il Ducato » monica guerritore http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » monica guerritore http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ovazione per la Guerritore al Sanzio, ma i giovani disertano il teatro http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/ovazione-per-la-guerritore-al-sanzio-ma-i-giovani-disertano-il-teatro/65017/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/ovazione-per-la-guerritore-al-sanzio-ma-i-giovani-disertano-il-teatro/65017/#comments Sun, 08 Feb 2015 10:01:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65017 "Qualcosa rimane" al teatro Sanzio

“Qualcosa rimane” al teatro Sanzio

URBINO – Il sipario si apre sulle note di Perfect Day di Lou Reed, e sulla ricostruzione dettagliata dell’interno di un appartamento newyorkese. E’ già in scena Monica Guerritore, protagonista e regista di Qualcosa Rimane, presentato venerdì sera in anteprima nazionale al Teatro Sanzio di Urbino. Interpreta il ruolo di Ruth Steiner, una scrittrice affermata sul viale del tramonto, che stringe un legame profondo con la sua migliore allieva, l’ambiziosa Lisa Morrison.

Una grande vetrata fa da sfondo all’appartamento pieno di libri, tappeti, cuscini, un caminetto e un quadro di Matisse. Nel corso dei tre atti dello spettacolo dalla grande finestra si rincorrono le stagioni, la notte e il giorno, l’alba, il tramonto, le stelle e i temporali, mentre dentro le due donne si conoscono, si confidano, parlano di uomini assenti sulla scena ma presenti nel testo – padri incapaci, compagni infedeli.

Per la prima dello spettacolo, il teatro non si è riempito: sono rimasti liberi circa 150 posti, un terzo del totale, ma l’assenza non si sente, perché le 300 persone sedute fra la platea e il palco formano un pubblico attento e coinvolto, anche se non così giovane come Monica Guerritore si era augurata durante la conferenza stampa dello spettacolo.

Qualcuno fra il pubblico mormora che si aspettava di vedere Carolina Crescentini nei panni della coprotagonista sul palco, come segnalato nel programma. Al suo posto Alice Spisa, giovane ma meno nota promessa del teatro italiano (Premio Ubu 2013).

Lo scontro generazionale rappresentato in scena, dove la gioventù è acerba ma fiduciosa di sfondare, e dove l’esperienza si è fatta pagare col dolore, si riproduce all’inverso nelle reazioni del pubblico.

I pochi giovani presenti sono molto preparati, quasi tutti avevano già assistito alle prove dello spettacolo nei giorni precedenti, e mostrano rispetto per la protagonista più grande. “Mi ha colpito che la donna matura non riesca a scrivere dei suoi segreti personali – è il commento di Emanuele, liceale – e scelga di confidarli solo alla sua migliore amica, che però la tradisce”. Il pubblico più maturo tende invece a giustificare la ragazza giovane, prendendone le parti: “E’ normale essere ambiziosi a quell’età – commenta una spettatrice, Anna, all’uscita della platea – eravamo tutti così quando volevamo spaccare il mondo”.

Dove invece il pubblico è unanime è nell’ovazione per Monica Guerritore, di cui alla fine dello spettacolo si sente decantare “il fascino, il carisma” da ogni angolo del teatro, dopo lunghi e ripetuti applausi. La sua compagna di scena passa piuttosto inosservata, “sembrava solo un monologo della Guerritore”, si spinge a dire qualcuno. Alla fine dello spettacolo Alice Spisa rimane molto composta, sembra quasi stanca, e lascia presto il palco dove invece si attarda Monica Guerritore, sorridente, balla, canta, prende la neve che ha chiuso lo spettacolo cadendo dall’alto e la lancia in direzione del pubblico che applaude e la chiama per nome, mentre si chiude il sipario sulla sua doppia prova da attrice e regista.


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La Guerritore al Sanzio: “Il teatro non è morto, e i giovani possono amarlo” http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/qualcosa-rimane-venerdi-al-teatro-sanzio-monica-guerritore-il-teatro-non-e-una-cosa-morta-2/64439/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/qualcosa-rimane-venerdi-al-teatro-sanzio-monica-guerritore-il-teatro-non-e-una-cosa-morta-2/64439/#comments Wed, 04 Feb 2015 15:30:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64439 Monica Guerritore

Monica Guerritore

URBINO – “I giovani rifiutano il teatro quando racconta cose morte: i giovani odiano la banalità, la ripetizione”. Alla conferenza di presentazione del suo “Qualcosa rimane”, di cui è regista e interprete, Monica Guerritore arriva con indosso un paio di grandi occhiali scuri. Incontra i giornalisti al Comune di Urbino, città che ha scelto per la prima dello spettacolo, venerdì 6 febbraio alle 21 al Teatro Sanzio. Ed è quando finalmente si scopre gli occhi che si concede veramente. Racconta dell’entusiasmo provato nel riscoprire il testo di Donald Margulies – portato in scena negli Stati Uniti nel 1996 – del fascino di un’opera che “parla dell’animo umano”, e che per questo “non può non piacere anche ai giovani”.

Le nuove generazioni sono anzi al centro dello spettacolo e dell’interesse dell’attrice. Giovane è Lisa Morrison, aspirante scrittrice interpretata a turno da Alice Spisa e Lucilla Mininno. Che è timida ma ambiziosa, al punto di rubare la scena alla Guerritore, nel ruolo dell’affermata autrice Ruth Steiner. Che dell’artista è allieva, poi amica, infine rivale. Che per la sua impazienza e immaturità “commercializza il tempo con la fretta”, alimentandosi furiosamente dell’esperienza della mentore, arrivando a impossessarsi della sua vita e a tradirne la fiducia.

Giovane è lo scenario in cui si sviluppa la storia: la carriera di Ruth Steiner è segnata dall’incontro con la rivoluzione della Beat Generation, oltre che dalla relazione segreta con il grande poeta dell’epoca Delmore Schwartz. Un’esperienza così affascinante, quella vissuta dalla Steiner negli anni Cinquanta degli eccessi e della sperimentazione, da smuovere gli animi delle nuove generazioni. “I ragazzi non potranno evitare di farsi coinvolgere dalle musiche di Lou Reed, Patti Smith e Leonard Cohen – spiega la Guerritore – dai suoni e dai colori  di quel tempo”.

Giovane è anche chi ha curato la versione italiana di “Qualcosa rimane”. Se il produttore è Pierfrancesco Pisani, ex studente di Urbino, a interpretare il ruolo di Lisa sono due attrici emergenti, che ben rappresentano la voglia di imparare dai grandi. “Lavorare con la Guerritore – racconta Alice Spisa – è al tempo stesso commovente e terrificante”.

Promosso dal Comune e dall’Amat, Associazione marchigiana attività teatrali, l’appuntamento di venerdì sarà la prima nazionale della commedia drammatica di Margulies. Gli studenti di Urbino in questi giorni hanno potuto assistere alle prime prove tecniche, possibilità offerta dalla stessa Guerritore per avvicinare i ragazzi al palcoscenico. Perché lo spettacolo è sì la storia di un maestro che muore nella vita del suo allievo, ma è anche un tributo a quell’arte che tanto li ha uniti. Alla scrittura, al teatro, a quel “qualcosa che rimane”.

(Biglietti a partire da 11 euro)

 

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Con “Qualcosa rimane” Monica Guerritore porta a teatro gli studenti di Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/01/29/ducato-online/con-qualcosa-rimane-monica-guerritore-porta-a-teatro-gli-studenti-di-urbino/64028/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/29/ducato-online/con-qualcosa-rimane-monica-guerritore-porta-a-teatro-gli-studenti-di-urbino/64028/#comments Thu, 29 Jan 2015 14:43:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64028 Monica Guerritore

Monica Guerritore

URBINO – Le tende rosse e pesanti non sono un muro, baste scostarle per entrare in teatro. Nessun biglietto, nessun controllo. Sul palco del teatro Sanzio Monica Guerritore prova il suo spettacolo “Qualcosa rimane”, storia di un profondo legame tra professoressa e alunna, che andrà in scena venerdì 6 febbraio.

Ogni studente può attraversare il teatro e sedersi dove vuole per assistere alle prove tecniche e attoriali. Un’opportunità che è stata l’attrice a voler offrire: “Parleremo di giovani, di scontro tra il vecchio e il nuovo – racconta al Ducato Monica Guerritore – quale luogo meglio di Urbino? Voglio far conoscere questo lavoro, così magico e affascinante. I ragazzi devono conoscere cosa succedere sul palco, dove la materia prende forma, dove c’è l’anima del dramma”.

L’Amat, Associazione marchigiana attività teatrali, ha scelto Urbino per l’anteprima nazionale dello spettacolo. La scelta della città ducale sembra essere perfetta per l’adattamento teatrale di Collected Stories, opera del premio Pulitzer Donald Margulies.

La storia parla della relazione tra la giovane Lisa Morrison e l’insegnante Ruth Steiner, legate da un rapporto sempre più intimo. Questo rapporto verrà distrutto dalla ragazza che tradirà la fiducia di Ruth rivelando il suo più grande segreto: in passato la Steiner aveva avuto una relazione clandestina con lo scrittore Delmore Schwartz.

I ricordi della donna portano il pubblico nel mondo dell’America della Beat Generation grazie alle musica di Lou Reed, Patti Smith e Leonard Cohen.

Lo spettacolo è uno dei punti di forza della stagione teatrale urbinate 2014/2015 che rientra all’interno di un programma culturale più ampio, voluto dall’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi.

“Sgarbi ha portato ad Urbino delle eccellenze. Su questo mi trova assolutamente d’accordo. I giovani devono conoscere la bellezza dell’eccellenza per non cadere nel dilettantismo”.

Non è la prima volta che Monica Guerritore viene ad Urbino. L’attrice è stata ospite dell’Università Carlo Bo in occasione della consegna della laurea ad honorem ad Andrea Camilleri, il 12 novembre 2012.

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