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La Carlo Bo seleziona laureati in comunicazione per gestire i siti web dell’ateneo

Giuseppina Avola — Thu, 05 Dec 2013 09:26:49 +0000

URBINO – L’ Università degli studi di Urbino seleziona laureati in comunicazione per supporto all’attività didattica e per la gestione dei propri siti web. Il termine di presentazione della candidatura è il 9 dicembre.

Il selezionato dovrà lavorare all’interno delle strutture universitarie per un anno e percepirà un compenso complessivo di 16.500 euro lordi. Tra i requisiti di partecipazione un diploma di laurea triennale, preferibilmente in Scienze della comunicazione, e esperienze qualificate di organizzazione di laboratori didattici e di gestione delle tecnologie e dei siti web in ambito universitario. Il bando dell’Uniurb è consultabile a questo indirizzo (Pdf).

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“Futuri creativi”: la pubblicità in un convegno a Pesaro il 9 e 10 maggio

Mario Marcis — Wed, 08 May 2013 15:35:40 +0000

URBINO – Le nuove forme di pubblicità si devono oggi confrontare con i mercati dei paesi emergenti e i nuovi metodi di comunicazione introdotti dalle nuove piattaforme digitali, spiegano gli organizzatori di un convegno sul futuro della pubblicità, intitolato “Futuri creativi” e organizzato a Pesaro dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e discipline umanistiche dell’Uniurb per il 9 e 10 maggio.

Il 9 maggio a Palazzo Ciacchi, in viale Cattaneo, parleranno importanti professionisti del mondo della comunicazione tra i quali Paolo Iabichino, direttore esecutivo e creativo di OgilvyOne e lo scrittore e pubblicitario Pasquale Barbella. Il giorno dopo a Villa Marina, in Viale Trieste, si parlerà degli stessi temi, ma dal punto di visto accademico.

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“Il senso della possibilità”: a lezione con Salvatore Veca

Silvia Colangeli — Tue, 07 May 2013 21:26:56 +0000

Urbino- Stamattina alle nove il filosofo Salvatore Veca, ordinario dell’ Università di Pavia, terrà un seminario al polo scientifico “Paolo Volponi”, in aula D1. L’incontro, intitolato Il senso della possibilità, è stato promosso dall’Università di Urbino e dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Ad introdurlo la direttrice del Dipartimento Lella Mazzoli e dal giornalista di Radio3 Giorgio Zanchini.

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Palazzo Albani: al via il restauro del tetto e delle murature

Giovanni Ruggiero — Tue, 12 Feb 2013 16:54:55 +0000

URBINO – Se per fare una casa di solito si parte dalle fondamenta, per salvare un palazzo antico è più giusto cominciare dal tetto. Con l’arrivo della gru, partiranno lunedì 18 febbraio i lavori di restauro di palazzo Albani in via Bramante, acquistato dall’Università di Urbino nel 2005 e già sede dell’Istituto di Storia dell’Arte e oggi utilizzato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche.

Finanziato per intero dall’Ateneo per 1 milione e 97 mila euro, grazie anche alle risorse ottenute dall’impianto fotovoltaico del campus scientifico, l’intervento sarà svolto dalla ditta Lancia di Pergola (PU) e punterà a recuperare e consolidare il tetto in legno che copre i piani nobili. “E’ come rifare il cappotto al palazzo – sintetizza l’architetto Simonetta Fabbri, progettista del restauro – le decorazioni di pregio ospitate nell’ultimo piano dell’edificio e le volte affrescate meriterebbero un intervento più approfondito, ma anche più costoso: per ora è necessario dare protezione all’intera struttura”.

Coevo del palazzo Ducale e dell’ex monastero di Santa Chiara, palazzo Albani era stato voluto dalla famiglia omonima “originaria dell’Albania e arrivata a Urbino nel 1464 – racconta l’architetto Fabbri – la loro considerazione crebbe nella corte di Federico di Montefeltro, per il quale gli Albani hanno ricoperto importanti incarichi politici e burocratici”. Il complesso edilizio è cresciuto nel 1700, con Orazio Albani, fratello del pontefice urbinate papa Clemente XI.

Affidati a novembre 2012, i lavori sarebbero però dovuti cominciare molto prima, e terminare entro la fine dello scorso anno, come aveva anticipato ai microfoni del Ducato il prorettore Vilberto Stocchi a gennaio 2012: “Il ritardo è dovuto al metodo condiviso con cui sono state prese tutte le scelte – chiarisce Luigi Botteghi, direttore generale dell’Ateneo – La ditta ha inoltre definito in otto mesi la fattibilità dei lavori, e non in un anno come da noi preventivato”.

Finchè i lavori non saranno completati, però, qualche disagio dovrà essere affrontato da docenti e studenti: “Le attività didattiche dovranno svolgersi al piano inferiore – aggiunge il direttore Botteghi – la fruizione dei libri invece sarà ancora possibile, ma con modalità e orari da definire nel rispetto della sicurezza del cantiere: presto saranno recuperati nuovi spazi, altrimenti preclusi sin dal terremoto del ‘97”. Qualche disagio per l’ingombro dei ponteggi esterni ci sarà anche per le strade intorno a palazzo Albani, in particolare nella più trafficata via Bramante “ma saranno minimi – assicura Botteri – la viabilità non subirà interruzioni”.