il Ducato » manovra http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » manovra http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Pensioni, la cura dimagrante di Monti http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/pensioni-la-cura-dimagrante-imposta-da-monti-anche-a-urbino/14654/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/pensioni-la-cura-dimagrante-imposta-da-monti-anche-a-urbino/14654/#comments Fri, 16 Dec 2011 18:04:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=14654 TABELLA I numeri della previdenza ]]> URBINO – Immaginate di aver già prenotato la crociera dei vostri sogni. Immaginate che i vostri amici abbiano già preparato la festa a sorpresa con tanto di statuetta di pensionato dell’anno. Immaginate ancora di aver presentato la richiesta di uscita dal lavoro all’Inps dieci mesi fa e di trovare sotto l’albero l’amara sorpresa: in crociera ci andrete tra sei anni. C’è grande preoccupazione tra i vecchi lavoratori urbinati che subiranno, come tutti gli italiani, i provvedimenti annunciati dalla manovra Monti; manovra che è in corso d’opera e che dovrebbe essere approvata in via definitiva entro l’anno. A Urbino il 54% delle pensioni sono di anzianità, quelle più colpite dalla riforma Salva Italia.

Non saranno più sufficienti 40 anni di contributi: dal 2012 salirà a 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, il contributo necessario per chi vuole lasciare il lavoro. I più penalizzati nel Montefeltro saranno i lavoratori dipendenti, coloro che hanno studiato e chi ha fatto tardi il proprio ingresso nel mondo del lavoro. La loro pensione “rischia di ritardare minimo di cinque anni” secondo Silvia Cascioli, responsabile ufficio Inca (Cgil).

Non faranno più ore di lavoro gli operai che “hanno cominciato a lavorare prima” e che hanno raggiunto il traguardo della pensione ben prima dei 60.

Sotto i torricini le pensioni basse, soprattutto di artigiani e operai sono la regola con più del 50% di ex lavoratori che percepiscono 467 euro mensili. Sia in Cgil che all’Inps, i lavoratori prossimi al ritiro hanno cercato informazioni. “Non c’è ancora una corsa alla pensione – ha detto Fabio Marchionni, responsabile Inps Urbino – per il momento non c’è stato un maggior afflusso, dare notizie certe è ancora prematuro”.

Principale vittima del provvedimento, se verrà approvato nella versione attuale,  sarà il gentil sesso urbinate: “Le donne sono le più svantaggiate, hanno una carriera meno continua e meno contributi” ha detto Silvia Cascioli. Di conseguenza poca possibilità di raggiungere i 40 anni richiesti dal decreto legge.

Altra nota dolente della manovra sarà l’aumento dell’età minima in cui si potranno abbandonare gli attrezzi del mestiere: se fino a quest’anno raggiunti i 60 anni si poteva salutare la propria professione, dal 2012 gli uomini dovranno aspettare di spegnere 66 candeline, mentre le donne 62. Il lavoratore che decide di abbandonare il lavoro con l’anzianità, prima dei 62 anni previsti, avrà inoltre una penalizzazione del 2% per tutti gli anni che lo separano dal termine stabilito per legge. Invece di mettersi in tasca i suoi 1000 euro il pensionato, con le nuove regole, potrebbe trovarsi con 200 euro in meno. Duro il commento della Cgil: “E’ assurdo, un ammanco di 200 euro per le famiglie è troppo”.

Danneggerà i lavoratori prossimi alla pensione anche l’introduzione del contributivo per tutti.“Le pensioni saranno ancora più basse perché il nuovo calcolo terrà conto di quanto effettivamente il lavoratore ha versato, non si baserà più sugli ultimi stipendi. Inoltre non ci sarà più l’integrazione statale sulle pensioni minime”, è il commento del responsabile dell’Inps. Una notizia negativa soprattutto per i giovani dato che “l’impatto sarà più lieve per chi è prossimo alla pensione, mentre più si è vicini al ritiro e meno si sarà penalizzati”, come ci ha confermato la Cascioli.
Se la manovra non cambierà, la classe d’età più svantaggiata sarà quella del 1952 che attendeva proprio per l’anno che viene il primo assegno pensionistico, e che invece dovrà contribuire alla propria pensione ancora per qualche anno.

Con le quote abolite, e i criteri di anzianità e vecchiaia modificati, un lavoratore che fino a ieri assolveva i requisiti di tutte le categorie, oggi si trova nella posizione di Maria, dipendente pubblica urbinate che da anni rincorre il traguardo della pensione. “Nel 2012 compierò 60 anni e raggiungerò 40 anni di contributi, stavo per andare all’Inps a fare la richiesta e invece dovrò attendere ancora del tempo prima del meritato riposo”, ha affermato la signora Maria. “E’ un’iniquità soprattutto per la questione anagrafica, noi del ’52 ritarderemo il nostro ritiro per pochi mesi, siamo i più penalizzati”.

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Casa, quanto mi costi http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/dolce-casa-quanto-mi-costi/14641/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/dolce-casa-quanto-mi-costi/14641/#comments Fri, 16 Dec 2011 17:59:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=14641 TABELLA Quanto si pagherà con la riforma Monti IN EDICOLA Il Ducato nr. 8: sfoglialo anche online]]> URBINO – Crisi, crisi, crisi. Quante volte è stata usata, anche a sproposito, questa parola? Purtroppo la parola abusata ora è corposa e reale. La manovra che il governo Monti approverà questa sera alla Camera rischia di mettere in ginocchio una città come Urbino con un’economia basata sulla proprietà immobiliare.

TABELLA Ecco quanto si pagherà

Dopo l’abolizione dell’Ici nel 2008, l’ Imu (la nuova tassa sugli immobili) tornerà a colpire i proprietari di prime case (che sono 4241), ma la stangata maggiore sarà per chi ha investito sull’affitto di seconde case (ben 4746), approfittando della presenza di moltissimi studenti universitari(pari ai residenti). Per molti pensionati di Urbino questa è una fonte di reddito importante, visto che il 50% di loro riceve la pensione minima.

Ed è immaginabile che l’aumento della tassa sulla casa avrà come conseguenza l’innalzamento del prezzo degli affitti, e quindi un maggiore costo per chi sceglie di studiare nella città ducale. Con possibili ripercussioni negative su tutta l’economia cittadina. La manovra prevede la reintroduzione dal 2012 della tassa sulla prima casa con un’aliquota del 4 per mille (e detrazione variabile tra i 200 e i 400 euro), e l’aumento di quella sulla seconda casa del 7,6 per mille, con la possibilità per i Comuni di alzare o abbassare le aliquote rispettivamente del 2 e del 3 per mille.Inoltre crescerà per tutti gli immobili il valore catastale, che è quello di riferimento per calcolare l’Imu.

Nel concreto, il proprietario di una seconda casa a Urbino con rendita catastale di 350 euro (per esempio una casa economica di categoria A3 con 5 vani in zona semi-periferica), arriverà a pagare quasi 200 euro in più, mentre se fosse la sua prima casa pagherebbe 35 euro (235 meno una detrazione base di 200). Se invece la seconda casa ha una rendita catastale di 650 euro (per esempio una A2, di tipo civile, in centro con 5 vani), pagherà quasi 400 euro in più di Imu, mentre se è una prima casa 237 (sempre con detrazione base di 200 euro).

Questi valori potranno aumentare o diminuire se il Comune deciderà di variare l’aliquota: ed è più probabile che  i Comuni sceglieranno di alzarla perché non solo subiranno ulteriori tagli dal fondo destinato agli enti locali (1,4 miliardi di euro a livello nazionale), ma incasseranno solo il 50 % dell’Imu sulla seconda casa (l’altro 50 andrà allo Stato per ripianare il debito pubblico). Inoltre l’introito dei Comuni per la nuova tassa sulla prima casa sarà annullato dai tagli ai trasferimenti statali introdotti nel 2008 (quando fu abolita l’Ici). Non aumentare l’aliquota significherebbe per i Comuni dover tagliare i servizi o alzare altre tasse per i cittadini.

Per quanto riguarda Urbino, i tagli della manovra corrispondono a circa 480 mila euro per il 2012 (ai quali vanno aggiunti quelli della precedente manovra del governo Berlusconi pari a 750mila euro per il 2011 e di 500mila per il 2012). Il totale è di circa 1 milione 700mila euro. Altri soldi che in parte il Comune di Urbino non vedrà più sono i 2 milioni di euro circa che derivavano dal gettito Ici sugli immobili diversi dalla prima casa: un guadagno che d’ora in poi sarà spartito a metà con lo Stato (anche se l’aliquota sarà maggiore perché passerà dal 7 al 7,6 per mille).

“Mi aspettavo una manovra più equa – ha detto l’assessore al Bilancio Maria Clara Muci – la crisi è tremenda ma ai Comuni viene chiesto ancora uno sforzo notevole, che potrebbe essere in parte compensato allentando il vincolo del patto di stabilità”. Insomma, se le detrazioni statali ridurranno in parte il peso dell’Imu sui proprietari di prime case, per quelli di seconde case e per chi vive in affitto c’è poco da sorridere. Secondo Confedilizia, l’Imu e la rivalutazione delle rendite porteranno a un aumento tra l’87% e il 161% dei costi per i proprietari di immobili in regime di affitto libero, mentre per quelli a canone concordato l’aggravio sarà tra il 204 e il 324%. Si può immaginare che percentuali di entità simili ricadranno poi sugli inquilini.

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Giornale radio del 16/12/11 – ore 12.30 http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/radio-ducato/giornale-radio-del-161211-%e2%80%93-ore-12-30/14628/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/radio-ducato/giornale-radio-del-161211-%e2%80%93-ore-12-30/14628/#comments Fri, 16 Dec 2011 17:06:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=14628 Ascolta il Gr delle 12.30

conducono

Rossella Nocca e Massimiliano Cocchi

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