il Ducato » lucio dalla http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » lucio dalla http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it La vita di Dalla a Urbino, tra lezioni universitarie, “sputi al piccione” e musica http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/la-vita-di-dalla-a-urbino-tra-lezioni-universitarie-sputi-al-piccione-e-musica/58545/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/la-vita-di-dalla-a-urbino-tra-lezioni-universitarie-sputi-al-piccione-e-musica/58545/#comments Tue, 04 Mar 2014 05:30:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58545 Stefano Ligi, insieme a Gianni Morandi, Ron e Samuele Bersani durante il concerto per Lucio Dalla

Stefano Ligi, insieme a Gianni Morandi, Ron e Samuele Bersani durante il concerto per Lucio Dalla

URBINO – In Disperato erotico stomp Lucio Dalla cantava che nel centro di Bologna non si sarebbe potuto perdere nemmeno un bambino. Chissà se pensava la stessa cosa del centro storico di Urbino, quando risaliva la ripidissima Via Saffi per andare a tenere le sue lezioni alla facoltà di Sociologia. Un intreccio di vicoli e salite, di cui il cantautore si innamorò e da cui trasse ispirazione per alcune dei suoi brani più celebri. Un legame, quello tra Dalla e la città ducale, che non può essere dimenticato proprio il 4 marzo, giorno del compleanno di Dalla.

“Un giorno camminavamo vicino a Rancitella, la frazione di Urbino dove Lucio aveva comprato casa – ci racconta Stefano Ligi – quando, sulla strada che portava verso il cimitero di Maciolla, Dalla cominciò a fischiettare il ritornello di Canzone, che sarebbe poi diventato uno dei suoi più grandi successi”. Stefano Ligi, cantante urbinate, è soltanto uno dei talenti musicali che Dalla scovò in giro per l’Italia e aiutò a far emergere dall’anonimato. “Lucio mi diede l’occasione di aprire un suo concerto di beneficienza a Urbino, ha prodotto il mio primo album, mi ha portato in tv. Era l’emblema dell’altruismo”. Proprio per dare continuità all’attività di “talent scouting”, oggi in occasione del compleanno del cantautore bolognese, nella sua città natale verrà inaugurata la “Fondazione Lucio Dalla”.

Intercettiamo Stefano Ligi mentre sta salendo sul treno che lo porterà a Bologna per partecipare alla nascita della fondazione che, spiega Ligi, dovrà  “aiutare i giovani a pubblicare libri e dischi”. Stasera ci sarà un’inaugurazione per gli amici più stretti e le autorità e per le strade di Bologna è prevista una notte bianca, all’insegna della musica di Lucio Dalla.

Perché come ricorda Stefano: “Lucio portava la luce nelle città dove abitava”. Negli anni in cui visse a Urbino Dalla accolse nella sua casa sperduta tra le colline del Montefeltro i membri più eccelsi della sua “compagnia”, da Gianni Morandi a Luciano Pavarotti. “Viveva fortemente Urbino e nell’aria che respirava tra le nostre colline trovò ispirazione per alcuni suoi importanti album, da Dalla/Morandi a Cambio“.

Un personaggio eccentrico che non passava mai inosservato né durante le sue lezioni alla facoltà di Sociologia, dove nel 2002 divenne professore ordinario, né quando si aggirava per il centro di Urbino e improvvisava un nuovo “sport”. “Giocava sempre allo “sputo al piccione”. Una volta – ricorda Stefano Ligi – lasciò basita una comitiva di baresi in gita nella città ducale. Si erano avvicinati per chiedergli l’autografo, ma furono interdetti dal vedere Lucio impegnato in questo strano passatempo”.

Una situazione che racchiude tutta l’essenza di Dalla e la sua volontà, nonostante la fama, di restare ancorato a una vita semplice. Spaccati di quotidianità che ritroviamo in tanti suoi brani e che Stefano Ligi riporterà sul palco nei prossimi mesi: “A maggio partirò per una serie di concerti. La mia intenzione è di dedicare una parte importante alla musica di Lucio”.

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Ligi all’omaggio per Dalla. “Noi sempre insieme in giro per Urbino” http://ifg.uniurb.it/2013/03/05/ducato-online/ligi-allomaggio-per-dalla-noi-sempre-insieme-in-giro-per-urbino/37383/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/05/ducato-online/ligi-allomaggio-per-dalla-noi-sempre-insieme-in-giro-per-urbino/37383/#comments Tue, 05 Mar 2013 17:21:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=37383 URBINO – Un anno dopo, Stefano Ligi non poteva mancare. Anche lui ha cantato sul palco di Piazza Maggiore, ieri a Bologna, per ricordare l’amico Lucio Dalla nell’ anniversario della sua scomparsa. Il cantante di Urbino ha collaborato con Dalla per anni, con lui ha scritto nel 2003 Ambarabà Ciccicocò, e dunque non poteva non essere tra i protagonisti di “4 marzo”, il concerto omaggio al suo mentore. “È stata una festa, un evento – racconta Ligi – c’era il mondo della musica italiana a 360 gradi, per me è stato un onore essere lì”.

Ligi è salito sul palco insieme a Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani e Angela Baraldi, per intonare Cosa sarà: “Mi è piaciuta la scelta della canzone, un testo in cui molti di noi si ritrovano. Carboni e Ron si sono inventati questo quintetto. È stata una grande esperienza, la piazza era piena di gente: credo che se ne parlerà a lungo”. Il concerto di ieri, poi, non è che il primo di una serie di appuntamenti dedicati a Dalla. “A luglio saremo alle Tremiti per un nuovo omaggio a Lucio, ne faremo altri in giro per l’Italia”.

Il sodalizio artistico tra Ligi e Lucio Dalla è iniziato proprio a Urbino, quasi venti anni fa: “All’epoca scrivevo già canzoni – spiega – quando Lucio venne a vivere qui lo andai a cercare. Per me era un mito. Lo pedinai letteralmente per serate intere per fargli ascoltare una cassetta con la mia musica. Dopo qualche giorno mi disse che gli piaceva e mi fece aprire il suo concerto al Cinema Ducale. La nostra amicizia è nata così. La mia città mi ha regalato questo incontro straordinario, spontaneo. Andavamo sempre in giro insieme, pranzavamo a casa di mia madre. Mi ricordo che Lucio si presentava in Piazza della Repubblica con gli zoccoli ai piedi. Non si vergognava”

Da quel momento inizia non solo la carriera di Stefano, ma anche una solida amicizia: “Nel 2000 ho aperto i concerti della sua tournée, poi ha prodotto il mio primo disco. È stato lui a portarmi in tv, a Sanremo nel 2001 e poi da Fiorello, alla trasmissione ‘Stasera pago io’. Credeva nei nostri progetti insieme. Lavorare con lui era un terno al lotto per un cantante emergente come ero io. Abbiamo collaborato fino agli ultimi giorni della sua vita”.

Stefano continua a lavorare ai suoi progetti, portando avanti anche l’eredità musicale del suo maestro: “A maggio, spero, sarà pronto il mio nuovo disco, Canzoni Naif. È un album pulito, nudo e crudo, senza l’intervento del computer. Dentro ci sono violini, mandolini, timpani e chitarre acustiche, i testi sono semplici, il linguaggio è popolare”.

Presto anche un nuovo tour: “Metterò online le date di questa estate. Come ogni anno porto nelle piazze e nelle feste di paese il mio concerto omaggio ai cantautori italiani, soprattutto Rino Gaetano, e dentro ci infilo un paio di pezzi miei. A Urbino? Spero di suonare qui il prima possibile. Se mi invitano, ci sarò di sicuro”.

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Un urbinate alla corte di Paolo Conte http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/un-urbinate-alla-corte-di-paolo-conte/29416/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/un-urbinate-alla-corte-di-paolo-conte/29416/#comments Sat, 24 Mar 2012 18:31:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29416 URBINO – A tre anni con le bacchette suonava qualsiasi cosa, ritmi e melodie di un bambino prodigio nato a Urbino nel 1962. Poi la scoperta della marimba, idiofono in legno e bambù diffuso in America Centrale, strumento raro in Italia. Questo urbinate di talento è Daniele Di Gregorio, musicista e compositore, da oltre vent’anni nella formazione di Paolo Conte, pianista, paroliere, genio poetico.

Il Maestro ha nel cuore l’Urbino dei ricordi della sua infanzia. Poi, crescendo, la città non ha riconosciuto il suo estro: “Non ha mai fatto nulla per me, devo essere sincero. Sotto il profilo artistico, è stato un po’ penalizzante – spiega Di Gregorio – non ha mai organizzato miei concerti. Già a tre anni suonavo con mio padre, il suo gruppo, gli ‘Ariston’, le mie sorelle e mio fratello. Spesso ci esibivamo con le orchestre di liscio. Dai sette a diciassette anni, ho studiato al conservatorio Rossini di Pesaro, ho vissuto più lì che a Urbino”.

Indietro con la memoria, il racconto di un suo aneddoto nella città ducale: “Una volta una discoteca del centro, lo ‘Skorpio’ – ricorda Di Gregorio – mi chiamò per una festa. Avevo quindici, sedici anni. Suonavo il vibrafono come solista, uno strumento semisconosciuto, oggi come allora. Già dopo il primo tempo, un mio amico mi disse: ma cosa ci fai qui a Urbino! Devi partire per una grande città. Lì per lì non ci feci caso. Dopo quattro anni, ero in viaggio per Milano e ci ho vissuto vent’anni”.

Ora, tornare a suonare nel ‘borgo natìo’ sarebbe bello, non imprescindibile: “Ho all’attivo più di cinquemila concerti in tutto il mondo – afferma il Maestro – lavoro con Paolo Conte, ho collaborato con grandi artisti come Mina, Lucio Dalla, Tullio De Piscopo, Luis Agudo, solo per citarne alcuni. Vorrei poter dire grazie a Urbino, ma non posso. Probabilmente la mia musica non coincide con le scelte e i gusti di coloro che hanno un potere esecutivo su questo”.

AUDIO L’intervista al Maestro

Con Paolo Conte è iniziato tutto per caso, “in una maniera pazzesca – racconta Daniele Di Gregorio – era il 1990, mi trovavo  in concerto a Catania con Fabio Concato, mi sembra. Stavo facendo il soundcheck, stavo provando il vibrafono. Il giorno prima il tecnico delle luci si era ammalato, e venne sostiutito da un tecnico francese, si chiamava Lucien,  che quando mi senti suonare mi chiese: che strumento è questo? So che tra qualche giorno ci saranno delle selezione per un musicista di Asti, un certo Paolo Conte”.

Lucien era stato giorni prima a sostituire un altro tecnico in malattia nello staff di un concerto di Paolo Conte e mi consigliò “tu suoni uno strumento molto bello, particolare, dovresti provarci”.  Il giorno dopo presi il primo aereo per Milano,  lì, nel giro di un paio di giorni, mi feci prestare ‘una marea’ di strumenti da un mio amico che aveva un negozio di musica e li caricai sul mio fuoristrada in viaggio verso Asti. Il provino era per un disco, ‘Parole d’amore scritte a macchina‘ e quando arrivai nello studio, lo reimpii di percussioni, la marimaba e varie altre, molte poi avevano ancora attaccato il cartellino con il prezzo e non si riusciva a camminare lì dentro da quante ne avevo portate! Paolo Conte non mi aveva mai sentito. Provai un brano del disco, ma non su tutte quelle percussioni, sull’astuccio dei piatti! E lui mi prese.

Tra i suoi ultimi progetti, il Maestro suona nel ‘Di Gregorio e Manzi Quartet’ e per l’etichetta Sugar di Caterina Caselli sta lavorando al nuovo album di Malika Ayane, in uscita quest’anno.

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http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/un-urbinate-alla-corte-di-paolo-conte/29416/feed/ 0 Daniele Di Gregorio, musicista e compositore nato nella città ducale, ha all'attivo oltre cinquemila concerti in tutto il mondo. Ha collaborato con geni della musica come Lucio Dalla, Mina, Tullio de Piscopo, Daniele Di Gregorio, musicista e compositore nato nella città ducale, ha all'attivo oltre cinquemila concerti in tutto il mondo. Ha collaborato con geni della musica come Lucio Dalla, Mina, Tullio de Piscopo, Luis Agudo e sta lavorando all'ultimo album di Malika Ayane il Ducato no
Lo speciale – 17 marzo 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/radio-ducato/lo-speciale-17-marzo-2012/28812/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/radio-ducato/lo-speciale-17-marzo-2012/28812/#comments Mon, 19 Mar 2012 10:17:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28812 Ascolta lo speciale radio (mp3)

In questo numero:

Abbandoni scolastici, le Marche sotto la media nazionale

Rifiuti. L’Europa apre una procedura contro L’Italia, nelle Marche quattro delle discariche contestate

Lucio Dalla. Insegnate all’ Università di Urbino

Caporedattore: Dino Collazzo

Conduce: Gabriele Miceli

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Dalla e l’Università: “Coinvolgere gli studenti per valorizzare Urbino” AUDIO http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-online/dalla-e-luniversita-coinvolgere-gli-studenti-per-valorizzare-urbino-audio/27245/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-online/dalla-e-luniversita-coinvolgere-gli-studenti-per-valorizzare-urbino-audio/27245/#comments Thu, 01 Mar 2012 21:49:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27245 [continua a leggere]]]> URBINO – I cantieri cominciavano a cambiare il volto di Urbino, allo stesso modo come la sua musica, mai banale, evolveva per scoprire nuove sperimentazioni. “Le difficoltà? Se non hai fretta sono divertenti e indispensabili”, dichiarava Lucio Dalla, allora docente all’Università di Urbino. Pochi anni prima l’Ateneo aveva affidato al cantante l’insegnamento in  “Tecniche e Linguaggi Pubblicitari”: un compito che aveva contribuito a consolidare il rapporto tra l’artista e la città ducale.

Nel giorno della morte dell’artista, stroncato a 69 anni da un infarto mentre si trovava in tour in Svizzera,  Il Ducato ripropone l’intervista radiofonica di Filippo Brunamonti, ex allievo Ifg ora giornalista freelance collaboratore del gruppo Espresso. Una breve testimonianza della sua esperienza in città.

Ascolta l’intervista

A Urbino si discuteva già delle difficoltà occupazionali dei neolaureati dell’Università, che si preparava al percorso di statalizzazione, oggi ormai alle fasi finali. Il cantante considerava fondamentale il  contributo degli studenti per valorizzare il patrimonio artistico cittadino.  “Bisogna coinvolgere gli universitari in un progetto di recupero della memoria storica ducale”, spiegava. Questo perché, durante il Rinascimento, Urbino “era un centro di potere non indifferente: insieme ad artisti del calibro di Piero della Francesca,  sono però arrivati altri volti meno noti, che sarebbe fondamentale riscoprire”.

 

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Lucio Dalla, artista e comunicatore della modernità: il ricordo di Urbino http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-online/lucio-dalla-artista-e-comunicatore-della-modernita-il-ricordo-dellateneo-ducale/27204/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-online/lucio-dalla-artista-e-comunicatore-della-modernita-il-ricordo-dellateneo-ducale/27204/#comments Thu, 01 Mar 2012 18:55:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27204 L'INTERVISTA "Dare voce alla storia di Urbino e coinvolgere gli studenti"]]>

Lucio Dalla, 2001, Università di Urbino Fonte: Archivio Università

URBINO – Gli studenti e i docenti lo ricorderanno non solo per le sue qualità di musicista, ma anche come “straordinario comunicatore della modernità“. Anche l’Università di Urbino commemora la scomparsa di Lucio Dalla, colpito da un infarto a quasi 69 anni, mentre si trovava a Montreaux (Svizzera) per una serie di concerti.

Questo perché nella città ducale Lucio Dalla, tra i maggiori cantautori italiani, ha insegnato per diversi anni, a partire dal 2002, come docente di Tecniche e linguaggi pubblicitari. “Le sue lezioni erano seguitissime e attese dagli universitari”, ricorda la professoressa Lella Mazzoli, amica del cantante bolognese.

Un contributo raccolto nel libro “Gesù, San Francesco, Totò: la nebulosa della comunicazione” (edito da Franco Angeli) uscito nel 2004.  Del “personaggio Dalla” stupivano soprattutto la disponibilità e la grande cultura: “Poche star potevano vantare la sua immensa conoscenza: dalla filosofia alla sociologia, fino alla letteratura”, spiega la stessa Mazzoli.

MEZZO SECOLO IN MUSICA – La carriera di Dalla sfiora i cinquanta anni di attività: clarinettista, dopo l’esordio negli anni ’60 con la band dei Flippers,  è Gino Paoli a spingerlo verso la carriera solista. E’  il Festival di Sanremo, dove sarà poi presente in diverse occasioni, a consacrarlo al grande pubblico. Da quel palco saranno presentati brani indimenticabili. Come 4/3/1943, che rievoca lo stesso giorno della sua nascita, in queste ore tra le canzoni più citate dai numerosi fan su Twitter (dove l’hashtag #luciodalla è diventato trending topic)  e Facebook. La pagina dedicata al cantante sul social network ha raggiunto in poche ore quasi 16 mila likes.

L’ESPERIENZA UNIVERSITARIA – A Urbino tutti lo aspettavano per aprile, quando avrebbe dovuto parlare di modernità, attraverso le pagine di un padre della sociologia come Georg Simmel. “La sua lezione era già stata inserita nel programma”, confermano. Poi l’addio, durante il tour europeo che da Montreaux doveva portare la sua musica fino a Berlino.

L’ultima apparizione per il pubblico italiano resterà così quella di poche settimane fa all’Ariston, quando si è esibito con il giovane artista Pierdavide Carone, con il brano “Nanì“.  Dei trascorsi a Urbino c’è chi ricorda il concerto organizzato nel 2005 alla Sala del Trono di Palazzo Ducale, un simbolo del Rinascimento dove riuscì a far entrare per la prima volta la musica leggera.

Altri il suo legame storico e culturale con la città ducale (nella quale aveva anche acquistato una casa): ospiti delle sue lezioni sono stati personaggi come lo scrittore Alessandro Bergonzoni e  il drammaturgo Giampiero Solari, oltre a Oliviero Toscani e Davide Paolini.  Seminari che in realtà furono occasioni di dibattito e dialogo con gli studenti, perché, ricorda la Mazzoli, “Lucio non si riteneva un accademico, ma un ‘praticone’ e uno studioso dei linguaggi della comunicazione”.

Agli studenti, in un intervista rilasciata all’ex allievo dell’Ifg Filippo Brunamonti, Dalla aveva suggerito: “Oltre allo studio è essenziale la pratica. Gli studenti non sono consapevoli del panorama artistico e culturale che li circonda. Devono toccare con mano quella storia conosciuta sulle pagine ingiallite”.

IL RAPPORTO CON URBINO – “Una persona intraducibile, imprevedibile come il jazz (tra le sue passioni, ndr): è stata la domanda più importante a cui il nostro paese non è stato in grado di rispondere”, dichiara invece Brunamonti, che oggi collabora con il gruppo Espresso. Una domanda incompresa forse dagli stessi cittadini urbinati: “Non so quanto la città abbia capito il valore e il ruolo del personaggio”, aggiunge la professoressa Mazzoli. “Di certo per gli studenti fu l’occasione per analizzare la comunicazione da punti di vista differenti, come quelli interpretativi”, conclude.

Sul periodo accademico del cantante interviene anche Bernardo Valli, preside della facoltà di Sociologia: “Per il nostro Ateneo è stata una grande esperienza: era la prima volta che veniva assegnata una cattedra, e non un semplice seminario, a un personaggio della cultura popolare come Dalla”. Il ricordo è legato alla laurea honoris causa in comunicazione assegnata a Valentino Rossi, simbolo della provincia: “Lucio era entusiasta: questo perché era un artista poliedrico, appassionato di comunicazione in ogni sua forma”. Con Rossi il cantante avrebbe poi doppiato un fumetto di Milo Manara, come ricorda oggi su Twitter lo stesso motociclista di Tavullia.

IL SALUTO DELL’ARTISTA- L’ultimo concerto Dalla lo aveva concluso ieri nella città svizzera. Dell’artista resteranno capolavori assoluti: da Canzone, a Disperato Erotico Stomp fino alla semilirica Caruso, da tutti ricordata come “Te voglio bene assai”. Senza dimenticare la collaborazione nel ’79 con De Gregori per il disco Banana Republic. E gli album più recenti, come l’ultimo “Questo è amore“, dove l’artista riscopriva brani meno conosciuti del suo repertorio. Ma resterà anche il ricordo di tanti studenti urbinati che ne hanno saputo apprezzare la competenza e l’apertura mentale.

 

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È morto Lucio Dalla: ha insegnato all’Università di Urbino http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-notizie-informazione/e-morto-lucio-dalla-ha-insegnato-sociologia-alluniversita-di-urbino/27193/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducato-notizie-informazione/e-morto-lucio-dalla-ha-insegnato-sociologia-alluniversita-di-urbino/27193/#comments Thu, 01 Mar 2012 12:09:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27193 [continua a leggere]]]> URBINO – E’ morto Lucio Dalla, uno dei maggiori cantautori italiani con quasi 50 anni di attività artistica. Si trovava a Montreaux, in Svizzera, per una serie di concerti, quando è stato colpito da un infarto. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Bolognese di nascita, ha insegnato all’Università di Urbino come docente di Linguaggi pubblicitari alla facoltà di Sociologia.

Solo poche settimane fa aveva partecipato al Festival di Sanremo con il brano Nanì, cantato insieme con il giovane artista Pierdavide Carone.

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