il Ducato » primarie pd http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » primarie pd http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Primarie Marche, Marangoni (Fi): “Numeri non credibili”. Replica Morani (Pd) “Solo fuffa” http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/primarie-marche-marangoni-fi-numeri-non-credibili-replica-morani-pd-solo-fuffa/67245/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/primarie-marche-marangoni-fi-numeri-non-credibili-replica-morani-pd-solo-fuffa/67245/#comments Wed, 04 Mar 2015 17:02:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67245 LEGGI - Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida / Primarie, vince Ceriscioli]]> URBINO – Forza Italia critica la legittimità della vittoria di Luca Ceriscioli alle primarie di centrosinistra nelle Marche. Lo fa attraverso il consigliere regionale Enzo Marangoni, secondo cui i numeri dell’affluenza, circa 43mila persone, “potremmo giocarceli al lotto”. Secca la risposta di Alessia Morani, deputata del Pd: “Si tratta di una dichiarazione farneticante, è solo fuffa”.

Enzo_Marangoni

Enzo Marangoni

Il fulcro della discussione sono i dati forniti dal Pd stesso sul suo sito web: i voti di domenica 1 marzo sono stati 43.588, ma alle 19 (secondo quanto riportato anche dal Ducato) la conta aveva appena superato i 25mila. Quindi, secondo il ragionamento di Marangoni, 18.588 persone si sarebbero ‘precipitate’ a votare dalle 19 alle 22, orario di chiusura dei seggi. In pratica un terzo dei voti sarebbe stato raccolto in sole tre ore. “Questa incredibile corsa forsennata alle urne – ironizza il consigliere regionale – per recuperare lo scarso risultato dell’intera giornata, sarebbe avvenuta proprio nelle ore di cena e in una fredda serata, in certe zone della regione anche sotto la pioggia. Come possiamo credere che abbia vinto legittimamente un candidato piuttosto che un altro?”. Piccata la risposta della Morani, che difende i suoi elettori: “Voglio dire a Marangoni che i nostri volontari, e in generale i marchigiani, sono persone perbene. Certe affermazioni non gli fanno certo onore”.

La seconda accusa mossa da Marangoni riguarda il successo delle primarie sbandierato dai dem, che a suo parere sarebbero invece state “un flop”. Infatti, rispetto ai 93.716 votanti del dicembre 2013, “la cifra sulla partecipazione popolare è più che dimezzata, nonostante a questo giro si sia trattato di primarie aperte anche ai non iscritti, mentre due anni fa si trattò di primarie chiuse e non di coalizione”. Di nuovo la Morani precisa: “Non c’è niente di più falso: le primarie del Pd del 2013 erano aperte come quelle celebrate lo scorso primo marzo. Il successo di domenica è perciò evidente: hanno votato oltre 43mila democratici ai nostri seggi per scegliere il candidato del Pd al governo delle Marche.”

La deputata del Pd conclude con un ultimo affondo: “Solo quando Forza Italia smetterà di prendere ordini da un solo capo ed inizierà ad esercitare il metodo democratico nella scelta dei propri candidati, potrà parlare. Per ora è solo fuffa”.

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Regionali Marche 2015, verso una corsa a cinque. Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/#comments Tue, 03 Mar 2015 10:13:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66950 LEGGI - Primarie, vince Ceriscioli / Seggio per seggio, il voto a Urbino / Lega, Cancellieri: "Pronti a lista Tosi"]]>

Luca Ceriscioli dopo la vittoria alle Primarie
(Fonte: Facebook- Comitato per Luca Ceriscioli Presidente

URBINO – Dopo Luca Ceriscioli, consacrato domenica dalle primarie del centrosinistra, il secondo candidato alle regionali del 10 maggio sarà un esponente di Marche 2020-Area Popolare. Manca l’ufficialità, ma il prossimo ad entrare nella rosa degli aspiranti governatori potrebbe essere proprio il presidente uscente delle Marche Gian Mario Spacca.

“La nostra posizione è quella espressa sabato”, comunica il gabinetto del governatore. E cioè che si va alle regionali insieme a Nuovo Centro Destra e a Unione di Centro. L’incontro del 28 febbraio alla Fiera di Ancona ha infatti sancito l’alleanza tra il partito fondato da Spacca, Marche 2020, e l’area centrista.“Non esiste una questione del mio terzo mandato, né di ruoli personali da preservare qui o altrove – aggiunge il presidente in una nota – esiste solo un problema di coalizione e di formula di governo”. Un appunto indirizzato allo stesso Ceriscioli, che al Resto del Carlino ha affermato che Spacca sarebbe “l’avversario ideale”. Perché il voto alle primarie dimostra la voglia di “discontinuità dal governo attuale della Regione”.

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona (Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona
(Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Se Marche 2020 aspetta a dare l’annuncio ufficiale, il Pd marchigiano è certo della ricandidatura di Spacca. Non è un caso che la convention di sabato – dicono fonti interne al partito – si sia conclusa senza l’annuncio di un nome certo. L’attuale governatore avrebbe infatti preferito attendere l’esito delle elezioni per essere sicuro di non doversi scontrare con il collega di giunta Pietro Marcolini. Ora che l’assessore al Bilancio è uscito definitivamente dai giochi, i dubbi sulla partecipazione di Spacca sfumano.

Della discesa in capo del presidente uscente è convinto anche Giorgio Cancellieri, sindaco di Fermignano ed esponente della Lega Nord. Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico in quota Forza Italia, dichiara al Ducato che sul nome di Spacca potrebbero convergere le forze di centrodestra. Non la Lega, che presenterà un suo candidato. Il Movimento 5 Stelle punterà su Gianni Maggi, attivista di Ancona eletto a fine gennaio dalle Regionalie online. Insomma: sarà corsa a cinque.

Pd con Ceriscioli, se si resta uniti. Il Partito Democratico da domenica ha il suo candidato ufficiale. Ma l’ex sindaco di Pesaro ha vinto le primarie con un margine ristretto: 2800 preferenze. Ecco perché dovrà cercare di riconquistare i voti andati a Marcolini.  I due si incontreranno nei prossimi giorni per discutere la linea da seguire, e lo sconfitto delle primarie si è già detto intenzionato a collaborare.

M5S con Maggi: “Contro l’alleanza di poltrone”. Eletto dalla rete con appena 200 voti su un totale di 1.485, Gianni Maggi è l’uomo di Grillo per le Marche. Che non si stupirebbe di fronte alla candidatura del presidente in carica. “Quella tra Spacca e Area Popolare è chiaramente un’alleanza di poltrone – commenta al Ducato il candidato grillino – dopo due mandati non avrebbe potuto ripresentarsi, e allora ha pensato bene di raccogliere i vecchi esponenti dell’Udc e del partito di Alfano. Area Popolare parla di nuove idee: ma se le avevano davvero potevano averle già applicate”.

Lega Nord: “No lista Tosi”. Per le regionali non c’è ancora un candidato definitivo. “Di certo se dovesse uscir fuori il nome di Spacca – dichiara il segretario regionale Luca Ridolfo Paolini – la Lega non lo appoggerebbe. L’attuale presidente propone una lista che è un rimpasto di vecchi partiti. Salvini vuole una Lega improntata al cambiamento: in questo Ceriscioli ci sembra l’avversario adatto. Lui è il nuovo, Spacca il vecchio”. E sul possibile divorzio nazionale tra Salvini e Tosi commenta: “Non ci sarà una lista Tosi perché non ci sono due leghe”.

Forza Italia prende tempo. Gli azzurri restano alla finestra. “L’alta affluenza alle primarie significa che Urbino va a sinistra? In realtà i risultati delle comunali hanno dimostrato il contrario”, rivendica la consigliera regionale Elisabetta Foschi. Che a concorrere per le regionali potrebbe trovare suo marito. Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano, è tra i papabili che potrebbero mettere d’accordo la restante parte del centrodestra. Fra i nomi trapelati dai militanti azzurri c’è anche quello del sindaco di Piobbico Mochi. Ma resta l’incognita di un possibile accordo tra Gian Mario Spacca e il segretario regionale di Forza Italia Remigio Ceroni, che già lo scorso novembre aveva dato la sua “benedizione” a Marche 2020, di cui si era definito possibile alleato. E se il centrodestra finisse davvero per diventare l’ombra di Spacca?

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Primarie centrosinistra regione, Comi (PD): “Superati 25mila voti nelle Marche” http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-notizie-informazione/primarie-centrosinistra-regione-comi-pd-superati-25mila-voti-nelle-marche/66702/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-notizie-informazione/primarie-centrosinistra-regione-comi-pd-superati-25mila-voti-nelle-marche/66702/#comments Sun, 01 Mar 2015 19:05:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66702 [continua a leggere]]]> URBINO, 1 MAR – Alle 19 l’affluenza alle urne alle primarie del centrosinistra ha superato quota 25mila voti in tutte le Marche. Il dato è stato comunicato dal segretario regionale del PD Francesco Comi.

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Primarie regionali centrosinistra, alle 17,30 8500 votanti in provincia, 670 a Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-notizie-informazione/primarie-regionali-centrosinistra-alle-1730-circa-8500-votanti-in-provincia-pesaro-urbino-670-a-urbino/66687/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-notizie-informazione/primarie-regionali-centrosinistra-alle-1730-circa-8500-votanti-in-provincia-pesaro-urbino-670-a-urbino/66687/#comments Sun, 01 Mar 2015 18:08:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66687 [continua a leggere]]]> URBINO 1 MAR- Alle 17,30 sono circa 8500 i votanti alle primarie per scegliere il candidato di centrosinistra alle prossime regionali di maggio. Nella città di Urbino l’affluenza è di 670. Alessandro Mengarelli, organizzatore provinciale del PD ha rimarcato il buon risultato parziale sottolineando come non sia possibile paragonarlo però con altre primarie.

I tre candidati che si sfidano per la candidatura alla Regione sono Ninel Donini (Italia dei valori), Pietro Marcolini (Pd), e Luca Ceriscioli (Pd).

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Primarie regionali del centrosinistra, ecco come e dove si vota http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-online/domenica-le-primarie-del-centrosinistra-per-le-regionali-ecco-come-si-vota/66008/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/01/ducato-online/domenica-le-primarie-del-centrosinistra-per-le-regionali-ecco-come-si-vota/66008/#comments Sun, 01 Mar 2015 05:22:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66008 LE INTERVISTE - NINEL DONINI | LUCA CERISCIOLI | PIETRO MARCOLINI LEGGI - Le posizioni del centrosinistra urbinate]]> Primarie pd regioneURBINO – Al via le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato presidente per le prossime elezioni regionali. Sono dieci i seggi aperti a Urbino e uno a Fermignano. I tre sfidanti sono l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli (Pd), l’assessore regionale del Pd con delega al bilancio e alla cultura Pietro Marcolini e Ninel Donini, responsabile organizzativa dell’Italia dei Valori per le Marche.

AFFLUENZA E RISULTATI IN DIRETTA

I seggi resteranno aperti fino alle 22. Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 16 anni e anche i cittadini stranieri. Per poter votare, i minori di 18 anni e gli stranieri devono essersi preregistrati online o nelle sedi dell’Unità territoriale di assistenza primaria (Utap) entro venerdì 27 febbraio.

I votanti dovranno presentarsi al seggio muniti di carta d’identità, tessera elettorale e due euro di contributo per le spese organizzative. Per esprimere la propria preferenza basterà barrare sulla scheda elettorale il nome del candidato che si vuole sostenere.

I seggi – Questo l’elenco dei seggi che saranno aperti nei comuni di Urbino e Fermignano:

URBINO

Urbino Centro: Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 1 (sezioni 1, 2, 3, 4, 14)

Piansevero: locale privato, Piazzale Elisabetta Gonzaga (sezioni 5, 6, 7, 8)

Canavaccio: sala comunale, Strada statale 73 bis (sezione 16)

Ca’ Mazzasette: casa Ca’ Chiapino, Via I novembre 1943 (sezione 9)

Trasanni: locali K2 (sezioni 12, 15)

Pieve di Cagna: centro di aggregazione (sezione 19)

Gadana e Cavallino: circolo Pd, Via Valdazzo (sezioni 10, 13)

Montesoffio: circolo Arci (sezione 18)

Mazzaferro: palestra Palaferro, viale Achille Grandi (sezione 17)

Pallino: ex scuola elementare (sezione 11)

FERMIGNANO

Fermignano: sala Monteverdi, via Martiri della libertà (tutte le sezioni)

I candidati – Sono tre i candidati per queste primarie di coalizione. Due di loro provengono dal Partito democratico, uno dall’Italia dei Valori (Idv). Ecco chi sono.

Pietro Marcolini. Nato a Macerata il 9 marzo 1952, è attualmente assessore regionale per il Pd con deleghe a bilancio, credito, provveditorato ed economato, finanze e federalismo fiscale, demanio e patrimonio, beni e attività culturali. Assessore anche nella precedente giunta regionale (con deleghe a bilancio, credito, patrimonio e trasporti), è un politico di lungo corso e ha alle spalle esperienze come consigliere comunale a Macerata, consigliere regionale, direttore del Dipartimento dei sistemi produttivi, direttore del Dipartimento della programmazione, bilancio ed organizzazione e presidente del comitato di direzione della regione Marche. Laureato in Scienze politiche, Marcolini insegna economia politica ed economia sanitaria all’Università di Urbino.

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Luca Ceriscioli. Nato a Pesaro il 15 marzo 1966, è stato sindaco di Pesaro per il Pd dal 2004 al 2014. Proprio nella città costiera ha cominciato la sua attività politica ricevendo l’incarico di segretario comunale dei Democratici di sinistra. Dopo essere diventato presidente di circoscrizione è stato nominato assessore ai lavori pubblici di Pesaro. Nel corso dei due mandati come sindaco è stato anche presidente di alcuni enti culturali, tra cui il Rossini opera festival e PesaroStudi. Laureato in matematica, Ceriscioli ha insegnato in diversi istituti superiori tra il 1991 e il 2000 ed è ora titolare di una cattedra all’Istituto tecnico di Urbino.

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Ninel Donini. Nata il 3 luglio 1947 a Cagli, la candidata proposta dall’Idv è quella con la maggior esperienza politica alle spalle tra i tre contendenti. Consigliere per la provincia di Pesaro e Urbino tra il 1975 e 1990 (con una breve esperienza di due anni come assessore alla sanità), tra il 1995 e il 2000 è stata anche componente del Consiglio regionale e capogruppo per i Democratici di sinistra. Nel 2014 l’Italia dei valori l’ha candidata alle elezioni europee per le Marche ed è attualmente responsabile del settore organizzazione nel partito regionale. Piscologa, Ninel Donini è stata insegnante di lettere.

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Comunali 2014, il Pd deve ancora sciogliere il nodo Londei. Muci e Fedrigucci: “Siamo fiduciosi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/#comments Mon, 24 Mar 2014 17:37:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60122 Giorgio Londei e Maria Clara Muci

Giorgio Londei e Maria Clara Muci

URBINO – Manca circa un mese alla data in cui partiti e coalizioni dovranno presentare le loro liste per le elezioni amministrative del 2014 (si vota il 25 maggio), ma nel Pd urbinate c’è ancora l’incognita Londei. Dopo la vittoria alle primarie del Partito Democratico di Maria Clara Muci, che con il 53 per cento dei voti ha sconfitto l’ex sindaco, le intenzioni del secondo classificato appaiono ancora incerte. Londei appoggerà la candidata sindaco Muci oppure creerà una lista autonoma a sostegno del Pd?

Londei ha fatto sapere che la sua decisione è “congelata” fino al 2 aprile, mentre gli altri membri del Pd ostentano ottimismo e cercano di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Credo che Londei sia predisposto a entrare nelle nelle nostre liste – minimizza il segretario del Pd di Urbino Gianfranco Fedrigucci – e che abbia preso tempo a causa dei malumori nel suo comitato. La mia linea – continua Fedrigucci – è che i partecipanti alle primarie appoggino tutti la lista e il candidato del Pd, che si trovi un punto d’incontro tenendo conto degli stati d’animo post-primarie e delle rappresentanze”.

La vincitrice delle primarie Maria Clara Muci non la pensa diversamente e ribadisce l’impegno preso prima delle consultazioni: “Eravamo tutti d’accordo sull’importanza di sostenere il vincitore e di non creare liste civiche autonome – spiega la Muci – è scritto nel nostro regolamento ed ha un forte valore deontologico e morale”. La scorsa settimana l’ex assessore al Bilancio ha anche incontrato Londei: “Abbiamo detto che lavoreremo insieme per vincere le elezioni, anche se poi leggo sui giornali che lui pensa ancora alle liste”.

Anche il segretario regionale Francesco Comi avrebbe assicurato alla Muci l’appoggio di tutto il partito. “Quando ci siamo incontrati la scorsa settimana – ricorda la candidata sindaco dem – il segretario mi ha detto che l’ampia partecipazione della popolazione alle primarie urbinati ha dimostrato la presenza di un partito forte e ben radicato, in cui nessuno farà mancare il suo contributo”.

A Urbino, come in molti altri comuni italiani, la data delle elezioni amministrative è stata recentemente fissata il 25 maggio, giorno in cui si voterà anche per le europee. L’eventuale ballottaggio per l’elezione dei sindaci è invece previsto per domenica 8 giugno. Tutti i partiti e le coalizioni che vogliono partecipare alle amministrative dovranno presentare le loro liste dalle 8 del 30mo giorno alle 12 del 29mo giorno prima della data del voto.

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Muci apre al ticket con Sestili, ma avvisa Londei: “Non cerco il suo sostegno a tutti i costi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/muci-apre-al-ticket-con-sestili-ma-avvisa-londei-non-cerco-il-suo-sostegno-a-tutti-i-costi/59411/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/muci-apre-al-ticket-con-sestili-ma-avvisa-londei-non-cerco-il-suo-sostegno-a-tutti-i-costi/59411/#comments Tue, 18 Mar 2014 16:13:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59411 GUARDA I risultati LEGGI Affluenza record e i voti di Gadana: così ha vinto la Muci ]]> Maria clara Muci

Maria Clara Muci, candidato sindaco del Pd

URBINO – Per Maria Clara Muci, dopo la vittoria al ballottaggio, è già ora di pensare alle alleanze. I prossimi passi del candidato sindaco Pd dovranno considerare sia il fronte esterno al partito con Sel e Socialisti in attesa di proposte, sia il fronte interno con la spinta autonomista di Giorgio Londei e l’affinità sviluppata con i candidati sconfitti al primo turno, Piero Sestili e Federico Scaramucci.

In particolare con Sestili si è creato un rapporto di forte intesa che apre ipotesi sulla futura giunta comunale: “Con Piero – dice la Muci – possiamo portare avanti un’azione politica a 360°, ci completiamo e non escludo con lui un ticket in questa campagna elettorale: tra di noi – aggiunge – c’è una forte empatia personale e politica”.

Il risultato del ballottaggio non è andato del tutto giù a Giorgio Londei che ha confermato sostegno alla vincitrice, ma con una lista autonoma: “Abbiamo portato quasi 2000 persone al voto sulle idee di Urbino Capoluogo – dice Londei – tutti voti raccolti in modo trasparente e senza sostegni esterni, sugli altri candidati non so”. Al primo turno delle primarie democratiche era stato lo stesso Londei a finire nel mirino delle polemiche sui voti da parte di elettori ed esponenti di centrodestra. Ora lo scenario è cambiato: “Due settimane fa – insiste Londei – i nostri avversari pensavano che io fossi il candidato più facile da battere, ora è chiaro che la situazione si è invertita”. Circa mille voti in più tra il primo e il secondo turno sono stati un balzo numericamente importante per Maria Clara Muci che difende il suo risultato:  “I nostri voti – dice – sono quelli della gente che in una bella giornata di sole ha deciso di dare fiducia al mio programma e alla mia persona”.

Giorgio Londei va comunque avanti per la sua strada: “Sabato riuniremo il comitato, che può contare su circa 300 persone: stileremo l’elenco dei candidati che sottoscriveranno il nostro programma”. L’annuncio non fa piacere a Maria Clara Muci che si dice “amareggiata, anche se – aggiunge – non so se il loro progetto andrà in porto: se vuol essere un soggetto innovativo lo accetterò, ma se sarà il contenitore di chi non ha trovato spazio altrove, allora sono pronta anche a mettere in discussione il loro appoggio”.

Il mal di pancia tra i democratici durerà almeno fino a giovedì, quando si riunirà la direzione del partito: “Certe decisioni dovrebbero essere discusse tra noi, visto che Londei è iscritto al Pd – chiarisce la Muci – quando ci riuniremo chiederò a tutti unità, ma non a tutti i costi o con la trattativa sulle poltrone”.

E di unità e coesione parla anche Federico Scaramucci, sconfitto al primo turno delle primarie. “Dobbiamo cercare di riunire il Partito Democratico e tutte le forze di centrosinistra – spiega Scaramucci – il rischio è una dispersione di voti, dovuto anche al proliferare delle liste civiche. La Muci dovrà essere brava a confezionare un’offerta politica vincente e innovativa”. Dopo l’eliminazione nella corsa a sindaco, Scaramucci aveva confermato la propria lealtà a chiunque fosse stato il trionfatore delle primarie. “Non concentriamoci sulla spartizione degli assessorati tra le varie correnti del partito. Guardiamo agli aspetti imprenscindibili del nostro programma: turismo, giovani, ambiente, i rapporti con l’Europa. E lavoriamo per un ricambio generazionale della politica: un consiglio comunale con facce nuove e un partito formato da under 40“.

Sinistra ecologia e libertà intanto attende una convocazione da parte della Muci per discutere di un possibile accordo. “La vittoria di Maricla crea le condizioni per un’alleanza con il Partito Democratico – dichiara Giovanni Torrisi di Sel -.  Se avesse vinto Giorgio Londei il dialogo con il Pd sarebbe stato impossibile. Il programma della candidata sindaco tiene conto di quelle politiche sociali, abitative e dell’immigrazione che stanno a cuore al nostro partito”. Sel non ha dato indicazioni di voto per le primarie del Pd ma l’impressione è che molti elettori di Sinistra Ecologia e Libertà abbiano trovato punti in comune con la proposta politica della Muci: “Siamo contenti che abbia trionfato una donna: è il segnale di una svolta positiva”, conclude Torrisi.

Nella coalizione di centro sinistra, confluiranno anche i socialisti. “Continueremo a lavorare per un’alleanza con il Pd. Adesso la Muci è il candidato del suo partito, ma deve diventare il candidato di tutta la coalizione”, spiega Sandro Ambrogiani, segretario del Partito Socialista di Urbino. Sicuramente la Muci non potrà contare sul sostegno dell’Udc. La conferma arriva dalle parole di Francesco Fedeli, portavoce del partito di centro: “Sosterremo Maurizio Gambini e faremo parte della coalizione di centrodestra“.

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Comunali 2014, Sgarbi: “Muci? Non so chi sia. Mi candido ma niente simboli di partito” http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/comunali-2014-sgarbi-muci-non-so-chi-sia-mi-candido-ma-niente-simboli-di-partito/59494/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/comunali-2014-sgarbi-muci-non-so-chi-sia-mi-candido-ma-niente-simboli-di-partito/59494/#comments Mon, 17 Mar 2014 17:57:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59494 vittorio sgarbiURBINO – Nel giorno dopo il ballottaggio del Pd cominciano a disegnarsi le alleanze e anche per i Verdi, che hanno deciso di puntare su Vittorio Sgarbi, si apre un nuovo scenario: la possibile alleanza con la lista civica “Adesso governiamoci” (appoggiata da Forza Italia e Ncd) di Maurizio Gambini. “Non è una lista di centrodestra – prova a specificare Sgarbi – Gambini viene dai Democratici di sinistra e ha fatto una lista civica. Per quello che mi riguarda, ho detto che qualunque alleanza con lui la faccio senza i simboli del centrodestra. Io non sono né verde, né di centrodestra, né di centrosinistra. Io sono Sgarbi, quindi chi vuole stare con me, sta con me. Io non mi alleo con nessuno”.

Com’è nato il progetto con Maurizio Gambini?

Lui è venuto a tutte le manifestazioni che ho fatto (io alle sue non sono mai andato) ed è da almeno quattro settimane che si parla di fare un’alleanza. L’unica condizione che ho posto è che non ci siano sigle di partito. Il Pd va per conto suo, ma non ci sono nemmeno Forza Italia o altre formule grottesche di movimenti che si definiscono di centrodestra. Quindi se è una lista civica l’elettore voterà per chi gli pare, ma non voterà per FI o altro. I Verdi sono in questo caso una lista di partito (che per altro a livello nazionale non esiste più) che ha un significato di ordine culturale e ambientale e che volendo si potrebbe chiamare anche “Articolo 9” come io dico da tempo, le categorie a me non interessano.

Quali sono le personalità che confluiranno in questa alleanza?

Questo bisogna chiederlo a loro. Per quanto riguarda me, i miei alleati si chiamano Petrini, Farinetti, Paolucci, Oliviero Toscani. Urbino è un nome nel mondo, il mondo conosce Urbino e magari qualcuno conosce il mio nome, ma di certo non conoscono i nomi dei candidati del centrosinistra, non sono niente. Io non sono interessato a fare una lista per un piccolo paesino delle Marche, evidentemente parlo di una dimensione diversa.

Lei dice di correre per vincere, mentre Gambini chiede le primarie per scegliere il candidato sindaco. Cosa ne pensa?

Non lo so, mi sembra che le primarie siano una cosa tipica della sinistra, infatti Gambini è di sinistra non è di centrodestra.

Si tirerebbe indietro in caso di primarie?

Non lo so, ne devo discutere con Gambini.

Gambini non vuole rinunciare a priori alla sua candidatura, in tal caso lei cosa farà?

Rinuncerà a posteriori, invece che a priori.

E se non rinunciasse?

Rinuncerò io. Se Gambini vuole fare il sindaco di Urbino lo faccia lui, io spero di non fare niente, farò il sindaco di Montefiore Conca.

Senza di lei i verdi entrerebbero in coalizione con lui?

Se non ci sono io i Verdi non entrano in coalizione con lui di sicuro.

Sceglierebbe di mantenere la lista con i Verdi e correre da solo?

Se può essere utile ai Verdi, posso fare una lista senza essere candidato a sindaco sostenendo loro. Una “lista Sgarbi” che appoggi i Verdi, questo lo posso fare. Si può arrivare anche alla conclusione di candidare Tempesta e fare una “lista Sgarbi” che lo sostenga. Il progetto dei Verdi nasce nel 2010 con il vicesindaco. Lui voleva che io mi candidassi alle primarie del Pd. Ma non mi hanno voluto perché il Pd è un partito fascista.

Sta valutando di candidarsi ad Asolo (provincia di Treviso, n.d.r.)?

No. Sono loro che valutano me, io non valuto niente. Vado a presentare il mio libro il 19 e vedrò cosa mi chiedono, che per altro è quello che mi hanno chiesto anche altre città come Pachino, Rosolini e Chianciano. Asolo è una delle città più belle d’Italia ed è la più importante insieme a Urbino tra quelle che meritano di essere indicate come luoghi dell’umanità, è un sito Unesco, per questo Asolo ha un’identità che merita attenzione.

Quando sceglierà in quale Comune correre?

Io non corro da nessuna parte, in realtà non ho molto interesse a fare il sindaco, potrei fare il Duca di Urbino, ma non il sindaco (ride, n.d.r.). Può anche darsi che mi candidi a Firenze alla fine. Comunque mi sembra ci sia ancora un po’ di tempo e sceglierò a seconda delle condizioni.

Al ballottaggio delle primarie Pd, ha vinto Muci. Urbino avrà il suo primo sindaco donna?

Escludo che possa vincere.

Le dispiace che non abbia vinto Londei?

Io non so neanche chi sia Londei. È stato il mio successore all’Accademia, gli ho parlato due volte, non me lo ricordo neanche. Non me ne frega niente di Londei.

E di Muci?

Non l’ho mai sentita nominare. La prima volta che ho sentito il suo nome è stato quando ho fatto le mie auto-primarie, ho visto che c’era una candidata donna e che si chiamava Muci. Mi pare abbastanza significativo che sia candidata a Urbino una persona di cui non si ha notizia. Sarà bravissima a livello locale, ma io che sono un uomo abbastanza curioso non sapevo che esistesse. Se poi Urbino deve avere un sindaco totalmente sconosciuto è un buon modo per nascondersi. Potrebbe anche chiamarsi Orbino d’ora in poi.

Pare che i verdi siano andati a votare per Muci. Qual è la loro strategia?

Della strategia complicata dei Verdi a Urbino non so niente. Da quando è stato sconfessato Tempesta credo che loro siano in una tempesta di diverse posizioni per cui possono anche fare operazioni strategiche a cui non sono interessato. Io voglio essere votato in quanto sono Sgarbi del resto non m’importa nulla. È chiaro che ho affinità da sempre con i verdi, ho fatto molte battaglie per difendere il paesaggio. Tutto quello che ho fatto è nello spirito originario dei Verdi. Se poi loro vogliono allearsi con Ingroia o con altri a me non interessa, non mi occupo delle questioni di partito. Il principio dei Verdi, che è al di sopra delle parti politiche, è quello di difendere le bellezze dell’Italia. Se fosse per me eviterei di candidarmi da qualunque parte, è troppo una bega di cortile, non mi interessa, mi annoia, però se dobbiamo fare una cosa che abbia un significato simbolico per l’Italia, sia Urbino, sia battere il Pd fascista, sia difendere la bellezza, queste cose richiedono il sacrificio di mettersi in mezzo a tutta questa roba. L’importante è non essere etichettato con le sigle dei partiti tradizionali.

 

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Affluenza record e plebiscito a Gadana: così Muci ha vinto le primarie Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/#comments Mon, 17 Mar 2014 11:52:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59047 Vince la Muci, sarà lei la candidata sindaco del Pd ]]> primarie pd spoglioURBINO – Una vittoria “in casa” per Maria Clara Muci. A fare la differenza nel ballottaggio con Giorgio Londei è stata proprio la pioggia di preferenze che l’assessore al bilancio ha ricevuto nel seggio di Gadana e Cavallino, dove la Muci ha la residenza. Lì  lo scarto di voti nei confronti dell’avversario è stato enorme: 454 per la Muci, 139 per Londei.

Più di 300 voti di differenza che hanno permesso all’assessore di vincere il ballottaggio pur arrivando prima in soltanto quattro dei dieci sportelli elettorali. Londei, rispetto al primo turno, ha perso il primato in due seggi. A Mazzaferro, dove due settimane fa aveva ottenuto il 38,37% dei voti, l’ex senatore ha raccolto 27 voti in meno della Muci. Destino simile anche nel seggio di Piansevero, dove Londei, che aveva ottenuto la percentuale più alta di voti durante il primo turno, ha raccolto quasi 100 preferenze in meno della rivale.

Merito anche dell’alleanza con Piero Sestili. Il candidato Pd, sconfitto durante il primo turno, aveva lasciato intuire il proprio appoggio a Maria Clara Muci. L’accordo, pur privo di una conferma ufficiale, sembra aver funzionato proprio a Mazzaferro e Piansevero, dove Sestili aveva raccolto il 17% e il 20 % dei voti, e dove è probabile che una gran parte dei suoi sostenitori abbia accordato la propria preferenza alla Muci.

Gadana e Ca’ Mazzasette, gli altri due seggi dove la candidata sindaco del Partito Democratico ha vinto il ballottaggio, erano già stati individuati come le due fortezze da cui far partire la corsa a sindaco. Quindici giorni fa la Muci aveva infatti già ottenuto la maggioranza nelle due frazioni urbinati. Il trionfo più netto di Giorgio Londei invece nel seggio di Pieve di Cagna. Là l’ex senatore ha infatti ottenuto il 62,65 % dei voti, superando la Muci di oltre cinquanta preferenze.

In termini percentuali, lo scarto più esiguo si è verificato a Trasanni, dove Londei ha ottenuto il 51 %, staccando di soltanto cinque punti percentuali l’avversario. Anche nel seggio di Urbino centro la vittoria è stata di misura. Londei si aspettava di ottenere una grande maggioranza all’interno delle mura e invece il distacco è stato di soli 13 punti percentuali.

Ma il dato più significativo riguarda l’affluenza alle urne. In controtendenza con tutte le votazioni a doppio turno, un numero maggiore di elettori si è recato ai seggi, rispetto a quindici giorni fa. Allora erano stati 3726, contro i 4001 votanti registrati ieri durante il ballottaggio. Un aumento dell’affluenza del 7 % che ha stupito anche lo stesso Partito Democratico: “Un dato difficile da spiegare – commenta il segretario del Pd di Urbino, Gianfranco Fedrigucci –  probabilmente legato alla possibilità di poter votare al ballottaggio, pur non avendo partecipato al primo turno. È probabile che alcuni elettori abbiano deciso di andare a votare solo ieri, quando si stava consumando il momento decisivo delle primarie”.

“La grande partecipazione alle primarie è un segnale di speranza e dimostra interesse dei cittadini verso la buona politica – è il commento del segretario provinciale del Pd, Giovanni Gostoli – stiamo rinnovando i metodi di vivere e fare politica per cambiare le cose”.

Ma tra gli oltre quattromila urbinati che ieri si sono presentati alle urne, potrebbero esserci anche elettori di centrodestra: “I candidati del Partito Democratico hanno cercato di attrarre anche chi non vota di solito a sinistra – spiega Maurizio Gambini, candidato sindaco di Forza Italia e Nuovo Centrodestra – c’è chi è andato a votare non per appartenenza politica ma per amicizia personali o conoscenza di uno dei due candidati”.


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Muci: “Il Pd deve essere il partito della brava gente” http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/muci-il-pd-deve-essere-il-partito-della-brava-gente/59339/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/muci-il-pd-deve-essere-il-partito-della-brava-gente/59339/#comments Sun, 16 Mar 2014 21:35:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59339 [continua a leggere]]]> URBINO – “Non è stato facile ma sono chiaramente soddisfatta. Ringrazio chi mi ha votato e le tante persone che mi hanno aiutato, sia il mio comitato sia quello di Piero Sestili. La vittoria è della bella e brava gente di Urbino”. Sono le parole di Maria Clara Muci, vincitrice delle primarie del Pd e prossima candidata sindaco della città ducale per il Partito democratico: “Il Pd deve dimostrare di non essere quello delle poltrone, ma della brava gente. Adesso dobbiamo pensare alle alleanze”.

Muci festeggia nella sua roccaforte di Cavallino, dove è stata votata dal 76% degli elettori. Presente ai festeggiamenti anche il terzo classificato al primo turno delle primarie, Piero Sestili. E a chi le chiede un commento sul ballottaggio Muci risponde: “Gli faccio i complimenti , è stata davvero una bella sfida! Va ringraziato per l’impegno che ci ha messo”.

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