il Ducato » laurea http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » laurea http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Farmacia, arrivano gli studenti camerunensi. Ma i fondi per ospitarli sono finiti http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/farmacia-arrivano-gli-studenti-camerunensi-ma-i-fondi-per-ospitarli-sono-finiti/55149/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/farmacia-arrivano-gli-studenti-camerunensi-ma-i-fondi-per-ospitarli-sono-finiti/55149/#comments Tue, 21 Jan 2014 17:45:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55149 LEGGI Da Urbino all'Africa per insegnare, il diario online dei professori ]]> camerun5URBINO – Hanno imparato l’italiano, seguito i corsi dei docenti urbinati volati fino al Camerun, sostenuto gli esami. Ora sono pronti per venire in Italia, dove li aspetta un anno e mezzo di studi prima della laurea magistrale. I biglietti aerei sono stati comprati, l’arrivo è previsto il 20 febbraio. Ma i soldi per ospitare i nove studenti africani a Urbino al momento non ci sono. L’Università sta facendo una corsa contro il tempo per trovarli. E spera nel soccorso di Federfarma e della Regione.

Il progetto che porterà in Italia gli aspiranti farmacisti camerunensi è nato dalla collaborazione tra le università italiane di Urbino e Camerino e quella camerunense di Dschang. La prima parte del protocollo siglato dai tre atenei è già stata completata: venti studenti di farmacia, dopo aver ottenuto la laurea triennale e superato un test, tra il 2012 e il 2013 hanno frequentato i corsi dei docenti arrivati dall’Italia, che hanno raccontato la loro esperienza su un blog.

LEGGI Da Urbino al Camerun per insegnare Farmacia, il diario online dei professori

Tre ragazzi si sono ritirati mentre gli altri 17 hanno sostenuto sei esami in meno di tre mesi, frequentato lezioni dalla mattina alla sera. Dopo la partenza dei professori a febbraio 2013 e durante tutta l’estate, hanno studiato l’italiano e ora sono pronti per completare in Italia il loro percorso di studi.  Nove di loro saranno accolti dall’Università di Urbino e otto da quella di Camerino: frequenteranno regolarmente i corsi assieme agli studenti italiani, sosterranno gli ultimi otto esami e faranno un tirocinio di sei mesi.  L’obiettivo dell’intero percorso è la laurea magistrale in Farmacia, che i ragazzi dovrebbero riuscire a conseguire entro l’estate del 2015. Per il soggiorno in Italia gli studenti, ovviamente, avranno bisogno di un sostegno economico. Al momento, però, tutti i soldi che erano stati investiti nel progetto sono terminati. 

La necessità di trovare nuovi fondi è legata non solo all’arrivo dei 17 aspiranti farmacisti, ma anche a tutti gli altri aspetti e obiettivi del progetto. Al momento, a Dschang, altri docenti italiani stanno tenendo corsi di Farmacia a un secondo gruppo di 14 studenti camerunensi, con l’obiettivo di garantire anche a loro il soggiorno e la laurea in Italia. Il progetto di collaborazione tra gli atenei italiani e quello camerunense ha avuto un riscontro talmente positivo che un’altra università dello stato africano si è mostrata interessata al programma. Si tratta dell’ateneo cattolico di Bamenda, nel nord ovest del paese.

Finora il progetto è stato finanziato grazie a contributi pubblici e privati. “Il Miur (ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ndr) ha stanziato 50.000 euro, che però ora sono finiti – spiega il preside della facoltà di Farmacia di Urbino Orazio Cantoni – mentre i club Rotary 2090, soprattutto quello di San Benedetto del Tronto e la Rotary Foundation, hanno investito in progetti e strutture da realizzare in Camerun e grazie ai loro contributi all’università di Dschang è stato creato un laboratorio di didattica ed è in corso l’allestimento di una rete wireless”. Ora Cantoni sta lavorando in prima persona per cercare i fondi mancanti tramite canali pubblici e privati. “Dato che gli studenti camerunensi dovranno fare un tirocinio di sei mesi nelle farmacie marchigiane sarebbe già una vittoria importante se queste potessero prendersene carico, Per questo incontrerò presto i rappresentanti regionali degli ordini professionali e della Federfarma”. Anche sul fronte pubblico Cantoni spera di trovare appoggio nelle istituzioni: “C’è da parte di tutti noi, e anche della regione Marche, la volontà politica di trovare delle soluzioni, che però non si sono ancora concretizzate in provvedimenti definitivi”.

La realizzazione di un percorso di laurea riconosciuto in Italia, ma portato avanti per metà nel nostro paese e per metà in Camerun, ha ricevuto persino i complimenti del capo di Stato Giorgio Napolitano. “Il Presidente Napolitano mi ha pregato di rappresentarLe il Suo apprezzamento per questa importante iniziativa di cooperazione scientifica ed umanitaria – scrive il consigliere diplomatico del presidente Stefano Stefanini, in una lettera del 28 marzo 2012 – Questo progetto avrà certamente un positivo impatto sulla realtà sanitaria locale e potrà attivare nuove collaborazioni e contatti accademici e scientifici a livello internazionale”.

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Da Urbino al Camerun per insegnare farmacia. Il diario online dei professori http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/dal-camerun-a-urbino-per-studiare-farmacia-e-laurearsi-in-italia/55042/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/21/ducato-online/dal-camerun-a-urbino-per-studiare-farmacia-e-laurearsi-in-italia/55042/#comments Tue, 21 Jan 2014 16:25:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55042 camerun2URBINO – “La cosa che più mi ha colpito di questi ragazzi camerunensi è che hanno appreso in cinque settimane quello che qui insegno in corsi che durano due mesi e mezzo. Si alzano alle tre di notte e studiano fino alle nove, poi vanno a lezione”. Simone Lucarini, docente dell’università di Urbino, racconta così  i 17 ragazzi a cui ha insegnato Analisi dei medicinali nel 2012. Il suo viaggio in Camerun, assieme a quello di altri professori delle facoltà di Farmacia degli atenei di Urbino e Camerino, fa parte di un progetto di collaborazione, avviato due anni fa, tra le due università italiane e quella camerunense di Dschang. Un’esperienza fuori dal comune che i docenti hanno raccontato in un blog che raccoglie le immagini di tutte le loro esperienze in Camerun, dalla gita domenicale a Foumban all’uscita con i ragazzi per festeggiare la fine degli esami.

I professori sono partiti per tenere sei corsi a un massimo di venti ragazzi già in possesso della laurea triennale e selezionati attraverso un test: tre di loro si sono ritirati, mentre gli altri 17 arriveranno in Italia il prossimo 20 febbraio. Nove saranno accolti dall’università di Urbino e otto da quella di Camerino, a cui risultano regolarmente iscritti e dove completeranno il loro percorso di studi: dopo i sei esami sostenuti in Camerun e i restanti otto da superare negli atenei italiani, otterranno una laurea magistrale in Farmacia e riconosciuta dall’Unione Europea entro l’estate del 2015.

Il professor Lucarini non è potuto tornare in Camerun a fine 2013, per insegnare al secondo gruppo di studenti selezionati e che seguiranno lo stesso percorso dei 17 che stanno per arrivare in Italia, perché è diventato papà. Giovanni Piersanti, invece, docente di chimica organica farmaceutica, è uno di quelli che  sono partiti due volte per lo stato africano. Walter Balduini, che insegna tossicologia, a Dschang ci è stato dal 28 novembre al 23 dicembre 2013. Le foto che ha scattato durante il suo soggiorno sono la testimonianza fedele di una città povera e coloratissima, con una sola strada asfaltata e il “Gran Marché” che una volta alla settimana richiama molte persone dalle zone circostanti. “Per andare all’università avevamo a disposizione un autista  – racconta Balduini – ma io preferivo prendere il moto-taxi, che in euro costa circa 20 centesimi”.

L’università di Dschang, dove con i fondi stanziati per il progetto è stato avviato un laboratorio di didattica, ha tre fotocopiatrici nel cortile interno e le file di studenti si formano in fretta. “Una di loro stava aspettando le fotocopie e nel frattempo teneva il suo bambino in una piccola scatola di cartone – ricorda Balduini – Lui si divertiva, come se fosse nel box”. Ma, nella facoltà di Farmacia di Dschang, il rapporto più autentico con gli studenti camerunensi si è creato in aula: “I ragazzi erano sempre molto interessati e tra di loro c’era una sana competizione“, dice Lucarini. Le stesse impressioni si ritrovano nei ricordi del professor Piersanti. “I sorrisi degli studenti – raccontano i docenti – colpiscono per la serenità che questi giovani dimostrano nonostante le enormi difficoltà in cui vivono”. “In loro ho notato anche un forte rispetto, riconoscimento e la voglia di imitare il docente – aggiunge Piersanti – Quando sono tornato in Camerun nel 2013, i ragazzi a cui avevo insegnato l’anno precedente mi hanno accolto come un parente”.

Il Camerun è un paese bilingue, anglofono nella porzione più a ovest del paese – dove si trova Dschang – e francofono verso est. I docenti di Urbino e Camerino hanno tenuto tutte le loro lezioni in inglese, affiancati da dei “teaching assistant” che “hanno tenuto una lezione a testa, ma che dal prossimo anno dovrebbero diventare parte integrante del corpo docenti”, spiega Balduini. Durante l’estate, intanto, i ragazzi che stanno per arrivare in Italia hanno studiato lla nostra lingua. “Qui a Urbino frequenteranno regolarmente i corsi nella nostra lingua assieme a tutti gli altri studenti”, sottolinea Lucarini.

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Economia e tiro a volo, Anpa premia la tesi di Matteo Pagnoni http://ifg.uniurb.it/2013/06/06/ducato-online/economia-e-tiro-a-volo-anpa-premia-la-tesi-di-matteo-pagnoni/49959/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/06/ducato-online/economia-e-tiro-a-volo-anpa-premia-la-tesi-di-matteo-pagnoni/49959/#comments Thu, 06 Jun 2013 08:27:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49959

Da sinistra, Letizia Smilovich, Giacomo Simoncini, Matteo Pagnoni ed Enrico Dal Farra

BRESCIA- E’ di Urbino uno dei quattro vincitori del premio tesi di laurea 2013 organizzato dall’ Associazione nazionale dei produttori di armi e munizioni. Il suo nome è Matteo Pagnoni, ha 29 anni ed è laureato alla specialistica in Economia, Marketing e comunicazione per le aziende all’Università di Urbino.

Con la tesi sperimentale ‘Tiro al volo in Italia: dinamiche economiche e gestione dei campi da tiro” si è aggiudicato 2.000 euro e la possibilità di effettuare uno stage in una delle aziende associate Anpam per un periodo di sei mesi.

La cerimonia di premiazione si è svolta a Brescia durante il Convegno Nazionale di studio sulla disciplina delle armi.

“È stata una vittoria inaspettata, non sapevo nemmeno che ci fosse questo premio anche perché non ho una particolare passione per le armi – ha affermato Matteo –  è stato il mio professore di Internet Marketing Marco Cioppi a presentare al concorso la mia tesi e alla fine ho vinto, è stata una bella soddisfazione anche se non so ancora come impiegare i soldi, per il momento farò una vacanza quest’estate”.

Tutto è nato quasi per caso: ” Mentre ero all’università ho fatto lo stage alla Benelli e da lì il professore mi ha proposto di esaminare e analizzare i campi da tiro che ci sono in Italia da un punto di vista economico, dalla gestione al profilo di chi frequenta i campi, anche con un questionario rivolto agli appassionati”.

Secondo Matteo, proprio perché una passione che coinvolge più di un milione di persone e che, tra tesseramenti, equipaggiamento e attrezzature, genera un giro d’affari elevato, il settore delle armi per uso civile ha risentito solo in parte della crisi. “È un hobby dove trovi di tutto,  sia tiratori della domenica, con vecchi fucili e la voglia di divertirsi di tanto in tanto, sia appassionati che cambiano spesso l’arma, comprano gli abiti adatti e si allenano più assiduamente”.

Da questo punto di vista, per Matteo lo stage è un’ottima opportunità per il suo futuro in questo settore, “anche se non so ancora se, dove e quando potrò farlo. Ho dato la disponibilità a farlo la scorsa settimana, avevo un anno di tempo,  ma non potrò muovermi finché non avrò informazioni specifiche su un’eventuale retribuzione e il luogo”.

Gli altri vincitori sono stati  Enrico Dal Farra, laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio a Torino,  Giacomo Simoncini laureato in Macchine e Conversione dell’Energia ad Ancona e Letizia Smillovich laureata in Ingegneria Gestionale a Brescia.

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Università, mille euro a miglior tesi di laurea su agricoltura “bio” http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-notizie-informazione/universita-mille-euro-a-miglior-tesi-di-laurea-su-agricoltura-bio/36374/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-notizie-informazione/universita-mille-euro-a-miglior-tesi-di-laurea-su-agricoltura-bio/36374/#comments Wed, 27 Feb 2013 11:19:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=36374 [continua a leggere]]]> URBINO – Mille euro di premio per la miglior tesi di laurea sull’ agricoltura biologica. Lo ha istituito il dipartimento di Economia, società, politica dell’Università di Urbino, in collaborazione con la Fondazione Girolomoni.

L’assegno è riservato a studenti italiani, in possesso di diploma di laurea quadriennale, specialistica o magistrale conseguito presso un’università italiana, che nel loro elaborato (magistrale o specialistico) abbiano affrontato il tema dell’agricoltura biologica, analizzando in particolare le problematiche economiche, sociali e ambientali relative al modello produttivo.

Il modulo per la domanda di ammissione va richiesto al Servizio ricerca e relazioni internazionali (email: lucia.bartolucci@uniurb.it – tel 0722 305328) e deve essere consegnato allo stesso ufficio entro il 6 aprile 2013.

Per informazioni si può contattare la segreteria del dipartimento di economia, società e politica, in via Saffi 42 a Urbino, tel. 0722 305509/10, email: segreteria.desp@uniurb.it.

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Ducato tv n.9 – 29 febbraio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducatotv/ducato-tv-n-9-29-febbraio-2012/27139/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducatotv/ducato-tv-n-9-29-febbraio-2012/27139/#comments Thu, 01 Mar 2012 09:33:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27139 Il magazine tv della scuola di giornalismo

 

Caporedattore: Antonio Ricucci

A CARO PREZZO

Tetti crollati, macchinari non più utilizzabili. La neve ha causato gravi danni nella zona industriale di Petriano e Fermignano. Alcune aziende stanno già iniziando la conta dei danni.

(di Davide Maria De Luca e Giulia Foschi)

URBINO CHIEDE AIUTO

Danni anche alle bellezze di Urbino, dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. “Chiederemo un contributo allo stato” ha detto l’assessore provinciale alla cultura Davide Rossi e spiega come salire in cima alle priorità del ministero per i beni culturali per sbloccare i fondi.

(di Gloria Bagnariol e Gabriele Miceli)

MALEDETTO FANGO

Fanghi inquinanti ostacolano l’accesso al porto di Fano. Sono iniziate le operazioni di dragaggio ma solo per eliminare una piccola parte della melma. I pescatori sono preoccupati per il loro lavoro ma soprattutto per la propria incolumità.

(di Nadia Ferrigo e Martina Manfredi)

NEL REGNO DI VALENTINO

Aperto a Tavullia nel fan club del “Dottore” il nuovo info-point della provincia di Pesaro-Urbino per coniugare la passione per le moto e le bellezze del Montefeltro. Valentino Rossi non poteva mancare all’inaugurazione.

(di Stefania Bernardini e Massimiliano Cocchi)

DOTTORE. E POI?

Tempo di lauree per gli studenti dell’Ateneo “Carlo Bo” di Urbino. Tra brindisi, feste e simpatici travestimenti i neo-dottori raccontano i loro progetti per il futuro, tra sogni, speranze e paure.

(di Domenico Mascialino e Stefano Strano)

TESORI DI CARTA

Manoscritti del 1400 restaurati da giovani studenti. La Scuola del libro di Urbino è nata nel 1861 ed è l’unica in Italia. Qui, più di 400 allievi imparano le tecniche per il recupero di volumi antichi, veri e propri gioielli artistici. Tra le varie opere anche un’opera di Elisabetta Gonzaga.

(di Rossella Nocca e Antonio Siragusa)

NIENTE SESSO, SIAMO GRECI

Al teatro Raffaello Sanzio di Urbino è andata in scena la “Lisistrata”, famosa commedia di Aristofane. Gaia De Laurentis è la protagonista che riunisce tutte le donne greche per proporre l’astinenza da rapporti sessuali con i propri compagni finchè gli uomini non firmeranno la pace e smetteranno di lottare tra loro.

(di Gloria Bagnariol e Gabriele Miceli)

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Dottore e poi? I neolaureati e il loro futuro http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/dottore-e-poi-i-neolaureati-e-il-loro-futuro/27103/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/dottore-e-poi-i-neolaureati-e-il-loro-futuro/27103/#comments Wed, 29 Feb 2012 21:40:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27103 URBINO – Dottore, che cosa farà dopo la laurea? L’abbiamo chiesto ai neolaureati dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Vi raccontiamo sogni, speranze e paure,  tra l’ottimismo e la disillusione di chi, nel mondo del lavoro, c’è già.
Tutti vogliono rimanere in Italia, ma non c’è meritocrazia.

Servizio di Domenico Mascialino e Stefano Strano


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Scienze motorie batte geologia. Chi lavora fra i laureati di Carlo Bo http://ifg.uniurb.it/2012/02/01/ducato-online/scienze-motorie-batte-geologia-chi-lavora-fra-i-laureati-di-carlo-bo/17691/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/01/ducato-online/scienze-motorie-batte-geologia-chi-lavora-fra-i-laureati-di-carlo-bo/17691/#comments Wed, 01 Feb 2012 02:33:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17691 URBINO – “Sfigati”. Così, il giovane (37 anni) viceministro del Lavoro del governo Monti, Michel Martone, ha definito gli studenti universitari che a 28 anni non hanno ancora una laurea. L’appellativo avrà fatto storcere il naso a non pochi ex studenti dell’università di Urbino.

Secondo i dati Almalaurea relativi ai laureati nel 2010, i primi a inserirsi nel mondo del lavoro sono stati gli ex studenti delle lauree a ciclo unico in farmacia e giurisprudenza: 26,7 anni. Salvi per un soffio i laureati triennali, che concludono il primo ciclo di studi universitari a poco più di 27 anni.

Rientrano a pieno titolo nella categoria introdotta dal viceministro i laureati nella specialistica o magistrale: con 29,4 anni, sono gli ultimi a iniziare la ricerca di un’occupazione e anche quelli con minori probabilità di trovarla. Secondo l’indagine “Neolaureati e stage”, infatti, una laurea conseguita nei tempi previsti è un buon biglietto da visita per chi cerca lavoro.

Se l’età dei laureati di Urbino è più alta della media italiana, la durata degli studi è invece in linea con gli standard nazionali: 4,6 anni per prendere una triennale, 2,8 per una specialistica o magistrale, 6,7 per un corso di laurea a ciclo unico.

A Urbino, nel 2010, si sono cinti la testa d’alloro 2291 studenti. A un anno dalla laurea è già tempo di bilanci. Vediamo chi ha trovato lavoro e cosa pensano dei loro studi universitari.

IL LAVORO DOPO LA TRIENNALE
Il 52% dei laureati triennali dichiara di avere un lavoro, il 6% in più rispetto alla media nazionale. La platea degli intervistati si divide fra chi ha continuato il suo vecchio lavoro (52%) e chi ne ha trovato uno nuovo (32%).

Sul podio delle classi di studio fortunate c’è Sociologia con il 77,4% (anche se soltanto il 22% dei laureati usa le competenze acquisite durante gli studi), seguita da Scienze dell’educazione e della formazione (75,9) e da Scienze e tecnologie informatiche (71,4).

Fanalino di coda, Conservazione e restauro dei beni culturali (18%), preceduta da Lettere (23,5%) e Scienze biologiche (23,7).

IL LAVORO DOPO LA SPECIALISTICA
Il 64% degli studenti che hanno completato il 3+2, dichiara di avere un’occupazione: anche in questo caso, la media urbinate stacca quella nazionale di nove punti percentuali. Ma la laurea di secondo livello ha deluso le aspettatitve del 41% degli intervistati. Il 21% crede che sarebbe stato sufficiente il titolo di studio triennale; il 20% che la laurea non sia servita affatto; il 14% la ritiene fondamentale, mentre il 45% crede che sia stata utile.

Ai primi posti per occupazione e uso della laurea nel proprio lavoro troviamo biologi, laureati in Lingue e letterature moderne americane ed europee, seguiti da quelli in Archivistica e biblioteconomia e Scienze motorie.

CHI USA LA LAUREA NEL PROPRIO LAVORO
Si può essere laureati col massimo dei voti in Scienze della comunicazione e lavorare come receptionist in un albergo. Proprio per questo, sapere chi usa la laurea nel proprio lavoro è un parametro importante nella scelta del proprio percorso accademico.

La classifica premia i laureati triennali in Scienze motorie (56%), seguiti da Scienze informatiche (53,3) e Scienze dei servizi giuridici (50%); chi con la laurea ha fatto poco o nulla sono i geologi (100%), seguiti dai laureati nella classe di studio in Lettere (62,5%) e Filosofia (61,5%).

Fra chi usa di più il titolo di studio ci sono i laureati in Giurisprudenza, seguiti da quelli in Biologia e Lingue e letterature moderne europee e americane. Sul fronte delle lauree a ciclo unico, soddisfatti i laureati in Farmacia (92,9%), meno quelli in Giurisprudenza (30,8%).

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Università, Franceschini (Cna) contro chiusura corso di laurea di Moda http://ifg.uniurb.it/2011/05/18/ducato-notizie-informazione/universita-cna-contro-chiusura-corso-di-laurea-di-moda/9081/ http://ifg.uniurb.it/2011/05/18/ducato-notizie-informazione/universita-cna-contro-chiusura-corso-di-laurea-di-moda/9081/#comments Wed, 18 May 2011 12:21:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9081 [continua a leggere]]]> URBINO – Anche Cna Federmoda contro gli effetti della riforma Gelmini, che a Urbino porteranno alla chiusura del corso di laurea in Design della moda. Questa volta l’appello è del responsabile nazionale di categoria Antonio Franceschini: “Crediamo molto in questo corso di laurea e soprattutto nella sua capacità di mettere in contatto i giovani con le imprese locali”. Lo ha dichiarato a margine di una conferenza all’Università di Urbino sul sistema della moda. Franceschini si è infatti appellato al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini con diverse lettere inviate a viale Trastevere (sede del dicastero), l’ultima a metà marzo: “Abbiamo segnalato al Ministero l’apprezzamento per questo corso, evidenziando l’importanza di affiancare lezioni di docenti di ruolo a seminari di esperti e ore in laboratorio”.

Un settore, quello della moda in Italia, che nel 2010 ha fatturato oltre 60 miliardi di euro con trend di crescita che continuano nel 2011: “Sono grandi numeri – commenta Franceschini – che le Università italiane dovrebbero prendere più seriamente, incentivando la formazione e l’inserimento di giovani nel settore”. All’Università di Urbino il corso triennale potrebbe essere cancellato o trasformato in un master:  “Non sarebbe la stessa cosa anche perché – spiega il responsabile Federmoda – l’esperienza pratica, fondamentale alla professione, ha più senso da giovani, poi è tardi”.

La presenza di una triennale acquista poi ancor più valore nella regione marchigiana: “Il distretto calzaturiero nel Fermano – continua Franceschini – la maglieria a Pesaro e la vicinanza della Romagna con le sue diverse e note aziende di moda rendono ancora più significativo un corso di formazione nella provincia di Pesaro Urbino”. La soluzione ai tagli governativi? “Anche la nostra associazione si rende disponibile – conclude il responsabile Cna Federmoda – ad aiutare le Università mettendo a disposizione epserti e imprenditori per fare così lezioni di valore senza pesare sul Ministero”.

(ma.ma.)

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Laurea, festa e bisboccia (ma la fontana è vietata) http://ifg.uniurb.it/2010/04/14/ducato-notizie-informazione/laurea-festa-e-bisboccia-ma-la-fontana-e-vietata/2404/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/14/ducato-notizie-informazione/laurea-festa-e-bisboccia-ma-la-fontana-e-vietata/2404/#comments Wed, 14 Apr 2010 09:13:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=2404 Urbino, città universitaria, è abituata all’esplosione delle feste di laurea, ma certe volte i festeggiamenti possono essere anche eccessivi: due anni fa è stata addirittura necessaria una ordinanza del comune per proibire formalmente ai neolaureati di fare il bagno nella fontana di piazza della Repubblica [guarda uno degli ultimi “tuffi”].

Da allora,  secondo la Polizia municipale, sono sempre meno i temerari che si gettano nelle sue acque, ma nessuno studente cinto d’alloro rinuncia al divertimento: Urbino, da città universitaria, ospita centinaia di feste di laurea all’anno.

“Grazie alla nostra pagina Facebook  ci siamo fatti molta pubblicità e riusciamo a ospitare 30-40 persone all’interno del locale in feste spesso improvvisate – racconta Claudio Radi, uno dei due soci del “Canyon”, bar e fast food in via delle Mura –Chiediamo 12 euro a bottiglia e offriamo un buffet gratuito”.

“Noi ne facciamo una cinquantina all’anno– confessa Mimmo Celi, titolare del Cafè del Sol di via Mazzini – Per venti persone domandiamo in media 100 euro e diamo bibite e buffet. Ci sono periodi in cui le sessioni si accavallano e abbiamo richieste per 4-5 feste al giorno. Non riusciamo, quindi, ad accontentare tutti e alcuni nostri clienti vengono danneggiati”.

Anche altri gestori di bar, come Brunella Ambrogiani del Caffè del Corso di via Garibaldi, avvertono lo stesso problema: “Ci sono periodi in cui, in due giorni, si accavallano le discussioni di sei facoltà e gli studenti, per fare la festa, sono costretti a uscire da Urbino.”

Le scadenze dell’università, invece, non sono un grande problema per molti commercianti. “Riusciamo a gestirci bene – ha rivelato Lucio Brignone, titolare del bar della Stazione – perché il locale è grande e può ospitare anche due feste in contemporanea. Ci vogliono almeno cento euro per prenotare il bar, mentre le cifre salgono se si richiede la presenza di un gruppo che suona”.

Anche il circolo Acli, in via Nazionale 10, mantiene un profilo più morbido. “E’ vero  che le discussioni si concentrano a gennaio-febbraio, settembre-ottobre e all’inizio di luglio, ma non si può sconvolgere l’organizzazione di un’università per una festa di laurea”, spiega Alberto Sofia, uno dei dieci gestori del locale e il primo a festeggiare la sua laurea dopo la riapertura del circolo, circa due anni fa: “Per quanto ci riguarda, affittiamo la nostra sala a 150 euro e permettiamo ai ragazzi di portarsi da bere e da mangiare da casa”.

Ma come festeggiano gli urbinati?

“Feste e ubriacature in quantità – racconta Carlo, studente di Scienze della comunicazione – anche se adesso, con gli alcol test fuori dalle mura, si sta molto più attenti”. “Io sono stato buttato nella fontana – esclama Mauro, studente di scienze politiche –  ma in estate, non con questo dannato freddo”.

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Tesi triennale? È una formalità

Guida alla rete

Video di feste di laurea urbinati:

http://www.youtube.com/watch?v=gRJyofOUO18

http://www.youtube.com/watch?v=r-8waw7kEWk&feature=fvsr

http://www.youtube.com/watch?v=PIyU47v4f6M

http://www.youtube.com/watch?v=qsUoi4eozd4

http://www.youtube.com/watch?v=Q297wGeY2-0

Il Comune di Urbino

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http://ifg.uniurb.it/2010/04/14/ducato-notizie-informazione/laurea-festa-e-bisboccia-ma-la-fontana-e-vietata/2404/feed/ 1