il Ducato » Scuola http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Scuola http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sciopero scuole: Fermignano; Bonci, “riforma è punto di partenza per cambiare le cose” http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-fermignano-bonci-riforma-e-punto-di-partenza-per-cambiare-le-cose/73511/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-fermignano-bonci-riforma-e-punto-di-partenza-per-cambiare-le-cose/73511/#comments Tue, 05 May 2015 14:33:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73511 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO, 5 MAG – La riforma della scuola è “un punto di partenza”: la pensa così Nicoletta Bonci, assessore alla Pubblica istruzione del comune di Fermignano. Alla luce dei dati sul numero dei docenti che oggi hanno scioperato contro la riforma del governo Renzi sulla scuola – 63 insegnanti su 77 non hanno lavorato – dichiara: “Nonostante la percentuale molto alta, il mio timore è che ci sia poca informazione: credo che molti degli insegnanti che hanno scioperato oggi non siano consapevoli dell’importanza della riforma. Ci lamentiamo tanto delle cose che non vanno e poi al primo cenno di cambiamento non ci va bene. Questa riforma è un punto di partenza per cambiare le cose, magari da rivedere e da aggiustare, ma rimane comunque un’opportunità”.

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Insegnanti e studenti contro la ‘Buona Scuola’, diario social della giornata – STORIFY http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-e-studenti-contro-la-buona-scuola-diario-social-della-giornata-storify/73428/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-e-studenti-contro-la-buona-scuola-diario-social-della-giornata-storify/73428/#comments Tue, 05 May 2015 11:09:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73428 [continua a leggere]]]> buonascuola

Foto di ‏@EnricoMazzo da Twitter

Giorno di protesta per il mondo della scuola. Insegnanti e alunni questa volta sono dalla stessa parte, dietro gli striscioni, uniti per contestare il nemico comune: la riforma ‘Buona Scuola’ di Matteo Renzi. Da Milano a Catania, passando per Roma, tutte le principali piazze d’Italia sono state occupate dai manifestanti. Era dal 2007 che non si verificava una chiamata alle armi di tale misura. A monte dell’organizzazione i sindacati di settore Flc-Cgil, Cis e Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas.

A URBINO: Quattro scuole chiuse e partecipazione nei licei

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Sciopero scuole: chiuse anche le elementari di Gadana http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/scuola-primaria-di-gadana-chiusa-per-lo-sciopero-nazionale/73472/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/scuola-primaria-di-gadana-chiusa-per-lo-sciopero-nazionale/73472/#comments Tue, 05 May 2015 10:54:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73472 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAG - Anche la scuola primaria di Gadana, a Urbino, è rimasta chiusa per lo sciopero nazionale contro il disegno di legge presentato dal premier Matteo Renzi, chiamato la Buona scuola. Chiuse anche le elementari di Mazzaferro, Piansevero e Trasanni.

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Sciopero scuole: a Fermignano istituti aperti ma solo 14 docenti presenti http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/#comments Tue, 05 May 2015 10:37:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73427 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO, 5 MAG – Alta adesione allo sciopero per gli insegnanti dell’istituto comprensivo “Donato Bramante” di Fermignano. Hanno aderito in totale 63 docenti su 77: alla scuola dell’infanzia tutti e 17, nelle due scuole primarie 32 su 35, mentre nella secondaria 14 su 25. Per quanto riguarda il personale Ata, ha scioperato una persona su 19. Lo sciopero, a livello nazionale, contro la riforma della scuola è promosso da Cgil, Cisl, Uil, insieme a Snals, Gilda e Cobas.

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Sciopero contro ‘la buona scuola’, la Cgil: “Anche a Urbino molti istituti chiusi” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/#comments Mon, 04 May 2015 14:55:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73191 Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

URBINO – Anche a Urbino, e in tutta la provincia, lo sciopero nazionale della scuola rischia di creare disagi a studenti e famiglie, nonostante Adriabus garantisca il servizio scuolabus. Il 5 maggio il personale scolastico, gli studenti e i sindacati protesteranno uniti contro il disegno di legge presentato dal premier Matteo Renzi, chiamato Buona scuola.

La mobilitazione riguarderà non solo il Montefeltro: da Pesaro partiranno dei pullman per Roma e si svolgerà un flash mob in piazza del Popolo.

“Da Pesaro partiranno due pullman da 55 persone – ha detto Lilli Gargamelli, rappresentante della Cgil di Pesaro – i posti sono quasi tutti occupati. Speriamo che ci sia una grande affluenza al flash mob; le probabilità di avere un numero elevato di adesioni sono molte se consideriamo che, oltre al tema, molto sentito da tutti, la maggior parte delle scuole di Pesaro rimarrà chiusa. Anche a Urbino le scuole chiuse saranno molte, anche se probabilmente il numero sarà minore rispetto a quelle chiuse a Pesaro”.

Istituto P. Volponi

Istituto P. Volponi

“C’è stata un’adesione in massa tra i docenti della prima area e molto alta è stata anche per quelli della seconda, anche se fino a domani non sapremo i numeri precisi – ha dichiarato Antonio Serafini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo P. Volponi di Urbino – la contestazione è legittima perché in società in continuo cambiamento è giusto che la scuola cambi, però non tutto in questo disegno di legge è giusto, c’è qualcosa da rivedere.  Tra gli obiettivi del governo c’è quello di prevedere misure per la valorizzazione e la sicurezza degli edifici scolastici; secondo me questo è un punto fondamentale e il governo si dovrebbe quindi preoccupare di dare più fondi per valorizzare la scuola pubblica perché spesso non si riescono a gestire nemmeno le attività ordinarie, come le pulizie. Per non parlare poi della ristrutturazione degli edifici: ci sono scuole in cui piove dal soffitto e i soffitti cadono a pezzi; è una questione di sicurezza, ma anche l’estetica non va sottovalutata perché un ambiente più gradevole è vissuto meglio da tutti”.

Lo sciopero generale della scuola è stato indetto da cinque sigle sindacali: Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Il primo sciopero unitario dopo 7 anni. Si sono unite anche le associazioni studentesche e l’Agenquadri (Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità). Il malcontento infatti è di chi vive la scuola tutti i giorni, dal personale scolastico alle famiglie. Gli studenti dell’Uds (Unione degli studenti) hanno scritto anche una lettera pregando i docenti di aderire alla contestazione “per difendere la scuola pubblica” e il loro futuro e “di stimolare discussioni sulla riforma nelle classi, invitando tutti gli studenti inconsapevoli di scendere in piazza a Roma”.

I punti della riforma per i quali si è indetto lo sciopero sono sei:

  1. organico triennale secondo la volontà del dirigente scolastico;
  2. contratti devono essere confermati dal dirigente anche per i docenti di ruolo che perderanno posizioni di graduatoria e posto per continuità;
  3. scomparsa di tutte le graduatorie;
  4. creazione di albi regionali e nazionali anche per i docenti di ruolo;
  5. mobilità coatta per i perdenti posto inseriti nell’albo regionale come precari per chiamata diretta del dirigente;
  6. aumento indiretto dell’orario di lavoro con 50 ore obbligatorie di formazione e supplenze.

 

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Ponte Armellina: i bambini senza pulmino per arrivare alla scuola del Gallo http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/ponte-armellina-i-bambini-senza-pulmino-per-arrivare-alla-scuola-del-gallo/69160/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/ponte-armellina-i-bambini-senza-pulmino-per-arrivare-alla-scuola-del-gallo/69160/#comments Fri, 27 Mar 2015 21:34:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69160 REPORTAGE Cinquecento vite, una sola voce
LEGGI Ponte Armellina, "lavori entro l'estate"]]>
Bambini durante doposcuola a Trasanni

Bambini durante doposcuola a Trasanni

URBINO – La distanza che separa i bambini di Ponte Armellina dalla scuola elementare di Gallo di Petriano è breve, appena un chilometro. Da qualche anno, però, il Comune di Petriano ha deciso di non mettere più a loro disposizione lo scuolabus. Una scelta che ha avuto un effetto domino su altre due scuole del territorio e su molte famiglie.

Nei primi anni 2000, infatti, nel pieno del flusso migratorio, era stato stipulato un accordo tra il Comune di Urbino, quello di Petriano e la scuola di Gallo, rinnovato di anno in anno. La città ducale finanziava l’aiuto linguistico per i bambini stranieri, Petriano si occupava del trasporto – che per competenza sarebbe spettato a Urbino – e la scuola dell’accoglienza. Ma nel 2013 l’accordo non è più stato rinnovato, nonostante la richiesta dell’istituto.

REPORTAGECinquecento vite, una sole voce: “All you need is love”

Ormai da un paio d’anni, i bambini di “Urbino 2” – quasi tutti di origine straniera – sono iscritti alla scuola elementare di Trasanni che si trova a più di 6 chilometri da casa loro. Da Ponte Armellina, ogni mattina, passa lo scuolabus del Comune di Urbino che porta gli alunni a Trasanni, come previsto dal regolamento per il trasporto scolastico. Nonostante la distanza sia superiore, per le famiglie è questa la soluzione migliore. Molti non riuscirebbero, altrimenti, ad accompagnare i bambini a scuola, sia per motivi di lavoro che per mancanza di mezzi autonomi. Alcuni genitori di bambini italiani, però, non hanno accettato la novità e hanno deciso d’iscrivere i loro figli nelle scuole del centro. Per loro, a Trasanni, i bambini stranieri sono diventati troppi.

Un problema dei grandi. “Hanno paura che i loro figli non si integrino bene – dicono le maestre – ma il problema è solo degli adulti e delle istituzioni. Questa è una questione politica. I bambini fra di loro non fanno queste distinzioni. Una nostra alunna pochi giorni fa ha scritto ‘questa scuola mi piace perché anche se veniamo da Paesi diversi non siamo nemici'”. Un insegnamento importante anche per i più grandi.

I numeri. Sono 56 i bambini che frequentano la scuola della piccola frazione e il prossimo anno diventeranno 73. Quattro bambini, che oggi si trovano in quinta elementare, usciranno e 21 entreranno in prima. Di questi solo 6 sono italiani. Attualmente i bambini di origine straniera sono poco più del 50%, in particolare provenienti da Trasanni e Ponte Armellina. Piero Fraternale, responsabile dell’ufficio dei Servizi educativi del Comune, conferma quanto detto dalle maestre: “I bambini che vanno a Urbino sono i figli degli italiani – dichiara al Ducato – a parte chi si reca in centro per motivi di lavoro e iscrive lì i figli per comodità o per la diversa offerta formativa, gli altri non li iscrivono a Trasanni perché lì ci sono bambini stranieri”.

Verso una scuola unica. Nel suo mandato quinquennale il comune di Urbino ha deciso di occuparsi di questa situazione. “Ancora siamo in una fase embrionale, ma si sta valutando l’ipotesi di creare una scuola unica – dice Fraternale – come punto di aggregazione di tutte le frazioni, sia per i bambini delle elementari che per quelli delle medie, per evitare di creare scuole-ghetto”. L’assessore alle Politiche educative Lucia Ciampi dice al Ducato: “Ci sono moltissime scuole nel territorio di Urbino e tutte necessitano interventi di manutenzione e ristrutturazione consistenti, un polo unico potrebbe essere una soluzione” ma precisa che si tratta solo di un’intenzione: “Prima sarà discussa con i cittadini. Comunque senza un finanziamento non ci sono le risorse necessarie per un progetto simile” e sulla scuola di Trasanni dichiara: “È inutile negare che lì ci sia un problema di densità insostenibile di bambini extracomunitari che non hanno la possibilità d’integrarsi”.

Ma le maestre non sono d’accordo: “I bambini non hanno alcun problema d’integrazione né qui né quando arrivano alle scuole medie. Non sono le percentuali di bambini stranieri quelle che contano, ma i progetti e le risorse. Servono spazi più ampi e insegnanti. A Trasanni il prossimo anno ci sarà una prima classe numerosa come non mai e quello che preoccupa non è il numero di bambini stranieri, ma la mancanza di spazi necessari a garantire un adeguato percorso educativo. La soluzione non è la creazione di un istituto unico. A Trasanni servono interventi di allargamento e, inoltre, alcuni bambini potrebbero andare alla scuola del Gallo, opzione che oggi è loro preclusa. I Comuni di Urbino e Petriano devono aprire una riflessione su questo e confrontarsi di nuovo”.

“L’integrazione è un’altra cosa”. Antonio Cipollini, presidente dell’Associazione Alveare, che da anni lavora nella scuola della piccola frazione aggiunge: “L’integrazione non passa semplicemente da una diversa allocazione dei bambini nelle scuole. Ciò che conta veramente sono le metodologie didattiche, i programmi e l’organizzazione della scuola nel suo complesso e della società”. I bambini trascorrono solo una parte della giornata tra i banchi, ma i momenti di socializzazione e le occasioni di confronto – che, soprattutto a quell’età, sono fondamentali per la crescita del singolo quanto del gruppo – sono anche altri e si svolgono durante il resto della giornata: con lo sport, i giochi al parco e le attività nei centri di aggregazione. Anche qualora tutti gli alunni fossero accolti nella medesima scuola, ciascuno, al suono della campanella, tornerebbe a casa sua, ovunque questa si trovi. Quelli stranieri, allora, prenderebbero la strada per i quartieri dimenticati di Urbino”, come Trasanni e Ponte Armellina, dove queste opportunità mancano per la carenza di strutture e politiche adeguate e lo scambio e il confronto avvengono tra bambini di molte culture diverse, ma non con gli italiani, che là non ci sono. “Anche il progetto di riqualificazione del quartiere di Ponte Armellina non mi sembra lungimirante – dice Cipollini – non basta sistemare una casa o mettere dei tombini, lì manca tutto, per grandi e piccoli. Non un negozio, non un bar, nessun centro di aggregazione”.

Lo scuolabus: promesso, poi eliminato. Ma lo scuolabus di Petriano non è l’unico a creare problemi in questa vicenda. I bambini che da Trasanni vanno a scuola a Urbino prendono ogni mattina lo scuolabus, offerto come servizio aggiuntivo dal Comune. Secondo il regolamento di organizzazione del trasporto scolastico, però, l’area di Trasanni non rientra tra quelle di competenza delle scuole del centro città. Lo scuolabus è stato introdotto nel 2007 dalla precedente giunta comunale. Nel 2012, l’ex sindaco Corbucci ha deciso di limitare il servizio solo ai bambini iscritti a Urbino fino all’anno precedente. Per i nuovi iscritti il pulmino non era previsto. L’intenzione era quella di eliminare il servizio fuori competenza e, contemporaneamente, incrementare le iscrizioni alla scuola di Trasanni, all’epoca molto basse.

Quest’anno, però, dopo le insistenti richieste delle famiglie coinvolte, il sindaco Maurizio Gambini, come promesso in campagna elettorale, una volta eletto ha reintrodotto il servizio per tutti. Ma non per molto. “Si tratta di una misura eccezionale e temporanea – precisa Fraternale – e non riguarda solo Trasanni, ma anche i bambini che da Urbino vanno a Gadana e quelli che da Pallino vengono nel capoluogo”. Dall’anno prossimo infatti, il pulmino non passerà più. Anche se ancora non è stato emanato il nuovo regolamento per i trasporti scolastici, l’assessore Ciampi conferma: “I genitori sono già stati avvertiti. Non potranno fare affidamento su questo servizio per l’anno scolastico 2015-2016. I trasporti sono davvero caotici e bisogna mettere ordine rientrando nella competenza territoriale delle scuole anche per i trasporti comunali”.

 

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Maltempo, chiuse tutte le scuole di Urbino anche sabato 7 marzo http://ifg.uniurb.it/2015/03/06/ducato-notizie-informazione/maltempo-chiuse-tutte-le-scuole-di-urbino-anche-sabato-7-marzo/67487/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/06/ducato-notizie-informazione/maltempo-chiuse-tutte-le-scuole-di-urbino-anche-sabato-7-marzo/67487/#comments Fri, 06 Mar 2015 15:01:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67487 [continua a leggere]]]> URBINO, 7 MAR- Le scuole di ogni ordine e grado di Urbino rimarranno chiuse anche sabato 7 marzo. Lo ha deciso il sindaco Maurizio Gambini dopo aver già predisposto la sospensione delle attività scolastiche per venerdì 6 marzo. “Il provvedimento – si legge nel comunicato del Comune – è stato emanato a causa delle eccezionali raffiche di vento che da ieri si stanno abbattendo sul nostro territorio e che in queste ore stanno creando alcuni problemi per la sicurezza degli edifici scolastici e per la viabilità dei cittadini”. La chiusura, inoltre, si è resa necessaria “per poter completare le verifiche su tutti gli edifici scolastici ed effettuare gli interventi necessari per la messa in sicurezza degli stessi”.

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Web sicuro e cyberbullismo: bambini a lezione con la Polizia postale http://ifg.uniurb.it/2015/01/26/ducato-online/web-sicuro-e-cyberbullismo-bambini-a-lezione-con-la-polizia-postale/63604/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/26/ducato-online/web-sicuro-e-cyberbullismo-bambini-a-lezione-con-la-polizia-postale/63604/#comments Mon, 26 Jan 2015 14:06:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63604 20150126_104450URBINO – La sicurezza online spiegata ai più piccoli. Questa mattina alla scuola primaria “Urbino Mazzaferro” gli alunni di quinta elementare hanno incontrato la Polizia postale e delle comunicazioni di Pesaro Urbino per far conoscere anche ai bambini i rischi che si celano nell’utilizzo di internet e dei social network. Gli assistenti capo Giuliano Maltempi e Marzia Piermattei hanno mostrato agli alunni attraverso delle slide le principali regole di comportamento.

Il pericolo maggiore per un bambino che utilizzi internet deriva dalla presenza di chat, forum e giochi: dietro lo schermo non si può sapere chi si celi e che intenzioni abbia. Per questo il primo consiglio è quello di non dare mai i propri dati personali e avvertire immediatamente i genitori o la polizia se la persona con cui si chatta è un adulto e si comporta in maniera sospetta. In particolare, non bisogna mai accettare incontri con persone sconosciute senza dirlo ai genitori. 

Alcune regole specifiche, poi, riguardano l’uso dei social network, dove si verificano spesso episodi di cyberbullismo: quando si pubblica qualcosa bisogna sempre domandarsi se quello specifico contenuto possa offendere qualcuno.

“La tutela maggiore per i bambini che navigano sul web viene dalla costante presenza e vigilanza dei genitori. Oggi esistono molte tecnologie, come i programmi di controllo parentale, che possono garantire la sicurezza dei più piccoli” dice Giuliano Maltempi, e aggiunge: “Questi incontri sono fondamentali e bisognerebbe organizzarne molti di più, anche con i genitori, ma purtroppo il personale non c’è”. La polizia postale della provincia, infatti, può contare solo su 9 persone e rischia la chiusura a causa della revisione di spesa prevista per l’abolizione delle Province.

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Dall’università al mondo del lavoro: le storie nel Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/dalluniversita-al-mondo-del-lavoro-le-storie-nel-montefeltro/61461/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/dalluniversita-al-mondo-del-lavoro-le-storie-nel-montefeltro/61461/#comments Mon, 14 Apr 2014 11:18:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61461 URBINO –  I test di ammissione per le facoltà a numero chiuso sono già iniziati e molti maturandi sono alle prese con una scelta che, in tempi di crisi, si fa ancora più difficile: cosa studiare all’università? Quello che più piace o quegli ambiti che più garantiscono un futuro lavorativo stabile? “Farei economia”, “sceglierei una facoltà che mi dia lavoro, come medicina”: ecco alcune delle voci dei liceali urbinati che stanno per affacciarsi al mondo universitario.

Nel nostro speciale abbiamo raccontato anche la storia di chi, proprio avendo seguito le proprie passioni, è riuscito ad avere un lavoro stabile: si tratta di Rino Stefano Tagliaferro, video maker ed ex studente Isia. Diventato famoso per un corto in cui ha animato i protagonisti di celebri dipinti, sostiene che  “non è vero che se studi nell’ambito artistico poi non riesci a trovare lavoro.

Anche chi non intraprende il percorso universitario, o fa un lavoro del tutto indipendente dagli studi che lo hanno preceduti, ha ottime possibilità di inserirsi con successo nel mercato del lavoro: ai nostri microfoni la storia del ceramista Marcello Pucci. “Ho fatto la scuola odontotecnica ma ho sbagliato – racconta – a me piaceva lavorare il legno, il ferro. Ognuno deve fare il mestiere che gli piace, sennò ha fallito nella sua vita”.

 

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Arrivano i maturandi: settimana di orientamento all’università Carlo Bo http://ifg.uniurb.it/2014/02/05/ducato-online/arrivano-i-maturandi-settimana-di-orientamento-alluniversita-carlo-bo/56579/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/05/ducato-online/arrivano-i-maturandi-settimana-di-orientamento-alluniversita-carlo-bo/56579/#comments Wed, 05 Feb 2014 16:00:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56579 VIDEO Le aule della Carlo Bo aprono le porte alle future matricole. Da ieri e fino a venerdì 7 febbraio, oltre 3000 studenti di licei e istituti tecnici avranno a disposizione seminari, dimostrazioni e tutor per conoscere tutti i corsi di laurea offerti dall'ateneo urbinate. Scienze delle Comunicazioni, Giurisprudenza e Scienze Motorie sembrano essere le facoltà preferite dagli studenti ]]> URBINO – Questa settimana all’ateneo Carlo Bo porte aperte per gli studenti della scuole secondarie. Da ieri fino a venerdì,  tramite l’iniziativa “Università Aperta” saranno oltre tremila i ragazzi all’ultimo anno di liceo  che visiteranno il polo urbinate per fare chiarezza sul loro futuro. Da Farmacia a Lettere antiche, fino a venerdì ogni  facoltà si metterà in mostra con seminari, dimostrazioni e tutor e pronti a dare spiegazioni.

Già da martedì i ragazzi delle scuole superiori hanno affollato le “aule incontro” per le presentazioni mattutine  allestite nei piani del Polo Volponi (in via Saffi 15). Spazio riservato anche ai docenti, per i quali l’università ha organizzato workshop sui temi dell’orientamento universitario.  Di pomeriggio i ragazzi avranno modo di ambientarsi nei collegi universitari, dove si tengono  incontri di orientamento formativo che quest’anno  sono dedicati all’approfondimento della conoscenza di sé e ai processi decisionali. Tra le attività pomeridiane a partecipazione libera  sono previste (dalle ore 14.30 alle ore 15.15) lezioni/esempi di didattica universitaria. In altri seminari pomeridiani si discute sulla necessità di maggiori collegamenti tra il mondo dell’Università e il mondo del lavoro. Girando per i corridoi, si  scoprono alcune novità rispetto all’anno scorso. Per esempio a Scienze Motorie si pensa al numero chiuso.

Ma chi sono i ragazzi che in questi giorni parteciperanno alle giornate di orientamento? Le future matricole della Carlo Bo vengono da ogni parte d’Italia, si muovono in piccoli gruppi e si dichiarano pronte alla vita universitaria. Scienze delle Comunicazioni, Giurisprudenza e Scienze Motorie sono gli indirizzi che preferiscono. Ma sono ancora molto confusi sul numero chiuso, gli sbocchi professionali e le modalità d’iscrizione alle facoltà.

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