il Ducato » scuola di teatro ducale http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » scuola di teatro ducale http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Teatro, a scuola di mimo con l’assistente di Marcel Marceau http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-notizie-informazione/teatro-a-scuola-di-mimo-con-lassistente-di-marcel-marceau/58981/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-notizie-informazione/teatro-a-scuola-di-mimo-con-lassistente-di-marcel-marceau/58981/#comments Tue, 18 Mar 2014 10:38:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58981 [continua a leggere]]]> 1974478_286842798138391_952478308_nURBINO – Un laboratorio per prendere coscienza del proprio corpo e imparare a ‘usarlo’ per esprimere e comunicare. Dal 27 al 30 Marzo, la Scuola di Teatro Ducale di Rachel Zekri organizza uno stage di mimo dal titolo “Il corpo dell’attore. Metamorfosi e illusioni” diretto da Elena Serra, storica assistente del grande maestro del mimo francese, Marcel Marceu.

Uno stage intensivo di 18 ore rivolto non solo agli allievi della Zekri ma a tutti gli urbinati. “Elena Serra – spiega la direttrice della Scuola di Teatro Ducale – è una delle insegnanti di mimo migliori sulla piazza. Ha lavorato per 20 anni con Marceau nella sua compagnia dopo aver lasciato l’Italia e da altrettanti anni insegna nelle scuole di recitazione del mondo: dalla Paolo Grassi di Milano a L’acting International di Parigi. Ancora una volta, dopo Boris Barey, ho voluto portare un grande nome del teatro nella città di Urbino per metterlo a disposizione di tutti. È questo che voglio fare attraverso la mia scuola”.

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Si apre il sipario del Sanzio per la Scuola di Zekri: è l’ora de “I Fisici” http://ifg.uniurb.it/2013/05/26/ducato-online/si-apre-il-sipario-del-sanzio-per-la-scuola-di-teatro-ducale-e-lora-de-i-fisici/48555/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/26/ducato-online/si-apre-il-sipario-del-sanzio-per-la-scuola-di-teatro-ducale-e-lora-de-i-fisici/48555/#comments Sun, 26 May 2013 21:10:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48555 URBINO – Suona la terza campanella. Si spengono le luci in sala e la platea del teatro Sanzio si ammutolisce. Non sarà uno spettacolo della stagione teatrale, ma non sembra neanche un saggio di fine anno. Pochi minuti e l’occhio di bue illumina una figura che fa capolino da dietro gli spessi tendoni del sipario. È Rachel Zekri, regista dello spettacolo che andrà in scena e direttrice della Scuola di teatro ducale, novità dell’ultimo anno a Urbino.

Prima che gli allievi debuttino davanti a una platea gremita, di fronte ai palchi affollati, la Zekri con il suo accento francese e con l’emozione – ma sarà stata anche tensione, adrenalina – tipica di una “prima”, appare sul palco non solo per presentare “I Fisici” di Durrenmatt e gli sketch che apriranno la serata ma soprattutto per ringraziare. Ringrazia gli sponsor locali per tessuti e scenografie, ringrazia coloro che hanno realizzato le locandine, ringrazia tutti quelli che hanno collaborato al debutto di questa nuova realtà cittadina. Il suo sguardo, posandosi sul pubblico in sala, è quasi incredulo. “Debuttare al Sanzio è per noi un grande onore – sottolinea con voce spezzata – ancora stentiamo a crederci”.

L’intervista alla regista  

La regista scompare dietro le quinte, si apre il sipario: lo spettacolo ha inizio. Gli allievi della scuola affrontano la paura e salgono sul palcoscenico. Alcuni frequentano il corso soltanto da cinque mesi ma le loro performance non fanno una grinza. La platea ride, si diverte, rimane per due ore rapita dall’evolversi della vicenda. Nessuna sbavatura, nonostante l’opera scelta sia tutt’altro che semplice.

Cosa ci fanno tre fisici nucleari all’interno di un manicomio? Möbius, il protagonista, dopo aver scoperto una formula matematica, si finge pazzo per evitare che questa possa essere usata in modo pericoloso. Ma Möbius non è l’unico fisico “pazzo” ricoverato nella clinica: insieme a lui ci sono una spia comunista e un agente segreto americano che dicono di essere Isaac Newton e Albert Einstein per impossessarsi della formula.

Genialità e follia sono il centro gravitazionale dell’intera vicenda. I tre fisici impazziti, o presunti tali, oscillano tra picchi di grande ironia e momenti di profonda crisi interiore. Möbius, all’apice della sua carriera, si chiede: “La gloria o la salvezza del destino dell’umanità?” La sua scelta di internarsi per evitare di favorire una catastrofe viene alla fine condivisa anche dagli altri due falsi pazzi che, per senso di responsabilità, rinunciano al loro obiettivo. La pazzia dei tre fisici, contrapposta sin dall’inizio alla lucidità della direttrice della clinica, Mathilde von Zahnd, viene ribaltata alla fine dello spettacolo: in realtà è proprio lei che, presa dalla brama di potere, ruba gli appunti di Möbius per realizzare il progetto folle di assoggettare il genere umano.

Un copione difficile da interpretare ma che gli allievi della Scuola sono riusciti a portare in scena scrostando quella soglia di problematicità connaturata al soggetto. I personaggi, divertenti e al tempo stesso complessi, rivelano le caratteristiche tipiche della tragicommedia.

Tutto va in scena liscio come l’olio, mostrando una città per niente assopita e ancora in grado di esplodere nell’arte. Un successo per gli attori debuttanti e per la Zekri che adesso guardano al futuro e pensano già a continuare il corso il prossimo anno e, perché no, entrare nel cartellone della stagione del Sanzio.

 

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Il teatro Sanzio riapre il sipario: il 25 maggio in scena i “fisici” di Durrenmatt http://ifg.uniurb.it/2013/05/13/ducato-notizie-informazione/il-teatro-sanzio-riapre-il-sipario-il-25-maggio-in-scena-i-fisici-di-durrenmatt/46759/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/13/ducato-notizie-informazione/il-teatro-sanzio-riapre-il-sipario-il-25-maggio-in-scena-i-fisici-di-durrenmatt/46759/#comments Mon, 13 May 2013 12:39:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46759 [continua a leggere]]]> URBINO – A stagione chiusa il Teatro Sanzio di Urbino torna ad aprire il sipario. L’occhio di bue questa volta illuminerà attori d’eccezione per la prima volta sulla scena: sabato 25 maggio alle 21 gli allievi della Scuola di Teatro Ducale di Rachel Zekri reciteranno ne “I fisici” di Friedrich Durrenmatt.

“Sarà una grandissima prima perché si tratta del primo saggio della scuola nata lo scorso anno e perché tutti gli attori debuttano sul palco” spiega Rachel Zekri. “Abbiamo scelto la tragicommedia di Durrenmatt – continua il direttore artistico della scuola nonché regista della spettacolo – perché ci pare che sia molto attuale anche oggi: si parla infatti di ricerca e progresso e di quanto valga la pena di sacrificarsi per salvare l’umanità”.

Tutto quello che starà in scena, dalle scenografie ai costumi, è prodotto grazie a materie prime della città, create e rielaborate dalla Zekri: “Dal falegname al tessuto dei costumi, tutto viene da Urbino – dice Rachel Zekri – e le stesse aziende che ci hanno fornito i materiali sono anche sponsor dell’evento”. L’ingresso allo spettacolo è a offerta libera.

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La scuola di Rachel Zekri porta a Urbino i maestri del teatro russo http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-online/la-scuola-di-rachel-zekri-porta-a-urbino-i-maestri-del-teatro-russo/39510/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-online/la-scuola-di-rachel-zekri-porta-a-urbino-i-maestri-del-teatro-russo/39510/#comments Mon, 25 Mar 2013 17:53:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39510 URBINO – Rachel Zekri è un’attrice francese. Ama il suo lavoro al punto che si emoziona al solo parlarne. Una donna giovane e determinata, dallo spirito girovago. Eppure, messa da parte la valigia, ha abbandonato le scene e si è stabilita a Urbino per insegnare quanto imparato sul palco dai grandi maestri con cui ha lavorato.

Nell’ottobre dell’anno scorso ha aperto qui a Urbino la Scuola di teatro Ducale, che conta già 16 iscritti tra i 15 e i 60 anni. “Urbino è una città ricettiva e ci sono molti artisti e musicisti che andrebbero valorizzati maggiormente. Le piccole realtà locali dovrebbero avere più spazio. Sicuramente più dei grandi eventi delle ultime settimane”. Per questo motivo Rachel Zekri si sta spendendo per attirare l’attenzione delle personalità più influenti nel panorama teatrale internazionale sulla città ducale.

“Ho fatto l’attrice e con il mio lavoro ho girato il mondo. Ho vissuto tre anni a Los Angeles e lì, come in tutte le altre grandi città in cui ho abitato, mi è sempre mancata l’architettura storica. Per questo mi piace Urbino e, quando l’amore mi ha portato qui, ho deciso di fermarmi e di creare qualcosa che avesse senso per me e per la città stessa “.

Dall’11 al 14 aprile, la Scuola di teatro Ducale ospiterà uno stage aperto sia agli allievi che agli esterni con il regista russo di fama internazionale Boris Rabey, allievo di Maria Knebel, ultima assistente di Stanislavskij. Rabey è professore alla Scuola di Teatro Gitis di Mosca, regista di numerose serie televisive e di spettacoli teatrali tra Russia, Francia e Belgio.

“Ho lavorato con Rabey ne Le baruffe chiozzotte di Goldoni. E’ un uomo carismatico e non è cosa di tutti i giorni imparare il metodo Stanislavskij da qualcuno che è stato effettivamente in relazione con lui. Una volta stava tenendo una lezione quando si mise a recitare qualcosa in russo – racconta la Zekri – gli studenti, che pure non capivano niente delle sue parole erano catturati. Gli dissero ‘Maestro abbiamo vibrato con te’. In realtà lui aveva contato solo da uno a dieci”.

Basandosi sulle teorie di Stanislavskij, Cechov e Meyerhold, lo stage di Rabey – interpretato da Marta Guglielmi – verterà sulla ricerca della verosimiglianza sul palco: una parte più tecnica riguarderà lo studio dello sguardo e del corpo, mentre una seconda parte delle lezioni sarà incentrata su un lavoro di scavo personale: “Per rendere sincero quello che recitiamo bisogna trovare qualcosa in comune tra la nostra vita e la storia che raccontiamo agli spettatori. Ed è difficile accettare di soffrire per restituire un’emozione vera”.

Le lezioni della Scuola di Teatro Ducale si terranno nella Sala Vecchiotti della Cappella Musicale. “Sono soddisfatta del mio lavoro e di come stanno andando le cose, perché vedo che a Urbino c’è gente in grado di apprezzare queste iniziative, che riconosce le opportunità che si presentano. Forse mi sarei aspettata un’accoglienza più calorosa da parte delle istituzioni, ma di certo non posso lamentarmi”.

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