il Ducato » integrazione http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » integrazione http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Urbino: reati in calo nel 2014, meno furti e rapine. Più controlli e telecamere in centro http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/urbino-reati-in-calo-nel-2014-meno-furti-e-rapine-piu-controlli-e-telecamere-in-centro/65857/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/urbino-reati-in-calo-nel-2014-meno-furti-e-rapine-piu-controlli-e-telecamere-in-centro/65857/#comments Thu, 19 Feb 2015 22:54:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65857 Il sindaco Maurizio Gambini insieme al prefetto Luigi Pizzi, i vertici  provinciali  delle forze di polizia e la Giunta comunale durante la seduta  del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Il sindaco Maurizio Gambini insieme al prefetto Luigi Pizzi, i vertici provinciali delle forze di polizia e la Giunta comunale durante la seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

URBINO – Nel 2014 sono diminuiti i reati nel comune di Urbino rispetto all’anno precedente, in particolare furti, furti in appartamento e rapine.Quelli cioè definiti come “reati predatori più gravi”. Risultato di maggiori controlli, che saranno intensificati anche grazie al sistema di telecamere di sorveglianza in centro che presto sarà attivato e collegato con la centrale di Polizia. I dati sono stati analizzati durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto il 19 febbraio proprio a Urbino e che ha affrontato anche i temi dell’integrazione, pattugliamento e giovedì sera dopo l’ordinanza antialcol emanata dal sindaco Gambini. Alla seduta hanno partecipato il prefetto Luigi Pizzi, i vertici  provinciali  delle forze di polizia, il  sindaco di Urbino Maurizio Gambini e la Giunta comunale.

I numeri Secondo i dati diffusi dal comunicato della Prefettura, nell’ultimo anno i furti sono diminuiti del 14%, passando da 492 a 422, si è verificata una rapina mentre l’anno precedente erano tre. I furti in abitazione hanno avuto un calo pari al 32%, passando da 74 a 50. “La situazione globale dell’ordine e della sicurezza pubblica – si legge nelle osservazioni ai numeri – si ritiene tale da non destare particolare allarme”.

Il giovedì sera Vie più pulite e sicurezza nelle strade sono poi i primi effetti dell’ordinanza comunale che vieta la somministrazione di alcolici all’esterno dei locali pubblici, assieme all’aumento dei controlli e dei pattugliamenti del Commissariato di Urbino.

Ponte Armellina Intensificati anche i controlli a “Urbino 2″, il quartiere alla periferia della città, abitato quasi esclusivamente da residenti di nazionalità straniera “da anni caratterizzato da una situazione di incuria e di degrado delle strutture”.  Il sindaco Gambini e l’assessore ai Servizi sociali hanno annunciato il progetto per porre un freno all’emarginazione: un polo scolastico della scuola primaria in una sede diversa per favorire l’integrazione dei bambini nella vita della città.

Il sindaco ha, inoltre, confermato che saranno presto predisposti dei dispositivi di videosorveglianza nel centro storico, telecamere collegate con le centrali operative della Polizia, per assicurare un maggiore livello di vigilanza. Previsto anche l’aumento di punti luce nelle zone più a rischio delle città e delle frazioni.

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Ius soli, la Kyenge ai ragazzi: “Capisco la vostra rabbia”. Fuori dal teatro scritta razzista di Fn http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/una-mano-insaguinata-accoglie-il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge-a-pesaro/48783/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/una-mano-insaguinata-accoglie-il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge-a-pesaro/48783/#comments Tue, 28 May 2013 17:16:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48783 La diretta Twitter / Le foto L'INTERVISTA "Le seconde generazioni sono la migliore Italia" ]]>

La consegna della cittadinanza onoraria. Al centro, la ministra Kyenge

PESARO – “Un milione di persone in Italia non ha la cittadinanza. Dobbiamo combattere gli stereotipi. Come dice Martin Luther King, dobbiamo imparare ad andare oltre il muro della paura”. Chissà se Cecile Kyenge, quando lavorava come badante per pagarsi gli studi in medicina, immaginava che sarebbe ritornata a Pesaro, la città dove vive sua sorella, da ministro per l’Integrazione. Oggi, ad attenderla non c’è solo la sua famiglia, ma 570 studenti provenienti dalle principali scuole pesaresi. A ottanta di loro, ragazzi nati in Italia da genitori immigrati, il ministro ha consegnato la cittadinanza onoraria.

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Sotto un cielo che promette pioggia, i bambini e i ragazzi entrano nel teatro Rossini e prendono posto ordinatamente sulle poltrone rosse. Monica, 14 anni, è seduta in ultima fila. Segue con attenzione ogni movimento che avviene sul palco. Sa che tra poco entrerà il ministro e consegnerà anche a lei la cittadinanza onoraria: “Sono nata a Parma e i miei genitori sono cinesi. E’ un onore per me essere qui”, dice sorridendo.

L’INTERVISTA “Le seconde generazioni sono la migliore Italia”

Dopo qualche minuto di attesa, Kyenge sale sul palco accompagnata dal presidente della provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci, e il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli. La cerimonia si apre sulle note dell’inno di Mameli: tutti si alzano in piedi per cantare l’inno d’Italia. Poi la parola passa a Jurgen, un bambino undicenne di origine albanese: “Io mi sento italiano anche se non ho la cittadinanza e ai mondiali tifo sia per l’Albania che per l’Italia”, dice convinto. Poi si gira verso il ministro e per l’emozione sbaglia a pronunciare il suo nome. Il pubblico lo incoraggia con un applauso. Accanto a lui, c’è la sua compagna di giochi, Annaluna, che afferma: “Jurgen parla italiano meglio di molti altri”.

Poi interviene Matteo Ricci: “Questi ragazzi crescono con i nostri figli, perché non dovrebbero avere gli stessi diritti?”, domanda il presidente. Concorda con lui anche il sindaco Ceriscioli che ricorda come Pesaro sia sempre stata una città aperta agli altri.

Finalmente la parola passa a Kyenge che fa un discorso appassionato e coinvolgente rivolto ai ragazzi presenti. “Conosco la vostra rabbia, la delusione che provate quando qualcuno storpia il vostro nome o si stupisce perché parlate bene l’italiano”, dice il ministro. “Bisognerebbe andare oltre il muro della paura e giudicare gli altri non per il colore della loro pelle, ma per le persone che sono, per quello che fanno, come diceva Martin Luther King”, continua. “Voi però dovete impegnarvi,  innamorarvi della nostra Costituzione e studiare. Solo così potete dimostrare quanto valete. L’Italia ha bisogno di voi”.

I ragazzi salgono sorridenti sul palco e ricevono dalle mani del ministro l’attestato di cittadinanza onoraria e la maglia azzurra dell’Italia. Durante la cerimonia gli studenti del liceo scientifico musicale di Pesaro cantano la canzone “La tua libertà”, ispirata ai canti degli schiavi africani portati in America. Alla fine dell’evento Kyenge risponde alle domande del Ducato: “Non sono io a chiedere lo ius soli, ma è la società”.

La scritta di Forza Nuova davanti a Teatro Rossini (foto Pu24.it)

A rovinare la giornata è stata lo striscione che questa mattina il partito di estrema destra Forza Nuova ha appeso davanti all’entrata laterale del teatro che riportava la scritta “L’immigrazione uccide”. Inoltre, mentre si svolgeva la cerimonia, la Lega Nord ha organizzato in piazza del Popolo un picchetto di protesta contro la riforma dello ius soli e per il mantenimento del reato di clandestinità.

Il ministro non cade nella provocazione: “Questi ragazzi sono la risposta, rappresentano l’Italia migliore. Oggi la festa è dedicata a loro. Basta guardarsi intorno. Fare un giro tra le strade, le scuole, gli ospedali per vedere come l’Italia sia cambiata. Un milione di ragazzi aspetta la cittadinanza. Il nostro Paese non deve avere paura di loro”.

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Il ministro Kyenge al Ducato: “Le seconde generazioni sono l’Italia migliore” http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/il-ministro-kyenge-al-ducato-le-seconde-generazioni-sono-litalia-migliore/48933/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/il-ministro-kyenge-al-ducato-le-seconde-generazioni-sono-litalia-migliore/48933/#comments Tue, 28 May 2013 15:03:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48933 [continua a leggere]]]>

PESARO – “Non sono io a chiedere lo ius soli. Questa non è una mia richiesta, ma una esigenza del Paese”. Così il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge che oggi a Pesaro ha consegnato la cittadinanza onoraria ai bambini e ai ragazzi nati da genitori stranieri. Un ritorno a casa per il ministro: proprio a Pesaro infatti vive sua sorella che è venuta ad assistere all’evento.

Una festa rovinata dallo striscione che il partito di estrema destra Forza Nuova ha appeso questa mattina fuori al teatro Rossini: “L’immigrazione uccide”. Il  ministro non è apparsa turbata: “La migliore risposta a certi atti sono questi ragazzi. Loro sono l’Italia migliore”. Kyenge è consapevole che non sarà facile portare la riforma della cittadinanza in cima agli impegni di governo: “Il fatto che già se ne parli è un passo avanti”. Sulle prossime riforme da attuare, invece, il ministro non si sbilancia: “Ci sarà tempo di discutere”.

ASCOLTA L’INTERVISTA INTEGRALE

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Ius soli: la Kyenge a Pesaro / FOTO http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/ius-soli-la-kyenge-a-pesaro-foto/48872/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/ius-soli-la-kyenge-a-pesaro-foto/48872/#comments Tue, 28 May 2013 10:30:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48872 [continua a leggere]]]> Questa mattina il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge ha consegnato la cittadinanza onoraria a centinaia di bambini nati in Italia da genitori immigrati. All’evento, che si è svolto al teatro Rossini di Pesaro, hanno partecipato alcuni rappresentanti delle istituzioni


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Il sindaco di Petriano:”Per Urbino 2 è l’ultima occasione” http://ifg.uniurb.it/2012/01/27/ducato-online/il-sindaco-di-petrianoper-urbino-2-e-lultima-occasione/17294/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/27/ducato-online/il-sindaco-di-petrianoper-urbino-2-e-lultima-occasione/17294/#comments Fri, 27 Jan 2012 17:41:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17294 [continua a leggere]]]> PETRIANO – Il Comune di Petriano, il più vicino al quartiere di Ponte Armellina, è da sempre toccato dalle conseguenze che il degrado urbanistico dell’area ha sul suo territorio. Giammarco Cecconi, sindaco da tre anni e da dieci in giunta, crede nel successo di questo progetto.

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FOTORACCONTO – Viaggio nel ghetto alle porte di Urbino

“Per la prima volta – rivela Cecconi – stiamo lavorando a stretto contatto con il presidente della Provincia Ricci, il sindaco di Urbino Franco Corbucci e abbiamo anche il sostegno della Prefettura. I tempi definitivi non sono ancora stati stabiliti, ma per poter avere i finanziamenti regionali necessari dobbiamo rispettare le scadenze”.

Di progetti su Urbino 2 se ne sono sentiti anche troppi. Perché questa è la volta buona?

“Per il piano presentato nel 2007 non avevamo trovato nessun investitore. In questo protocollo d’intesa c’è invece la Cooperativa Villaggio dell’Amicizia che ha un ruolo fondamentale: sia per il finanziamento, che per la disponibilità di appartamenti sparsi per la provincia dove le famiglie di Urbino 2 potrebbero trovare una sistemazione temporanea”.

Perché il Comune di Petriano è in prima linea per la riqualificazione dell’area? Gli stranieri sono un problema?

“Hanno creato qualche problema perché sono tanti. Frequentano i nostri negozi, vengono a scuola nel nostro comune. Il nostro è un paese che in pochi anni è passato dai 2400 ai 2900 abitanti e le strutture erano proporzionate a un numero più basso. Nei primi anni di immigrazione in questo territorio, i ragazzini arrivano a scuola in momenti diversi, alcuni con grandi difficoltà linguistiche. Abbiamo dovuto affrontare l’emergenza con le risorse esigue del nostro bilancio, avviando un programma di integrazione linguistica che sembra aver funzionato. Inoltre, negli anni passati, il trasporto scolastico era interamente a nostro carico, nonostante se ne sarebbe dovuto occupare il Comune di Urbino. Ora c’è un accordo con Corbucci per smistare i ragazzi tra le scuole dei due comuni”.

In cosa la nuova Urbino 2 sarà diversa?

“L’idea è di creare un quartiere abitato da stranieri e italiani. Gli immigrati che resteranno, hanno la possibilità di vedersi assegnato per graduatoria un alloggio nel nuovo complesso. Non si può correre il rischio di ricreare un quartiere ghetto. Se ci sono solo stranieri, con chi si integrano?”. (n. f. g.g.)

 

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Tutti abili nella diversità arriva il torball, lo sport che unisce http://ifg.uniurb.it/2011/04/11/ducato-online/tutti-abili-nella-diversita-arriva-il-torball-lo-sport-che-unisce/7782/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/11/ducato-online/tutti-abili-nella-diversita-arriva-il-torball-lo-sport-che-unisce/7782/#comments Mon, 11 Apr 2011 16:49:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7782 Un'azione di gioco durante la dimostrazione di torballURBINO – Decine di studenti universitari hanno partecipato questa mattina alla dimostrazione di torball, la disciplina sportiva che mette allo stesso piano non vedenti e normodotati. Nella palestra di Scienze motorie gli atleti della Polisportiva Picena Non Vedenti, unica squadra marchigiana della categoria, hanno giocato insieme ai presenti con l’obiettivo di far conoscere uno sport ancora poco diffuso in Italia. L’evento è stato organizzato dall’associazione Pantarei, impegnata da anni nella valorizzazione delle diversità.

“Dopo alcune dimostrazioni in altri comuni delle Marche, è una grande soddifazione per noi portare il Torball anche a Urbino, una città che vive di cultura e di partecipazione”, afferma Giovanni Palumbieri, tecnico della squadra. Ma il torball è soprattutto integrazione, perché permette ai normodotati di scendere in campo insieme ai non vedenti grazie all’uso di speciali mascherine: “È uno sport che consente di sviluppare le altre capacità percettive, superando i limiti della vista”, sottolinea Maria Formisano di Pantarei.

Il torball, simile alla pallamano, è nato nel dopoguerra come strumento di riabilitazione. Oggi è uno sport diffuso in tutta Europa: in Italia praticano questa disciplina trentasei squadre, divise nei tre campionati di serie A, B e C. “Si gioca tre contro tre. L’obiettivo è quello di segnare nella porta avversaria tirando con le mani una palla che ha all’interno dei sonagli” racconta Davide Valacchi, studente di Scienze della Formazione e giocatore della Polisportiva Picena in C, appena convocato in nazionale.

“Il nostro obiettivo è quello di favorire l’integrazione dei diversamente abili all’interno della società facendo emergere qualità che altrimenti rimarrebbero nascoste”, afferma Andrea Rossi, giovane presidente della Polisportiva Picena. Nel torball tutti hanno un ruolo, normodotati e diversamente abili: “Riuscire ad accettare le persone per quello che sono resta l’unica strada per raggiungere la piena integrazione”, conclude il professore Roberto Bensi, coordinatore didattico della facoltà di Scienze motorie di Urbino.


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