il Ducato » rocco stasi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » rocco stasi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ex Skorpio occupato apre le porte alla città. Giovedì aperitivo e dibattito http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/ducato-notizie-informazione/ex-skorpio-occupato-apre-le-porte-alla-citta-giovedi-aperitivo-e-dibattito/29804/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/ducato-notizie-informazione/ex-skorpio-occupato-apre-le-porte-alla-citta-giovedi-aperitivo-e-dibattito/29804/#comments Tue, 27 Mar 2012 11:38:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29804 [continua a leggere]]]> URBINO – L’ex Skorpio occupato apre le porte a Urbino. Sarà la prima riunione con la cittadinanza, quella che si svolgerà giovedì 29 marzo alle 18 nell’ex-discoteca occupata sabato da alcune associazioni studentesche. Un dibattito-aperitivo a cui sono stati invitati studenti, cittadini, partiti e autorità politiche per discutere del futuro del locale autogestito. “Da parte nostra – ha dichiarato Rocco Stasi del collettivo Assemblea Permanente – c’è la volontà di regolarizzarlo. Stiamo studiando le mosse da fare con un commercialista e un avvocato”.

Si parlerà anche delle iniziative in cantiere allo Skorpio, che spaziano dai cineforum alle cene sociali, passando per mostre d’arte e la costituzione di una biblioteca. “L’idea – continua Stasi – è quella di aprire ad altre associazioni non-studentesche: vorremmo istituire uno sportello legale per migranti in collaborazione con la onlus Ambasciata dei Diritti di Ancona e uno per il lavoro, d’accordo con il centro per l’impiego e la Cgil”.

I relatori certi saranno il delegato rettorale agli studenti Nicola Giannelli e il vicesindaco Lorenzo Tempesta con delega alle politiche giovanili. Non è ancora chiaro però se ci sarà un delegato del Pd. Seguirà un aperitivo con lettura di poesie a cura dell’associazione culturale “La resistenza della poesia” e un concerto.

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Bandiera Pd bruciata a Pesaro, Stasi (C1): “Gesto simbolico, nessuna intenzione violenta” http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/bandiera-pd-bruciata-a-pesaro-stasi-c1-gesto-simbolico-nessuna-intenzione-violenta/27337/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/bandiera-pd-bruciata-a-pesaro-stasi-c1-gesto-simbolico-nessuna-intenzione-violenta/27337/#comments Mon, 05 Mar 2012 11:45:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27337 [continua a leggere]]]> URBINO – Un gesto “simbolico”, anche se non condiviso da tutti, ma che “non inneggia alla violenza fisica”. Dopo l’episodio della bandiera del Partito democratico bruciata in piazza durante la manifestazione no-Tav a Pesaro sabato pomeriggio, Rocco Stasi, rappresentante del collettivo C1 decide di non prendere le distanze dal gesto, assicurando però che non c’è stata nessuna intenzione violenta. : “Quello di bruciare la bandiera del Pd è stato un gesto simbolico, non c’è la volontà di sconfinare in nessuna violenza fisica”. E’ stato proprio uno degli appartenenti al collettivo urbinate ad appiccare il fuoco, un gesto, anche secondo Stasi, non condiviso da tutti: “Il Pd è considerato dai valligiani il principale nemico del movimento – ha spiegato lo studente – perché le loro dichiarazioni contribuiscono a criminalizzarlo. Io ero un po’ perplesso: è stato un gesto su cui non tutti erano d’accordo, ma che, ripeto, non presagisce ad alcuna ulteriore violenza. Si è voluto evidenziare il ruolo di un partito che si dice di sinistra e che contribuisce a un clima di militarizzazione”.

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Un giorno da ‘accampati’ In piazza con i ragazzi di Occupy Urbino http://ifg.uniurb.it/2011/11/15/ducato-online/un-giorno-da-accampati-in-piazza-con-i-ragazzi-di-occupy-urbino/9499/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/15/ducato-online/un-giorno-da-accampati-in-piazza-con-i-ragazzi-di-occupy-urbino/9499/#comments Tue, 15 Nov 2011 14:23:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9499 URBINO – Quando fanno 5 gradi e sei sotto una tenda, qualche strato in più per coprirti dall’arrivo dell’inverno è fondamentale. Così come un falò nella notte per riscaldarsi e fare due chiacchiere con gli altri compagni di occupazione. Lo sanno bene i ragazzi di Occupy Urbino, che per una settimana si sono accampati in piazza della Repubblica con 8 tende.

Un gruppo composto principalmente da studenti: molti di loro appartengono alla associazione C1 e sono studenti di sociologia, alcuni ad altre associazioni. Quasi tutti comunque fanno parte della Assemblea Permanente, la sigla che raggruppa varie associazioni studentesche.

“Partiamo da una critica radicale ad un processo di deriva dello stato sociale – spiega Gianluca Capozio , uno degli ‘accampati’ – che fino a una generazione fa garantiva determinati diritti, compresi quelli conquistati con anni di lotte sindacali. Ci rapportiamo con le dinamiche di conflitto locali, come prestiti fiduciari e accordi tra Banca Marche ed Ersu. E’ una lotta territoriale che vuole essere una critica a un intero sistema, a una pratica economica e politica dominante.”

FOTOGALLERY – I VOLTI DELLA PROTESTA

Alle 10 di mattina i ragazzi sono tutti troppo stanchi per alzarsi. La sera prima è sfilata tra musica, alcolici e un via vai continuo di gente. E ha regalato numerose iniziative: c’è stata la tenda portata fin su al mercato in piazza Raffaello, sono stati distribuiti volantini col “manifesto” del movimento urbinate, si è svolta un’assemblea pubblica nel quale si è discusso del ruolo dei social network nell’organizzazione di proteste di massa. E poi musica, balli, una grigliata intorno al fuoco.

Alle 11 i ragazzi si alzano e cominciano a sistemare i gazebo dalla sera prima. Sui gazebo campeggiano manifesti che recitano: “No al governo delle banche“, “L’accampata è come l’università: in espansione”, “Ciao Berlusconi, ora facciamo i conti con Monti“. Sono più di 20 i ragazzi fissi a dormire, principalmente studenti di sociologia e altre facoltà. Poco dopo la sveglia, si fa colazione tutti insieme e nel frattempo si leggono i giornali e diramano comunicati alle varie testate, il tutto mentre risuonano le note di De Andrè, 99 Posse, Caparezza, Manu Chao. La notizia del giorno è quella delle dimissioni di Berlusconi, così i ragazzi, non certo teneri verso il premier uscente, inziano a mandare a tutto volume “Meno male che Silvio c’è” e parodie varie.

Intorno alle 12, quando sono tutti svegli, viene stilato un primo programma della giornata: ore 14 gruppo di lavoro su spazi autogestiti, ore 15:30 laboratorio di pittura per bambini, ore 18 assemblea pubblica, ore 22 proiezione di “”Il sogno americano”, un documentario sulle irregolarità del sistema bancario made in Usa. Viene allestito un mercatino di libri usati per autofinanziamento. Ogni tanto la gente della piazza si avvicina, curiosa, alcuni si fanno timbrare le banconote per l’iniziativa “Senza di noi Urbino muore“. A volte si affaccia qualche altro giornalista. A ora di pranzo si avvicinano anche i ragazzi del Res, la Rete di Acquisto Solidale, che sta svolgendo un incontro nella Sala Raffaello poco vicina, e invitano i ragazzi al buffet che hanno organizzato. Alcuni partecipanti del gruppo arrivano, altri se ne vanno.

“La protesta nasce dal globale per poi andare ad agire localmente – dice Mattia Maurizi, uno degli ‘accampati’ – io mi aspettavo più partecipazione, più tende, però sono soddisfatto del consenso della città, della gente che si è informata e l’ambiente creato. Finalmente ci sono stati dei momenti di aggregazione libera. Non puntiamo a risultati immediati, ma speriamo in cambiamenti di lungo termine. Ci aspettiamo che il corteo che si terrà giovedì sia partecipato e di chiudere così in bellezza.”

Alle 15:30 arrivano i rappresentanti della comunità straniera di Ponte Armellina – Urbino 2, che parlano del blitz di qualche giorno prima delle forze dell’ordine nel quartiere. Partecipano anche membri della FDCA (federazione dei comunisti anarchici) e dell’associazione Mondo solidale. Durante il dibattito, vicino alla fontana una ragazza del gruppo tiene un corso di pittura con alcuni bambini: per l’occasione si è pitturata il viso di rosso, e con i vestiti colorati che indossa sembra un personaggio di un libro fantasy. Dopo il dibattito si riprende con la musica, mentre a poco a poco si fa buio. La prima cosa da fare è un bel falò: per l’occasione i ragazzi si sono portati un bel braciere e lo alimentano a turno. “Ci stiamo riappropriando della piazza come momento di creatività – dice Ilaria Puliti, una delle ragazze del gruppo – confrontarsi con altra gente deve essere visto come momento di condivisione. Gli aspetti negativi sono stati il freddo e i problemi organizzativi, ma la cittadinanza si è avvicinata e abbiamo interagito con diverse realtà: associazioni, giornalisti, c’è stata la solidarietà dei commercianti…”

Alle 18:30 si fa assemblea: ci si riunisce tutti intorno al fuoco e si discute delle Reti di Acquisto Solidale con alcuni membri dell’associazione. Si riflette sui modi possibili di gestire l’acquisto di beni alimentari al di fuori dei canali della grande distribuzione, puntando più sulla qualità del prodotto. A Urbino è già presente un Gas (gruppo di acquisto solidale), così all’assemblea partecipa un suo rappresentante, Marco Zacchetti. La riunione è accompagnata da vino rosso e tranci di pizza gentilmente offerti da una pizzeria vicina, metre gli interventi si susseguono con l’uso di un megafono. Con l’avvicinarsi dell’ora di cena si tirano fuori castagne, altra pizza, birra e vino. Ci si riscalda un po’ al falò e qualcuno suona la chitarra; il tempo passa tra conversazioni, musica e scherzi tra i membri del gruppo. Con chi passa si ritorna di frequente sui temi della protesta: Alle 22 iniziano le proiezioni. Prima viene trasmesso “Il sogno americano“, un docufilm d’animazione che racconta gli aspetti peggiori del sistema bancario e fiscale americano. Il secondo film trasmesso è “La storia delle cose“, che spiega le storture nel sistema consumistico-capitalista che hanno condotto alla crisi attuale. Dopo la mezzanotte chi non dorme in tenda inizia ad andare via, mentre gli altri a poco a poco cominciano a prendere posto per la notte. Si controlla che sia tutto pronto: coperte, sacchi a pelo, girano anche diverse borse dell’acqua calda. Ci si dovrà scaldare anche questa notte e domani sarà un altro giorno di occupazione.

Domenico Alessandro Mascialino

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Referendum 12 e 13 giugno: gli studenti universitari si mobilitano http://ifg.uniurb.it/2011/05/17/ducato-online/referendum-12-e-13-giugno-gli-studenti-universitari-si-mobilitano/9065/ http://ifg.uniurb.it/2011/05/17/ducato-online/referendum-12-e-13-giugno-gli-studenti-universitari-si-mobilitano/9065/#comments Tue, 17 May 2011 16:21:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=9065 [continua a leggere]]]> URBINO – Banchetti in tutte le facoltà e nel centro storico, feste, aperitivi e concerti. Queste le iniziative programmate dal comitato universitario nato a Urbino per sensibilizzare e informare studenti e cittadinanza sui referendum del 12 e 13 giugno: dove gli italiani saranno chiamati a decidere se abrogare le leggi sulla privatizzazione dell’acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento.

Il comitato, che si affiancherà a quello cittadino e a quello provinciale, è promosso degli studenti dell’Assemblea permanente, che hanno creato un coordinamento tra diverse associazioni universitarie (Fuorikorso, Pantarei, Studenti in movimento, Agorà e altre).

“Si tratta di un’iniziativa dal basso come altre in giro per l’Italia, non essendoci una spinta forte dei partiti e dei mezzi di comunicazione per promuovere il referendum – spiega Rocco Stasi di Assemblea Permanente –  uno dei pochi spazi di democrazia vera che ancora ci sono in questo paese e dobbiamo muoverci tutti per far sì che si raggiunga il quorum. Bisogna informare i cittadini per far capire loro l’importanza di votare sì ai referendum per dire no alla privatizzazione dell’acqua, all’energia nucleare e all’ennesima legge ad personam fatta per il Presidente del Consiglio”.

Nelle facoltà tutti i giorni e nel centro storico di martedì e di giovedì ci saranno dei banchetti per distribuire il materiale informativo non solo sui quesiti referendari ma anche sulle modalità di voto e le agevolazioni per chi non è residente a Urbino: “Non tutti sanno che c’è uno sconto del 60 % sui treni per gli studenti che  vogliono tornare a casa  per votare – aggiunge Stasi – e che c’è la possibilità per chi vive molto lontano di votare a Urbino facendosi spedire la tessera elettorale”. Il comitato chiederà anche una sospensione dell’attività didattica universitaria per lunedì 13 e martedì 14 giugno per permettere agli studenti fuori sede che torneranno a casa di non perdere lezioni ed esami.

In piazza della Repubblica, inoltre, organizzerà un evento il 27 maggio in occasione della giornata nazionale per i referendum e poi altre iniziative come feste e aperitivi che, assieme al contributo delle associazioni, serviranno a finanziare l’attività del comitato.

Stasera alle 17 il comitato si è riunito nell’aula C1 del Magistero per definire tutte le iniziative ed è stato steso il documento di richiesta al rettore della sospensione delle attività didattiche. Nel documento si legge: ”Le tematiche sottoposte al voto elettorale sono da tempo dibattute dalla società civile e il risultato di tali votazioni è destinato a toccare direttamente la vita delle generazioni future. Pertanto riteniamo che il diritto di ognuno a esprimere il proprio parere su tali questioni debba essere tutelato e promosso da tutte le istituzioni del Paese, in special modo quelle universitarie, che hanno il compito di formare la coscienza civile. La richiesta di un giorno in più di blocco dell’attività accademica ha lo scopo di permettere a tutti di esercitare tale diritto. Riteniamo che la sospensione sarebbe d’esempio per tutti, perchè rappresenterebbe un tentativo efficace dei centri di sapere di avvicinare le giovani generazioni alla vita pubblica e al dibattito politico”.

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Università: porte aperte ai maturandi ma nessuna certezza sull’offerta formativa http://ifg.uniurb.it/2011/02/10/ducato-online/universita-porte-aperte-ai-maturandi-ma-nessuna-certezza-sullofferta-formativa/4688/ http://ifg.uniurb.it/2011/02/10/ducato-online/universita-porte-aperte-ai-maturandi-ma-nessuna-certezza-sullofferta-formativa/4688/#comments Thu, 10 Feb 2011 14:45:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=4688 [continua a leggere]]]> L’Università di Urbino apre le porte ma l’offerta formativa del prossimo anno è ancora un’incognita. E’ l’Open day, le giornate in cui le ultime classi degli istituti superiori mettono piede per la prima volta nelle aule delle facoltà. Le future matricole si destreggiano tra dépliant e presentazioni alla scoperta della nuova università targata Gelmini che qui ha eliminato almeno sei corsi di laurea, tra cui Filosofia ed Economia e commercio. Negli stand delle facoltà vengono ancora distribuiti i dépliant dell’anno accademico in corso. Risultato: lo studente che non chiede informazioni non sa in realtà cosa lo aspetta. I docenti sono comunque molto chiari nel rivelare il “loro imbarazzo a parlare di un’offerta ancora non definitiva”.

Alcuni dei corsi dati per sicuri nei voucher informativi del 2011/2012 potrebbero scomparire. A rischio la triennale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, mentre Filosofia forse conquisterà almeno il nome all’interno della triennale “Lettere e beni culturali”, che potrebbe diventare “Lettere, beni culturali e discipline filosofiche”.

A fare maggiore chiarezza saranno oggi i consigli di facoltà di Scienze e tecnologie e Lettere e filosofia, che dovranno dare parere definitivo al Senato accademico circa la loro offerta formativa.

C’è poi il problema della scomparsa di alcuni corsi, camuffata con il cambiamento di nome; verranno così soppressi molti insegnamenti ad essi legati.

Nonostante la situazione sia dunque caotica e ancora indefinita, Giuseppe Biancalana, responsabile dell’organizzazione dell’Open Day, sostiene che “in questo periodo le classi sono più libere da impegni ed è più facile farle partecipare ad attività extrascolastiche. Inoltre, l’iniziativa non serve solo a promuovere l’offerta formativa, ma anche a far conoscere la realtà universitaria e le sue strutture.”
Ascolta l’intervista

Di tutt’altro parere Rocco Stasi dell’ Assemblea Permanente: “Fare un Open day che pubblicizza l’università così com’era l’anno scorso è una truffa. Inutile organizzare oggi l’orientamento, quando le sorti di molti corsi sono ancora incerte e la situazione è in continuo divenire. I ragazzi, in questa maniera, ne escono solo più confusi”.
Ascolta l’audio

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http://ifg.uniurb.it/2011/02/10/ducato-online/universita-porte-aperte-ai-maturandi-ma-nessuna-certezza-sullofferta-formativa/4688/feed/ 0 L’Università di Urbino apre le porte ma l’offerta formativa del prossimo anno è ancora un’incognita. E' l'Open day, le giornate in cui le ultime classi degli istituti superiori mettono piede per la prima volta nelle aule delle facoltà. L’Università di Urbino apre le porte ma l’offerta formativa del prossimo anno è ancora un’incognita. E' l'Open day, le giornate in cui le ultime classi degli istituti superiori mettono piede per la prima volta nelle aule delle facoltà. Le future matricole si destreggiano tra dépliant e presentazioni alla scoperta della nuova università targata Gelmini che qui ha eliminato almeno sei corsi di laurea, tra cui Filosofia ed Economia e commercio. Negli stand delle facoltà vengono ancora distribuiti i dépliant dell'anno accademico in corso. Risultato: lo studente che non chiede informazioni non sa in realtà cosa lo aspetta. I docenti sono comunque molto chiari nel rivelare il “loro imbarazzo a parlare di un’offerta ancora non definitiva”. Alcuni dei corsi dati per sicuri nei voucher informativi del 2011/2012 potrebbero scomparire. A rischio la triennale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, mentre Filosofia forse conquisterà almeno il nome all’interno della triennale "Lettere e beni culturali", che potrebbe diventare "Lettere, beni culturali e discipline filosofiche". A fare maggiore chiarezza saranno oggi i consigli di facoltà di Scienze e tecnologie e Lettere e filosofia, che dovranno dare parere definitivo al Senato accademico circa la loro offerta formativa. C’è poi il problema della scomparsa di alcuni corsi, camuffata con il cambiamento di nome; verranno così soppressi molti insegnamenti ad essi legati. Nonostante la situazione sia dunque caotica e ancora indefinita, Giuseppe Biancalana, responsabile dell’organizzazione dell’Open Day, sostiene che "in questo periodo le classi sono più libere da impegni ed è più facile farle partecipare ad attività extrascolastiche. Inoltre, l’iniziativa non serve solo a promuovere l’offerta formativa, ma anche a far conoscere la realtà universitaria e le sue strutture.” Ascolta l'intervista Di tutt’altro parere Rocco Stasi dell' Assemblea Permanente: “Fare un Open day che pubblicizza l'università così com'era l'anno scorso è una truffa. Inutile organizzare oggi l’orientamento, quando le sorti di molti corsi sono ancora incerte e la situazione è in continuo divenire. I ragazzi, in questa maniera, ne escono solo più confusi”. Ascolta l'audio il Ducato no