il Ducato » rettore http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » rettore http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Chiusura Pesaro Studi, studenti di fronte al rettorato: “Cattiva informazione, la sede funziona bene” http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-notizie-informazione/chiusura-pesaro-studi-studenti-di-fronte-a-magistero-cattiva-informazione-la-sede-funziona-bene/68363/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-notizie-informazione/chiusura-pesaro-studi-studenti-di-fronte-a-magistero-cattiva-informazione-la-sede-funziona-bene/68363/#comments Tue, 17 Mar 2015 12:06:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68363 Gli studenti protestano di fronte al rettorato contro la chiusura di Pesaro Studi

Gli studenti protestano di fronte al rettorato contro la chiusura di Pesaro Studi

URBINO – Circa 40 studenti sono raccolti davanti alla sede del rettorato a Urbino per protestare contro la chiusura di Pesaro Studi. Questa mattina una delegazioni studentesca ha incontrato il rettore dell’Università Vilberto Stocchi per discutere sul trasferimento nella sede di Urbino dei corsi di Lingue orientali e Scienze della comunicazione dislocati a Pesaro. Presenti anche alcuni professori. Gli studenti sperano di poter finire gli studi prima della chiusura definitiva della sede e lamentano una cattiva informazione da parte dell’Università in merito alla vicenda.

“Siamo delusi, soprattutto dalla mancanza di comunicazione – dicono alcuni studenti di lingua cinese – ci siamo mobilitati perché siamo convinti che la sede funzioni bene e che rappresenti un’opportunità per tutti. Se venisse spostata per noi sarebbe un cambiamento drastico. Ma siamo ottimisti, confidiamo nelle istituzioni accademiche”.

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Massimo Baldacci: “Il mio sarà un programma condiviso, sarò un rettore di unità” http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/#comments Thu, 27 Mar 2014 15:17:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60481 LEGGI Nuovo rettore: si vota il 28 e 29 maggio]]> baldacci

Massimo Baldacci

URBINO – “Sarò un rettore di unità”. Massimo Baldacci, protettore ai Processi Formativi e candidato rettore all’Università di Urbino, ieri durante il seminario di Riflessione sul futuro dell’Ateneo ha voluto confrontarsi proprio con tutti: studenti, professori, ricercatori e personale amministrativo. “Ancora non c’è un programma, lo vogliamo decidere insieme a chi vive ogni giorno l’università”, ha affermato. Un incontro durato più di 4 ore. “Questo dimostra la nostra volontà di cambiamento, di ascoltare tutte le istanze”.

Baldacci ha le idee chiare e al Ducato racconta: “L’obiettivo è quello di affrontare le sfide della prossima stagione a partire dalla ricerca, dalla didattica e dal rapporto con il territorio. Dobbiamo fornire i giusti sostegni ai ricercatori anche a livello pratico: mi riferisco a laboratori e biblioteche”.

Puntare sugli elementi di forza dell’Ateneo è il primo passo: “La nostra università ha una capacità d’attrazione nazionale. E poi qui ad Urbino c’è un rapporto qualitativo diverso con gli studenti, qui si ritrova il senso della comunità. Per questo uno studente dovrebbe iscriversi da noi”.

Allo stesso modo Baldacci ha ben presente i problemi che negli anni hanno tolto prestigio all’Ateneo: “Abbiamo sofferto la mancanza di risorse finanziarie. Dovevamo innanzitutto colmare i debiti contratti. In questo modo abbiamo perso professori e personale amministrativo . Questo ha causato una debolezza potenziale, anche se abbiamo buoni anticorpi: negli anni la quota degli iscritti è rimasta costante”.

“I nostri studenti - continua Baldacci – non sono dei clienti, sono degli interlocutori a pieno titolo. E’ importante permettere a tutti loro di accedere alle borse di studio, un riconoscimento di un diritto previsto dalla Costituzione. Per questo sono contrario al prestito d’onore: lo Stato scarica i costi dell’istruzione sulle loro famiglie”.

Sull’offerta formativa poi afferma: “Deve essere pluralista e di massa. La nostra sfida è quella di formare l’elite ma anche democratizzare l’università”. Ma niente raccomandazioni: “Con me va avanti chi lavora con capacità e il merito si dimostra nei servizi effettivamente resi alla comunità”.

Alle prossime elezioni del 28 e 29 maggio, Baldacci concorrerà alla carica di rettore insieme al professor Giorgio Calcagnini, docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, al prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie, Vilberto Stocchi, a Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

“L’elezione del rettore”, afferma Baldacci, “deve essere un momento di confronto e non di lacerazione. I nostri nemici sono fuori e non dentro. Sono quelli che vogliono chiudere l’università di Urbino. Non voglio convincere nessuno che sono il miglior candidato. La nostra università ha la sua identità, la sua storia. Chi taglia le radici muore ma dobbiamo anche essere capaci di interpretare le trasformazioni, proiettandoci verso il futuro”.

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Rassegna Stampa – 26/03/2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/radio-ducato/rassegna-stampa-26032014/60371/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/radio-ducato/rassegna-stampa-26032014/60371/#comments Wed, 26 Mar 2014 09:39:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60371 [continua a leggere]]]> Ascolta la rassegna stampa del 26 marzo 2014

In studio Teodora Stefanelli

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Urbino, si vota il 28 e 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/#comments Tue, 25 Mar 2014 10:35:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60227 LEGGI Calcagnini: "Urbino città campus"]]> URBINO – Si voterà il 28 e il 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università di Urbino. La data è stata ufficializzata ieri con la pubblicazione del decreto del Decano. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

Per presentare le candidature c’è tempo fino al 28 aprile, ma quattro aspiranti rettori si sono già fatti avanti : il professor Giorgio Calcagnini,docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, il prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie Vilberto Stocchi, Massimo Baldacci, prorettore ai Processi Formativi e Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie.

Chi si può candidare – Si potranno candidare tutti i professori ordinari in servizio nelle Università italiane con un regime di impegno a tempo pieno (ciò significa che non possono andare in pensione nel periodo di svolgimento del loro ruolo). Devono, inoltre, avere alle spalle un numero di anni di attività almeno pari alla durata del mandato.

Chi può votare – Possono partecipare alle votazioni nel seggio, che sarà posizionato nell’aula magna del rettorato, i professori ordinari, associati e i ricercatori a tempo indeterminato e determinato, il personale tecnico amministrativo, anche a tempo determinato e i membri del Consiglio degli studenti. La votazione sarà “ponderata”: quella della categoria dei professori varrà il 70%, quella del personale tecnico amministrativo il 20%, quella degli studenti il 10%

Il rettore sarà eletto a maggioranza assoluta dei voti. Se il quorum non venisse raggiunto si procederà al ballottaggio tra i candidati che hanno avuto il maggior numero di voti. Le eventuali date per il ballottaggio sono fissate per il 4 e 5 giugno.

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Calcagnini: “Urbino città campus? Basta slogan, facciamolo davvero”/ VIDEO http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-online/calcagnini-urbino-citta-campus-basta-slogan-facciamolo-davvero-video/55353/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-online/calcagnini-urbino-citta-campus-basta-slogan-facciamolo-davvero-video/55353/#comments Wed, 22 Jan 2014 17:56:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55353

Giorgio Calcagnini

URBINO –  Trasformare Urbino in una vera “Città Campus”, richiamare i tanti cervelli che l’Università ha perso negli ultimi anni e organizzare corsi di formazione per il personale tecnico. Sono questi i tre grandi obiettivi del programma di Giorgio Calcagnini, il primo candidato ufficiale alla carica di rettore della “Carlo Bo”.

Le elezioni che decreteranno il successore di Stefano Pivato si svolgeranno tra il 15 maggio e il 30 giugno di quest’anno. Manca ancora la formalizzazione, ma gli avversari di Calcagnini, docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, dovrebbero essere il prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie Vilberto Stocchi,  e Massimo Baldacci, prorettore ai Processi Formativi.

“Se dovessero essere confermati i nomi di Stocchi e Baldacci andrò a confrontarmi con due colleghi validi ed esperti – commenta Calcagnini – ricoprono entrambi cariche interne all’Università. Vilberto Stocchi è prorettore da 16 anni e conosce bene i meccanismi dell’ateneo, ma forse il contributo di qualcuno che fino a questo momento è rimasto esterno al sistema di gestione, può portare idee nuove“.

Giorgio Calcagnini è un urbinate doc professore di Economia monetaria. Insegna alla “Carlo Bo” dal 1988. Laureato in Economia e Commercio ad Ancona nel 1980, ha lavorato per sette anni a Roma, prima per l’Istituto nazionale per lo studio della congiuntura confluito nell’Istat e poi per il Centro Studi di Confindustria.

Dopo l’esperienza nella capitale ha scelto di tornare a Urbino ed è proprio la campagna per il “rientro dei cervelli” uno dei punti principali del suo programma. “Mancano le forze alla nostra Università – spiega Calcagnini – veniamo da un periodo in cui se ne sono andate le persone più produttive. Coloro che vincevano i concorsi, i più giovani e i più bravi stanno fuggendo. Dal 2004 al 2013 abbiamo perso il 33% dei docenti e anche il personale è stato fortemente ridotto”.

Secondo il professor Calcagnini il problema principale deriva dal cattivo stato di salute economico dell’ateneo. Se venisse incentivata la ricerca, puntando ad esempio sulla qualità delle pubblicazioni, secondo Calcagnini aumenterebbero anche le opportunità di ricevere fondi dal Ministero. “Una quota importante di finanziamenti pubblici vengono assegnati in base al livello della ricerca – precisa Calcagnini – ma penso anche a risorse che potrebbero arrivare da settori privati o dalla partecipazione ai progetti europei”.

Se l’attenzione alla ricerca è al primo posto, non vanno trascurati anche altri traguardi da raggiungere,  dal processo di internazionalizzazione dell’Università alle nuove politiche di formazione del personale tecnico amministrativo.

“Dobbiamo aprirci alle Università straniere – spiega Calcagnini – prendendo spunto dai modelli di “città campus” americane. Troppe volte ho sentito questa definizione, ma il mio scopo è riempire di contenuti quello che fino ad ora è stato solo uno slogan”. Per Calcagnini è necessario coinvolgere gli studenti anche fuori dalle attività didattiche tradizionali: organizzare campionati di basket e pallavolo all’interno dell’ateneo oppure far venire registi di fama nazionale a parlare agli studenti dei loro lavori sono solo alcune delle idee. “Quando ero uno studente al liceo di Urbino ricordo che c’erano incontri con artisti come Dario Fo. Penso anche a qualche intervento di Ilvo Diamanti, che potrebbe rappresentare un’occasione per coinvolgere tutta la città, non solo i ragazzi”.

Secondo il professore negli ultimi anni l’Università di Urbino è rimasta un po’ indietro in quanto a internazionalizzazione. Gli studenti stranieri preferiscono scegliere altri atenei perché non esistono abbastanza corsi in lingua inglese. “Stanno chiudendo molti degli scambi Erasmus – lamenta Calcagnini – mi riferisco ad esempio alla Business school di Copenaghen, che dall’anno scorso non ha più rapporti con noi. Si tratta di una delle migliori d’Europa e il legame con Urbino fu creato dal professor Venturelli più di vent’anni fa. È un peccato perdere occasioni di valorizzazione come queste”.

Altro obiettivo di Calcagnini è infine quello di organizzare nuovi corsi di formazione per il personale tecnico amministrativo: “È necessario avere un organico preparato – conclude Calcagnini – le lingue sono fondamentali e bisogna rieducare tutti all’utilizzo dei nuovi processi informatici. La digitalizzazione sta procedendo molto bene e secondo me sarebbe importante continuare a investire sull’efficienza del personale”.

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Il rettore Pivato: “Nell’ultimo biennio ottimi risultati. Ma siamo ancora penalizzati” http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/il-rettore-pivato-nellultimo-biennio-ottimi-risultati-ma-siamo-ancora-penalizzati/31338/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/il-rettore-pivato-nellultimo-biennio-ottimi-risultati-ma-siamo-ancora-penalizzati/31338/#comments Mon, 30 Apr 2012 22:52:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31338

Il rettore Stefano Pivato

URBINO – Il nuovo statuto, l’aumento degli iscritti, l’occupazione dopo la laurea. Il rettore Pivato traccia un quadro positivo dell’ultimo biennio dell’Università di Urbino.

Rettore, può farci un bilancio di questi ultimi due anni?
“Con la pubblicazione del nuovo statuto nella Gazzetta Ufficiale del 16 aprile si è conclusa una fase cruciale del nostro ateneo, ovvero la definitiva  strutturazione a università statale così come ci era stato richiesto. Si è trattato di un iter impegnativo ma fortemente partecipato, che ha richiesto sacrifici di cui ringrazio tutti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Ora siamo convinti che la relazione della Commissione Anvur che ha seguito questo processo ci garantirà l’ingresso dalla porta principale tra le università statali, consentendoci di ricevere finanziamenti adeguati in modo da competere in pari condizioni di opportunità”.

C’è stato un incremento delle iscrizioni?
“C’è stato soprattutto uno straordinario aumento di iscritti al primo anno delle triennali, in controtendenza rispetto ai dati nazionali: 3251 matricole rappresentano un aumento del 17% che ferma l’emorragia degli anni passati e stabilizza il dato generale degli iscritti tra i 14.000 e i 15.000. Naturalmente anche questo è un risultato collettivo”.

Com’è cambiata l’Università dopo la riforma Gelmini?
“Urbino in questo periodo ha seguito un iter tutto suo, particolare. Si è ancora nella fase dei decreti attuativi che dovranno realmente incidere sulle università. Il nuovo statuto servirà per essere pronti anche a questo”.

E’ costante l’afflusso di studenti stranieri, per cui è considerato un ateneo “internazionale?
“Abbiamo circa mille studenti stranieri, il 7% del totale, circa il doppio della media nazionale e anche questo è un dato in aumento. Del resto il nostro impegno in questa direzione è una vocazione sia dell’ateneo che della città, che già nel rinascimento ospitò artisti da tutta Europa e prima ancora illustri rappresentanti del gotico internazionale. Abbiamo appena stretto un accordo con Camerino per istituire una facoltà di farmacia in Camerun. Durante l’ultimo anno abbiamo allacciato rapporti di reciproco scambio con università cinesi, mediterranee e statunitensi, mentre più di trecento nostri studenti hanno presentato domanda per vivere l’esperienza Erasmus all’estero”.

Quali sono i dati sull’occupazione dei laureati in uscita?
“Nonostante la difficile condizione dell’occupazione giovanile in Italia, per noi sono molto incoraggianti. Sono appena usciti i dati di Almalaurea che ci collocano al quindicesimo posto in Italia per occupati dopo la specialistica: il 61% dei nostri laureati ha trovato un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo. La media nazionale è del 52%. Invece dopo la triennale il 48%, rispetto alla media del 44%. Ma in questo caso è normale che molti proseguano gli studi”.

Le prospettive per gli anni futuri. Sono previsti cambiamenti nell’offerta formativa?
“Nelle condizioni in cui ci troviamo, con carriere, assunzioni e turnover bloccati, riusciremo comunque a mantenere anche per il 2012-2013 tutti i corsi di quest’anno, e questo è già un frutto di quel senso di appartenenza e dedizione che ho detto. Certamente, non si potrà continuare a lungo in queste condizioni, che francamente riservano un trattamento ingiusto alla nostra università, che si trova a competere con gli altri atenei in condizioni di iniqua disparità”.

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Il delegato agli studenti Giannelli: “I ragazzi della C1 dovevano aspettarsi lo sgombero” http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/#comments Mon, 05 Mar 2012 22:01:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27360

L'aula C1 del Magistero durante l'occupazione

URBINO  – “Essere mandati via da uno spazio occupato non è un atto fascista e di brutale repressione. Chiunque occupa, lo fa sapendo di compiere un atto illegale, sa che rischia di essere mandato via in ogni momento e se decide di occupare lo fa perché vuole comunicare qualcosa. L’Aula C1 era un’aula utilizzata per un servizio pubblico attivo. La cosa sorprendente doveva semmai essere che per tanti anni l’amministrazione non avesse posto fine all’occupazione. Direi anzi che ormai non sembrava nemmeno più un’occupazione, ma un’assegnazione.”

Il delegato rettorale agli studenti Nicola Giannelli in una lettera inviata oggi all’ Assemblea Permanente difende apertamente la decisione del rettore sullo sgombero dell’aula C1, schierandosi contro la protesta dell’ omonima associazione. Giannelli, che pure in passato aveva più volte difeso i membri della C1, questa volta non usa mezzi termini:  “La ‘quasi assegnazione’ dell’aula ha infuso in chi si riteneva occupante un senso di possesso su di essa. Questo senso di possesso era chiaramente manifestato nella ostentazione di tutti i simboli dell’occupazione (dai poster ai cimeli) che connotavano esplicitamente il loro possesso su quegli spazi. E questi simboli sono tanti radicati nel loro sentire che sembra loro uno scandalo enorme il fatto che siano stati inscatolati”.

E ancora: “Chi si chiama fuori dal processo partecipativo, ritenendo inutile il confronto e il dialogo con le idee con gli altri, si chiama fuori dall’idea stessa gestione comune degli spazi”. Una condanna netta, quindi, della protesta degli studenti. La lettera di Giannelli segue il comunicato della C1 di qualche giorno fa, nel quale i ragazzi contestavano lo sgombero.

“Negli anni di autogestione abbiamo cercato di fare dell’aula C1Autogestita uno spazio libero ed aperto alla partecipazione di tutte e tutti si legge nel comunicato. “L’aula sgomberata, lungi dall’essere uno spazio ad uso e consumo di pochi vecchi studenti facinorosi, è stata invece la casa di diversi collettivi ed associazioni studentesche.  La C1Autogestita, in poche parole, è stato centro di aggregazione per tutte quelle lotte che dal basso chiedono il rispetto delle differenze e la tutela dei beni comuni”.

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Addio alla C1: a metà marzo il confronto studenti-Università http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/#comments Mon, 27 Feb 2012 16:59:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26702 URBINO – Che fine farà la ‘vecchia’ C1? Da stamattina sono iniziati i lavori: due operai stanno ripulendo l’aula e imbiancando le pareti. Dopo quattro anni di occupazione è un nuovo inizio per l’ aula che presto potrebbe ospitare le lezioni di psicologia, perché la sede della facoltà è in affitto. Con questa scelta l’Ateneo razionalizzerebbe gli spazi e ridurrebbe i costi. Resta però la richiesta degli studenti di spazi autogestiti.

“Dopo la metà di marzo ci sarà una conferenza – dice Nicola Giannelli, delegato rettorale agli studenti – a cui parteciperanno l’Università, le associazioni e i gruppi studenteschi e sentiremo le loro esigenze. Cercherò di indirizzare la discussione senza imporre una soluzione piuttosto che un’altra, in maniera da facilitare un accordo tra le parti. A Urbino le associazioni studentesche si muovono in autonomia e si guardano con diffidenza., invece è giusto che imparino a stabilire delle regole comuni di convivenza”. Assegnare un’aula a ognuna delle associazioni è però impensabile, visto che sono una decina: “Nell’incontro si discuterà il metodo, cosa si vuole fare all’interno degli spazi autogestiti, ma se ciascun gruppo vuole uno spazio proprio allora l’Ateneo risponderà di no. La C3 potrebbe essere l’ aula alternativa alla C1”.

Contrastanti le opinioni dei rappresentanti degli studenti nel CdA. “Io so che c’è necessità di spazi perché tante associazioni li richiedono – dice Mauro Vecchietti, rappresentante degli studenti – ciò che a me interessa è condividere degli spazi come è sempre stato in un’aula che sia regolamentata e che permetta quindi l’accesso ad associazioni e gruppi di studenti”.

Di altra opinione un’altra rappresentante degli studenti, Gabriella Flammini, : “Il problema è proprio che, dopo la conferenza, l’aula che verra scelta sarà regolamentata. Noi abbiamo ricordato al rettore come quasi tutti gli atenei italiani prevedono delle aule autogestite da ogni associazione. A Urbino, invece, ne avevamo una sola ed è stata tolta”. Sul futuro però la situazione non è chiara: “Non sappiamo esattamente come sarà gestita però, proprio perchè prevede che molte associazioni e gruppi studenteschi ne facciano parte, l’autogestione diventerà difficoltosa e per questo ci vorrà un regolamento”.

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C1 sgomberata entro lunedì, minaccia al rettore sul web http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/c1-sgomberata-entro-lunedi-minacce-al-rettore-sul-web/22499/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/c1-sgomberata-entro-lunedi-minacce-al-rettore-sul-web/22499/#comments Fri, 10 Feb 2012 22:53:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22499 [continua a leggere]]]> URBINO – L’aula C1 di Magistero, da quattro anni occupata dagli studenti  che allora protestavano contro la riforma Gelmini, sarà sgomberata, se necessario con l’intervento delle forze dell’ordine. Gli occupanti parte di Assemblea permanente non ci stanno e sul profilo Facebook dell’associazione arriva la minaccia al rettore di un utente: “Lui approfitta dell’emergenza -scrive Collaboratore coordinato – noi lo aspetteremo con i badili in mano”.

La decisione dell’ Ateneo ha effetto immediato, si legge nell’avviso, che viene motivato con il fatto che a causa dell’emergenza neve “si rende necessario ottimizzare l’uso di tutti gli spazi disponibili in ciascuna sede, destinandoli prioritariamente allo svolgimento delle attività scientifiche e didattiche”. Uniurb evidenzia che all’ex Nuovo Magistero, ribattezzato alla memoria di Paolo Volponi, si concentrano (anche in parte) le tre facoltà di Sociologia, Lettere e Farmacia.

Anche Fuorikorso è contraria alla chiusura della C1 autogestita: lo ribadisce con un comunicato pubblicato online definendo l’aula occupata  “un importante spazio autogestito dagli studenti che negli anni ha dimostrato di essere luogo di origine di un significativo contributo all’accrescimento sociale e culturale della comunità studentesca e cittadina”.

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Università, fare la scelta giusta. Open day per studenti e insegnanti http://ifg.uniurb.it/2012/01/31/ducato-online/universita-fare-la-scelta-giusta-open-day-per-studenti-e-insegnanti/17757/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/31/ducato-online/universita-fare-la-scelta-giusta-open-day-per-studenti-e-insegnanti/17757/#comments Tue, 31 Jan 2012 21:38:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17757 URBINO – L’università di Urbino si apre ai ragazzi delle scuole superiori. Dal 7 al 10 febbraio le facoltà dedicheranno quattro giornate alla presentazione dell’ offerta formativa a tutti gli interessati. Evento attesissimo dagli studenti indecisi sul proprio futuro e non solo, l’anno scorso infatti in oltre 2.600 sono arrivati da tutta Italia alla Carlo Bo, per usufruire di queste occasioni di orientamento.

Nell’arco delle giornate ci saranno diversi spazi per aiutare i ragazzi a chiarirsi le idee sulla loro scelta futura. Ci saranno i docenti dell’ateneo che presenteranno le facoltà. Poi gli studenti potranno consultare psicologi specializzati nell’orientamento per farsi consigliare la strada da intraprendere sulla base delle proprie attitudini e le proprie aspirazioni.

“Il nuovo orientamento vuole indirizzare i ragazzi verso una scelta che rispecchi i propri desideri e i propri sogni” ha detto Salvatore Soresi, ex presidente della Società Italiana di Orientamento, durante la conferenza d’Ateneo che oggi ha presentato il piano di orientamento dei prossimi giorni. Ha continuato Soresi: “il futuro lavorativo non è più facilmente prevedibile, è bene non ridurre le opzioni per il proprio fututo, ma semmai cogliere come opportunità l’incertezza della situazione attuale, e quindi orientare significa insegnare ai ragazzi l’adattabilità”

Le giornate saranno rivolte anche ai docenti delle scuole superiori che accompagnano i ragazzi. Per loro infatti saranno organizzati de workshop in cui potranno imparare come aiutare i ragazzi nella scelta dell’università una volta terminate queste giornate.

Per far fronte al rischio abbandono l’evento non rimarrà isolato, ma già è stato inserito in una rete di orientamento che l’università ha attivato per gli studenti durante tutto il loro percorso formativo. E’ infatti già disponibile un servizio di tutoraggio che aiuta gli universitari che si trovano in una momentanea situazione di smarrimento a ri-orientarsi. “Si può aver bisogno in qualsiasi momento di riconsiderare le scelte fatte, di ripensare alla propria carriera” ha detto, nel corso della conferenza, Glauco Ceccarelli, direttore rettorale dell’orientamento. “Vogliamo anche rimodulare – ha detto Ceccarelli – un servizio di consultazione psicologica che possa aiutare gli studenti in crisi per propri problemi personali. Già esiste ma lo vogliamo migliorare”

“In tempi di crisi e di svalutazione economica del valore della laurea è ancora più indispensabile l’orientamento” ha detto il Rettore Stefano Pivato, anche lui presente alla conferenza. L’intervista di Sara Bertuccioli

 

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