il Ducato » sindacati http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » sindacati http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it A Urbino 2 Cisl apre il primo sportello sindacale http://ifg.uniurb.it/2013/12/11/ducato-online/a-urbino-2-cisl-apre-il-primo-sportello-sindacale/53988/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/11/ducato-online/a-urbino-2-cisl-apre-il-primo-sportello-sindacale/53988/#comments Wed, 11 Dec 2013 11:19:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53988 URBINO – Aprirà, presto, nel gennaio 2014, il primo sportello di un sindacato nel quartiere di Urbino 2. Un quartiere spesso considerato come “ghetto”, abitato in maggioranza da popolazione migrante, avrà presto uno sportello Cisl dedicato non soltanto alla tutela contrattuale dei numerosi lavoratori di falegnameria ed edilizia presenti nella zona, ma anche al disbrigo di pratiche burocratiche come quelle per ottenere il permesso di soggiorno o l’assegno familiare.

A spiegare il progetto al Ducato è stato il responsabile per Cisl Marche dell’area sindacale territoriale Urbino Leonardo Piccinno: “La priorità andrà naturalmente alle risposte contrattuali ai lavoratori: molti di essi lavorano il legno o nel settore dell’edilizia e ci chiedono una presenza forte sul territorio per aiutarli ad affrontare i problemi che li preoccupano di più”.

“Urbino 2 è un quartiere con una situazione di bisogno – ha proseguito Piccinno – un disagio che spesso il sistema pubblico non riesce a gestire, garantendo i servizi con efficacia, quindi associazioni e forze sociali devono sostituirsi per rendere la vita più facile ai cittadini.E’ per questo che non ci poniamo limiti: forniremo qualsiasi servizio della nostra sfera di competenza in raccordo anche con i servizi sociali del Comune di Urbino”.

“L’obiettivo che ci poniamo è ampio – ha concluso Piccinno – non escludiamo anche spazi di aggregazione: quali sono reali necessità lo scopriremo con la gente del posto e moduleremo la nostra opera di conseguenza. Io ci credo molto personalmente, laddove ci sono disagi e bisogni deve esserci il sindacato.  C’è un certo qualunquismo nel Paese rispetto alle forze sociali, noi sul territorio cerchiamo di contraddire questa tendenza generale.  Sono fermamente convinto che questa alla fine si rivelerà la scelta giusta”.

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Trasporti, per i tagli della Regione a rischio anche Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/06/05/ducato-online/trasporti-per-i-tagli-della-regione-a-rischio-anche-urbino/49969/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/05/ducato-online/trasporti-per-i-tagli-della-regione-a-rischio-anche-urbino/49969/#comments Wed, 05 Jun 2013 13:20:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49969 URBINO – Tagli regionali al trasporto pubblico, la protesta dei sindacati investe anche Urbino. Domani sera, alle 21, nella sede dell’Ami, le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl, i lavoratori e la stessa azienda discuteranno sulle riduzioni delle risorse destinate alla mobilità.

Dopo il -5% dell’anno scorso – con 511.150 chilometri di servizi tagliati nella provincia per i cittadini e la perdita di venti posti di lavoro – la Regione ha infatti deciso, per l’anno in corso, un taglio ulteriore del 4%. Una decurtazione che ha innescato lo stato di agitazione dei sindacati che, contro il provvedimento, hanno inviato ieri una lettera di denuncia a tutti i parlamentari eletti nel territorio.

“È assurdo: il protocollo che la Regione aveva firmato a maggio dell’anno scorso prevedeva una riorganizzazione, ma niente tagli fino alle nuove gare del 2013. I mezzi sono sempre più pieni, la gente non ha soldi e lascia l’automobile a casa: il costo non può essere più alto per gli utenti, i lavoratori, per gli studenti”. E secondo i loro calcoli, la situazione potrebbe anche peggiorare: “Potrebbe essere il preludio a tagli più pesanti. Abbiamo stimato un -15%. Se il 4% di oggi corrisponde a 400.000 chilometri, il conto è presto fatto e nella provincia rimarrebbero pochissime corse”.

Urbino, come le altre realtà dell’entroterra provinciale, rischia di essere penalizzata. “I servizi – spiegano ancora i sindacati – sono pochi e i tagli coincideranno anche con la riorganizzazione della sanità. Una follia”. Una preoccupazione che trova d’accordo il sindaco Franco Corbucci: “L’amministrazione è contraria – fa sapere – a qualsiasi tipo di taglio nel settore trasporti. La città non ha ferrovia e il trasporto è tutto su gomma. I tagli sarebbero troppo penalizzanti”.

Sul tema caldo il Comune ha quindi previsto un incontro, il prossimo 15 giugno, in cui saranno chiamati a rispondere gli enti interessati per fare il punto sulla situazione. E sulla possibilità di un aumento dei biglietti per gli utenti – paventata anche dagli stessi sindacati – Corbucci non si è sbilanciato. “Valuteremo – ha spiegato  – ciò che sarà proposto. Dobbiamo prima capire qual è l’entità del problema”.

Fino a pochi giorni fa, a non pronunciarsi sulla questione trasporti era stata la Provincia. “Siamo contenti di apprendere – dicono dai sindacati – che nei giorni scorsi l’assessore provinciale Papi abbia espresso la sua contrarietà a questo provvedimento che ‘metterebbe in ginocchio il servizio trasporti’”.

E, in vista di domani, tra le voci manca ancora quella dell’Ami. “Ogni anno – chiariscono i sindacati – chiediamo ad Adriabus i dati sulle persone impiegate nelle singole aziende, con mansioni, numero dei mezzi e chilometri percorsi. Li abbiamo avuti, non senza polemiche, nei due anni precedenti. Nell’incontro di giovedì scorso non ce li hanno voluti dare. Ci sembra un’assenza di trasparenza dei dati che dovrebbero essere pubblici. Tanto più che non abbiamo mai imputato all’Ami alcunché, è l’unico soggetto emerso dalla gara e l’unico che prova a diventare un soggetto unico. Ma quando si parla di tagli bisogna capire bene come muoversi”.

Tra le proposte da discutere, secondo i sindacati ci sono i termini delle gare per le clausole che riguardano la salvaguardia dei lavoratori, ancora con un contratto scaduto da anni; maggiori controlli sulle agevolazioni tariffarie concesse dai comuni (e sborsate dalla Regione) alle persone in difficoltà, che negli ultimi anni sono passate da 2 milioni a 4 milioni circa (a fronte del contemporaneo tagli dei servizi); più controlli a bordo contro chi non paga il biglietto, no alle corse a vuoto e alle corse ‘doppione’ sulle stesse tratte a distanza di pochi minuti.

“Una delle soluzioni per tamponare – concludono – potrebbe essere l’aumento minimo del biglietto da 1.05 a 1.10 euro, scongiurerebbe parte dei tagli. Ma la verità è i tagli non ci dovevano proprio essere. Alla Provincia avevamo addirittura suggerito di commissariare”.

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Tvrs chiude perché teme perdite nel 2013: 21 posti a rischio, i sindacati: “Ingiustificato” http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/tvrs-chiude-perche-teme-perdite-nel-2013-21-posti-a-rischio-i-sindacati-ingiustificato/47651/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/tvrs-chiude-perche-teme-perdite-nel-2013-21-posti-a-rischio-i-sindacati-ingiustificato/47651/#comments Wed, 22 May 2013 22:25:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47651

Aggiornato il 23 maggio 2013

URBINO – Tra pochi giorni i marchigiani, facendo zapping da un canale all’altro, potrebbero non trovare più in basso a destra sui loro schermi la sigla Tvrs. Dopo quasi 35 anni, TeleVisione Radio Sound, l’emittente televisiva fondata nel 1979 a Recanati su iniziativa di don Dino Issini, rischia di cessare la propria attività. A deciderlo è stato il consiglio d’amministrazione della Beta spa, l’operatore di rete che  gestisce l’emittente televisiva.

Ventuno dipendenti, tra cui molti giornalisti, potrebbero perdere il posto lavoro dopo la chiusura della testata. Ieri i rappresentanti sindacali che si occupano della questione hanno ottenuto un incontro con l’assessore regionale al lavoro, Marco Lucchetti. All’incontro erano presenti Roberto Mencarini, segretario del sindacato dei giornalisti marchigiani, Aldo Benfatto di Cgil e Fabrizio Brecciaroli di Uil Com. L’assessore ha in programma venerdì un incontro con la Beta per cercare di comprendere i motivi che hanno spinto la società a prendere una decisione così drastica.

La Beta non ha infatti mai avuto bilanci in rosso, non ha debiti e ha chiuso il 2012 con il bilancio in pari: “Il passaggio al digitale, con l’assegnazione di frequenze non previste a livello internazionale, il calo della pubblicità e delle televendite – commenta però Gabriele Betti, presidente del CdA della Beta – ci sta condizionando. Nel 2012 abbiamo fatto i salti mortali per avere un bilancio in pari, ma abbiamo la certezza che quest’anno non potremo raggiungere questo obiettivo. Se continuassimo con questo organico a fine anno chiuderemmo “. La Beta ha comunque in programma un incontro con i responsabili sindacali per parlare della chiusura dell’emittente e del possibile licenziamento dei dipendenti.

La società non uscirebbe comunque dal suo giro d’affari. Pur chiudendo la redazione televisiva, la Beta rimarrebbe operatore di rete e metterebbe le frequenze che ha in gestione a disposizione di gruppi di lavoro esterni: “Un modo per lasciare a piedi quei dipendenti più sindacalizzati, con cui l’azienda non vuole più avere niente a che fare”, commenta Roberto Mencarini, secondo il quale la decisione di chiudere non è dovuta alla crisi.

“La Beta – prosegue Mencarini – ha ricevuto in questi anni una grande quantità di contributi pubblici e ha un’ottima posizione nel digitale terreste visto che Tvrs è visibile sul canale 11. Pur prevedendo una perdita di 400.000 euro, nel 2012 il suo bilancio aveva un saldo positivo di 5000 euro. Quest’anno la società ha inoltre rifiutato di fare uso degli ammortizzatori sociali che le consentirebbero di affrontare un’eventuale periodo di crisi”.

Un messaggio di solidarietà per i dipendenti di Tvrs è arrivato anche dall’Ordine dei giornalisti delle Marche che venerdì scorso ha rilasciato un comunicato stampa: “Esprimiamo sorpresa e sconcerto per la decisione della società Beta. L’annuncio assume contorni particolarmente gravi e oscuri”. E in merito alla questione è intervenuto in prima persona anche il presidente dell’ordine delle Marche, Dario Gattafoni: “Per noi è sempre un ‘piccolo lutto’ quando una testata giornalistica chiude. Non dobbiamo dimenticare che ogni tv locale ricopre un ruolo di servizio pubblico, cosa che spesso gli editori dimenticano. E’ difficile spiegare come una televisione che vanta risorse umane e tecnologiche di prim’ordine debba interrompere la propria attività”.

La notizia della chiusura di Tvrs è già arrivata a Roma. L’onorevole Emanuele Lodolini, nato ad Ancona ed eletto alla Camera lo scorso febbraio tra le file del Pd, ha già depositato un’interrogazione urgente al ministro delle comunicazioni e al ministro del lavoro. Oltre a presentare dubbi sulla legittimità che la Beta conservi lo status di operatore di rete, il deputato marchigiano chiede di favorire i lavoratori della Tvrs nell’acquisizione delle frequenze, sostituendosi così alla società che li vorrebbe licenziare e conservando il proprio posto di lavoro. “Siamo ben disposti a favorire chi tra i nostri dipendenti vorrà provare a dare vita ad un canale in proprio e trasmetterlo sulle nostre frequenze” conclude Gabriele Betti.

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Fermignano, il sindaco: “Vicini a un accordo per il contratto decentrato” http://ifg.uniurb.it/2013/05/06/ducato-notizie-informazione/contratto-in-comune-a-fermignano-il-sindaco-vicini-a-un-accordo/45636/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/06/ducato-notizie-informazione/contratto-in-comune-a-fermignano-il-sindaco-vicini-a-un-accordo/45636/#comments Mon, 06 May 2013 17:15:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=45636 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO – L’amministrazione comunale di Fermignano ha presentato stamattina ai sindacati la bozza del contratto decentrato integrativo per il triennio 2013-2015. La proposta è stata avanzata dal sindaco Giorgio Cancellieri, fiducioso di chiudere nel giro di un mese il confronto con le sigle dei lavoratori. “Penso che la nostra proposta sarà accettata con modifiche minime” ha detto il sindaco.

Durante l’incontro, durato due ore, Comune e sindacati hanno parlato anche dell’ipotesi di utilizzo delle risorse per il finanziamento degli straordinari del 2012. Si è discusso anche del piano di riorganizzazione del personale, da attuare nei prossimi mesi: “Abbiamo risposto a tutti i punti sottoposti dal sindacato – ha dichiarato Cancellieri – i responsabili di settore hanno preparato una bozza che presenteremo in giunta e poi ai sindacati”.

L’occasione per trovare un accordo su questi temi sarà il prossimo incontro tra l’amministrazione e le sigle sindacali, fissato per il prossimo 7 giugno.

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Congresso Cisl, i delegati: Cig e solidarietà. Una mappa della crisi a Pesaro e Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-online/congresso-cisl-i-delegati-cig-e-solidarieta-una-mappa-della-crisi-a-pesaro-e-urbino/42078/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-online/congresso-cisl-i-delegati-cig-e-solidarieta-una-mappa-della-crisi-a-pesaro-e-urbino/42078/#comments Wed, 10 Apr 2013 13:43:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42078 PESARO – All’undicesimo Congresso regionale della Cisl Marche, parlano i delegati delle diverse categorie di lavoratori. Dai colossi come Berloni e Biesse passando per i Vigili del Fuoco, fino alle piccole aziende del polo industriale di Fermignano: una mappa della crisi e le possibili soluzioni per l’immediato futuro, che però spesso passano per Cassa integrazione, contratti di solidarietà o l’acquisto da parte di gruppi stranieri.


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Al via il congresso regionale Cisl Marche: eleggerà il nuovo consiglio http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-notizie-informazione/la-cisl-marche-si-rinnova-domani-a-pesaro-lelezione-del-nuovo-segretario/41797/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-notizie-informazione/la-cisl-marche-si-rinnova-domani-a-pesaro-lelezione-del-nuovo-segretario/41797/#comments Tue, 09 Apr 2013 08:32:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41797 [continua a leggere]]]> PESARO – È iniziato stamattina l’undicesimo congresso regionale della Cisl Marche che domani eleggerà il nuovo Consiglio. Il nuovo organo, a sua volta, sceglierà il successore dell’attuale segretario generale Stefano Mastrovincenzo.

Il segretario uscente ha aperto il congresso con una citazione di Aldo Moro: “Lavorare con tutte le nostre forze”. “Di lavoro da fare ce n’è davvero molto – ha continuato Mastrovincenzo – in questa realtà sociale così sfibrata, così frammentata, così ferita da cinque anni di travaglio epocale, da una crisi-transizione che affonda i suoi artigli sul lavoro, sulla produzione, sui bilanci pubblici e sul sistema di welfare”.

Domani è previsto l’intervento del segretario generale Raffaele Bonanni.

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Fondo anticrisi della Provincia: 250.000 euro per bollette. Prestiti agevolati alle impese http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/fondo-anticrisi-della-provincia-250-000-euro-per-bollette-prestiti-agevolati-alle-impese/41676/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/fondo-anticrisi-della-provincia-250-000-euro-per-bollette-prestiti-agevolati-alle-impese/41676/#comments Mon, 08 Apr 2013 13:22:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41676 [continua a leggere]]]> URBINO – Rifinanziato il fondo salva crisi della provincia di Pesaro e Urbino. Il presidente della provincia Matteo Ricci ha incontrato stamattina Marche Multiservizi, Fondazione Carisp, Aset e sindacati per discutere le agevolazioni su acqua e rifiuti. “Rifinanziamo con urgenza il fondo – ha detto Ricci – partendo da 250mila euro che sono solo una base parziale, perché entro la fine della settimana Aset e Fondazione Carifano rafforzeranno il contributo”.

Nella seconda parte della mattinata il presidente ha incontrato il pool di banche firmatarie del protocollo ad hoc per rinnovare anche il fondo per il microprestito: “Si tratta di 3000 euro a zero interessi garantiti dal fondo della provincia – ha spiegato Ricci – per un totale di 250 mila euro”.

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Fermignano, i dipendenti revocano lo stato di agitazione: il Comune pagherà gli arretrati http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/fermignano-i-dipendenti-revocano-lo-stato-di-agitazione-il-comune-paghera-gli-arretrati/41144/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/fermignano-i-dipendenti-revocano-lo-stato-di-agitazione-il-comune-paghera-gli-arretrati/41144/#comments Fri, 05 Apr 2013 08:33:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41144 FERMIGNANO – È stato revocato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali di Fermignano dopo l’incontro in Prefettura di ieri sera a Pesaro.

I 41 dipendenti avevano presentato al sindaco Giorgio Cancellieri, presente ieri al tavolo, una lista di 15 punti con le loro rivendicazioni. Tra le principali, il pagamento degli straordinari fatti durante il “nevone” del 2012 e la retribuzione per quei dipendenti che avevano svolto il lavoro per il censimento del 2011.

Per la prima di queste due rivendicazioni, il Comune ha già protocollato il mandato di pagamento per fine aprile, mentre per l’altro i dipendenti potrebbero aver bisogno di aspettare il mese di maggio.

Soddisfatti i sindacati che hanno partecipato all’incontro di ieri: Cgil, Cisl e il sindacato autonomo dei dipendenti pubblici, assente la Uil.

“Anche se avevamo chiesto quest’incontro a settembre – ha detto al Ducato Vito Maolucci, Cgil funzione pubblica – siamo soddisfatti di come si è risolta ieri la vicenda: tutte le nostre richieste sono state approvate e devo dire che ho notato grande disponibilità da parte del sindaco Cancellieri. Spero che questa vertenza sia importante non solo per la rivendicazione dei pagamenti ma anche per ristabilire i rapporti sindacali all’interno del comune di Fermignano”.

Sindacati e Comune si riuniranno il 6 maggio attorno a un tavolo tecnico: dovranno verificare se gli impegni presi ieri dall’amministrazione siano stati effettivamente mantenuti.

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Fermignano, dipendenti comunali in stato di agitazione: giovedì 4 incontro col prefetto http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/fermignano-dipendenti-comunali-in-stato-di-agitazione-giovedi-4-incontro-col-prefetto/40158/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/fermignano-dipendenti-comunali-in-stato-di-agitazione-giovedi-4-incontro-col-prefetto/40158/#comments Mon, 25 Mar 2013 15:40:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=40158 [continua a leggere]]]> URBINO – E’ stato fissato per giovedì 4 aprile l’incontro tra le rappresentanze sindacali unitarie e il prefetto di Pesaro e Urbino, Attilio Visconti: durante l’incontro si cercherà di trovare un accordo tra l’amministrazione di Fermignano e i dipendenti del comune, che dalla settimana scorsa hanno dichiarato lo stato di agitazione. Al meeting con i sindacati e il prefetto sarà presente anche il sindaco Giorgio Cancellieri.

Tra i motivi della protesta ci sono la mancata retribuzione degli straordinari dello scorso novembre e la gestione delle risorse umane all’interno del municipio. Tra le questioni più delicate, sollevate dai dipendenti, ci sono la mancanza di un responsabile finanziario e la disorganizzazione dell’ufficio.

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Diritto allo studio: così gli studenti rischiano un taglio del 20% http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/diritto-allo-studio-cosi-gli-studenti-rischiano-un-taglio-del-20/33936/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/diritto-allo-studio-cosi-gli-studenti-rischiano-un-taglio-del-20/33936/#comments Mon, 11 Feb 2013 05:22:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33936 URBINO – “Noi ci lamentiamo spesso ma a Urbino si sta bene, il diritto allo studio è garantito a tutti e lo standard è molto alto rispetto alle altre università” così ha raccontato uno studente di scienze politiche. Una città e un’università che “ti fanno vivere come in una bolla fatta di collegi, mense e giovedì sera. Vedi gente giovane, parli con gente giovane e le notizie che arrivano da fuori ti sfiorano appena”.

Ma che succede se le notizie che arrivano dal “mondo vero” rischiano di far scricchiolare il mondo artificiale degli studenti di Urbino? E’ questo il caso delle parole del ministro Francesco Profumo: “Stiamo lavorando per garantire il diritto allo studio. Fra pochi giorni ci sarà un decreto che premierà chi vale”.

Il decreto in questione è il decreto attuativo sul diritto allo studio – contenuto nella riforma Gelmini – che prevede una revisione sulla base del merito e del reddito nella distribuzione delle borse di studio. Il ministro ha garantito che si cercherà di favorire gli studenti svantaggiati e fuorisede e che non sarà l’ennesimo taglio alle borse di studio.

Non la pensano così i rappresentanti delle associazioni universitarie italiane che, dopo la prima vittoria con il rinvio del provvedimento nella conferenza Stato-regioni dello scorso 7 febbraio, stanno continuando a manifestare e a fare pressione per far desistere completamente dall’approvazione che verrà ridiscussa il prossimo 21 febbraio. “Toccare il diritto allo studio significa toccare la vita degli studenti” ha spiegato Antonio Astolfi, rappresentante degli studenti ad Urbino per l’associazione universitaria Agorà. “Il rischio è quello della rinascita di un’università per censo” ha dichiarato, denunciando i nuovi e più rigidi vincoli di accesso alle borse che farebbero diminuire i beneficiari del 45%.

Il decreto agisce su due lati: il merito, con l’aumento dei crediti minimi per mantenere la borsa di studio; e la condizione economica (Isee) cioè i limiti massimi per poter ottenere la borsa. Il limite attualmente previsto sarebbe di 20.124,71 euro ma il limite fissato è sempre inferiore e varia da regione a regione:
• 20.000 euro Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna
• 17.150 euro Toscana, Umbria, Marche, Lazio
• 14.300 euro Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

Il decreto prevede inoltre l’introduzione di limiti di età per accedere alle borse: 25 anni per la triennale o magistrale a ciclo unico e 32 per la laurea magistrale. Non è prevista alcuna distinzione per chi abbia deciso di interrompere gli studi o per chi voglia riprendere l’università alcuni anni dopo. Questo comporterà una riduzione del numero degli studenti che rispetteranno i requisiti necessari, tanto che i rappresentanti degli studenti prevedono una diminuzione da 130 mila idonei a 89 mila.
A ciò si aggiunge la diminuzione dell’importo delle singole borse che è stata stimata del 18,3%, pari a 600 euro.

Così cambiano le borse di studio:

Situazione attuale in sede pendolare fuori sede
Importo lordo 1.848,95 2.704,27 4.905,40
Importo netto con riduzioni
per mensa e alloggio
1.248,95 2.104,27 2.205,40
Previsioni sul decreto
Importo lordo 1.800,00 2.650,00 5.250,00
Importo netto con riduzioni
per mensa e alloggio
1.100,00 1.950,00 1.210,00
Fonte: Unione degli universitari

Ultima clausola: per il primo anno non sono previste due rate (come avveniva fin ora) per l’erogazione delle borsa, ma due casi differenti:
• Se le regioni garantiscono servizi abitativi e ristorativi, l’erogazione della quota monetaria potrà avvenire in un’unica rata, senza anticipi, solo quando verranno raggiunti i 35 crediti, se conseguiti entro il 10 agosto.
• Altrimenti le quote della borsa saranno erogate in 3 rate:
1. 20% entro il 10 novembre
2. 30% al raggiungimento di 10 crediti (purché raggiunti entro il 15 marzo)
3. 50% al raggiungimento di 35 crediti (purché raggiunti entro il 10 agosto)

Il primo caso è quello che interessa maggiormente l’università di Urbino, dove l’Ersu si occupa dei servizi abitativi e ristorativi. Gli studenti del primo anno – denunciano i rappresentanti degli studenti – rischiano di rimanere senza un euro fino alla fine dell’anno o di dover anticipare gran parte dei costi del mantenimento agli studi.

Il decreto si inserisce nel piano di tagli, previsto dalla spending review del governo Monti, che con l’introduzione della riforma sulla tassazione, consente agli atenei di innalzare le tasse per tutti gli studenti non borsisti senza alcun limite. La manovra, colpirà soprattutto gli studenti extracomunitari e i fuori corso che sono circa il 40% . Previsti per loro aumenti medi intorno a 600 euro.

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