il Ducato » pieve di cagna http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » pieve di cagna http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Salvato dopo la caduta in moto, la gratitudine dei genitori di Fabio Gennarini http://ifg.uniurb.it/2014/01/31/ducato-online/salvato-dopo-la-caduta-in-moto-la-gratitudine-dei-genitori-di-fabio-gennarini/56098/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/31/ducato-online/salvato-dopo-la-caduta-in-moto-la-gratitudine-dei-genitori-di-fabio-gennarini/56098/#comments Fri, 31 Jan 2014 07:47:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56098 LEGGI Cade in un fosso e rischia l’ipotermia. Salvato un motociclista di Pieve di Cagna]]> Franco e Anna sono i genitori di Fabio Gennarini, il ragazzo salvato nei giorni scorsi nei boschi tra Urbino e Peglio, ferito dopo una caduta in moto e rimasto isolato e al freddo. Ci hanno inviato una lettera con la quale desiderano esprimere la loro gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati nei soccorsi e nelle cure affinché la disavventura di Fabio si risolvesse con un lieto fine. La pubblichiamo qui di seguito

“Papà Franco Gennarini e mamma Anna Bicchiarelli di Pieve di Cagna – Girfalco di Urbino, genitori di Fabio, nel comunicare che si è conclusa felicemente la disavventura accaduta al loro figlio primogenito Fabio, che, nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 26 gennaio, era uscito di casa a bordo della sua moto da cross per fare un giro nella campagna e nei boschi circostanti come sua abitudine, e che, trascorse alcune ore, non aveva fatto rientro a casa senza dare notizie di se, esprimono, unitamente ai figli Francesco e Federico, sentite parole di ringraziamento e di stima nei confronti degli appartenenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Urbino che, allertati telefonicamente del timore di un incidente accaduto al loro figlio, sono intervenuti tempestivamente in nostro soccorso con uomini e mezzi, coordinando i soccorsi e le attività di ricerca di Fabio nella frazione di Cerqueto Bono e nelle frazioni limitrofe.

Un sentito ringraziamento va anche al personale dei Vigili del Fuoco di Urbino, al personale medico del Servizio di Emergenza Sanitaria 118, a quello dell’Arma dei Carabinieri, e a tutte le persone, amici e conoscenti, che si sono volontariamente unite alle ricerche. Grazie alla loro fattiva collaborazione in poche ore siamo riusciti a riabbracciare nostro figlio che durante l’escursione in moto si era procurato una frattura della tibia e del perone cadendo mentre percorreva una strada sterrata particolarmente impervia, rimanendo a terra per oltre quattro ore impossibilitato a muoversi e a chiedere soccorsi.

Un sentito ringraziamento va anche al personale medico e infermieristico dell’Unità Operativa di Ortopedia che con competenza e professionalità ha sottoposto a intervento chirurgico risolutivo le fratture riportate da Fabio.

Siamo particolarmente commossi per la solerzia dimostrata da tutti nel prestare soccorso a nostro figlio e per la vicinanza dimostrataci in questa avventura a lieto fine”.

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Cade in un fosso e rischia l’ipotermia. Salvato un motociclista di Pieve di Cagna http://ifg.uniurb.it/2014/01/27/ducato-online/cade-in-un-fosso-e-rischia-lipotermia-salvato-un-motociclista-di-pieve-di-cagna/55629/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/27/ducato-online/cade-in-un-fosso-e-rischia-lipotermia-salvato-un-motociclista-di-pieve-di-cagna/55629/#comments Mon, 27 Jan 2014 13:19:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55629 URBINO – Una gamba fratturata dopo essere caduto dalla moto in un bosco isolato, senza poter chiamare aiuto e con la temperatura che si abbassava ogni ora di più. Fabio Gennarini, 32 anni, ha passato quattro ore in queste condizioni prima di essere ritrovato dal padre e portato in salvo dai Vigili del Fuoco di Urbino.

Il ragazzo di Pieve di Cagna, appassionato di motocross, è uscito da solo ieri pomeriggio per un giro nei boschi tra Urbino e Peglio. Arrivato dalle parti di Cerqueto Bono, è caduto dalla sella finendo in un piccolo dirupo. “Ho provato a trascinarmi – racconta Fabio, ora ricoverato all’ospedale Santa Maria della Misericordia – ma la gamba destra faceva troppo male. Non potevo neanche chiamare i soccorsi, perché il telefono non aveva segnale. Ho aspettato che qualcuno venisse a cercarmi”.

Una lunga attesa al buio e al freddo: “Indossavo solo la tuta, il casco e i guanti – spiega la vittima dell’incidente – avevo soprattutto paura del gelo. Sapevo che i miei genitori si sarebbero preoccupati e avrebbero lanciato l’allarme. Mentre aspettavo i soccorsi, ho anche visto cinque stelle cadenti”. Verso le 20 i familiari, non vedendolo tornare a casa, hanno avvertito i Carabinieri e chiamato gli amici del figlio: molti abitanti di Pieve di Cagna hanno partecipato alle ricerche, rese più facili dalle tracce lasciate dagli pneumatici nei sentieri.

Alle dieci di sera il motociclista è stato ritrovato dal padre, che ha poi raggiunto un’area coperta da segnale per poter avvisare i soccorritori. Fabio è stato recuperato da un quad dei Vigili del Fuoco di Urbino e trasportato in ospedale: ha una frattura scomposta in quattro punti di tibia e perone e sarà operato in settimana. “Mi hanno detto – continua il ragazzo – che dovranno mettermi un perno nella gamba. Ne avrò per qualche mese, ma non vedo l’ora di tornare in sella”.

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“Fuga di gas” in una casa a Pieve di Cagna, ma era un falso allarme http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/fuga-di-gas-in-una-casa-a-pieve-di-cagna-intervengono-i-vigili-del-fuoco/40100/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/fuga-di-gas-in-una-casa-a-pieve-di-cagna-intervengono-i-vigili-del-fuoco/40100/#comments Mon, 25 Mar 2013 09:27:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=40100 [continua a leggere]]]> URBINO – Poco dopo le 10 i vigili del fuoco di Urbino sono corsi a Pieve di Cagna, perché era stata segnalata una fuga di gas da un’abitazione. Quando sono arrivati hanno verificato che era soltanto un falso allarme, dovuto alla presenza di un forte odore di gas, ma che non c’era stato alcun guasto.

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La pioggia non dà tregua. Frane a Trasanni, Gadana e Urbania http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/#comments Thu, 14 Mar 2013 18:00:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38526 URBINO – Una collina gonfia d’acqua fino a scoppiare che si trasforma in un fiume di fango. Sul suo cammino, a pochi chilometri da Trasanni, c’è una villetta con un piccolo vigneto e un capanno dove vivono tre cani da caccia. Zolle di terra grandi come frigoriferi sfondano le pareti del capanno e schiacciano i tre cani bracco. Qualche minuto prima e lo smottamento avrebbe sorpreso anche i padroni di casa.

Sono le 10.30 del mattino quando la famiglia Cesaroni, che abita al 269 di via Urbinate, si accorge che il terreno agricolo sopra la loro casa ha ceduto sotto il peso della pioggia. Sentono un rumore cupo, “come un motore appena acceso” raccontano, e si affacciano dalla finestra per vedere cosa sia successo. Vedono uno squarcio nel fianco della collina e il loro giardino coperto da metri e metri di terra. I filari di vite divelti, alcuni alberi sradicati di netto e il capanno dei cani ridotto a macerie. Un getto di acqua marrone continua a scendere con violenza sul viottolo, in direzione della strada provinciale.

Arrivano due mezzi dei Vigili del Fuoco di Urbino e gli uomini si mettono subito a scavare per salvare le bestie intrappolate. Sono momenti concitati, servono vanghe e cesoie per rompere la rete e liberare i cani. Per uno di loro non si può fare nulla, è rimasto sepolto sotto il fango. Una femmina di bracco viene trovata schiacciata contro la recinzione, ancora viva, ma le speranze che si possa salvare sono poche. Un terzo cane è più fortunato: spaventato e zoppicante, riesce a uscire dalla trappola di terra e legno con l’aiuto dei pompieri, ma è sotto shock.

La famiglia Cesaroni assiste impotente. Gli uomini di casa hanno rischiato di essere travolti anche loro. Silvano ha dato da mangiare ai cani pochi minuti prima che il capanno venisse distrutto, mentre il fratello Lucio ha tentato di far defluire l’acqua, ma si è arreso dopo essere affondato fino alle ginocchia nel terreno molle.

Il dolore della famiglia Cesaroni si mescola alla rabbia. Spiegano che già quattro anni fa c’era stato uno smottamento, arrivato fino alla strada provinciale, e che più volte avevano segnalato la gravità della situazione. Neanche un sopralluogo del Genio civile è servito a scacciare gli incubi: “La verità – spiega Chiara Cesaroni – è che mancano i soldi per il dissesto idrogeologico”. Le prime avvisaglie della frana di stamattina si erano già manifestate sabato scorso, quando piccole zolle di terreno hanno iniziato a scivolare. Per iniziare a mettere in sicurezza la collina bisogna aspettare perché continua a piovere e ogni tanto si vede un pezzo di terra staccarsi e scivolare giù.

Pochi chilometri più in là, il terreno frana tra Gadana e Pieve di Cagna. Un piccolo smottamento sulla strada vicinale di Ca’ Andreana, vicino all’omonimo agriturismo. Alberi e terra ostruiscono la strada che viene chiusa al traffico. La pioggia non dà tregua e colpisce una terza volta, a Urbania.

Due auto sono state colpite dai massi trasportati dalla frana che ha invaso la strada provinciale che collega Urbania e Fermignano. Una delle macchine è del Comune di Fermignano. Fortunatamente il terzo smottamento della giornata ha provocato solo tanta paura e qualche disagio per gli automobilisti.  Sul posto è intervenuta la polizia locale associata ed è stata ripristinata la circolazione.

“Non è il caso di allarmarsi – spiega il geologo Pierpaolo Tiberi – gran parte del terreno urbinate è argilloso e marmoso, cioè è poco consistente e riempendosi d’acqua da problemi di stabilità. Inoltre in questo periodo i campi non sono coperti da vegetazione e sono quindi più instabili. E’ anche vero che si potrebbero prevenire molte frane con una corretta prevenzione. Bisogna attenersi alle norme di regimazione, cioè scavare solchi per rallentare e convogliare le acque”.

“La corretta gestione del suolo – conclude Tiberi – e la corretta arginazione delle acque sono responsabilità del proprietario del terreno. Il comune deve provvedere a fognature e ai terreni adiacenti le strade. Comunque, per conoscere la pericolosità del proprio terreno, basta consultare il piano dell’assetto idrogeologico”.

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Frana tra Gadana e Pieve di Cagna. Interrotta via Ca’ Andreana http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-notizie-informazione/frana-tra-gadana-e-pieve-di-cagna-interrotta-via-ca-andreana/38505/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-notizie-informazione/frana-tra-gadana-e-pieve-di-cagna-interrotta-via-ca-andreana/38505/#comments Thu, 14 Mar 2013 13:32:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38505 [continua a leggere]]]> URBINO – Una frana è caduta stamattina tra Gadana e Pieve di Cagna, sulla strada vicinale di Ca’ Andreana, a poca distanza da un agriturismo. Alberi spezzati e un cumulo di terra occupano la strada, che è stata chiusa al traffico. Nessuna persona è rimasta coinvolta nello smottamento, che non ha provocato danni materiali. Ancora non si sa quando sarà riaperta la strada.

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Elezioni 24 e 25 febbraio: le sezioni, i luoghi e i telefoni di Urbino / MAPPA http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/elezioni-24-e-25-febbraio-le-sezioni-i-luoghi-e-i-recapiti-telefonici-di-urbino-mappa/35428/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/elezioni-24-e-25-febbraio-le-sezioni-i-luoghi-e-i-recapiti-telefonici-di-urbino-mappa/35428/#comments Fri, 22 Feb 2013 16:34:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35428
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Le frazioni di Urbino senza Adsl / MAPPA http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/le-frazioni-di-urbino-senza-adsl-mappa/34214/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/le-frazioni-di-urbino-senza-adsl-mappa/34214/#comments Mon, 11 Feb 2013 06:10:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34214 [continua a leggere]]]> URBINO – Circa 5.000 residenti da Torre San Tommaso a Castelcavallino, passando per Mazzaferro, ancora non possono connettersi ad Internet o comunque hanno una connessione molto lenta dovuta al fatto che la Telecom non ha interesse e convenienza ad investire in infrastrutture in luoghi poco abitati. Nonostante le rassicurazioni della Regione (“stiamo affidando i lavori dopo il bando del 2010 ed entro l’agosto di quest’anno tutto il territorio sarà coperto dalla Rete”) e l’impegno del consigliere comunale del PD di Urbino, Federico Scaramucci, per garantire a tutti la connessione ad Internet, gli abitanti delle frazioni del Montefeltro ancora aspettano. Ecco le zone in difficoltà


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Senza Rete: le frazioni di Urbino ‘condannate’ a sognare l’Adsl http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/senza-rete-le-frazioni-di-urbino-condannate-a-sognare-ladsl/33737/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/senza-rete-le-frazioni-di-urbino-condannate-a-sognare-ladsl/33737/#comments Mon, 11 Feb 2013 06:03:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33737 MAPPA LEGGI Ilvo Diamanti: "Il lavoro ha un futuro?" Mille artigiani si sono arresi alla crisi di M. Cioncoloni Imu, imposta a zero entrate di F. Morrone SFOGLIA Il Ducato in edicola]]>

URBINO – Abiti a Castelcavallino, Montesoffio, Pallino, Pieve di Cagna, Trasanni, Gadana, Torre San Tommaso, Mazzaferro? Sei ‘fuori’. Non sei ‘coperto’. E lo sai. Lo sa il signor Pellegrini – località Fornace di Mazzaferro, una delle piccolissime frazioni di Urbino – che ogni volta che deve connettersi ad internet, anche solo per inviare qualche mail, va in città, si siede sulla prima panchina libera e mette in moto il suo computer portatile. Lo sa la signora Matteucci, che abita nella stessa zona e che addirittura ha problemi con la linea telefonica. Ultimamente non può più telefonare o mandare fax. Stava con la Okcom che ora sta fallendo per un contenzioso con il gigante Telecom. Ed è moglie del titolare di un’azienda di lavorazione del ferro a gestione familiare. Fortunatamente non risentono della crisi. Ma la mancanza di ‘copertura’ – “quella famosa copertura!”, esclama – potrebbe essere fatale. Attraverso la rete Angela manda i preventivi (dato che il ‘servizio’ fax è in disuso), tiene i contatti con i clienti. In una parola: lavora. Per il momento ovvia con la pennetta usb della Vodafone, ma la connessione è davvero lenta e incerta.

Un problema vecchio

Stiamo parlando di circa 5.000 persone senza ‘rete’, fuori dal mondo, fuori da Urbino centro. “Facciamo come una volta che andavano tutti a Torino per la Fiat?”, si chiede Federico Scaramucci, consigliere comunale di Urbino che si è occupato a più riprese, ma senza esito, del problema. Quello della mancanza di infrastrutture per la diffusione della banda larga su tutto il territorio urbinate è un problema vecchio, liquidato dalla Telecom con una lettera del 30 ottobre scorso al sindaco Corbucci.“I piani di copertura del servizio Adsl sono stati definiti dando priorità alle situazioni che permettono di raccogliere il maggior numero di clienti e che nel contempo presentino minori complessità realizzative”. Detta in breve: non ci conviene spendere soldi con voi. Siete troppo pochi. Siete troppo costosi. Nessuna garanzia.

La legislazione e il Servizio universale
Però, ci sono due paroline magiche che potrebbero venire in soccorso agli urbinati: Servizio universale. C’è una Direttiva Ce di undici anni fa. E c’è il Codice delle Comunicazioni Elettroniche del 2003. La prima definisce il Servizio universale come “l’insieme minimo di servizi di qualità specifica cui tutti gli utenti finali hanno accesso a prezzo abbordabile”. Il Codice prevede tra gli obiettivi quello della “libertà di comunicazione”. In Italia c’è inoltre il Dpr n. 318/1997 che comporta un serie di obblighi a carico dell’operatore con la maggior quota di mercato (Telecom Italia), che vengono annualmente rimborsati dallo Stato al gestore privato, se ne derivano oneri iniqui per l’azienda. Tra questi c’è la fornitura di un collegamento internet con velocità di trasmissione minima di 2,4 Mb al secondo. Nelle frazioni di Urbino, siamo a 640 Kb al secondo, circa un quarto. “Viviamo una realtà molto triste” ci dice Giovanni Torrisi, insegnante di sociologia residente a Castelcavallino. “L’Adsl qui è satura; se un’altra persona volesse aggiungersi non potrebbe farlo”. Non solo segnale debole o del tutto assente, ma anche l’impossibilità di poter solo pensare di usufruire del servizio pagando.

Una questione di scelte

In ballo c’è una questione a monte. Una questione di parole. Di significato. E di scelte. Adsl, banda larga, garanzia di un buon livello di connessione, sono solo sinonimo di profitto o possono configurarsi come diritto? Ormai senza internet non si fa più nulla. Si è per l’appunto ‘fuori’dal mondo. Devono trasferirsi tutti in città? A Urbino centro? Forse il paragone con l’esodo rurale verso l’urbe torinese non è azzardato.

Le responsabilità: Telecom, Regione, Provincia

E forse qualche risposta possiamo trovarla dalle istituzioni: la Regione, la Provincia. Dalla prima ci fanno sapere che nel 2008 è stato approvato il Piano Telematico che prevede l’installazione di fibre ottiche nelle centrali Telecom già esistenti, il potenziamento delle stesse, l’ampliamento del servizio wireless su tutto il territorio regionale. Hanno avuto un finanziamento dalla Comunità Europea di 145milioni di euro. A cui sono seguiti due bandi per affidare i lavori agli operatori privati interessati e dove si prevede che la Regione si occupi di far mettere le fibre ottiche nelle centrali Telecom e la Provincia di provvedere alla copertura wireless di zone ancora prive di connettività Adsl.

Aspetta e spera…

Sin’ora la cosa certa è che sono passati cinque anni da quando alla conferenza delle autonomie qualcuno annunciava che “entro la fine del 2009 la banda larga attraverserà tutto il territorio della provincia di Pesaro-Urbino”. Intanto il signor Pellegrini, la signora Matteucci e i 5.000 residenti nei dintorni di Urbino, ancora aspettano. E nel frattempo, quando ne hanno necessità e quando possono, vanno in città per ‘connettersi’ con il mondo.

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Campi sommersi da acqua e fango. Dopo il nevone ancora danni all’agricoltura http://ifg.uniurb.it/2012/04/12/ducato-online/campi-sommersi-da-acqua-e-fango-dopo-il-nevone-ancora-danni-allagricoltura/30618/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/12/ducato-online/campi-sommersi-da-acqua-e-fango-dopo-il-nevone-ancora-danni-allagricoltura/30618/#comments Thu, 12 Apr 2012 15:36:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30618

Luigi Concordia, agricoltore di Miniera

URBINO – Dopo la neve, la pioggia. Non bastavano i danni, la stanchezza, una normalità riconquistata con fatica e lavoro, giorno dopo giorno. Nelle vacanze pasquali su Urbino è arrivata una nuova ‘calamità’. Di cui si è parlato meno, non paragonabile alla precedente, ma che ha portato con sé disagi e danni economici.

Località Miniera, frazione di Urbino. Giorni di piogge incessanti hanno invaso strade e campi e molti terreni sono franati.

Luigi abita in via Fornace. Per lui è stata “una catastrofe.  L’acqua ha allagato tutto il campo, è arrivata anche in casa, la strada si è riempita di terra. I danni ci sono: avevo piantato patate, fave, piselli. E’ andato tutto perso, tutto sotto la terra. Poi ho dovuto trasferire i polli perché il pollaio era pieno d’acqua. Per fortuna il mio cane è riuscito ad aggrapparsi e a scappare via, altrimenti l’acqua avrebbe travolto anche lui”.

Ma non è solo colpa di una natura che si ribella, la responsabilità è anche dell’uomo. “Molti solchi che nei campi servono a raccogliere l’acqua non sono stati fatti bene. In questa zona alcuni sono troppo piccoli e non tagliano il campo in orizzontale ma si rivolgono alla strada così l’acqua invece di defluire, accelera. Inoltre le piante non sono state tagliate e con le frane molti alberi sono finiti nel torrente Apsa, che ora è intasato dalla legna. Sono dieci anni che bisognerebbe pulirlo ma non viene fatto. Il letto del torrente, poi, si è ridotto moltissimo e andrebbe allargato.”

Nelle stesse condizioni anche i vicini. Ognuno ha dovuto liberare i garage: “il giorno di Pasqua è passato così, di nuovo a spalare – come racconta Nadia, che abita poco prima di Luigi – io e un ragazzo siamo stati l’intera giornata a portare via la terra con la cariola. Era pieno di fango, fino alla porta di casa. Sono ancora tutta dolorante per lo sforzo”.  E c’è chi aveva piantato le lenticchie nei terreni, ormai trascinate via dall’acqua.

Un altro problema riguarda i tubi dell’acqua. Da giorni lungo le vie di Miniera gli operai stanno lavorando con le ruspe per rimuovere il fango dalle strade e per aggiustare le tubature completamente intasate. “Nelle stradine l’acqua è uscita fuori dai tubi ostruiti formando dei fiumiciattoli su cui l’acqua continua a scorrere. Così non li avevamo mai visti”, continua Luigi.

Ora le strade sono disseminate di cartelli stradali con la scritta “frane”. A giorni, la Protezione civile di Pesaro e i tecnici del Comune effettueranno un sopralluogo per pianificare altri interventi. Anche la CIA (Confederazione italiana agricoltori) ha ricevuto segnalazioni dagli agricoltori delle frazioni Rancitella e Pieve di Cagna ma “per ora non si può parlare di calamità, ancora dobbiamo superare i problemi della neve. Certo, molti danni e molti disagi”, dice il responsabile della sezione di Urbino.

La preoccupazione continua, viste le previsioni dei prossimi giorni, che promettono pioggia, di nuovo. E a Urbino si spera ancora una volta che tutto finisca presto.

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Neve: undici famiglie ancora isolate, tra loro anche una donna incinta http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-notizie-informazione/neve-undici-famiglie-ancora-isolate-tra-loro-anche-una-donna-incinta/19406/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-notizie-informazione/neve-undici-famiglie-ancora-isolate-tra-loro-anche-una-donna-incinta/19406/#comments Sun, 05 Feb 2012 23:05:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=19406 [continua a leggere]]]> URBINO- Secondo la protezione civile, in tutto il territorio comunale, sono undici le famiglie rimaste isolate. Le persone che non riescono a muoversi dalle loro abitazioni sono nelle località di: San Marino di Canavaccio, Falco, San Marino, via del Cardellino (zona San Cipriano), strada provinciale Montefabbri, Castelboccione (zona Trasanni), Montepolo (zona Canavaccio), Inaserino (zona Gadana), via Montepallotta, Monteavorio e zona Pieve di Cagna.
Tra queste, tre famiglie in zona Canavaccio hanno segnalato la mancanza di generi alimentari e acqua. Poi una donna incinta e un malato di cuore hanno chiesto un intervento per assistenza sanitaria in località Fontespino. Queste le emergenze che la protezione civile sta monitorando e che riceveranno il primo intervento domani mattina. Inoltre il centro coordinamento ha indicato all’Enel dieci famiglie rimaste senza corrente elettrica.

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