il Ducato » nevone http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » nevone http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Fermignano, il Comune finalmente riasfalta le strade: ci sono ancora le buche del nevone http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/fermignano-il-comune-finalmente-riasfalta-le-strade-ci-sono-ancora-le-buche-del-nevone/73177/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/fermignano-il-comune-finalmente-riasfalta-le-strade-ci-sono-ancora-le-buche-del-nevone/73177/#comments Mon, 04 May 2015 12:31:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73177 LEGGI - Così si sfalda la statale Metaurense
MAPPAI cantieri sulle strade che portano a Urbino]]>
I lavori in via J. F. Kennedy

I lavori in via J. F. Kennedy

URBINO – Il nevone è ormai nella memoria storica degli abitanti del Montefeltro, ma le buche nelle strade causate dai mezzi dell’esercito arrivati in quei giorni sono ancora il presente. Ancora per poco: oggi il comune di Fermignano ha iniziato i lavori per sistemare quei danni. Stamattina gli operai hanno messo a posto un pezzo del marciapiede all’incrocio tra via J. F. Kennedy e via A. Saudelli.

Ma non sarà l’unico intervento che farà il Comune. Il geometra Brenno Trufelli, responsabile ai lavori pubblici, ha spiegato che “tra due settimane, al massimo tra un mese”, garantisce, inizieranno i lavori più importanti: quelli per sistemare le strade che sono state rovinate dal passaggio dei mezzi cingolati dell’esercito durante il nevone del 2012.

Il Comune utilizzerà i 56.000 euro stanziati dalla regione Marche a novembre 2014. Oltre ai finanziamenti del 2014, nei prossimi mesi si aggiungeranno altri 22.000 euro, sempre dalla Regione, per completare le opere.

Una delle buche della zona industriale di Fermignano

Una delle buche della zona industriale di Fermignano

I tratti interessati sono gli ingressi della circonvallazione, gli spartitraffico della zona industriale, via J. F. Kennedy e via L. Falasconi. Queste ultime due sono state già parzialmente riparate dal Comune l’anno scorso, che ha sborsato di tasca propria 55.000 euro. Con i nuovi fondi le vie saranno completamente messe a nuovo.

Per Trufelli, però, i fondi stanziati non sono abbastanza per sistemare tutte le strade del paese. “Ce ne vorrebbero almeno tre volte di più – dichiara al Ducato – per rinnovare le vie interne e le vie residenziali del centro abitato. Inoltre sarebbe da rifare l’intera zona industriale”.

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Danni nevone, approvati in Regione criteri per assegnazione fondi immobili pubblici http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/danni-nevone-approvati-in-regione-criteri-per-assegnazione-fondi-immobili-pubblici/66901/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/danni-nevone-approvati-in-regione-criteri-per-assegnazione-fondi-immobili-pubblici/66901/#comments Mon, 02 Mar 2015 15:40:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66901 [continua a leggere]]]> URBINO, 2 MAR – La giunta regionale delle Marche ha individuato i criteri  di assegnazione dei fondi per i danni agli immobili pubblici dovuti al ‘nevone’ del 2012. Il budget a disposizione della Regione è di 3.391.000 euro, che tuttavia devono ancora essere assegnati dal governo. La delibera è stata approvata il 2 marzo e, a partire dalla data di pubblicazione, gli enti pubblici avranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda. Entro i 30 giorni successivi la Regione dovrà redigere una graduatoria per l’assegnazione dei fondi.

I destinatari dei finanziamenti sono principalmente gli immobili agibili al momento della calamità e resi inagibili dalla nevicata, quelli per cui sono necessari lavori di ricostruzione o riparazione e quelli che necessitano di lavori di finitura e impiantistica.

Le principali priorità che invece decideranno la graduatoria sono:

  • Immobile reso inagibile dalla calamità
  • Immobile inagibile su pubblica via
  • Altri immobili

In caso di parità in graduatoria saranno discriminanti criteri come l’appartenenza dell’edificio alla categoria di immobile strategico (secondo i canoni della protezione civile) e la partecipazione dell’ente locale nella proprietà dell’immobile.

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Fermignano, l’ex lanificio Carotti ancora attende i fondi per i danni del “nevone” http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/fermignano-lex-lanificio-carotti-ancora-attende-i-fondi-per-i-danni-del-nevone/65666/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/fermignano-lex-lanificio-carotti-ancora-attende-i-fondi-per-i-danni-del-nevone/65666/#comments Wed, 18 Feb 2015 10:11:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65666 VIDEO - Parte dell'edificio di archeologia industriale che ospita una centrale idroelettrica, è crollata durante l'emergenza che ha paralizzò la provincia. A distanza di tre anni non ha ancora ricevuto i fondi regionali per la ristrutturazione]]> FERMIGNANO – L’ex lanificio Carotti  di Fermignano, dopo tre anni, ancora attende i fondi per riparare i danni provocati dal “nevone” del 2012. Entro fine febbraio la regione Marche stilerà la graduatoria per l’attribuzione delle risorse alle strutture danneggiate. La struttura, un esempio di edificio storico industriale di proprietà della Megawatt srl, da decenni è stata convertita in centrale idroelettrica che ha continuato la sua attività produttiva. Ma parte dell’edificio storico è crollata e tutt’ora rappresenta una ferita nel tessuto urbanistico della città.

“I danni sono ingenti, si parla di milioni di euro per ricostruire la situazione così com’era prima del 2012” ha detto al Ducato Giovanni Pagliardini, amministratore della Megawatt srl.

I fondi stanziati per il 2015 dalla regione Marche ammontano a oltre 8 milioni di euro da ripartire fra tutte le strutture danneggiate per un massimo di 200mila euro ciascuna. Così prevede la delibera regionale 810 del 7 luglio 2014.

“Speriamo di rientrare nei primi posti della graduatoria per accedere immediatamente a questi fondi, ammesso che siano sufficienti – ha aggiunto Pagliardini – e che la Regione preveda ulteriori finanziamenti per ricostruire il tessuto produttivo dell’intero territorio”.

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Due anni dopo il nevone la Regione sblocca i fondi per i Comuni della provincia http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/due-anni-dopo-il-nevone-la-regione-sblocca-i-fondi-per-i-comuni-della-provincia/60267/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/due-anni-dopo-il-nevone-la-regione-sblocca-i-fondi-per-i-comuni-della-provincia/60267/#comments Tue, 25 Mar 2014 14:20:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60267 L'ex lanificio di Fermignano, distrutto dalle nevicate del 2012

L’ex lanificio di Fermignano, distrutto dalle nevicate del 2012

ANCONA – Ci sono voluti due anni e un presidio dei sindaci sotto la Regione, ma alla fine i fondi previsti per i danni causati dalle nevicate del febbraio 2012 nella provincia di Pesaro Urbino sono stati sbloccati. Quasi 18 milioni in totale. Sette previsti per il 2013 che saranno assegnati entro la fine di aprile. Tre che arriveranno per il 2014 e i restanti sette nel 2015. Per sbloccare i fondi è stato decisivo il presidio organizzato questa mattina dai sindaci dei comuni del Metauro e del Montefeltro che sono stati ricevuti da alcuni rappresentanti della giunta regionale e dal direttore del dipartimento regionale infrastrutture e trasporti, Mario Pompei. Ora i fondi andranno ripartiti tra i vari centri che hanno già presentato il conto alla Regione: la sola Urbino ha chiesto 16 milioni.

“La riunione è andata bene e abbiamo trovato un accordo: il 60% dei fondi andrà alle infrastrutture – spiega Alceo Serafini, rappresentante della comunità Alto e Medio Metauro – i sette milioni previsti per il 2013 arriveranno a giorni e in gran parte serviranno a risistemare le strade dei comuni”. Ora si dovrà decidere la ripartizione dei fondi, che dovrebbero essere assegnati in proporzione alla grandezza dei territori e ai danni subiti. “Un comune grande come quello di Urbino – specifica Serafini – dovrebbe riceverne di più e prevediamo che l’assegnazione arrivi entro fine aprile”.

I comuni, intanto, hanno presentato le note relative ai danni subiti. Il comune di Urbino, secondo quanto riportato da Serafini, avrebbe presentato un ‘conto’ da 16 milioni di euro: “Di questi circa 800.000 riguardano le spese vive affrontate nell’immediato, le altre non sono state tutte affrontate perché spesso non c’erano i fondi disponibili”, continua il rappresentante dell’Alto e Medio Metauro.

Serafini conclude ribadendo che quella di oggi è stata una vittoria “politica, una vicenda che si è risolta positivamente”. Tra i sindaci presenti all’incontro avvenuto oggi in Regione c’era anche il sindaco di Urbino, Franco Corbucci. Non era presente invece Giorgio Cancellieri, primo cittadino di Fermignano. “Non sono potuto andare per impegni personali ma ho delegato i miei colleghi di altri comuni a rappresentare Fermignano – spiega il sindaco leghista – noi abbiamo trasmesso più volte i dati sui danni subiti, ora dovevano solo riconoscerli e non ci sarebbe dovuto essere bisogno dell’incontro di oggi, era un atto dovuto”.

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È la mamma di Nica, figlia del nevone, la candidata del M5s alle comunali 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-online/e-la-mamma-di-nica-figlia-del-nevone-la-candidata-del-m5s-alle-comunali-2014/58996/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/08/ducato-online/e-la-mamma-di-nica-figlia-del-nevone-la-candidata-del-m5s-alle-comunali-2014/58996/#comments Sat, 08 Mar 2014 14:04:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58996 LEGGI L'intervista-ricordo di Emilia Forti: "Avevo paura, ma sarei rimasta a casa con lei"]]> Forti M5S

Emilia Forti, candidata sindaco M5S

URBINO – È la mamma di Nica, la bimba nata in casa durante il nevone del 2012 il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Emilia Forti, 41 anni, insegnante alla scuola elementare di Bottega, sarà il “portavoce dei cittadini”, così come deciso dal Meetup di Urbino.

“Il sindaco deve essere il direttore d’orchestra che ascolta e mette in pratica tutto quello che propongono i cittadini e la società civile”. Così ha esordito oggi Emilia Forti  alla presentazione per la stampa, organizzata alle 14.30 nella sede del meet up in via Dini. Nata a Milano e arrivata a Urbino come studentessa di sociologia nel 1992, dopo la laurea ha deciso di rimanere nella città ducale. Adesso insegna ai bambini delle scuole elementari storia, scienze e geografia. Vive a San Marino di Urbino, ma prima delle elezioni si trasferirà a Cavallino.

“Mi sono sempre occupata del territorio – spiega – candidarmi a sindaco è il passo ulteriore per occuparmi dei problemi di Urbino. Non avrei mai fatto la stessa cosa a livello nazionale”. Il portavoce del meet up di Urbino Pierluigi Ferraro e i circa dieci attivisti che hanno partecipato alla presenazione hanno spiegato di averla scelta per le sue capacità di fare gruppo e trarre il meglio dalle spinte dei singoli.

La sfida principale, per la Forti, è ricostruire il tessuto sociale della città: “Sessant’anni di amministrazione del centrosinistra hanno reso evidente a tutti il degrado della città – sostienei – il malcontento si nota anche nei bar e per le strade”. Per farlo, “bisogna parlare direttamente con i cittadini e le associazioni e renderli effettivamente partecipi del processo decisionale cittadino. Grazie a noi potranno prender parte ai consigli comunali e le loro proposte saranno per la prima volta vincolanti nella politica comunale”, spiegano gli attivisti del Movimento. Uno degli obiettivi è cambiare lo statuto comunale per introdurre referendum consultivi e incontri coi cittadini prima di prendere ogni decisione.

Il programma viene definito “in divenire”: “Una bozza è pronta e la presenteremo mercoledì ai cittadini – continua la Forti – ma ogni loro proposta potrà modificarlo”. Intanto, i punti programmatici sono tanti: energia, rifiuti, viabilità e trasporti, economia, pianificazione territoriale, università e scuole, acque, centro storico e frazioni, sanità e politiche sociali.

Uno dei temi che stanno più a cuore a Emilia Forti è “l’obbrobrio di Santa Lucia“: “Come può un’amministrazione, che resta in carica solo cinque anni, aver consentito la costruzione di un’opera che ricadrà per quasi duecento anni sulla cittadinanza?”, si chiede la candidata del Movimento Cinque Stelle. “Tutti si lamentano, perché il Comune non ha ascoltato i cittadini prima di finanziare un progetto così invasivo”.

La valorizzazione del turismo è un altra delle questioni affrontate dall’insegnante pentastellata: “Urbino è difficile da raggiungere. Questo costringe molti turisti a visite lampo. Vengono, visitano Palazzo Ducale e scappano. Bisognerebbe valorizzare le altre cose belle del nostro territorio, come le montagne qua intorno, ci vuole più sinergie tra le località della zona”.

Che la battaglia per le comunali sarà impegnativa i grillini lo sanno bene. “È dura risalire dopo sessant’anni di discesa causati dalle amministrazioni di centrosinistra, ma cinque anni sono lunghi e ci proveremo”, spiegano. Il motto della maestra attivista è “sii il cambiamento che vuoi vedere”, uno slogan che riprende il “Be the change you wish to see” di Gandhi.

Forti dovrà sfidare il candidato Pd, da scegliere tra Maricla Muci, unica donna a partecipare alle primarie del Partito democratico e Giorgio Londei, già sindaco della città tra gli anni’80 e ’90 e capo dell’agenzia di trasporti Adriabus.

Parteciperanno alla sfida per  il nuovo sindaco della Città ducale anche Maria Francesca Crespini, ex assessore al Turismo che non ha ancora lanciato il nome della sua lista civica e Maurizio Gambini, da anni all’opposizione e candidato con la lista Liberi di cambiare.

Lo scontro più atteso è con il pretendente appoggiato dai Verdi, Vittorio Sgarbi, che ha inaugurato la sua campagna elettorale accusando il Pd di essere un partito “fascista”. La candidatura del critico d’arte più celebre d’Italia, sostenuto dall’ex vice sindaco Lorenzo Tempesta, è stata appoggiata anche dall’imprenditore Oscar Farinetti, patron di Eataly, che di passaggio a Urbino ha sottolineato che “farebbe più lui (ndr. Sgarbi) in tre mesi che il vecchio establishment in tre anni”.

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La stampa straniera elegge Urbino città ideale… anche se solo per un fine settimana http://ifg.uniurb.it/2014/02/21/ducato-online/la-stampa-straniera-elegge-urbino-citta-ideale-per-un-fine-settimana/57421/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/21/ducato-online/la-stampa-straniera-elegge-urbino-citta-ideale-per-un-fine-settimana/57421/#comments Fri, 21 Feb 2014 20:49:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57421 FOTOGALLERIA / La città ducale è tra le mete più consigliate per un week end. Imperdibili il Duomo ma anche i collegi, la casciotta e palazzo Ducale LEGGI IL NUOVO DUCATO IN EDICOLA]]> I Torricini

I Torricini

URBINO – La città ducale “vista” dai giornali stranieri è soprattutto viaggi e arte. Il “The Times” la inserisce nelle “25 vacanze top in Italia” e la descrive come la più perfetta città rinascimentale che può concorrere con la Toscana per le sue campagne verdi e “gorgeous” (magnifiche). Il “The Guardian” la colloca persino nelle “top 5 city”. Quelle città cioè che tutti dovremmo visitare una volta nella vita. Urbino si trova fianco a fianco – secondo il quotidiano inglese – con Dubai, Ponta Delgada, Marrakech e Parigi.

“La sofisticata corte del duca Federico da Montefeltro”, viene descritta come una città di pietra costruita sopra una collina che mette a dura prova i polpacci del turista. Come dargli torto. Scontati i luoghi consigliati: Palazzo Ducale e la casa di Raffaello ma anche l’Oratorio di San Giovanni e qualsiasi viuzza seminascosta. Urbino è – secondo gli inglesi – un vero e proprio “museo vivente” con, in più, uno spirito “cool” e cosmopolita che le deriva dall’essere una città universitaria.

“El Pais” la segnala come meta per il fine settimana o per una breve vacanza, per “Le Monde” Urbino è una “sorte de Florence miniature” e il “New York Times” consiglia di provare la Casciotta magari durante un pic nic in fortezza Albornoz.I Torricini diventano invece le “twin towers” sul quotidiano sudamericano “Lanation.com” che elegge la città ducale a “meta ideale” per una vacanza nella “tipica provincia italiana”.

Per quanto riguarda l’arte il nome di Urbino è sempre associato a quello di Raffaello, Piero della Francesca, Baldassarre Castiglione e  Federico Barocci che secondo gli inglesi è “quel genio italiano dimenticato” a cui, invece, la National Gallery ha dedicato una mostra nel 2013.

Non manca poi Federico da Montefeltro che il “The Times” cita in un articolo sui “misteri del passato” intitolato “The Montefeltro Conspiracy” e che “Le Monde” chiama “Il complotto del Rinascimento”. Il mistero in questione è la congiura dei Pazzi, il complotto contro i fratelli Medici in cui, pare, che il duca fosse coinvolto come mandante “occulto”. Altro enigma che interessa i giornali stranieri – tra cui anche il tedesco “Spiegel” – è la notizia dell’identificazione con il Montefeltro del paesaggio alle spalle della Gioconda.

Guidobaldo II della Rovere viene invece citato dal “The Times of India” che in un altro articolo parla anche della”Urbino european law seminar”: il seminario di diritto europeo che si svolge tutte le estati all’università Carlo Bo dal 1959.

Tra i numerosi consigli su quale bed and breakfast scegliere e le recensioni del miglior ristorante dove mangiare le tagliatelle al tartufo, la stampa straniera da però spazio anche a notizie che fotografano l’Urbino quotidiana. Quella città che non ti aspetteresti di trovare tra pagine di un giornale tanto geograficamente lontano.

Sul “The Guardian” in un pezzo del 2013, firmato da Oliver Wainwright, si parla de “Le dieci migliori residenze per studenti”. Gli alloggi universitari da tutti conosciuti come “i collegi” vengono definiti “una delle migliori architetture al mondo”. “Raggruppati sulla cresta di una bassa collina , a circa un chilometro fuori dalle mura della città vecchia” gli alloggi  – progettati dall’architetto italiano Giancarlo de Carlo – sono ,secondo il quotidiano inglese, un’incredibile reinterpretazione  “del guazzabuglio medievale del centro città”.

“El Pais” in un lungo articolo sull’ondata di gelo del 2012 che stava coinvolgendo tutta Europa, dedicò persino qualche riga all’ormai mitico nevone: “Città come Urbino e decine di paesi sono completamente isolati dopo che nelle ultime ore sono caduti circa sei metri di neve”.

Urbino e freddo deve essere diventata un’equazione per i giornalisti spagnoli che nel 2013 riportano la notizia della scoperta da parte del professor Giorgio Spada dell’Università degli studi di Urbino di un “canion” lungo 750 km sotto la Groenlandia.

Il tedesco “Spiegel” cita invece gli studi del team capitanato dal professor Simone Galeotti dell’università Carlo Bo. Oggetto delle sue ricerche: la teoria secondo cui i dinosauri si estinsero per un freddo improvviso.

Altra eccellenza sfornata dall’università della città ducale è Manuela Malatesta, biologa cellulare a cui “Le Monde” dedicò un pezzo nel 2006 dopo che le furono tolti i fondi per la ricerca che stava conducendo sulle malattie provocate dagli ogm.

Il quotidiano francese ha un rapporto preferenziale anche con un altro urbinate illustre: Ilvo Diamanti. Il politologo è il commentatore per le questioni di politica italiana, su tutte: Silvio Berlusconi e Lega Nord.

“Il Diamante della cucina”. Così viene chiamato il tartufo di Acqualagna dall’americano Chris Warde Jones. Il famoso fotoreporter è – nel 2013 – autore di un articolo per il “New York Times” in cui racconta una giornata alla ricerca dei famosi tartufi marchigiani. Ad accompagnarlo un cercatore professionista conosciuto in un bar di Urbino mentre sorseggiava un aperitivo.

Altra specialità tutta locale è quella raccontata da “El Pais” nell’articolo datato 2010: “L’arte di fumare la pipa”. La città di Cagli viene qui indicata come il luogo migliore dove comprare questi prodotti e vedere ancora all’opera dei veri artigiani.

Infine, di nuovo sul “New York Times” c’è spazio anche per l’annuncio di matrimonio tra un cittadino di Fermignano, Fabrizio Dini, e Hannah Sarah Faich, una project manager di Philadelphia. I due, innamorati delle colline marchigiane, hanno deciso di sposarsi proprio nel municipio di Urbino. A celebrare il matrimonio civile l’assessore (ora candidata sindaco) Maria Clara Muci.

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Ducato Tv n. 5 – 13 febbraio 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/02/13/ducatotv/ducato-tv-n-5-13-febbraio-2014/57219/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/13/ducatotv/ducato-tv-n-5-13-febbraio-2014/57219/#comments Thu, 13 Feb 2014 08:46:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57219 [continua a leggere]]]> Il nostro magazine televisivo di approfondimento: in questo numero racconteremo  come i 4 candidati sindaci del Pd urbinate si avvicinano all’appuntamento delle primarie; poi ci sposteremo a Pesaro per la testimonianza di un esule istriano sfuggito al massacro delle foibe. Torneremo ancora sulla vicenda dei pozzi contaminati dal gasolio con delle importanti novità. A due anni dal nevone che ha messo in ginocchio Urbino, la madre di Nica, venuta al mondo durante la tempesta, ricorderà  insieme a noi quella notte.

Nella seconda parte ampio spazio alla cultura: girando fra i tesori artistici della città del Duca, chiederemo a studenti e professori quanto sia importante la storia dell’arte, insegnata in sempre meno scuole. Infine un giro al cinema, dentro le piccole sale del centro storico di Urbino, il Ducale e il Nuova Luce che, nonostante i pochi spettatori,  resistono alla crisi.

Conduce: Francesco Morrone

Caporedattore: Silvia Colangeli

Un caffè democratico

A due settimane dalle primarie, i 4 candidati del Pd di Urbino  si sono incontrati in un caffè del centro. Vediamo com’è andata.

(Servizio di Tommaso Cherici, Marta Cioncoloni, Francesco Morrone)

Giovanni racconta le foibe

La testimonianza di Giovanni Ritossa, uno dei primi esuli istriani fuggiti a Pesaro e salvato da padre Damiani.

(Servizio di Antonella Ferrara, Gabriella Lanza, Marta Manzo)

I pozzi verdi

C’è una vecchia storia ancora senza un finale. Quella dei pozzi di Urbino contaminati dal gasolio. Abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici. Vi diremo come stanno le cose.

(Servizio di Federico Capezza, Stefano Ciardi, Francesco Creazzo)

La figlia del nevone

Nica compie due anni. E’ nata la notte della tempesta che ha messo in ginocchio Urbino. La mamma ricorda con noi quella notte di gelo.

(Servizio di Giovanni Ruggiero)

Arte povera

Ci saranno davvero meno ore di Storia dell’arte nei licei? Mentre prosegue la polemica, abbiamo fatto un sondaggio nelle scuole e tra i mille tesori di Urbino.

(Servizio di Chiara Nardinocchi, Giovanna Olita, Valeria Strambi)

4 gatti al cinema

Chiudono in tutta Italia le piccole sale cinematografiche. A Urbino resistono il cinema Ducale e il Nuova Luce, ma anche loro devono fare i conti con la crisi

(Servizio di Giuseppina Avola, Federica Salvati, Teodora Stefanelli)

 

Sullo stesso argomento:

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Nica, nata nella tormenta, compie due anni. “Eravamo in trappola ma sarei rimasta a casa con lei” http://ifg.uniurb.it/2014/02/11/ducato-online/nica-nata-nevone-urbino-due-anni/56993/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/11/ducato-online/nica-nata-nevone-urbino-due-anni/56993/#comments Tue, 11 Feb 2014 18:27:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56993 VIDEO L'11 febbraio 2012, Emiliana partoriva la sua seconda figlia. Oggi racconta al Ducato i suoi ricordi di quella esperienza indimenticabile, tra le difficoltà del parto e la gioia del lieto evento
LEGGI 11 febbraio 2012, la bimba nata nella tempesta LO SPECIALE Due anni fa l'emergenza neve a Urbino ]]>
emiliana nicaURBINO –  “Mi sono sentita un topo in trappola, ma quando Nica è nata sarei rimasta a casa con lei, mentre tutti mi guardavano sbigottiti”. Emilia si emoziona ancora a due anni di distanza dalla nascita di sua figlia Nica, l’11 febbraio 2012, nel pieno del “nevone” in casa sua, a San Marino di Urbino. Il vialetto d’ingresso, spalato a fatica in quei giorni da Aldo, il papà di Nica, oggi è verde e disseminato di giochi e giostrine. Nica è al nido, il papà è andato a prenderla perché stanno per arrivare amiche e amici di famiglia per festeggiare i suoi due anni. Lo scorso anno ha spento la prima candelina ancora una volta con la neve che cadeva. Per fortuna quest’anno a cadere è solo la pioggia.

Era già previsto che la piccola sarebbe nata in casa, seguiti da un’ostetrica. Cinque anni prima, i suoi genitori avevano già avuto Emma. Stavolta però l’ostetrica aveva già detto che non ci sarebbe potuta essere. Troppa la neve che da qualche giorno era ripresa copiosa a cadere, difficile percorrere quelle strade sulle salite delle Cesane cariche di bianco.

“All’inizio io e Aldo, il mio compagno, non ci siamo accorti di quel che stava accadendo – ricorda Emilia – io stavo bene e non dovevo partorire così presto. Abbiamo approfittato di un momento di calma per tornare a casa, dopo qualche giorno, ospiti da un’amica. Mi sono anche messa a spalare la neve col pancione”.

Il 10 febbraio però riprende a nevicare, Emilia chiama i Vigili del fuoco per avvisarli delle sue condizioni, ma loro le rispondono che se non è in travaglio non c’è motivo di intervenire subito. La mattina dopo “fuori c’era l’impossibile – dice Emiliana – quelli del soccorso alpino hanno provato a raggiungerci per tutto il giorno ma si sono fermati a Fossombrone. I Carabinieri col pick-up non ce l’hanno fatta, stessa cosa ovviamente per l’ambulanza. A quel punto mi sono agitata e ho richiamato arrabbiatissima, erano le 17 ormai, era buio e ho inventato che fossi in travaglio. Quando ho visto i primi mezzi a 300 metri da casa mi sono vestita con la tuta da sci e gli stivali seduta sul divano con la valigia accanto”.

Un sospiro di sollievo che dura un attimo: “A quel punto – continua Emilia – mi sono rilassata, sono cominciate le contrazioni e non potevo far altro che spingere: mia figlia aveva capito che era il momento di venire fuori. Lì il panico, con i soccorsi non c’era l’ostetrica, ancora in ospedale che al telefono diceva di trattenere. Una cosa impossibile”.

Nica, partorita due anni fa sotto il 'nevone'

Nica, è nata due anni fa sotto il ‘nevone’

In assenza dell’ostetrica, arriva l’amico allevatore: “Arriva Ricard che abita qui accanto e ha le mucche. Mi sono rasserenata perché almeno aveva visto qualcuno partorire. Nella foga il mio compagno mi ha spogliata e in pochissimo tempo Nica ha messo la testa fuori, tutto in 20 minuti”. Davanti a Vigili del Fuoco e Carabinieri, Emilia spiazza tutti: “Una volta nata ho detto che potevo anche rimanere là, mi han guardato tutti come se fossi impazzita – racconta sorridendo – però sono salita sulla camionetta dei Carabinieri e mi hanno portata in ospedale”.

A tutta la scena del parto ha assistito la piccola Emma, che due anni fa aveva cinque anni: “È stata un’esperienza forte per lei. Io ero spaventata durante il travaglio, temevo fosse stato tutto frettoloso. Poi lanciavo urli con una voce fortissima, ma subito io e il mio compagno cercavamo di rassicurarla”. Appena nata Nica era completamente bagnata: “Emma – ricorda la mamma Emilia – guardando la sorellina sotto la luce del soggiorno mi ha detto che è nata con tutti i luccichini”.

La neve ha segnato non solo la nascita, ma anche il primo compleanno di Nica: “Certo più che con la neve mia figlia ha un legame particolare con la cocciutaggine. È volitiva e determinata fino a trascurare le circostanze esterne: lo è stato sin da subito da che è nata, non ha scelto un momento giusto, ha deciso di farlo e basta”.

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Ducato Tv n. 3 – 6 dicembre 2013 http://ifg.uniurb.it/2013/12/07/ducatotv/ducato-tv-n-3-6-dicembre-2013/53450/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/07/ducatotv/ducato-tv-n-3-6-dicembre-2013/53450/#comments Sat, 07 Dec 2013 08:26:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53450 Il nostro magazine televisivo di approfondimento: in questo numero parleremo dei soldi stanziati per le Marche a risarcimento dei danni causati dal maltempo degli ultimi anni; del disastro delle Filippine e dei volontari di Fermignano che sono partiti per portare aiuto; della giornata urbinate del presidente Laura Boldrini e dell’incontro con Lucia Annibali; delle donne di Urbino, città tra i primi posti per il livello di occupazione femminile in Italia; infine di un cantautore urbinate che ha scritto una canzone per la città ducale.

Conduce: Marta Manzo

Caporedattore: Marta Cioncoloni

I soldi ci sono

L’annuncio dello stanziamento dei soldi per i danni causati dal maltempo, che ha messo in ginocchio le Marche negli ultimi anni, sembra una buona notizia per la regione. Abbiamo cercato di capire come possono fare i comuni per attingere a questi finanziamenti.

(Servizio di Teodora Stefanelli, Antonella Ferrara, Stefano Rizzuti)

Da Fermignano a San Esteban

Alessandro Capucci, della Protezione civile di Fermignano, si trova nelle Filippine. L’abbiamo contattato per farci raccontare come è la situazione e in cosa consiste il lavoro dei volontari.

(Servizio di Monica Generali, Agnese Fioretti, Chiara Nardinocchi)

Laura e Lucia

Il presidente della Camera Laura Boldrini, a Urbino per tenere la lectio magistralis per l’apertura dell’anno accademico della Carlo Bo, ha incontrato Lucia Annibali, l’avvocatessa urbinate sfregiata con l’acido lo scorso aprile.

(Servizio di Stefano Ciardi, Marta Cioncoloni, Laura Morelli)

Le donne di Urbino

La città ducale risulta tra i primi posti nella classifica del Sole 24 Ore per quanto riguarda l’occupazione femminile. Siamo andati a sentire cosa ne pensano le donne della città.

(Servizio di Giovanna Olita, Valeria Strambi, Federica Salvati)

La mia città

Federico del Bianco, musicista urbinate e insegnante di musica, ha scritto una canzone dedicata alla città di Urbino e ce ne ha fatto sentire un’anteprima.

(Servizio di: Virginia Della Sala, Gabriella Lanza, Lucia Lamantea)

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Pesaro photo festival: tra gli scatti c’è anche Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/05/23/ducato-online/pesaro-photo-festival-tra-gli-scatti-ce-anche-urbino/48441/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/23/ducato-online/pesaro-photo-festival-tra-gli-scatti-ce-anche-urbino/48441/#comments Thu, 23 May 2013 15:11:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48441

Il nevone di Urbino nel febbraio 2012, foto di Leonardo Mattioli

URBINO – C’è anche il nevone di Urbino tra gli scatti dei fotoreporter Luca Toni e Leonardo Mattioli che verranno esposti sabato 25 e domenica 26 maggio a Palazzo Gradari a Pesaro, in occasione della VI edizione del Pesaro photo festival. La doppia mostra è aperta con orario continuato dalle 9.30 alle 19.

L’obiettivo dell’evento è quello di far ripercorrere ai visitatori 13 anni di storia della provincia, attraverso un racconto per immagini. Leonardo Mattioli, del Resto del Carlino, esporrà al piano nobile la mostra “Testimone del tempo” e porterà, tra le altre, una foto della nevicata del 2012 a Urbino e una della mostra “Città ideale” che si è tenuta l’anno scorso a palazzo Ducale.

La mostra “La città ideale” a Palazzo Ducale, foto di Leonardo Mattioli

Luca Toni, di Messaggero e Corriere Adriatico, terrà invece l’esposizione dal titolo “2000-2013, un racconto digitale” nel chiostro, e anche lui dedicherà alcuni scatti al nevone ed altri alla laurea ad honoris causa conferita dall’Università di Urbino a Valentino Rossi nel 2005.

L’iniziativa è organizzata dai Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) di Pesaro e Urbino e dal “Cna comunicazione” (dedicato al mondo dell’immagine e della fotografia) con il contributo della Camera di commercio provinciale.

 

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