il Ducato » seminari http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » seminari http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ilaria Cucchi a Urbino: “Credo ancora nella giustizia”. INTERVISTA VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/ilaria-cucchi-a-urbino-credo-ancora-nella-giustizia-intervista-video/68488/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/ilaria-cucchi-a-urbino-credo-ancora-nella-giustizia-intervista-video/68488/#comments Tue, 17 Mar 2015 21:35:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68488 VIDEO - La sorella del ragazzo morto in ospedale dopo aver subito percosse e in stato di denutrizione: "Parlare con gli studenti è la cosa più importante che si possa fare ora. Che si racconti la storia di Stefano agli studenti, sono loro che hanno in mano il futuro e che hanno la possibilità di cambiare questa società e di tutto ciò che di sbagliato c'è in essa". La Cucchi si trova a Urbino per partecipare al seminario "Lo Stato irresponsabile. Il caso Cucchi", organizzato dal Dipartimento di Economia dal 17 al 18 Marzo
LEGGI - "Essere qui con voi è una vittoria"]]>
URBINO – Ilaria Cucchi crede ancora nella giustizia italiana. “Mi aspetto che dimostri di essere davvero giusta e uguale per tutti. E che sia capace, per una volta, anche di giudicare se stessa”, ha affermato la sorella di Stefano Cucchi, 31 anni, romano, morto nel 2009 all’ospedale Pertini di Roma mentre era in stato di arresto per droga. Ilaria Cucchi ha parlato agli studenti dell’Università di Urbino martedì 17 marzo, nel primo dei due giorni di incontri organizzati dall’Ateneo e intitolati Lo Stato irresponsabile, il caso Cucchi. In un’intervista al Ducato, la donna ha ripercorso i momenti di sofferenza vissuti in ospedale una volta scoperta la morte del fratello e ha parlato delle difficili fasi di un iter processuale non ancora terminato. Dopo l’assoluzione in appello per i sei medici condannati in primo grado per l’omicidio colposo del giovane, si attende una pronuncia della Cassazione. Introdurre il reato di tortura nell’ordinamento italiano “può essere un primo passo” per migliorare la giustizia.

Qual è l’importanza di ricordare Stefano di fronte a un pubblico di studenti?
“Credo sia la cosa più importante che io possa fare in questo momento. Si tratta di parlare di mio fratello e di raccontare la sua storia ai giovani, quindi a delle persone che hanno il futuro nelle loro mani e che hanno la possibilità di cambiare questa società e tutto ciò che di sbagliato c’è in essa”.

In primo grado i medici sono stati condannati, in secondo grado tutti assolti. Ora arriva la Cassazione, ma c’è il rischio che intervenga la prescrizione. Quali sono le vostre prossime mosse legali?
“La prescrizione arriverà a ottobre considerando che per la morte di mio fratello si continua a parlare di lesioni lievi. Noi andremo avanti comunque. Sono certa che non sia finita qui. E’ vero che ci sono due sentenze che hanno portato a delle assoluzioni, ma queste riconoscono ciò che per cinque anni si è voluto negare: quel pestaggio”.

Cosa chiede alla giustizia italiana? E soprattutto, crede ancora nella giustizia?
“Se non ci credessi, non continuerei a essere in quelle aule, dove, ve lo assicuro, si vive ogni volta un dolore enorme. Per le nostre famiglie essere lì è un enorme sacrificio. Il più delle volte assistiamo a dei processi alle vittime: un massacro della memoria, del ricordo e della dignità dei nostri cari. Dalla giustizia mi aspetto che dimostri di essere davvero giusta e uguale per tutti. E che sia capace, per una volta, anche di giudicare se stessa”.

Tenere vivo il ricordo di suo fratello come può migliorare la giustizia italiana? Potrebbe essere importante introdurre il reato di tortura?
“Questo potrebbe essere un primo passo. Se mi guardo indietro, non posso non ricordare la sofferenza che abbiamo avuto. Siamo partiti da un certificato di morte naturale, dal decesso di mio fratello che ci veniva comunicato con un decreto di autopsia e dall’immagine di quel corpo martoriato che avevo davanti agli occhi. Lui era dietro a una teca e non potevo neanche toccarlo. In quel momento, mi sono sentita sola e totalmente disarmata. Non riuscivo a capire nulla, ero frastornata. L’unica cosa che mi sembrava evidente era che nessuna di quelle persone, che avrebbero dovuto prendersi cura di mio fratello, lo aveva fatto. E che nessuno di quelli che avevo davanti a me era disposto a darmi delle risposte. Così ho capito che dovevo rimboccarmi le maniche e trovarle da sola. Da allora, di passi in avanti ne sono stati fatti moltissimi. Oggi la verità su quello che è accaduto a mio fratello viene riconosciuta. Credo che una parte del merito vada anche a tutti coloro che hanno tenuto viva l’attenzione. Parlo dei mezzi di informazione, ma anche delle persone comuni. Quelli che ci hanno seguiti e che hanno fatto in modo che non scendesse il silenzio. Perché il silenzio è la più grande arma che ha chi punta a non darci nessuna risposta”.

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Usare internet per farsi pubblicità si può. Lo dice l’esperto http://ifg.uniurb.it/2014/03/03/senza-categoria/usare-internet-per-farsi-pubblicita-si-puo-lo-dice-lesperto/58456/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/03/senza-categoria/usare-internet-per-farsi-pubblicita-si-puo-lo-dice-lesperto/58456/#comments Mon, 03 Mar 2014 17:24:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58456 [continua a leggere]]]> URBINO – Se la sfida del web 2.0 è creare interazioni immediate tra gli utenti, la ricetta è trasformare in marketing quelle interazioni. A spiegarlo sarà Gianluca Diegoli, docente dello IULM di Milano, il 14 marzo nei locali del Polo Didattico Volponi. Il seminario dal titolo “Strategie e tecniche del marketing e dell’advertising online”, organizzato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino, rientra nel ciclo di incontri  del Distretto Culturale Evoluto e sarà totalmente gratuito.

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Dalla ricerca al brevetto: seminario a Urbino con Vieri Fusi e Mirco Fanelli http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-notizie-informazione/dalla-ricerca-al-brevetto-seminario-a-urbino-con-vieri-fusi-e-mirco-fanelli/42950/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-notizie-informazione/dalla-ricerca-al-brevetto-seminario-a-urbino-con-vieri-fusi-e-mirco-fanelli/42950/#comments Mon, 15 Apr 2013 16:55:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42950 [continua a leggere]]]> URBINO – L’Università ha organizzato per il 16 aprile un seminario dal titolo “Da un’idea una molecola, da una molecola un brevetto”. Il congresso inizierà alle 16 e si terrà nell’aula G del campus scientifico ‘E. Mattei’. I relatori saranno Vieri Fusi e Mirco Fanelli , i due professori della Carlo Bo che hanno scoperto che il maltolo ha il potere di combattere lo sviluppo delle cellule tumorali. Al convegno inoltre interverrà Francesca Martinuzzi del Servizio Ricerca e Relazioni Internazionali (Knowledge Transfer Office).

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‘Gola profonda’ Twitter: così Santoro e gli altri fanno notizia http://ifg.uniurb.it/2011/12/02/ducato-online/ifg-urbino-diretta-twitter-giornali/12943/ http://ifg.uniurb.it/2011/12/02/ducato-online/ifg-urbino-diretta-twitter-giornali/12943/#comments Fri, 02 Dec 2011 14:12:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=12943 [continua a leggere]]]>

Michele Santoro durante la lezione alla Scuola di giornalismo di Urbino

URBINO – E’ il cinguettio della rete. Che si diffonde. Attira vip, politici, calciatori. Cresce a dismisura in Italia con oltre 2 milioni di utenti: è il ritmo dei 140 caratteri. Un suono che sta cambiando il mondo dell’informazione. Su Twitter si scrivono le dichiarazioni, da Twitter arrivano le notizie. E dalla nostra Scuola, un esempio di come i messaggi in rete fanno notizia. Eccome se la fanno.

I PRECEDENTI - Twitter è ormai una delle “gole profonde” dell’informazione. Uno dei casi più emblematici fu nel maggio scorso la diretta di Soahib Athar, alias @ReallyVirtual, durante la cattura di Osama Bin Laden. Il consulente informatico di 33 anni si trovava a Abbottabad il giorno del blitz americano: “C’è un elicottero, qui sopra. E’ strano, non succede quasi mai”. La notizia della cattura (raccontata in anticipo rispetto alle fonti ufficiali) diventò nel giro di 40 minuti un trending topic (uno degli argomenti del giorno).

Il fenomeno Twitter come fonte di notizie sta crescendo anche da noi. L’ultimo caso rilevante è stata la nomina diLorenzo Ornaghi a ministro nel nuovo governo Monti. Mentre tutti aspettavano la lista ufficiale, uno studente della Bocconi, @enricosavi, ha diffuso la notizia con due tweet, prima riferendo le parole del ministro (“Mi dispiace dover chiudere in anticipo le lezioni per ragioni a voi note. Non è un addio, confido sia un temporaneo commiato”) e poi con il chiarimento: “Ornaghi nuovo ministro dell’istruzione, applausi per lui a fine lezione”.

Sui giornali italiani è finita per ben due volte la comica Sabina Guzzanti (@SabinaGuzzanti). La prima volta polemizzando con Fiorello, alias @sarofiorello, sul suo nuovo programma: “Ogni tanto passo su Fiorello, noiosissimo”. Un annuncio che ha generato un’ondata di retweet e di messaggi di approvazione a favore della comica. Ma la risposta dello showman è stata immediata “Ciao rosiconaaaaa!!! Pensa che una volta mi facevi ridere adesso mi fai tristezza!”.

La seconda volta polemizzando con la giornalista di Repubblica Concita De Gregorio riguardo a una vicenda sulle ultime elezioni regionali nel Lazio. In tutte e due casi: pace fatta tra i protagonisti.

L’ultima, per cronologia, riguarda lo sfogo del giocatore della Lazio Djibril Cisse. Dopo l’ultima partita di Europa League contro il Vaslui se l’è presa coi tifosi sul suo profilo Twitter: “Tutti voi fott**i a cui piace parlare rimpiangerete presto le vostre parole ciao branco di idioti”; “Vedrete realmente chi sono e farò rimpiangere ogni parola ai miei nemici. Ringrazio i miei veri tifosi per il loro supporto”; “E per favore, smettetela di chiamarmi Leone Nero. Djib è meglio…”. Infine rivolgendosi ai veri tifosi: “Tornerò a segnare presto, ve lo prometto. Buonanotte”.

IL CASO SANTORO – La lezione con Michele Santoro è stata seguita in live-tweeting. Mentre il giornalista di Servizio Pubblico parlava, gli allievi diffondevano sul social network le sue dichiarazioni.

Un incontro che ha avuto una rilevanza pubblica. Alcune frasi non sono sfuggite alla rete: gli utenti le hanno retwittate più di una volta, finché Libero-News non ha fatto il primo articolo. Poi è arrivata la cronologia su Storify di Arianna Ciccone, fondatrice del Festival internazionale del giornalismo di Perugia. Infine gli articoli su Vanity Fair e Il Post.

LE FRASI – La notizia più retwittata è stata quella riferita alla Rai: “Basta un fischio e torno”. Sempre riferendosi all’azienda pubblica, Libero-news ha pubblicato un articolo riprendendo un tweet impreciso: “E’ il centrosinistra che mi ha costretto ad andar via”.

La frase ha fatto notizia pur se sbagliata: si riferiva infatti al 1996 come precisato successivamente (@nadiaferrigo: Correggo: nella #lezioneconsantoro all’#ifgurbino la frase “è stato il centrosinistra a cacciarmi dalla Rai” è riferita al ’96).

Santoro non ha risparmiato stoccate neppure a Mentana (“Cresce per demerito degli altri”) e alla sua azienda (“Sono quattro settimane che batto La7, provate voi”).

L’incontro era riservato agli iscritti al corso ma alcuni di questi lo hanno raccontato in diretta su Twitter. Commentando i risultati di Servizio pubblico negli ascolti, in discesa dalla prima puntata, Santoro ha detto: “Sono quattro settimane che batto La7, provate voi”  – Il Post

Ad Urbino, durante i lavori della scuola di giornalismo, ha fatto sobbalzare tutti sulla sedia sostenendo che se la Rai fa un fischio lui è «pronto a tornare», perché a cacciarlo da viale Mazzini «è stato il centrosinistra», quando è stato lui a chiedere di andarsene.  – Enrico Paoli su Libero-news

Il punto è che i 32 allievi praticanti giornalisti, abituati a trattare le notizie su Internet, hanno praticamente raccontato in diretta la lezione di Santoro attraverso il loro account su Twitter, mettendo in piazza tutti le frasi dette dal giornalista. Dalle riflessioni sulla concorrenza («Io batto La7») a quelle sulla carriera personale («Basta un fischio e torno alla Rai»).  – Francesco Oggiano su Vanity Fair

I COMMENTI – Michele Santoro ha parlato per oltre due ore davanti agli allievi della Scuola. Di frasi twittate ce ne sono tante (qui lo Storify dell’evento), ma quelle che in diretta (e non solo) hanno richiamato l’attenzione degli utenti sono state due: “Io non conoscono bravi giornalisti che non lavorano” e “A Servizio Pubblico non ci sono precari”. Quasi tutti commenti negativi. Stessa sorte per quelli pubblicati sulla pagina del Post.



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Santoro, lezione in “live tweet” http://ifg.uniurb.it/2011/11/28/ducato-online/la-lezione-in-live-tweet/11422/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/28/ducato-online/la-lezione-in-live-tweet/11422/#comments Mon, 28 Nov 2011 16:53:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=11422 [continua a leggere]]]>

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Giornalisti e pm, parla Lembo: “Con me vorrei venti Gabanelli” http://ifg.uniurb.it/2011/11/26/ducato-online/giornalisti-e-pm-parla-lembo-con-me-vorrei-venti-gabanelli/10140/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/26/ducato-online/giornalisti-e-pm-parla-lembo-con-me-vorrei-venti-gabanelli/10140/#comments Fri, 25 Nov 2011 23:50:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=10140 [continua a leggere]]]>

Corrado Lembo, procuratore capo Tribunale Santa Maria Capua Vetere

URBINO – La sua è la procura di Gomorra, dove nessuno vuole più lavorare: il personale non basta, il lavoro è troppo e la guerra alla camorra è cosa di tutti i giorni. Corrado Lembo non è un giornalista. E’ il capo della procura di  Santa Maria Capua Vetere, alle porte di Caserta.

Eppure il confronto con gli allievi dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo è sembrato a tratti una conversazione tra colleghi invece di una lezione di procedura penale. “Un bravo giornalista – ha spiegato Lembo – non si ferma alla superficie dei fatti, ma cerca sempre di risalire alla loro origine. I bravi magistrati fanno lo stesso”.

E’ così che una rapina a mano armata può diventare più di un semplice fatto di cronaca. “L’autore della rapina – ha raccontato Lembo – era un ragazzo incensurato, benestante, figlio di un primario. Non riuscivamo a spiegarci perché avesse deciso di rapinare una banca. Durante l’interrogatorio ci accorgemmo che aveva il cosiddetto labbro leporino. Suo padre l’aveva rifiutato fin dall’infanzia per questa malformazione e a lui venne in mente di compiere una rapina per conquistare quelle attenzioni che non aveva mai avuto. Il ragazzo è stato condannato, ma il processo è servito a farli riavvicinare”.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Video intervista di ANTONIO SIRAGUSA

Per Lembo, le similitudini fra i due mestieri non finiscono qua: “I magistrati non sono ricettori di notizie di reato”, così come i giornalisti non sono, o non dovrebbero essere, passatori di veline. “Entrambi hanno il dovere di cercare, di essere indipendenti”. Proprio per questo, è un grande fan della conduttrice di Report, Milena Gabanelli: “Nella mia procura – ha detto – vorrei venti giornalisti come lei”.

Certo, non sempre le due categorie condividono gli stessi obiettivi. Un giornalista ha il dovere di pubblicare notizie di interesse pubblico (e l’ambizione di farlo prima degli altri): che siano penalmente rilevanti o meno, coperte dal segreto delle indagini o meno. Un magistrato ha il dovere di tutelare un segreto, almeno fino a quando l’atto giudiziario non viene notificato all’indagato o al suo avvocato. Malgrado queste differenze, Lembo riconosce ai giornalisti il diritto e il dovere di andare fino in fondo, perché “i fatti taciuti intenzionalmente producono mezze verità e una mezza verità non è mai giustificabile, né da un punto di vista deontologico, né dal punto di vista penale”.

Ciò che conta, per lui, è che “magistrati e giornalisti facciano il loro lavoro rispettando la dignità umana. Non importa – ha detto – se avrete davanti un killer o un incensurato. Ricordatevi sempre che si tratta di una persona”.

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A lezione con Santoro e Vianello http://ifg.uniurb.it/2011/11/24/scuola/a-lezione-con-santoro-e-vianello/10118/ http://ifg.uniurb.it/2011/11/24/scuola/a-lezione-con-santoro-e-vianello/10118/#comments Thu, 24 Nov 2011 15:23:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=10118 [continua a leggere]]]>

Michele Santoro (in alto) e Andrea Vianello (in basso)

URBINO – Si conclude con ospiti d’eccezione la settimana di seminari organizzati dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino. Dopo Dino Pesole del quotidiano economico Il sole 24 ore, il cronista parlamentare di Repubblica Silvio Buzzanca e il Procuratore di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo, venerdì 25 e sabato 26 i praticanti della scuola daranno il benvenuto a Michele Santoro e Andrea Vianello. L’ex di Annozero e autore di Servizio Pubblico, il programma che ha rivoluzionato il rapporto tra televisioni e talk show politici, parlerà delle sue esperienze e della sua concezione di televisione pubblico. Alle 18 Michele Santoro parteciperà alla cerimonia di intitolazione dello studio televisivo dell’istituto a Giovanni Mantovani, ex direttore della scuola e suo collega ai tempi di Samarcanda. A conclusione della giornata saranno consegnate le borse di studio dell’Associazione per la Formazione al Giornalismo, intitolate allo stesso Mantovani, e a due ex allievi prematuramente scomparsi: Lucio Boattini e Francesca Crociani. Sabato invece, il giornalista dell’arena mattutina di Rai Tre Agorà parlerà con i praticanti dei talk show d’informazione e del ruolo del servizio pubblico radio-televisivo.

 

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La scuola festeggia il ventennale con Aldo Cazzullo, diretta twitter http://ifg.uniurb.it/2011/04/13/ducato-notizie-informazione/diretta-twitter-per-la-lezione-di-aldo-cazzullo/7931/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/13/ducato-notizie-informazione/diretta-twitter-per-la-lezione-di-aldo-cazzullo/7931/#comments Wed, 13 Apr 2011 10:21:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7931 [continua a leggere]]]> URBINO – La redazione del Ducato notizie seguirà minuto per minuto la lezione di Aldo Cazzullo “Le tecniche dell’intervista”. Il giornalista del Corriere della Sera arriverà alla scuola di Giornalismo alle 16 di oggi per incontrare gli allievi praticanti, in occasione della giornata inaugurale del biennio 2010-2012 e dei vent’anni della Scuola. Il Ducato notizie coprirà la diretta dell’evento, raccontandolo via Twitter e lanci d’agenzia. Gli aggiornamenti saranno visibili anche sul sito della scuola.

Seguiranno gli interventi inaugurali del rettore dell’Università di Urbino, Stefano Pivato, del prefetto Attilio Visconti, del presidente della Provincia Matteo Ricci, del sindaco Franco Corbucci, dei presidenti dell’ Ordine dei giornalisti nazionale, Enzo Iacopino, e di quello delle Marche, Gianni Rossetti.
Coordinerà i lavori la direttrice dell’ Istituto per la formazione al giornalismo, la professoressa Lella Mazzoli.

Questa sera alle 21, al teatro Sanzio lo spettacolo multimediale a cura del teatro Stabile di Verona per la presentazione del libro di Cazzullo “Viva l’Italia”.

L’ingresso è gratuito

(a.s.)

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Vent’anni di Ifg, a lezione di giornalismo con Aldo Cazzullo http://ifg.uniurb.it/2011/04/12/ducato-notizie-informazione/ventanni-di-ifg-a-lezione-di-giornalismo-con-aldo-cazzullo/7852/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/12/ducato-notizie-informazione/ventanni-di-ifg-a-lezione-di-giornalismo-con-aldo-cazzullo/7852/#comments Tue, 12 Apr 2011 16:01:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7852 URBINO  – Il giornalista Aldo Cazzullo domani sarà ad Urbino per la giornata inaugurale del biennio 2010-2012 della Scuola di Giornalismo. Alle 16 il giornalista del Corriere della Sera terrà una lezione nell’aula della scuola riservata ai 32 allievi praticanti, dal titolo “La tecnica dell’ intervista”.

In occasione dei festeggiamenti del ventennale della scuola, che ricorre quest’anno, interverranno alle 18 il rettore dell’Università di Urbino, Stefano Pivato, il prefetto Attilio Visconti, il presidente della Provincia Matteo Ricci, il sindaco Franco Corbucci, i  presidenti  dell’ Ordine dei giornalisti nazionale, Enzo Iacopino, e di quello delle Marche, Gianni Rossetti. A coordinare i lavori sarà la direttrice dell’ Istituto per la formazione al giornalismo, la professoressa Lella Mazzoli.

Sebastiano Guerrera, direttore dell’ Accademia di Belle Arti, inaugurerà nelle aule di Via della Stazione una mostra di opere realizzate da ex allievi.

In serata, dalle 21 al Teatro Sanzio, Aldo Cazzullo leggerà alcuni brani dal suo libro “Viva l’ Italia”. Risorgimento e Resistenza: perchè dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione. Ad accompagnare la presentazione multimediale, a cura del teatro Stabile di Verona, ci sarà la pianista Sabrina Reale, le letture di Marianna dal Collo, Michele Ghionna e Paolo Valerio, e le immagini di repertorio a cura di Roberto Guglielmi.

Ingresso gratuito

(a.r.)

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Il giornalista Cazzullo per il ventennale dell’Ifg http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/scuola/il-giornalista-cazzullo-per-il-ventennale-dellifg/5698/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/scuola/il-giornalista-cazzullo-per-il-ventennale-dellifg/5698/#comments Mon, 07 Mar 2011 12:26:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5698 [continua a leggere]]]> Una lezione all’Istituto di Formazione al Giornalismo tenuta dal giornalista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo e uno spettacolo al teatro Sanzio tratto dal libro “Viva l’Italia”.  Questo il programma per il 13 aprile, il primo appuntamento di una serie di eventi per festeggiare il ventennale dell’istituto.

La scuola, fondata nel 1991, ha formato 300 giornalisti che ora lavorano in testate nazionali e internazionali. “Alta la percentuale di occupazione -afferma Paola Anderlucci, segretaria dell’istituto da vent’anni – che si aggira intorno al 90%”.

Ascolta l’intervista a Paola Anderlucci, segretaria IFG

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