il Ducato » riforma elettorale http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » riforma elettorale http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Porcellum addio. Illegittimi premio di maggioranza e liste bloccate http://ifg.uniurb.it/2013/12/05/ducato-online/porcellum-addio-illegittimi-premio-di-maggioranza-e-liste-bloccate/53278/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/05/ducato-online/porcellum-addio-illegittimi-premio-di-maggioranza-e-liste-bloccate/53278/#comments Thu, 05 Dec 2013 17:00:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53278 VIDEO - Qualche mese fa abbiamo chiesto ai cittadini se sapessero di cosa si trattasse, le risposte sono state le più diverse, tra sguardi sorpresi e risposte evasive. Riproponiamo il divertente 'videoreportage'
LEGGI ANCHE - Che cos'era il Porcellum]]>
urna_elezioniURBINO – Criticato, bistrattato da tutti (a parole), preso in giro dal suo stesso ideatore – l’allora ministro per le riforme Roberto Calderoni che lo definì una “porcata” - il sistema elettorale italiano andrà in pensione. Anzi no, sarà licenziato. Il 4 dicembre la Corte Costituzionale l’ha infatti definito incostituzionale in due delle sue parti, perché non rispettano il principio di democrazia.

  • L’assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, alla Camera, almeno 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. Questa parte è stata bocciata perché può portare alla formazione di un parlamento molto lontano da quello indicato dal voto degli elettori.
  • La norma che stabilisce la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’; liste cioè in cui i candidati sono indicati dal partito e non dall’elettore che non può perciò esprimere una vera preferenza.

In vigore dal 2005 e applicato per la prima volta nelle elezioni politiche del 2006, il Porcellum è il sistema elettorale che ha avuto vita più breve. Soli 8 anni. E adesso?

Adesso il Porcellum rimane, almeno formalmente perché la Corte non ha dichiarato la legge incostituzionale nel suo complesso ma solo nei due punti sovracitati. “Quello che cambia però è la sostanza. Se per ipotesi si dovesse andare a votare tra qualche mese – spiega il costituzionalista Carlo Magnani – gli italiani eleggerebbero il parlamento e il senato con una legge elettorale di tipo proporzionale puro. Del Porcellum rimarrebbe solo la soglia di sbarramento dell’8% al Senato e del 4 alla Camera”. Ma, come si sono chiesti molti (vista l’instabilità dell’attuale governo), se si andasse a votare domani come si farebbe? Esattamente come si è fatto finora. Porcellum puro, liscio, 100% porcata. La Corte Costituzionale ha infatti detto che gli effetti giuridici del suo pronunciamento si avranno solo dopo la pubblicazione delle motivazioni che avviene, di norma, dopo circa 60 giorni.


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Non è un maiale ma un sistema elettorale: ecco cos’è il Porcellum http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/non-e-un-maiale-ma-un-sistema-elettorale-ecco-cose-il-porcellum/33695/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/non-e-un-maiale-ma-un-sistema-elettorale-ecco-cose-il-porcellum/33695/#comments Wed, 06 Feb 2013 15:50:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33695 [continua a leggere]]]> Aggiornamento del 5 dicembre 2013 – La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi gli articoli della legge riguardanti il premio di maggioranza e le liste bloccate. – LEGGI: PORCELLUM BOCCIATO, E ORA COSA SUCCEDE?

Il Porcellum non è un maiale latino né una parola sarda, non è nemmeno di Ciacci che aveva ben venti maialini. Molti urbinati e molti studenti hanno le idee abbastanza confuse per quanto riguarda questa parolina misteriosa.

Ma allora cos’è il Porcellum?

Il Porcellum è la legge 270 del 2005, detta anche legge Calderoli dal nome del suo inventore, l’ex ministro leghista per la Semplificazione. Da lui stesso definita “una porcata” (da qui il soprannome).
Regola il sistema elettorale della Repubblica italiana, ossia detta il metodo con il quale il popolo italiano vota e, di conseguenza, vengono assegnati i seggi in parlamento.

Ma come funziona questa legge?

E’ un sistema proporzionale: questo significa che le poltrone delle due camere vengono assegnate in proporzione ai voti raccolti dai singoli partiti e dalle coalizioni. Più voti un partito ha, più seggi riceve. Si differenzia dal sistema maggioritario perché, in quest’ultimo, la maggioranza dei seggi viene calcolata in base alla vittoria nel seggio uninominale: il Paese veniva diviso in piccole circoscrizioni singole dove si sfidavano – tendenzialmente – due candidati. Chi vinceva più collegi si assicurava la maggioranza assoluta dei seggi.

1. Il premio di governabilità

Per consentire alla coalizione vincente di governare (almeno in teoria), è previsto un premio di maggioranza a vantaggio di chi ha vinto le elezioni, con qualche differenza tra Camera e Senato.

In soldoni significa che al partito che ha ricevuto più voti a livello nazionale vengono assegnati automaticamente 340 seggi alla Camera (la maggioranza minima è 318), mentre al Senato il premio è garantito su base regionale, cioè il partito vincitore nella singola regione si accaparra almeno il 55% dei seggi che quella regione può assegnare (ad esempio: le Marche assegnano un totale di 8 seggi; se il partito X prende la maggioranza relativa dei voti avrà diritto ad almeno 5 seggi a Palazzo Madama).

Da questo sistema sono escluse la Valle d’Aosta, il Trentino e la circoscrizione Estero.

2. I Listini Bloccati e la preferenza che non c’è

I candidati vengono scelti dai partiti che li esprime secondo una lista che funziona come una graduatoria. Il partito X, in pratica, presenta una lista di 10 nomi per la Camera e di 10 per il Senato. Se per esempio il partito X nelle Marche prenderà il 10% dei voti, manderà in aula solo il nome numero 1, se prenderà il 20% i nomi numero 1 e 2, e così via. Le graduatorie e le gerarchie sono interamente compilate dai partiti quindi all’elettore non è concesso esprimere la preferenza per il singolo candidato ma deve limitarsi a sbarrare il simbolo della lista che preferisce. Anche se Pd e M5s hanno tentato, con le primarie, di includere almeno per una parte, i cittadini nella redazione delle liste.

3. Lo Scivolo

Molti candidati “famosi” sono capolista in parecchie circoscrizioni e, se verranno eletti in più di una di esse, lasceranno vacante un posto, e quindi si scorrerà la graduatoria (Berlusconi, per esempio, è candidato come capolista al Senato in tutte le circoscrizioni, ciò significa che se il Pdl prenderà 6 seggi nelle Marche ma Berlusconi sceglierà di risultare eletto in Lombardia, i candidati del Pdl marchigiano che occuperanno gli scranni di Palazzo Madama saranno quelli inseriti in lista dal numero 2 al numero 7. Questo meccanismo è detto “scivolo”).

4. Le soglie di sbarramento

Per garantire ulteriormente la governabilità del Paese e limitare l’eccessiva frammentazione, la legge prevede che realtà politiche troppo piccole, che rappresentano una parte non significativa della popolazione, non possano accedere al parlamento. Sono previste quindi due soglie di sbarramento – ossia una percentuale minima di voti su scala nazionale – in misura diversa per Camera e Senato, e sono anche previsti dei minimi per le coalizioni.

Alla Camera la soglia è del 4% dei voti nazionali per le singole liste e del 10% per le coalizioni (le liste della coalizione hanno però l’obbligo di superare quota 2% del voto totale).

Al Senato queste percentuali sono raddoppiate: la soglia è all’8% per i singoli partiti e al 20% per la coalizione, resta invariata la soglia per i partiti interni alla coalizione  (con uno sbarramento alla singola lista del 3%).

5. Critiche alla legge

Molti osservatori criticano il Porcellum perché il cittadino non può esprimere alcuna preferenza personale e delega totalmente ai partiti la decisione su quali uomini e donne sederanno alle camere.

Un altro grave problema è la governabilità: non è garantito che i due rami del Parlamento abbiano la stessa maggioranza politica. Questo per via del diverso sistema di assegnazione del premio. Alla Camera questo è assegnato su base nazionale (al partito che prende più voti in assoluto su tutto il territorio), mentre al Senato è assegnato in ogni singola regione a seconda delle percentuali.

La Corte Costituzionale, nell’accogliere le varie richieste di referendum abrogativo del Porcellum presentate in questi anni, ha criticato la legge, specialmente nella parte in cui non specifica un numero minimo di voti necessari per ottenere il premio di maggioranza.

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Giornale radio 28/03/2012 – ore 12.30 http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/giornale-radio-28032012-ore-12-30/30039/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/giornale-radio-28032012-ore-12-30/30039/#comments Wed, 28 Mar 2012 10:52:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30039 [continua a leggere]]]> Ascolta il GR delle 12.30

a cura di Barbara Lutzu

In studio conducono

Antonio Ricucci e Elis Helena Viettone

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Rassegna stampa del 28/03/2012 http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/rassegna-stampa-del-28032012/30010/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/radio-ducato/rassegna-stampa-del-28032012/30010/#comments Wed, 28 Mar 2012 08:52:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30010 Ascolta la rassegna stampa del 27/3/2012

In studio Antonio Siragusa

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