il Ducato » lega nord http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » lega nord http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Elezioni regionali 2015, Marche: cinque i candidati alla guida della Regione http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/elezioni-regionali-2015-marche-sei-i-candidati-alla-guida-della-regione/72710/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/elezioni-regionali-2015-marche-sei-i-candidati-alla-guida-della-regione/72710/#comments Wed, 29 Apr 2015 10:58:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72710 elezioni_regionaliURBINO – Una sfida a cinque per la presidenza della Regione, da Luca Ceriscioli del Partito democratico all’attuale presidente della regione Gian Mario Spacca con Marche 2020, passando per Gianni Maggi del Movimento 5 stelle ed Edoardo Mentrasti di Sinistra unita. Francesco Acquaroli è il candidato di Fratelli d’Italia e Alleanza nazionale appoggiato anche dalla Lega e dal suo segretario regionale Luca Rodolfo Paolini. A pochi giorni dalla data di scadenza per la consegna delle liste prevista per il 2 maggio, le elezioni del 31 maggio per il rinnovo del Consiglio regionale marchigiano sono una partita fatta di scontri sul campo delle alleanze.

L’ultimo episodio è rappresentato delle dimissioni degli assessori regionali Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Lucchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini, tutti di area Pd.  Lo avevano annunciato il 21 aprile (in seguito alla  mozione di sfiducia contro il presidente Spacca da parte di 21 membri del consiglio regionale marchigiano) per poi formalizzare la loro uscita di scena. E se il Partito democratico marcia compatto contro quello che era il ‘suo’ presidente, Forza Italia ha deciso di appoggiare Spacca, ma con qualche mal di pancia.

225px-GianMarioSpacca (1)

Marche 2020 è sostenuta da Nuovo centrodestra, Udc e Area popolare. Interpellato dal Ducato, Mario Formica candidato consigliereconsidera questa nuova formazione politica come la semplice volontà dell’attuale presidente regionale di continuare un’esperienza di governo che – secondo l’imprenditore di Urbania – ha dato ottimi risultati. “Marche 2020 è semplicemente uno strumento per farlo, –  aggiunge –  se il Partito democratico non dà più a Spacca la possibilità di governare, è naturale che succeda tutto questo”.

Da alcune settimane, il presidente Spacca,  ha incassato l’appoggio anche di Forza Italia.  Ma le acque del partito di Berlusconi  sono agitate da tempo, per alcuni militanti si tratta di una candidatura mal digerita.  Il candidato al consiglio regionale e sindaco di Piobbico Giorgio Mochi afferma che ci sono elettori forzisti che non sono d’accordo con il sostegno a  Spacca, e la preferenza a candidati come lui è un modo per esprimere questo malcontento. “Lo faccio per favorire un ripensamento del centrodestra nelle Marche”, sottolinea Mochi.

Il Partito democratico, attraverso il suo segretario regionale Francesco Comi, vede la necessità di un cambiamento nel governo della Regione “proprio perché  sono le Marche ad essere cambiate”. Una rottura  aggravata dalla sfiducia del centrosinistra e le mancate dimissioni del presidente (fino a quel momento appoggiato proprio dal Pd) e resa poi insanabile con l’uscita dalla giunta regionale dei cinque assessori. Quest’ultimo episodio “è un atto dovuto – continua Comi – contro un presidente che ha una concezione proprietaria della Regione”.  Le polemiche sul terzo mandato reso possibile da una modifica alla legge elettorale approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 febbraio, sono per Comi un falso problema:  “Non si tratta del terzo mandato ma del sesto, se si conta a partire dalla sua prima elezione come consigliere regionale. Sono ben 30 anni di presenza in Regione, è ora che si faccia da parte”.

Lega, “Salvini accolto come una rockstar” Per il segretario nazionale delle Marche della Lega Nord Luca Ridolfo Paolini, le dimissioni dei cinque assessori sono una farsa. Paolini non usa mezzi termini, e si dice sicuro che gli elettori marchigiani siano d’accordo con lui e la Lega. La conferma dice, arriva dalla visita di Matteo Salvini “accolto come una rockstar” ad Ancona. Paolini ha accettato di fare un passo indietro a favore di Francesco Acquaroli, unendo la lista della Lega a quella di Fdi-An.

Il candidato del Movimento cinque stelle Gianni Maggi bolla come “teatrino della politica, le dimissioni dei cinque assessori che prima hanno appoggiato Gian Mario Spacca e  poi si sono dimessi a trenta giorni dalle elezioni”. Ma il Movimento cinque stelle si chiama fuori , “noi non speculiamo su queste vicende vergognose, noi lavoriamo per il bene delle Marche”.

La sinistra e la destra corrono da sole. Edoardo Mentrasti è il candidato presidente della lista ” Sinistra Unita – Altre Marche” che unisce Sel, Partito comunista italiano, Rifondazione comunista e Altra europa con Tsipras. Anconetano, 59 anni ex coordinatore di Sel, Mentrasti si scaglia contro le politiche dell’attuale amministrazione regionale colpevole di aver sottovalutato gli effetti della crisi economica e di non aver predisposto ammortizzatori sociali adeguati  agli effetti nefasti della recessione che ha colpito tutto il territorio marchigiano. Dalla parte opposta Fratelli d’Italia e An hanno scelto di presentare un loro candidato, il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli. Vicino a sostenere la lista Spacca, il partito di Giorgia Meloni  ha cambiato idea per la mancanza di segnali di discontinuità rispetto al passato.

(Aggiornato al 6 maggio 2015)

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/elezioni-regionali-2015-marche-sei-i-candidati-alla-guida-della-regione/72710/feed/ 0
Regionali Marche, ok di Tosi per una sua lista. Torcolacci: “Leghisti marchigiani sono poltronai” http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/regionali-marche-ok-di-tosi-per-una-sua-lista-torcolacci-leghisti-marchigiani-sono-poltronai/69294/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/regionali-marche-ok-di-tosi-per-una-sua-lista-torcolacci-leghisti-marchigiani-sono-poltronai/69294/#comments Fri, 27 Mar 2015 14:16:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69294 Pasquale Torcolacci, responsabile della fondazione "Ricostruiamo il Paese" nella provincia di PU

Pasquale Torcolacci, responsabile della fondazione “Ricostruiamo il Paese” nella provincia di PU

URBINO- “Tosi ci ha dato l’ok, se avremo i numeri ci sarà una lista di ‘Ricostruiamo il Paese’ alle elezioni regionali delle Marche di maggio”. Parole di Pasquale Torcolacci, consigliere comunale di Urbania e responsabile del ‘faro’ (cioè la provincia) di Pesaro-Urbino per la fondazione del sindaco di Verona Flavio Tosi, ‘Ricostruiamo il Paese’ appunto.

Tosi, ex segretario della Liga veneta, è stato espulso dalla Lega Nord e sta costruendo un nuovo soggetto politico. Di una possibile lista Tosi alle regionali delle Marche si parlava da almeno un mese, dato che la rottura tra il sindaco di Verona e il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini pareva già inevitabile. Dopo l’avvenuta cacciata, il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri aveva confermato a Il Ducato come mancasse solo il via libera definitivo dal leader della fondazione perché la lista marchigiana vedesse la luce. Via libera che ora è arrivato.

“Dipende tutto da noi – continua Torcolacci – dobbiamo verificare se ci sono i numeri per una lista autonoma. In caso contrario, Tosi ci ha detto di mettere qualcuno dei nostri uomini nelle altre liste, per avere comunque qualche rappresentante nel consiglio regionale. Entro il 10 aprile prenderemo una decisione definitiva”.

Torcolacci si dice però ottimista sul fatto che la lista si farà, anche perché “la Lega nelle Marche non è quella di Salvini, ma quella di Luca Paolini (segretario nazionale del partito in regione).  Qui da noi sono dei poltronai, pensano solo ai loro interessi e non al bene comune. Sono convinto che ci seguiranno e ci sosterranno in molti”.

Non c’è ancora un nome ufficiale per la lista, che comunque, come precisa Torcolacci, “avrà un simbolo riconducibile alla lista di Tosi a Verona”. Su chi ci sarà a capo però Torcolacci non ha dubbi: “Se il progetto va in porto, il capolista sarà l’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio”.

Se ne saprà di più giovedì prossimo, quando ci sarà un incontro con gli iscritti del faro di Pesaro-Urbino. “Costituiremo il direttivo provinciale ed eleggeremo il segretario – spiega Torcolacci, che è membro del direttivo regionale della fondazione – durante l’incontro si discuterà anche di chi sarà candidato alle regionali”.

Se la lista autonoma non dovesse concretizzarsi, Torcolacci non esclude la possibilità che lui e gli altri fuoriusciti dalla Lega appoggino Marche 2020,  la lista del Presidente uscente Gian Mario Spacca. A patto però che questi non ne sia il capolista. “Spacca è competente e non ho nulla contro di lui – precisa Torcolacci – ma i suoi trascorsi nel Partito Democratico lo rendono politicamente insostenibile da un movimento come il nostro”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/regionali-marche-ok-di-tosi-per-una-sua-lista-torcolacci-leghisti-marchigiani-sono-poltronai/69294/feed/ 0
Lega, Cancellieri: “La Lega del Montefeltro è con Tosi” http://ifg.uniurb.it/2015/03/16/ducato-notizie-informazione/lega-cancellieri-la-lega-del-montefeltro-e-con-tosi/68260/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/16/ducato-notizie-informazione/lega-cancellieri-la-lega-del-montefeltro-e-con-tosi/68260/#comments Mon, 16 Mar 2015 13:54:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68260 URBINO, 16 MAR – Giorgio Cancellieri è sicuro, i leghisti del territorio seguiranno la rotta tracciata da Flavio Tosi dopo la rottura con il segretario nazionale Matteo Salvini: “La Lega del Montefeltro è con Tosi. Se non si organizzerà una lista che faccia riferimento a lui, appoggerò un movimento civico”. Cancellieri domani sera ad Ancona parteciperà all’incontro tra i sostenitori del sindaco di Verona per discutere sulle linee guida e sulla disponibilità a sostenere la fondazione”Ricostruiamo il Paese”, in vista delle regionali di maggio.

Cancellieri ha, inoltre, ribadito che non sosterrà il presidente uscente Gian Mario Spacca, un politico “bravo e competente ma non compatibile con il centrodestra”. Nel caso in cui non si riuscisse a creare una lista Tosi nelle Marche, il sindaco di Fermignano è deciso: “C’è bisogno di una figura che abbia lavorato nel territorio e ne conosca bene la realtà. L’ideale sarebbe un ex sindaco, come Stefano Aguzzi”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/16/ducato-notizie-informazione/lega-cancellieri-la-lega-del-montefeltro-e-con-tosi/68260/feed/ 0
Lega, la spaccatura nelle Marche. Cancellieri: “Tosi ci dia il via”. Paolini: “Non contano nulla” http://ifg.uniurb.it/2015/03/11/ducato-online/lega-la-spaccatura-nelle-marche-cancellieri-tosi-ci-dia-il-via-paolini-non-contano-nulla/67824/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/11/ducato-online/lega-la-spaccatura-nelle-marche-cancellieri-tosi-ci-dia-il-via-paolini-non-contano-nulla/67824/#comments Wed, 11 Mar 2015 21:01:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67824 AUDIO / Dopo l'espulsione del sindaco di Verona dal partito, arriva la conferma del sindaco di Fermignano: siamo pronti ad una lista per le Marche: "Raccoglieremo consensi". Il candidato del Carroccio Paolini minimizza: "Non contano nulla. Se vogliono correre da soli che lo facciano, per noi non ci saranno problemi" / LEGGI "Pronti a una lista Tosi nelle Marche"]]> cancellieriFERMIGNANO – Con la cacciata di Flavio Tosi dalla Lega Nord, si avvicina l’ipotesi di una lista alle prossime regionali delle Marche, che faccia riferimento al sindaco di Verona e alla sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”. “Se Tosi ci dà il via per preparare una lista, noi siamo pronti e lo faremo”. Lo ha detto al Ducato il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri. “I sostenitori marchigiani del sindaco di Verona – afferma Cancellieri – si sentono vicini all’area di Centro Destra, io però non sono d’accordo con un eventuale appoggio al presidente uscente Gian Mario Spacca. Preferirei appoggiare qualche ex sindaco di area di centrodestra che ha fatto bene, potrebbe essere Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano”.

Una lista che troverebbe un appoggio da parte di molti ex militanti scontenti della gestione della Lega. “Il seguito e i consensi ci sarebbero di sicuro. Sono moltissimi gli ex militanti della Lega scontenti. Nelle Marche c’e’ una gestione esclusivamente personalistica, tesa all’utilizzo personale del partito per fare carriera. Per questo e soprattutto dopo la spaccatura a livello nazionale, la Lega nelle Marche perderà consensi e forza soprattutto a livello territoriale”

Risale allo scorso 2 Marzo, l’incontro di Ancona in cui è stata ufficializzata la nascita dei “Fari delle Marche”, avamposti locali del movimento “Ricostruiamo il Paese” con una sede anche nella provincia di Pesaro e Urbino.

Luca Ridolfo Paolini segretario nazionale Lega Nord Marche e candidato alle regionali però minimizza l’effetto della spaccatura sul consenso al partito: “Se vogliono correre da soli che lo facciano, ma non ci saranno problemi per la Lega marchigiana, non contano nulla, non sono presenti nel territorio”. Per quanto riguarda la vicenda Tosi, Paolini non parla di espulsione ma di dimissioni inevitabili, insomma se la sarebbe cercata: “Il suo movimento va contro l’articolo 33 del regolamento della Lega, secondo cui ogni iscritto non deve aderire ad alcun movimento politico al di fuori da quello di appartenenza”. Paolini ne ha anche per il sindaco Cancellieri: “Parla di espulsione, ma è stato lui a non rinnovare la tessera”.

 Intervista audio di Anna Saccoccio

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/11/ducato-online/lega-la-spaccatura-nelle-marche-cancellieri-tosi-ci-dia-il-via-paolini-non-contano-nulla/67824/feed/ 0
Regionali, Cancellieri contro Salvini: “Pronti a una lista Tosi anche nelle Marche” http://ifg.uniurb.it/2015/02/28/ducato-online/regionali-cancellieri-contro-salvini-pronti-a-una-lista-tosi-anche-nelle-marche/66584/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/28/ducato-online/regionali-cancellieri-contro-salvini-pronti-a-una-lista-tosi-anche-nelle-marche/66584/#comments Sat, 28 Feb 2015 14:31:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66584 cancellieriFERMIGNANO – Potrebbe esserci anche una “lista Tosi” nella scheda elettorale che i marchigiani riceveranno ai seggi delle prossime regionali di maggio. Una conseguenza delle tensioni interne alla Lega Nord, nate con lo scontro in Veneto tra il segretario Matteo Salvini e Flavio Tosi. Lo anticipa al Ducato il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri. La decisione verrà presa durante il consiglio federale previsto per lunedì 2 marzo a Milano, a quel punto sapremo se il sindaco di Verona presenterà in Veneto e nelle altre regioni, comprese le Marche, un nuovo simbolo: quello di “Ricostruiamo il Paese”. “Io non credo che Tosi torni indietro. Con questo progetto si vuole smarcare (dalla Lega, ndr) per poter partecipare alle primarie”. Ha detto Cancellieri richiamando l’obiettivo della Lega e di Tosi: la leadership nazionale dopo una (ancora ipotetica) consultazione tra gli elettori di tutto il centrodestra.

“Aspettiamo che Tosi ci informi sul risultato dell’incontro di lunedì e poi agiremo di conseguenza – ha detto il sindaco di Fermignano – se ci ufficializza la sua lista, anche noi nelle Marche ci riuniremo e sceglieremo chi inserire nella nostra regione”.

Scontro su due campi I dissidi all’interno del partito sono esplosi quando Salvini ha deciso riproporre l’attuale governatore Luca Zaia alle regionali venete, scavalcando in questo modo Tosi al quale spetta, in quanto segretario della Liga veneta, il diritto di scegliere il nome del candidato alla presidenza della Regione. Il braccio di ferro si gioca dunque su due campi: quello delle regionali venete e quello sul ruolo di leader nazionale. Netta la posizione di Cancellieri: “Io rimango fedele all’accordo originario: quello stipulato tra il segretario uscente Maroni con Salvini e Tosi”. Il Patto del Pirellone stipulato nel 2013 tra i vertici della Lega nord prevedeva la candidatura di Salvini alla segreteria del partito, mentre Tosi sarebbe stato il candidato alle primarie di centrodestra.

Cancellieri riconosce i meriti di Salvini pur criticando la sua autolegittimazione per la leadership del centrodestra. “Salvini ha trovato la Lega al 3,5% e grazie al suo exploit politico l’ha portata al 9%. Adesso ha un delirio di onnipotenza e si autoproclama candidato per le primarie”.

Per il sindaco di Fermignano, Tosi ha l’esperienza amministrativa e la psicologia che serve ad un premier: “Ha fatto l’assessore alla sanità del Veneto e poi due mandati da sindaco. È un uomo di Stato e può rappresentare le Istituzioni meglio di Salvini, che è più radicale, nordista e per questo raccoglierebbe meno consensi a livello nazionale”.

Le discordanze all’interno del Carroccio ci sono anche nelle Marche. Cancellieri dopo 18 anni da militante si è infatti visto revocare la tessera del partito. “È il primo anno che non sono tesserato. Il motivo? Nelle Marche abbiamo un segretario (Luca Rodolfo Paolini, ndr) palesemente non all’altezza della situazione. Noi dell’entroterra abbiamo espresso questo pensiero in tutte le sedi e per questo motivo non ci ha ridato la tessera da militante”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/28/ducato-online/regionali-cancellieri-contro-salvini-pronti-a-una-lista-tosi-anche-nelle-marche/66584/feed/ 0
Musulmani contro il terrorismo a Pesaro: “Non siamo assassini” http://ifg.uniurb.it/2015/01/25/ducato-online/musulmani-contro-il-terrorismo-a-pesaro-non-siamo-assassini/63519/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/25/ducato-online/musulmani-contro-il-terrorismo-a-pesaro-non-siamo-assassini/63519/#comments Sun, 25 Jan 2015 21:32:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63519 copertina manifestazione contro il terrorismo URBINO, 25 GEN – Sui volantini distribuiti da un ragazzo, poco più che ventenne, davanti ai portici in piazza del Popolo a Pesaro è scritto a grandi lettere: “Noi siamo musulmani, e non Charlie, non condividiamo chi insulta le religioni ma non uccidiamo chi lo fa”. Durante la manifestazione contro il terrorismo del 24 gennaio, presieduta da Icham Rachdi, l’associazione delle undici comunità islamiche della provincia di Pesaro e Urbino ha lanciato un messaggio chiaro e univoco. “L’Islam è un’altra cosa, l’islam è pace, convivenza, dialogo”. “Libertà di espressione vuol dire esprimere il proprio pensiero e va benissimo, ma offendere la religione altrui non va bene” ha aggiunto il presidente dell’Unione Comunità islamiche italiane Mohamed Nour Dachan, presente anche lui al sit in.

Una comunità integrata, quella del nostro territorio che ha voluto condannare quanto successo in Francia e che allo stesso tempo ha ribadito il proprio orgoglio di appartenere a una fede che non si deve insultare o deridere in alcun modo. “Mai avuto alcun problema, ho sempre portato il velo, anche a scuola, e nessuno mi ha mai detto nulla” ha affermato Nadia di origini tunisine ma nata in Italia, (e residente a San Lorenzo in Campo). “Nei giornali arabi non si è mai visto un titolo come ‘questo è il cristianesimo'”  continua la ragazza, occhiali, sguardo sicuro e un velo rosa sul capo, riferendosi al titolo di Libero contro la religione islamica subito dopo gli attentati a Charlie Hebdo. “Un conto è l’Islam, un conto sono i terroristi, la colpa di questa confusione è anche dei media”.  La manifestazione si tiene lo stesso giorno del sit in della Lega contro l’immigrazione a Fano. “Vorrei che venissero anche loro, cosi si crea un dialogo, un confronto. Il vero problema è che  non si fanno mai vedere.”

“Uccidere in nome di Dio è un’aberrazione”, “Not in my name” , “Il terrorismo non ha religione”, ma anche “Non insultare la fede degli altri, non si può deridere la religione”, sono questi i messaggi stampati a chiare lettere sui cartelloni dei manifestanti. Una cinquantina di persone (pochi pesaresi) davanti a un palco sotto i portici e tante bandiere dell’Italia a sventolare con le note dell’inno di Mameli.  Si può essere italiani e anche musulmani ha ribadito Rachdi. Molti tra i giovani e i bambini in piazza sono nati in Italia. Ma anche chi è arrivato da pochi mesi nel nostro paese come Shaeed, che non parla ancora l’italiano, imbraccia il tricolore.  Tante le donne presenti con in testa l’Hijab (il velo non integrale). In piazza esponenti delle segreterie provinciali e regionali di CGIL e CISL.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/01/25/ducato-online/musulmani-contro-il-terrorismo-a-pesaro-non-siamo-assassini/63519/feed/ 0
Comunali 2014, Gambini: “Sono un uomo del fare prestato alla politica” http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-gambini-sono-un-uomo-del-fare-prestato-alla-politica/59062/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-gambini-sono-un-uomo-del-fare-prestato-alla-politica/59062/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:48:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59062 [continua a leggere]]]> GambiniURBINO - Maurizio Gambini, che si definisce “un uomo del fare nei panni del politico” è candidato sindaco della lista civica “Adesso governiamoci”. A gennaio, concordando l’ appoggio di Ncd, Fi e Lega, ha sorpreso molti urbinati, che lo ricordano come “uomo di sinistra”, fino al 2009 eletto come consigliere comunale nella maggioranza Pd. Arriva in ritardo e si scusa: “ Mi dispiace, ma tra il lavoro e la campagna elettorale non ho più un minuto libero”.

“Non sono un vero politico”. Maurizio Gambini nega di essere un professionista della politica. Precisa più volte  di non essersene “mai occupato”, ma siede nel consiglio comunale della città ducale dal 1999. La prima volta  è stato eletto con i Democratici di sinistra, arrivando quinto fra i suoi compagni di partito. Dieci anni dopo, alla fine del primo mandato di Corbucci, Gambini annuncia la sua candidatura a primo cittadino e il passaggio all’opposizione, da indipendente. Durissimo il comunicato ufficiale del Pd, che  attribuì al suo ex dirigente “Ambizioni personali, volontà di destabilizzare il partito nel quale ha militato per incapacità di confrontarsi all’interno di un gruppo strutturato come quello del Pd urbinate’’. Gambini anche oggi ribadisce che i motivi della rottura con la formazione democratica non hanno riguardato le idee e i valori, ma il fatto “che qui a Urbino – precisa il candidato sindaco – oggi come 5 anni fa il Pd continua a governare per i suoi interessi, non quelli dei cittadini”.

Non risparmia critiche ai suoi ex compagni di partito:  “Il sindaco uscente Corbucci non ha saputo vendere un  prodotto già buono come la nostra città”. Ancora peggiore il giudizio sul favorito per le prossime elezioni, Giorgio Londei: “È il presidente della società locale dei trasporti da un decennio, ha fatto chiudere la ferrovia e la settimana scorsa ha chiesto di riaprirla per fare campagna elettorale”.

Gli incarichi.  Gambini racconta delle battaglie condotte all’ opposizione, di Ca’ Lucio, “dell’occasione mancata del casello autostradale” e di avere ricoperto anche il ruolo di assessore della Comunità montana dell’Alto e medio Metauro. Ma continua a prendere le distanze dal professionismo della politica: “Nella mia lista civica ci saranno persone giovani, che lavorano, radicate sul territorio”. Sulle posizioni degli altri candidati dichiara “la città è pronta a rinnovarsi” e critica la formazione di così tante liste civiche. Chiede a Sgarbi di unirsi a lui e vede con fastidio “tutti questi personalismi dell’ultimo minuto”.

Tornando ancora sulle primarie del Pd, racconta: “L’alta affluenza, lo ripeto, è dovuta al voto degli elettori del centrodestra. Secondo me molti cittadini hanno fatto confusione con le amministrative. Mi hanno detto che al seggio di Montesoffio qualcuno ha chiesto dove fosse scritto il mio nome”.

Più articolato il suo giudizio sul panorama nazionale: “Per me la verità non sta da nessuna parte, non considero nessuno come mio nemico. I grillini mi sono simpatici, ma non mi piace il loro modo di operare , o meglio di criticare senza proporre”. Gambini apprezza Renzi “Spero che risolva i problemi di questo paese, mi sembra la nostra ultima possibilità”.

Dal podere all’impresa. Cinquantaquattro anni. Nato a Crocicchia, dalle parti della Sogesta, Maurizio Gambini non ha mai lasciato Urbino. ha abbandonato gli studi subito dopo la licenza media: “Ho sempre lavorato.Vengo da una famiglia di piccoli agricoltori. Ho 6 sorelle, un fratello e tanta pazienza”. Sulla famiglia non dà altre informazioni, dice di avere una compagna.

La creatura di cui si mostra più orgoglioso è Terra Bio , società cooperativa con sede a Schieti, che si occupa di produzione agricola e trasformazioni agroalimentari. Sul sito si leggono decine di società associate, presenti in tutto il centro Italia: “La nostra forza è la cooperazione. Vorrei far capire anche agli urbinati che dobbiamo puntare sul commercio delle nostre eccellenze agroalimentari. La mia impresa dimostra che può essere la strada futura per il successo di questo territorio. Esportiamo in tutta Europa, in particolare in Germania e in Francia”. Gambini, insieme al fratello, è titolare di un’impresa di trasporti. Ha un passato da dirigente sportivo: dal 2001 al 2011 è stato presidente dello Schieti calcio, ma non si definisce appassionato di sport: “I miei unici hobby sono il lavoro e la politica”.

Se diventassi sindaco. “Questa città è ancora basata sul terziario. Ma la strada, qui come nel resto d’Italia, è ridare dignità alle forze produttive di questa città: commercio, artigianato, agricoltura, giusto peso all’ impresa privata, non dimenticando, come è stato fatto negli ultimi anni, la lezione di Enrico Mattei”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-gambini-sono-un-uomo-del-fare-prestato-alla-politica/59062/feed/ 0
Lega Nord, il sindaco Cancellieri: “Con Tosi per un nuovo movimento” http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/lega-nord-il-sindaco-cancellieri-con-tosi-per-un-nuovo-movimento/53721/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/lega-nord-il-sindaco-cancellieri-con-tosi-per-un-nuovo-movimento/53721/#comments Tue, 10 Dec 2013 13:31:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53721 Giorgio Cancellieri - sindaco leghista di Fermignano

Giorgio Cancellieri – sindaco leghista di Fermignano

FERMIGNANO – La Lega Nord di Fermignano è pronta a seguire Flavio Tosi, sindaco di Verona, qualunque cosa decida di fare. Anche a uscire dal partito. Ad annunciarlo è Giorgio Cancellieri, sindaco del paese in provincia di Pesaro-Urbino:  “Tosi vorrebbe fare le primarie per tutto il centro-destra, con Forza Italia e il Nuovo Centro Destra di Alfano per scegliere un candidato premier – spiega Cancellieri – io e tutto il circolo di Fermignano siamo disposti ad appoggiarlo incondizionatamente”. Cancellieri ha detto di essere stato rassicurato da Tosi, che fonderà questo movimento nel giro di qualche mese.

Domenica il congresso del partito padano metterà il sigillo sull’elezione alla segreteria della Lega Nord di Matteo Salvini, che sabato scorso ha superato nettamente il fondatore del Carroccio, Umberto Bossi. Ma all’interno della Lega c’è appunto un terzo incomodo, il sindaco di Verona, che potrebbe anche creare un movimento parallelo alla Lega, più nazionale e più federalista. Un movimento che presenti Tosi come candidato alle prossime elezioni politiche.

Intanto, la sezione di Fermignano è in fase di decisione in vista del Congresso di domenica a Torino. Al quale parteciperà anche Cancellieri: “Stiamo cercando di organizzarci per andare. Io e alcuni altri membri siamo delegati per il Congresso e sicuramente voteremmo Salvini”, racconta Cancellieri.

Ma i militanti della Lega di Fermignano non sono andati sabato a votare al pre-congresso regionale che si è svolto ad Ancona: “Abbiamo deciso di non andare  per alcuni dissapori con la segreteria regionale, per storie vecchie legate anche all’espulsione dal circolo dell’ex segretario provinciale Carloni”, spiega Cancellieri.

Dal voto di sabato è emerso un vincitore: Matteo Salvini, che ha nettamente sconfitto il suo rivale Umberto Bossi, fondatore del Carroccio. E già si parla di una fuoriuscita dal movimento di Bossi, ma il sindaco Cancellieri non condivide questa possibilità:  “Credo che non sia saggio creare una corrente nel partito e penso che Bossi non lo farà”.

Cancellieri ha parlato anche della situazione nella sezione di Fermignano: “Non abbiamo più una sede del circolo, abbiamo deciso di rinunciarvi per abbattere i costi non pagando più l’affitto. Ma la sezione esiste ancora, ci riuniamo nelle abitazioni di qualcuno, i militanti sono sempre gli stessi”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/lega-nord-il-sindaco-cancellieri-con-tosi-per-un-nuovo-movimento/53721/feed/ 0
Elezioni, Cancellieri (Lega): “Io, un grillino anni ’90. Finmeccanica: campagna faziosa e strumentale” http://ifg.uniurb.it/2013/02/13/ducato-online/elezioni-cancellieri-lega-io-un-grillino-anni-90-finmeccanica-campagna-faziosa-e-strumentale/34585/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/13/ducato-online/elezioni-cancellieri-lega-io-un-grillino-anni-90-finmeccanica-campagna-faziosa-e-strumentale/34585/#comments Wed, 13 Feb 2013 17:57:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34585 GLI ALTRI CANDIDATI IN CAMPO / Rivoluzione Civile / Movimento 5 Stelle / FARE / PD / Enrico Letta a Urbino TUTTI I CANDIDATI CAMERA / SENATO]]>

Giorgio Cancellieri, sindaco di Fermignano candidato alla Camera con la Lega Nord

FERMIGNANO – Giorgio Cancellieri, sindaco leghista del comune di Fermignano, e candidato alla Camera alle prossime elezioni politiche, sente di poter dare ancora fiducia al suo partito, nonostante tutti gli scandali che lo hanno travolto, tra cui il recente caso Finmeccanica e il cambio al vertice, da Bossi a Maroni.

Lei pensa che la Lega meriti ancora fiducia anche alla luce del polverone sollevato dal caso Finmeccanica?
Lo scandalo Finmeccanica potrebbe rivelarsi una bufala. Una campagna faziosa, tendenziosa e strumentale. Queste cose vengono tirate fuori sistematicamente durante la campagna elettorale e proprio nel momento in cui un partito vede aumentare i propri consensi. Questo polverone mediatico crea un grande danno in termini di riduzione del consenso. Si tratta di una vera e propria campagna di delegittimazione.

E cosa pensa del passaggio di leadership da Bossi a Maroni?
Sono rimasto profondamente deluso dal comportamento della famiglia Bossi e da quello che è stato definito “il cerchio magico”. In questo partito ci sono militanti che, come me e come altri, tirano fuori i soldi di tasca propria per fare le campagne elettorali  e ci sono poi i militanti che si mettono in tasca i soldi dei rimborsi elettorali per il proprio rendiconto. Sono ancor più deluso perché noi, negli anni ’80, facevamo dell’onestà e della trasparenza il nostro cavallo di battaglia, siamo stati il partito che ha urlato “Roma ladrona”, contro quelli che approfittavano del sistema. Io spero che Roberto Maroni voglia isolare dal partito tutti quelli che si sono comportati male, riconquistando affidabilità e credibilità.

Adesso per lei una nuova sfida, le politiche.  E’ il secondo in lista nel suo partito alla Camera. Quale sarà il suo contributo se dovesse essere eletto?
La mia è una candidatura ‘di servizio’.  Secondo me bisognerebbe ridare fiducia ai partiti, compresa la Lega, e la strada giusta sarebbe quella di ripartire dagli amministratori locali che si occupano del territorio. Nessuno più di loro ha il polso della situazione: conosce la popolazione,  i problemi e ha la fiducia di tutti i cittadini. Militanza ed esperienza locale sono requisiti fondamentali per una candidatura in parlamento.

Può farci un esempio di amministratore locale virtuoso?
Flavio Tosi, sindaco di Verona, è una persona bravissima. Con lui ho un rapporto personale di amicizia. Credo sia giunta l’ora che i partiti, più che reggersi sui burocrati e sui segretari storici, debbano essere composti da amministratori capaci.

Perché un’amministratore locale è più meritevole rispetto a un politico senza esperienza sul territorio?
Vede, c’è uno squilibrio di fondo: come può lo Stato dare 14.000 euro al mese ad un parlamentare la cui unica responsabilità è quella di spingere un pulsante, dopo che il leader del suo partito gli ha indicato come votare e dare invece 1.000 euro al mese ad un sindaco che firma 30/40 atti al giorno? Ingiustizia, mancanza d’attenzione, lontananza dai cittadini e dai suoi problemi. Sono queste le cause vere disaffezione nei confronti dei partiti. Quindi capisco la fascia di popolazione che vota Beppe Grillo.

Quindi condivide alcuni punti del programma del movimento 5 stelle?
Io sono un grillino ante litteram. Un leghista della prima guardia, entrato nel partito nel ’93, quando noi dicevamo che così lo Stato non andava bene. Io capisco e giustifico i tanti elettori che prima votavano Lega e ora voteranno Grillo, perché attratti da quella forma di protesta che un tempo abbiamo vissuto noi, e che, al centro nord, era incarnata dal nostro partito. Non credo che Grillo riuscirebbe a governare questo paese ma capisco che la rovina della nostra classe politica abbia generato un desiderio di cambiamento radicale.

Ma quindi, se lei fosse eletto, quali sarebbero le sue priorità?
Prima di tutto combattere la disoccupazione che mette a repentaglio lo stato sociale, rilanciare l’economia partendo  dalle piccole e medie imprese.  L’Europa deve essere più competitiva e combattere la concorrenza sleale di paesi come Cina e India che immettono nel nostro mercato prodotti a prezzi bassi ma di scarso valore. Ci dovrebbero essere dei dazi doganali a scoraggiarli. Poi c’è la lotta all’evasione fiscale. L’unica maniera per combattere questa piaga è far detrarre tutto a tutti. Le tasse devono essere pagate, ma le aliquote sono le più alte d’Europa. Infine il federalismo, tema caro alla Lega. Come ho detto prima, la vicinanza è sinonimo di vigilanza.

Tema caldo della campagna elettorale: cosa ne pensa delle unioni omosessuali?
Anche se né il mio partito, né il centro destra sono d’accordo con i matrimoni gay, mi reputo un uomo libero e mi sento di ragionare con la mia testa. È giusto manifestare liberamente i propri sentimenti e quindi regolarizzare anche le unioni di fatto. Non sono altrettanto favorevole alle adozioni da parte dei gay,  perché ritengo che un bambino abbia bisogno del quid educativo e sentimentale che proviene sia da un uomo che da una donna.

Il progetto “la salute ci riguarda” prevede il taglio di 310 posti letto sul territorio di Cagli, Fossombrone, Pergola e Sassocorvaro.  Cosa ne pensa?
Sono assolutamente contrario al taglio dei posti letto per acuti prospettato dalla spending reviw regionale. Con l’invecchiamento della popolazione e con una viabilità complessa come quella del Montefeltro, è assolutamente necessario tenere i posti letto,  i 4 ospedali di polo: Fossombrone, Pergola, Cagli e Sassocorvaro e l’ospedale di rete di Urbino.

Infine le chiediamo, quant’è difficile governare?
Governare è difficilissimo, mentre stare all’opposizione è molto facile. Se non si è onesti intellettualmente, si può dire qualsiasi cosa. Tutti quelli che abbaiano in campagna elettorale, poi si devono misurare con il governo di questo Paese. Una volta eletti diventano modesti, mentre i problemi rimangono gli stessi.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/02/13/ducato-online/elezioni-cancellieri-lega-io-un-grillino-anni-90-finmeccanica-campagna-faziosa-e-strumentale/34585/feed/ 0
Rassegna stampa del 18/04/2012 http://ifg.uniurb.it/2012/04/18/radio-ducato/rassegna-stampa-del-18042012/31223/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/18/radio-ducato/rassegna-stampa-del-18042012/31223/#comments Wed, 18 Apr 2012 08:27:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31223 [continua a leggere]]]> Ascolta la rassegna stampa del 18/4/2012

In studio Nadia Ferrigo

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2012/04/18/radio-ducato/rassegna-stampa-del-18042012/31223/feed/ 0 Ascolta la rassegna stampa del 18/4/2012 - In studio Nadia Ferrigo Ascolta la rassegna stampa del 18/4/2012 In studio Nadia Ferrigo il Ducato no