il Ducato » monteavorio http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » monteavorio http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Randagi di Monteavorio, il padrone: “Tutto sotto controllo”. Ma finiranno al canile http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/centro-2/randagi-di-monteavorio-il-padrone-tutto-sotto-controllo-ma-finiranno-al-canile/69567/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/centro-2/randagi-di-monteavorio-il-padrone-tutto-sotto-controllo-ma-finiranno-al-canile/69567/#comments Mon, 30 Mar 2015 16:29:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69567 wawawaURBINO –  Sebastiano Sechi, proprietario dei cani randagi di località Monteavorio, è tornato in Sardegna. L’uomo gestiva da vent’anni una fattoria in via Ca’ Petruccio, nella quale non torna dallo scorso autunno. Alcune settimane fa i vicini avevano segnalato alla municipale di Urbino la presenza di cani randagi provenienti dalla sua fattoria. I vigili avevano quindi tentato di mettersi in contatto con lui, senza però riuscire a trovarlo.

“Sono tornato in Sardegna per motivi di salute – ha detto Sechi a Il Ducato – e a dicembre è stata male pure mia moglie, perciò ci ha raggiunti anche nostro figlio”. Riguardo agli animali ancora alla fattoria, Sechi sostiene che la situazione sia sotto controllo: “Mio nipote va ogni settimana a pulire e dargli da mangiare”.

L’uomo difficilmente tornerà alla fattoria, che gestiva per conto di un ente pubblico locale che opera nel settore agrario. Secondo una fonte interna al tribunale di Urbino, l’ente proprietario ha infatti avviato un procedimento di sfratto nei confronti dell’uomo.

In merito ai suoi cani, pastori maremmani e dei Pirenei, Sechi sostiene che possano legittimamente rimanere dove sono, dal momento che si trovano sulla sua terra. Il che può valere per la decina di animali che ancora fanno la guardia al gregge, dei quali nessuno infatti si è lamentato. Lo stesso però non può dirsi per i sei o sette esemplari che si sono allontanati dalla fattoria per trasferirsi in uno spiazzo nei pressi di una casa vicina e che presto dovrebbero essere portati al canile di Ca’ Lucio.

“Tra qualche settimana andremo a prelevarli per portarli al canile – dice il capitano della municipale Bruno Felici – stiamo aspettando che i cuccioli nati da poco siano un po’ più svezzati, in modo da rendergli il trasferimento meno traumatico”.

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I cani abbandonati della fattoria a Monteavorio, i vicini: “Sono tranquilli, ma si deve intervenire” http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato-online/i-cani-abbandonati-della-fattoria-a-monteavorio-i-vicini-sono-tranquilli-ma-si-deve-intervenire/68571/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato-online/i-cani-abbandonati-della-fattoria-a-monteavorio-i-vicini-sono-tranquilli-ma-si-deve-intervenire/68571/#comments Fri, 20 Mar 2015 14:12:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68571 Vita da caniUrbino – In via Ca’ Petruccio, località Monteavorio, un piccolo gruppo di cani da pastore, maremmani e dei Pirenei, vive ormai da alcuni mesi allo stato brado. I cani dovrebbero essere di Sebastiano Sechi, fattore locale proprietario di una quindicina di esemplari che utilizzava per il pascolo delle pecore e la difesa dell’area.

Lo scorso autunno sei o sette dei cani di Sechi si sono allontanati dalla fattoria e, da allora, sono  privi di controllo. L’uomo ha sempre negato che fossero suoi, sostenendo di essere il padrone solo di quelli che ancora badavano il gregge. Il fatto che sia l’unico nella zona ad allevare quelle razze rende però poco credibile questa ipotesi. Non che l’uomo si stia preoccupando troppo della cosa: poco interessato alle sorti della fattoria, l’anno scorso ha cominciato ad andarci sempre meno, per poi sparire completamente da dicembre in poi.

Fortunatamente, per ora, il branco non sta creando problemi al vicinato. I cani se ne stanno in uno spiazzo poco sopra alla fattoria, attorno a una vecchia auto abbandonata. Con le persone che passano si mostrano curiosi ma non aggressivi. Giocano tra loro, dormono e… procreano.  “Sono tranquilli, non hanno mai dato fastidio né a me né ai miei ospiti – spiega un abitante della zona – ma da troppo tempo sono abbandonati a loro stessi, senza vaccini o terapie antiparassitarie. In più non essendo sterilizzati col tempo aumenteranno: una femmina nei giorni scorsi ha partorito. Bisogna intervenire prima che diventino un problema”.

Vita da cani 2Viste le segnalazioni dei vicini, lunedì scorso la polizia municipale è andata a fare un sopralluogo, accompagnata dalla veterinaria del canile di Ca’ di Lucio. “Nei prossimi giorni inizieremo a portare via i cani – ha detto il capitano della municipale Bruno Felici – li preleveremo in più momenti, per evitare di sovraffollare il canile e gestire meglio la cosa”.

La situazione della fattoria Sechi è però complicata a prescindere dalla vicenda dei randagi. Andandosene, il proprietario ha infatti abbandonato anche tutti gli altri animali: cavalli, asini, maiali, pecore e altri cani da pastore rimasti “fedeli” al proprio compito (badano il gregge e lo radunano se arriva un estraneo). I vicini raccontano che ogni tre o quattro giorni delle persone vanno alla fattoria, forse per pulire e dar loro da mangiare. La salute degli animali resta comunque a rischio.

Sechi si è trasferito in via Ca’ Petruccio una ventina di anni fa. I rapporti con il vicinato sono sempre stati difficili, dal momento che l’uomo lasciava circolare in piena libertà mucche, pecore e capre, che quindi andavano a pascolare sui terreni e nei giardini altrui. Nessuno però l’ha mai contrastato, né legalmente né a parole, per via del timore che – a detta loro – l’uomo incuteva. I vicini lo descrivono infatti come “un uomo burbero”. Nessuno sa dove sia l’ex fattore e dunque è risultato, ad ora, impossibile raccogliere la sua diretta testimonianza.

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