Vittorio Sgarbi, candidato sindaco dei Verdi
URBINO – Sindaco di Asolo e vice sindaco di Urbino. Anzi no: primo cittadino della città ducale. Meglio: assessore alla Cultura. Vittorio Sgarbi è confuso sul proprio ruolo alle prossime elezioni amministrative. Il critico d’arte ieri sera ha incontrato a Milano l’esponente del centrodestra Maurizio Gambini per parlare di alleanze. Ma l’incontro non ha chiarito del tutto la situazione.
“Se Gambini vuole Urbino, se la prenda – spiega Sgarbi al Ducato in un primo momento – io mi prendo Asolo: avrà un sindaco famoso in tutto il mondo, mentre Urbino no. Io nella città ducale sarò il vice sindaco”. Dopo 15 minuti richiama: “Pronto, il Ducato? Volevo chiarire: non sono disposto a essere vice sindaco di Gambini. Cioè, io faccio qualsiasi cosa, sono a disposizione”.
Secondo Gambini, alle elezioni comunali di Urbino, i Verdi e il centrodestra dovrebbero dare vita a una coalizione e scegliere il candidato sindaco attraverso le primarie. Il problema è che i Verdi preferirebbero un passo indietro del consigliere comunale a favore di Sgarbi. “E’ irrilevante cosa dicano i Verdi – aveva dichiarato Sgarbi nella prima telefonata – perché il candidato sono io, e io decido di lasciare Urbino a Gambini”. Ma 15 minuti dopo il critico smentisce: “No no, io mi rimetto completamente alle decisioni dei Verdi. D’altronde, la mia candidatura è una loro idea”.
Se Gambini fosse eletto sindaco, Sgarbi annunciava (nella prima telefonata) che, come vice sindaco, avrebbe chiesto di nominare un “assessore all’handicap”. “Impedirà le opere pubbliche che rovinano la città, a favore di automobili elettriche”. “Quelli che vogliono le scale mobili – aggiungeva il critico – sono dei ladri, degli incapaci e dei delinquenti. Sfruttano gli handicappati per buttare i soldi dello Stato in schifezze immonde”. La soluzione, secondo Sgarbi, sarebbero automobili elettriche, per mettere i disabili “nella migliore condizione con il minor danno”.
Nella seconda telefonata, invece, il critico si concentra sull’assessorato alla Cultura. “L’accordo con Gambini era di fare delle primarie, ma mi sembra una cosa macchinosa. Chiunque venga eletto, vorrei fare l’assessore alla Cultura”. E ripete: “Comunque decidono i Verdi, vedranno loro cosa farmi fare”.
Il candidato del centrodestra Maurizio Gambini
URBINO – “Sgarbi è disposto a accettare le nostre proposte, ma i Verdi si oppongono”, spiega il candidato sindaco del centrodestra, Maurizio Gambini, che ieri sera a Milano ha incontrato il critico d’arte per parlare di alleanze in vista delle prossime amministrative a Urbino.
Due le opzioni avanzate dall’imprenditore:
1. Partecipare alle primarie. In questo caso i Verdi entrerebbero nella coalizione di centrodestra, Sgarbi parteciperebbe alla competizione e, in caso di sconfitta, si impegnerebbe a diventare assessore di Gambini.
2. Abbracciare il progetto politico del centrodestra. Il candidato dell’intera coalizione sarebbe Gambini e Sgarbi otterrebbe incarichi importanti (assessore alla cultura o delega all’urbanistica e all’ambiente).
Durante l’incontro milanese i due aspiranti sindaco si sono appartati per parlare da soli: “Sgarbi mi ha detto che sarebbe disponibile sia a partecipare alle primarie che a collaborare con noi senza candidarsi”, spiega Gambini. “I Verdi però – precisa – non sono d’accordo. Chiedono che io faccia un passo indietro, possibilità che escludo categoricamente perché sono stato scelto dalle liste che mi sostengono.”
L’incontro di ieri si è chiuso con un ultimatum: i Verdi hanno 24 ore per comunicare la loro decisione definitiva, che dovrà arrivare sul tavolo della coalizione di centrodestra entro questa sera alle 20. “ Io alle 21 incontrerò gli esponenti delle liste che mi sostengono e per quell’ora voglio che la posizione dei Verdi sia chiara”, rilancia Gambini.
Secondo l’imprenditore, l’alleanza con i Verdi favorirebbe la nascita di un polo che non solo potrebbe competere con il Pd ma addirittura “vincere a primo turno”. I Verdi hanno due punti di forza: “Vantano un grande radicamento sul territorio e un nome importante come quello di Sgarbi- spiega Gambini – l’alleanza con loro significherebbe vincere”.
Non manca la frecciatina al Pd: “Loro avevano paura di perdere contro Sgarbi e lo hanno escluso dalle primarie, io invece mi metto in gioco e anzi metto le mie capacità a disposizione di un progetto comune e condiviso.”
La palla ora passa ai vertici dei Verdi che entro stasera dovranno decidere se accettare o meno le proposte del centrodestra. “Se Sgarbi non dovesse aderire (per una scelta non sua) al nostro progetto, io spero- conclude Gambini- di averlo comunque qui a Urbino per sostenere il nostro progetto e collaborare con noi per ridare luce a questa città”.
A seguito della pubblicazione dell’articolo del Ducato, il candidato sindaco Maurizio Gambini ha scritto alla redazione per una rettifica: “Io sono il candidato sindaco della lista civica Liberi per Cambiare, che ha l’appoggio di altre liste di centrodestra che mi hanno scelto, ma non sono il candidato di centrodestra”.
“L’autonomia di Gambini – si legge nel comunicato del Nuovo Centro Destra per Urbino – dal sistema dei partiti, la sua esperienza amministrativa e la sua competenza sono la giusta sintesi” per realizzare il “rilancio della città di Urbino”. Una città, secondo il comitato, “devastata da ben sessantotto anni di amministrazione di sinistra, inefficiente e dannosa”.
“Un gruppo di persone nuove – commenta Martino Abbracciavento, presidente del comitato – siamo esponenti della società civile che vogliono portare un cambiamento nella politica cittadina”. Sono poco più di dieci: lavoravano da inizio anno per dare vita al Nuovo Centrodestra ma solo negli scorsi giorni hanno raggiunto il numero minimo di adesioni (dieci) per costituire il comitato.
Un deciso no alle nozze gay, l’esigenza di un nuovo piano per il lavoro e la necessità di introdurre le preferenze nella legge elettorale: sulle grandi tematiche nazionali il Nuovo Centrodestra di Urbino non ha dubbi e si schiera dalla parte del vicepremier Alfano. Ma a livello territoriale non esclude un’alleanza con gli altri soggetti di centrodestra. Forza Italia in primis.
“È ancora presto per correre da soli – spiega Abbracciavento – per le prossime comunali è probabile che il Nuovo Centrodestra si coalizzerà con Forza Italia. In queste ore stiamo lavorando per dare vita a un’alleanza che sostenga il candidato forzista Maurizio Gambini. Il nostro obiettivo è cercare di cambiare l’amministrazione della città. Il Pd parla di cambiamento ma continua a candidare persone che ci hanno governato per anni”.
Da Forza Italia arrivano segnali di approvazione: “È un bene per noi che un nuovo soggetto politico voglia entrare nella coalizione a sostegno di Gambini”, dichiara il consigliere regionale Elisabetta Foschi.