il Ducato » scuole superiori http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » scuole superiori http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Campionato nazionale delle lingue: due scuole di Urbino alle fasi finali http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-online/olimpiadi-delle-lingue-due-scuole-di-urbino-tra-le-finaliste/52120/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-online/olimpiadi-delle-lingue-due-scuole-di-urbino-tra-le-finaliste/52120/#comments Wed, 27 Nov 2013 10:57:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52120 intestazione_logo_lingueURBINO – I ragazzi del liceo scientifico Laurana e dell’istituto d’istruzione superiore Raffaello sfideranno gli studenti provenienti da tutta Italia durante il Campionato Nazionale delle Lingue che si terrà a febbraio a Urbino.

Le lingue in gara sono: francese, inglese, spagnolo, tedesco e italiano, ma solo per gli stranieri. Non sono accettati madrelingua, figli di genitori madrelingua e per quanto riguarda l’italiano, i selezionati dovranno dimostrare di risiedere in Italia da non più di cinque anni.

Per l’inglese Urbino schiererà il Laurana e il Raffaello. Quest’ultimo sarà l’unico a cimentarsi anche in francese e tedesco. Assenti le scuole urbinate nelle categorie spagnolo e italiano.

Il regolamento prevede che tutti gli istituti selezionati, attraverso delle prove interne, debbano scegliere un solo studente per ognuna delle lingue in gara che li rappresenterà il 21 febbraio nelle sfide semifinali, a Urbino. Il giorno seguente si confronteranno i nomi della rosa dei finalisti e saranno individuati i cinque vincitori. In palio un assegno di studio per l’iscrizione al primo anno di uno dei corsi dell’Università degli Studi Carlo Bo.

Sul sito creato appositamente per coordinare la sfida è possibile scaricare l’elenco di tutte le scuole ammesse alla gara. Si trovano in queste pagine web anche i materiali che serviranno agli istituti per le selezioni interne. Si tratta in questa prima fase di due prove: una di lettura e comprensione, l’altra di grammatica e uso della lingua.

Nella scorsa edizione il premio per la lingua inglese è rimasto nelle Marche, andando a Roberto Marino, studente del quinto anno presso l’Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e per il Turismo Carducci-Galilei di Fermo.

La manifestazione è promossa dal Dipartimento di Studi Internazionali. Storia, Lingue, Culture (DISTI)  dalla Scuola di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e dal Liceo Raffaello di Urbino, in collaborazione con il Centro Linguistico d’Ateneo. Il Campionato Nazionale delle Lingue è patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale, dal Comune di Urbino e conta della collaborazione dell’ERSU di Urbino.

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High School Game: studenti tra partecipazione e innovazione http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-notizie-informazione/high-school-game-studenti-tra-partecipazione-e-innovazione/44719/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-notizie-informazione/high-school-game-studenti-tra-partecipazione-e-innovazione/44719/#comments Wed, 24 Apr 2013 13:37:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44719 [continua a leggere]]]> SASSOCORVARO – Apprendimento non formale: è la parola d’ordine dell’High School Game. Ieri, 24 aprile, all’istituto omnicomprensivo Montefeltro le quinte dei licei superiori si sono sfidate sulle materie d’esame tramite un quiz multimediale che ha come scopo quello di incrementare lo spirito collaborativo degli studenti. A vincere è stata la V A del Liceo Scientifico, con 5072 punti, che arriva così alla finale regionale.

Scopo dell’evento, organizzato dalla Regione Marche, è quello di aumentare lo spirito partecipativo dei ragazzi, istruendoli sul concetto di cittadinanza attiva, tramite innovativi sistemi di e-learning e l’utilizzo del social web. Legalità e socialità, dunque, al centro della crescita individuale di ogni studente che si prepara a entrare nel mondo dell’università e del lavoro.

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Cellule staminali: l’università di Urbino in prima fila dell’UniStem Day http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/cellule-staminali-luniversita-di-urbino-in-prima-fila-dellunistem-day/38347/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/cellule-staminali-luniversita-di-urbino-in-prima-fila-dellunistem-day/38347/#comments Thu, 14 Mar 2013 16:10:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38347 VIDEO Malattia di Krabbe, la cura contestata]]> URBINO – Sono immature, hanno grandi potenzialità ma non sanno cosa fare in futuro. Non si tratta dei giovani d’oggi ma di un tipo particolare di cellule, quelle staminali. Le definisce così Elena Cattaneo, professoressa di farmacologia e direttore dell’UniStem, centro di ricerca sulle cellule staminali dell’università di Milano. UniStem Day è anche il nome dell’evento scientifico nazionale sulle staminali in programma domani 15 marzo nell’aula magna Paolo Volponi dell’università di Urbino. Quest’anno l’evento – arrivato alla quinta edizione – ricorda Rita Levi Montalcini, laureata ad honorem in Scienze Biologiche e cittadina onoraria della città ducale.

L’evento, organizzato dall’università di Milano, coinvolgerà oltre a quello di Urbino 35 atenei italiani, 7 atenei di Spagna e Regno Unito, per un totale di 15.000 studenti. “Lo scopo è quello di parlarne e appassionare i 600 studenti delle scuole superiori del territorio che parteciperanno alla giornata”, spiegano i professori Maria Cristina Albertini e Ferdinando Mannello del dipartimento di Scienze Biomolecolari di Urbino e coordinatori dell’evento.

L’università Carlo Bo è stata scelta quest’anno capogruppo, punto di riferimento per diversi atenei italiani e stranieri, compreso quello di Madrid e avrà il compito di gestire i collegamenti tra le varie università.

L’obiettivo è dare un messaggio sull’essenza, l’importanza e l’utilizzo di questo tipo di cellule. Si cercherà di coinvolgere i più giovani anche con l’aiuto di personaggi dello spettacolo e dello sport come l’attore Marco Paolini, collegato in streaming nazionale, e le atlete della squadra di Volley femminile Chateaux D’ax.

Tema sempre più attuale quello sulle staminali: gli ultimi casi sull’utilizzo di queste cure sono sulle prime pagine dei giornali proprio in questi giorni. Il caso di Federico, il piccolo di 26 mesi di Fano, e di Sofia, la bimba di 3 anni di Firenze, entrambi affetti da leucodistrofia degenerativa hanno scatenato un dibattito sull’efficacia e sulla sicurezza di questi tipo di cure.

“In casi come questi – spiega la professoressa Albertini- quando si tratta di terapia compassionevole, cioè quando il ricorso alle staminali è l’unica possibilità per sperare in una guarigione, le cellule sono utilizzate come ‘farmaci’ che però non hanno terminato la fase di studio, e di cui non si è ancora verificata l’efficienza e la sicurezza in modo completo. È possibile che in alcuni casi ci siano effetti collaterali, anche più gravi della patologia che si cerca di curare”. I rischi nell’uso delle staminali “dipendono dalla nostra conoscenza. Sono stati fatti tanti passi avanti in questi ultimi anni, però non conosciamo tutto, ed è proprio questo il punto fondamentale”.

“Tra gli effetti collaterali – spiega il professor Mannello – c’è anche il rischio di formazione di teratomi, tumori benigni. È ovvio allora che bisogna avere il massimo delle informazioni prima di applicare le cellule staminali in medicina rigenerativa. E’ complesso anche per noi, perché non si può essere indifferenti di fronte alla sofferenza delle persone. È una sfida che speriamo di vincere presto”.

“L’UniStem day- continua Mannello- è un’ottima occasione nazionale per parlare di temi attuali come questi. Abbiamo la possibilità di mettere in collegamento tanti atenei e tanti giovani. Lo scopo principale è la divulgazione scientifica, però bisogna portare anche messaggi di volontà e di rigorosità nell’insegnare come si fa buona ricerca e quali sono le potenzialità e le regole per una ricerca scientifica utile per tutti”.

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