il Ducato » mostre http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » mostre http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Mostre non pubblicizzate? Crespini agli albergatori: “Le brochure ci sono, vadano a prendersele” http://ifg.uniurb.it/2015/04/04/centro-2/mostre-non-pubblicizzate-crespini-agli-albergatori-le-brochure-ci-sono-vadano-a-prendersele/69937/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/04/centro-2/mostre-non-pubblicizzate-crespini-agli-albergatori-le-brochure-ci-sono-vadano-a-prendersele/69937/#comments Sat, 04 Apr 2015 09:41:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69937 LEGGI Gli operatori: "Poca pubblicità" ]]> crespini URBINO – “Chi dice che a Urbino i turisti arrivano per ragioni diverse dalle mostre e dalle attività culturali mente sapendo di mentire”. L’assessore al Turismo Maria Francesca Crespini risponde così agli albergatori che raccontano di visitatori poco informati sulle iniziative locali e di una città che non sa sponsorizzarsi adeguatamente. “Chi viene a Urbino lo fa per una scelta precisa. È ovvio che alcuni sono interessati principalmente alla città, ma i visitatori conoscono i nostri eventi. I turisti non vengono qui di passaggio”.

Il ritorno degli Uomini illustri, la Muta di Raffaello, la Festa del Duca. Secondo gli operatori gli ultimi turisti arrivati in città non sapevano di queste mostre, e già in passato è capitato che i clienti apprendessero dell’offerta culturale di Urbino direttamente dalle loro parole. Non aiuta il fatto che agli hotel non vengano forniti brochure e materiale informativo sugli eventi in corso. Alcuni albergatori hanno raccontato infatti di dover rimediare stampando autonomamente cartine e programmi da internet.

Ma la Crespini non ci sta. E dice la sua: “Il materiale c’è, ma gli albergatori non possono aspettarsi di riceverlo direttamente in hotel quando ci sono apposite sedi in cui andarli a prendere”. Un infopoint si trova a Borgo Mercatale, mentre in via Puccinotti c’è lo IAT – Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica. È lì che, secondo l’assessore, gli operatori dovrebbero recarsi per raccogliere il materiale da distribuire ai loro clienti. Insomma, sta a loro tirarsi su le maniche. “È finito il tempo in cui gli enti pubblici fornivano questi servizi. Eppure noi lo facciamo lo stesso, e gratuitamente”.

La verità, per la Crespini, è che gli albergatori “non spendono soldi per loro stessi”, mentre dovrebbero invece essere i primi a promuovere il territorio. E che, tra l’altro, non tutti gli alberghi sono uguali. “I grandi hotel a quattro stelle come il Mamiani, o il Bonconte, o il San Domenico, hanno già venduto dei pacchetti che includono le visite alle mostre”, precisa l’assessore. “Poi ci sono le strutture che non investono in questa direzione, e più che hotel sono affittacamere. Ma il Comune non è nato per dare assistenza a chi fa il commerciante e non l’albergatore”.

In generale, secondo la Crespini, la pubblicità non manca, e gli sforzi dell’amministrazione sono più che sufficienti. “La promozione a Urbino ha fatto un enorme balzo in avanti, grazie anche a Vittorio Sgarbi“. L’afflusso dalle scuole, comunica l’assessore, è aumentato del 27%, mentre continua il lavoro sugli itinerari delle “Terre del Duca” e la collaborazione in ambito turistico con Umbria, Emilia Romagna e Marche. Dal primo aprile, anticipa la Crespini, partirà poi un nuovo progetto sperimentale di marketing territoriale.

E per tornare alle “brochure fantasma”, l’assessore rivendica quanto sia invece stato fatto per la promozione su larga scala. L’esempio più recente, la mostra dello Studiolo del Duca apparsa su tutti i grandi giornali nazionali. “Non conta forse di più essere su Repubblica?”.

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Torrico (Sinistra per Urbino): “Le mostre di Sgarbi sono solo improvvisazione e spettacolo” http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-notizie-informazione/torrico-sinistra-per-urbino-le-mostre-di-sgarbi-sono-solo-improvvisazione-e-spettacolo/69772/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-notizie-informazione/torrico-sinistra-per-urbino-le-mostre-di-sgarbi-sono-solo-improvvisazione-e-spettacolo/69772/#comments Wed, 01 Apr 2015 11:25:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69772 URBINO – Mostre schizofreniche, buone solo a fare da piedistallo per Sgarbi e incoerenti rispetto alla storia della città del duca. Ermanno Torrico, di Sinistra per Urbino,  attacca le nuove esposizioni organizzate dal Comune e inaugurate domenica 29 marzo da Vittorio Sgarbi. “La nuova raffica di mostre lascia perplessi e dubbiosi sul loro intrinseco valore”, è l’accusa di Torrico, che ritiene i progetti dell’assessore alla Rivoluzione poco coerenti col tessuto culturale della città.  Di più:   “L’eccentrica diversità che le caratterizza  rende incomprensibile ogni possibile riferimento a un progetto consono alla cifra identitaria della città”, ha affermato.

Torrico sottolinea la schizofrenia di una proposta culturale che spazia dalle illustrazioni erotiche di Rops e Mannelli alla Cleopatra di Artemisia Gentileschi, dall’ennesimo ricordo di Tonino Guerra alla Resurrezione del manierista bolognese Prospero Fontana. “Difficile, a questo punto –continua Torrico- non condividere con Bruno Malerba la preoccupazione Urbino diventi una Medjugorje dell’arte”.

“L’instancabile  assessore alla rivoluzione – è il consiglio di Torrico – dovrebbe mettere da parte tutto quello che rischia di apparire come improvvisazione e spettacolo per avviare una profonda riflessione sulla politica culturale più consona all’immagine di Urbino e più utile alla sua economia”.

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Sensualità a corte: i nudi di Mannelli e quello di Cleopatra fra le mostre di Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-online/cultura/sensualita-a-corte-i-nudi-di-mannelli-e-quello-di-cleopatra-fra-le-mostre-di-palazzo-ducale/69337/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-online/cultura/sensualita-a-corte-i-nudi-di-mannelli-e-quello-di-cleopatra-fra-le-mostre-di-palazzo-ducale/69337/#comments Mon, 30 Mar 2015 15:29:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69337 DSC_0057URBINO – Sacro e profano, alto e basso, arte classica e provocazione contemporanea, da Artemisia Gentileschi ai nudi di Mannelli. Ricomposto lo Studiolo del duca Federico e dopo il ritorno a casa della Muta di Raffaello, la città ducale da ieri ospita tre nuove mostre che saranno visibili fino a giugno. Incantazioni e anatomie dello spirito e Artemisia Gentileschi. Cleopatra sono i due nuovi allestimenti ospitati nella Sala del Castellare di Palazzo Ducale. Nell’Oratorio di San Giuseppe è invece esposto il capolavoro manieristico della Resurrezione di Prospero Fontana.“Urbino sta tornando ad essere la capitale culturale che è sempre stata”, rivendica con un pizzico di orgoglio Vittorio Sgarbi, che ieri ha presentato le esposizioni.

Se la Cleopatra, il capolavoro giovanile di Artemisia Gentileschi che ha meritato da solo il buio dell’intera prima Sala del Castellare, ha messo tutti d’accordo, ad attirare la curiosità e a sorprendere è stato il secondo allestimento delle sale del Castellare. Dedicato alle incisioni di Felicièn Rops, con i suoi raffinati soggetti erotici, e alle illustrazioni, sullo stesso tema, di Riccardo Mannelli, Incantazioni e anatomie dello spirito esibisce nudi maschili e femminili spesso grotteschi, che rifuggono totalmente la bellezza estetica per descrivere quanto più realisticamente possibile le passioni più alte e gli istinti carnali più bassi.

Mannelli, una delle matite italiane più taglienti e incisive, illustra ogni giorno la vita politica sul Fatto Quotidiano. “Noi non abbiamo pregiudizi o limiti politici, come si è visto con Tonino Guerra o Ezra Pound. È la politica a essere subalterna a queste logiche, non certo l’arte”.

“Dopo la stagione natalizia -ha continuato Sgarbi- con L’adorazione dei Magi di Tintoretto e La Bella Principessa di Leonardo, per la stagione pasquale abbiamo fatto le cose in grande. Avesse dovuto farla qualcun altro, questa mostra, si sarebbe schiantato contro il muro della burocrazia: noi dalla sera alla mattina, e in economia, abbiamo organizzato un evento così importante”.

L’idea delle due mostre era nata per celebrare la giornata della donna, l’8 marzo. In quel periodo, però, Palazzo Ducale stava allestendo le stanze del Duca per il ritorno, dal museo del Louvre di Parigi,  degli uomini illustri nel famoso Studiolo di Federico da Montefeltro. Si è quindi deciso di dedicare ugualmente una mostra alla bellezza femminile, anche se in un’altra data: “Ho pensato di esporre un’opera di Artemisia Gentileschi, prima donna a denunciare il maschio che approfitta di lei e la prende in malafede. La più caravaggesca dei caravaggeschi; molto più di tanti pittori uomini, femminei e decorativi, che hanno una delicatezza, nel tratto, del tutto estranea al Caravaggio”.

Sgarbi ha presentato anche, nel secondo appuntamento culturale della giornata di ieri, il capolavoro manieristico della Resurrezione di Prospero Fontana, esposto nell’Oratorio di San Giuseppe. Un’”opera ospite” a Urbino, proveniente dalla mostra Da Cimabue a Morandi attualmente in corso a Palazzo Fava a Bologna.

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Il 27 marzo apre la Casa della poesia a Urbino. Sgarbi presenta il prossimo ‘pacchetto’ di mostre http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/il-27-marzo-apre-la-casa-della-poesia-a-urbino-sgarbi-presenta-il-prossimo-pacchetto-di-mostre/68286/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/il-27-marzo-apre-la-casa-della-poesia-a-urbino-sgarbi-presenta-il-prossimo-pacchetto-di-mostre/68286/#comments Tue, 17 Mar 2015 13:56:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68286 Vittorio Sgarbi alla presentazione della Casa della poesia

Vittorio Sgarbi alla presentazione della Casa della poesia

URBINO – Dal 27 marzo a Urbino aprirà la Casa della Poesia: lo ha annunciato l’assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi in occasione della conferenza stampa tenuta il 16 marzo nella sala convegni di Palazzo Ducale per illustrare le prossime mostre e chiudere quella su Tonino Guerra.

“Ho cancellato il Museo della città (Palazzo Odasi ndr) e ne sono felice– dichiara Sgarbi – oggi in Italia i musei delle città sono 4300 meno uno: sono dei posti desertici. La città non si osserva da un museo, si vive”. “La rivoluzione – continua – è portare la poesia e lo faccio istituendo un archivio sonoro, per ascoltare le voci di 100 poeti e farci raccontare direttamente da loro che cos’è”.  Tra questi, oltre a Pascoli e D’annunzio, anche voci di attori come Vittorio Gassmann e Carmelo Bene. Questo percorso comincerà appunto il 27 marzo con la figlia del poeta Ezra Pound, Mary de Rachewiltz, a Urbino per l’inaugurazione. SAMSUNG CAMERA PICTURES

Nella sala convegni di Palazzo Ducale, insieme alla poesia, si è celebrato anche un poeta, Tonino Guerra, che proprio lo stesso giorno avrebbe compiuto 95 anni: “Lo scrittore pieno di umanità e di vita che aveva solo il suo nome e cognome, e non ricopriva ruoli”, lo descrive così Sgarbi. Presenti in sala anche Lora Guerra, moglie dello scrittore, Carla Fracci, il regista Beppe Menegatti, e il sindaco di Pennabilli, città guerriana protagonista insieme a Rimini, San Marino e Urbino della serie eventi in memoria dello sceneggiatore. Tra gli eventi organizzati a Urbino, in scena al Teatro Sanzio cinque estratti dello spettacolo L’Albero dei Pavoni di Nicolay Androsov, sul palco la ballerina classica Carla Fracci.

Le prossime mostre La Sala del Castellare, dopo aver ospitato la mostra su Tonino Guerra Amarcord, si prepara per ospitare a fine mese alcune opere dell’incisore e disegnatore belga Félicien Rops in dialogo con Riccardo Manelli:”L’illustratore di Repubblica e del Fatto quotidiano che se non fa ritratti, fa donne nude”, racconta Sgarbi al pubblico divertito. “L’ho fatto per il vescovato che è qui vicino, così il vescovo vede quello che si è perso”.

Nella prima sala, in apertura, sarà esposto il quadro Cleopatra di Artemisia Gentileschi, pittrice italiana che proprio Carla Fracci ha interpretato nel suo spettacolo teatrale Artemisia e che, “in diretta” dalla sala convegni, ha proposto di portare in scena a Urbino e Pennabilli. Una coincidenza, secondo Sgarbi, dietro la quale si nasconde la regia di Tonino Guerra: “La sua è una morte apparente – commenta l’assessore – è qui con noi, anzi, in un Palazzo Ducale parallelo in cui si è portato tutte le donne. Ecco perché in questa sala ci sono tanti maschi – continua commentando la presenza dei ragazzi dell’Itis di Urbino – non ho mai visto tanti maschi insieme nella mia vita”.

A concludere il nuovo ‘pacchetto’ di mostre, in attesa di quella sul Rinascimento privato, un’esposizione di 30 icone russe, che sarà allestita dal 29 marzo tra il Museo delle grotte e la chiesa Ortodossa. In arrivo anche un dipinto di Prospero Fontana che prenderà il posto del Tintoretto nell’Oratorio di San Giuseppe.

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Lo Studiolo del Duca è tornato a splendere: gli uomini illustri sono di nuovo a casa http://ifg.uniurb.it/2015/03/12/ducato-online/lo-studiolo-del-duca-e-tornato-a-splendere-gli-uomini-illustri-sono-di-nuovo-a-casa/67873/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/12/ducato-online/lo-studiolo-del-duca-e-tornato-a-splendere-gli-uomini-illustri-sono-di-nuovo-a-casa/67873/#comments Thu, 12 Mar 2015 13:31:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67873 INTERATTIVO - Lo studiolo com'era 400 anni fa]]>

Lo Studiolo del Duca

URBINO – Gli uomini illustri sono tornati a casa. Dopo 4 secoli le 14 tavole, prestate dal Louvre, rientrano nella città ducale. Ora lo Studiolo è come Federico lo aveva voluto, un luogo intimo, in cui poter stare da solo a riflettere e instaurare un dialogo ideale con i sapienti del passato. È stata inaugurata la mostra Lo studiolo di Federico di Montefeltro. Il ritorno degli uomini illustri alla Corte di Urbino. A presentare quello che lei chiama “il piccolo miracolo” è stata la soprintendente Maria Rosaria Valazzi. Presenti a Palazzo Ducale anche il sindaco Maurizio Gambini, lo storico dell’arte e altro curatore della mostra Carlo Bertelli, Pietro Marcolini, assessore alla cultura della Regione Marche e Maurizio Cecconi, amministratore delegato di Villaggio Globale International, società che ha organizzato l’esposizione.

INTERATTIVO – I ritratti dello studiolo tornati dal Louvre

La visita, guidata dal professor Alessandro Marchi, specializzato in storia dell’arte medievale e moderna, si apre con Federico da Montefeltro con il figlio Guidobaldo bambino, un doppio ritratto di Pedro Berruguete, conservato alla Galleria Nazionale delle Marche, per presentare colui che ha voluto il magnifico palazzo “ideale”. Si pensava che questo quadro fosse tra le tavole dello Studiolo, ma lo spazio rimasto è troppo poco per ospitare anche quest’opera e si è quindi ipotizzato che fosse nella Biblioteca del duca. Rappresenta Federico all’apice del suo potere, appena ottenuto il titolo di duca. Ha infatti tutti gli attributi che simboleggiano questo stato: il mantello di ermellino e l’armatura, simbolo del suo essere un valoroso condottiero. L’artista però lo rappresenta anche nelle vesti di un uomo che occupava il tempo libero dalle battaglie per dedicarsi alla lettura. Proprio per questo motivo non ha nulla a coprirgli la testa; è quindi raffigurato nella situazione tra il pubblico e il privato.

Una porta intarsiata separa la Sala degli Angeli, dove ha inizio la mostra, da quella delle Udienze. Da qui, grazie a due installazioni touch screen, il visitatore potrà percorrere un viaggio multimediale per conoscere tutti i grandi personaggi che si troverà di fronte nello Studiolo. Proprio la multimedialità è uno dei punti cardine dell’esposizione come spiega la Valazzi: “Credo che la mostra possa avere una grande valenza per il pubblico, ma la comunicazione dovrà essere estremamente attenta perché l’argomento non è così noto al grande pubblico. L’esposizione, per questo, si avvale di sistemi multimediali e di una comunicazione sui social network. Spero che possa riunire insieme da una parte l’operazione di ricostruzione dello Studiolo e dall’altra la diffusione della conoscenza ai più alti livelli. Per esprimere questa doppia valenza ci siamo rifatti a Federico: grande condottiero e un grandissimo comunicatore”.

Una volta dentro ci troviamo ‘circondati’ da questi 28 uomini. La stanza del duca è un ambiente raffinatissimo ed è ricavato da un’irregolarità del palazzo che, come spiega il professore, “è dovuta al fatto che la vera facciata è all’interno dei due torricini perché doveva essere orientata verso la via più importante del tempo: quella che proveniva da Roma, attraversava le colline di Urbania, fino ad arrivare a Urbino. La facciata quindi era la prima cosa visibile; il palazzo diventa così la città, non è solo il simbolo ma è la città vera e propria”.

Originariamente i dipinti erano su unico tavolone che andava dall’alto in basso. Sotto alle figure c’erano delle “dediche personalissime” (oggi non ci sono più a causa della segatura del tavolone) che Federico volle per ognuno di questi personaggi.  Emblemi della letteratura, della scienza, della matematica, della religione e della filosofia, non sono solo modelli del passato come Dante, Aristotele e Tolomeo, ma anche molto vicini al Duca. Pio II e Vittorino da Feltre, maestro di Federico, ma primo tra tutti è Sisto IV che gli attribuì il titolo ducale.

I dipinti si trovano nella parte alta delle pareti mentre nella parte inferiore è coperta da tarsie lignee che con composizioni prospettiche esaltano l’attività intellettuale a cui il luogo era destinato. Nella parte superiore sono rappresentati sportelli semiaperti che mostrano armadi con gli oggetti simbolo delle Arti e delle Virtù (ad esempio la spada della Giustizia) e nicchie con statue, mentre nel registro in basso sono rappresentati altri oggetti come strumenti musicali, spartiti e armature.

Gli artisti ad aver dipinto i ritratti sono essenzialmente due: Giusto di Gand e Pedro Berruguete. Il primo fu fatto venire da Federico appositamente dalle Fiandre. “Voleva qualcosa di diverso dalla cultura prospettica in voga a quel tempo – ha spiegato  Marchi – aveva visto che i re di Napoli e gli Sforza collezionavano dipinti fiamminghi e scelse questa tendenza esotica. Voleva il pittore che coniugasse la civiltà del nord Europa con la civiltà italiana”. Il pittore però non finì i ritratti che furono completati da quello che i documenti attestano come Pedro Spagnolo, che Roberto Longhi identificò con Pedro Berruguete.

Parte del progetto della mostra è anche l’analisi scientifica che è stata condotta dalla Soprintendenza di Urbino con le Università di Urbino e Bologna, parallelamente ad analoghi studi diagnostici fatti dal Centre de Recherches des Musées de France. I risultati sono esposti su pannelli multimediali interattivi.

La mostra si conclude nella sala di partenza, la Sala degli Angeli, dove, al di là del pannello ligneo, sono esposti due quadri di Giovanni Santi, pittore di corte. Il primo è la riproduzione di un particolare della Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand (anche questo in mostra, con la predella di Paolo Uccello) che testimonia la volontà di Giovanni di rifarsi al gusto esotico del fiammingo. La seconda opera invece mette in luce come ci sarà un netto cambiamento di stile dopo il passaggio di Pietro Perugino a Urbino.

Gli uomini illustri saranno ‘a casa’ dal 12 marzo al 4 luglio 2015. La mostra è promossa dalla Regione Marche con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche e la collaborazione del Comune di Urbino. È stata inoltre inserita nel programma Expo 2015 ed è uno degli appuntamenti espositivi di rilievo nella programmazione Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche.

 

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Festa delle donne: mostre gratuite in città http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-notizie-informazione/festa-delle-donne-mostre-gratuite-in-citta/67159/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-notizie-informazione/festa-delle-donne-mostre-gratuite-in-citta/67159/#comments Wed, 04 Mar 2015 08:50:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67159 [continua a leggere]]]> URBINO – Una domenica all’insegna della cultura per festeggiare le donne in città. Domenica 8 marzo gli assessorati alla cultura e promozione turistica mettono a disposizione biglietti gratuiti per tutte coloro che vogliono visitare le mostre in calendario: Amarcord Tonino Guerra tra poesia e polis alle Sale del Castellare del Palazzo Ducale, L’adorazione dei magi di Jacopo Tintoretto all’Oratorio di San Giuseppe e Pilgrimage, una selezione di  opere dell’artista Matteo Basilé  alle ex Stalle Ducali del Duca di Urbino, oggi note come “Orto dell’abbondanza” o DATA.

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Gli uomini illustri tornano alla corte di Urbino dopo 400 anni – Ricostruzione interattiva http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/gli-uomini-illustri-tornano-alla-corte-di-urbino-dopo-400-anni-ricostruzione-interattiva/67089/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/gli-uomini-illustri-tornano-alla-corte-di-urbino-dopo-400-anni-ricostruzione-interattiva/67089/#comments Tue, 03 Mar 2015 16:55:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67089 studiolo_dettaglioURBINO – Un viaggio nel tempo. Un salto nel cuore dell’Urbino del 1600. Dopo quasi 400 anni si ripopolano le pareti dello Studiolo di Federico da Montefeltro. Dal 12 marzo al 5 luglio 2015, tornano infatti a Palazzo Ducale i 14 ritratti di uomini illustri conservati nelle collezioni del Museo del Louvre. Con l’esposizione si ricompone così uno dei luoghi più emblematici del Rinascimento italiano. Oggi solo la metà dei quadri sono esposti alla Galleria Nazionale delle Marche, ma con l’allestimento il pubblico potrà osservare lo Studiolo nella sua veste originaria.

GUARDA - La ricostruzione interattiva con i volti e le storie dei grandi personaggi che ‘tornano a corte’

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Pasqua e turismo: a Urbino quattro nuove mostre e uova ungheresi http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-notizie-informazione/pasqua-e-turismo-a-urbino-quattro-nuove-mostre-e-uova-ungheresi/66194/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-notizie-informazione/pasqua-e-turismo-a-urbino-quattro-nuove-mostre-e-uova-ungheresi/66194/#comments Tue, 24 Feb 2015 10:27:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66194 [continua a leggere]]]> URBINO, 24 FEB –  Artigianato di qualità, gemellaggio con la città ungherese di Hollókő e quattro nuove mostre per una ‘Pasqua d’artista’. La città del duca, dopo gli ottimi risultati turistici ottenuti durante le festività natalizie, vuole bissare l’exploit proponendo un programma fitto di eventi tutti legati all’arte.

“Il 29 marzo – racconta Francesca Crespini vicesindaco e assessore al turismo del comune di Urbino – partiranno quattro nuove esposizioni. A Palazzo ducale terminerà la mostra di Lorenzo Bonechi che verrà sostituita dal quadro di Artemisia Gentileschi, Cleopatra. Nella sala del Castellare partirà invece la mostra di  Félicien Rops e Riccardo Mannelli di cui ancora non abbiamo deciso il titolo. All’oratorio di San Giuseppe invece arriverà il quadro di Prospero Fontana proveniente dall’esposizione ‘Da Cimabue a Morandi’ di Bologna. Vista la stretta collaborazione con i tour operator russi abbiamo anche organizzato una mostra di icone russe che potranno essere ammirate nell’oratorio di San Sergio, ex duomo di Urbino, ora chiesa ortodossa”.

Una Pasqua all’insegna dell’arte, dunque “Abbiamo stretto un legame – continua la Crespini – con la cittadina (400 abitanti in tutto), patrimonio dell’Unesco, di Hollókő. La loro peculiarità è l’artigianato che produce delle uova pasquali in ceramica decorate, famose in tutto il mondo. Una delegazione arriverà a Urbino e in piazza della Repubblica creerà queste meravigliose uova. Balli in costume e canti tradizionali faranno da contorno a questa bella iniziativa”.

Hollókő è un piccolo centro che si trova a circa 100 chilometri a nord – est di Budapest. Il suo nome in lingua ungherese significa ‘Pietra del corvo’. Il villaggio è stato accuratamente conservato come esempio vivente della vita rurale del XIX secolo. Oggi è sito patrimonio dell’Unesco e celebre per le uova decorate.

Ponte di contatto tra Ungheria e Italia sarà il concorso ‘Uovo d’artista': “Una giuria presieduta da Vittorio Sgarbi deciderà quale opera vincerà il concorso dell’associazione Keramos. Al concorso possono partecipare tutti gli artisti del territorio, rispettando le regole (per esempio le dimensioni dell’uovo, 60 centimetri di diametro). Ci sarà inoltre una sezione dedicata ai ragazzi delle scuole. Le uova verranno esposte in piazza della Repubblica, appese lungo i portici. Questi formeranno il fondo della collezione che vorremmo creare a Urbino”. Lungo i porticati saranno appese 20 creazioni originali in modo che turisti e cittadini possano ammirare il lavoro degli artisti del territorio.

Per le vie del centro storico anche un mercatino: “La tematica sarà l’uovo pasquale”, conclude il vicesindaco. “Ci saranno uova di cioccolato, di ceramica, decorate. Insomma, per tutti i gusti”.

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(R)esistenze anomale, quinta edizione dal 14 al 7 aprile http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-notizie-informazione/resistenze-anomale-quinta-edizione-dal-14-al-7-aprile/61447/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-notizie-informazione/resistenze-anomale-quinta-edizione-dal-14-al-7-aprile/61447/#comments Mon, 14 Apr 2014 11:04:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61447 [continua a leggere]]]> 25 aprileURBINO – Si rinnova l’appuntamento con (R)esistenze anomale, il festival organizzato dal collettivo Studenti in Movimento. Dal 14 al 17 aprile la quinta edizione della rassegna offrirà mostre fotografiche, spettacoli teatrali, concerti e momenti di confronto. Il programma completo:

Lunedì 14 aprile

ore 16 – Collegio Raffaello Aula 5: presentazione del festival e della mostra fotografica Le istituzioni totali: Regina Coeli, Rebibbia, Ponte Galeria: immagini e parole non dette di Stefano Montesi;

ore 21 – Rappresentazione teatrale sui Cie di Alice Conti “chi ama brucia: discorsi al limite della frontiera”;

Martedì 15 aprile:

ore 21 – Incontro pubblico all’Aula Studio del Collegio Internazionale “Resistere alla repressione: carcere, amnistia, lotte sociali” con ospiti:
-Osservatorio sulla repressione
-Scarceranda
-Famigliari No Tav
-Paolo Cognini legale No Tav
-Azione Antifascista Teramo

Mercoledì 16 aprile:

ore 16 – Incontro pubblico con Peppe Modica, militante NoMuos, in Libera Biblioteca De Carlo: “Per un mediterraneo di pace”;

ore 21 – Incontro pubblico all’Aula Studio del Collegio Internazionale con il partigiano della brigata Garibaldi, Valter Valicelli;

Giovedì 17 aprile:

ore 18.30 – Concerti e letture in Piazza della Repubblica di:

-Fred Ostile e le Zanzare Pigre (from Urbino)
-Pharmacos (from Venezia)
-C.U.B.A Cabbal (from Pescara)

Venerdì 18 aprile:

ore 19 – CSA Oltrefrontiera PESARO-Presentazione del libro: Resisto! 10 anni senza te, 10 anni con te. In memoria di Dax

ore 21 – CSA Oltrefrontiera Pesaro-Trash dj Set con:
-Pattìno turbo diesel (from Urbino)
-Latrina Tremens (from Bologna)

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Giovanni Lombardini torna a Urbino, l’artista in mostra a Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/giovanni-lombardini-in-mostra-urbino-palazzo-ducale/60903/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/giovanni-lombardini-in-mostra-urbino-palazzo-ducale/60903/#comments Mon, 07 Apr 2014 13:00:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60903 URBINO – Dal 1973 porta ancora con sé il ricordo di quegli anni all’Accademia delle belle arti, con il gruppo di amici con i quali studiava e lavorava fianco a fianco, nello stesso stanzino, e organizzava le prime mostre a Milano, Bologna, Rimini. Quegli anni passati per le vie di Urbino, circondati da arte e bellezza,  in una città che è “un territorio conosciuto che anche dopo 40 anni per me resta sempre lo stesso”. Questi sono i ricordi che alimentano e accompagnano Giovanni Lombardini, ex studente all’Accademia e artista, nella sua mostra Gli Iniziali, al Palazzo Ducale per la prima volta.
L’inaugurazione sarà mercoledì 9 aprile alle 18.00, alla Sala del Castellare, e l’esposizione sarà aperta tutti i giorni fino al 27 aprile, a ingresso libero.

“Conosco il rettore Stefano Pivato,  studiavamo insieme, e dopo tanto tempo abbiamo deciso organizzare questa mostra – afferma Lombardini – e di mettere anche le prime opere, tra cui Scarpe con erba, che è stato scelto come primo manifesto dell’Accademia, nata da un paio d’anni prima”.

La mostra si divide in due sezioni: le opere storiche, dal 1971 al 1973, e una sezione contemporanea di lavori svolti dal 2005 al 2013, tra i quali le collezioni Pietre preziose, Scie, Rime, Inventari, giochi di luce, riflessi e colori che nascono da colature su formica e superfici laccate. “Tra i primi e gli ultimi lavori sembra che ci siano delle differenze- continua l’artista – in realtà è un proseguimento, è il senso delle esperienze che evolve e si trasforma, attraverso l’uso di materiali diversi”.

Di Urbino, afferma Lombardini, “ho dei bellissimi ricordi, è bello tornare e rivedere i vecchi amici. Stare insieme era la cosa più bella. E poi senza l’Accademia non avrei mai fatto l’artista”.

L’ultima esposizione dell’autore si è conclusa pochi giorni fa negli Stati Uniti, al Southwest Minnesota State University Art Museum: “Ho avuto la fortuna di conoscere il direttore artistico del Museum, Edward Ewans, e dopo avergli mostrato i miei lavori mi ha mandato una mail di apprezzamento, soprattutto per la tecnica. Sono rimasto molto sorpreso e la mostra ha avuto molti consenti. Probabilmente ne farò altre due, sempre negli Stati Uniti, ma ancora non so le date precise”.

 

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