il Ducato » incentivi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » incentivi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il futuro di Indesit? “Sarà tutto in Italia” http://ifg.uniurb.it/2011/04/20/ducato-online/il-futuro-di-indesit-sara-tutto-in-italia/8215/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/20/ducato-online/il-futuro-di-indesit-sara-tutto-in-italia/8215/#comments Wed, 20 Apr 2011 14:34:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=8215

Andrea Merloni a sinistra assieme al professor Valeriano Balloni dell'Istao

URBINO – Andrea Merloni, classe 1967, è presidente del consiglio di amministrazione della Indesit Company dall’aprile 2010. A proposito di utopia e impresa, in occasione dei “Dialoghi”, spiega che “in ogni iniziativa industriale non c’è valore del successo economico se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale” citando lo zio, Aristide Merloni, il fondatore della Merloni, nel 1967. Anche se non si può prescindere dal profitto nella conduzione di un’azienda.

La Indesit ha varato il Piano Italia. Le prime mosse sono state quelle di chiudere gli stabilimenti di Bergamo e Treviso. Ma dei 120 milioni stanziati in tre anni quanto sarà investito nel nostro Paese? E nella regione Marche?
I 120 milioni sono tutti investiti in Italia e verranno usati per nuovi prodotti e per ottenere più efficienza nelle  fabbriche. Abbiamo accorpato la produzione realizzata in Italia: gli stabilimenti erano otto, ora li abbiamo accorpati in sei ma fondamentalmente la produzione rimane tutta italiana. Nella regione Marche lo stabilimento di Treviso, importante polo di produzione di acciaio inox, viene portato a Fabriano.

Come sta andando il reinserimento, “innovativo e ambizioso” nelle parole di Gianluca Ficco della Uilm, pianificato con i sindacati a seguito della chiusura degli stabilimenti di Bergamo e Treviso? Perché è innovativo?
E’ innovativo perché ci siamo presi l’impegno di non lasciare a piedi nessuno nel senso che ci siamo fatti carico della rilocazione di tutti i dipendenti. Sta andando bene, si parla di circa 500 dipendenti. Bene perché ci sono state molte offerte di lavoro, in questo naturalmente Bergamo è una città che nonostante la crisi ha dei livelli di occupazione che sono tra i migliori d’Italia. Il reinserimento avverrà a condizioni equivalenti e con contratti a tempo indeterminato. Stiamo anche lavorando a incentivi economici per le aziende che assumono i nostri ex-dipendenti e daremo la precedenza, nella cessione dei nostri stabilimenti dismessi, a quelle aziende che si impegnano a riassumere il maggior numero possibile di nostri operai.

Quali crede che saranno i destini societari della Indesit? Crescerà o verrà assorbita? Si ipotizza una crescita o una riduzione della produzione?
Se lo sapessi oggi avrei già fatto il piano per i prossimi anni. In questi 36 anni ci siamo dimostrati efficienti, organizzati e forse più efficaci di molti altri. Cerchiamo di continuare ad esserlo, ovviamente vorremmo crescere, ma quello che è il futuro è difficile da prevedere.

Come vede il futuro dell’industria degli elettrodomestici in Italia? Molte sono le industrie ancora in crisi: la Merloni commissariata o la Elettrolux che taglia il personale. Si continuerà a delocalizzare il lavoro spostandolo dove costa meno?
L’elettrodomestico nel generale ha un indotto molto grande e ha un peso rilevante sull’economia del paese. Certo che il mondo è difficile, la competizione è diventata sempre più agguerrita, i turbamenti economici non sono finiti. Quello che succede agli altri non lo so, le posso dire quello che succede alla mia azienda: noi abbiamo già dichiarato che lasciamo tutta la produzione in Italia, non stiamo delocalizzando e non abbiamo mai delocalizzato. Per quanto riguarda la Merloni, io non ci sono mai nemmeno stato in quegli stabilimenti.

Gli incentivi stanziati dal Governo nel settore degli elettrodomestici hanno fatto sentire la loro influenza o non sono stati utili a risollevare le vendite?
Credo che gli incentivi per quanto abbiano aiutato il mercato temporaneamente, dovrebbero essere dati per il  miglioramento delle tecnologie a lungo termine, cioè l’incentivo dovrebbe essere qualcosa che fa progredire la  tecnologia nel senso di minor consumo energetico, minor impatto ambientale e così via. L’incentivo spot dato per  qualche mese crea delle distorsioni nel mercato perché fa impennare la domanda che poi dopo crolla nuovamente, quindi alla fine non so se i benefici apportati sono maggiori dei problemi. Quindi secondo me, ammesso che debba essere pensato un incentivo, deve essere pensato collegato alla tecnologia e non a situazioni di mercato.

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Incentivi al lavoro: da duemila a cinquemila euro per i nuovi impieghi http://ifg.uniurb.it/2011/03/04/ducato-notizie-informazione/incentivi-al-lavoro-da-duemila-a-cinquemila-euro-per-i-nuovi-impieghi/5587/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/04/ducato-notizie-informazione/incentivi-al-lavoro-da-duemila-a-cinquemila-euro-per-i-nuovi-impieghi/5587/#comments Fri, 04 Mar 2011 16:31:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5587 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono in arrivo incentivi per chi assume uno o più lavoratori, ma solo in caso di tirocinio formativo (o contratto di somministrazione) di tre mesi.

Le somme si aggirano sui cinquemila euro (per ogni inserimento a tempo indeterminato) o duemila euro (per ogni assunzione a tempo determinato pari o superiore a 12 mesi). Se il lavoratore rientra nelle categorie previste dalla legge 68/99, sarà concesso anche un “bonus” aggiuntivo di 1.500 euro.

La Provincia apre quindi al programma “Welfare to work”, promosso dal Ministero del lavoro (che trasferirà i fondi), con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro, nell’ambito delle politiche di re-impiego dei lavoratori. Lo scopo è favorire le persone che trovano difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo aver perso il posto. I tirocinanti potranno ricevere dalla Provincia 500 euro al mese, mentre le imprese avranno la possibilità di formare a costo zero in vista di una possibile futura assunzione. Lunedì 7 marzo uscirà un avviso pubblico (pubblicato sul sito www.provincialavoro.it) rivolto ai datori di lavoro.

Le agenzie interinali potranno presentare domanda di adesione entro il 31 marzo, mentre le aziende avranno tempo fino al 31 maggio. I disoccupati interessati potranno invece verificare il loro accesso alle richieste rivolgendosi al Centro per l’impiego di Urbino, via S.Annunziata 3 (tel. 0722/373180).

(s.c)

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