Oggi, Cesaroni ha testimoniato in aula al Tribunale di Urbino durante il processo che vede imputata la ditta Biesse, costruttrice del macchinario, per lesioni personali colpose e violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’operaio, sottoposto a sette operazioni chirurgiche all’arto lesionato, ha ricostruito la dinamica dell’incidente, sottolineando che la chiusura dello sportello, paragonabile per funzionamento a quello di un portabagagli, è stata talmente repentina da non dargli il tempo di spostarsi. La manutenzione ordinaria, ha spiegato, veniva effettuata da personale interno della ditta, mente gli interventi straordinari erano affidati a tecnici della Biesse.

Il giudice Paolo Cigliola ha sentito anche il consulente della Procura incaricato di accertare la conformità progettuale del macchinario. Secondo l’esperto, la componente che ha ceduto (una staffa di sostegno dello sportello) corrisponde a quanto previsto dall’omologazione, ma sarebbe stata realizzata male: il punto debole sarebbe una saldatura difettosa, che ha causato l’usura prematura del pezzo.

L’avvocato della Biesse, Riccardo Luponio, ha prima suggerito che anche un utilizzo improprio del macchinario potrebbe aver accelerato la rottura della staffa, poi ha fatto notare che quella saldatura non è stata fatta da personale della ditta pesarese, ma da un fornitore, che sarebbe dunque il vero responsabile dell’incidente. Un aspetto che dovrà essere affrontato nelle prossime udienze del processo, rinviato al 20 marzo.

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Al centro delle 43 opere inedite i temi sempre attuali della prevenzione e della sicurezza nei diversi luoghi di lavoro, ognuno raccontato con “l’efficacia che solo l’arte pittorica può avere” dicono gli organizzatori in una nota. I quadri, tra citazioni dei tagli di Lucio Fontana che diventano squarci in un muro in manutenzione, passando per giochi di ombre e geometrie a minare un bambino in cima a una giostra, sono stati selezionati da una commissione presieduta dal critico d’arte Ludovico Pratesi e composta da esperti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, come Sebastiano Guerrera e Luigi Carboni, e dell’Accademia di Macerata, come Rossella Ghezzi, Loretta Fabrizi e Pierpaolo Marcaccio.

La mostra a ingresso gratuito sarà inaugurata venerdì 10 maggio alle 11 e sarà aperta tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 e il sabato e la domenica anche il mattino dalle ore 10.30 alle ore 12.30.

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