dai semplici bisogni primari come elettricità, acqua e manutenzione ai servizi per i cittadini. Sarebbero a rischio anche i servizi sociali, e questa è l’ultima cosa che vorrei”.

Con l’introduzione dell’Imu, spiega la Muci, il comune aveva già perso quasi 150mila euro di contributi, quelli relativi ai trasferimenti statali che compensavano la soppressione dell’Ici (per i quali Urbino beneficiava di 843mila euro).

“Sono sicura – conclude l’assessore – che il governo voglia solo cercare una fonte alternativa per il gettito Iva. Non ci resta che aspettare le decisioni  e organizzare quanto prima, spero davvero entro la scadenza di giugno, il bilancio comunale”.

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Mercato immobiliare: a Urbino è crisi nera. Nessuna vendita nel 2013 http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/mercato-immobiliare-a-urbino-e-crisi-nera-nessuna-vendita-nel-2013/36431/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/mercato-immobiliare-a-urbino-e-crisi-nera-nessuna-vendita-nel-2013/36431/#comments Wed, 27 Feb 2013 15:47:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=36431 URBINO – Dall’inizio del 2013 le agenzie immobiliari di Urbino non hanno ancora venduto un solo immobile. Dalla crisi del 2005 il mercato è in continuo calo e non sembrano esserci segnali di ripresa. Secondo  i dati di Immobiliare.it i prezzi delle case a Urbino sono calati di circa 100 euro al metro quadro passando da 1800 euro a 1700 dal 2012 al 2013.

Il calo non ha però interessato il centro città,  dove i prezzi si aggirano intorno ai 2700 al metro quadro con picchi di 3200 per le case ristrutturate. Gli stessi numeri del 2012.

Secondo gli agenti immobiliari, oltre la crisi e all’Imu, una delle cause principali sono le banche “che non concedono più finanziamenti anche quando gli acquirenti hanno due stipendi a tempo indeterminato”, sostiene Roberto Edera proprietario dell’agenzia immobiliare Multigest.

Oggi non conviene neanche più investire negli appartamenti e non vengono più fatti gli acquisti a scopi speculativi. “Prima alcune famiglie benestanti preferivano comprare la casa al figlio studente – continua Edera – per poterla poi mettere in affitto”, oggi non c’è più la possibilità di fare questo tipo di investimenti.

La crisi del mercato ha colpito anche chi, in questo settore, lavora da una vita. C’è chi non vende case da un anno e mezzo come il signor Paride Serafini, ex proprietario dell’agenzia Feltresca, che dopo tre decenni di attività lo scorso dicembre aveva deciso di chiudere. “Quando 30 anni fa ho aperto l’attività ero l’unico a Urbino, ora ci sono 23 agenzie, l’attività ora è in mano a mio figlio che ha deciso di provarci e andare avanti”.

Si respira un’aria di pessimismo nelle agenzie immobiliari ma c’è chi prova a sdrammatizzare, come le cugine Linda e Silvia Cangini dell’omonima agenzia, che scherzando dicono che “il meglio deve ancora venire”.

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