il Ducato » proteste http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » proteste http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sciopero dei forconi a Urbino, sit-in in Piazza della Repubblica http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-notizie-informazione/sciopero-dei-forconi-a-urbino-sit-in-in-piazza-della-repubblica/53510/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-notizie-informazione/sciopero-dei-forconi-a-urbino-sit-in-in-piazza-della-repubblica/53510/#comments Mon, 09 Dec 2013 10:14:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53510 [continua a leggere]]]> URBINO – Una decina di persone sta organizzando un presidio in Piazza della Repubblica nella giornata dello sciopero dei Forconi in tutta Italia.  I protestanti sono scesi in piazza per manifestare contro “questa politica”. “Ci hanno accompagnato alla fame”, “hanno distrutto l’identità di un paese”,  “hanno annientato il futuro di un’intera generazione” sono alcuni degli slogan che campeggiano sugli striscioni. “Siamo contro questo modello di Europa – hanno dichiarato – vogliamo riprenderci la sovranità monetaria e il lavoro”.

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Festival interrotto dagli studenti: “Toni Negri perché no?” http://ifg.uniurb.it/2013/05/04/ducato-online/festival-interrotto-dagli-studenti-toni-negri-perche-no/45324/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/04/ducato-online/festival-interrotto-dagli-studenti-toni-negri-perche-no/45324/#comments Sat, 04 May 2013 15:27:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=45324

URBINO – Fuoriprogramma al festival del giornalismo culturale, in corso nella sala Raffaello del palazzo del Legato Albani. Alcuni studenti hanno interrotto l’intervento dei relatori per protestare contro Università e rettore a causa dell’annullamento dell’incontro con il professor Antonio (Toni) Negri, che si sarebbe dovuto tenere il 7 maggio alla Scuola di Scienze politiche.

Durante il dibattito una studentessa, dal fondo dell’aula, accompagnata da alcuni compagni che hanno alzato un grosso striscione con la scritta “Il rettore invita i giornalisti ma censura gli studenti. Perché Toni Negri no?”, ha iniziato a leggere il comunicato di protesta parlando con un megafono. Invitata dagli organizzatori a prendere il microfono per farsi capire meglio, ha proseguito la sua dichiarazione rivolta alla platea, leggendo un volantino distribuito anche agli spettatori seduti: “Il rettore non ha avuto remore nell’accogliere a braccia aperte personaggi come il Cardinal Bertone, Antonio di Pietro, il ministro Cancellieri e addirittura Vittorio Sgarbi. Ma Toni Negri no, i cattivi maestri qui non possono parlare” ha detto.

“L’incontro con Toni Negri faceva parte di un ciclo di lezioni  ed era stato concordato con i professori Pandolfi e Visentin – hanno detto gli studenti una volta usciti dall’aula – ma il rettore una settimana prima dell’evento l’ha annullando. Affermando che lui non invita terroristi nella sua Università”.

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Borse di studio, Luchetti: “Terrò conto delle proteste, discuteremo partendo dal decreto” http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-notizie-informazione/borse-di-studio-luchetti-terro-conto-delle-proteste-discuteremo-partendo-dal-decreto/33631/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-notizie-informazione/borse-di-studio-luchetti-terro-conto-delle-proteste-discuteremo-partendo-dal-decreto/33631/#comments Wed, 06 Feb 2013 10:03:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33631 [continua a leggere]]]> URBINO – Durante le proteste di ieri contro il decreto sul diritto allo studio, gli studenti hanno chiamato in causa l’assessore competente della regione Marche, Marco Luchetti: “Terrò conto delle richieste degli studenti – ha dichiarato al Ducato – ma ci sono considerazioni che è doveroso fare. Un conto è avere un decreto su cui ragionare, un conto è non avere niente in mano”. Secondo l’assessore regionale non ci saranno gravi ripercussioni sul polo universitario di Urbino e, ha aggiunto, “il decreto deve essere visto come un’opportunità per discutere dei problemi legati all’università”.

Luchetti domani prenderà parte al tavolo di discussione Stato-Regione. Durante il picchetto di ieri, gli studenti hanno chiesto alle istituzioni di lavorare per abolire il decreto che introduce modifiche al sistema di assegnazione delle borse di studio e del sistema didattico.

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Il corteo di Occupy Urbino contro Ersu, banche e Comune http://ifg.uniurb.it/2011/11/17/ducato-online/occupy-urbino-termina-con-un-corteo-proteste-contro-banche-ersu-e-comune/9940/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/17/ducato-online/occupy-urbino-termina-con-un-corteo-proteste-contro-banche-ersu-e-comune/9940/#comments Thu, 17 Nov 2011 15:34:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9940

Un momento del corteo "Occupy Parade" di giovedì 17 novembre

URBINO – Dopo una settimana di “accampata” è tempo di levare le tende. I ragazzi di Occupy Urbino, in piazza della Repubblica da giovedì 10 novembre, hanno chiuso la protesta giovedì 17 con un corteo ribattezzato “Occupy Parade” che ha toccato anche alcune sedi istituzionali, oggetto delle contestazioni. “Questa iniziativa è stata un modo per portare in piazza le nostre istanze – dice Gennaro Giorgione, dell’Assemblea permanente – e per reagire alla crisi e al goveno delle banche.In parecchi si sono avvicinati e informati, quindi il bilancio è positivo”.

Dopo aver smantellato le tende, il corteo è partito alle 18 di pomeriggio. I ragazzi, preceduti da un mezzo addobbato con gli striscioni che campeggiavano in piazza, si sono diretti prima verso la sede dell’Ersu, dove hanno affisso al portone lo striscione con la scritta “Fuori dai palazzi, riprendiamoci le strade” e dove hanno denunciato col megafono la riduzione delle borse di studio e l’aumento del costo del pasto. La tappa successiva è stata la Banca Marche, dove i ragazzi hanno contestato la politica del ‘prestito d’onore’ che si sta cercando di introdurre anche per gli studenti universitari di Urbino. Anche qui si è appeso uno striscione, con la scritta “No al governo delle banche“.

Alle 18:30 il corteo si è spostato sotto al Comune, e successivamente al Rettorato, dove i manifestanti hanno sigillato il portone con nastro adesivo in segno di protesta verso le politiche di bilancio dell’università. I ragazzi, circa una quarantina, si sono poi diretti verso i collegi, sotto lo sguardo di numerosi poliziotti presenti. Non è mancata una tappa alla sede della polizia a Borgo Mercatale, dove i manifestanti hanno criticato l’intervento degli agenti a Ponte Armellina di qualche giorno prima. Il corteo è poi proseguito, accompagnato della musica a tutto volume diffusa dai ragazzi, fino ai collegi, dove si è organizzata una festa nell’anfiteatro del Collegio Tridente fino a tarda notte, a celebrare la fine dell’occupazione.

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Nasce Occupy Urbino, tende in piazza della Repubblica http://ifg.uniurb.it/2011/11/12/ducato-online/nasce-occupy-urbino-tende-in-piazza-della-repubblica/9460/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/12/ducato-online/nasce-occupy-urbino-tende-in-piazza-della-repubblica/9460/#comments Sat, 12 Nov 2011 10:01:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9460 [continua a leggere]]]>

Lo striscione in piazza della Repubblica

URBINO – Dopo aver invaso le principali città del mondo, le acampadas arrivano anche a Urbino. Sulla scia della contestazione internazionale nata contro banche e poteri finanziari e culminata con la giornata internazionale della protesta del 15 ottobre (952 città coinvolte in 82 Paesi, per una serie di manifestazioni pressoché ovunque pacifiche), anche i giovani della città ducale adottano i metodi di contestazione degli indignados.

Dalla mezzanotte di giovedì, in occasione dell’ 11 novembre 2011 (giornata di manifestazioni in numerose città, tra cui Roma, Milano e Bologna), i ragazzi di Assemblea Permanente (sigla che comprende varie associazioni studentesche), assieme a tutti quelli che si sono riconosciuti nella protesta, hanno piantato sette tende in Piazza della Repubblica davanti a uno striscione che recita: “Occupy Urbino – La piazza è nostra”.

L’inizio del sit-in  è stato festeggiato dai ragazzi con giocoleria e suono dei bonghi. “Quest’occupazione – dice Rafael Campagnolo, di C1 autogestita – non ha un termine, una scadenza. La nostra protesta ha una dimensione nazionale e locale, così come la crisi è amministrata male sia a livello nazionale che locale, da Tremonti a Fortini. La mentalità è per il pareggio di bilancio, si mettono i conti prima delle persone. Inoltre ci opponiamo alla repressione dei movimenti e alla criminalizzazione delle fasce sociali più deboli: i temi della crisi scaricata sulle fasce più deboli e la repressione sociale vanno di pari passo”.

Il gruppo, che prende in prestito lo slogan “pensare globalmente, agire localmente” e si è subito dotato di un profilo Facebook, ha iniziato a organizzare in piazza assemblee pubbliche,  la prima delle quali si è tenuta ieri alle 18, e a proiettare alcuni documentari sul debito pubblico.

Contemporaneamente, prosegue l’iniziativa “Senza di noi Urbino muore”, che consiste nella timbratura di banconote con l’omonima scritta, a rimarcare l’importanza della popolazione studentesca nell’economia della città, un’importanza che secondo i ragazzi è spesso sottovalutata dalle istituzioni.

Domenico Alessandro Mascialino

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