il Ducato » musica http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » musica http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il jazz dei Locomarket, dall’Olanda a Urbino con il loro primo album: Zingaria http://ifg.uniurb.it/2015/05/02/ducato-online/il-jazz-dei-locomarket-dallolanda-a-urbino-con-il-loro-primo-album-zingaria/73077/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/02/ducato-online/il-jazz-dei-locomarket-dallolanda-a-urbino-con-il-loro-primo-album-zingaria/73077/#comments Sat, 02 May 2015 09:01:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73077 Fonte: www.locomarket.it

Fonte: www.locomarket.it

URBINO – Un disco di Miles Davis in mano e una melodia in testa, da Urbino all’Olanda: il jazz dei Locomarket non conosce confini. Una cantina in cui improvvisare, tanta voglia di suonare in giro per il mondo e un disco, “Zingarìa”,  uscito da poco,  che mischia contaminazioni orientali e balcaniche. Denis Fattori alla tromba, Jacopo Mezzanotti alla chitarra, Alex Gorbi al contrabbasso,  tre musicisti marchigiani accompagnati dal campano Carmine Ioanna alla fisarmonica. Sabato 2 maggio si esibiranno al Cinema Nuova luce dove presenteranno il loro primo album.

Il Jazz conta tantissimi appassionati in tutta Italia, e anche la città ducale ha la sua comunità di musicisti e semplici ascoltatori. L’Urbino Jazz Club è nato nel 2014, proprio per mano degli stessi Fattori, Mezzanotti e Gorbi. Quest’ultimo: urbinate, collaboratore di Raphael Gualazzi, già dall’età di 13 anni con un contrabbasso in mano, capace di spaziare dal Blues, al Rock’n roll, fino alle contaminazioni latino americane.

I tre musicisti  suonano da anni in giro per l’Italia e l’Europa, ma la volontà di tornare e ascoltare buona musica a casa loro ha posto le basi per un’associazione che ha raccolto intorno a se artisti  del territorio e della vicina Romagna.

I Locomarket sono il fiore all’occhiello del club, e la musica dell’ultimo disco è  nata grazie ad una jam session a L’Aja, negli studi del rinomato produttore  olandese Barry Otholf.  I quattro si sono chiusi in studio e in una settimana è nato il disco. Jacopo Mezzanotti è di Belforte all’Isauro, ha vissuto in Olanda ed ora è stabile a Valencia. Un viaggiatore della musica che adora l’Italia ma che considera i Paesi Bassi come la sua seconda patria musicale. Per Mezzanotti, è una questione di cultura musicale:  a differenza dell’Italia, il jazz non è considerato un genere di nicchia e non mancano gli spazi dove suonare. “Il nostro paese fornisce grandi musicisti, ma non sono parte di una grande cultura musicale”, afferma il chitarrista.

Fonte: Zingaria

Fonte: www.locomarket.it

Denis Fattori, è un trombettista di Acqualagna ma ora vive Roma, è  diplomato al conservatorio, alterna la passione per la musica Jazz a quella per la musica classica. Già da bambino, una passione sfrenata per Miles Davis, Charlie Parker, Clifford Brian e Dexter Gordon, e poi tanta gavetta. “La musica è sempre stata la mia vita, – racconta –  ho fatto di tutto per portare a termine i  miei obbiettivi, ma sempre con i piedi per terra”.  La sua carriera inizia a 16 anni, quando esordisce per l’orchestra filarmonica marchigiana, poi una carriera ventennale in giro per l’Italia, ma è a Urbino, che torna ogni volta con piacere. “Se si ha voglia di cercare non mancano gli spazi, e poi la gente è ricettiva, viene sempre ai nostri concerti.”

Al Cinema Nuova Luce “ci aspettiamo un grande riscontro di pubblico”- continua Fattori –   per una serata che è anche occasione per una raccolta fondi a favore di Urbino Jazz Club. L’associazione ha bisogno di uno spazio per organizzare concerti e attività, fino ad oggi la piadineria Il Falco ha sempre concesso una sala, ma non basta più per soddisfare la voglia di musica dei propri iscritti.

I Locomarket non hanno sogni nel cassetto, a loro basta continuare e sperimentare, l’importante è stare con i pedi per terra, il resto verrà da sé.

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Le serenate di Manuel dalla finestra, suona per i passanti in via Raffaello http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/le-serenate-di-manuel-per-i-passanti-dalla-sua-finestra-in-via-raffaello/66302/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/le-serenate-di-manuel-per-i-passanti-dalla-sua-finestra-in-via-raffaello/66302/#comments Tue, 24 Feb 2015 17:43:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66302 SERVIZIO AUDIO - Un musicista urbinate, Manuel Lorenzetti, ha iniziato a suonare e cantare dal davanzale di casa sua, al quinto piano di un palazzo in via Raffaello a Urbino. Per le offerte cala un cappello nero sospeso da un filo trasparente]]> Il cappello per le offerte che Manuel cala dalla finestra su via Raffaello

Il cappello per le offerte che il musicista cala dalla finestra di casa

URBINO – Tutte le città hanno i loro artisti di strada: giocolieri, clown, mimi, musicisti che si esibiscono nelle piazze e nelle strade intrattenendo con i loro spettacoli. A Urbino, un musicista locale ha iniziato a suonare e cantare per i passanti, non in piazza, ma dalla finestra di casa sua, nel centro storico di Urbino.

Manuel Lorenzetti è voce e chitarra del gruppo, un po’ popolare, un po’ retrò, Carmen City Band e da un paio di mesi, a tempo perso, si esibisce anche come “artista… di casa” dal davanzale che si affaccia su via Raffaello. Dall’alto cala il cappello per le offerte, appeso a un filo trasparente, sembra sospeso in aria. E ogni tanto, qualcuno, lascia una moneta.

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Università: 5 conferenze-concerto da febbraio a maggio http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-notizie-informazione/universita-5-conferenze-concerto-da-febbraio-a-maggio/65726/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-notizie-informazione/universita-5-conferenze-concerto-da-febbraio-a-maggio/65726/#comments Wed, 18 Feb 2015 14:06:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65726 [continua a leggere]]]> URBINO, 18 FEB – Parole e musica, per una serie di lezioni-concerto nelle aule dell’Università. Partirà il 24 febbraio il progetto Scomporre la Musica nell’aula B1 di Palazzo Albani con l’obiettivo, dice il Presidente dell’Istituto per le Musica Armonia Augusta Sammarini, “di riscoprire la connessione tra linguaggio verbale e il lessico del mondo dei suoni”. L’idea nasce da una collaborazione tra l’Istituto per la musica Harmonia di Urbino e l’ Istituto Superiore di studi musicali “G. Lettimi” di Rimini, in collaborazione con l’Università di Urbino. Il ciclo di incontri è stato presentato nell’aula magna del Rettorato dal rettore Vilberto Stocchi il prorettore Giorgio Calcagnini.

La proposta è una rivisitazione dell’idea del maestro Mario Delli Ponti, noto concertista, che nel 1987 organizzò una serie di incontri sulla musica nei teatri e nelle Università di Reggio Emilia, Milano e Alessandria.

L’iniziativa è rivolta a ragazzi e adulti. L’ingresso è libero.

Programma completo:

24/02 Ritmo e Melodia. Energia e pensiero nella composizione musicale

18/03 Armonia. La forza gravitazionale del pianeta Musica. In collaborazione con il Coro 1506 dell’Università di Urbino

15/04 Strumenti e Strumentazione. Colore timbro nell’orchestra di Vivaldi

28/04 Sonata e Variazione. Le forme musicali: un puzzle da costruire

13/05 Interpretazione e Interpreti. L’esecuzione musicale: tradizione e tradimenti

 

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Finardi a Urbino: “Le vignette di Charlie Hebdo non sono esagerate. Gli ideali si devono poter criticare” http://ifg.uniurb.it/2015/01/19/ducato-online/finardi-a-urbino-le-vignette-di-charlie-hebdo-non-sono-esagerate-gli-ideali-si-devono-poter-criticare/62921/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/19/ducato-online/finardi-a-urbino-le-vignette-di-charlie-hebdo-non-sono-esagerate-gli-ideali-si-devono-poter-criticare/62921/#comments Mon, 19 Jan 2015 12:15:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=62921 Finardi in concerto al Sanzio

Finardi in concerto al Sanzio

URBINO – “Se una radio è libera ma libera veramente, mi piace ancor di più perché libera la mente”. Per chi come Eugenio Finardi ha cantato la rivoluzione delle radio libere negli anni settanta, l’attacco terroristico al settimanale francese Charlie Hebdo è quanto di più ‘blasfemo’ possa concepire un uomo. “La libertà di parola e stampa è una delle grandi conquiste dell’uomo”, dice il cantautore commentando la tremenda vicenda parigina al termine del suo spettacolo “Parole e musica”, giovedì scorso al Teatro Sanzio di Urbino.

Una messa in scena inusuale per un musicista dall’anima elettrica come Finardi, che si sviluppa tra sonorità acustiche, racconto biografico e riflessione sull’attualità. Nel suo nuovo spettacolo la “parola” precede sempre la “musica”: ogni brano ha la sua storia, ogni evento ha ispirato una canzone. Così Finardi le ha, con semplicità, raccontate al pubblico tra un brano e l’altro facendo emergere emozioni in forte contrasto tra loro.

È ancora musica ribelle. I classici del repertorio (Le ragazze di Osaka, Extraterrestre, Un uomo) si mischiano ai pezzi del nuovo disco, il combattivo Fibrillante. Pezzi nei quali il cantante urla il suo sdegno contro una classe dirigente di “ideologi cresciuti alla Bocconi”, dove è facile vedere il riferimento a Mario Monti e altri ministri del suo governo. O il rassegnato lamento di Savonarola, con il cantante che come l’eretico bruciato sul rogo predica contro una società di “arrivisti e arroganti”. Per questo si dichiara critico verso “coloro che dicono che Hebdo aveva esagerato. Più un’ideale è intenso e forte più si deve poterlo criticare, più si deve poterlo prendere in giro”.

Così durante lo spettacolo Finardi non si limita a porgere i brani al suo pubblico, ma ragiona a lungo, tra un pezzo e l’altro, sulla genesi dei suoi testi o su temi d’attualità come i licenziamenti nelle fabbriche a Terni e in Sardegna. Raccontandosi si commuove quando parla della nascita di Elettra, sua figlia affetta da sindrome di Down. Un momento che, per il cantante, rappresenta la cesura fondamentale della sua vita, la fine degli atteggiamenti da rocker egocentrico, la disillusione verso i beni materiali e la lenta scoperta di un mondo riempito dall’affetto che scaccia la solitudine.

FINARDI 3Un concerto raccontato. Ed è anche per questa nuova visione del mondo, per questo cambio radicale che pensa a “Parole e musica”, che nasce dalla “percezione che la gente ha voglia non solo di canzoni, di contenuti, di racconti. Mi sono reso conto che negli ultimi anni mi veniva dal pubblico non solo una richiesta di canzoni, di musica, di melodia – afferma l’artista – ma anche l’esigenza di un incontro che servisse a chiarire e ad approfondire i temi che in questi tempi turbolenti sempre più ci inquietano, ma anche le storie che hanno ispirato le canzoni che canto e le riflessioni che questi quarant’anni di carriera e di esperienza mi hanno portato a fare”. Le sonorità si fanno meno aspre ed elettriche per venire incontro al “desiderio di un pacato confronto in tempi di comunicazione urlata”.

Il pubblico ascolta attento, non si sente nemmeno un sussurro durante il racconto che precede quasi ogni brano. Solo verso la fine dello spettacolo, quando la scaletta si fa più accesa e il ragionare di Finardi si immette nell’invettiva, gli ascoltatori ricambiano il gruppo con lunghi e convinti applausi.

Il buon rapporto con Urbino. Quando lo spettacolo finisce il teatro Sanzio si svuota con lentezza, con gli spettatori che si scambiano pareri all’uscita o si attardano per cercare di scambiare qualche parola con l’artista. Qualcuno sottolinea come spettacoli del genere facciano bene alla città, rammaricandosi per la scarsa presenza di urbinati in un teatro comunque pieno.

Finardi dopo qualche minuto compare all’ingresso per firmare autografi e dialogare ancora un po’ con il suo pubblico. Spende parole di apprezzamento per il teatro Sanzio che lo ha ospitato per la serata: “E’ uno dei miei posti preferiti in Italia. Lo si vede subito arrivando ad Urbino. C’è il Palazzo Ducale che va verso il cielo mentre il teatro è radicato a terra, come un presidio dell’arte”. E’ stata la sua seconda volta ad Urbino, dopo il concerto del 2012, ma forse questa volta non ha lasciato solo il ricordo di una bella serata, ma pensieri profondi su cui poter riflettere.

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Simone Zanchini suona Bach e Piazzolla al festival del giornalismo culturale di Urbino / Video http://ifg.uniurb.it/2014/04/25/ducato-online/simone-zanchini-suona-bach-e-piazzolla-al-festival-del-giornalismo-culturale-di-urbino-video/61914/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/25/ducato-online/simone-zanchini-suona-bach-e-piazzolla-al-festival-del-giornalismo-culturale-di-urbino-video/61914/#comments Fri, 25 Apr 2014 21:21:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61914 URBINO – Il musicista Simone Zanchini ha stregato con la sua fisarmonica il pubblico del festival del giornalismo culturale nel giorno di apertura. Zanchini ha esordito con un brano di Johann Bach, per poi passare ad un pezzo dell’argentino Astor Piazzolla. Il pubblico ha salutato con un lungo applauso la performance dell’artista romagnolo.

Simone Zanchini, diplomatosi  con lode in fisarmonica classica al Conservatorio“G.Rossini” di Pesaro, collabora con il teatro La Scala di Milano e tiene concerti in tutto il mondo.


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Stagione concertistica al Sanzio: il terzo appuntamento è con Beethoven http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-notizie-informazione/stagione-concertistica-al-sanzio-il-terzo-appuntamento-e-con-beethoven/61417/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-notizie-informazione/stagione-concertistica-al-sanzio-il-terzo-appuntamento-e-con-beethoven/61417/#comments Mon, 14 Apr 2014 09:00:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61417 [continua a leggere]]]> URBINO –  Sarò un duo, violino e pianoforte, a suonare le note dell’opera 30 di Beethoven per il terzo appuntamento della stagione concertistica di Urbino.  Il concerto si terrà  martedì 15 aprile alle ore 21.00 al teatro Sanzio.

L’evento è organizzato dall’Istituto per la musica Harmonia e il biglietto si potrà acquistare al botteghino del teatro dalle 18  e fino all’inizio del concerto. Le sonate saranno eseguite dai maestri Alessandro Maffei (pianoforte) e Maurizio Sciarretta (violino), entrambi docenti dell’Istituto di studi superiori musicali “G.Lettimi” di Rimini.

Questo terzo evento prevede una novità: la  “lezione concerto”  che i due maestri terranno alle 9.30 nella sede della scuola di musica “Harmonia”, nella Cappella Musicale del SS. Sacramento di Urbino. Sarà illustrata l’opera di Beethoven e ci saranno altri interventi musicali.

Il costo della lezione è di 3 euro. Per gli studenti sostituirà i biglietto dello spettacolo serale, per tutti gli altri costituirà uno sconto sulla tariffa. Per informazioni si può contattare il numero  338  1302295 o inviare una mail all’indirizzo  ipmharmonia@hotmail.it.

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Limiti alla musica nei locali: i gestori non ci stanno http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/limiti-alla-musica-nei-locali-i-gestori-non-ci-stanno/60181/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/limiti-alla-musica-nei-locali-i-gestori-non-ci-stanno/60181/#comments Tue, 25 Mar 2014 09:00:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60181 LEGGI Stop alla musica in strada e nuove telecamere]]> piazza della Repubblica il giovedì seraURBINO – La nuova ordinanza del sindaco Franco Corbucci, che stabilisce il divieto di emissioni sonore all’esterno dei locali dopo le 00.30 non piace ai gestori dei locali di Urbino. Per gli esercenti il rumore è tanto e i cittadini hanno ragione a lamentarsi, ma le “colorate” notti di Urbino sono come il pane, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Non sono contenti nemmeno i residenti del centro storico, che pure avevano sollecitato più volte un provvedimento di questo tipo. Per loro l’iniziativa del sindaco è soltanto un “palliativo” arrivato anche troppo tardi.

I più arrabbiati sono comunque i gestori. “Le preoccupazioni sono diventate troppe e lavorare a Urbino non mi piace più. Ho preso già 3 multe quest’anno per il ballo anche quando non ballava nessuno. Ci fanno la guerra. Questo clima non ci fa lavorare tranquilli – confessa Lorenzo Massimi, titolare del Piquero, pub di via Veterani – sinceramente la sera, non vedo l’ora che arrivino le 3 per chiudere il locale”, racconta esasperato Massimi.

Dello stesso parere è Alessandro Sgazzi del Caffè del corso, locale di Piazza della Repubblica. “Quello del sindaco è un provvedimento lesivo dei nostri interessi, sono contrario al 200%”, spiega Sgazzi. “E’ l’ultima pugnalata contro il giovedì, l’unico giorno in cui in cui gli studenti escono e ancora si riesce a lavorare. Potrei capire un limite alle 2, ma alle 00.30 è troppo presto”. Secondo Luigi, dj dello stesso locale, il vero problema non è la musica, ma gli schiamazzi e gli atti vandalici di certe persone.

“La musica dal vivo è una forma d’arte, questa decisione del Comune non ci aiuta di certo a promuoverla”, spiega Matteo Buscaglia del Fuori tema. “Credo che non sia piacevole per i residenti avere gente che parla sotto la finestra fino alle 3 del mattino – confessa – ma i concerti nel mio locale, che è molto più tranquillo di altri, finiscono sempre abbastanza presto. Non sono preoccupato ma mi dispiace, perché anche le serate del giovedì sono una risorsa economica importante per la città. Urbino ne ha bisogno”.

Giacomo Bartolucci proprietario dell’Underground Pub è tra quelli che si preoccupano di meno. “Il mio è un locale tranquillo – spiega – non penso che questa ordinanza possa condizionare la mia attività”.

Discorso diverso per il Bunker 83 che è sì un circolo, ma in possesso di licenza per sala da ballo e quindi non rientra nell’ordinanza che introduce regole per bar e ristoranti che ospitano “un piccolo intrattenimento musicale” e non per chi prevede vere e proprie serate danzanti.

Ci si sarebbe aspettata maggiore soddisfazione invece dal comitato dei residenti del centro storico di Urbino, che più volte ha richiesto misure di questo tipo. Eppure nemmeno loro sono soddisfatti al 100%. “Il regolamento del Comune di Urbino prevede già queste norme – precisa Michele Felici, promotore del comitato – quest’atto è un palliativo arrivato un po’ tardi da parte dell’amministrazione”.

 

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Stop alla musica in strada dopo le 00.30 e nuove telecamere http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/stop-alla-musica-in-strada-dopo-le-00-30-e-nuove-telecamere/60037/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/stop-alla-musica-in-strada-dopo-le-00-30-e-nuove-telecamere/60037/#comments Mon, 24 Mar 2014 11:03:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60037 LEGGI Urbino che vorrei I risultati del sondaggio]]> giovani giovedì seraURBINO – Da stasera addio musica dopo mezzanotte e mezza. Verrà firmata oggi dal sindaco Franco Corbucci l’ordinanza che vieta la musica all’esterno di bar e ristoranti dopo le 00.30.  In pratica i locali (esclusi quelli con licenza di sala da ballo, che hanno regole proprie) potranno mantenere la musica accesa, ma con regole precise che ne evitino la diffusione all’esterno: porte chiuse e altoparlanti rivolti verso l’interno e lontano dall’ingresso. Il comune di Urbino specifica nell’ordinanza che il provvedimento è rivolto a quei locali che ospitano un “piccolo intrattenimento musicale”, cioè “tutte le forme di diffusione sonora in grado di attrarre potenziali clienti che si trovino all’esterno del locale”. All’ordinanza si affianca l’attivazione di nuove telecamere che consentiranno di riconoscere gli eventuali responsabili di atti vandalici.

“La Regione Marche – spiega Umberto Colonnelli, responsabile attività produttive del Comune di Urbino – ha concesso ai bar e ai ristoranti di poter utilizzare la musica senza dover chiedere continuamente le autorizzazioni, ma ha previsto anche che le amministrazioni possano stabilire dei limiti. Con questa ordinanza, Urbino stabilisce le sue regole”.

Le nuove telecamere saranno posizionate in questo modo: due in Piazza della Repubblica, una sul lato di Corso Garibaldi che dà sulla Piazza, e altre rispettivamente in via Raffaello, via Mazzini, via Budassi e davanti al teatro Sanzio.  Anche le vecchie saranno sostituite con altre più moderne.

Il prossimo giovedì sarà  il primo “test” delle misure adottate dall’amministrazione Corbucci, ma l’impressione è che  si applicherà una dose di buon senso. “Avviseremo subito i locali delle nuove regole in modo che possano subito dotarsi della strumentazione necessaria a evitare la diffusione della musica fuori dai locali – precisa Colonnelli, che aggiunge – è giusto che bar e ristoranti si adeguino alle regole già previste per gli spettacoli nei luoghi pubblici. Anche i concerti in piazza della Repubblica sono sempre terminati prima delle 00.30″.

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La vita di Dalla a Urbino, tra lezioni universitarie, “sputi al piccione” e musica http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/la-vita-di-dalla-a-urbino-tra-lezioni-universitarie-sputi-al-piccione-e-musica/58545/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/la-vita-di-dalla-a-urbino-tra-lezioni-universitarie-sputi-al-piccione-e-musica/58545/#comments Tue, 04 Mar 2014 05:30:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58545 Stefano Ligi, insieme a Gianni Morandi, Ron e Samuele Bersani durante il concerto per Lucio Dalla

Stefano Ligi, insieme a Gianni Morandi, Ron e Samuele Bersani durante il concerto per Lucio Dalla

URBINO – In Disperato erotico stomp Lucio Dalla cantava che nel centro di Bologna non si sarebbe potuto perdere nemmeno un bambino. Chissà se pensava la stessa cosa del centro storico di Urbino, quando risaliva la ripidissima Via Saffi per andare a tenere le sue lezioni alla facoltà di Sociologia. Un intreccio di vicoli e salite, di cui il cantautore si innamorò e da cui trasse ispirazione per alcune dei suoi brani più celebri. Un legame, quello tra Dalla e la città ducale, che non può essere dimenticato proprio il 4 marzo, giorno del compleanno di Dalla.

“Un giorno camminavamo vicino a Rancitella, la frazione di Urbino dove Lucio aveva comprato casa – ci racconta Stefano Ligi – quando, sulla strada che portava verso il cimitero di Maciolla, Dalla cominciò a fischiettare il ritornello di Canzone, che sarebbe poi diventato uno dei suoi più grandi successi”. Stefano Ligi, cantante urbinate, è soltanto uno dei talenti musicali che Dalla scovò in giro per l’Italia e aiutò a far emergere dall’anonimato. “Lucio mi diede l’occasione di aprire un suo concerto di beneficienza a Urbino, ha prodotto il mio primo album, mi ha portato in tv. Era l’emblema dell’altruismo”. Proprio per dare continuità all’attività di “talent scouting”, oggi in occasione del compleanno del cantautore bolognese, nella sua città natale verrà inaugurata la “Fondazione Lucio Dalla”.

Intercettiamo Stefano Ligi mentre sta salendo sul treno che lo porterà a Bologna per partecipare alla nascita della fondazione che, spiega Ligi, dovrà  “aiutare i giovani a pubblicare libri e dischi”. Stasera ci sarà un’inaugurazione per gli amici più stretti e le autorità e per le strade di Bologna è prevista una notte bianca, all’insegna della musica di Lucio Dalla.

Perché come ricorda Stefano: “Lucio portava la luce nelle città dove abitava”. Negli anni in cui visse a Urbino Dalla accolse nella sua casa sperduta tra le colline del Montefeltro i membri più eccelsi della sua “compagnia”, da Gianni Morandi a Luciano Pavarotti. “Viveva fortemente Urbino e nell’aria che respirava tra le nostre colline trovò ispirazione per alcuni suoi importanti album, da Dalla/Morandi a Cambio“.

Un personaggio eccentrico che non passava mai inosservato né durante le sue lezioni alla facoltà di Sociologia, dove nel 2002 divenne professore ordinario, né quando si aggirava per il centro di Urbino e improvvisava un nuovo “sport”. “Giocava sempre allo “sputo al piccione”. Una volta – ricorda Stefano Ligi – lasciò basita una comitiva di baresi in gita nella città ducale. Si erano avvicinati per chiedergli l’autografo, ma furono interdetti dal vedere Lucio impegnato in questo strano passatempo”.

Una situazione che racchiude tutta l’essenza di Dalla e la sua volontà, nonostante la fama, di restare ancorato a una vita semplice. Spaccati di quotidianità che ritroviamo in tanti suoi brani e che Stefano Ligi riporterà sul palco nei prossimi mesi: “A maggio partirò per una serie di concerti. La mia intenzione è di dedicare una parte importante alla musica di Lucio”.

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Pupi Avati: “Gualazzi fuori dagli schemi di Sanremo”. Il musicista urbinate firma la colonna sonora /AUDIO http://ifg.uniurb.it/2014/02/24/ducato-online/pupi-avati-gualazzi-fuori-dagli-schemi-di-sanremo-il-musicista-urbinate-firma-la-colonna-sonora/57606/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/24/ducato-online/pupi-avati-gualazzi-fuori-dagli-schemi-di-sanremo-il-musicista-urbinate-firma-la-colonna-sonora/57606/#comments Mon, 24 Feb 2014 17:27:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57606 INTERVISTA AUDIO L'urbinate firma la colonna sonora di "Un ragazzo d'oro", l'ultima fatica del regista bolognese: "Ha scritto una musica di carattere misto, tra il jazz e il classico, secondo il suo stile"]]>

Il regista Pupi Avati

URBINO – Non ha vinto il Festival di Sanremo per un soffio, aggiudicandosi il secondo posto, ma la fama di Raphael Gualazzi non ne ha risentito, anzi. Il noto regista bolognese Pupi Avati l’ha infatti scelto per comporre la colonna sonora del suo ultimo film in produzione, ‘Un ragazzo d’oro‘, una storia d’amore che vedrà protagonisti attori come Sharon Stone, Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi.

“È un musicista eclettico, ha questa robusta formazione, soprattutto pianistica, fuori dai soliti schemi sanremesi. Fa questa specie di gospel interpretato molto bene e con ottimo gusto,” ha detto Avati al Ducato, e anticipa: “Per il film ha scritto una musica di carattere misto, tra il jazz e il classico, secondo il suo stile”.

Servizio di Giuseppina Avola 

Anche la città di Urbino, attraverso il sindaco Franco Corbucci, si è complimentata con il musicista. Questo il messaggio del primo cittadino:

“Caro Raphael a te le congratulazioni e i complimenti più sinceri della città, dell’Amministrazione Comunale e miei personali per l’ottimo risultato conseguito. Sei bravissimo! Il tuo talento e la tua professionalità si sono imposti anche al di fuori dei confini nazionali e hanno portato il nome di Urbino all’estero. In attesa di poterti incontrare, ti saluto cordialmente”.

 

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