il Ducato » minori http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » minori http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Gli educatori de La Villetta di Urbino: “Pronti a denunciare i nostri ragazzi se sbagliano” http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/gli-educatori-de-la-villetta-di-urbino-pronti-a-denunciare-i-nostri-ragazzi-se-sbagliano/64248/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/gli-educatori-de-la-villetta-di-urbino-pronti-a-denunciare-i-nostri-ragazzi-se-sbagliano/64248/#comments Wed, 04 Feb 2015 06:10:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64248

URBINO – Rieducare, non punire. Questo è l’obiettivo dei coordinatori della cooperativa sociale La Villetta che hanno autodenunciato, lo scorso dicembre, due ragazzi della comunità accusati di furti di alcuni capi di abbigliamento a Santa Lucia.

La Villetta, nata nel 2010, accoglie minori italiani e stranieri, molto spesso non accompagnati o con problemi familiari. All’interno di ogni struttura, quattro in tutto, i collaboratori organizzano attività ricreative come la pittura, la ceramica o lo sport, seguendo le attitudini e la sensibilità di ogni ragazzo. Obiettivo finale è introdurre i giovani, una volta maggiorenni, nel mondo del lavoro.

La città di Urbino guarda con diffidenza questa realtà: pochi gli aiuti per la comunità. La Conad di Fermignano dona ogni settimana pacchi di alimenti mentre alcune aziende del montefeltro intraprendono stage formativi con i ragazzi della cooperativa, finalizzati alla ricerca del lavoro.

La Villetta

Video e riprese a cura di: Lucia Gabani, Niccolò Gaetani, Leonardo Grilli, Vincenzo Guarcello, Ilenia Inguì, Daniela Larocca, Gianmarco Murroni

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Violenza mediatica sui minori: il modello italiano fa breccia all’estero http://ifg.uniurb.it/2013/04/21/ducato-online/violenza-mediatica-sui-minori-il-modello-italiano-fa-breccia-allestero/43924/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/21/ducato-online/violenza-mediatica-sui-minori-il-modello-italiano-fa-breccia-allestero/43924/#comments Sun, 21 Apr 2013 10:27:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=43924

L’incontro di Pesaro

PESARO – “Le parole non sono suoni e feriscono più delle armi soprattutto quando riguardano i minori”. In questa frase si riassume il pensiero del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino, intervenuto ieri a Pesaro all’incontro “La violenza mediatica sui minori” organizzato de sette club Lions (Pesaro Host, Pesaro Della Rovere, Gabicce Mare, Fano, Urbino, Pergola e Senigallia) nel Salone Metaurense della Prefettura.

L’evento, moderato dal presidente dei Lions club Gabicce Franco Elisei, è stato un’occasione per parlare dei limiti e degli eccessi di cronaca nelle vicende che coinvolgono i minori e allo stesso tempo delle insidie che si trovano involontariamente di fronte ogni volta che guardano la tv o che accedono a un social network. Per parlare di questi temi, oltre a Enzo Iacopino, sono intervenuti relatori di spicco come il presidente dell’Associazione stampa estera Maarten Van Aalderen, una componente dell’ Autorità garante per la protezione dei  dati personali Licia Califano, la direttrice dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino Lella Mazzoli e la giornalista Miela Fagiolo D’Attila.

Enzo Iacopino
Pres. Ordine Nazionale dei Giornalisti

“L’idea che abbiamo di violenza è sbagliata – spiega Enzo Iacopino – noi pensiamo a essa solo come una cosa fisica tralasciando tutto ciò a cui un minore è sottoposto quando lo si lascia in balia della tv o di un altro mezzo di comunicazione. Il dovere del giornalista - continua il presidente – è quello di coniugare il rispetto per la verità con il rispetto delle persone, specialmente quando si parla di minori”.

È proprio per la loro tutela, infatti che nel 1990 il dovere di cronaca trova una precisa autoregolamentazione nella Carta di Treviso, un protocollo firmato dall’Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Telefono azzurro per disciplinare i rapporti tra l’informazione e l’infanzia. Il documento che impone di “mantenere l’assoluto anonimato di bambini e bambine che potrebbero essere danneggiati dalla notorietà per atti di cui non sono responsabili” nasce per i minori “indifesi” anche davanti a violenze verbali ed è stato considerato un modello da imitare e adottare a livello internazionale tanto da essere presentato all’ Onu nel 2009 dall’ambasciatore italiano alle Nazioni unite Cesare Maria Ragaglini.

Maarten Van Aalderen
Presidente Stampa Estera in Italia

La Carta di Treviso è un lavoro ammirato da tutto il mondo, ha confermato l’olandese Maarten Van Aalderen: “I giornalisti italiani dimostrano una sensibilità maggiore verso temi come quello della tutela dei minori, negli altri paesi non è così. La privacy in Olanda ha delle regole molto ferree ad esempio i nomi delle presone non vengono mai scritti per esteso ma puntati con le iniziali, però per i minori non ci sono tutte queste tutele come ci sono in Italia”.

Ma ultimamente qualcosa sembra cambiare anche all’estero. “Da quando la Carta di Treviso è stata presentata all’Onu – continua il presidente dell’Associazione stampa estera – anche in Olanda si è cominciato a parlare della salvaguardia dei minori, è un vanto per voi italiani che prima di tutti avete avuto questa sensibilità”.

Quando si parla di violenza mediatica sui minori bisogna anche pensare agli effetti prodotti dalla rete ovvero a tutto ciò che gira intorno al mondo di internet e dei social network. Soprattutto per i giovani d’oggi che sono nativi digitali il controllo del genitore non basta e serve quindi una coscienza maggiore per chi lavora on line. Essi infatti devono ricordare che in rete i contenuti sono fruibili a tutti, minori compresi.  Per Lella Mazzoli “parlare di rete e giovani generazioni vuol dire concentrare l’analisi su come si formano le loro menti e la loro conoscenza e che sarà poi la futura opinione pubblica. I giovani sono quindi particolarmente esposti a tutto ciò che passa nella rete più di quanto ricevono dai media mainstream è per questo che è di fondamentale importanza tutelarli dalle violenze mediatiche”.

Durante la conferenza è stato proiettato il video “Eccesso di cronaca” di Martina Manfredi e Nadia Ferrigo, studentesse dell’ Ifg di Urbino che l’anno scorso hanno vinto la seconda edizione del premio Carta di Treviso promosso dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il servizio mette a confronto le storie di due ragazze minorenni uccise sfruttate morbosamente dalla tv, quella di Sarah Scazzi e quella di Marta del Castillo.


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Eccesso di cronaca: il caso Sarah Scazzi – Speciale inserto Ducato 6 http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-online/eccesso-di-cronaca-il-caso-sarah-scazzi-speciale-inserto-ducato-6/29595/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-online/eccesso-di-cronaca-il-caso-sarah-scazzi-speciale-inserto-ducato-6/29595/#comments Wed, 28 Mar 2012 15:26:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29595 URBINO – Due storie sfruttate dalla morbosa attenzione delle tv, nei due paesi europei che più si occupano di cronaca nera nei telegiornali. Due storie simili, vittime due ragazze minorenni: Sarah Scazzi uccisa nel 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto, e di Marta del Castillo, assassinata nel 2009 a Siviglia, in Spagna. Ma con risvolti mediatici diversi: mentre alle tv italiane non sono stati posti freni, quelle spagnole hanno dovuto fare i conti con una piccola rivolta del pubblico nata sul web.

Un inserto speciale del Ducato 6 sulla spettacolarizzazione dell’informazione e il rapporto con i minori.

di Nadia Ferrigo e Martina Manfredi


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Bambini, sui giornali solo il disagio e la stampa dimentica i loro diritti http://ifg.uniurb.it/2012/02/28/ducato-online/tanta-violenza-e-pochi-diritti-cosi-la-stampa-parla-dei-bambini/26795/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/28/ducato-online/tanta-violenza-e-pochi-diritti-cosi-la-stampa-parla-dei-bambini/26795/#comments Tue, 28 Feb 2012 00:16:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26795

Apertura di una libreria per bambini disabili a Bombay (evento Save the Children)

URBINO – I giornali italiani quando scrivono sui minori si occupano  soprattutto delle violenze che subiscono. Gli articoli sui diritti dei bambini sono invece i più rari. Questo l’atteggiamento dei giornalisti italiani che emerge dall’analisi della rassegna stampa tematica dell’Istituto degli Innocenti, nato a Firenze nel ’400 per assistere e tutelare i bambini attraverso diversi servizi che vanno dall’accoglienza alla documentazione.

La rassegna stampa riguarda 82 testate diverse, i principali quotidiani e periodici nazionali, e raggruppa gli articoli più significativi sul tema dell’infanzia e dell’adolescenza suddividendoli in tredici categorie: scuola, salute, stile di vita, abbandono e adozione, bambini stranieri in Italia, bambini nel mondo, devianza, condizione dei minori, diritti, violenza, bambini e mass media, segnalazioni e articoli sull’istituto.

DALLA RASSEGNA STAMPA AI NUMERI - Nel 2011 la categoria con più articoli è stata quella della “violenza sui minori” con 342 articoli, seguita da 302 articoli sulla salute e l’ambiente, 275 sulla scuola e 247 sulla condizione dei minori.

La categoria in assoluto con meno articoli è stata invece quella che raggruppa gli articoli sui “diritti dei bambini” con 54 articoli. Poco inchiostro anche per le categorie “bambini, adolescenti e mass media” e “abbandono, adozione e affidamento”, rispettivamente con 65 e 82 articoli.

I DATI DEL 2012 – La tendenza del 2011 è confermata dai dati dei primi mesi del 2012: 212 articoli sulla “violenza sui minori”, 216 su “ambiente e salute”, 153 sulla condizione dei minori e 151 sulla scuola. Solo 27 per “diritti dei bambini” e “bambini stranieri in Italia”.

Solo nell’ultima settimana (dal 20 al 27 febbraio), per esempio, ci sono stati 13 articoli di cronaca nera con minori coinvolti, dal processo Scazzi ai preti arrestati o indagati per pedofilia a Imperia e Catania. Solo uno invece è stato l’articolo sui diritti dei bambini, con un servizio su un’iniziativa del comune di Salerno per garantire baby sitter e asili anche di notte.

BAMBINI E NEWS: I DIRITTI – L’abbondante presenza sui giornali del tema dell’infanzia legato a fatti di cronaca nera è una caratteristica che già nel 1995 ha portato a integrare la Carta di Treviso con un Vademecum e un nuovo punto dedicato a “sviluppare in positivo la creazione di spazi informativi e di comunicazione per i minori affinché se ne possa parlare nella loro normalità e non soltanto nell’emergenza”.

Nato nel 1990 con l’obiettivo di disciplinare i rapporti tra informazione e minori, difendendo la personalità e i diritti dei minorenni vittime o colpevoli di reati o coinvolti in situazioni di disagio, il protocollo firmato a Treviso è stato infatti ripreso nel 1995 a seguito delle sue ripetute violazioni.

I GIORNALI E L’INFANZIA – A dedicare più spazio all’infanzia e all’adolescenza è il Corriere della sera, sul podio per il numero di articoli in ogni categoria: 93.192 articoli nel 2011, cioè 60mila in più di Famiglia Cristiana, al secondo posto per dedizione all’infanzia. Seguono il Messaggero con 28.106 articoli e Avvenire con 18.252.

Fermo restando il primato del Corriere, le posizioni cambiano però se si scelgono particolari categorie di articoli sui bambini: per i diritti Famiglia Cristiana resta al secondo posto (poi Venerdì di Repubblica e il Sole24Ore), ma per le violenze sui minori al Corriere seguono invece il Messaggero (6.578 articoli) e il gruppo Qn (4.952), che raggruppa La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno.

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Appello di mons. De Angeli: “Servono altri 35.000 euro per scuola in Uganda” http://ifg.uniurb.it/2011/02/01/ducato-notizie-informazione/appello-di-mons-de-angeli-%e2%80%9cservono-altri-35-000-euro-per-scuola-in-uganda%e2%80%9d/3937/ http://ifg.uniurb.it/2011/02/01/ducato-notizie-informazione/appello-di-mons-de-angeli-%e2%80%9cservono-altri-35-000-euro-per-scuola-in-uganda%e2%80%9d/3937/#comments Tue, 01 Feb 2011 18:31:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=3937 [continua a leggere]]]> URBINO – Sfrattati da scuola: 400 bambini ugandesi hanno bisogno di aiuto. Monsignor Sandro De Angeli, vicario dell’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, lancia un nuovo appello: «Servono altri 35.000 euro per acquistare il terreno su cui sorgerà il nuovo istituto».

Si tratta del progetto di “Africa Mission – cooperazione e sviluppo”, associazione umanitaria che opera in Uganda, con sede a Morciola e Piacenza.

Dal dicembre scorso gli alunni, tra i 3 e 14 anni, della scuola primaria Great Valley della capitale Kampala hanno abbandonato il vecchio edificio in legno che il Governo aveva già minacciato di chiudere per problemi di sicurezza.

Dopo l’ingiunzione di sfratto, Africa Mission ha iniziato le trattative per comprare un’altra area con un edificio in muratura che sarà ristrutturato per diventare la nuova scuola. Il costo complessivo è di 85.000 euro.
Africa Mission ha già raccolto 50.000 euro anche grazie al contributo dei benefattori urbinati e ha anticipato la quota restante sottraendola ad altri progetti umanitari.

Monsignor De Angeli, referente spirituale dell’associazione, spiega: «Abbiamo bisogno del contributo di tutti per realizzare il nostro progetto senza compromettere le altre attività dell’associazione».

(v.b.)

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Spaccio cocaina, arrestato macedone: si serviva del figlio tredicenne http://ifg.uniurb.it/2010/04/19/ducato-notizie-informazione/padre-e-figlio-di-13-anni-spacciavano-cocaina-nel-metauro/2873/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/19/ducato-notizie-informazione/padre-e-figlio-di-13-anni-spacciavano-cocaina-nel-metauro/2873/#comments Mon, 19 Apr 2010 09:00:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=2873 [continua a leggere]]]> URBINO – Un uomo di 41 anni, macedone, è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Urbino, nella notte fra sabato e domenica a Sant’Angelo in Vado. L’accusa è di spaccio di cocaina. L’uomo, attivo nella valle del Metauro, si serviva anche del figlio di 13 anni per lo smercio degli stupefacenti.

Il cittadino macedone, un operaio metalmeccanico incensurato in Italia da tempo con la sua famiglia, veniva tenuto d’occhio e pedinato dalle forze dell’ordine da circa un mese, nell’area fra Sant’Angelo in Vado, Urbania e Fermignano.

L’altra notte è stato fermato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile insieme a quelli della Stazione di Sant’Angelo in Vado e al personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro, mentre si trovava nel centro di Sant’Angelo in Vado. Perquisito, è stato trovato in possesso di 10 grammi di cocaina, conservati in un involucro in cellophane pronto per essere smerciato. Quindi è stata perquisita anche la sua abitazione, dove sono stati trovati altri 200 grammi di polvere bianca, nell’armadio della sua camera da letto, riposti su un vassoio argentato, suddivisi in cilindretti da dieci grammi ciascuno. Insieme alla sostanza, anche un cucchiaio da cucina utilizzato per dosarla, un bilancino elettronico e vario materiale per il confezionamento.

Mentre era in corso la perquisizione è rientrato in casa anche il figlio di tredici anni, insieme ad un amico di famiglia, di origini albanesi, con precedenti penali in materia di stupefacenti. Anche il ragazzino è stato trovato in possesso di un involucro di cellophane, contenente cinque grammi di cocaina.

Dalle indagini, condotte sotto la supervisione del capitano Walter Fava, è risultato che l’uomo si serviva del figlio per effettuare consegne di cocaina agli acquirenti sotto le sue direttive. La sostanza stupefacente veniva venduta al prezzo di 70-80 euro per grammo, per un valore complessivo sul mercato al dettaglio intorno ai 20.000 euro.

L’arrestato ora si trova nel carcere di Villa Fastiggi, in attesa di essere interrogato, mentre il figlio non è imputabile poiché minore di 14 anni. Per lui deciderà la Procura della Repubblica del Tribunale per i minori di Ancona. (m.f.)

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