il Ducato » rischio idrogeologico http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » rischio idrogeologico http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Marche, 2014 anno più caldo dal 1961. Piogge torrenziali, aumenta rischio idrogeologico http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/marche-2014-anno-piu-caldo-dal-1961-piogge-torrenziali-aumenta-rischio-idrogeologico/64747/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/04/ducato-online/marche-2014-anno-piu-caldo-dal-1961-piogge-torrenziali-aumenta-rischio-idrogeologico/64747/#comments Wed, 04 Feb 2015 21:23:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64747 Frana

Frana

URBINO – Mai così caldo e piogge sopra la media nel 2014 nelle Marche. L’anno scorso è stato l’anno più caldo dal 1961 e il settimo più piovoso in oltre 50 anni. A rivelarlo è uno studio dell’Analisi del clima 2014 condotto dal Servizio agrometeo dell’Assam. Gli inverni meno rigidi degli ultimi anni hanno portato all’aumento dei valori medi delle temperature intorno ai 14,5° C, registrando un incremento pari a 1,3° C. Variazioni responsabili dei mutamenti climatici degli ultimi anni hanno provocato temporali sempre più frequenti, portando a un incremento del 20% delle precipitazioni. Una conferma del trend globale registrato anche dalle agenzie americane Nasa e Noaa.

Il responsabile del servizio di Agrometeorologia Assam. Ettore Marchegiani  ha spiegato al Ducato i due principali fattori responsabili dell’emergenza clima: l’intensità delle precipitazioni nel breve periodo e le continue ondate di calore. “Il rischio idrogeologico è dovuto all’aumento delle piogge che provocano erosioni o smottamenti”.

A chiarire la reale portata del pericolo per il territorio è Piero Farabollini, consigliere del Consiglio Nazionale Geologi e docente di Geologia all’Università di Camerino. “A causa delle forti piogge, la quantità di acqua non viene più drenata in profondità, ma scorre in superficie aumentando il rischio di frane ed erosioni”. Per Farabollini, sarebbe questa la causa anche della frana di Canavaccio, dove la forte pioggia ha saturato il terreno e ha riattivato lo smottamento.

Più calda sarà anche la temperatura dei mari: nuove specie di animali tropicali arriveranno dall’India nel Mar Mediterraneo e probabilmente finiranno anche nel Mar Adriatico. Ma il consigliere CNG invita a non preoccuparsi: “Non è un’emergenza immediata, lo diventerà solo nel momento in cui non saremo pronti a prendere precauzioni”.

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Frane, parla il geologo: “A Urbino, il Sasso è ad alto rischio” http://ifg.uniurb.it/2013/12/06/ducato-online/frane-parla-il-geologo-a-urbino-il-sasso-e-ad-alto-rischio/53419/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/06/ducato-online/frane-parla-il-geologo-a-urbino-il-sasso-e-ad-alto-rischio/53419/#comments Fri, 06 Dec 2013 16:53:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53419 LEGGI ANCHE - Le Marche al primo posto per indice di franosità]]> Frana a Gadana

Frana a Gadana

URBINO –  Il territorio di Urbino è a forte rischio frane. Per i terreni della nostra provincia, ricchi di sabbia e argilla, la possibilità di essere coinvolti in fenomeni franosi in seguito a piogge torrenziali è molto elevata. I danni delle alluvioni dello scorso novembre, che ammontano a circa 15 milioni, lo hanno in parte dimostrato. La situazione di Urbino rispecchia quella delle Marche dove il 14% del territorio è soggetto a frane e alluvioni.

Le zone particolarmente a rischio sono gli alvei fluviali e quelle maggiormente antropizzate, ovvero quelle dove l’intervento dell’uomo ha modificato le caratteristiche del paesaggio. Ogni anno i danni aumentano non solo a causa dell’intensa pioggia ma anche per la scarsa manutenzione dei corsi d’acqua e dei versanti montuosi, che nei mesi invernali “si caricano” di acqua e neve.

Secondo Cesare Bisiccia, consigliere dell’Ordine dei Geologi delle Marche, nel territorio urbinate tutto è a rischio idrogeologico: “Le zone più vulnerabili sono quelle indicate dal Pai, il Piano di Assetto Idrogeologico”.  Nella classifica realizzata dall’Associazione nazionale Bonifiche e dal Consiglio Nazionale dei Geologi, tutti i comuni della provincia risultano a un livello di rischio medio. “La classifica – spiega Bisiccia – è realizzata a livello nazionale per capire quali realtà sono più o meno pericolose e soprattutto per definire la distribuzione dei fondi. Tutto questo però non esclude che localmente nella provincia di Pesaro e Urbino ci siano aree a rischio alto o molto alto. In particolare l’area del Sasso dove negli anni passati c’è stata una lottizzazione in uno spazio poi riconosciuto a rischio frane. L’altra zona rossa è quella della Gola del Furlo soggetta periodicamente a crolli, pezzi di roccia che cadono su via Flaminia mettendo in pericolo soprattutto gli automobilisti”.

“Nessuna zona è a rischio zero, ne sono certo – spiega Andrea Pignocchi, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche – Urbino è stata un po’ meno colpita dagli ultimi eventi, ma in caso di precipitazioni intense anche qui le conseguenze problematiche non sono da escludere”. È proprio degli ultimi giorni la richiesta al presidente del Consiglio Enrico Letta di una deroga al patto di Stabilità da parte di un gruppo di associazioni, tra cui l’Associazione nazionale costruttori edili, Legambiente, il Consiglio nazionale dei geologi, il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e l’Istituto nazionale di urbanistica. Le associazioni denunciano che l’82% dei Comuni italiani è in zone ad alto rischio idrogeologico e chiedono urgenti misure di prevenzione e manutenzione del territorio.

Il geologo Cesare Bisiccia ci ha portato alla Gola del Furlo e nella zona del Sasso per vedere alcune tra le zone a maggior rischio di frana ed esondazione.


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