il Ducato » mostra fotografica http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » mostra fotografica http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it “Io&Lei”, il rapporto tra madre e figlia in una mostra fotografica a Fermignano http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-notizie-informazione/iolei-il-rapporto-tra-madre-e-figlia-in-una-mostra-fotografica-a-fermignano/71413/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-notizie-informazione/iolei-il-rapporto-tra-madre-e-figlia-in-una-mostra-fotografica-a-fermignano/71413/#comments Wed, 22 Apr 2015 09:52:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71413 [continua a leggere]]]> amore

Un’immagine della mostra “Io&Lei”

URBINO – L’associazione di psicologia e sessuologia ‘de.Sidera’ inaugurerà venerdì 24 aprile una mostra fotografica intitolata “Io & Lei” al Museo dall’architettura di Fermignano. Saranno esposti i lavori delle due fotografe non professioniste Guendalina Quattrocchi e Isotta Pretelli, all’interno di un progetto più ampio, che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe portare i visitatori a riflettere sul rapporto madre-figlia e il suo simbolismo.

Per questo martedì 28 sarà presente la storica dell’arte Giulia Livi per ragionare sulla rappresentazione iconica di questo legame nella storia dell’arte. Le coppie ritratte sono fermate in “atteggiamenti che ricalcano momenti, sentimenti, pensieri e situazioni del quotidiano”, per cercare di cogliere con la forza dell’immagine il legame di emotività che le unisce. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 18,00 alle 20,00 mentre il sabato e la domenica la mostra sarà aperta anche dalle 10,00 alle 12,00. Il comune di Fermignano patrocinerà l’evento.

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Urbino com’era e com’è dopo un secolo. La mostra fotografica dal 27 marzo al 12 aprile http://ifg.uniurb.it/2015/03/16/ducato-online/urbino-comera-e-come-dopo-un-secolo-la-mostra-fotografica-dal-27-marzo-al-12-aprile/68227/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/16/ducato-online/urbino-comera-e-come-dopo-un-secolo-la-mostra-fotografica-dal-27-marzo-al-12-aprile/68227/#comments Mon, 16 Mar 2015 11:41:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68227 Da sx Giovanni Volponi e Attilio Fini nella sede della Pro Urbino

Da sinistra Giovanni Volponi e Attilio Fini nella sede della Pro Urbino

URBINO – Dove  un secolo fa sorgeva la chiesa della Santissima Trinità ora c’è il Liceo Baldi. Prima i bambini scalzi giocavano per i vicoli mentre gli autocarri parcheggiavano liberamente ai lati della piazza. Un ‘disordine’ , quello di 100 anni fa, a confronto con il centro storico contemporaneo, più ‘ordinato’ con gli spazi per le auto ben delimitati da strisce colorate. E’ la città che cambia quella che l’associazione Pro Urbino metterà in mostra dal 27 marzo al 12 aprile nell’ex libreria ‘Il Portico’ di via Mazzini. Trentotto coppie di scatti fotografici con il prima e il dopo di vie, monumenti e panorami, per ripercorrere più di un secolo di storia urbinate.

Urbino Allo Specchio, Immagini della città ritrovata: il titolo scelto dagli organizzatori rende chiaro il tema della mostra che sarà anche un omaggio allo scrittore Paolo Volponi. “Mi sono accorto che questa città è una miniera di immagini – dice Attilio Fini, ideatore dell’esposizione e segretario della Pro Urbino – ogni volta che la osservi, noti qualcosa di nuovo”. Il lavoro è iniziato circa due anni fa, con la ricerca di scatti d’epoca che documentassero la vita di tutti i giorni, il patrimonio architettonico e le bellezze del territorio. Foto in bianco e nero che vanno dall’inizio del ‘900 ai primi anni ’50, la maggior parte degli anni ’20 e ’30. Quasi tutte appartengono a uno stesso autore e sono state ritrovate per caso, dopo il recupero di un vecchio rullino da parte di una famiglia. Alcune foto sono già conosciute, altre sono inedite.

Partendo dalle vecchie scene, Fini ha cercato di imprimerne di nuove riprendendo dalla stessa angolazione che scelsero i fotografi del passato. Per farlo, si è servito di una moderna reflex, anche se “resto amante della macchina manuale”. Pure negli scatti del 2015 si racconta la vita ordinaria a Urbino, con i cassonetti della spazzatura ai bordi delle vie, gli studenti universitari in giro e le auto in sosta.

Dal Consorzio agrario del passato all'attuale centro commerciale 'Consorzio'

Dal Consorzio agrario del passato all’attuale centro commerciale ‘Consorzio’

Ogni confronto con il passato fa lavorare la memoria. “Mentre scattavo mi tornava in mente l’infanzia – prosegue Fini, urbinate di origine e due volte assessore comunale – nei primi anni ’60 vivevo in via Veterani, insieme ad altri 250 concittadini. Ricordo ancora quando dalla finestra si affacciava la Mariettina per richiamare il suo bambino in casa. Noto che non c’è più un centro città dal punto di vista sociale. La gente usciva e la piazza, piena di persone, era il luogo dove si imparava a vivere. Se oggi volessi andare in centro, non saprei con chi parlare”. Ma la socialità sta rinascendo, grazie “alle feste organizzate dalle contrade”.

Con l’esposizione non ci si ricorderà solo del vissuto della comunità. Le immagini raccontano il cambiamento architettonico del centro. Come nei pressi di piazzale Roma, dove sorgeva un bastione, oggi scomparso. Nella foto dei primi del ‘900, forse databile addirittura al 1898, si nota anche che la salita di via Raffaello terminava con una porta ad arco. Grossi mutamenti in città avvennero con il fascismo, come spiega Attilio Fini mostrando gli scatti che saranno esposti. Un esempio è la scuola elementare ‘Giovanni Pascoli’, in via Piano S. Lucia (con fasci littori ancora visibili sulla facciata, ndr). Durante il regime fu edificato il Consorzio agrario (ricostruito nel dopoguerra), che si trovava, non a caso, nello stesso punto del nuovo centro commerciale ‘Consorzio’. Non c’è più neanche la chiesa della Ss. Trinità, in via Giro del Cassero. Dopo essere stata convertita in una filanda, fu abbattuta per costruire una scuola, terminata nella seconda metà degli anni ’50 e attuale sede del liceo sociopsicopedagogico ‘Baldi’.

Al posto della chiesa della Ss. Trinità, negli anni '50 fu costruita una scuola, attuale sede del liceo 'Baldi' (via Giro del Cassero)

Al posto della chiesa della Ss. Trinità fu costruita una scuola, attuale sede del liceo ‘Baldi’ (via Giro del Cassero)

Tra le foto più curiose, quella in cui ai torricini di Palazzo Ducale, ripresi in lontananza, mancano alcune finestre. Una risposta ai dubbi intorno a questa immagine ancora non c’è. Uno degli scatti inediti ritrae altri momenti di una giornata urbinate d’altri tempi: bambini liberi per strada e un ragazzino che si affaccia dalla finestra di una casa stando in piedi sul davanzale. Altre differenze si possono notare osservando le pavimentazioni delle vie, diverse da quelle di oggi. Urbino era poi piena di orti urbani. “Non c’era appezzamento che non fosse coltivato”, spiega Fini che parla della necessità di abbattere gli alberi a rischio caduta e di fare manutenzione al verde pubblico. Piante e vegetazione che “coprono la veduta” del patrimonio architettonico.

“La città si specchia a distanza di circa un secolo – afferma Giovanni Volponi, vice presidente della Pro Urbino – vogliamo far vedere alla gente com’era Urbino e com’è oggi”. Le 77 immagini (38 coppie più una singola), in bianco e nero e a colori, nel formato 30×45, saranno esposte dal 27 marzo al 12 aprile nei locali dell’ex libreria ‘Il Portico’. L’esposizione è stata pensata per dare omaggio alla figura dello scrittore urbinate Paolo Volponi. Insieme alle foto, saranno riproposti quattro brani stampati tratti dai pensieri e dall’attività letteraria del poeta.

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I grandi film fotografati da Antonello in mostra a Urbino http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/i-grandi-film-fotografati-da-antonello-in-mostra-a-urbino/59596/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/i-grandi-film-fotografati-da-antonello-in-mostra-a-urbino/59596/#comments Tue, 18 Mar 2014 12:04:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59596 [continua a leggere]]]> URBINO – Da Habemus Papam di Nanni Moretti a La passione di Cristo di Mel Gibson, passando per Agata e la tempesta di Silvio Soldini. Arrivano a Urbino le fotografie di scena realizzate da Philippe Antonello sui set dei film. Gli scatti sono in mostra nella Casa Natale di Raffaello dal 19 marzo al 6 aprile.

“E’ la prima volta che espongo i miei lavori nella città ducale – racconta Antonello -, è un posto bellissimo e mi sento onorato che sia stato scelto uno spazio che nel suo stesso nome parla d’arte. Questa mostra rappresenta un riassunto di più di 15 anni di collaborazioni con registi che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. Vorrei che immagini realizzate per diventare locandine rimanessero come una testimonianza artistica”.

La mostra, curata da Umberto Palestini, docente di Teorie e metodi dei mass media all’Università di Urbino, e da Dimitri Bosi è la seconda tappa di un percorso iniziato a Teramo, che toccherà Atene e Nizza. “Sono state selezionate 30 opere di Antonelli – spiega il professor Palestini – che evidenziano la sinergia tra il fotografo e registi come Woody Allen, Silvio Soldini e Paolo Sorrentino. Tra queste ci sarà una raccolta di 12 foto scattate sul set di Habemus Papam di Nanni Moretti”.

In occasione della mostra è stato realizzato anche un catalogo che contiene alcuni interventi di Sergio Castellitto, Gabriele Salvatores, Silvio Orlando e molti altri nomi del cinema che hanno lavorato a stretto contatto con Antonello.

“L’esposizione si intitola “I/CON” che sta per “Io con” – conclude Palestini – e l’idea è proprio quella di sottolineare l’individualità e la personalità del fotografo di scena, che però lavora insieme ai registi. E questo è un po’ il segreto del cinema: l’estro di un singolo che si completa grazie alla collaborazione con gli altri”.

I lavori del fotografo Philippe Antonello si possono trovare sul sito www.philippeantonello.it 

 

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Da Cucchi ad Aldrovandi, il dolore delle famiglie. Gli scatti in mostra http://ifg.uniurb.it/2013/05/21/ducato-notizie-informazione/da-cucchi-ad-aldrovandi/47637/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/21/ducato-notizie-informazione/da-cucchi-ad-aldrovandi/47637/#comments Tue, 21 May 2013 13:49:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47637 [continua a leggere]]]> URBINO – I ritratti dei famigliari delle vittime di abusi di potere e di violenze da parte delle forze di polizia comporranno la mostra fotografica “Licenza di tortura” di Claudia Guido. Undici famiglie raccontate attraverso venti ritratti, in una galleria che sarà installata da mercoledì 22 alle ore 10 fino alle 19 di venerdì 24 maggio nella Libera biblioteca De Carlo.

L’aula C3 dell’ex Magistero in via Saffi, occupata dai ragazzi del Collettivo per l’Autogestione, ospiterà venti foto dei famigliari di Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Stefano Cucchi, Luciano Isidro Diaz, Michele Ferrulli, Carlo Giuliani, Stefano Gugliotta, Franco Mastrogiovanni, Riccardo Rasman, Paolo Scaroni e Giuseppe Uva. Gli scatti sono il frutto di due anni di lavoro trascorsi a stretto contatto con queste persone.

“Ho scelto di mostrarvele esattamente come sono – ha commentato Claudia Guido –  fotografie a colori, perché anche il bianco e nero sarebbe stato un tentativo di rafforzare un concetto che non ha bisogno di insistere. C’è scritto tutto su quegli sguardi e io non vedo l’ora che possiate leggerli”.

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Immagini dell’Isia in mostra alla Giornata mondiale della fotografia stenopeica http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-notizie-informazione/immagini-dellisia-in-mostra-alla-giornata-mondiale-della-fotografia-stenopeica/44589/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-notizie-informazione/immagini-dellisia-in-mostra-alla-giornata-mondiale-della-fotografia-stenopeica/44589/#comments Wed, 24 Apr 2013 10:47:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44589 [continua a leggere]]]> URBINO – I lavori di alcuni studenti dell’ ISIA di Urbino saranno presentati a Savignano sul Rubicone (FC), all’interno della mostra “L’immagine latente” che sarà inaugurata sabato 27 aprile, in occasione delle giornate mondiali della fotografia stenopeica. Utilizzando questo particolare procedimento che sfrutta il principio della camera oscura, gli allievi dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche hanno preparato un percorso artistico intitolato “Àgora”, sotto la direzione di Paola Binante.

Àgora, dal greco ἀγείρω, raccogliere, radunare, è il termine con il quale nell’antica Grecia si indicava la piazza principale della polis. Per i progetti che l’ISIA di Urbino presenta in questa mostra, Àgora non è solo uno spazio architettonico ma un luogo del pensiero dove idee e storie, memorie e visioni si incontrano.

Esporranno : Annamaria Amura con Ritorno sul luogo del ricordo, Martina Ferraretto con Bolzano,  Orlando Lacarbonara con Fermarsi e osservare,  Manuele Marraccini con Untitled , Francesca Pedranghelu con Incontri , Sonia Magi con  PUBlic SQuare, Simone Trovato Monastra con Visione animale e  Kimberley T. M. Ossani con Una storia d’amore.

La mostra sarà aperta al pubblico domenica 28 aprile, sabato 4 e domenica 5 maggio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

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I “Corpi Celesti” di Andrea Maddaloni in mostra al Fuoritema http://ifg.uniurb.it/2013/03/23/ducato-online/i-corpi-celesti-di-andrea-maddaloni-in-mostra-al-fuoritema/39480/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/23/ducato-online/i-corpi-celesti-di-andrea-maddaloni-in-mostra-al-fuoritema/39480/#comments Sat, 23 Mar 2013 01:19:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39480 URBINO – La maggior parte degli elementi di cui siamo fatti e che ci consentono di vivere (carbonio, ossigeno, azoto) sono stati creati nelle stelle. Per questo Andrea Maddaloni, studente dell’Accademia di belle arti, sostiene che “anche noi siamo fatti di polvere di stelle”.

Nella sua ultima mostra fotografica dal nome ‘Corpo Celeste’, in esposizione al Fuoritema fino al 14 aprile, il corpo di una ragazza che incarna l’umanità è usato, secondo Maddaloni, “come tela su cui rappresentare le galassie. E così, come la tela, mano a mano che si dipinge svanisce fra i colori; così questo corpo diventa evanescente fra le stelle”.

Andrea non è un ragazzo di molte parole, ma spiega in modo preciso e sintetico il motivo che l’ha spinto a realizzare questo progetto: “Volevo liberarmi di alcuni disturbi legati al mio passato, per questo avevo bisogno di metterli su carta. Avevo bisogno che gli altri li vedessero per sbarazzarmene”.

Il giovane artista sostiene di aver voluto mostrare “la fusione tra uomo e stelle”, ma parlando delle sue creazioni dice: “Le mie fotografie cercano di suggestionare più che di raccontare qualcosa. Però è anche vero che quando un artista espone si mette a nudo: nelle fotografie che faccio c’è il mio pensiero. Nella mostra ho provato a mettere in relazione il corpo delle persone con l’universo che ci circonda, ma penso che la miglior spiegazione dei mie scatti sia data dalle emozioni che suscita nel pubblico”.

Per questo progetto Maddaloni si è ispirato a Dino Campana e alla domanda se si sente un fotografo crepuscolare risponde con una battuta: “Crepuscolare? Sì, sia all’alba che al tramonto. Nel senso che spesso mi sveglio prestissimo per lavorare e altre volte prediligo la notte. Il riferimento ai crepuscolari comunque c’è”. La locandina della mostra riporta propria una frase presa dai Canti Orfici di Campana: “Tutto era mistero per la mia fede, la mia vita era tutta “un’ansia del segreto delle stelle, tutta un chinarsi sull’abisso”.

Per l’artista dei Corpi Celesti fare arte è anche un modo di superare dissidi interiori: “Vedo l’atto del dipingere come qualcosa di terapeutico ed è quindi importante che mi senta in pace quando lavoro. Oltretutto mi diverte notare come le variazioni musicali percepite dall’orecchio, trasmesse al cuore e mio malgrado al cervello fino al braccio e alla mano, diano vita quasi automaticamente a forme sulla carta. Quando fotografo invece provo a sentire il mondo, come ha scritto la grande poetessa Alda Merini: «Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima»”.

Quando si chiede ad Andrea dove trovi gli spunti per le sue creazioni, lui risponde che ha “sempre fatto molto attenzione a cercare l’ispirazione in altri artisti e in generale nel circostante”. La sua paura è quella di “farsi influenzare troppo e non riuscire a trovare un proprio stile”. Per quanto riguarda i singoli artisti a cui si ispira, dice che “sono tanti e non sono soltanto pittori o fotografi, ma anche poeti e registi, tutti legati da un sottile filo rosso che li congiunge. Da Egon Schiele a Gustav Klimt, da Diane Arbus a Marina Abramović da Edvard Munch a Fabrizio De Andrè, passando per Dante Alighieri, Dino Campana, Mozart, Vivaldi, giungendo fino a Bernardo Bertolucci e Paolo Sorrentino”.

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I volti e le storie della “Urbino minore” nelle foto di Fulvio Palma http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/i-volti-e-le-storie-della-urbino-minore-nelle-foto-di-fulvio-palma/39021/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/i-volti-e-le-storie-della-urbino-minore-nelle-foto-di-fulvio-palma/39021/#comments Tue, 19 Mar 2013 08:02:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39021

Locandina della mostra ‘Urbino Minore’

URBINO – “E’ difficile essere grandi in una città dal passato illustre come Urbino”. Queste le prime parole di Fulvio Palma, fotografo e professore di biologia e genetica del comportamento alla facoltà di Psicologia di Urbino. Ama la sua città,il suo passato rinascimentale e l’arte che trasuda dalle pietre del palazzo Ducale, ma è quando parla degli urbinati che gli brillano gli occhi.

La mostra fotografica che verrà inaugurata domani alle 17.30 nella casa di Raffaello, è dedicata all’‘Urbino minore’.  “L’individuo considerato ‘minore’, ossia la gente comune, contribuisce alla storia di Urbino perché è proprio la gente che incontri in piazza la domenica che fa e vive la storia del suo tempo“.

I soggetti delle sue foto sono artigiani: calzolai, falegnami, ceramisti, marmisti, restauratori. “Dal Rinascimento in poi, gli urbinati hanno sempre trasferito la loro conoscenza sulla materia senza intermediari ed è per questo che quando ci mettono in fabbrica per noi è un dramma”. Dicendo questo indica la foto di una giovane donna dal viso assente in una fabbrica di jeans negli anni ’80  e subito dopo indica la foto di Fulvio Santini, artista urbinate nella lavorazione del ferro e dice “la vede la differenza?”.

Per Fulvio Palma è proprio nella ‘normalità’ che Urbino nasconde le sue eccellenze. Vicino alla casalinga che annaffia i fiori e a due innamorati che s’incontrano nella neve, ci sono le foto di Raphael Gualazzi, di Carlo Ceci, celebre storico del costume, dell’artista Vitaliano Angelini e del suo grande amico e scrittore Umberto Piersanti, che domani interverrà per presentare la mostra durante l’inaugurazione.

Di fronte al ritratto di Don Franco Negroni, storico urbinate, Palma si ferma e sorride: “Lui era un mio insegnante,ma non ho mai avuto il coraggio di fotografarne il volto. Era capace di trasmettere grande dignità anche di spalle, pensi che si è sempre rifiutato di indossare i pantaloni da prete”.

Il professor Palma ha un aneddoto per ogni foto, come per esempio quello della centenaria ‘Nonna Marina’ che il giorno in cui morì il suo ‘giovane’ vicino ottantenne, decise di metter due uova in più nell’impasto delle tagliatelle per ‘mangiare alla sua memoria’. Poi c’è la merenda nel campo di fave: per parteciparvi, lo zio del fotografo, sopravvissuto all’affondamento del suo sommergibile durante la seconda guerra mondiale, tornava ogni anno dall’America, perchè “là le fave non eran buone come da noi”.

Negli anni il professore Fulvio Palma si è impegnato nella ricerca per la cura del morbo di Niemann-Pick, una malattia genetica degenerativa. Il suo impegno è nato quando ha scoperto che uno dei suoi amici più stretti aveva due figli affetti da questa malattia. Nonostante la sua professione lo porti a confrontarsi con realtà dure, Palma sà ancora gioire delle piccole cose. “Io sono stato sempre un inguaribile ottimista – dice- sono uno di quelli che quando si sveglia la mattina è contento, perchè – e qui fa una pausa e sorride di nuovo – è la semplicità il segreto di una vita felice”.


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‘Passata è la tempesta’, mostra fotografica allievi Ifg. Inaugurazione domani http://ifg.uniurb.it/2012/04/02/ducato-notizie-informazione/passata-e-la-tempesta-mostra-fotografica-allievi-ifg-inaugurazione-domani/30429/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/02/ducato-notizie-informazione/passata-e-la-tempesta-mostra-fotografica-allievi-ifg-inaugurazione-domani/30429/#comments Mon, 02 Apr 2012 13:06:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30429 [continua a leggere]]]> URBINO – L’emergenza neve raccontata attraverso gli scatti degli allievi dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo. Domani 3 aprile alle 18 sarà inaugurata la mostra ‘Passata è la tempesta’ nel salone di Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica. L’esposizione ospiterà 60 fotografie, le più belle e significative tra le centinaia scattate dai giornalisti praticanti che hanno raccontato i giorni della tormenta a Urbino.

Le immagini che non hanno trovato posto nell’allestimento, sono state raccolte in un video che sarà proiettato accanto alle foto esposte.  La mostra, curata da Michele Barone e Davide Caporaletti, è stata realizzata in collaborazione con l’Università ‘Carlo Bo’, il Legato Albani, l’Ordine dei giornalisti delle Marche e la Regione.

L’esposizione rimarrà aperta fino al 25 aprile e sarà possibile visitarla dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 13.30 alle 17.30, e nei giorni festivi e prefestivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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Giornale radio 28/03/2012 – ore 17.30 http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/giornale-radio-del-28032012-ore-17-30/30206/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/giornale-radio-del-28032012-ore-17-30/30206/#comments Wed, 28 Mar 2012 18:20:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30206 [continua a leggere]]]> Ascolta il GR delle 17.30

a cura di Barbara Lutzu

In studio conducono

Paola Rosa Adragna e Micol Sara Misiti

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Emergenza neve, mostra fotografica al Collegio Raffaello. Le foto degli allievi Ifg http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-notizie-informazione/emergenza-neve-mostra-fotografica-al-collegio-raffaello-le-foto-degli-allievi-ifg/30030/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-notizie-informazione/emergenza-neve-mostra-fotografica-al-collegio-raffaello-le-foto-degli-allievi-ifg/30030/#comments Wed, 28 Mar 2012 10:30:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30030 [continua a leggere]]]> URBINO – Una m0stra con gli scatti più belli che hanno raccontato il ‘nevone’ di febbraio, dal 3 al 25 aprile nel salone principale del Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica. Saranno esposte le immagini della tormenta, i soccorsi, i volti e la città sepolta dalla neve realizzati dagli allievi della Scuola di giornalismo. L’inaugurazione è prevista per martedì 3 aprile alle 18, sarà poi possibile visitare la rassegna ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 17.30.

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