il Ducato » sinistra ecologia e libertà http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » sinistra ecologia e libertà http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Primarie Pd, il valzer delle alleanze: Muci e Sel in avvicinamento http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/primarie-pd-il-valzer-delle-alleanze-muci-e-sel-in-avvicinamento/58719/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/primarie-pd-il-valzer-delle-alleanze-muci-e-sel-in-avvicinamento/58719/#comments Wed, 05 Mar 2014 10:06:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58719 LEGGI Gambini: i voti a Muci e Londei - I RISULTATI
L'esperta spiega l'affluenza record]]>
confronto tv primarie pdURBINO – Pochi giorni dopo le primarie del Pd, la calma è solo apparente. Il ballottaggio tra Londei e Muci determinerà non solo il candidato del partito democratico, ma anche le possibili coalizioni nel centrosinistra. Se vincesse la Muci, probabile l’alleanza con Sel e socialisti; se vincesse Londei, Sel si allontanerebbe dalla coalizione che a quel punto potrebbe invece accogliere l’Udc. Queste sono le prime indiscrezioni, seppure non ancora ufficializzate da nessuna parte politica. L’unica ad aprire è proprio la Muci, che definisce quella con Sel “un’alleanza naturale”. I primi commenti significativi, quindi, si aspettano dalle due forze di sinistra che potrebbero entrare in coalizione col Pd: Sel e socialisti. Se Sandro Ambrogiani, segretario socialista di Urbino, non nega la possibilità di convergenze su uno dei due candidati vittoriosi al primo turno, lo stesso non si può dire per Sel: “Noi abbiamo vissuto queste primarie da osservatori esterni – spiega Giovanni Torrisi – non abbiamo dato né daremo per il ballottaggio alcuna indicazione di voto”. Ma gli interessi di Sel, seppure non dichiarati, sono diversi. Perché dal risultato dello scontro tra Londei e Muci dipenderà la formazione della coalizione di centrosinistra. Da Sel continuano a negare che la vittoria dell’uno o dell’altro candidato possa cambiare qualcosa, ma la realtà è ben diversa. Al primo turno tutti parlavano di un appoggio di Sinistra Ecologia e Libertà per Piero Sestili, anche in questo caso mai dichiarato. Al ballottaggio invece gli esponenti locali del partito guidato da Nichi Vendola sperano in una vittoria di Maria Clara Muci. I motivi sono diversi: più volte nel partito si è parlato dell’importanza di avere una donna al governo, e lo dimostra anche il fatto che Sel ha eletto una sua deputata proprio in questo territorio (Lara Ricciatti). Dal punto di vista politico, senza dubbio, le idee della Muci sono più vicine a Sel di quanto non siano quelle di Londei: l’ex sindaco, infatti, potrebbe aprire a un’alleanza con l’Udc, che escluderebbe Sel dalla coalizione. Altro punto a favore della Muci è il suo orientamento all’interno del Partito democratico. La Muci ha più volte dichiarato di aver votato Civati alle primarie di dicembre, certamente il candidato più vicino a Sel, come dimostrano anche gli ultimi sviluppi della politica nazionale. E una conferma arriva anche dalla stessa candidata del Pd: “Non ho ancora preso contatti diretti con Sel ma sono aperta a una coalizione con Sel – dice la Muci – i nostri programmi sono vicini e mi fa molto piacere sapere che potrebbe esserci un interessamento da parte loro”. Alla mancata presa di posizione di Sel fa da contraltare la decisione dei socialisti: “Una decisione verrà presa solo dopo l’esito finale delle primarie – spiega Sandro Ambrogiani – per il momento non ci sono veti sui candidati, delle convergenze ci potranno essere”. Il segretario socialista della sezione locale non nega i primi contatti con i candidati per valutare proposte condivise nel programma: “Al primo turno  i membri del partito sono andati a votare liberamente, lo abbiamo deciso dopo una riflessione interna al partito – continua il segretario – comunque in molti dicono che l’elettorato che ha partecipato non era tutto del centro-sinistra”. Intanto, anche le altre forze politiche non stanno a guardare. Tutti sono d’accordo su due punti: primo, il risultato di domenica non cambia nulla per gli schieramenti avversi al Pd. Secondo: alle primarie dem non hanno partecipato solo elettori di centrosinistra. GAMBINI: ALLE PRIMARIE I NOSTRI ELETTORI HANNO VOTATO PER LONDEI E MUCI Gli altri candidati alla poltrona di sindaco sono molto più freddi nel commentare quanto avvenuto finora. Per Gualtiero De Santi, “l’esito del primo turno non cambia nulla, così come non lo cambierà quello del secondo”. Il professore universitario, candidato sindaco con una sua lista civica, è da sempre vicino a posizioni di sinistra radicale e si dice “molto contrario alla linea politica del Pd”. Il risultato del primo turno di primarie non l’ha soddisfatto: “Avremmo preferito che vincesse Sestili, che è una persona degna e di cultura, se avesse passato il primo turno magari avrei pensato a votarlo al ballottaggio, ma ora sicuramente non sosterremo nessuno”, spiega De Santi. Ancora più perplesso è Piero Demitri, anche lui a capo di una lista civica: “Mi sembra incredibile che questi personaggi vengano ancora premiati con tanti voti, sono il contrario di qualcosa di nuovo. Sestili e Scaramucci sarebbero stati meglio, ma non basta”. Per Demitri, quindi, il risultato di domenica non cambia nulla, ma conferma il motivo per cui la sua lista andrà da sola alle elezioni. Amaro è anche il commento di Maria Francesca Crespini, altra candidata alla poltrona di sindaco: “Il voto di domenica ha dimostrato una grande paura del cambiamento e della novità a Urbino, gli urbinati vogliono mantenere la loro attuale situazione, cercano l’usato sicuro invece che nuovi amministratori competenti.” Anche secondo la Crespini “sono andate a votare molte persone che non sosterranno il Pd alle elezioni di maggio”. Infine, critiche sono arrivate anche dai Verdi e dal loro candidato sindaco Vittorio Sgarbi, che ha definito il Pd  “totalitario e fascista”. Disinteresse per le primarie anche dal Movimento 5 Stelle che, in attesa della presentazione del suo candidato prevista sabato, considera il risultato di domenica a suo favore: “Londei e Muci rappresentano le passate amministrazioni, sarà più facile confrontarsi con loro”.

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Laura Boldrini a Urbino: “Cancellare la parola ‘clandestino’” http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/laura-boldrini-sel-a-urbino-via-la-parola-clandestino-dal-vocabolario/34980/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/laura-boldrini-sel-a-urbino-via-la-parola-clandestino-dal-vocabolario/34980/#comments Mon, 18 Mar 2013 15:58:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34980

Massimo Menchetti, esperto immigrazione Cgil Pesaro-Urbino e Laura Boldrini, capolista Sel nelle Marche

Laura Boldrini, da sabato scorso Presidente della Camera, è stata una dei pochi “grandi nomi” a venire a Urbino durante la campagna elettorale per le politiche del 24 e 25 febbraio scorsi. In quell’occasione parole chiave del suo discorso sono state poveri, violenza sulle donne, esodati, immigrazione. Gli stessi concetti richiamati nel discorso che ha pronunciato al termine delle votazioni che l’hanno proclamata terza carica dello Stato. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato da Il Ducato, in occasione dell’incontro con Laura Boldrini, lo scorso 15 febbraio.

URBINO – Il suo tour elettorale l’ha portata anche a Urbino, uno dei pochi big che si sono fatti vedere nel Montefeltro. Venerdì 15 febbraio ha incontrato gli elettori al Collegio Raffaello, insieme a Massimo Menchetti, esperto immigrazone della Cgil di Pesaro-Urbino, e Lara Ricciatti, anche lei candidata con Sel.

Di fronte a una trentina di persone, la Boldrini racconta e si racconta. A novembre era ad Atene per conto dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), in missione. In un quartiere dove hanno la loro sede principale i “Médecins du Monde”, associazione non governativa che va incontro alle esigenze sanitarie di chi non può permettersi cure per le ‘vie ordinarie’.

Vede una lunghissima fila, per lo più di greci, pensionati o disoccupati, in attesa di essere visitati. La gente non ha più soldi per le medicine, né per le visite pubbliche.

Sconvolta da quella visione, va a parlare con il direttore del centro, vuole capire. Ma quasi subito grida, urla, un pianto disperato incombono nella loro conversazione. Vengono dall’esterno. “Era un africano, piangeva come un bambino. L’avevano massacrato, riempito di bastonate”. Gli amici lo rimproverano: “Ma che piangi! Che vuoi che sia. Sei nero, è normale che ti picchiano”. Ad Atene è normale, non devi lamentarti. I neo nazisti di Alba Dorata – che hanno sette eletti in Parlamento – fanno spedizioni punitive, compiono massacri nella totale impunità. “E in Italia non abbiamo Forza Nuova, CasaPound, le pagine facebook riservate solo ai fascisti?”.

Lara Ricciatti, candidata Sel alla Camera e Laura Boldrini

A Pesaro, a San Valentino, è avvenuto un’ episodio che ci fa pensare di non essere così lontani da Atene. Uno striscione e alcuni sigilli compaiono sui cancelli dell’Ufficio Immigrazione: “Chiuso per invasione”, c’è scritto. “Invochiamo rastrellamenti immediati ed espulsioni di massa per gli immigrati”, dicono gli irriducibili di Forza Nuova. A evocare i fatti Lara Ricciatti, di Urbino, candidata Sel alla Camera, anche lei, come la Boldrini, in prima linea sui temi dell’immigrazione e della lotta alla xenofobia. Nel suo intervento ricorda con rabbia l’episodio di pochi giorni fa e condanna quegli atteggiamenti ancora persistenti nel normale modo di essere all’italiana: “Vai al mercato e non appena ti accorgi che c’è qualche faccia diversa dalla tua, stringi a te la borsa, l’iPad e quanto di più ‘prezioso’ hai con te”.

E succede, spiega la Ricciatti, perché si ha paura, perché c’è una certa politica, c’è una certa stampa che hanno avuto il merito di sensibilizzare al terrore invece che all’accoglienza l’opinione pubblica. Sotto accusa la Bossi-Fini. La colpa? L’aver associato, continua la Ricciatti, il concetto di immigrazione a quello di sicurezza. Immigrato uguale clandestino uguale pericolo uguale tornatene a casa che stiamo tutti più tranquilli. “La legge Bossi-Fini è fiction –  incalza la Boldrini – chi è che manda il contratto nel paese d’origine dell’immigrato? Nessuno. La prassi è un’altra: in Italia arrivi con visto turistico, lavori in nero – che agli italiani piace tanto – e poi, sulla base del decreto flusso, ti rimandano a casa dicendoti: ‘Vattene, fai finta di non essere mai venuto e poi io ti richiamo’”.

Ma la Bossi-Fini non è solo fantasia, incide e ha inciso profondamente nella realtà e nella percezione che gli italiani hanno del migrante. “E’ vergognoso che l’insieme di norme sull’immigrazione siano chiamate pacchetto sicurezza”, continua la Boldrini.  “Gli immigrati sono persone, sono la componente umana della globalizzazione”.

Collegio Raffaello, platea dell’incontro con Laura Boldrini

E ricorda Lampedusa, due anni fa. La figuraccia dell’Italia in Europa con Maroni che andava chiedendo soldi per un’emergenza che non c’era e la mancanza di umanità e organizzazione nell’accogliere quei 6.000 immigrati sull’isola. Solo tre bagni pubblici. Tutti sporchi. Quelle erano persone, sottolinea l’ex portavoce dell’Unhcr. “Qualche media ha parlato della vergogna di quei ragazzi di farsi vedere in quelle condizioni? Le parole sono fondamentali per avvelenare il pozzo”, come ‘clandestino’ che, conclude la Boldrini, “andrebbe cancellata dal vocabolario italiano perché carica di pregiudizio e negatività”.

Laura Boldrini ha anche parlato della decisione di candidarsi. Ci ha pensato prima di dire sì. Ci ha pensato e ripensato. Alla fine, “l’ho fatto per la mia famiglia, per mia figlia che ha 19 anni. L’ho lasciata andare. Oggi vive all’estero”. Come pure il suo compagno. Così, ha deciso di entrare in politica per “tutte quelle famiglie che si trovano nella mia condizione o molto peggio e non riescono ad andare avanti”. E Sel è l’unico partito in cui sarebbe potuta stare, portando le sue competenze. “Unico partito di sinistra che guarda all’Europa, al  futuro e non è ancorato a vecchi schemi”.

 

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“Più Adsl e riforma della Rai”: le proposte per i media dei partiti http://ifg.uniurb.it/2013/02/18/ducato-online/piu-adsl-per-tutti-e-riforma-della-rai-le-proposte-per-i-media-dei-partiti/35030/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/18/ducato-online/piu-adsl-per-tutti-e-riforma-della-rai-le-proposte-per-i-media-dei-partiti/35030/#comments Mon, 18 Feb 2013 10:34:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35030 Il libero accesso alla rete internet, la libertà d’informare e di essere informati, il pluralismo nei media radio-televisivi: questi argomenti, collegati fra loro da un filo rosso che è l’articolo 21 della Costituzione italiana, sono e saranno determinanti per il futuro dell’Italia. Nella campagna elettorale 2013, però, questi argomenti sono rimasti un po’ in disparte, soppiantati da temi altrettanto importanti come tasse, lavoro e pensioni.

Articolo 21 della Costituzione
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Il nostro paese si trova al 57° posto, su 179 paesi, nella classifica della libertà d’informazione stilata da Reporter senza Frontiere, dietro a Niger, Botswana e Moldavia e una ricerca dell’Unione Europea ha svelato come l’Italia sia al terzultimo posto nella percentuale di popolazione che si connette a internet almeno una volta a settimana. La copertura della banda larga su rete fissa è ancora un miraggio e solo il 51% degli italiani usa il web regolarmente, mentre la media dei cittadini europei è del 68%.

Per queste ragioni, e per questi numeri, è necessario compiere una riforma nella prossima legislatura. L’abbattimento dell’oligopolio Rai-Mediaset e l’accesso universale alla banda larga sono i temi favoriti nei vari programmi dei partiti. Vediamo più nel dettaglio le proposte, con il Movimento 5 Stelle che è quello che più degli altri mette questi temi al centro del programma.

Adsl, la linea che mette tutti d’accordo
L’assenza o la non adeguatezza delle centraline Adsl e la banda larga che non raggiunge standard adeguati in molti territori impedisce a tantissimi cittadini l’accesso ad internet. Per questa ragione tutti gli schieramenti, dal Pdl, che promuove la diffusione della banda larga e larghissima, fino al Movimento 5 stelle, che più di ogni altro mette al centro del programma questi temi, sono d’accordo col garantire una copertura di rete più adeguata per l’Italia.

Il dibattito sulla Rai
Pd, Sel e Rivoluzione Civile sono d’accordo col dire che ci vorrebbe una legge sul conflitto di interessi nel campo della comunicazione per superare la legge Gasparri, mentre il Movimento 5 stelle vorrebbe smantellare del tutto la rete pubblica, mantenendo un solo canale pubblico.

Se poi il Pdl, all’interno del programma, non fa riferimenti specifici ad alcun piano inerente audiovisivo, il movimento di Oscar Giannino, Fare per fermare il declino, propone di privatizzare tutte le imprese pubbliche, quindi anche la Rai, e inserire nella Costituzione “il principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico, contro privilegi e monopoli d’ogni sorta”.

I costi del rinnovamento
E’ giusto sottolineare come alcune di queste proposte siano a costo zero, o abbiano costi contenuti, mentre altre richiedono ingenti investimenti. Non è chiaro dai vari programmi, illustrati qui sotto nelle loro parti relative all’informazione, dove i partiti intendano trovare i fondi per finanziare i progetti. Tra le proposte più ‘costose’ ci sono ovviamente quelle che promettono di coprire tutto il paese con la banda larga o la fibra ottica.
ECCO TUTTI I PUNTI PRESENTI NEI PROGRAMMI ELETTORALI
Movimento 5 stelle

  • Dare la cittadinanza digitale per nascita, e l’accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
  • Eliminare i contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
  • Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato; l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
  • Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni
  • Abolire la legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisive
  • Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato. Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%
  • Abolire l’Ordine dei giornalisti
  • Depenalizzare la querela per diffamazione e riconoscere al querelato lo stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere
  • Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
  • Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale, indipendente dai partiti
  • Abolire la legge Gasparri
  • Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
  • Introdurre dei ripetitori Wimax (tecnologie di trasmissioni senza fili,  che consente l’accesso a rete di telecomunicazioni a banda larga) per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
Rivoluzione Civile
  • Rompere gli oligopoli nel sistema della comunicazione, varando la legge sul conflitto di interessi e una legge antitrust.
  • Ribadire la centralità del servizio pubblico radiotelevisivo, eliminando l’ingerenza dei partiti, e garantendo una gestione democratica e partecipata della Rai. Le assunzioni devono essere per concorso pubblico sia nelle reti che nelle testate
  • Libero accesso a Internet, che deve essere gratuito per le giovani generazioni e la banda larga va diffusa in tutto il Paese.

Sinistra Ecologia e Libertà

  • Varare di una seria normativa antitrust che disciplina la materia del conflitto di interessi in tutti campi economici, non solo l’audiovisivo. Nessun operatore economico, pubblico o privato, potrà detenere complessivamente quote superiori al 20% di un trust orizzontale o verticale
  • Introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado lo studio obbligatorio dei linguaggi audiovisivi
  • La Rai deve rimanere pubblica. Va liberata dai partiti, abolendo la Legge Gasparri. La Rai è di proprietà dello Stato e le fonti di nomina del CdA, per un massimo di 5 componenti, sono il Parlamento, le Regioni, gli utenti e i lavoratori della Rai. Il Consiglio di Amministrazione della Rai è caratterizzato da una governance duale, composta da un comitato di gestione e un comitato di controllo;
  • Nell’ottica antitrust, anche la Rai va ridimensionata e orientata alla qualità
  • Introdurre le licenze creative commons e sviluppare gli open data

Partito Democratico

Sul programma si parla in generale della governance pubblica per il cinema e l’audiovisivo che deve “essere orientata ad obiettivi culturali e di interesse collettivo: la formazione e la qualificazione professionale; il sostegno e la promozione della sperimentazione, dell’innovazione dei linguaggi, delle opere prime e seconde e delle opere difficili; la promozione estera; la diffusione del cinema e dell’audiovisivo presso il pubblico; il sostegno alla fruizione e all’ampliamento della domanda; la salvaguardia e la valorizzazione delle sale di prossimità e dei circuiti di qualità”.

Inoltre il Partito Democratico propone di:

  • Sviluppare l’infrastruttura di rete, per muovere verso la copertura totale e accelerare la copertura in fibra ottica.
  • Promuovere l’accesso alla banda larga

Scelta Civica

Il movimento propone sostanzialmente di proseguire il percorso iniziato dal premier Mario Monti, con il progetto Agenda Digitale, che fissa una serie di obiettivi e di azioni da attuare entro il 2020, rafforzando i quattro assi delle connessioni infrastrutturali a banda larga e ultra larga, delle smart communites/smart cites, della introduzione dell’approccio open data. Diffondere il “cloud computing”, servizio che unisce dati provenienti da più istituzioni e l’e-government, rafforzando gli incentivi per l’utlizzo di tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini.

Popolo della Libertà

  • Libero accesso alle reti
  • Portare a compimento la strategia di Open government e Open data
  • Promuovere l’utilizzo del cloud computing nella pubblica amministrazione
  • Diffondere capillarmente la banda larga e larghissima
  • Fatturazione elettronica

Fare per fermare il declino

  • Liberalizzare rapidamente i settori ancora non pienamente concorrenziali quali ad esempio le telecomunicazioni (inclusi gli assetti proprietari).
  • Privatizzare la Rai, abolire canone e tetto pubblicitario, eliminare il duopolio imperfetto su cui il settore si regge favorendo la concorrenza.
  • Affidare i servizi pubblici, incluso quello radiotelevisivo, tramite una gara fra imprese concorrenti.

 

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Elezioni, gli appuntamenti: M5s, Pd, Sel, Fare e Rc nel Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2013/02/05/ducato-online/elezioni-gli-appuntamenti-solo-m5s-pd-e-sel-nel-montefeltro/33387/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/05/ducato-online/elezioni-gli-appuntamenti-solo-m5s-pd-e-sel-nel-montefeltro/33387/#comments Tue, 05 Feb 2013 11:39:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33387 URBINO – In vista delle votazioni del 24-25 febbraio molti  partiti hanno deciso di portare i propri candidati anche nelle piazze dell’urbinate. Nonostante  restino Ancona e Pesaro i palcoscenici privilegiati nelle Marche, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno dato particolare attenzione al territorio. Tra i grandi assenti ci sono tutti i partiti di destra, primo fra tutti il Popolo della Libertà.

06/02- h20.30 Fossombrone (Sala consiliare)
MOVIMENTO 5 STELLE -Presentazione candidati

06/02- h20.30 Carpegna (Sala Ente Parco Sasso)
FARE PER FERMARE IL DECLINO-Presentazione del partito alla cittadinanza

07/02- h 21.00 Trasanni di Urbino (Locali ex K2)
PARTITO DEMOCRATICO- Incontro di Mirco Ricci e Oriano Giovanelli con la cittadinanza

11/02- h 18.30 Urbino (piazza della Repubblica)
PARTITO DEMOCRATICO- Intervento di Enrico Letta

14/02- h10.00 Canavaccio
PARTITO DEMOCRATICO-Camilla Fabbri intraprenderà un tour nelle aziende locali

14/02-h 17.30 Urbania (Sala Volponi)
PARTITO DEMOCRATICO- Incontro sindaci della provincia con i candidati del PD

14/02-h20.30 Urbania (Sala Volponi)
MOVIMENTO 5 STELLE- Presentazione candidati

14/02- h18.00 Urbino (Collegio Raffaello- sala Serpieri)
RIVOLUZIONE CIVILE- Intervento di Massimo Rossi

15/02- h17.30 Urbino (Collegio Raffaello)
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’- intervento di Laura Boldrini e Lara Ricciotti

15/02- h21.30 Morciola(Centro comm.le Centovetrine)
MOVIMENTO 5 STELLE -Presentazione dei candidati

16/02- h16.30 Urbino (Sala serpieri)
MOVIMENTO 5 STELLE- Presentazione dei candidati

16/02- h20.30 Novilara
MOVIMENTO 5 STELLE-Cena raccolta fondi

17/02- h13 Urbino (Hotel La Corte della Miniera)
PARTITO DEMOCRATICO-Intervento di Alessia Morani, Matteo Ricci e Oriano Giovanelli

17/02- Cagli
RIVOLUZIONE CIVILE- Intervento di Ivan Rota

19/02- h20.30 Acqualagna (Mercato coperto)
MOVIMENTO 5 STELLE-Presentazione candidati

20/02- h20.30 Fermignano (Sala monteverdi)
MOVIMENTO 5 STELLE-Presentazione Candidati

22/02- Urbino
PARTITO DEMOCRATICO-intervento di Riccardo Nencini

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