il Ducato » osservatorio meteorologico di urbino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » osservatorio meteorologico di urbino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Meteo: inverno spazzato via in un week-end http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/meteo-inverno-spazzato-via-in-un-week-end/38964/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/meteo-inverno-spazzato-via-in-un-week-end/38964/#comments Mon, 18 Mar 2013 16:39:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38964 Un vento caldo questa mattina soffiava su Urbino, suscitando stupore e commenti tra i clienti dei bar in piazza. I 13°/14°percepiti nelle vie del centro hanno catapultato la città ducale in un’altra dimensione rispetto al fine settimana, quando le temperature sono state decisamente inferiori anche di 7/8 gradi. Si pensava alla neve, ma è stata solo pioggia con un vento tiepido che faceva quasi primavera.

Niente di strano o anomalo, avverte comunque il meteorologo Francesco Cangiotti: “C’è stato soltanto un richiamo delle correnti africane, che ha portato le temperature alcuni gradi sopra la media… Nessun evento straordinario, tutto nella norma”. A dimostrazione di questo dato, più tardi, la pioggia è aumentata di intensità e il vento è diventato più freddo e più forte raggiungendo anche i 104,5 chilometri all’ora. Abbastanza violento anche se a febbraio ci sono state punte di 129 all’ora, record (per il mese) degli ultimi 60 anni.

Siamo entrati così nella settimana che porta alla primavera. Le previsioni parlano di clima più mite con alternanza di cielo sereno e precipitazioni di scarsa entità.

Oggi, si diceva, il cielo è stato sempre coperto, alta l’umidità e piogge più o meno pesanti con alcuni acquazzoni piuttosto violenti, come quello che si è abbattuto poco dopo le 16. Solo in serata si registrerà un sensibile miglioramento del tempo con rapide schiarite. Le temperature dovrebbero mantenersi nel “range” degli ultimi giorni (tra i 7° e i 13°) ma non dovrebbero più scendere. Il vento non smetterà di soffiare anche durante la notte. Domani invece poche nuvole e cielo sereno con temperature senza notevoli variazioni. Peggioramento, invece, per il primo giorno di primavera (giovedì) quando è prevista una giornata nuvolosa con qualche pioggia e colonnina del mercurio tra i 2 e i 4 gradi.

Tra venerdì e sabato sole o poche nuvole con temperature di nuovo in aumento superiori ai 10 gradi.

Stando ai dati dell’osservatorio “A.Sampieri” di Urbino, il periodo invernale che si avvia a concludersi è stato caratterizzato da intense precipitazioni con 274,5 mm di pioggia rispetto ai 218,8mm della media stagionale. Anche la neve, con 117 cm caduti, ha ampiamente superato la media del periodo stabilita in 70 cm. Le temperature si sono mantenute sostanzialmente invariate rispetto all’inverno precedente.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/meteo-inverno-spazzato-via-in-un-week-end/38964/feed/ 0
Temperature basse e galaverna, ma a Urbino la neve può attendere http://ifg.uniurb.it/2012/01/16/ducato-notizie-informazione/temperature-basse-e-galaverna-ma-a-urbino-la-neve-puo-attendere/15930/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/16/ducato-notizie-informazione/temperature-basse-e-galaverna-ma-a-urbino-la-neve-puo-attendere/15930/#comments Mon, 16 Jan 2012 11:16:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=15930 URBINO – Solo qualche leggero fiocco in piazza in queste ore, ma la neve nella città ducale può ancora attendere. Mentre in diverse zone delle Marche e del litorale romagnolo nevica, nella zona di Urbino non sono previste precipitazioni a carattere nevoso oggi e nei prossimi giorni. “Più che altro c’è stata nella notte una gelata consistente, le temperature hanno raggiunto quota – 4°” informa l’Osservatorio Meteorologico Serpieri. In zona si è assistito al fenomeno galaverna, ovvero una forte coltre di ghiaccio che ha avvolto la vegetazione, aiutata dall’umidità della nebbia presente in zona. Fenomeno che interessa spesso il fondovalle piuttosto che la collina: “Avviene a causa dell’inversione termica durante la notte, quando l’aria fredda tende a depositarsi a bassa quota” precisa l’Osservatorio.

(s.c.)

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2012/01/16/ducato-notizie-informazione/temperature-basse-e-galaverna-ma-a-urbino-la-neve-puo-attendere/15930/feed/ 0
Vento fino a 110 km/h danni al tetto del Sanzio http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/vento-fino-a-110-kmh-danni-al-tetto-del-sanzio/14687/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/vento-fino-a-110-kmh-danni-al-tetto-del-sanzio/14687/#comments Fri, 16 Dec 2011 18:27:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=14687 URBINO – Una città nel vortice, sferzata da forti raffiche di vento che oggi l’ha fatta da padrone, con “frustate” da oltre 110 chilometri all’ora.

Nel primo pomeriggio, infatti, Il vento forte ha divelto un pannello dal tetto del teatro Sanzio facendolo precipitare fino a piazza Mercatale. Si tratta di uno dei due sportelli in policarbonato dell’apertura di sicurezza antincendio, all’altezza del palcoscenico. I Vigili del fuoco di Urbino sono intervenuti per risistemarlo ma ancora le condizioni meteorologiche hanno complicato il loro lavoro tenendoli impegnati per diverse ore. Ma i problemi per il tetto del Sanzio non sono finiti qui. Sono state infatti transennate anche le scale che collegano il teatro a piazza Mercatale per una tegola pericolante, che si è incastrata in una grondaia. Per entrambi gli episodi non ci sono stati danni alle persone.

I vigili del fuoco sono intervenuti in mattinata anche sulla statale 73 bis di Bocca Trabaria, per rimuovere i rami di alcune piante, e a Schieti, per mettere in sicurezza una pianta ritenuta pericolante che rischiava di cadere e provocare danni, e per un sopralluogo richiesto dal Comune sulla copertura di un edificio ritenuta poco stabile.

Sulla stessa Statale 73 bis, anche la Polizia municipale è  intervenuta per rimuovere alcuni rami caduti sulla carreggiata.

Ieri la Protezione civile regionale aveva diramato un comunicato per avvertire che tra venerdì e sabato le condizioni meteo sarebbero state sfavorevoli, con vento, rovesci isolati e anche neve sopra quota 1500 metri. La stazione meteo di Urbino dell’osservatorio “A. Serpieri” ha registrato in giornata raffiche con punte superiori a 110 chilometri orari.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2011/12/16/ducato-online/vento-fino-a-110-kmh-danni-al-tetto-del-sanzio/14687/feed/ 0
Una stagione all’asciutto, è l’autunno più secco degli ultimi dieci anni http://ifg.uniurb.it/2011/12/14/ducato-online/autunno-a-secco-e-il-piu-asciutto-degli-ultimi-dieci-anni/14294/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/14/ducato-online/autunno-a-secco-e-il-piu-asciutto-degli-ultimi-dieci-anni/14294/#comments Wed, 14 Dec 2011 10:40:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=14294 URBINO – A Urbino non piove più. A novembre sono caduti appena dieci millimetri di pioggia. Eppure per le statistiche dovrebbe essere il mese più piovoso nella città ducale, con una media di 100 millimetri. Lo scorso anno ne sono stati misurati 183. Novembre di quest’anno quindi ha fatto registrare il 90% in meno di precipitazioni rispetto alla media, ma non è finita qui. Questo infatti sembra essere un autunno record in quanto a siccità. Secondo i dati dell’Osservatorio meteorologico di Urbino ‘A. Serpieri’, è il meno piovoso da oltre un decennio a questa parte.

Le precipitazioni a Urbino negli ultimi dieci anni e il confronto con la media storica. Dati Osservatorio ‘A. Serpieri’ di Urbino

La pioggia ha iniziato a scarseggiare già da aprile, come ricorda Piero Paolucci dell’Osservatorio meteorologico di Urbino. Se il confronto con lo scorso anno è addirittura impietoso – con 1240 millimetri di pioggia caduta il 2010 è stato il più piovoso dal 1953 – quello in corso si candida ad essere ricordato come uno degli anni con meno precipitazioni. Fino a novembre sono caduti in totale appena 596 millimetri (la media è di 874). Di sicuro è l’unico, dal 2000, che ha visto un agosto a secco: neanche una goccia d’acqua per 31 giorni, una rarità da queste parti. Un autunno, e non solo, anomalo, con valori molto al di sotto delle medie stagionali e che potrebbe avere importanti ripercussioni nei prossimi mesi sia per la città che per l’agricoltura. Nessun allarme per ora, ma solo una “fase di criticità”.

Oltre alla pioggia quest’anno a farsi desiderare è, infatti, anche la neve, non solo a Urbino ma anche in montagna. Così i fiumi della zona, quelli che vanno ad alimentare gli acquedotti comunali, sono al di sotto dei livelli normali in questo periodo. “E la città non dispone di altre sorgenti in grado di far fronte ad eventuali carenze idriche della città” dice il geologo Pierpaolo Tiberi. Un’eventuale emergenza, quindi, riguarderebbe la prossima estate e solo nel caso in cui dovesse continuare a non piovere anche nei prossimi mesi.

Ma la mancanza d’acqua ha già provocato danni. “La siccità estiva – spiega il professore Rodolfo Santilocchi, preside della facoltà di Agraria dell’Università politecnica delle Marche – ha ridotto la produzione delle olive e ha reso difficile per i coltivatori seminare i cereali autunnali. Coltivatori che, tra l’altro, sono stati costretti ad irrigare le loro colture anche in un periodo in cui, solitamente, era la pioggia a farlo”. Danni anche per gli allevatori: “La lunga siccità ha ridotto il foraggio e quindi la produttività dei pascoli”.

Questa anomalia climatica rientra a pieno in un fenomeno che riguarda tutta la regione: ‘la meridionalizzazione delle Marche’. Come spiega il professore Marco Toderi, docente di agronomia del territorio al Politecnico di Ancona, “il clima tende ad essere sempre più simile al sud Italia piuttosto che al centro-nord. Urbino è una zona di transizione, dove è sempre stato possibile coltivare colture tipiche sia del nord che del sud, rischia di veder sparire la possibilità di produrre coltivazioni settentrionali”.

“Poi non bisogna dimenticare che, se a mesi aridi dovesse seguire un periodo di precipitazioni abbondanti e intense, si potrebbe andare incontro a frane e allagamenti”. Il pensiero corre alle alluvioni dello scorso anno nel sud delle Marche o ai recenti disastri in Liguria e Sicilia. “Il territorio della zona Urbino è principalmente argilloso – avverte Tiberi – quindi impermeabile. Questo significa che, in caso di piogge violente, l’acqua non verrebbe assorbita e rimarrebbe in superficie”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2011/12/14/ducato-online/autunno-a-secco-e-il-piu-asciutto-degli-ultimi-dieci-anni/14294/feed/ 0