il Ducato » piero guidi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » piero guidi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Dipendente Benelli premiato con la stella al merito del Lavoro: “Il segreto? Fare una cosa che ti piace” http://ifg.uniurb.it/2015/04/30/ducato-online/dipendente-benelli-premiato-con-la-stella-al-merito-del-lavoro-il-segreto-fare-una-cosa-che-ti-piace/72992/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/30/ducato-online/dipendente-benelli-premiato-con-la-stella-al-merito-del-lavoro-il-segreto-fare-una-cosa-che-ti-piace/72992/#comments Wed, 29 Apr 2015 22:23:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72992 fotoURBINO – “Se non vuoi lavorare tutta la vita, trova un’attività che ti piace”. Parola di Tito Micheli, dipendente della Benelli per 45 anni, che venerdì 1 maggio riceverà la stella al merito del lavoro, un riconoscimento importante, consegnato solo a pochi dipendenti proposti dalle aziende italiane. Ma Micheli, che verrà premiato insieme al collega Sergio Scaramucci, non si sente migliore di altri: “Nella mia famiglia siamo sempre stati abituati a lavorare. Ovviamente mi fa piacere ricevere un premio per quello che ho fatto alla Benelli, ma non serve autocelebrarsi”, risponde con voce sicura.

Lui, che a luglio compirà 68 anni, ha iniziato a lavorare alla Benelli nel 1968, quando l’azienda di Urbino non era ancora un colosso internazionale nella vendita delle armi sportive. “Ricordo che avevo da poco finito il militare. Ero in cerca di un lavoro e mi presentai una mattina davanti al capannone della fabbrica. Lì incontrai un signore che dopo un breve colloquio mi disse che avrei potuto iniziare dal giorno seguente. Solo dopo ho scoperto che era Paolo Benelli in persona. Eravamo in pochi all’inizio, come un prototipo imperfetto, ma la voglia era tanta”.

I primi anni, avendo esperienza nella lavorazione del metallo, Tito si occupava di saldare i pezzi delle armi: “Un gioco da ragazzi rispetto ai lavori di fino che facevo insieme a Piero Guidi qualche anno prima”. Si perché prima di entrare alla Benelli, Micheli aveva aperto lo Studio Arte 90 insieme allo stilista urbinate, oggi presente ad Expo, per creare in campo artistico oggetti in ferro, rame e bronzo.

Negli anni ‘70 viene nominato responsabile dell’assistenza clienti della Benelli e da quel giorno fino al 2007, quando è andato in pensione, ha ricoperto questa carica. Un lavoro che lo ha fatto viaggiare per mezzo mondo dalla Cina all’India, dagli Stati Uniti alla Spagna dove ha gestito la fase di assemblaggio e di collaudo della filiale appena aperta. Un’esperienza indimenticabile per Micheli, iniziata nell’agosto del 1976 e interrotta solo ad ottobre di quell’anno per la nascita della figlia Vitoria, chiamata così, con una sola t, in onore della città in cui aveva sede la nuova filiale.

Ma Micheli non si è occupato solo della parte amministrativa dell’azienda. E grazie a una sua particolare abilità è diventato anche celebre. “Nel 1974 sono stato testimonial dell’azienda sia per la carta che nei video. Ricordo che tra il primo e il secondo tempo dei film al cinema partiva uno spot in cui sparavo cinque colpi in meno di un secondo. Un record per i fucili dell’epoca non a ripetizione. Ancora oggi usano alcune foto di quella dimostrazione perché molti non credevano alla velocità di quegli spari”. Il suo trucco? Sparava con il medio invece che con l’indice.

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Piero Guidi sarà all’Expo: si smorza la polemica sull’assenza di pesaresi http://ifg.uniurb.it/2015/02/02/ducato-online/nessun-pesarese-allexpo-la-camera-di-commercio-contro-la-regione/64279/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/02/ducato-online/nessun-pesarese-allexpo-la-camera-di-commercio-contro-la-regione/64279/#comments Mon, 02 Feb 2015 17:25:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64279 La Data di Urbino

La Data di Urbino

URBINO – Un pesarese all’Expo ci andrà. È Piero Guidi, stilista marchigiano che a Urbino disegna e produce abbigliamento e pelletteria. Lo rende noto il Resto del Carlino. “Una notizia bellissima”, come ha detto lo stesso Guidi, che mette a tacere le polemiche dei giorni scorsi sulla mancata partecipazione a Expo di aziende del territorio.

La Camera di commercio di Pesaro e Urbino aveva chiesto alla Regione “una più equilibrata rappresentazione” delle realtà locali. “Non ci sono imprese pesaresi tra le otto selezionate per l’Expo 2015″, aveva detto in un comunicato il presidente Alberto Drudi.

“La convinzione –  aveva sottolineato Drudi – è che, ad un evento di portata mondiale come l’Expo, le Marche possano e debbano presentarsi come comunità coesa a tutto tondo”.

Ora la provincia ha la sua occasione per esporre le eccellenze del territorio – e italiane – nella brillante vetrina milanese, e di affermarsi a livello internazionale.

Drudi ha anche annunciato che “La Data” di Urbino, che sarà un presidio dell’Expo nelle Marche, sarà finita di ristrutturare e allestita con l’obiettivo di valorizzare il territorio. L’elegante edificio, un tempo sede delle stalle del Duca, ospiterà esposizioni tematiche sull’arte della costruzione di mobili.

Urbino poi ci sarà anche con la mostra “I cento libri più belli d’Italia”, come annunciato dall’assessore Vittorio Sgarbi in una recente conferenza stampa. Tra i progetti locali organizzati dalla Camera di commercio in relazione all’Expo anche un itinerario turistico tra le città di Pesaro, Fano, Pergola ed Acqualagna.

(articolo aggiornato il 3/2/2015)

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Una farfalla alle porte di Urbino: inaugurata la nuova scultura nella rotatoria a Croce http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/una-farfalla-alle-porte-di-urbino-inaugurata-la-nuova-scultura-nella-rotatoria-a-croce/61468/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/una-farfalla-alle-porte-di-urbino-inaugurata-la-nuova-scultura-nella-rotatoria-a-croce/61468/#comments Mon, 14 Apr 2014 09:43:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61468 rotatoria

La scultura al centro della rotatoria

URBINO – La rotatoria Croce dei Missionari ospita da ieri una nuova scultura: una farfalla stilizzata che si posa con le ali spiegate in cima a un asse d’acciaio. L’albero della farfalla è il titolo dell’opera di Terenzio Pedini posizionata e inaugurata il 12 aprile nello “Spazio d’arte” di Piero Guidi, che si trova al centro della rotatoria sulla Statale 73bis.

La rotonda alle porte di Urbino dal 2007 ha ospitato, come una galleria, le opere di diversi artisti di grande fama: da Giorgio De Chirico a Umberto Mastroianni fino ad Arnaldo Pomodoro.

L’obiettivo del “progetto” ideato da Piero Guidi e dal figlio Giacomo, direttore artistico dell’azienda urbinate, è quello di dare la possibilità alle persone di fruire di opere firmate da autori importanti, in modo innovativo.

Quest’anno è il turno di Terenzio Pedini, che ha ideato l’imponente farfalla dalle linee stilizzate. L’artista è nato a Pesaro nel 1933 e dal 1954 lavora i metalli per creare sculture come quella di Urbino.

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Il Ducato n. 2 – 21 febbraio 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/02/21/ducato/il-ducato-n-2-21-febbraio-2014/57353/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/21/ducato/il-ducato-n-2-21-febbraio-2014/57353/#comments Fri, 21 Feb 2014 20:43:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57353 [continua a leggere]]]> URBINO – Nel nuovo numero del Ducato ci occupiamo di Urbino nel mondo. Raccontiamo le storie delle eccellenze del territorio – gastronomiche, artistiche, imprenditoriali – viste e apprezzate all’estero. Dalle pentole della Tvs, sponsorizzate dallo chef  Carlo Cracco, ai fucili prodotti dalla Benelli, che portano il nome di Raffaello, l’artista nato nella città ducale. Arte e spiritualità sono, poi, i segni distintivi dei prodotti dello stilista urbinate Piero Guidi, la cui boutique di New York riprende le proporzioni classiche di Palazzo Ducale. E infine, ampio spazio alle “gemme” culinarie del Montefeltro: dalla crescia, esportata fino in Svizzera, al prosciutto Carpegna, che arriva anche sulle tavole giapponesi.

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Meno spese pazze, ma a Urbino i grandi marchi non conoscono crisi http://ifg.uniurb.it/2013/04/12/ducato-online/meno-spese-pazze-per-i-ricchi-italiani-ma-a-urbino-i-grandi-marchi-non-conoscono-crisi/42222/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/12/ducato-online/meno-spese-pazze-per-i-ricchi-italiani-ma-a-urbino-i-grandi-marchi-non-conoscono-crisi/42222/#comments Fri, 12 Apr 2013 21:49:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42222 LEGGI In provincia 8000 giovani non studiano e non lavorano]]> URBINO – La commessa della boutique di Piero Guidi mostra una borsa da 650 euro. Un prezzo non accessibile a tutti, eppure si tratta di un prodotto molto venduto anche di questi tempi.  “Non abbiamo risentito della crisi, teniamo bene. Vendiamo prodotti di alta gamma sia a turisti che agli urbinati affezionati”, spiega la commessa. Proprio questo è il paradosso: mentre disoccupazione, cassa integrazione e licenziamenti superano un record dopo l’altro e la spesa per i consumi alimentari crolla, il settore del lusso non viene neanche sfiorato dalla crisi.

Urbino non fa eccezione: secondo l’osservatorio mondiale sul lusso Altagamma, il mercato dei beni per super-ricchi nel 2011 è cresciuto in Europa del 9%; stesso trend confermato per il 2012 e 2013.

Ma se le aziende che si rivolgono ai super ricchi, in particolar modo in Italia, vivono una seconda età dell’oro, non è certo per merito del mercato interno: a trainare i consumi, infatti, sono i baby boomers extraeuropei, Russia e Cina in testa.

“Non è raro vedere comitive di russi nelle boutique e nelle gioiellerie di San Marino e di Riccione: molti negozi addirittura hanno solo commesse russe che a malapena parlano italiano”. A dirlo è uno dei proprietari della gioielleria Dini che lamenta una contrazione delle vendite negli ultimi anni. “O gli italiani non hanno soldi o hanno paura di spenderli, perché solo gli stranieri comprano gioielli di alta gamma. A Urbino siamo penalizzati perché non c’è il turismo di massa che ha la costiera romagnola”.

Stesso discorso vale per i vini e i liquori pregiati: per il titolare dell’enoteca ‘Magia Ciarla’ di via Raffaello “i vini più costosi si vendono poco. Prima molti europei che venivano qua compravano le bottiglie da 500-1000 euro, ora vengono molto di meno. Chi compra ancora questi prodotti sono gli asiatici, ma non sono molti”.

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Furto nello stabilimento Piero Guidi: i ladri ripresi dalle telecamere http://ifg.uniurb.it/2013/03/04/ducato-online/furto-nello-stabilimento-piero-guidi-i-ladri-ripresi-dalle-telecamere/37070/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/04/ducato-online/furto-nello-stabilimento-piero-guidi-i-ladri-ripresi-dalle-telecamere/37070/#comments Mon, 04 Mar 2013 18:03:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=37070 URBINO – Le immagini ci sono: i ladri che hanno svaligiato lo stabilimento Piero Guidi sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Ed è proprio sui fotogrammi dell’impianto a circuito chiuso che adesso stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Urbino. Il colpo è stato messo a segno nella notte tra giovedì e venerdì, nei magazzini della ditta di pelletteria e abbigliamento di alta gamma che ha sede a Schieti.

I militari della compagnia e del reparto operativo del comando provinciale stanno cercando dettagli utili per arrivare alla banda di ladri. La visione dei filmati potrebbe aiutare gli investigatori a capire quante persone hanno agito, come si sono mosse e magari anche la targa del mezzo.

Dalle prime indagini sembra che a colpire siano state almeno cinque persone. I ladri sono riusciti a introdursi nel capannone, dopo avere disattivato l’allarme e rotto il vetro di una finestra. L’azienda non è ancora riuscita a fare un inventario della merce rubata e quindi a quantificare il valore del bottino.

Sembra esclusa la pista della contraffazione, più probabile quella del mercato nero. Il furto di giovedì notte è il primo subito dall’azienda che ha sede nell’Urbinate da quasi 40 anni.

Sul mercato parallelo che vive nelle cantine e nei garage napoletani, una borsa originale e rubata di Piero Guidi, il cosiddetto capo “parallelissimo” con tutti gli elementi che ne attestano l’originalità, può costare tra cinquanta e centocinquanta euro. Stesso discorso per i giubotti : nei mercatini campani sono venduti anche a cento euro, meno di un terzo del costo di listino.

Il colpo da Piero Guidi ricorda la serie di furti avvenuti in varie aziende marchigiane tra il 2010 e il 2011, per i quali furono arrestate cinque persone e altre undici vennero denunciate. Secondo la ricostruzione degli inquirenti in quel caso undici membri della banda si occupavano materialmente dei furti, tre della ricettazione sul mercato marchigiano e campano, mentre due pensavano all’ospitalità e a custodire la refurtiva. Tra le aziende colpite, la Stir Line di Sant’Angelo in Vado e la Stireria Supervapor di Urbania.

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