il Ducato » protesta http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » protesta http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it I forconi di Urbino: “Qui regna l’omertà, come al Sud” http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/i-forconi-di-urbino-qui-regna-lomerta-come-al-sud/53752/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/10/ducato-online/i-forconi-di-urbino-qui-regna-lomerta-come-al-sud/53752/#comments Tue, 10 Dec 2013 12:34:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53752 LEGGI - La protesta dei forconi]]> Forconi 2URBINO – Non si è interrotta neanche stanotte la protesta del movimento dei Forconi urbinati, ancora in Piazza della Repubblica “contro la casta ladrona”. Due di loro hanno dormito qui, in un camion, e continuano a manifestare il loro dissenso nei confronti della politica, esponendo altri striscioni. Questa mattina le accuse sono rivolte in particolare alle istituzioni locali.

“Non c’è stata nessuna risposta da parte delle autorità e dei politici – denuncia Marco Dini, portavoce del movimento che qui raccoglie soprattutto commercianti e artigiani – nessuno dei nostri amministratori si è preoccupato della chiusura recente di oltre 30 attività commerciali, come la pizzeria l’Aquilone e l’ottico in via Raffaello. Hanno paura che a livello politico ci siano ripercussioni come all’epoca feudale dove imperava il silenzio omertoso. Per questo Urbino è già Sud”.

Dopo le agitazioni  che hanno interessato molte città italiane, anche il gruppo dei Forconi di Urbino si sta organizzando per la grande manifestazione nazionale prevista a Roma nei prossimi giorni. “Decidendo di protestare anziché di lavorare in questi giorni stiamo perdendo una media di 30/35 euro l’ora” conclude Dini.

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I Forconi pacifici in piazza a Urbino contro la Casta / VIDEO http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-online/i-forconi-pacifici-in-piazza-a-urbino-contro-la-casta-video/53576/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-online/i-forconi-pacifici-in-piazza-a-urbino-contro-la-casta-video/53576/#comments Mon, 09 Dec 2013 16:02:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53576 Forconi 2URBINO – Nessun blocco del traffico e nessun disordine oggi durante la protesta dei forconi a Piazza della Repubblica. Anche perché si trattava di appena una decina di commercianti e artigiani. Sotto gli striscioni contro la classe dirigente appesi sul colonnato i manifestanti hanno assicurato che tutto si sarebbe svolto in modo pacifico e che nessun appartenente alla classe degli autotrasportatori ha aderito alla manifestazione urbinate. E così è stato.

“Siamo un gruppo di cittadini che scendono in piazza come a Kiev – dice Giovanni, uno dei volontari che distribuisce volantini, facendo riferimento alle proteste antigovernative che si stanno svolgendo in Ucraina – tra di noi non ci sono sigle politiche, siamo dei commercianti e artigiani strozzati da un fisco iniquo”. I manifestanti seppur ammettendo di non avere delle risposte ai problemi che pongono, sono tutti concordi con il fatto che servano persone diverse alla guida del Paese. Nel mirino anche l’Europa “che prende ordini” dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e che secondo loro impone al nostro governo scelte che non servono ai cittadini, ma solo ai gruppi di pressione e alle banche.

Sempre Giovanni sostiene che l’Italia sia il Paese in Europa che ha sofferto di più dalla crisi e che a livello locale sia un disastro: i commercianti faticano a tenere i negozi aperti e l’esclusione dalla corsa a capitale europea della cultura è stata una battuta d’arresto importante per l’economia. Secondo i manifestanti “Tutto il comune deve dimettersi: la città sta in piedi a livello economico e culturale grazie agli studenti, se non fosse per loro la nostra città sarebbe morta”.

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Mercoledì a Urbino oltre 15 negozi serrati per protesta http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/mercoledi-a-urbino-oltre-15-negozi-serrati-per-protesta/51812/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/mercoledi-a-urbino-oltre-15-negozi-serrati-per-protesta/51812/#comments Mon, 25 Nov 2013 14:30:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51812 serrata_nazionaleURBINO – Braccia incrociate il 27 novembre per piccoli imprenditori, commercianti e titolari di partite iva. Quattro ore di stop delle attività per mandare un messaggio al mondo della politica. “Siamo il bancomat di questo paese, se ci fermiano noi non ce ne sarà più per nessuno” si legge sul sito Imprese che Resistono, piattaforma lanciata dal Movimento di imprese costituite in comitato e promotore dell’iniziativa di protesta. E ancora: “Se il basta non lo sentono è ora che lo vedano e ci comincino a fare i conti”.

I volantini della mobilitazione si trovano facilmente anche nei negozi di Urbino e sono il segno di riconoscimento di chi mercoledì si unirà alla protesta generale. Nella città ducale il ritrovo per chi abbasserà le serrande dei negozi sarà in Piazza della Repubblica, dalle 9 alle 12. “Solo nella strada che va dal Duomo a via Veneto – ha dichiarato Luca Albergati, uno dei referenti per il comune di Urbino – hanno aderito una quindicina di esercenti. In generale tutti quelli che espongono la locandina della mobilitazione sono quelli che scenderanno in piazza”.

Altro referente locale è Stefano Scoglio che si è detto soddisfatto della reazione dei negozi urbinati: “Abbiamo ricevuto risposte molto positive e molta solidarietà, ma questo è il primo passo. Tireremo le somme dopo mercoledì, anche nella prospettiva della manifestazione, molto più grande e aperta a tutti i cittadini, del 9 dicembre“.

Sulla pagina Facebook dell’organizzazione si possono contare più di cinquemila adesioni a livello nazionale all’evento, creato appositamente per fare una conta approssimativa della condivisione delle ragioni della protesta.

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Diritto allo studio: contestazione degli studenti a porta Valbona http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-gli-studenti-contestano-a-porta-valbona/33769/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-gli-studenti-contestano-a-porta-valbona/33769/#comments Thu, 07 Feb 2013 09:50:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33769 [continua a leggere]]]> URBINO – Questa mattina l’associazione universitaria Agorà ha istituito un presidio a Porta Val Bona. Con degli striscioni, gli studenti hanno ribadito il loro no alle norme previste dal nuovo decreto sul diritto allo studio, che si sta discutendo oggi alla conferenza Stato-Regioni.

Ieri sera anche il rettore dell’Università di Urbino Stefano Pivato ha voluto dire la sua “il decreto in oggetto, se approvato, costituirà l’ennesimo duro colpo inferto alla vita universitaria del nostro paese. La riduzione del numero delle borse a favore degli studenti rischia di collassare ulteriormente l’Università. Esprimo per questo il mio più totale dissenso e auspico che nelle sedi deputate il decreto venga ritirato”.

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I ‘Forconi’ nelle Marche, Morsello: Politica corrotta http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-online/i-forconi-contagiano-le-marche-il-leader-politica-corrotta/16775/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-online/i-forconi-contagiano-le-marche-il-leader-politica-corrotta/16775/#comments Tue, 24 Jan 2012 11:39:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16775

Martino Morsello, uno dei rappresentanti nazionali Movimento dei Forconi. Fonte: L'indipendenza.com

Le proteste del Movimento dei forconi stanno paralizzando in queste ore tangenziali e autostrade di tutto il paese. Da Torino a Bari sono numerosi i blocchi organizzati dagli autotrasportatori che aderiscono all’iniziativa. Sulla scia del focolaio scoppiato in Sicilia anche nelle Marche è nato un gruppo regionale che ieri ha manifestato bloccando i caselli di Ancona Sud, San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche. Finora in regione hanno aderito in massa autotrasportatori e pescatori, mentre sono circa 50 gli agricoltori che si sono uniti alla protesta. Protestano contro l’aumento del prezzo del gasolio, dei pedaggi autostradali, dell’Irpef e contro l’introduzione dell’Ici per capannoni e terreni agricoli.

Martino Morsello è uno dei referenti principali e non rinnega i manifestanti che nelle altre regioni si richiamano alle proteste siciliane: “Il forcone è di tutti, è un simbolo di libertà”. Secondo il leader, il Movimento non ha però natura politica: “Nasce per difendere le aziende e le famiglie, per rilanciare l’agricoltura”. Perché, secondo lui “è necessario parificare le tariffe alle altre nazioni europee e rendere competitivi i nostri prodotti”.

Ascolta l’intervista: Le richieste dei Forconi e il legame con il movimento marchigiano

Morsello difende i Forconi dalle accuse di infiltrazioni mafiose, attaccando duramente non solo i politici siciliani e nazionali , ma anche il sindacato Coldiretti e Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia . Negli scorsi giorni era stato infatti il leader degli industriali isolani a denunciare la presenza di Cosa Nostra tra i blocchi dei manifestanti. Sulle accuse riguardanti la forte influenza di Forza Nuova all’interno del movimento, Morsello prova a respingere ogni apparentamento. Sembra però apprezzare il partito neofascista, dove milita la figlia Antonella: “Gli altri partiti hanno fallito”, afferma, cercando di spiegare la sua partecipazione al II Congresso del partito di Roberto Fiore. “Io però sono sempre stato e morirò socialista. E comunque ho partecipato anche al congresso di Idv, perché poteva essere il movimento per cambiare l’Italia”, si difende.

Ascolta l’audio: Le accuse di infiltrazioni mafiose e neofasciste

Le agitazioni intanto continuano in tutta Italia, anche se Morsello considera prioritario continuare la protesta in Sicilia: “Lombardo e l’Ars ci stanno rovinando. Noi non vogliamo mettere in ginocchio l’isola, ma saranno i siciliani a decidere come continuare la protesta”, conclude.

Ascolta l’audio: Le proteste in Sicilia

Morsello sembra però essere rimasto isolato in seguito a una spaccatura tra i maggiori esponenti dei Forconi. A prevalere è stata infatti la linea di Mariano Ferro (ex del Movimento per le autonomie del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo) e di Giuseppe Scarlata, che hanno deciso di attendere l’incontro di mercoledì tra lo stesso Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti. Al contrario di Morsello, Ferro e Scarlata si sono dissociati negli scorsi giorni dai movimenti nati lungo tutta la penisola: i due esponenti hanno precisato come “il vero movimento dei forconi siciliani a livello nazionale è legato solo al movimento pastori sardi”.

Aggiornamento del 25 gennaio ore 9.00

Giuseppe Scarlata e Mariano Ferro hanno espulso Martino Morsello dal Movimento. L’accusa è quella di aver strumentalizzato la protesta a favore dei neofascisti di Forza Nuova. Morsello è anche criticato per essersi fatto portavoce “di argomentazioni che mai aveva discusso con gli altri componenti del movimento”. Il profilo su Fb dei Forconi (con oltre 55 mila “likes” ) fa però ancora riferimento al leader espulso. Per questo Scarlata e Ferro (nuovi portavoce) hanno creato un nuovo profilo ufficiale.

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Gli studenti all’Ersu: “Internazionale troppo caro. E ridateci l’aula studio” http://ifg.uniurb.it/2012/01/19/ducato-online/gli-studenti-allersu-internazionale-troppo-caro-e-ridateci-laula-studio/16425/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/19/ducato-online/gli-studenti-allersu-internazionale-troppo-caro-e-ridateci-laula-studio/16425/#comments Thu, 19 Jan 2012 10:48:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16425 URBINO – Molti studenti e cittadini la chiamano ormai la “Casa Albergo”. Una volta il Collegio Internazionale (ex Casa dello Studente) ospitava gli studenti beneficiari di borsa di studio, oggi è diventato una specie di residenza d’elite. Anche per questo gli studenti delle associazioni C1 Autogestita, FuoriKorso e Collettivo Drude hanno occupato ieri l’ingresso della struttura: protestano per rivendicare prezzi più bassi per gli alloggi e la riapertura della vecchia aula studio.

Oggi la struttura offre 93 posti letto in camere singole e doppie, dotate di comfort e servizi di qualità, climatizzazione, televisione e accesso wireless. Una chimera per gli studenti che alloggiano nelle altre residenze universitarie. Più volte le associazioni studentesche hanno infatti denunciato le condizioni in cui versano le altre strutture. Emblematico il caso del collegio Tridente, di proprietà della Regione, dove molti studenti lamentavano infiltrazioni d’acqua nelle pareti e problemi di manutenzione.

Il Collegio Internazionale adesso offre solo un servizio di foresteria.
È possibile così pernottare al massimo per una settimana, al costo di 110 euro. Per dormire una notte invece lo studente paga tra i 18 e i 25 euro. Secondo gli universitari la residenza non risponde più alle esigenze del mondo studentesco. “I prezzi sono fuori dalla portata delle famiglie a reddito medio-basso – afferma Luca Ferracuti, vicepresidente di FuoriKorso – e non c’è la possibilità di stabilirsi per periodi più lunghi”. “Dati i prezzi competitivi, il Collegio può fare concorrenza agli alberghi del centro, nonostante sia stata costruita con soldi pubblici” spiega Rafael Campagnolo di C1 Autogestita. (qui l’intervista a Rafael Campagnolo)

Rispetto al passato la funzione del collegio non è più la stessa: per questo gli studenti rivendicano la necessità di gestire la struttura in modo funzionale al diritto allo studio. La richiesta principale è quella di riappropriarsi degli spazi comuni disponibili: tra questi la storica aula studio, chiusa in via temporanea durante i lavori di ammodernamento del Collegio.

La struttura era molto frequentata dagli studenti: questo perché, a differenza delle aule universitarie, restava aperta anche nelle ore notturne. L’Ersu aveva promesso all’Ateneo di Urbino di conservare per gli spazi la loro funzione originaria, ma le promesse non sono state mantenute. La vecchia aula studio è stata convertita in sala convegni, utilizzata solo in occasione della conferenza d’inaugurazione della nuova sede. Agli studenti, invece, l’accesso non è più consentito.

Ma gli accordi tra la Carlo Bo e l’ente per il diritto allo studio erano diversi: “Con il direttore dell’ente Massimo Fortini avevamo un accordo verbale”, ricorda Nicola Giannelli, delegato rettorale agli studenti: secondo quanto concordato, la sala doveva essere rimessa a disposizione degli universitari, anche dopo cena. “Oggi però l’Ersu ci ha informato di non poter mantenere l’impegno preso prima dell’inizio dei lavori”, afferma il delegato.

L’Università conferma di condividere la richiesta di maggiori spazi: “Allo stato attuale per chi vuole studiare anche di sera, non ci sono altri spazi all’interno del centro storico”, conclude Giannelli. Per questo l’Ateneo si farà promotore della riapertura del dialogo tra Ersu ed associazioni studentesche. Intanto però la protesta continua: “In un momento di forte crisi e di scomparsa progressiva del diritto allo studio, siamo convinti della necessità di riappropriarsi di diritti ormai acquisiti”, spiegano gli studenti.

Federica Prestigiacomo, membro del Collettivo Drude, concorda: “Le strutture disponibili sono piccole e inadeguate ad una città che da tempo si fregia del titolo di Città Campus”. Secondo la studentessa sarebbe quindi necessario rendere nuovamente accessibile l’aula studio del Collegio, in grado di ospitare un numero maggiore di persone. (qui l’intervista a Federica Prestigiacomo)

Lo spazio sarebbe utile anche per portare avanti iniziative e conferenze autogestite dagli stessi studenti: “La vecchia aula studio era e rimarrebbe l’unica sede gratuita offerta dalla città. Allo stato attuale è quasi impossibile organizzare seminari ed eventi culturali fuori dall’orario accademico”, conclude Rafael Campagnolo.

Per questo studenti ed associazioni non intendono fermarsi: “L’azione di protesta durerà – dicono gli organizzatori – fino a che non si otterranno risposte dall’Ersu”.

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Studenti occupano il Collegio Internazionale http://ifg.uniurb.it/2012/01/18/ducato-notizie-informazione/studenti-occupano-il-collegio-internazionale/16344/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/18/ducato-notizie-informazione/studenti-occupano-il-collegio-internazionale/16344/#comments Wed, 18 Jan 2012 12:33:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16344 URBINO, 18 GEN- Un gruppo di studenti appartenenti alle organizzazioni C1 Autogestita, Drude e associazione Fuorikorso,  hanno occupato da stamane in segno di protesta, lo spazio antistante il collegio Internazionale, in pieno centro storico. Chiedono all’Ersu la riapertura della sala convegni del collegio e la sua riconversione in aula studio. Spazio oramai chiuso da troppo tempo, è l’unica area gratuita disponibile per eventi culturali e seminari da poter realizzare nel centro della città ducale. “L’azione di protesta durerà – dicono gli organizzatori – fino a che non si otterranno risposte dall’Ersu”. Risposte che al momento l’Ente non vuole dare.

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Un giorno da ‘accampati’ In piazza con i ragazzi di Occupy Urbino http://ifg.uniurb.it/2011/11/15/ducato-online/un-giorno-da-accampati-in-piazza-con-i-ragazzi-di-occupy-urbino/9499/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/15/ducato-online/un-giorno-da-accampati-in-piazza-con-i-ragazzi-di-occupy-urbino/9499/#comments Tue, 15 Nov 2011 14:23:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9499 URBINO – Quando fanno 5 gradi e sei sotto una tenda, qualche strato in più per coprirti dall’arrivo dell’inverno è fondamentale. Così come un falò nella notte per riscaldarsi e fare due chiacchiere con gli altri compagni di occupazione. Lo sanno bene i ragazzi di Occupy Urbino, che per una settimana si sono accampati in piazza della Repubblica con 8 tende.

Un gruppo composto principalmente da studenti: molti di loro appartengono alla associazione C1 e sono studenti di sociologia, alcuni ad altre associazioni. Quasi tutti comunque fanno parte della Assemblea Permanente, la sigla che raggruppa varie associazioni studentesche.

“Partiamo da una critica radicale ad un processo di deriva dello stato sociale – spiega Gianluca Capozio , uno degli ‘accampati’ – che fino a una generazione fa garantiva determinati diritti, compresi quelli conquistati con anni di lotte sindacali. Ci rapportiamo con le dinamiche di conflitto locali, come prestiti fiduciari e accordi tra Banca Marche ed Ersu. E’ una lotta territoriale che vuole essere una critica a un intero sistema, a una pratica economica e politica dominante.”

FOTOGALLERY – I VOLTI DELLA PROTESTA

Alle 10 di mattina i ragazzi sono tutti troppo stanchi per alzarsi. La sera prima è sfilata tra musica, alcolici e un via vai continuo di gente. E ha regalato numerose iniziative: c’è stata la tenda portata fin su al mercato in piazza Raffaello, sono stati distribuiti volantini col “manifesto” del movimento urbinate, si è svolta un’assemblea pubblica nel quale si è discusso del ruolo dei social network nell’organizzazione di proteste di massa. E poi musica, balli, una grigliata intorno al fuoco.

Alle 11 i ragazzi si alzano e cominciano a sistemare i gazebo dalla sera prima. Sui gazebo campeggiano manifesti che recitano: “No al governo delle banche“, “L’accampata è come l’università: in espansione”, “Ciao Berlusconi, ora facciamo i conti con Monti“. Sono più di 20 i ragazzi fissi a dormire, principalmente studenti di sociologia e altre facoltà. Poco dopo la sveglia, si fa colazione tutti insieme e nel frattempo si leggono i giornali e diramano comunicati alle varie testate, il tutto mentre risuonano le note di De Andrè, 99 Posse, Caparezza, Manu Chao. La notizia del giorno è quella delle dimissioni di Berlusconi, così i ragazzi, non certo teneri verso il premier uscente, inziano a mandare a tutto volume “Meno male che Silvio c’è” e parodie varie.

Intorno alle 12, quando sono tutti svegli, viene stilato un primo programma della giornata: ore 14 gruppo di lavoro su spazi autogestiti, ore 15:30 laboratorio di pittura per bambini, ore 18 assemblea pubblica, ore 22 proiezione di “”Il sogno americano”, un documentario sulle irregolarità del sistema bancario made in Usa. Viene allestito un mercatino di libri usati per autofinanziamento. Ogni tanto la gente della piazza si avvicina, curiosa, alcuni si fanno timbrare le banconote per l’iniziativa “Senza di noi Urbino muore“. A volte si affaccia qualche altro giornalista. A ora di pranzo si avvicinano anche i ragazzi del Res, la Rete di Acquisto Solidale, che sta svolgendo un incontro nella Sala Raffaello poco vicina, e invitano i ragazzi al buffet che hanno organizzato. Alcuni partecipanti del gruppo arrivano, altri se ne vanno.

“La protesta nasce dal globale per poi andare ad agire localmente – dice Mattia Maurizi, uno degli ‘accampati’ – io mi aspettavo più partecipazione, più tende, però sono soddisfatto del consenso della città, della gente che si è informata e l’ambiente creato. Finalmente ci sono stati dei momenti di aggregazione libera. Non puntiamo a risultati immediati, ma speriamo in cambiamenti di lungo termine. Ci aspettiamo che il corteo che si terrà giovedì sia partecipato e di chiudere così in bellezza.”

Alle 15:30 arrivano i rappresentanti della comunità straniera di Ponte Armellina – Urbino 2, che parlano del blitz di qualche giorno prima delle forze dell’ordine nel quartiere. Partecipano anche membri della FDCA (federazione dei comunisti anarchici) e dell’associazione Mondo solidale. Durante il dibattito, vicino alla fontana una ragazza del gruppo tiene un corso di pittura con alcuni bambini: per l’occasione si è pitturata il viso di rosso, e con i vestiti colorati che indossa sembra un personaggio di un libro fantasy. Dopo il dibattito si riprende con la musica, mentre a poco a poco si fa buio. La prima cosa da fare è un bel falò: per l’occasione i ragazzi si sono portati un bel braciere e lo alimentano a turno. “Ci stiamo riappropriando della piazza come momento di creatività – dice Ilaria Puliti, una delle ragazze del gruppo – confrontarsi con altra gente deve essere visto come momento di condivisione. Gli aspetti negativi sono stati il freddo e i problemi organizzativi, ma la cittadinanza si è avvicinata e abbiamo interagito con diverse realtà: associazioni, giornalisti, c’è stata la solidarietà dei commercianti…”

Alle 18:30 si fa assemblea: ci si riunisce tutti intorno al fuoco e si discute delle Reti di Acquisto Solidale con alcuni membri dell’associazione. Si riflette sui modi possibili di gestire l’acquisto di beni alimentari al di fuori dei canali della grande distribuzione, puntando più sulla qualità del prodotto. A Urbino è già presente un Gas (gruppo di acquisto solidale), così all’assemblea partecipa un suo rappresentante, Marco Zacchetti. La riunione è accompagnata da vino rosso e tranci di pizza gentilmente offerti da una pizzeria vicina, metre gli interventi si susseguono con l’uso di un megafono. Con l’avvicinarsi dell’ora di cena si tirano fuori castagne, altra pizza, birra e vino. Ci si riscalda un po’ al falò e qualcuno suona la chitarra; il tempo passa tra conversazioni, musica e scherzi tra i membri del gruppo. Con chi passa si ritorna di frequente sui temi della protesta: Alle 22 iniziano le proiezioni. Prima viene trasmesso “Il sogno americano“, un docufilm d’animazione che racconta gli aspetti peggiori del sistema bancario e fiscale americano. Il secondo film trasmesso è “La storia delle cose“, che spiega le storture nel sistema consumistico-capitalista che hanno condotto alla crisi attuale. Dopo la mezzanotte chi non dorme in tenda inizia ad andare via, mentre gli altri a poco a poco cominciano a prendere posto per la notte. Si controlla che sia tutto pronto: coperte, sacchi a pelo, girano anche diverse borse dell’acqua calda. Ci si dovrà scaldare anche questa notte e domani sarà un altro giorno di occupazione.

Domenico Alessandro Mascialino

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Forza nuova in piazza contestazione di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2011/04/09/ducato-notizie-informazione/forza-nuova-in-piazza-contro-la-lega-contestazione-di-assemblea-permanente/7739/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/09/ducato-notizie-informazione/forza-nuova-in-piazza-contro-la-lega-contestazione-di-assemblea-permanente/7739/#comments Sat, 09 Apr 2011 17:43:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7739 URBINO- Forza nuova protesta in piazza della Repubblica contro la Lega Nord. La sinistra universitaria li contesta con striscioni e slogan. Una rappresentanza di del partito di estrema destra è da questa mattina in piazza della Repubblica per distribuire volantini di protesta contro l’arrivo di migliaia di migranti dal nordafrica sul territorio italiano e contro il decreto col quale il governo ha dato il via permessi temporanei concessi ai migranti nel nostro paese. Verso le 14 di oggi pomeriggio, un gruppo di studenti universitari dell’Assemblea permanente è arrivato in piazza della Repubblica per contestare la presenza del banchetto, esponendo uno striscione con scritto “Nuovi fascisti, vecchie merde”. La presenza di un nutrito gruppo di carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse.

Sui motivi della protesta Davide Di Tommaso, rappresentante di Forza nuova ha spiegato che “la Lega nord ha tradito il proprio elettorato. Parlano di blocco dell’immigrazione quando invece fanno il contrario. In Italia non c’è lavoro, c’è una crisi profondissima”. E sulla contestazione degli studenti di sinistra: “I veri fascisti sono questi ragazzi che ci impediscono di manifestare il nostro pensiero” è il commento di uno dei rappresentanti di Forza nuova.
Ascolta l’intervista a Di Tommaso

Rocco Stasi, dell’assemblea permanente, ha invece affermato che “la nostra Costituzione è antifascista e quindi ci sembrava opportuno non dare la possibilità a questi fascisti del terzo millennio di poter distribuire i propri volantini”. Stasi ha aggiunto che “Urbino è sempre stata una città antifascista e tutti gli studenti devono ribadire questa posizione”. Per fortuna la tensione molto alta in piazza della repubblica non è sfociata in atti di violenza. Molte le persone che si sono fermate in piazza per cercare di capire cosa stesse accadendo.
Ascolta l’intervista a Rocco Stasi

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Nucleare: flash mob in piazza a Urbino; sabato replay a Roma http://ifg.uniurb.it/2011/03/24/ducato-notizie-informazione/nucleare-flash-mob-in-piazza-a-urbino-e-sabato-a-roma/6672/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/24/ducato-notizie-informazione/nucleare-flash-mob-in-piazza-a-urbino-e-sabato-a-roma/6672/#comments Thu, 24 Mar 2011 20:47:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=6672 [continua a leggere]]]> URBINO – Assembramento “volante” e manifestazione di protesta, questa sera a Urbino, di un gruppo di studenti per protestare contro la realizzazione delle centrali nucleari in Italia.
Vestiti con tuta bianca e mascherine, gli universitari della C1 Autogestita del Magistero dell’Università di Urbino “Carlo Bo” hanno attirato l’attenzione di chi passava in piazza della Repubblica
con un megafono e una sirena. Durante il flash mob è arrivata una volante dei Carabinieri che ha identificato i manifestanti.
Rocco Stasi, uno degli organizzatori, ha spiegato che ciò che li ha spinti a organizzare un flash mob è stato ciò che il Giappone sta vivendo in questi giorni: “ Ciò che è accaduto tocca anche noi, ci ricorda quanto possa essere pericoloso il nucleare, anche perché non abbiamo una parola definitiva. Con il referendum abbiamo una possibilità, perciò stasera diciamo ai ragazzi che è importantissimo andare a votare a giugno. Non vogliamo avere le centrali dentro casa, perciò diciamo no al nucleare votando sì al referendum. Iniziamo da ora in avanti delle campagne di sensibilizzazione e dopodomani saremo a Roma”.

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