il Ducato » Soprintendenza http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Soprintendenza http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Torricini, fine lavori slitta ad agosto. “Ma se il meteo ci assiste, liberi prima dell’estate” http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/torricini-fine-lavori-slitta-ad-agosto-ma-se-il-meteo-ci-assiste-liberi-prima-dellestate/68374/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/torricini-fine-lavori-slitta-ad-agosto-ma-se-il-meteo-ci-assiste-liberi-prima-dellestate/68374/#comments Tue, 17 Mar 2015 17:25:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68374 LEGGI - CInquanta giorni di ritardo. E i lavori non sono finiti]]> torricini_ok

Le impalcature sui torricini di Palazzo Ducale

URBINO – Il cartello che si poteva leggere fino a pochi giorni fa diceva che i lavori ai Torricini sarebbero dovuti finire lo scorso 29 dicembre. Ma le impalcature sono ancora lì, da ormai più di due anni, e il cartello è cambiato. Adesso la fine lavori è stata fissata al 26 agosto 2015. Urbino sembra così destinata a passare la stagione turistica con il suo gioiello nascosto da tubi e reti metalliche.

Il cartello con la la data di chiusura del cantiere, che riporta tutte le notizie sulle attività che si stanno svolgendo dietro le impalcature, informa che il direttore dei lavori è Biagio De Martinis.

L’architetto conferma che è quella la data ufficiale in cui la facciata tornerà libera. Ma dice anche che, se il tempo lo permetterà, tutto finirà molto prima, anche prima dell’estate. E anche alla soprintendenza di Urbino, anche se con prudenza, sono ottimisti, e prevedono che tutto finisca entro poco tempo anche se è stata proprio la Soprintendenza a dare il via al nuovo lotto di lavori.

Il cantiere che sta celando i Torricini era stato costruito per la messa in sicurezza e antisismica. “Operazioni che sono terminate”, spiega De Martinis. “I ponteggi, perciò, cominceranno presto a scendere, ma non del tutto. Resteranno in piedi le strutture di scarico sul torricino destro dove si trova il montacarichi, necessario per nuovi lavori che la Soprintendenza ha deciso di avviare subito dopo gli ultimi interventi”.

“Per questi nuovi lavori abbiamo impiegato 350.000 euro rimasti inutilizzati dal fondo stanziato per il complesso degli interventi, che era di circa due milioni. Abbiamo così iniziato un’opera di completamento sulle cornici e un trattamento alle pietre della facciata. Inoltre all’interno stiamo procedendo con la sistemazione dell’allestimento museale che sostituirà l’ex istituto d’arte” ha spiegato De Martinis.

“Per poter usare i nuovi fondi serviva l’autorizzazione diretta del Ministero dei Beni Culturali. Appena arrivato l’ok da Roma abbiamo iniziato –continua De Martinis-  fermandoci solo per l’inaugurazione della mostra degli Uomini Illustri. La consegna dei lavori, adesso, dipende solo dalle condizioni mfeteo”.

“Sulla facciata esterna”, spiega il direttore “dovremo intervenire con  sostanze per il trattamento della pietra che richiedono condizioni climatiche ottime. Se il tempo sarà bello potremo lavorare di più e i ponteggi scenderanno più rapidamente. Ovviamente sono strutture imponenti, da più di duemila giunti, quindi più lunghi da rimuovere. Però conto di liberare i Torricini prima delle vacanze estive” assicura De Martinis.

 

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Iniziati i lavori di restauro dell’oratorio di San Giovanni a Urbino. Termineranno ad aprile http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-online/iniziati-i-lavori-di-restauro-delloratorio-di-san-giovanni-a-urbino-termineranno-ad-aprile/55386/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-online/iniziati-i-lavori-di-restauro-delloratorio-di-san-giovanni-a-urbino-termineranno-ad-aprile/55386/#comments Wed, 22 Jan 2014 17:39:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55386 restauro2URBINO –  Quattro mesi di tempo per riportare agli antichi splendori uno dei gioielli più preziosi di Urbino. Questo è il compito della ditta palermitana che ha vinto la gara d’appalto per il restauro all’oratorio San Giovanni, iniziati lo scorso 14 gennaio. Per la metà di aprile il lavoro, sovvenzionato dal Comune per una cifra di 90mila euro e diretto della soprintendenza per i beni architettonici e culturali delle Marche, dovrebbe essere completato.

All’interno dell’oratorio ci sono tre grandi affreschi appartenenti a un ciclo pittorico terminato nel 1416: una striscia di 9 “vignette” sulla vita di San Giovanni Battista, un’immagine considerata tra le più suggestive sulla crocifissione di Cristo e due dipinti intitolati “La Madonna dell’unità” e “La Madonna con il bambino in Trono”, i primi in ordine di tempo.

Questi affreschi di straordinaria importanza  sono stati dipinti da Lorenzo e Iacopo Salimbeni. I due fratelli di San Severino hanno fatto da tramite tra il filone gotico rinascimentale e l’ambiente marchigiano e sono stati i più illustri rappresentanti della scuola sanseverinese.

Il restauro prevede quattro fasi di intervento:

– Pulitura
– Consolidamento
– Stuccamento
– Reintegrazione pittorica

“Nel corso del ‘900 l’affresco è stato restaurato circa ogni 40 anni – spiega Marella Labriola, direttrice della consorzio di restauro che sta lavorando all’oratorio – quindi non ci sono problemi enormi. Negli anni ’70 è stato fatto un lavoro completo che è valido ancora oggi”.

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La soprintendente Valazzi: “La conoscenza prima azione di tutela” http://ifg.uniurb.it/2013/04/13/ducato-online/intervista-a-maria-rosaria-valazzi-soprintendente-delle-marche-la-conoscenza-prima-azione-di-tutela/42585/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/13/ducato-online/intervista-a-maria-rosaria-valazzi-soprintendente-delle-marche-la-conoscenza-prima-azione-di-tutela/42585/#comments Sat, 13 Apr 2013 12:19:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42585

Complesso scultoreo Palazzo Ducale

URBINO – L’Italia è uno dei Paesi che investe meno in cultura (1,1% del Pil secondo gli ultimi dati Eurostat). Come si tutela l’immensa ricchezza del patrimonio italiano con i pochi fondi a disposizione? Lo abbiamo chiesto alla soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Maria Rosaria Valazzi, che ci ha concesso un’intervista in esclusiva per il nuovo numero del Ducato, tutto sulla cultura.

“Non ci occupiamo solo di patrimonio artistico, ma tocchiamo un campo culturale molto più vasto, che riguarda tutta l’immensa produzione del passato e del presente, in relazione alla catalogazione e alla valorizzazione. Per noi, tutela ha un significato specifico:ci interessa particolarmente l’aspetto della conservazione, che riguarda tutto il ciclo di vita dell’opera d’arte”.

Come Soprintendenza delle Marche, quali sono i vostri compiti?
“La prima azione di tutela è la conoscenza: ricerca, ispezione, territorio. I passi successivi sono il restauro, la manutenzione e la fruizione. La tutela dell’opera d’arte non deve essere concepita come un’azione sterile. E’un altissimo servizio che svolgiamo per conto della comunità, che può essere fatto attraverso canali più tradizionali o inaspettati”.

Quali sono le mostre attualmente in corso?
“Abbiamo restaurato con i nostri fondi la Visitazione di Giovanni Santi, padre di Raffaello, attualmente esposta a Fano: il lavoro è stato realizzato in collaborazione con le facoltà di Scienze Ambientali e di Restauro. E’ stata utilizzata una tipologia d’indagine scientifica non distruttiva, ovvero il rilevamento tramite riflettografia a raggi infrarossi che, superando il livello del colore, ha riportato alla luce uno dei pochissimi disegni preparatori di questo artista”.

Progetti futuri?
“Stiamo preparando un’esposizione sul Settecento marchigiano. Lo stesso Palazzo Ducale in questo momento è un cantiere aperto, sono previsti lavori per un costo di tre milioni. La conseguenza negativa di questa grande campagna di restauro sarà la chiusura di alcune parti dell’edificio, specialmente nella facciata dei Torricini. Non possiamo rinunciare all’agibilità del palazzo, per cui le parti più importanti rimarranno visibili e ospiteranno piccole esposizioni. Ma, prima della chiusura, dal 23 aprile fino al 5 maggio, sarà possibile visitare l’appartamento del duca, dove abbiamo appena terminato alcuni lavori preliminari. Già in questa prima fase sono venute alla luce opere bellissime. Il repertorio scultoreo del Palazzo Ducale credo sia il più ricco del Rinascimento italiano: nel giro di qualche anno realizzeremo un volume fotografico su questo tema”.

Come vi state preparando alla sfida per il titolo di capitale europea del 2019?
“Quello che abbiamo realizzato e quello che realizzeremo a breve è frutto dei fondi stanziati per la mostra su Lorenzo Lotto nelle Marche, alla Venaria Reale di Torino, ma possiamo dire che Palazzo Ducale sarà il fulcro artistico dei progetti che presenteremo per la competizione, da ultimare entro il 2015. Per quanto riguarda lo spazio museale avremo un ampliamento della Galleria Nazionale e una risistemazione del percorso espositivo. Inoltre integreremo le opere d’arte con contenuti multimediali e sistemi informatici all’avanguardia”.

Proprio in questo numero del Ducato abbiamo scoperto che gli oratori della città necessitano di essere restaurati
“Abbiamo previsto a breve un intervento sull’oratorio di San Giovanni. La dottoressa Vasano ha curato il monitoraggio degli affreschi dei Salimbeni. In questo caso sono le confraternite che devono far partire i lavori, noi svolgiamo funzione di controllo e abbiamo una deroga speciale per autorizzare casi urgenti di ristrutturazioni. Anche per San Bernardino sono previsti lavori, soprattutto di natura architettonica”.

Le sembra che si sia fatto abbastanza per valorizzare il patrimonio della città ducale?
“E’ un problema di giusta promozione. Per tanto tempo Urbino non si è resa conto, o meglio, ci si è accorti tardi del patrimonio che si aveva fra le mani. Fino a dieci, quindici anni fa, non si riteneva che il Palazzo Ducale fosse una delle risorse più importanti della città. Sulla cultura s’investe veramente poco e la crisi ha fatto il resto: nel nostro territorio, per esempio, hanno chiuso molte ditte di restauro con cui abbiamo lavorato per anni. D’altra parte, Urbino, che a livello istituzionale sta ricevendo più attenzione rispetto a qualche anno fa, sembra alla ricerca di un modo per riemergere. Un’altra mia impressione è che la città sia più considerata all’estero che in Italia”.

A testimoniarlo è anche il successo della mostra di Barocci alla National Gallery di Londra
“Da quando è partita, i musei di tutto il mondo sembrano molto interessati ad ospitare l’esposizione, ma per il momento dobbiamo fermarci per mancanza di fondi”.

 

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‘La Città Ideale’ e il Rinascimento: al via la mostra a Palazzo ducale http://ifg.uniurb.it/2012/04/06/ducato-online/la-citta-ideale-e-il-rinascimento-inaugurata-la-mostra-a-palazzo-ducale/30505/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/06/ducato-online/la-citta-ideale-e-il-rinascimento-inaugurata-la-mostra-a-palazzo-ducale/30505/#comments Fri, 06 Apr 2012 00:28:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30505 LEGGI Daverio: “La città ideale non esiste” ]]>

La Città Ideale di Urbino

URBINO – Il Rinascimento torna protagonista nella città ducale. Fino all’8 luglio la Galleria Nazionale della Marche, nelle sale di Palazzo ducale, ospita la mostra “La Città Ideale. L’utopia del Rinascimento tra Piero della Francesca e Raffaello”.

LEGGI Philippe Daverio: “La città ideale non esiste”

Un’occasione unica che, dopo vent’anni dall’ultima esposizione negli Stati Uniti, vede riunite la ‘Città Ideale’ di Urbino e quella di Baltimora (conservata nella Walter Art Gallery), due dei dipinti più enigmatici dell’Umanesimo. Non si conoscono né gli autori, né la funzione che avevano – forse ornamentale o forse un progetto di centro urbano da costruire – indiscusso, però, è il loro valore artistico. La fusione perfetta tra arte e scienza, realizzata attraverso la proporzione, le hanno rese opere simbolo del periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento.

La Città Ideale di Baltimora

“Con questa mostra – ha annunciato Pietro Marcolini, assessore regionale alla Cultura, durante l’inaugurazione – Urbino fa un ulteriore passo avanti verso la sua candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Questa città è la principessa delle Marche e avrà un rilievo particolare nella prossima esposizione a Roma sulle ‘perle’ della regione”.

L’ESPOSIZIONE – La mostra, curata da Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi (ex soprintendenti per i beni storici e artistici di Urbino), ospita più di 50 opere, tra dipinti, sculture, tarsie, disegni, medaglie, codici miniati e trattati di architettura, divisi in varie sezioni. Tra questi anche creazioni di Domenico Veneziano, Mantegna, Perugino, Bramante e Raffaello, di cui è esposta la predella della Pala Oddi, concessa dai Musei Vaticani.

“L’allestimento a forma di stella è stato concepito per far dialogare le opere tra loro e con i due capolavori principali”, ha spiegato Alessandro Marchi, che si è occupato del progetto scientifico dell’esposizione. Grande assente la terza Città Ideale, quella di Berlino conservata nello Staaliche Museen Gemälde Galerie. Fino all’ultimo si è sperato di averla, ma non è stato possibile trasportarla a causa delle pessime condizione conservative in cui versa.

“Abbiamo voluto far rivivere – ha spiegato l’attuale soprintendente Maria Rosaria Valazzi – l’atmosfera di grande dinamismo culturale che si respirava alla corte del duca Federico. La mostra è il modo migliore per festeggiare il centenario della Galleria Nazionale delle Marche, che si è celebrato lo scorso 7 marzo”.

L’iniziativa vede anche la collaborazione dell’Università ‘Carlo Bo’, capofila di un progetto di analisi più approfondita sulle due tavole, con l’obiettivo di ottenere maggiori informazioni sull’attibuzione delle opere, sul loro significato e la loro funzione.

ORARI – Dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.15 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì dalle 8.30 alle 14 (la biglietteria chiude alle 13). Biglietti: intero 9 euro, ridotto 7 euro. Per maggiori informazioni visita il sito della mostra.

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Sopralluogo al Duomo, nessun problema per il tetto http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:50:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24961 [continua a leggere]]]> URBINO – “Sulla volta del Duomo ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”. E’ questo il risultato del sopralluogo dei tecnici arrivati da Ancona al Duomo di Urbino. Lo comunica, al termine dell’incontro, la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, che aggiunge: “Attualmente, non siamo assolutamente preoccupati per la tenuta del tetto che è stato rifatto all’indomani del terremoto del 1997″.

Il lavoro dei tecnici (Biagio de Martinis della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche, Paola Mazzotti della Direzione regionale beni culturali , Domenico Fucili del Comune e  Alessandro Cioppi per la Curia vescovile), dopo la verifica nel Duomo, continua nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

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Crollo nel convento, i soldi non bastano http://ifg.uniurb.it/2011/02/22/ducatotv/crollo-del-convento-i-soldi-non-bastano/5142/ http://ifg.uniurb.it/2011/02/22/ducatotv/crollo-del-convento-i-soldi-non-bastano/5142/#comments Tue, 22 Feb 2011 15:45:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5142 [continua a leggere]]]> Arriva dalla sovrintendenza il denaro per restaurare il convento di San Bernardino. Ma i danni dopo il crollo del 26 gennaio sono ingenti e servono altri euro. Frate Danilo: “Quella struttura è patrimonio di tutti”.

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Soprintendenza: Vittoria Garibaldi stamattina a Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2010/04/28/ducato-online/soprintendenza-vittoria-garibaldi-stamattina-a-palazzo-ducale/3184/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/28/ducato-online/soprintendenza-vittoria-garibaldi-stamattina-a-palazzo-ducale/3184/#comments Wed, 28 Apr 2010 11:20:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=3184 [continua a leggere]]]> URBINO – Si è insediata questa mattina a Palazzo Ducale Vittoria Garibaldi, la nuova soprintendente per i beni storici e artistici delle Marche. L’incarico, precisano dalla direzione generale di Ancona, è ad interim. Romana, 60 anni, Vittoria Garibaldi è già responsabile della Soprintendenza dell’Umbria ed “è stata nominata dal ministero per ricoprire temporaneamente il posto lasciato vuoto da Aldo Cicinelli, andato in pensione alcuni mesi fa”.

“Conosco bene Urbino e sono onoratissima di essere qui. Quando il ministero mi ha contattato, ho dato la mia disponibilità ad aiutare questa soprintendenza in un momento di difficoltà”, spiega Vittoria Garibaldi. “Non ho idea di quanto durerà questo incarico”, continua. Da Ancona però viene un’indicazione precisa: “La dottoressa potrà gestire due sedi per non più di qualche mese”.

La storica dell’arte, che ieri ha firmato il contratto ad Ancona di fronte al direttore generale delle Marche Paolo Scarpellini, si è insediata nella sede urbinate questa mattina alle 9,30. Alla domanda su quali saranno le sue priorità, risponde di voler “continuare sulla linea dell’ex soprintendente Cristina Mochi Onori, con un forte interesse per Palazzo Ducale”. “Cercherò di capire quali sono le emergenze del momento confrontandomi con le istituzioni e parlando con i funzionari della soprintendenza, che non ho ancora incontrato”, continua.

Sul perché la scelta non sia ricaduta proprio su Cristina Mochi Onori non si hanno certezze, “forse semplicemente per la troppa distanza tra qui e Napoli, dove adesso è a capo del complesso museale di Capodimonte”, ipotizza la nuova soprintendente. Vittoria Garibaldi ha ricoperto diversi incarichi alle soprintendenze dell’Umbria, di Napoli e di Arezzo. Dal 1988, con brevi pause, è direttore della Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia. (v.u.)

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